13.07.2015 Views

Scarica l'intera rivista in formato pdf - Aeronautica Militare Italiana

Scarica l'intera rivista in formato pdf - Aeronautica Militare Italiana

Scarica l'intera rivista in formato pdf - Aeronautica Militare Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Programma diFilosofia della Sicurezza VoloPrevenzione 2010:le l<strong>in</strong>ee guidadel Capo di Stato Maggioredell’<strong>Aeronautica</strong>Filosofia della Sicurezza Volo23Le l<strong>in</strong>ee guida per la prevenzione nellʼambito della Sicurezza delVolo scaturiscono da unʼattenta analisi degli eventi accaduti, sianellʼanno appena concluso sia negli anni precedenti, <strong>in</strong>tegrata dallevalutazioni relative ai mutati scenari e corroborata <strong>in</strong>oltre dai datiottenuti tramite gli strumenti di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e statistica utilizzati (OSES),dai risultati dei sopralluoghi effettuati dallʼISV e dai contatti diretticon il personale dei Reparti Operativi.Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo12M.llo 1 a Cl. CTAMichele Di NuzzoDICHIARAREEMERGENZA?GENERALITAʼIn ambito aeronautico, motivarequalcuno a comportarsi nel rispettodelle regole non dovrebbe essereimpresa difficile, specialmente sequeste regole servono ad aiutare agestire con successo situazionipotenzialmente pericolose.Chi mai vorrebbe recar dannoad altri ma soprattutto recar dannoa se stessi col rischio di fare o farsi“veramente” del male?È una domanda ovvia che haanchʼessa unʼovvia risposta: nessuno!La motivazione è ciò che dà impulsoa fare qualcosa, ad <strong>in</strong>traprendere unaazione verso un compito da svolgere,è lo stimolo che ognuno di noi acquisisceal f<strong>in</strong>e di raggiungere <strong>in</strong> manierapositiva un obiettivo.La soddisfazione di riuscire a comportarsicome un ottimo professionista,di riuscire a superare una situazionedi emergenza, di apparire unvero professionista agli occhi dei colleghio dei propri superiori dovrebbecontribuire a creare una forte motivazioneal rispetto delle regole. Inoltre,la conoscenza dei pericoli <strong>in</strong>siti nellapropria attività dovrebbe stimolaresempre più la propria motivazione eaiutare ad elim<strong>in</strong>are false sicurezzeche spesso sfociano <strong>in</strong> atteggiamentidi superficialità (“tanto a me non capiteràmai”, “un esperto come me noncʼè né”, “mi son trovato <strong>in</strong> condizionipeggiori”).Il pericolo, per essere affrontatoadeguatamente, deve essere percepitocome una m<strong>in</strong>accia immediata ereale per la propria vita. Prima ditutto il pericolo deve essere conosciutoe qu<strong>in</strong>di accettato, dichiarato,reso evidente. La percezione dellesituazioni potenzialmente pericolosepuò essere facilitata dallʼaccrescimentodella conoscenza di casi,situazioni reali pericolose (il famosobagaglio di conoscenze).Più ne conosciamo e più facilmentesi può <strong>in</strong>dividuare il pericolo. Da quideriva lʼutilità dellʼesperienza personale,ma ancor più dei riporti degli <strong>in</strong>convenientidi volo (esperienza di altrifatta propria attraverso la narrazione).Ma cʼè un altro aspetto che vale lapena ricordare: dichiarare apertamenteche cʼè qualcosa di <strong>in</strong>solito, cipredispone mentalmente <strong>in</strong> manierapiù attiva ad affrontare la situazioneanomala che ci si presenta. In più,lʼaiuto fornito dalle persone che ci circondano,<strong>in</strong> questo modo avvisate,potrebbe risultare decisivo.Con lʼ<strong>in</strong>troduzione del D.L 213/06“attuazione della direttiva 2003/42/CErelativa alla segnalazione di talunieventi nel settore dellʼaviazione civile”,la segnalazione di eventi particolari èaumentata <strong>in</strong> modo sostanziale,segnalazioni che <strong>in</strong> base allʼart.8 delD.L sono fatte <strong>in</strong> accordo alla “tutela edella riservatezza delle <strong>in</strong>formazioni”.Grazie ad esso, le segnalazionisono aumentate <strong>in</strong> modo esponenziale,e lo studio delle segnalazionidegli eventi di pericolo rende possibilela risoluzione delle problematicheche