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2013-13

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tatti con le famiglie di bambini affetti da handicap per organizzare con loroun’esperienza arrampicatoria. Tali progetti proseguiranno l’anno prossimo.Quest’anno gli istruttori della Priarolo hanno riorganizzato la palestra“Enrico Fasoli”, ampliando la zona bulder e quella di arrampicata verticale:lavori che si sono resi necessari in quanto sono sempre più numerosi isoci che utilizzano tale spazio per tenersi in allenamento ed anche perchéla palestra è diventata un luogo di incontro e aggregazione dove si rafforzanoe si progettano le attività alpinistiche, scambiandosi esperienze esuggerimenti nello spirito che animava Enrico al quale è stata dedicata lapalestra.Nel nome stesso dell’istruttore Enrico Fasoli la Scuola sta portandoavanti un progetto per la costruzione di una casa-rifugiosulle Ande Peruviane, nel villaggio di Queropalca sito a 3000 metrialle falde dell’imponente cordigliera Huayhuash, caratterizzatadalle cime Jirishanca, Yerupaya, Serapo, e Siula tutte oltre i6000 metri.La molla che ci ha fatto pensare a questo progetto è scattata nel corso diuna spedizione organizzata dalla Scuola a Queropalca dove siamo rimasticolpiti dallo splendore delle montagne, dall’ambiente selvaggio e dalla povertàdegli abitanti. Dato che questa località è uno dei punti di accesso allacordigliera Huayhuash, sia per l’aspetto alpinistico, o meglio andinistico, siaper i trekking, ma non offre nessun supporto logistico ai molti frequentatori,con la realizzazione della casa-rifugio vogliamo dare ai giovani delluogo sia un’opportunità di lavoro e la possibilità di rimanere a vivere nelloro villaggio: per questo progetto stiamo raccogliendo fondi.Nel corso del <strong>20<strong>13</strong></strong> due istruttori hanno partecipato con successo alcorso regionale che ha dato loro il titolo di Istruttore di alpinismo di 1°livello.Altri due istruttori della nostra Scuola hanno partecipato ai corsi, unoper il titolo di Istruttore di Arrampicata Libera di 1° livello e l’altro perconseguire il titolo di Istruttore Nazionale di Arrampicata Libera.Vorrei infine ricordare che l’andare in montagna comporta sempreun alto livello di rischio che la passione e l’entusiasmo non deve mai fardimenticare: anche la più specialistica e accurata preparazione atleticosportivanon la si deve mai far sottovalutare.A tutti gli istruttori e alle loro famiglie che li sostengono un grazie dicuore per il lavoro svolto.15

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