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L'INTOCCABILE - La Civetta

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11 COMUNICAZIONILUGLIO - AGOSTO 2008CASTIGLIONEUN VENERDÌ SERA IN CENTRALEVediamo un po’ di schiarirci le idee rispettoa quella famigerata sera.È successo tutto venerdì 30 Maggio2008, nemmeno una settimana dal momentoin cui vi scrivo.Un venerdì seratranquillo, un venerdì sera come unaltro, i miei amici ed io tornavamo dallaLocanda di campagna, era da pocopassata l’una di notte e, essendo in piùmacchine, eravamo rimasti d’accordodi trovarci nel parcheggio dello Stratosper decidere se bere il bicchieredella staffa, o salutarci e dirci buonanotte. I nostri autisti non avevano sgarratonemmeno un po’: una birra piccolauno e un the alla pesca l’altro, glialtri avevano bevuto un po’ di vino, macon tutta tranquillità in quanto sapevanodi non dover guidare. Tornando daLonato siamo soliti fare la strada chepassa per i cinque continenti. Lì vi erauna pattuglia dei carabinieri ferma aduno stop che, dopo averci lasciato laprecedenza ha svoltato, seguendoci.Dopo essere arrivati nel parcheggio cistavamo già salutando solo allora abbiamonotato che la pattuglia era fermadietro di noi. Dopo qualche istantei carabinieri al suo interno sono scesie con veemenza ci hanno chiesto,come in ogni controllo, la patente e illibretto di circolazione. Tranquillissimidel nostro stato di persone che nonavevano nulla da nascondere, abbiamoesaudito volentieri la loro richiesta,ma qui la situazione ha iniziato a degenerare.I due carabinieri dicevano frasigratuite e offensive riguardo allo statodi ebbrezza dei passeggeri delle dueauto, insinuando poi nel verbale cheavessimo un comportamento nervosoe infastidito. Dopo le frasi poco felicihanno iniziato la perquisizione, ovviamentela parte in causa era solo quellamaschile (anche se sull’auto c’era unaragazza), a noi ragazze ci è stato chiestodi rimanere lontano dalla perquisizionein corso: “Andate via qui non c’èniente da vedere” o “Se volete ridereandate al cinema a vedervi una commedia”.Gli agenti hanno procedutopersonalmente a perquisire la vetturae le borse dei nostri amici, infine hannochiesto loro di svuotarsi le tasche.Dopo un accurato controllo non avevanotrovato nulla che potesse insospettirlima hanno chiesto comunque cheli seguissero in centrale. Udita questafrase una delle ragazze in disparte hachiesto spiegazioni, alla sua domandadi chiarimenti le è stato risposto: “Seiun avvocato? Sei un parente? E alloravai via che c’è la legge sulla privacy”.<strong>La</strong> ragazza, un po’ indispettita, macomunque calma, ha ribadito semplicementeche le persone che stavanoportando in centrale erano suoi amicie che non le sembrava stessero facendonulla di male; la reazione del carabiniereè stata questa: “senti io ho 32anni e non mi lascio prendere in giroda una bambina come te”, dopodichésono saliti in macchina e sono andativerso la centrale dei carabinieri a Castiglionedelle Stiviere. Noi ragazzesiamo state pregate di rimanere fuoridal cancello in un parcheggio sterratoe mal illuminato nei pressi della caserma,mentre i ragazzi sono stati portatinegli uffici della centrale. Una voltadentro la macchina è stata perquisitacon maggiore attenzione per la secondavolta ed è stato chiesto ai ragazzi dispogliarsi integralmente per controllareche nessuno avesse droga addosso.Uno dei ragazzi ha chiesto il motivodi questa azione e gli è stato risposto“se non ti spogli da solo ti spoglio io aforza”. Dopo un’intera ora in centralei ragazzi sono stati rilasciati, la perquisizioneha ovviamente ottenuto esitonegativo non solo a livello penale maanche a livello personale. I ragazzi, inrealtà in parte divertiti, sono rimastiscioccati da tutto questo accanimentonei loro confronti e si sono sentiti feritinel doversi spogliare davanti a personeestranee, vorrei ricordare inoltreche i ragazzi sono stati chiusi a chiavein uno stanzino aumentando ancoradi più il loro stato d’ansia e facendolisentire come dei criminali.Concludendo io mi chiedo: erano davveronecessari