li hanno causati con il m<strong>in</strong>imosforzo, evitando <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i su rottami,potendo <strong>in</strong>tervistare direttamente gli<strong>in</strong>teressati, scaricare dati altrimentiPhoto Copyright Miquel Nobrega - Madeira Spotters - AIRLINERS.NETAttività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo13Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo1° M.llo IIEDante MelitoSEGNALAZIONELUMINOSADEGLI OSTACOLIAttività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo16Quando occorre e quali caratteristiche deve avere17UUn ostacolo per la navigazione aerea,anche se posto fuori del rec<strong>in</strong>toaeroportuale, deve essere provvisto diadeguate segnalazioni lum<strong>in</strong>ose(trascuriamo <strong>in</strong> questa sede le altre formedi segnalazione, come i palloni, le bandiere,le strisce colorate, ecc.).Quando una costruzione costituisce un ostacoloalla navigazione aerea? E tale ostacolo come deveessere illum<strong>in</strong>ato?Questa nota cerca di illustrare i motivi per cuia queste due domande molto semplicicorrispondono risposte molto complesse.Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Gen. B.A. Luca VALERIANIISPETTORE6005429PRESIDENTEDELLʼISPETTORATOPER LA SICUREZZA DEL VOLODELLʼISTITUTO SUPERIOREPER LA SICUREZZA DEL VOLOVice Ispettore S.V.6004136Ufficio Formazione eDivulgazione6004136Segreteria6006646Segreteria Corsi60059953° UfficioGiuridico60056552° UfficioInvestigazione60058871° UfficioPrevenzione60060481 a SezioneFormazione e Corsi60059951 a SezioneNormativa60044941 a SezioneInvest. VelivoliCombattimento 60041421 a SezioneAttività Ispettiva6006661 - 6006645 (Aerofisiologia)2 a SezioneRivista “Sicurezza del Volo”6006648 - 60066592 a SezioneConsulenza60066632 a SezioneInvest. VelivoliSupporto e A.P.R. 60066472 a SezioneGestione Sistema S.V.60041383 a SezioneInvestigazioneElicotteri 60067543 a SezioneAnalisi e Statistica60044514 a SezioneInvestigazione FattoreTecnico 6005607isv@aeronautica.difesa.itPassante Commerciale06 4986 + ultimi 4 num. <strong>in</strong>terno5 a SezioneInvestigazione ATM6003375(Numerazione <strong>Militare</strong>) 6006857(Numerazione Civile) 06 4986 6857FaxALTI COMANDI SV-ATM (SMA USAM)Interno 7020/7023 Fax 7052Prefisso <strong>Militare</strong> 600 PassanteComm.le 06 4986Comando OperativoForze Aeree237323096300532 828(+ ultimi 3 num. <strong>in</strong>terno)ComandoLogistico6247479660006 4986Comandodelle Scuole A.M./3 a R.A.28542981670080 5418(+ ultimi 3 num. <strong>in</strong>terno)ComandoSquadra Aerea3124313860106 2400InternoFaxPrefisso <strong>Militare</strong>Passante Comm.lecont<strong>in</strong>ua da pag. 18LʼINDIVIDUAZIONEDEGLI OSTACOLILe regole dellʼENAC e dellʼICAOLʼICAO e lʼENAC classificano gliaeroporti <strong>in</strong> dieci diverse categorie,<strong>in</strong> base alla grandezza dei velivoliche possono atterrare e decollaree allʼentità del traffico aereo.Per ogni categoria di aeroportoviene def<strong>in</strong>ito un volume di rispetto,compreso nelle cosiddette “superficidi delimitazione degli ostacoli”,che si estende f<strong>in</strong>o a una distanzaprestabilita dallʼaeroporto stesso.Qualsiasi oggetto che si elevi aldi sopra delle superfici di delimitazionedegli ostacoli diventa unostacolo per la navigazione aereae deve essere segnalato.La fig. 1 mostra ad esempio lesuperfici di delimitazione degliostacoli di un aeroporto con avvic<strong>in</strong>amentodi precisione, categoria 1,numeri di codice 3 e 4) (4) .Dalla fig. 1 si può notare come,nel caso <strong>in</strong> esame, nella direzione diatterraggio la superficie di delimitazionesi estenda f<strong>in</strong>o a 15 km dallaf<strong>in</strong>e della pista di decollo/atterraggio,con una <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione del 2% a cuicorrisponde unʼaltezza massima dellʼostacolodi 10 m a 500 m dalla f<strong>in</strong>edella pista, 20 m a 1000 m, 45 m a2250 m, ecc. Nelle altre direzioni lʼostacolova segnalato, f<strong>in</strong>o a 4 km, sesupera lʼaltezza (costante) di 45 m.Se lʼoggetto è ubicato oltre la