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L'INTOCCABILE - La Civetta

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8 LA CIVETTACASTIGLIONE - ASTOREUN MOSTRO DI CEMENTOdi Luca MorselliLe concessioni edilizie degli ultimiquindici anni hanno tutte seguito uncriterio chiaro e preciso: costruireovunque, tappezzare di mattoni indifferentementezone collinari o di pianura,riempire ogni spazio vuoto.Se nel buttare giù cemento si incontranoostacoli naturali, semplice, li si toglie.Si cominciò con la costruzione dalnulla del quartiere “Fontane”, seguitodallo sbancamento del Monterosso, accompagnatodai cantieri “temporanei”di via Toscanini e via Leoncavallo chevedono gru e camion e betoniere passarefastidiosamente senza sosta da ormaisei anni e dalla tappezzata rapida e(non) indolore di via Carpendolo e delquartiere Staffolo. insomma, un’ecatombedi cemento.Come dimenticare poi la proliferazioneselvaggia, in Via Nenni, di caseggiatienormi, abbandonati poi a se stessiun minuto dopo la fine dei lavori, conl’arredo urbano sfasciato e mai piùsistemato, senza servizi e senza spazipubblici, che rischia di trasformarequello che nelle intenzioni dell’impresecostruttrici doveva essere una zonaresidenziale tranquilla e pacifica, in unghetto di sporcizia e disagio.Con tutto questo lavoro, ci si è cosìritrovati con l’angusto problema didove poter costruire, essendo ormaile zone libere di Castiglione in viad’esaurimento. Il genio amministrativoha perciò partorito un’idea prodigiosa:“ora che il paese è tutto pieno,beh, passiamo alle frazioni”.Detto-fatto e subito la frazione Astoreè stata invasa da uno stuolo di camion,gru, betoniere, reti rosse, geometri emuratori che si è messo all’opera, ovviamente,tenendo presente il patrimoniocollinare prezioso in cui è immerso:così, in via del Falcone, sorgerà prestoun residence gigante, pieno di bitri-quadri-locali,un mostro di cementocostruito non sopra, ma al posto dellagiacente collina. I lavori infatti, iniziatinel maggio-giugno ’07, hanno dovutoprima fare spazio al cemento attraversouno spaventoso sbancamento, realizzatocon un viavai di camion gonfidi terra, che nel primo mese ha cambiatodel tutto ed irreversibilmenteil volto della collina di Astore.“All’inizio dei lavori, per almeno unmese, passavano camion ribaltabili pienidel terreno appena scavato, al ritmospaventoso di uno ogni cinque minuti,– ci raccontano i “vicini” del mostro ealcuni residenti della zona- facendo ilcalcolo di quanti ne passano in otto oredi lavoro quotidiane, ne risulta un nume-ro incredibile e spropositato”.Per essere poi sicuri fino in fondo di deturpareper benino il paesaggio, “di tuttala terra scavata una parte è stata portatavia, ma un’altra la si è lasciata lì, nelcampo attiguo al cantiere, trasformandouna discesa che arrivava fino all’arginesottostante, in una nuova e “artificiale”montagnetta di terra. Dall’argine sottostantepoi, che faceva da confine naturalealla zona, sono state tagliate diversepiante che, essendo il posto fino ad orainviolato, erano secolari”.D’altronde, si sa, le piante possono toglierevisibilità ai futuri inquilini delresidence, e, diamine, danno parecchiofastidio. Così come si sa che il cemento,una volta costruito, non può esserespostato, modificato o, salvo operazionidifficilissime dal folle costo, eliminato.Resta e basta. Le scelte edilizie diun’amministrazione vanno molto aldi là nel tempo rispetto a chi le havolute e fatte. Una politica urbanisticadeve sempre ragionare sul lungo termine,sugli effetti futuri e su chi dovràgestire tali effetti futuri, nonché, last butnot least, sull’impatto ambientale chesiffatti mostri di cemento possono avere,che, per una zona collinare come quellamorenica è deleterio ed irrecuperabile.Sic.A CASTIGLIONE OGNI VENERDÌ MATTINANEOMAMME A VILLA BRESCIANELLIdi Morena MaiellaMosaico, Società Cooperativa Sociale, dedita ai servizi alla famigliae ai minori, nasce a Castiglione nel 2004. A marzo diquest’anno è partita una nuova iniziativa insieme ad un “Gruppomamme”. Ogni venerdì mattina ci si ritrova a Castiglione, pressoVilla Brescianelli, in via Moscati n. 27, dalle 9.30 alle 11.30.Sabrina Ricci, Vice Presidente di Mosaico e coordinatricedel gruppo e Maria Rosa Mazzoni, pedagogista con grandeesperienza nella prima infanzia, accolgono tutte le mamme (ei loro bimbi) che si trovano a vivere un momento così delicatocome quello successivo al parto. <strong>La</strong> signora Rosa Cimarosti hausufruito di questo servizio alle mamme dopo la nascita dellaterza figlia che ora ha dieci mesi e ci ha raccontato la sua esperienzapersonale. Non essendo prima attivo questo servizio sulterritorio, al tempo delle sue due gravidanze precedenti, hatrovato aiuto altrove. Per questo può affermare che c’è davverobisogno di uno spazio così pensato per le mamme sul nostroterritorio, poiché è costruttivo condividere questa esperienzain gruppo piuttosto che trovarsi sole e spaesate. Ha trovatomolto positivo un aiuto simile, considerando la delicatezza delmomento. È quindi importante diffondere questa esperienza.Cimentarsi nel ruolo di genitore non è affatto facile ed il confrontoè utile per crescere e compiere scelte con più consapevolezzae serenità.Sabrina Ricci ha risposto ad alcune nostre domande.Perché Mosaico ha pensato ad un’iniziativa del genere?Il periodo post-partum è assai delicato e sul nostro territorionon è presente una struttura in grado di offrire uno spazio allemamme che si ritrovano prive di punti di riferimento, pen-sando soprattutto allo stile di vita frenetico che ci troviamo avivere. Una neomamma si confronta con un mondo nuovo, fattodi grandi cambiamenti, con molti lati positivi, dati appuntodal lieto evento, ma anche caratterizzato da ansie, paure e puòavvertire una certa solitudine.Qual è l’obiettivo principale dell’iniziativa?Mosaico ha come obiettivo principale quello di offrire allemamme uno spazio di condivisione e confronto, andando incontroai bisogni effettivi delle donne e uscire insieme dallasolitudine per vivere serenamente questo periodo particolare.Ogni mamma porta la propria esperienza e ricchezza, nessunocome una mamma come te può esserti d’aiuto.Com’è strutturato il servizio?Gli incontri sono settimanali e sono le mamme stesse a deciderele tematiche da trattare di volta in volta, ciò per dare massimapriorità alle esigenze e ai bisogni di ognuna. Gli incontrisono gratuiti e proseguiranno fino alla fine di giugno. Consideratala notevole risposta all’offerta, l’intento è quello di riprenderel’iniziativa a settembre, in collaborazione con l’entecomunale e Alessandro Novellini, Assessore ai Servizi Sociali.L’idea sarebbe quella di costituire una futura associazione, unprogetto educativo comune basato sul dialogo con le istituzionipubbliche. Mosaico punta non solo alla figura della mamma,ma intende coinvolgere tutta la famiglia nel progetto.Per informazioni: Mosaico tel. 0376-638526, fax 0376 860000Riferimento per gli incontri: Sabrina Ricci, tel. 349 5251233

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