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Minimizzazione dei consumi energetici negli impianti di ... - CNR

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<strong>Minimizzazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> <strong>energetici</strong><strong>negli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> depurazione e riduzionedell’impatto sul climaG. Mininni, M.C. Tomei, D. Marani, C.M. BragugliaIstituto <strong>di</strong> Ricerca Sulle Acque, <strong>CNR</strong>, Roma, Italiamininni @irsa.cnr.itSOMMARIO: Sono illustrate le principali attività <strong>di</strong> ricerca condotte dall’Irsa nel settore <strong>dei</strong> trattamenti delleacque <strong>di</strong> scarico con <strong>di</strong>retta attinenza alla riduzione dell’impatto sul clima. Tali attività <strong>di</strong> ricerca sono statein<strong>di</strong>rizzate alla messa a punto <strong>di</strong> processi e schemi <strong>di</strong> trattamento per minimizzare i <strong>consumi</strong> <strong>energetici</strong> <strong>di</strong>un impianto <strong>di</strong> depurazione e contemporaneamente per incrementare il recupero energetico dal biogas prodottonella <strong>di</strong>gestione anaerobica <strong>dei</strong> fanghi. Per quanto riguarda la linea “acque” è stato messo a puntoun processo <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione primaria assistita con calce che consente <strong>di</strong> incrementare l’abbattimento <strong>di</strong>COD, consentendo la riduzione <strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> <strong>energetici</strong> nella fase <strong>di</strong> ossidazione biologica <strong>di</strong> circa il 25%e contemporaneamente l’incremento della produzione <strong>di</strong> energia nella <strong>di</strong>gestione <strong>dei</strong> fanghi <strong>di</strong> oltre il200%. Per quanto riguarda la linea fanghi sono stati stu<strong>di</strong>ati i processi d’incenerimento al fine <strong>di</strong> verificarnela compatibilità ambientale. I risultati hanno <strong>di</strong>mostrato che il processo d’incenerimento <strong>dei</strong> fanghipresenta un impatto del tutto trascurabile, e che il processo può facilmente essere condotto senza richiesta<strong>di</strong> combustibile ausiliario cosicché le emissioni <strong>di</strong> gas ad effetto serra sono nulle. Infine, è stato stu<strong>di</strong>atoun nuovo processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione anaerobica <strong>dei</strong> fanghi biologici con il quale è stato ottenuto un incrementodella produzione <strong>di</strong> biogas <strong>di</strong> circa il 35%.1IL PROBLEMA SCIENTIFICOIl Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA(2005) evidenzia che nel settore energetico leemissioni <strong>di</strong> CO 2 in tutti i Paesi aderentiall’Unione a 15 sono aumentate dal 1990 al2003 <strong>di</strong> 121 milioni <strong>di</strong> t a fronte <strong>di</strong> emissionicomplessive del 1990 pari a 3.184 milioni <strong>di</strong>t. Nello stesso periodo <strong>di</strong> riferimento l’Italiaha visto aumentare le proprie emissioni <strong>di</strong>CO 2 da 403 a 457 milioni <strong>di</strong> t, con un incrementodel 13,4%, ben superiore all’incrementodel 3,8% su base europea.Le ultime statistiche <strong>di</strong>sponibili dell’Istatriportano che il numero <strong>di</strong> abitanti residenti,fluttuanti ed equivalenti trattati <strong>negli</strong> <strong>impianti</strong><strong>di</strong> depurazione delle acque reflue urbaneammontava nel 2005 a 69.228.977, che considerandoun consumo me<strong>di</strong>o d’energia pari a35 kWh/abitante x anno corrisponde ad unapotenza me<strong>di</strong>a assorbita dalla rete <strong>di</strong> 277 MW,cioè pari allo 0,8% del totale della potenzaprodotta sul territorio nazionale (34.589MW). L’impatto sul clima