suddettadistanza limite dallʼaeroporto,le regole per stabilire se è un ostacoloper la navigazione aerea ovviamentecambiano.Sono considerati ostacoli per lanavigazione aerea gli oggetti conaltezza ≥ 100 m sul livello del terreno(≥ 45 m sullʼacqua) (5) .Il Codice della navigazione italianoLa parte aeronautica del Codicedella navigazione, ancora <strong>in</strong> vigore,considera ostacoli “le costruzioni, lepiantagioni arboree a fusto legnoso,gli impianti di l<strong>in</strong>ee elettriche,telegrafiche e telefoniche, le filovie,funivie e teleferiche, le antenneradio, gli impianti di elevazione, e <strong>in</strong>genere qualsiasi opera che possaugualmente costituire ostacolo allanavigazione aerea” ed <strong>in</strong>dividua criteriper la limitazione della loro<strong>in</strong>stallazione più semplici di quelliprevisti dal regolamento ENAC eriassunti <strong>in</strong> tabella A.Da notare come, <strong>in</strong> questocaso, lʼaltezza limite di 45 m valgasoltanto per ostacoli posti f<strong>in</strong>o a 3km dallʼaeroporto.Fig. 1 - Esempio di superfici di delimitazione degli ostacoli di un aeroporto (con avvic<strong>in</strong>amento di precisione, categoria 1, numeri di codice 3 e 4)(4)Per i criteri di def<strong>in</strong>izione delle superfici di delimitazione si rimanda al sopracitato regolamento ENAC, poiché la materia è troppo complessa ed estesa per esseretrattata <strong>in</strong> questa sede.(5)Possono essere considerati pericolosi gli oggetti che rappresentano comunque un rischio per la navigazione aerea a giudizio degli enti di controllo (ENAC -ENAV - Circoscrizione Aeroportuale competente per territorio), ad es. perché situati su rotte particolari.Sicurezza del Volo n. 277/2010Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo23


Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo☛ Segnalazione lum<strong>in</strong>osa degli ostacoliTabella A - Limitazione allʼistallazione di ostacoli <strong>in</strong> base al Codice della navigazione ( * )DirezioneDiatterraggioLunghezza della pista diatterraggioL < 1080 m1080 m ≤ L < 1500 mDistanza D dellʼoggetto dal perimetrodellʼaeroportoD < 300 mD = 300 m300 m < D ≤ 3000 mAltezza massima dellʼoggetto ( ** )Nessun oggetto ammesso≤ 12 mAmmesso ostacolo ≤ 12 m + 1 m ogni 25 m di distanza(con un massimo di 45 m)> 3000 m Nessuna limitazioneD < 300 mD = 300 m300 m < D ≤ 3000 mNessun oggetto ammessoAmmesso ostacolo ≤ 10 mAmmesso ostacolo ≤ 10 m + 1 m ogni 30 m di distanza(con un massimo di 45 m)3000 m < D ≤ 4000 m Ammesso ostacolo ≤ 45 m + 1 m ogni 20 m di distanza> 4000 m Nessuna limitazioneD < 300 mNessun oggetto ammessoLʼILLUMINAZIONEDEGLI OSTACOLITipo FAACIRCULAR AC 150/53-45ELe luci di segnalazione degliostacoli possono essere (7) :- a bassa <strong>in</strong>tensità, di colorerosso, fisse e di tipo omnidirezionale;- a media <strong>in</strong>tensità, di colorerosso ed <strong>in</strong>termittenti (8) ;- ad alta <strong>in</strong>tensità, di colore biancoed <strong>in</strong>termittenti.Il regolamento ENAC richiedele luci a bassa <strong>in</strong>tensità (m<strong>in</strong>imo200 cd) per ostacoli di altezza<strong>in</strong>feriore a 45 m (9) .Le luci a media <strong>in</strong>tensità vengonousate, anche <strong>in</strong> comb<strong>in</strong>azionecon altre a bassa <strong>in</strong>tensità, persegnalare ostacoli di grandeestensione, come gruppi di fabbricatio di alberi, o sugli ostacoli dialtezza ≥ 45 m (f<strong>in</strong>o a 150 m).Le luci ad alta <strong>in</strong>tensità servonoa segnalare (anche di giorno)ostacoli di grande altezza (150 me più), oppure torri e tralicci diqualsiasi altezza che sostengonocavi, funi, fili, se non sono sufficientii segnali non lum<strong>in</strong>osi(markers e/o palloni colorati) (10) .Il regolamento ENAC non specificai livelli di <strong>in</strong>tensità lum<strong>in</strong>osaper le tre tipologie di luci (si limitaLivello diillum<strong>in</strong>azionem<strong>in</strong>/med/max (*)(cd)ad <strong>in</strong>dicare un m<strong>in</strong>imo per le lucidi bassa <strong>in</strong>tensità 10/200 cd).Con riferimento alla normativa<strong>in</strong>ternazionale, si possono comunqueassumere i seguenti livelli<strong>in</strong>dicativi di <strong>in</strong>tensità lum<strong>in</strong>osa:Le luci rosse a media o bassa<strong>in</strong>tensità devono essere accese 30ʻprima del tramonto e spente almeno30ʻ dopo il sorgere del sole (11) .Le lampade devono esseresostituite periodicamente entrolʼ80% della loro vita operativa previstadal costruttore; <strong>in</strong> caso dimancato funzionamento la sostituzionedeve essere eseguitaentro 24 h.Tipo I.C.A.O.Annex 14 - Chapter 6TIPO DESCRIZIONE TIPO DESCR.