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PEE Cray Valley_def - Provincia di Reggio Emilia

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PRIMA SEZIONEPARTE GENERALEpianura, nelle quali, a causa delle quote più basse del piano campagna, sono frequenti ristagnid'acqua favoriti anche dallo scarsa permeabilità dei terreni che ne rende <strong>di</strong>fficile il <strong>def</strong>lusso.Dalla Figura 4 si può notare che l'area dove sorge lo stabilimento è posta a Nord <strong>di</strong> undosso <strong>di</strong> pianura, nelle vicinanze <strong>di</strong> una valle <strong>di</strong> pianura evidenziata anche dall'andamento dellecurve <strong>di</strong> livello che in<strong>di</strong>cano una <strong>di</strong>minuzione della quota vero Est.Figura 4: Sintesi della Carta degli elementi fisici-geomorfologici del Quadro Conoscitivo del PTCP 2010con le curve <strong>di</strong> livello con equi<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 1 mt. L'area dove è ubicato lo stabilimento è in<strong>di</strong>cata con ilcerchio rosso.Le acque sotterranee appartengono a due acquiferi:il primo, nel quale ha sede una falda freatica il cui tetto raggiunge il piano campagna, hasede nello strato superficiale composto da litologie limo-argillose. Queste, avendo una bassapermeabilità, non sono sede <strong>di</strong> falde idriche importanti; tuttavia le intercalazioni limo-sabbioseal suo interno possono ospitare piccole falde spesso captate con pozzi a fini irrigui.Il secondo, più profondo, è quello che ha sede nell'unità litologica delle sabbie sepoltedel Po è protetto dallo strato precedente da eventuali infiltrazioni <strong>di</strong> inquinanti in superficie,mentre risulta interessato da circolazioni idriche profonde.Dai dati <strong>di</strong>sponibili sullo stu<strong>di</strong>o idrogeologico associato alla Variante del PRG delComune <strong>di</strong> Boretto del 1994, si rileva uno spartiacque sotterraneo con andamento Ovest-Est e<strong>di</strong>rezione verso Est.Il modello degli acquiferi sopra descritto permette <strong>di</strong> collocare l'area fra quelle a bassogrado <strong>di</strong> vulnerabilità all'inquinamento dell'acquifero profondo, proprio per l'effetto <strong>di</strong> protezionesvolto dallo strato superficiale poco permeabile, nei confronti delle sabbie sepolte sottostanti.Tale modello è confermato anche dai valori <strong>di</strong> vulnerabilità in<strong>di</strong>cati nella carta della vulnerabilitàdegli acquiferi e<strong>di</strong>ta dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione <strong>Emilia</strong>-Romagnariportata in Figura 512

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