degli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong>depurazione è perciò trascurabile rispetto aquello derivante dalle altre attività industrialie civili. La corretta progettazione e gestionedegli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> depurazione, tuttavia, oltread una maggiore efficienza depurativa, puòconsentire <strong>di</strong> migliorarne le prestazioni in termini<strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale ed effetto sulclima, in relazione ai risparmi <strong>energetici</strong> conseguibiliadottando tecnologie a basso consumoenergetico per l’abbattimento degli inquinantipresenti in sospensione e l’autoproduzioned’energia utilizzando il biogas derivantedalla <strong>di</strong>gestione anaerobica <strong>dei</strong> fanghi. Nonè da trascurare nemmeno la riduzione <strong>di</strong> emissioni<strong>di</strong> gas serra derivanti da una miglioregestione <strong>dei</strong> fanghi <strong>di</strong> depurazione con conseguentedrastica riduzione dello smaltimentoin <strong>di</strong>scarica e conseguente riduzione delle843


Clima e cambiamenti climatici: le attività <strong>di</strong> ricerca del <strong>CNR</strong>emissioni in atmosfera <strong>di</strong> CH 4 , che presenta alungo termine un potenziale pari a 21 voltequello della CO 2 .2 ATTIVITÀ DI RICERCA2.1 Massimizzazione della rimozione del caricoorganico particolato nel trattamento primariome<strong>di</strong>ante se<strong>di</strong>mentazione assistitaQuesta attività <strong>di</strong> ricerca è motivata dal fattoche nei reflui urbani la frazione <strong>di</strong> materialeorganico associata al particolato varia me<strong>di</strong>amentedal 60 all’80%. Per tale motivo, nel tra<strong>di</strong>zionaleschema <strong>di</strong> trattamento l’ossidazionebiologica viene preceduta da una se<strong>di</strong>mentazioneprimaria che, tuttavia, riesce a rimuoveresolo il materiale facilmente se<strong>di</strong>mentabile(25-35% del COD). I riflessi negativi dellabassa efficienza della se<strong>di</strong>mentazione primariaincludono maggiori <strong>consumi</strong> <strong>di</strong> energiaelettrica in vasca d’aerazione e minor produzione<strong>di</strong> biogas con conseguente minor recuperoenergetico dalla <strong>di</strong>gestione anaerobica<strong>dei</strong> fanghi primari.Per tali motivi ci si è proposti <strong>di</strong> massimizzarel’efficienza del trattamento primario con unosta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coagulazione e flocculazione cheaggreghi le particelle colloidali e sovracolloidaliin fiocchi facilmente se<strong>di</strong>mentabili e quin<strong>di</strong>intercettabili in fase <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione primaria.In questo stu<strong>di</strong>o è stata utilizzata la calce, uncoagulante a buon mercato e facilmente reperibile.Per evitare l’eccessiva produzione <strong>di</strong> fanghi,le prove <strong>di</strong> coagulazione sono state effettuatea pH 9, quale risultato <strong>di</strong> un compromessofra la massimizzazione della rimozione delCOD particolato e la minimizzazione della precipitazione<strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong> calcio.2.2 Ottimizzazione della <strong>di</strong>gestione anaerobica<strong>dei</strong> fanghi secondariTutti gli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> depurazione sono articolaticon un trattamento combinato <strong>di</strong> fanghi primarie biologici. Tuttavia, queste due tipologie<strong>di</strong> fanghi presentano caratteristiche <strong>di</strong>fferenti: ifanghi primari si addensano e si degradano piùfacilmente <strong>di</strong> quelli secondari che sono moltopiù <strong>di</strong>luiti e “bioresistenti”. Inoltre, poiché ifanghi primari risultano sensibilmente piùinquinati <strong>di</strong> quelli biologici (metalli e microinquinantiorganici non polari) ed