- - - Type AL-810Illum<strong>in</strong>azione costante ad <strong>in</strong>candescenzaROSSA per illum<strong>in</strong>azione ostacoli> 32,5 Type BBassa<strong>in</strong>tensitàBassa<strong>in</strong>tensitàLivello diillum<strong>in</strong>azione(cd)> 10> 32Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo24AltreDirezioniL > 1500 mQualsiasiQuanto su<strong>in</strong>dicato dà unʼidea diche cosa sia un ostacolo alla navigazioneaerea, ma non permette distabilire con certezza quando unoggetto costituisca un ostacolo allanavigazione aerea, soprattutto se siD = 300 m300 m < D ≤ 3000 m(* ) Per gli aeroporti aperti al traffico strumentale e notturno e per gli aeroporti militari le limitazioni sono più restrittive.(** ) Si considera lʼaltezza di elevazione rispetto al livello del corrispondente tratto del perimetro dell'aeroporto.Ammesso ostacolo ≤ 7,5 mAmmesso ostacolo ≤ 7,5 m + 1 m ogni 40 m di distanza(con un massimo di 45 m)3000 m < D ≤ 5000 m Ammesso ostacolo ≤ 45 m + 1 m ogni 20 m di distanza> 5000 m Nessuna limitazioneD ≤ 300 mAmmesso ostacolo ≤ 1 m ogni 7 m di distanza> 300 m da 45 m f<strong>in</strong>o a 3000 mè <strong>in</strong> prossimità di un aeroporto.Non rimane che rivolgersi allaCircoscrizione aeroportuale più vic<strong>in</strong>aper avere un parere def<strong>in</strong>itivo (6) .Se un ostacolo è ubicato <strong>in</strong>una zona <strong>in</strong>teressata dalla navigazioneaerea nelle ore notturne,si rende necessaria la sua segnalazionecon luci (la quale puòessere richiesta, <strong>in</strong> alcuni casi,anche di giorno, come megliospiegato nel seguito).L-856L-857L-864L-865L-866L-864/L-865Luce ostacolo lampeggianteBIANCA ad ALTA INTENSITAʼ(40 FPM)Luce ostacolo lampeggianteBIANCA ad ALTA INTENSITAʼ(60 FPM)Luce ostacolo lampeggianteROSSA a MEDIA INTENSITAʼ(20 – 40 FPM)Luce ostacolo lampeggianteBIANCA a MEDIA INTENSITAʼ(40 FPM)Luce ostacolo lampeggianteBIANCA a MEDIA INTENSITAʼ(60 FPM)Luce ostacolo doppia lampeggianteROSSA (20-40 FPM) e luce ostacololampeggiante BIANCA a MEDIAINTENSITAʼ (40 FPM)2.000 + 25%20.000 + 25%270.000 + 25%2.000 + 25%20.000 + 25%140.000 + 25%2.000 + 25%(azimut 360°)> 750(fascio verticale 3°)2.000/20.000+ 25%2.000/20.000+ 25%2.000/20.000+ 25%Type A(40-60FPM)Type BType BType A(20-60 FPMAlta<strong>in</strong>tensitàAlta<strong>in</strong>tensitàMedia<strong>in</strong>tensitàMedia<strong>in</strong>tensità2.000 + 25%20.000 + 25%200.000 + 25%2.000 + 25%20.000 + 25%100.000 + 25%2.000 + 25%2.000/20.000+ 25%- - -25(6)La Circolare FAA 70/7460-1h “Illum<strong>in</strong>azione e segnalazione degli ostacoli” raccomanda ad esempio che gli oggetti con altezza di 200 ft (circa 61 m) o superioresiano segnalati e/o illum<strong>in</strong>ati.(7)Non sono ammesse comb<strong>in</strong>azioni di luci bianche e rosse per illum<strong>in</strong>are gli ostacoli.(8)Di colore bianco se utilizzate <strong>in</strong> abb<strong>in</strong>amento a luci ad alta <strong>in</strong>tensità.L-885Luce ostacolo lampeggiante ROSSA perelettrodotto(60 FPM)2.000 + 25% Type BMedia<strong>in</strong>tensità2.000 + 25%(9)Se lʼostacolo è sottile o vic<strong>in</strong>o allʼaeroporto, nellʼarea esterna di avvic<strong>in</strong>amento, sono richieste luci di media o alta <strong>in</strong>tensità.