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Le fasi psico-sociali della crescita: gli obiettivi dell ... - Sport24h

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SEMINARIO INTERNAZIONALEL’ALLENAMENTO NELL’ETÀ EVOLUTIVAROMA, 12 GIUGNO 2012<strong>Le</strong> <strong>fasi</strong> <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong><strong>crescita</strong>:<strong>gli</strong> <strong>obiettivi</strong> <strong>dell</strong>’allenamentoClaudio RobazzaUniversità de<strong>gli</strong> Studi “G. d’Annunzio” - Chieti-PescaraBehavioral Imaging and Neural Dynamics (BIND) CenterFacoltà di Scienze <strong>dell</strong>’Educazione MotoriaFasi <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong> <strong>crescita</strong>ContenutiDefinizione di termini econcetti introduttivi Aspetti cognitivi Percezione di competenza Percezione di sé ed emozioni Aspetti <strong>sociali</strong>1


SviluppoCrescitaaspetti strutturaliMaturazioneaspetti funzionaliSviluppo include <strong>crescita</strong> e maturazioneCrescita e MaturazioneCrescita: è quantitativa Ad es., aumento staturale e ponderaleMaturazione: è qualitativa Ad es., funzioni di organi, sistemi e apparatiCrescita e maturazione sono: Correlate (ad es., <strong>crescita</strong> corporea efunzionale) Differenziate (ad es., la <strong>crescita</strong> rallenta conl’età, la maturazione può continuare tutta la vita)2


Ambiti <strong>dell</strong>o sviluppoCognitivo IntelligenzaSocio-affettivo Aspetti socio-emotiviMotorio Movimento e fattori che lo influenzanoFisico Cambiamenti fisiologici e somaticiSviluppoMotorioCognitivoSocioaffettivoFisico3


Sviluppocambiamenti nel corso <strong>dell</strong>’esistenzaDerivano da potenziale genetico-costituzionale età esperienza condizioni ambientali condizioni fisiologiche interazione dei diversi fattoriDevelopment Task Force (1995)EDUCAZIONEConsapevolezzadi séRelazionecon <strong>gli</strong> altriLa dimensione corporea ed il movimentosono componenti determinanti <strong>dell</strong>osviluppo del bambinoConoscenza dispazio e tempoRelazione con<strong>gli</strong> oggetti4


Sviluppo e sportInizio attività competitivaLivelli dimaturazione• fisiologica• cognitiva• emozionaleRichieste delcompito• condizionali• coordinative• tecniche• tatticheFasi <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong> <strong>crescita</strong>Contenuti Definizione di termini econcetti introduttiviAspetti cognitivi Percezione di competenza Percezione di sé ed emozioni Aspetti <strong>sociali</strong>5


IntelligenzaJean Piaget(1896 – 1980)o sviluppo qualitativo equantitativo per stadiConcetti dio Assimilazioneo AccomodamentoStadi <strong>dell</strong>o sviluppo cognitivo1) Fase senso-motorianascita - 2 anni2) Fase pre-operatoria2 – 6/7 anni3) Fase <strong>dell</strong>e operazioni concrete6/7 a<strong>gli</strong> 11 anni4) Fase <strong>dell</strong>e operazioni formali12 anni in poiCiascun stadio si costruisce sul precedente e rappresenta unamodalità di pensiero più complessa6


Meta-analisi Sibley & Etnier (2003)Attività fisicaMeccanismi fisiologici• Incremento flusso ematico al cervello• Modifiche neurotrasmettitori SNC• Cambiamenti strutturali nel SNC• Modifiche livello arousal• …Aspetti cognitiviMeccanismi di apprendimento/sviluppoEsperienze di apprendimento attraverso il movimentosono necessarie per lo sviluppo cognitivoCaratteristiche partecipanti• “Normali”• Con disabilità cognitiva• Con disabilità fisicaEtà: 4–7, 8–10, 11–13, 14–18Assessment cognitivo• Abilità percettive• QI• Test verbali• Test matematica• Memoria• Creatività• Concentrazione• …Attività• Aerobica• Resistenza lattacida• Percettivo-motoria7