i fanghi biologicisono più ricchi <strong>di</strong> azoto e <strong>di</strong> fosforo (valoritipici 8 contro e 2,5%, e 3 contro 0,7% subase secca, rispettivamente), le due tipologie <strong>di</strong>fanghi dovrebbero avere destini <strong>di</strong>versi. I fanghibiologici sono idonei all’utilizzazione inagricoltura mentre i fanghi primari dovrebberoessere destinati all’incenerimento. I fanghisecondari necessitano, tuttavia, <strong>di</strong> trattamentipreliminari alla fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione, con l’obiettivo<strong>di</strong> rompere la membrana cellulare con conseguenterilascio del contenuto cellulare prontamentebiodegradabile. Tra i <strong>di</strong>versi pre-trattamentisuggeriti in letteratura (meccanici, termici,chimici o <strong>di</strong> lisi enzimatica) l’Irsa ha scelto<strong>di</strong> sperimentare quelli meccanici con ultrasuoni,affermati già a livello <strong>di</strong> piena scala, conl’obiettivo <strong>di</strong> comprendere i meccanismi biochimicie cinetici del processo per una ottimizzazioneenergetica.2.3 Incenerimento <strong>dei</strong> fanghi non smaltibili inagricolturaQuesta attività <strong>di</strong> ricerca è stata condotta connotevole impegno <strong>di</strong> risorse economiche (8.800milioni <strong>di</strong> Lire), impiegate per la realizzazione<strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong>mostrativo in scala pre-industrialee per la conduzione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> provein <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni operative utilizzando fanghital quali o ad<strong>di</strong>zionati con idrocarburi clorurati.È bene sottolineare che la CO 2 prodottadall’incenerimento <strong>dei</strong> fanghi non rientra nelcomputo delle emissioni con effetto serra alcontrario <strong>di</strong> quella prodotta da combustibilifossili. È perciò chiaro che l’incenerimento <strong>dei</strong>fanghi può essere considerato una tecnologiacompatibile con la salvaguar<strong>di</strong>a ambientale apatto che le emissioni siano conformi ai limitidella <strong>di</strong>sciplina europea e che il processo nonrichieda apporto <strong>di</strong> combustibile fossile.2.4 Modellizzazione <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> trattamento<strong>dei</strong> liquami e <strong>dei</strong> fanghiLa quarta attività <strong>di</strong> ricerca ha riguardato lamessa a punto <strong>di</strong> modelli matematici e lo sviluppodel relativo software per la simulazione844


Mitigazione <strong>dei</strong> cambiamenti climatici ed adattamento<strong>dei</strong> processi biologici <strong>di</strong> depurazione e <strong>dei</strong>processi <strong>di</strong> trattamento termico <strong>dei</strong> fanghi. Perla simulazione <strong>di</strong> <strong>impianti</strong> a fanghi attivi èstato realizzato il software ASCAM (Tomei eRamadori, 2002). Il software prevede il calcolo<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento, verifica e analisi deltransitorio per gli schemi <strong>di</strong> processo più <strong>di</strong>ffusinello scenario italiano: rimozione delsubstrato carbonioso in uno sta<strong>di</strong>o aerobico,rimozione del substrato carbonioso e nitrificazionein uno sta<strong>di</strong>o aerobico, rimozione delsubstrato carbonioso e dell’azoto in un sistemaintegrato a due sta<strong>di</strong> anossico – aerobico,rimozione biologica del fosforo. Un secondosoftware è stato messo a punto per la simulazione<strong>dei</strong> bilanci <strong>di</strong> materia ed energia <strong>di</strong> processiintegrati <strong>di</strong> incenerimento ed essiccamento<strong>dei</strong> fanghi.3 RISULTATI RILEVANTIPer la se<strong>di</strong>mentazione assistita con calce sonostate effettuate prove <strong>di</strong> coagulazione con latte<strong>di</strong> calce a pH 9 su scala