(10)Si ricorre a luci ad <strong>in</strong>termittenza contemporanea per segnalare un ostacolo alto, ad <strong>in</strong>termittenza sequenziale per le torri e tralicci con cavi e funi.FPM = Lampo (flash) per m<strong>in</strong>utoSicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo☛ Segnalazione lum<strong>in</strong>osa degli ostacoliPOSIZIONAMENTO DELLELUCI DI SEGNALAZIONELe luci di segnalazione devonosempre essere posizionate sullasommità dellʼoggetto (12) .Nel caso di un oggetto di grandeestensione o per un gruppo dioggetti vic<strong>in</strong>i, le luci devono essereposte almeno sui punti o sui latidegli oggetti più alti, <strong>in</strong> modo taleda <strong>in</strong>dicare i contorni generali deglioggetti.Nel caso di ostacoli alti e sottili,quali torri a guglia o antenne, selʼ<strong>in</strong>stallazione delle luci di segnalazione(ad alta <strong>in</strong>tensità) sulla sommitàè impossibile a causa del loropeso, le luci devono esserecomunque posizionate nel puntopiù alto possibile, ponendo sullasommità una luce bianca <strong>in</strong>termittentedi media <strong>in</strong>tensità e pesocompatibile con la struttura.Se lʼostacolo ha unʼaltezza ≥ 45m, devono <strong>in</strong>oltre essere previsteluci aggiuntive alivelli <strong>in</strong>termedi,Le luci rosse amedia o bassa<strong>in</strong>tensità devonoessere accese30ʻ prima deltramonto e spentealmeno 30ʻ dopo ilsorgere del solespaziate <strong>in</strong> modouniforme tra lasommità ed ilterreno secondoi seguenti criteri:- per le luci disegnalazionedi bassa omedia <strong>in</strong>tensità,la spaziaturanon devec o m u n q u esuperare 45 m;- per le luci di segnalazione adalta <strong>in</strong>tensità di ostacoli che nonsupportano cavi o funi, la spaziaturanon deve essere maggioredi 105 m;- per le luci di segnalazione ad alta<strong>in</strong>tensità di ostacoli che supportanocavi o funi, le luci devonoessere collocate sullʼostacolostesso su tre livelli: alla sua sommità,allʼaltezzacorrispondenteal punto piùbasso della catenariadei cavio funi supportatied ad altezza<strong>in</strong>termedia tra leprecedenti.A qualsiasi livellosiano collocate,le luci devonoessere visibilida ogni direzione.La fig. 2 riporta alcuni esempi diposizionamento delle luci di segnalazionedi ostacoli.ALIMENTAZIONE ELETTRICADELLE LUCI DI SEGNALAZIONEIl regolamento ENAC non specificail livello di tensione di alimentazionedelle luci di segnalazione,che possono qu<strong>in</strong>di essere alimentatesia a 230 V c.a., sia a (12-24-48) V c.a. o c.c., <strong>in</strong> base alle specificheesigenze.Se un ostacolo è posto allʼ<strong>in</strong>ternodellʼaeroporto o nelle zone dirispetto <strong>in</strong>torno ad esso, deveessere garantita anche lʼalimentazionedi sicurezza delle luci disegnalazione.Nelle altre aree si consigliacomunque di adottare i seguentiaccorgimenti:- raddoppiare il numero m<strong>in</strong>imo diluci richieste e prevedere duel<strong>in</strong>ee di alimentazione;- alternare lʼaccensione di unaseconda luce automaticamenteallo spegnimento della prima.Si segnala <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e che per le lucidi segnalazione di tralicci di elettrodotti,i quali possono essere ubicatianche nei posti più impervi, sonodisponibili <strong>in</strong> commercio illum<strong>in</strong>azionia led con accumulatore diriserva, che traggono energia dalcampo elettromagnetico emessodallo stesso elettrodotto.Funzionamento - Il sistemaviene alimentato direttamente dalcampo magnetico presente sullel<strong>in</strong>ee di distribuzione; progettatoper l<strong>in</strong>ee a medio ed alto voltaggiof<strong>in</strong>o a 380 KV funziona su tutti iconduttori a corrente alternata a 50Hz con qualsiasi voltaggio, dovesia presente una corrente da 10Ampére f<strong>in</strong>o a 3000 Ampére.Il sistema è utilizzabile su caviHV con diametri da 10 a 38 mm. E'disponibile su richiesta una versioneper corrente alternata a 60 Hz.Il sistema è costituito da undispositivo a LED che comb<strong>in</strong>a l'estremadurata con l'alta efficienzalum<strong>in</strong>osa.❑Attività di Prevenzione nel Controllo Spazio Aereo2627Fig. 2 - Esempi di posizionamento delle luci di segnalazione di alcuni ostacoli(11)Le luci di media <strong>in</strong>tensità bianche sono sempre accese, così come quelle di alta <strong>in</strong>tensità a cui sono abb<strong>in</strong>ate. (7) Non sono ammesse comb<strong>in</strong>azioni di luci bianchee rosse per illum<strong>in</strong>are gli ostacoli.