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Bilancio Sociale UNICEF 2006 - Parte III "Rendiconto economico"

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<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> Comitato Italiano per l’<strong>UNICEF</strong> <strong>2006</strong>PERCHÉ SCEGLIERE L’<strong>UNICEF</strong>Presenza capillare in tutto il territorio grazie alla rete dei Comitati locali dei volontari <strong>UNICEF</strong>(Cfr. paragrafo 1.7).Capacità di lavorare in gruppo e fare rete con le altre associazioni sia a livello nazione siainternazionale per la tutela dei diritti dei bambini (Cfr. paragrafo 2.3.1 e seguenti)Successo del 5 per mille che conferma la fiducia e il consenso dei cittadini italiani al ComitatoItaliano per l’<strong>UNICEF</strong> (Cfr. paragrafo 2.5.3)Gestione responsabile fondata su solide basi statutarie e su un capitale intellettuale composto dacapitale umano, capitale organizzativo e capitale relazionale (Cfr. paragrafi 1.4, 1.5, 1.6)A livello internazionale capacità di influire in termini di rappresentanza: essere agenzia delleNazioni Unite permette all’<strong>UNICEF</strong> di dialogare ed essere partner privilegiato dei governi, neiprogrammi per l’infanzia e l’adolescenza (Cfr. paragrafo 2.3.1 e seguenti)Obiettivi di miglioramentoEssendo il <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> espressione di un processo di miglioramento, la sua realizzazionepermette al Comitato Italiano per l’<strong>UNICEF</strong> di individuare le azioni da porre in essere per svilupparemodalità sempre più responsabili e coerenti ai valori e alle missione dell’organizzazione.Per una corretta lettura degli obiettivi di miglioramento nel <strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> è opportuno fareriferimento, innanzitutto, al disegno strategico del Comitato Italiano per l’<strong>UNICEF</strong> (Cfr. paragrafo1.4). Gli obiettivi in esso riportati riguardano aspetti da migliorare, ma soprattutto nuove azioni disviluppo per il futuro.Tra le azioni di maggiore impegno e significato per <strong>UNICEF</strong> Italia va sottolineato il percorso direvisione della governance (Cfr. paragrafo 1.5), che rappresenta un momento delicato mafondamentale per rispondere correttamente all’evoluzione della società in cui il Comitato opera e alleesigenze di partecipazione responsabile come presupposti fondamentali per dare concreto aiuto aibisogni di bambini e adolescenti.Reputazione e fiducia per il Comitato Italiano per l’<strong>UNICEF</strong>La reputazione del Comitato Italiano gode di buona salute e a testimoniarlo sono due importantiriscontri:• il successo nella raccolta di adesione del 5 per mille 2• una indagine condotta dalla DOXA 3 nel <strong>2006</strong>2 Secondo l’Agenzia delle Entrate il Comitato Italiano per l'<strong>UNICEF</strong> è al primo posto tra le Onlus con 235.311scelte e al secondo posto assoluto se si considerano tutte e quattro le categorie, dopo l'Associazione ItalianaRicerca Cancro (AIRC) inserita nella ricerca scientifica, con 727.868 scelte.3 La ricerca “Comportamenti di donazione degli italiani“ viene svolta in forma di monitoraggio, con utilizzo ditecnica e questionario costanti. Sono state eseguite 1.007 interviste a campione rappresentativo dellapopolazione italiana adulta (15 anni e oltre).9

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