L'angolo della - Amicale

Intervista a ...
(Continua da pagina 10)
Torniamo in centro alla ricerca di un
famoso ristorante Thai segnalato da
Lonely Planet, piove a dirotto, una delusione
.
Day three , un giro in centro, Queen
Victoria building, l’acquario, incontriamo
due amici di Nicola, hanno raccolto pere
con lui. Andranno insieme in Nuova
Zelanda per una vacanzina..
La sera e’ d’obbligo attendere il sunset
facendo foto all’Harbour bridge che
scompare piano piano nella notte.
Giorno quattro, si sale sulla Eye Tower,
la baia di Sydney ai nostri piedi, impressionante
quanto possa essere vasta e
varia.
Ci rimane il pomeriggio per un giro a
Manly, l’altra spiaggia di Sidney, sole ,
azzurro, verde, caldo. Ci si arriva con il
ferry che attraversa la baia, comodo per i
“Sydners” fare il bagno: beati loro.
10 marzo, e 'il mio compleanno, qualche
anno fa a quest’ora sarei già in pensione
, mah!!
Partiamo per Cairns, rigorosamente
RG2, ho prenotato un B&B quasi a caso,
ci ritroviamo fuori città, ma “tranquilli
avete l’autobus”, giro in spiaggia e poi in
centro.
Stasera dobbiamo festeggiare il mio
compleanno , la Lonely planet ci consiglia
bene, trovare l’Ochre restaurant nel
reticolo delle vie è una impresa comunque.
Torniamo al B&B e piove a dirotto, il
primo di tre giorni di pioggia. Ma non era
in febbraio la stagione dei monsoni???
Secondo giorno a Cairns, obbligatorio un
giro sulla barriera corallina, non è un
granché’ sotto la pioggia, ma riusciamo a
fare un po’ di snorkeling in compagnia di
una bella tartaruga .
Terzo giorno, ci rimane da vedere la più
vecchia rain forest del pianeta, cosi dice
la guida , che sia la più vecchia può
essere , sicuramente è la più rainy.
Cape Tribulation è spettacolare perfino
sotto la pioggia, la barriera corallina è a
due passi e i coccodrilli di mare pure,
divieto di avvicinarsi a riva!!!!
13 marzo , 3 ore di volo, ad Alice
springs fa un bel caldo , finalmente ci si
sente davvero in mezzo alla cultura aborigena,
o almeno quello che ne resta.
Gli Europei hanno fatto parecchi danni
da queste parti, alcool, zucchero, alimenti
grassi e colesterosi, rubato la terra , li
hanno rovinati gli aborigeni.
Giorno dopo si parte prestissimo, ho
prenotato una escursione 3 giorni, 2 notti
Uluru e Kings Canyon.. Siamo in una
decina quasi tutti tedeschi , gli altri . Al
primo pit stop 200 km dopo Alice springs,
il nostro bus si pianta. Traslochiamo sul
mezzo di una agenzia concorrente, ma
tanto vanno tutti nello stesso posto, un
camp site vicino a Ayers Rock.
Siamo nel cuore della nazione aborigena
, la terra è rossa, la terra è sacra,
questa è la terra di Anangu.
Kata Tjuta, Uluru le due montagne sacre,
in mezzo il bush , erba dura e tagliente,
tracce di animali, una storia millenaria ,
la terra più vecchia del pianeta.
E’ l’ora del tramonto, siamo in centinaia
ad aspettare il momento magico , la
montagna è rosso sangue , perdo tempo
con la macchina fotografica, spero mi
rimanga almeno un pezzetto di questo
attimo di paradiso.
Campo tendato, serve la pila, guardiamo
le stelle, non è che i serpenti , in Australia
i serpenti sono rigorosamente velenosissimi,
abbiamo scelto di dormire pro-
prio sul sentiero tra la tenda e la toilette??
Suona la tromba , Luc la guida sveglia
tutti alle 5 , si deve fotografare Uluru al
sorgere del sole.
Da lontano vediamo i primi turisti che si
arrampicano sulla montagna. Sono 380
metri a schiena d’asino, ripidi, pericolosi,
sconsigliati...
Che dici proviamo??? ma si !! qui non ci
torniamo più, attaccati alla catena, fammi
la foto mentre salgo, stai attenta, riposati,
tira il fiato...
Sulla cima siamo un bel po’, la vista è a
360 gradi , una soddisfazione unica.
Partiamo per Kings canyon, andare da
un sito all’altro sono sempre centinaia di
chilometri , santo iddio ma quanto è
grande ‘sta Australia.
Sera al lume di pila, alle 20 abbiamo già
cenato, suonato il didgeridoo , guardato
le stelle.
Mattino presto, si risale il canyon , rosso,
eroso dal vento, spaccato da un ciclopico
coltello, la storia della terra, pozze d’acqua,
foto di gruppo , l’outback ai nostri
piedi.
Ritorno ad Alice springs, strada dritta,
monotona, 2 canguri ci attraversano la
strada, si fermano un po’ lontano a guardarci
, saltano una recinzione, mai una
volta che la macchina fotografica sia a
portata di mano.
Mattino presto , abbiamo ancora 3 ore,
andiamo a visitare la vecchia stazione
telegrafica, in pratica la storia della scoperta
dell’interno del continente australiano.
Primo pomeriggio siamo ad Adelaide, il
Novotel non è male, un sacco di giovani ,
un po’ di vita sociale, stasera c'è gente in
giro dopo le nove , veramente un’eccezione.
18 marzo, noleggiamo una macchina,
voglio vedere la Barossa Valley, assaggiare
il vino australiano.
Siamo un po’ delusi , il paesaggio delle
mie colline coperte di vigneti è più bello,
comunque ho letto che c'è un bike trail
interessante.
Il Sofitel Barossa mi noleggia due belle
bici e ci facciamo 60 km round trip fino a
Angoston , vecchio paese di eretici tedeschi.
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