Scomposizione peso su un piano inclinato - Popolis
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Paola Arbosti classe 1 ^H Docente: Prof. Dal Bosco AndreaA.S. 2008/09Scienza della materiaRelazione di laboratorio<strong>Scomposizione</strong> del <strong>peso</strong> di <strong>un</strong> corpo posto <strong>su</strong> <strong>un</strong> <strong>piano</strong> <strong>inclinato</strong>OBBIETTIVO: Valutare le due componenti della forza-<strong>peso</strong> di <strong>un</strong> corpo perpendicolare e parallelaad <strong>un</strong> <strong>piano</strong> <strong>inclinato</strong>.MATERIALE UTILIZZATO• Piano <strong>inclinato</strong> <strong>su</strong> cui è posto <strong>un</strong> corpo;• Due dinamometri;• Un metro flessibile.Dinamometro ⊥Dinamometro II45°CorpoCorpoH 1Metro FlessibileH 290°Piano Inclinato45°H 3H3ILLUSTRAZIONEDELL’APPARECCHIATURA MONTATASP IIspP ⊥spA45°GH 1 = 23,0 [cm]S = 40,8 [cm]KP ⊥thPHP IIthH 3 = 14,5 [cm][cm]90°45°CL = 38,2 [cm]H 2 = 8,5 [cm]B1
BREVE PREMESSA TEORICA Il <strong>peso</strong> è la forza esercitata <strong>su</strong> <strong>un</strong> corpo per effetto dell’attrazionegravitazionale terrestre. La massa di <strong>un</strong> corpo può essere determinato con <strong>un</strong>a bilancia a due piatti –con <strong>un</strong> metodo comparativo – il <strong>peso</strong> mi<strong>su</strong>rando la forza gravitazionale direttamente per mezzo di<strong>un</strong>a molla tarata, come avviene nel dinamometro. La deformazione della molla dipende dalla localeattrazione gravitazionale: perciò <strong>un</strong> dinamometro indicherà pesi differenti per la medesima massa (oquantità di materia) in luoghi che risentono di <strong>un</strong>’attrazione gravitazionale diversa.Il dinamometro quindi è lo strumento di laboratorio utilizzato per la mi<strong>su</strong>ra delle forze. Nella <strong>su</strong>aforma più semplice, è costituito da <strong>un</strong>a molla di costante elastica nota e da <strong>un</strong>a scala graduata.Applicando la forza da mi<strong>su</strong>rare all’estremità libera della molla se ne può determinare l’intensità.GRANDEZZE FISICHE MISURATEGRANDEZZA SIMBOLO UNITÀ DI MISURA STRUMENTOPeso- forza P [N] DinamometroL<strong>un</strong>ghezza L,H [m] MetroCARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO UTILIZZATO:STRUMENTO PORTATA RISOLUZIONEDinamometro 10 [N] 0,1 [N]Metro 3 [m] 0,001 [m]FASI OPERATIVE DELL’ESPERIENZA1. Innanzitutto si sono determinate, con l’utilizzo di <strong>un</strong> metro flessibile, le mi<strong>su</strong>re del <strong>piano</strong><strong>inclinato</strong> (L, H). Abbiamo poi trovato S (l’ipotenusa del triangolo) applicando il teorema diPitagora.2. Poi si sono letti i pesi-forza sperimentali esercitati dal corpo posto <strong>su</strong>l <strong>piano</strong> <strong>inclinato</strong>mediante la lettura dei due dinamometri. Questi ultimi corrispondevano a P⊥ e P II.3. I dati relativi a P⊥ e P II sono stai riportati in <strong>un</strong>a tabella.4. Nella <strong>su</strong>ddetta tabella abbiamo inserito sia i pesi sperimentali (ricavati dai duedinamometri), sia i pesi teorici che, invece, abbiamo ricavato facendo delle proporzioni fra itriangoli singoli (GHK e ABC)5. Infine abbiamo calcolato i vari errori confronto sia per P⊥ che per P II. In questo modo ci èstato possibile verificare l’attendibilità dei ri<strong>su</strong>ltati.TABELLA RELATIVA AI DATI RACCOLTI ED ELABORATIP th[N] P sp [N] P⊥ th [N] P⊥ sp [N] P II th [N] P II sp [N]4,8 4,8 4,5 4,6 1,7 1,6Ea (P⊥) [N] Er (P⊥) E% (P⊥) Ea (P II) [N] Er (P II) E% (P II)0,1 0,02 2% 0,1 0,06 6%FORMULE UTILIZZATE PER ELABORARE I DATI:• H 3 = H 1 - H 2• S = √( H) 2 + (L) 2• P⊥th = (P*L)/ S• P II th = (P*H3)/ S• P th = √( P⊥th) 2 + (P II th) 2• Ea (P II) = PII th – P II sp• Er (P II) = Ea(PII) / PIIth• E% (P II) = Er (PII) * 100• Ea (P⊥) = P⊥th – P⊥sp• Er (P⊥) = Ea(P⊥)/ Pth• E% (P⊥) = Er(P⊥)* 102
VALUTAZIONE FINALE DELL’ESPERIENZABONTA’ DEI RISULTATII ri<strong>su</strong>ltati ottenuti sono migliori per quanto riguarda il P⊥ (infatti l’errore percentuale è solo del 2%)mentre <strong>su</strong>l P II è stato calcolato <strong>un</strong> errore più elevato (6%).CAUSA DEGLI ERRORIGli errori sono stati causati principalmente dalle letture dei dinamometri (si tratta quindi di errori diparallasse), dall’individuazione dell’angolo tra P II e P⊥ che poteva non essere perfettamente di 90°,oppure dalla mi<strong>su</strong>ra delle l<strong>un</strong>ghezze ed infine dall’ attrito.DIFFICOLTA’ INCONTRATELa principale difficoltà incontrata è stata nella lettura delle forze <strong>su</strong>i dinamometri.PROPOSTEPer ridurre gli errori bisogna cercare di porre più attenzione alla riduzione delle cause d’errore sopramenzionate.TEMPO IMPIEGATOPer eseguire la presente esperienza si sono impiegati circa 45 minuti.3