laboratorio e su scalapilota (1 m 3 /h), utilizzando liquame urbanodell’impianto <strong>di</strong> Roma Nord. In Tabella 1 sonoconfrontati i risultati ottenuti nella se<strong>di</strong>mentazioneassistita con calce con i dati <strong>di</strong> letteraturarelativi al trattamento primario convenzionale(Ramadori et al., 2005).Tabella 1. Confronto delle prestazioni dellase<strong>di</strong>mentazione convenzionale e <strong>di</strong> quellaassistita con calce.ParametroSe<strong>di</strong>mentazioneConv. AssistitaRimozione SST (%) 57 82Rimozione COD (%) 30 50Prod. SST (g/ab d) 45,9 90,8Prod. fanghi (L/ab d) 1,15 1,51La coagulazione con calce consenti <strong>di</strong> migliorarel’abbattimento <strong>dei</strong> soli<strong>di</strong> sospesi e delCOD, con incrementi assoluti del 25 e del20% rispettivamente. Si riscontra, tuttavia, unincremento sensibile della produzione <strong>di</strong> fanghi,superiore a quello relativo alla rimozione<strong>dei</strong> soli<strong>di</strong> sospesi, suggerendo che anche apH 9 si ha produzione <strong>di</strong> fango, dovuto probabilmentesia alla precipitazione <strong>di</strong> carbonato <strong>di</strong>calcio sia alla calce aggiunta. D’altra parte, ilraddoppio della produzione <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> comportaun incremento limitato al 30% del volume <strong>di</strong>fanghi, che sono infatti più concentrati <strong>di</strong> quelliprodotti nella se<strong>di</strong>mentazione tra<strong>di</strong>zionale(6% contro 4%).L’attività <strong>di</strong> ricerca sulla <strong>di</strong>gestione anaerobica<strong>dei</strong> fanghi secondari, tal quali o sonicati,condotta con reattori <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong> 7 L conesercizio semicontinuo ha confermato unincremento sensibile della produzione <strong>di</strong> biogas<strong>di</strong> circa il 34% per il fango sonicato. Talerisultato è legato al maggiore abbattimento <strong>di</strong>sostanza organica (39% e 35% <strong>di</strong> SV abbattuti,rispettivamente per fango pre-trattato enon) e alla più elevata produzione specifica <strong>di</strong>biogas dal fango pretrattato (0,68 contro 0,57Nm 3 /kg SV abbattuti).Le ricerche sull’incenerimento in scala <strong>di</strong>mostrativahanno evidenziato che anche nellecon<strong>di</strong>zioni assai severe in cui sono state condottele prove, per la presenza <strong>di</strong> un’elevataconcentrazione <strong>di</strong> cloro organico nell’alimentazione(fino a circa il 5%), per la contemporaneapresenza <strong>di</strong> idrocarburi aromatici e, talvolta,anche <strong>di</strong> rame (noto come catalizzatorenella sintesi delle <strong>di</strong>ossine) e per lo spegnimentodel bruciatore nella camera <strong>di</strong> postcombustione,le emissioni sono state conformi ailimiti previsti dalla <strong>di</strong>sciplina europea.La progettazione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> incenerimentofanghi dal punto <strong>di</strong> vista del recuperoenergetico deve prevedere l’adozione dell’essiccamentotermico, utilizzando il calore <strong>dei</strong>fumi della combustione, fino al livello <strong>di</strong> concentrazione<strong>di</strong> soli<strong>di</strong> (circa il 50%) che garantiscal’autotermicità. Il superamento <strong>di</strong> questolimite comporta oneri gestionali e <strong>di</strong> investimentonon giustificati e spesso anche la necessità<strong>di</strong> operare con combustibile ausiliario nelforno in quanto il calore <strong>di</strong>sponibile <strong>dei</strong> fuminon è sufficiente ad essiccare i fanghi.I risultati <strong>di</strong> tutte le attività <strong>di</strong> ricerca precedentementedescritte e il software ASCAMsono stati impiegati per effettuare un’analisi<strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> e <strong>dei</strong> recuperi <strong>energetici</strong> in due845