(12)Nel caso di cim<strong>in</strong>iere o strutture analoghe che emettono fumi o altre sostanze, le luci devono essere <strong>in</strong>stallate ad una distanza compresa tra 1,5 m e 3 mdalla sommità.Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Attività di Prevenzione nel Campo Manutentivo28M.llo 1 a Cl.Stefano Di PalmaBENFATTOAttività di Prevenzione nel Campo Manutentivo29Analisi di unmart<strong>in</strong>etto idraulicoa steli tuffantiSicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


☛ Programma Analisi di undi mart<strong>in</strong>etto Prevenzione idraulico 2007 a steli tuffantiAttività di Prevenzione nel Campo Manutentivo30PREMESSAIn genere il sollevamento diun aeromobile, nelle operazionidi manutenzione, avviene grazieallʼutilizzo di mart<strong>in</strong>etti idraulici.Questa manovra viene coord<strong>in</strong>ata<strong>in</strong> maniera tale da ottenereuna graduale e s<strong>in</strong>cronizzataestensione degli steli, tale damantenere costantemente livellatoil velivolo.In figura 1 possiamo osservaredue tipi di mart<strong>in</strong>etto normalmenteimpiegati, che possonoessere a stelo s<strong>in</strong>golo o a stelodoppio; il primo può estenders<strong>in</strong>on più dellʼaltezza del corpomart<strong>in</strong>etto,mentre il secondopuò garantire un estensione digran lunga superiore.Oggetto della nostra analisi,sarà proprio quest'ultimo tipo, <strong>in</strong>quanto ormai diffuso <strong>in</strong> quasitutti i Reparti di manutenzioneper la sua particolare versatilità.1Fig. 2 - Specifica mart<strong>in</strong>etti234Fig. 1 - Confronto tra s<strong>in</strong>golo e doppio steloIl mart<strong>in</strong>etto a doppio stelo ècomposto pr<strong>in</strong>cipalmente da uncorpo cil<strong>in</strong>drico, due steli, ungruppo pompa idraulica, due ghieredi sicurezza, un serbatoio perl'olio idraulico, ed una base dotatadi ruote per la movimentazione.Ora, con l'aiuto dell'immag<strong>in</strong>e<strong>in</strong> sottostante, andiamo a descri-5COME E COMPOSTOE COME FUNZIONA6vere le pr<strong>in</strong>cipali funzioni dei particolaridel sistema.Per ord<strong>in</strong>e, nella figura 2, alpunto (1) troviamo la base delmart<strong>in</strong>etto, sopra la quale è imbullonatoil cil<strong>in</strong>dro esterno (2), che asua volta farà da camera per <strong>in</strong>ostri due steli (3) e (6); sullaparte superiore del cil<strong>in</strong>dro possiamonotare una filettatura cheservirà ad accogliere la boccola(4) che fungerà da guida e da f<strong>in</strong>ecorsa meccanico per lo stelogrande. Anche sulla sommitàdello stelo grande è presente unafilettatura che, analogamente aquella presente sul cil<strong>in</strong>dro, ospiteràla seconda boccola, chedeterm<strong>in</strong>erà stavolta l'estensionemassima dello stelo piccolo. Glisteli sono liberi di scorrere graziealla presenza delle guide e delleguarnizioni di tenuta (5).Una volta raggiunta l'estensionedesiderata, le ghiere di sicurezza(8) verranno avvitate sui798Fig. 3 - Particolari schema funzionamento idraulico dei mart<strong>in</strong>ettirispettivi steli <strong>in</strong> battuta sulle boccole.In questa configurazione ilmart<strong>in</strong>etto sarà <strong>in</strong> grado di sostenereil carico, anche nel caso <strong>in</strong>cui l'olio idraulico defluisse acausa di una perdita.Per ultimi, i “seger” (7), evitanol'accidentale completo svitamentodelle ghiere.REGOLA: immediatamentedopo aver raggiunto l'altezza desideratadegli steli, avvitare s<strong>in</strong>o <strong>in</strong>fondo tutte le ghiere di sicurezzapresenti sul mart<strong>in</strong>etto.Ma da dove proviene l'olioidraulico?L'olio idraulico, contenuto nelserbatoio, viene pompato attraversol'orifizio (9) all'<strong>in</strong>terno della cameracil<strong>in</strong>drica contenente i due steli.In figura 3 possiamo appuntovedere la canalizzazione ricavatanella base, all'<strong>in</strong>terno