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ATUTTOSCHERMODavid Cronenberg, che firma la regia di "Cosmopolis", non aveva letto il romanzodi DeLillo quando gli fu proposto di adattarlo per il grande schermo. «Il film -dice - si svolge in un giorno, ma ha un'evoluzione complessa. A convincermi che ilromanzo potesse diventare un film sono stati i dialoghi fantastici»di Betty GiulianiDavid Cronenberg, ancorauna volta, ha affrontatola sfida di realizzare unfilm partendo da un libroimpossibile da adattare.Dopo i brillanti risultati de "Ilpasto nudo, ispirato da William S.Burroughs, e Crash, tratto da J.G.Ballard, offre in Cosmopolis la suavisione dell'omonimo romanzo diDon DeLillo. Lo scrittore, parlandodella sua visione profetica einfernale di dove sta andandoil mondo, ha dichiarato di averconcentrato in ambito letterariotutte le voci che annunciavanola catastrofe che stava arrivando.Cronenberg rafforza questoapproccio, creando uno spaziocinematografico che fonde diversigeneri e sconvolge il pubblico.16 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 17