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Basilica di S. Eustorgio - Sant'Eustorgio

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IL MIO VIAGGIO DI RITORNOSant’<strong>Eustorgio</strong> è una parola magicaper me, mi lega ai momenti più teneridella mia infanzia, mi rievoca ilmondo incantato <strong>di</strong> me bambina,quando sempre vivace mi immergevo,attraverso il gioco, il catechismo,il servizio <strong>di</strong> chierichetto,nella gioiosa, meravigliosa, realtàcristiana, che un uomo straor<strong>di</strong>nario,un uomo <strong>di</strong> Dio, aveva portatoin questa stupenda <strong>Basilica</strong>, unuomo che, con gli occhi della miaallora innocenza, da subito ho sempreamato tantissimo: don PiGi.Aver conosciuto la sacralità <strong>di</strong> donPiGi, dal suo ingresso inSant’<strong>Eustorgio</strong>, la sento una grazia,e forse penso che anche questopossa aver contribuito alla mia conversioneda adulta.Sono convinta che ciò che lascia ilnostro don PiGi nei cuori <strong>di</strong> ciascuno<strong>di</strong> noi è un seme magico!È un seme che contiene e testimoniatutto l’amore che nostro Signoreha per noi e che prima o poi darài suoi frutti.E i sentimenti che trasudano dalsuo sacro abito, sono parole comeaccoglienza, gioia, umiltà, amore,tutte emozioni che ha voluto e saputo,in maniera intelligente, tradurrenelle sue celebrazioni, nellepreghiere e nei canti festosi comelode al Signore, una via maestra dalui portata in Sant’<strong>Eustorgio</strong> percondurci “alla rievangelizzazionedel mondo intero”.La mia pace con Dio“Con i pugni chiusi e lo sguardo rivoltoall’orizzonte, il buio e la paura dellanotte, ogni giorno per molti anni,senza meta o forse tante ma tutte sbagliate,una donna con una gerla sullespalle, rigide e forti, dentro la qualeera tutto il peso del suo vissuto sdrucito,camminava nel dedalo della vita.Certa che il cielo sopra <strong>di</strong> lei fosse in<strong>di</strong>fferenteal suo nome e alla sua storia,i suoi pugni sigillati sui ricor<strong>di</strong>,s’incamminò per molto, molto tempo,lungo strade tortuose, fuggendo dallaVerità e dall’Amore <strong>di</strong> Dio. Molti incontrisbagliati vestirono <strong>di</strong> menzognala sua vita, un tessuto reperibile apoco prezzo a ogni angolo del mondo,smerciabile come l’autentica verità,quella che punta troppo spesso il<strong>di</strong>to contro la Santa Chiesa, semplicementeperché incurante dei millenniche sono passati, continua a <strong>di</strong>fenderea oltranza determinati principi, comeper esempio il rispetto della vita umana,eterni valori cristiani che, in quantotali, non possono mutare con iltempo, perché sono la legge <strong>di</strong> Dio, isuoi comandamenti, la fonte <strong>di</strong> vita e<strong>di</strong> salvezza infinita <strong>di</strong> ciascun in<strong>di</strong>viduo.E quel cumulo <strong>di</strong> pensieri e parole,contro la Santa Chiesa, <strong>di</strong> pura menzogna,<strong>di</strong>spensate spesso da una partedel mondo laico e ingurgitate nelcorso dell’adolescenza e dopo, si eranotrasformati in veleno, un veleno chelentamente aveva raggiunto l’animadella donna.Ma ella non sapeva che il Padre delcielo, durante il suo tortuos dolori, coninfinita pazienza l’avevao cammino,avesse tracciato un sentiero per il suoviaggio <strong>di</strong> ritorno, quel tenero padreche lei sempre accusò <strong>di</strong> essere un ingiustoe parziale <strong>di</strong>spensatore <strong>di</strong> gioiee invece attesa con il Suo amore, finoal giorno in cui una lama trafissel’anima <strong>di</strong> lei.”La storia della mia conversione, nascein un determinato giorno, lo ricordoancora, ed è una cicatrice cheha marchiato la mia anima.Sono stata sempre credente, mauna credente che ha voluto mantenerecon Dio, per tantissimi anni,un rapporto <strong>di</strong> terribile conflittualità.Era Lui il deus ex machina deimiei dolori, sofferenze che del restonessun bambino meritava <strong>di</strong> subire.Lui per me era il colpevole <strong>di</strong>tutto il “maledetto” male che partorivail mondo! Non capivo neppureil motivo perché mai avessemandato su questa terra il nostroGesù, per essere martoriato, flagellatoe crocefisso, inutilmente così io1010

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