della qualescorre l'olio che andrà a sp<strong>in</strong>gereentrambi gli steli.Una valvola di non ritorno neeviterà il deflusso.MODALITAʼ DI ESTENSIONEDEGLI STELIOra è tutto chiaro: chiudo lavalvola di non ritorno, posiziono ilmart<strong>in</strong>etto sotto il velivolo, azionola leva della pompa a mano e glisteli si sollevano senza fatica. Mavi siete mai chiesti qual è la correttasequenza di estensione deglisteli <strong>in</strong> un mart<strong>in</strong>etto che ne possiededue o addirittura tre?REGOLA: La corretta sequenzadi estensione degli steli deve avveniregradualmente dallo stelo piùgrande allo stelo più piccolo (Fig.4).Detta regola, non è altro che ilfrutto di approfonditi studi, chehanno portato alla formulazione diuna equazione di equilibrio deglisteli, considerando tutti i fattori aiquali sono sottoposti: forza peso,attriti, pressioni, ecc.. (RelazioneDitta Barberi). Analizziamo ora uncaso <strong>in</strong> cui tale equilibrio, percause che andremo poi ad accertare,è venuto a mancare, causandol'estensione anticipata dellostelo piccolo (Fig.5).In questa posizione il nostromart<strong>in</strong>etto risulta <strong>in</strong>stabile, omeglio non è <strong>in</strong> grado di sopportareun carico rilevante senza che lasua posizione subisca un adattamentoche lo riporti <strong>in</strong> una posizionedi equilibrio. Per comprenderemeglio questa def<strong>in</strong>izione, ciserviremo di un test apparentementebanale.TEST DI CARICOPer farlo ci serviremo di unpeso di 1000 Kg (...e siamo soload 1/5 della loro portata massima...),e lo posizioneremo suentrambi i mart<strong>in</strong>etti, verificandola loro capacità a sopportare talecarico. Come possiamo notaredalla successiva immag<strong>in</strong>e(Fig.6), il peso poggiato sul mart<strong>in</strong>ettogiallo non ha causato nessuntipo di variazione, confermandola sua stabilità.Diversamente, il mart<strong>in</strong>ettoverde, il quale, lo ricordiamo,presentava l'estensione anticipatadello stelo piccolo, ha subìto ilpeso applicato, modificando laposizione di entrambi gli steli eperdendo <strong>in</strong>oltre svariati centimetri<strong>in</strong> altezza. Riassumendo, ilcarico utilizzato è lo stesso perentrambi i mart<strong>in</strong>etti, non vi èalcuna perdita di olio idraulico, levalvole di non ritorno sono perfettamenteefficienti e per chi avessequalche dubbio, l'olio idraulicoè un fluido <strong>in</strong>comprimibile.Come ha fatto qu<strong>in</strong>di a collassaresotto i nostri 1000 Kg quandola sua portata risulta c<strong>in</strong>quevolte superiore? Per rispondere aquesta domanda andremo adanalizzare una serie di fotogrammirappresentanti il mart<strong>in</strong>ettoverde mentre subisce il durocolpo (Fig.7).Notiamo immediatamente chelo stelo piccolo subisce progressivamenteil carico applicato, trasferendola forza peso accumulatadirettamente sul fluido che f<strong>in</strong>o aAttività di Prevenzione nel Campo Manutentivo31Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


Allʼideatore dellʼ<strong>in</strong>iziativa ancora i nostri complimenti e un sentito...BenBenFattomensile e questo è un utile <strong>in</strong>segnamento che aumentala sicurezza dell'attività <strong>in</strong> generale.Artefici di tutto: il Dirigente del Reparto Giulio DITIMOTEO, l'Assistente Capo Pilota Donato TROZZIed i responsabili del Servizio Aereo del M<strong>in</strong>isterodell'Interno. Inoltre hanno partecipato attivamente laSezione Prov<strong>in</strong>ciale della Croce Rossa di Teramo:grazie al Presidente Valent<strong>in</strong>o FERRANTE ed aiMaestri Istruttori Claudio LA MOLINARA e GabrieleROSSI con i nuclei OPSA di Giulianova e Follonica.Le pisc<strong>in</strong>e comunali di Chieti e di Penne (PE) cihanno ospitato (nonostante qualche difficoltà) conreciproca soddisfazione.Rubriche38La Polizia di Stato ha recentementestandardizzato gli equipaggiamenti disicurezza da utilizzare durante le attivitàdi volo. In particolare è stato acquistatoil giubbetto Secumar 20HI GdFmod. 