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Gli studi osservazionali nella ricerca sui farmaci: prospettive e basi ...

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(Strom, 2000).Questi <strong>studi</strong> sono inoltre estremamenteutili nell’ambito delleattività di RMP per valutare l’efficaciadegli interventi regolatori edegli interventi di minimizzazionedel rischio attuati dalle stesseaziende farmaceutiche (i.e. aderenzaal trattamento, appropriatezzaprescrittiva, riduzione degli eventiavversi).Recenti <strong>studi</strong> (Concato et al.2000) hanno anche sottolineato uncrescente interesse ad una metodologiadi tipo osservazionale per lavalutazione dell’efficacia e dell’efficienzadi interventi farmacologicio non farmacologici sulla salutedella popolazione. Diverse ragionifanno ritenere estremamente utilecondurre <strong>studi</strong> di efficacia attraversoun approccio di tipo osservazionale:• la scarsa validità esterna deiRCT che tendono ad escluderepazienti ai quali verranno prescrittisuccessivamente gli stessi<strong>farmaci</strong> sperimentali;• l’estrema variabilità prescrittiva(i.e. aderenza al trattamentocronico, interazioni farmacologiche),tipica dei setting nonsperimentali, che potrebbe influenzarel’efficacia di un farmacodimostrata nei RCT.1.2. RazionaleA partire da queste considerazioni,appare sempre più evidenteil ruolo strategico di questi <strong>studi</strong>per la valutazione del profilo dirischio-beneficio dei <strong>farmaci</strong> postmarketingda parte delle autoritàsanitarie. D’altra parte, si ponecon maggiore forza il problema didefinire degli standard internazionalidi etica e di qualità necessarialla progettazione, alla conduzione,alla presentazione degli <strong>studi</strong><strong>osservazionali</strong>, sulla stessa lineaseguita per gli <strong>studi</strong> clinici dalleGood Clinical Practice.Nel corso del 2009 l’ENCePP haavviato un gruppo di lavoro cheha come obiettivo la definizione distandard metodologici comuni perla conduzione degli <strong>studi</strong> <strong>osservazionali</strong>nel campo della <strong>ricerca</strong> <strong>sui</strong><strong>farmaci</strong>.Il gruppo di lavoro, a partire dauna revisione di tutte le linee guidadisponibili, ha identificato circa 11linee guida di alto valore metodologicoche si riferiscono ad aspettispecificamente farmaco-epidemiologici,tra le quali spiccano le Guidelinesfor Good PharmacoepidemiologyPractices (GPP) prodottedall’ISPE (International Society ofPharmacoepidemiology) nel 2008e le linee guida STROBE (Vandenbroucke,2009) promossa da ungruppo di epidemiologi, statistici,<strong>ricerca</strong>tori ed editori di rivistescientifiche coinvolti <strong>nella</strong> conduzionee disseminazione degli <strong>studi</strong><strong>osservazionali</strong>.<strong>Gli</strong> obiettivi sono comuni a tuttele linee guida, ovvero:• assistere i <strong>ricerca</strong>tori ai principidi una rigorosa <strong>ricerca</strong> osservazionale,compresi gli <strong>studi</strong> necessariper le attività di RMP;• incoraggiare un’adeguata raccoltadelle informazioni, analisied attività di reporting;• fornire uno strumento necessarioa condurre e valutare la qualitàdi uno <strong>studi</strong>o osservazionale.In generale, i principi contenutiin queste raccomandazionisi possono applicare sia agli <strong>studi</strong><strong>osservazionali</strong> di tipo eziologico(es. caso-controllo, coorte), comepure agli <strong>studi</strong> descrittivi ed agli<strong>studi</strong> prognostici. Nell’ambitodel presente articolo, per ragionidi spazio, verranno descritti conmaggior dettaglio gli aspetti relativiallo sviluppo di un protocollo, inparticolare gli obiettivi, il razionalee gli elementi principali di metodologia.Per una lettura più accuratasi rimanda alle linee guida STRO-BE sopracitate.2. SVILUPPO DI UNPROTOCOLLO2.1. Obiettivi e RazionaleUn protocollo rappresenta la baseessenziale di qualunque progettodi <strong>ricerca</strong> e deve includere diversielementi tra i quali spiccano:• una chiara descrizione degliobiettivi della <strong>ricerca</strong>;• un adeguata revisione della letteraturaper evidenziare le areedi incertezza ed il razionale dalla<strong>ricerca</strong>;• una descrizione dettagliata dellametodologia utilizzata.<strong>Gli</strong> obiettivi servono a descriveredettagliatamente le informazioniche si vogliono ottenere dalla <strong>ricerca</strong>.Obiettivi ben dettagliati specificanosia la popolazione target, chel’esposizione e gli eventi.Teoricamente, il protocollo dovrebbedistinguere tra gli obiettivia-priori e gli obiettivi potenzialigenerati da un’analisi dei dati. Ilbackground ed il razionale dello<strong>studi</strong>o forniscono importanti informazioni<strong>sui</strong> temi trattati <strong>nella</strong><strong>ricerca</strong> e su quali punti specificiesistono le aree di incertezza cheverranno coperte dalla <strong>ricerca</strong>. Larevisione della letteratura può focalizzarsisia sugli <strong>studi</strong> pre-cliniciche sugli <strong>studi</strong> clinici e sulle revisionisistematiche.Un esempio di razionale vienefornito da uno <strong>studi</strong>o volto a verificarel’associazione tra uso di corticosteroidie rischio di fibrillazioneatriale (AF) (van der Hooft et al.2006) Nella loro introduzione, gliautori citano diversi casi clinici cheriportano un segnale di potenzialeassociazione tra corticosteroidi edAF ed alcuni <strong>studi</strong> di fisiopatologiache teorizzano un effetto aritmogeneticodei corticosteroidi attraversoun’influenza <strong>sui</strong> canali dipotassio a livello della membranacellulare. Tuttavia, ribadiscono lamancanza di <strong>studi</strong> clinici a supportodi tale ipotesi.2.2. Metodologia della <strong>ricerca</strong>La descrizione dettagliata dellametodologia della <strong>ricerca</strong> occupain genere una parte sostanziale delprotocollo ed in genere rappresen-Quaderni della SIF (2010) vol. 22 - 43

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