tutti questi controlli perdelle persone che non avevano nulla disospetto? È possibile trattare così deiragazzi giovani che non avevano nulladi sospetto? Come mai questo accanimento?Vorrei anche sapere se questisono fatti ordinari e per quale motivoio cittadino dovrei sentirmi protetto esicuro se vengo trattato così da coloroche dovrebbero invece garantirmi giustiziae sicurezza.Chiara BassoUN’ALTRA FACCIADELLA ROMANIAGentili lettori,per presentarmi potrei dire il nome(che non vi dirà niente), potrei direche sono un’educatrice (molto generico),potrei dire che sono una mamma(abbastanza comune), potrei dire chesono una cittadina rumena. Purtroppodel mio paese si pubblicizzano i fattinegativi di cronaca, che per noi, cheviviamo qui in Italia, è un grande dispiacereperché c’è tanta gente onestache fa del suo meglio, nel suo piccolo,di bravi lavoratori, bravi genitori,bravi figli e dei quali non si parla mai.Oggi vi scrivo non per presentare me,vi vorrei parlare di una bambina rumenache abita a Castiglione da due annie che vi potrà mostrare un’altra facciadella Romania, quella dei bambini chesi impegnano, che amano questa terrain uguale misura di quella dove sononati. Vi scrivo di lei perché, oltre ad esseremia figlia, è anche la figlia di duepaesi latini, Romania dov’è nata edha vissuto per sei anni ed Italia, dovevive da cinque anni, dove ha i suoiamici, la sua scuola, i suoi insegnanti…Quest’anno è stata dichiarata l’alunnameritevole dalla sua scuola, poi abbiamosaputo che è arrivata seconda alconcorso letterario”Vivere il parco” aMantova. All’arrivo della bella notiziaci sono stati vicini gli insegnanti dellaclasse 5^ C di San Pietro ed il preside,che ha regalato una gita gratuita a tuttala classe per andare alla cerimoniadi premiazione che ha avuto luogo alcomune di Mantova giovedì 29 maggio.Oggi ho parlato al telefono con l’assessoredelle politiche sociali, che miha informato che hanno già stampatoil libro con la raccolta dei testi partecipantial concorso, che sarà regalatoad ognuno dei alunni che partecipanoalla premiazione. Ringrazio la Provinciadi Mantova per la politica sua dipromuovere lo studio e di incoraggiarei bambini a leggere e vorrei direche siamo fieri di abitare qui.Mihaela ComanCENTRO STORICOProseguono tra dubbi, critiche e lamentelei lavori nel centro storico diCastiglione delle Stiviere. L’Unione delCommercio, attraverso il proprio delegatosul territorio Giampietro Ferri,Vice Presidente Provinciale e delegatodi Castiglione dell’Unione del Commercio,sta monitorando la situazione,di giorno in giorno più complicata pergli operatori commerciali del posto.«Complicata perché i lavori di riqualificazionesi stanno protraendo oltre leprevisioni – spiega Ferri. –Le date fissate in fase di programmazionedelle opere sembrano non esserestate rispettate e, cosa ancora piùgrave, i commercianti di piazza Dallòe piazza San Luigi stanno rischiando laparalisi dei propri negozi». Una vera epropria “sclerotizzazione” dell’attivitàeconomica castiglionese, alla qualel’Amministrazione non ha ancora rispostocon propositi e termini definiti.«In questi mesi sono progressivamentevenuti a mancare tutti, o quasi, i presuppostidel buon funzionamento delcentro commerciale naturale, ovverodella piazza: parcheggi, collegamenticon i negozi, sicurezza – continua ilportavoce dell’Unione del Commercio.– Per non parlare poi delle graviperdite economiche (circa cinquemesi di introiti ridotti) che ha subito lanostra categoria e quelle che ancoradovrà subire, visto che sono stati aperticontemporaneamente ben quattrocantieri. Per questo auspichiamo chel’Amministrazione comunale, da unlato, si attivi affinché i lavori venganoterminati in breve tempo; dall’altro,confidiamo che l’Agenzia delle Entratetenga conto a sua volta della situazionecreatasi, che non ha permesso ilnormale funzionamento delle attivitàcommerciali e quindi il rispetto deglistudi di settore per tutti i negozi che siaffacciano sulle piazze e le vie collateralicoinvolte».Confcommercio Mantova

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