3 dotato di radio Becker PLBMR509 e bombol<strong>in</strong>o Spare Air 170 PK.Evidentemente l'acquaticità e la familiarità con leattrezzature da sub non sono requisiti previsti nelleselezioni degli Aeronaviganti, per cui risultava necessario,per consentire che tutte le potenzialità dellanuova attrezzatura fossero sfruttate, far familiarizzareFattoil personale con il nuovo materiale <strong>in</strong> dotazione.Vista la difficoltà di r<strong>in</strong>venire istruttori subacqueidell'Amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong> zone prossime alla sede diPescara, si è chiesto aiuto agli amici della CroceRossa <strong>Italiana</strong> che hanno un nucleo di OperatoriPolivalenti di Soccorso <strong>in</strong> Acqua dislocato aGiulianova(TE), con il quale già il Reparto svolge attivitàoperativa per il soccorso <strong>in</strong> mare.Ormai giunta al suo terzo anno, la familiarizzazione èstata effettuata dalla quasi totalità del personale aeronavigante;i primi qualificati hanno effettuato una giornatadi mantenimento negli addestramenti successivi.L'addestramento si è svolto con lezioniteoriche e pratiche sulle attività subacquee,attrezzature e sicurezza e conallenamenti <strong>in</strong> pisc<strong>in</strong>a per quattro giornateper ciclo di addestramento.La specificità dell'uso del bombol<strong>in</strong>o èstata <strong>in</strong>segnata <strong>in</strong> pisc<strong>in</strong>a con eserciziquali la caduta <strong>in</strong> acqua con discesa sulfondo, estrazione del bombol<strong>in</strong>o erespirazione subacquea, attraversamentodi ostacoli posti sul fondo, respirazionedi due persone con un bombol<strong>in</strong>o,etc.Il programma, col tempo si è arricchitoanche di altri esercizi tipici dei corsi disopravvivenza a mare come, ad esempio,la salita sulla zattera di emergenza,il ribaltamento della zattera e l'uscita <strong>in</strong> sicurezza, ilsalto dall'elicottero <strong>in</strong> hover<strong>in</strong>g IGE e il raggruppamentodel personale.L'Amm<strong>in</strong>istrazione ha stipulato un protocollo d'<strong>in</strong>tesacon la Croce Rossa che prevede il reciproco addestramento.L'attività <strong>in</strong> pisc<strong>in</strong>a è stata consentita gratuitamentedai gestori. I bombol<strong>in</strong>i sono stati ricaricatidagli OPSA della Croce Rossa, gli altri materialiimpiegati erano tutti fuori uso. Pertanto l'addestramentoha comportato come unica spesa i costi dispostamento del personale con i mezzi di Reparto.Del resto il personale della Polizia di Stato è tenuto asvolgere l'aggiornamento professionale con cadenzaRubriche39Sicurezza del Volo n. 277/2010Sicurezza del Volo n. 277/2010


PRESIDENTEDELLʼISTITUTO SUPERIOREPER LA SICUREZZA DEL VOLOGen. B. A. Luca VALERIANI6005429ISPETTOREDELLʼISPETTORATOPER LA SICUREZZA DEL VOLOUfficio Formazione eDivulgazione6004136Segreteria Corsi6005995Vice Ispettore S.V.6004136Segreteria60066461 a SezioneFormazione e Corsi60059951° UfficioPrevenzione60060482° UfficioInvestigazione60058873° UfficioGiuridico60056552 a SezioneRivista “Sicurezza del Volo”6006648 - 60066591 a SezioneAttività Ispettiva6006661 - 6006645 (Aerofisiologia)2 a SezioneGestione Sistema S.V.60041381 a SezioneInvest. VelivoliCombattimento 60041422 a SezioneInvest. VelivoliSupporto e A.P.R. 60066471 a SezioneNormativa60044942 a SezioneConsulenza60066633 a SezioneAnalisi e Statistica60044513 a SezioneInvestigazioneElicotteri 6006754isv@aeronautica.difesa.itPassante Commerciale06 4986 + ultimi 4 num. <strong>in</strong>terno4 a SezioneInvestigazione FattoreTecnico 6005607Fax(Numerazione <strong>Militare</strong>) 6006857(Numerazione Civile) 06 4986 68575 a SezioneInvestigazione ATM6003375ALTI COMANDIInternoFaxPrefisso <strong>Militare</strong>Passante Comm.leComandoSquadra Aerea3124313860106 2400Comandodelle Scuole A.M./3 a R.A.28542981670080 5418(+ ultimi 3 num. <strong>in</strong>terno)ComandoLogistico6247479660006 4986Comando OperativoForze Aeree237323096300532 828(+ ultimi 3 num. <strong>in</strong>terno)SV-ATM (SMA USAM)Interno 7020/7023 Fax 7052Prefisso <strong>Militare</strong> 600 PassanteComm.le 06 4986

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!