Risultati• 44 studi (da 118 iniziali)ES = (Ms – Mc)/Sc 0.32Conclusioni• Relazione positiva tra attività fisica e aspetticognitivi• Mi<strong>gli</strong>oramento aspetti cognitivi non in relazione contipologia di attività fisica proposta• Non c’è chiarezza sui meccanismi che sostengonoquesto progressoEffetti del livello di fitness sulfunzionamento cognitivo(Hillman, Castelli, & Buck, 2005)Registrazione dei potenziali evocatiPartecipanti (età: 8-10 anni)• 12 giovani alto-fit e12 giovani basso-fitCompitodiscriminazione visiva(“oddball task”)8


Risultatialto-fit > ampiezza P3 rispetto a bassofit(più ampia popolazione di neuronireclutata per il compito)alto-fit < latenza P3 rispetto a basso-fit(processi neurocognitivi più rapidi)Conclusioniattività fisica influenza processi neuroelettrici associati a:1. Attenzione2. Memoria lavoro3. Velocità elaborazione informazioniMIGLIORE FUNZIONAMENTO PROCESSI COGNITIVIAttività motoria regolareMi<strong>gli</strong>oramento attività cerebrale(incremento flusso sanguigno, cambiamentilivelli ormonali, mi<strong>gli</strong>oramento intakeenergetico, maggiore livello arousal)Innalzamento attenzione eautostimaMi<strong>gli</strong>ore rendimento scolasticoCocke (2002), Tremblay, Inman, & Willms (2000),Dwyer, Coonan, <strong>Le</strong>itch, Hetzel, & Baghurst (1983), Shephard (1997)9


Fasi <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong> <strong>crescita</strong>Contenuti Definizione di termini econcetti introduttivi Aspetti cognitiviPercezione di competenza Percezione di sé ed emozioni Aspetti <strong>sociali</strong>Maturazione cognitiva e sport5, 6 anni 11,12 anni Incremento confronto sociale mediato culturalmente Comprensione del processo competitivo(aspetti tattici e di ruolo, competizione – collaborazione) Sviluppo capacità di valutazione <strong>dell</strong>e proprie capacitàe di attribuzioneDifferenziazione fra capacità fortuna difficoltà sforzo10


PERCEZIONE DI COMPETENZADAsignificato piuttosto indifferenziatocapacità di riconoscere ladifferenza fra capacità individuali e- fortuna (9 anni)- difficoltà del compito (7-8 anni)- sforzo (12 anni)APERCEZIONE DI COMPETENZARilevante non competenza oggettiva maPERCEZIONE SOGGETTIVAPercezione di self-efficacy ingiovani calciatori e in ragazzinon praticanti(Gotti, Bortoli, Robazza, 1997)11


COMPETENZAStandard personaliConfronto temporaleStandard esterniConfronto con altriOrientamentosul compitoOrientamentosull’ioAchievement goal theory(Nicholls, 1984; Ames, 1992)COMPETENZARispetto a se stessi(mi<strong>gli</strong>orare)Orientamentosul compitoRispetto a<strong>gli</strong> altri(vincere)Orientamentosull’io- favorito l’impegno, anche di fronte alle difficoltà- adozione di strategie e comportamenti funzionali- maggior coinvolgimento ed investimento emotivo- emozioni e sentimenti positivi12


Livello motivazionale di allievi orientati sul compito, e con bassa o altaabilità percepita, in funzione <strong><strong>dell</strong>a</strong> difficoltà oggettiva del compito (Sarrazin eFamose, 1999, modificato)Livello motivazionale di allievi orientati sull’io, e con bassa o alta abilitàpercepita, in funzione <strong><strong>dell</strong>a</strong> difficoltà oggettiva del compito (Sarrazin e Famose,1999, modificato)13


