Il diritto commerciale deve essere studiato essenzialmente nella sua ...
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<strong>Il</strong> <strong>diritto</strong> <strong>commerciale</strong> <strong>deve</strong> <strong>essere</strong> <strong>studiato</strong> <strong>essenzialmente</strong> <strong>nella</strong> <strong>sua</strong> dimensionenormativa positiva, vale a dire attraverso la lettura e l’analisi diretta delle norme del codicecivile e delle leggi complementari. Rispetto ad esse i manuali, <strong>nella</strong> diversa impostazione checontraddistingue la posizione ermeneutica dei loro autori, fungono da sussidid’interpretazione e da strumenti irrinunciabili di lettura e di comprensione sistematica.Per questa ragione, è indispensabile anzitutto la conoscenza diretta dei testi normativi(che non significa riproduzione mnemonica degli articoli) <strong>nella</strong> loro versione aggiornata:- Codice civile aggiornato con D. lgs. 17 gennaio 2003 n. 6, come integrato dal decretocorrettivo 6 febbraio 2004 n. 37, e dal decreto correttivo 28 dicembre 2004 n. 310,recante la “Riforma organica della disciplina delle società di capitali e delle societàcooperative, in attuazione della legge delega 3 ottobre 2001 n. 366”- Qualunque edizione attualmente reperibile in commercio, purché aggiornata almeno alfebbraio 2004Per la medesima ragione, è facoltà degli studenti preparare l’esame su qualsiasi manualeattualmente reperibile in commercio, purché aggiornato alla Riforma del 2003, e limitatamente alleparti di disciplina che formano oggetto del programma. Di seguito, si trovano indicati alcuni tra itesti che reputo esaudire più adeguatamente la funzione didascalica e formativa, prima ancora cheinformativa. Pur <strong>nella</strong> diversa organizzazione della materia e in quella varietà degli accenti e deglistili, che rappresentano non già un limite bensì una ricchezza imprescindibile della nostramanualistica e, con visione più generale, della nostra dottrina giuridica.Impresa- La nozione di impresa: i requisiti del concetto normativo di imprenditore.- L’imprenditore <strong>commerciale</strong> e l’imprenditore agricolo.- La piccola impresa e la legge quadro sull’artigianato.- L’inizio, la cessazione e l’imputazione dell’attività di impresa.- L’impresa familiare.- Lo “statuto” normativo dell’impresa <strong>commerciale</strong>.- L’azienda e la <strong>sua</strong> circolazione.- Impresa e professioni intellettuali.- La nozione di impresa nell’ordinamento comunitario.- I consorzi tra imprenditori.Manuali- F. GALGANO, DIRITTO COMMERCIALE. L’IMPRENDITORE, ZANICHELLI, BOLOGNA, ULT. ED.Capitoli: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 10.- G.F. CAMPOBASSO, DIRITTO COMMERCIALE. DIRITTO DELL’IMPRESA, UTET, TORINO, 2003Capitoli: I. II. III. IV. V. IX- M. MONTANARI, DIRITTO COMMERCIALE. VOL. I, L’IMPRENDITORE, GIUFFRÈ, MILANO, 2001Capitoli: I. II. III. IV. V. VI. (Consorzi tra imprenditori da studiare su altro manuale)- AA. VV., DIRITTO COMMERCIALE, MONDUZZI, BOLOGNA, ULTIMA EDIZIONECapitoli: I, Sezioni I-II-III-IV. II, Sezione I. XII
Società- Caratteri e requisiti generali del concetto normativo di società, nozione e tipi sociali- <strong>Il</strong> contratto di società.- Società e impresa. Società artigiane. Società tra professionisti intellettuali.- Società di persone in generale- Società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice- Società di capitali in generale- Società per azioni- Costituzione della Spa, conferimenti, nullità della società- Struttura finanziaria della Spa: azioni, obbligazioni, strumenti finanziari partecipativi,patrimoni destinati ad uno specifico affare- Le operazioni sulle proprie azioni- I gruppi di società e la proposta di Nona direttiva- L’assemblea- L’organo amministrativo- L’organo di controllo- I modelli dualistico e monistico, i loro rispettivi modelli di riferimento (tedesco, francese,angloamericano) e la proposta di Quinta direttiva- Le modificazioni dello statuto: aumento e riduzione del capitale sociale, <strong>diritto</strong> di recesso,trasformazione, fusione, scissione- Lo scioglimento della società- La società in accomandita per azioni- La società a responsabilità limitata- Le direttive comunitarie in materia societaria: il ravvicinamento delle legislazioni degli Statimembri o “armonizzazione”- <strong>Il</strong> <strong>diritto</strong> comunitario di stabilimento delle società: la Corte di Giustizia e la concorrenza tragli ordinamenti nel <strong>diritto</strong> societario europeo- I modelli organizzativi comunitari di esercizio dell’impresa. Società europea, GruppoEuropeo di Interesse Economico e prospettive di sviluppo del <strong>diritto</strong> societario comunitario.Manuali- F. GALGANO, DIRITTO COMMERCIALE. LE SOCIETÀ, ZANICHELLI, BOLOGNA, ULTIMA EDIZIONECapitoli: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 16. 17. 18. 21. 22. 24.- ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, IL DIRITTO DELLE SOCIETÀ, IL MULINO, BOLOGNA, 2004Capitoli: I. II. III. IV. V. VI. (esclusa lettera D.) VII. VIII. IX. X. XV. XVI. XVII. XVIII. XIX. XX.XXI. XXII.- AA.VV., DIRITTO DELLE SOCIETÀ. MANUALE BREVE, GIUFFRÈ, MILANO, 2004Capitoli: I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. X. XI- G.F. CAMPOBASSO, DIRITTO COMMERCIALE. DIRITTO DELLE SOCIETÀ, V EDIZIONE, UTET,TORINO, 2002Capitoli: I-II-IIIIN AGGIUNTA: LA RIFORMA DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI E DELLE COOPERATIVE, 2° EDIZIONE DELL’AGGIORNAMENTO DELLA V EDIZIONE a cura di M. Campobasso, UTET, TORINO, 2004Capitoli: tutti, tranne <strong>Il</strong> bilancio – Le società cooperative- AA. VV., DIRITTO COMMERCIALE, MONDUZZI, BOLOGNA, ULTIMA EDIZIONECapitoli: III-IV-V-VII-VIII-XI-XIII