Clima e cambiamenti climatici: le attività <strong>di</strong> ricerca del <strong>CNR</strong>schemi <strong>di</strong> trattamento per un impianto <strong>di</strong>100.000 abitanti equivalenti che comprendonola se<strong>di</strong>mentazione primaria (caso I) eventualmenteassistita con Ca(OH) 2 (caso II).Il bilancio <strong>di</strong> energia elettrica <strong>dei</strong> suddettischemi (Mininni et al., 2004) evidenzia chenel caso II l’energia recuperata dal biogas è inesubero rispetto a quella richiesta (Tab. 2).Tabella 2 Recuperi e <strong>consumi</strong> d’energia.EnergiaprodottakWEnergia perossidazionekWEnergianettakWCaso I 37 121 -84Caso II 122 93 29In relazione alle emissioni <strong>di</strong> gas con effettoserra nelle operazioni <strong>di</strong> smaltimento <strong>dei</strong> fanghiè opportuno precisare che:- l’utilizzazione agricola non comporta emissioni;- l’incenerimento comporta emissioni se èutilizzato combustibile fossile;- la <strong>di</strong>scarica comporta emissioni <strong>di</strong> CH 4 perla quota parte non veicolata nei sistemi <strong>di</strong>captazione del biogas che prudenzialmentepuò essere stimata pari ad almeno il 30%della produzione totale.Si può stimare che attualmente siano smaltitiin <strong>di</strong>scarica in Italia almeno il 70% del totale<strong>dei</strong> fanghi prodotti e cioè circa 800.000t/anno, con conseguente emissione <strong>di</strong> metanoin atmosfera stimata in circa 40 milioni <strong>di</strong>m 3 /anno (circa 28.000 t/anno). Tale quantitativocorrisponde ad emissioni <strong>di</strong> CO 2 pari acirca 600.000 t/anno.30%. Tale risparmio energetico corrisponde aduna riduzione <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 pari a circa1.000.000 t/anno La riduzione progressivadello smaltimento in <strong>di</strong>scarica <strong>dei</strong> fanghi, promuovendosia la utilizzazione agricola <strong>di</strong> fanghibiologici non inquinati, sia l’incenerimentocon <strong>impianti</strong> integrati senza consumo <strong>di</strong> combustibilefossile, consente poi <strong>di</strong> risparmiare leemissioni <strong>di</strong> metano in atmosfera dalle <strong>di</strong>scaricheche sono state valutate circa 600.000t/anno <strong>di</strong> CO 2 equivalente. Il risparmio complessivo<strong>di</strong> CO 2 emessa è quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> circa1.600.000 t/anno pari cioè allo 0,35% del totaledelle emissioni <strong>di</strong> CO 2 nel nostro Paese.5BIBLIOGRAFIA ESSENZIALEEnerdata, 2005. Enerdata Yearbook 2005.Enerdata Global Energy Intelligence.Ramadori R., Marani D., Renzi V., PassinoR., Di Pinto A.C., 2005. RethinkingSewage Treatment by Enhancing PrimarySettling with Low-Dosage Lime. WaterScience Technology, 52(10-11): 185-192.Mininni G., Braguglia C.M., Ramadori R.,Tomei M.C., 2004. An innovative sludgemanagement system based on separationof primary and secondary sludge treatment.Water Science Technology, 50(9):145-153.Tomei M.C., Ramadori R., 2002. ASCAM(Activated sludge Computer AidedModelling) Teoria e manuale d’uso delsoftware. Quaderno dell’Istituto <strong>di</strong>Ricerca Sulle Acque, n. 117., 123 pp.4 PROSPETTIVE FUTURELe ricerche condotte dall’Irsa nel settore delladepurazione delle acque <strong>di</strong> scarico consentono<strong>di</strong> evidenziare interessanti prospettive <strong>di</strong> riduzionedelle emissioni <strong>di</strong> gas ad effetto serraseguendo una corretta impostazione progettualee conduzione degli <strong>impianti</strong>. Si può stimareche dotando gli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione primariaassistita è possibile ottenere un risparmio<strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> <strong>di</strong> energia elettrica pari a circa il846

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