Orientamento motivazionale individualePercezione del clima motivazionalede<strong>gli</strong> ambienti prestativi(trasmette <strong>obiettivi</strong> e valori ritenuti importanti)Adulti significativi: genitori – allenatori -insegnantiClima motivazionale(Ames, 1992) Accento sumi<strong>gli</strong>oramenti personalie apprendimento diabilità Riconoscimento impegno Valorizzazione progressiindividuali Valorizzazione dei piùabili Accento sul confrontointerpersonale e sullacompetizione14


Gli allenatori dovrebbero mettere in atto comportamenti edatteggiamenti utili a determinare un clima motivazionaleorientato sulla competenza.TARGETaskuthorityecognitionroupingvaluationimeCompito: tipologia di attività propostePresa di decisioni: coinvolgimento allieviRiconoscimenti: motivi e distribuzioneOrganizzazione in gruppi: modalità efrequenza del lavoro di gruppoValutazione: criteri, feedback valutativiTempo: organizzazione, gestione del gruppo,ritmi di apprendimento(Epstein, 1988)Fasi <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong> <strong>crescita</strong>Contenuti Definizione di termini econcetti introduttivi Aspetti cognitivi Percezione di competenzaPercezione di sé edemozioni Aspetti <strong>sociali</strong>15


Percezioni di sé(autostima, concetto di sé, self-efficacy,competenza percepita)Si formano attraverso l’esperienza e leinterpretazioni del proprio ambienteSono influenzate da: valutazioni di altri significativi rinforzi esterni significato attribuito al propriocomportamentoAutostima(Fox, 1988)Autostima globaleGenerale estabileAutostima fisicaCompetenza motoriaAbilità pre-acrobaticheAbilità nella capovoltaSo eseguire bene lacapovolta avanti e dietroCompetenza(self-efficacy)Apparenza fisicaStruttura morfologicaStruttura longilineaOggi mi sento in formaSpecifica emutevole16


Teoria <strong><strong>dell</strong>a</strong> self-efficacyAutoefficacia (self-efficacy) (Bandura, 1977)Convinzione di essere o meno capaci dimettere in atto un certo comportamentoSi riferisce a cosa si pensa di poter fareDIDATTICAApplicare metodologie finalizzate a farconseguire il successo e la percezione di efficaciaModalità di programmazione ed organizzazione <strong>dell</strong>e lezioni(es., scelta di <strong>obiettivi</strong>, strategie di insegnamento, criteri di valutazione)Prestazione motoria e autoefficacia160 bambini (80 femmine e 80 maschi) di 8 e 10 anniCorrelazioni significative tra i testmotori e la scala di self-efficacy17


Il divertimento (gioia e piacere) èun importante agente motivanteApprocci teorici su<strong>gli</strong> stati emozionalirilevanti per lo sport Mo<strong>dell</strong>o del flow (Csikzentmihalyi, 1975) Mo<strong>dell</strong>o del divertimento nello sport (Scalan e<strong>Le</strong>wthwaite, 1986) Mo<strong>dell</strong>o de<strong>gli</strong> stati emozionali indottidall’esercizio (Abele e Brehm, 1993) Mo<strong>dell</strong>o de<strong>gli</strong> stati Psico-Bio-Sociali (Hanin, 2000;Robazza e Bortoli, 2003)altaMo<strong>dell</strong>o del flow (Csikzentmihalyi, 1975)ANSIACHALLENGENOIAABILITÀalta18


Procedura• 10-lezioni di intervento• Test-retest20


Risultati• Aumento disponibilità• Aumento intensità emozioni piacevoliFasi <strong>psico</strong>-<strong>sociali</strong> <strong><strong>dell</strong>a</strong> <strong>crescita</strong>Contenuti Definizione di termini econcetti introduttivi Aspetti cognitivi Percezione di competenza Percezione di sé ed emozioni Aspetti <strong>sociali</strong>21


Sport educativo?Lo sport fornisce un contesto sociale in cuiè possibile apprendere a collaborare con icompagni e sviluppare valori comecorrettezza, lealtà ed impegno(Shields & Bredemeier, 1995)Può essere usato per svilupparecaratteristiche positive di personalità,promuovere stili di vita attivi, favorire ildivertimento solo se esiste un progettofinalizzato a questi aspetti(Smith & Smoll, 1997; Weiss & Petlichkoff, 1989)SPORTSport e valoriSviluppo caratteristiche positive(impegno, costanza, tolleranza allafatica, lealtà, <strong>sociali</strong>zzazione, ecc.)A volte effetti negativi: riduce icomportamenti pro-<strong>sociali</strong> e promuovecomportamenti anti-<strong>sociali</strong>(cfr. Miller, Roberts e Ommundsen, 2004)Allenatori, compagnidi squadra, dirigenti egenitori influenzano icomportamentimorali nell’ambientesportivo22


Aspetti motivazionali e fair play: una ricerca nel calcio giovanileBortoli, Messina, Zorba, e Robazza (2010)Obiettivo: esaminare le relazioni fra orientamento individuale, percezionedel clima motivazionale, stati emozionali e fair play nel calciogiovanilePartecipanti: 383 giovani calciatori(196 Giovanissimi, 13-14 anni; 187 Allievi, 15-16 anni)Strumenti:- Questionario sull’orientamento individuale (TEOSQ)- Questionario sulla percezione del clima motivazionale (PMCSQ)- Questionario su<strong>gli</strong> stati emozionali- Questionario sul fair play (Vallerand et al., 1996, 1997)Percezione clima motivazionale2422Allievi: percezione maggioreclima prestazione e minoreclima competenza(p < .01)2018161412ClimaprestazioneClimacompetenzaStati emozionaliAllievi: punteggio maggiore per<strong>gli</strong> stati emozionali spiacevoli(p < .05)1020181614121086420GiovanissimiGiovanissimiAllieviAllieviStati spiacevoliStati piacevoli23


1716,51615,51514,51413,513GiovanissimiAllieviRispetto convenzioniRispetto regole earbitriQuestionario fair playAllievi: punteggi inferiori nelle scale“Rispetto convenzioni <strong>sociali</strong>” (p < .001)e “Rispetto regole e arbitri”(p < .02)Contextual and Individual Influences on Antisocial Behaviourand Psychobiosocial States of Youth Soccer Players.Bortoli, Messina, Zorba, & Robazza.Psychology of Sport and Exercise (2012).Obiettivo: esaminare le relazioni fra clima motivazionale,atmosfera morale, comportamenti anti<strong>sociali</strong> e statiemozionaliPartecipanti: 400 giovani calciatori (14-16 anni)Strumenti:- Questionario orientamento individuale (TEOSQ)- Questionario percezione del clima motivazionale (PMCSQ)- Questionario stati emozionali- Dilemmi morali (comportamenti anti<strong>sociali</strong>, atmosfera morale)24


RisultatiClima sullacompetenza__Clima sullaprestazione+StatiemozionalipiacevoliStatiemozionalispiacevoliAtmosferamorale neg.Comportamentoantisociale25


Sport e valori: cosa fare?Gli allenatori possono :• scoraggiare comportamenti antisportivi(rimproverare i propri giocatori quandoimbro<strong>gli</strong>ano, infrangono le regole o tentano difar male ad un avversario)• valorizzare i comportamenti pro<strong>sociali</strong> (es.,aiutare un avversario a rialzarsi, incoraggiareun proprio compagno dopo un errore)• discutere con i propri atleti sull’importanza delfair play (per se stessi, per <strong>gli</strong> atleti, maanche per dirigenti, genitori e spettatori)Kavussanu e Spray (2006)Anche i genitori influenzano in mododeterminante motivazione, percezione dicompetenza, risposte emozionali edivertimento dei fi<strong>gli</strong> nella praticasportiva (Gould et al., 2008).26


GLI ADULTI (GENITORI, ALLENATORI, INSEGNANTI)DOVREBBERO COLLABORARE PER TRASFORMAREUN’ESPERIENZA SPORTIVA SIGNIFICATIVA IN UNFATTORE DI CRESCITA E MATURAZIONEPERSONALE27

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