21.07.2015 Views

NEWS N. 26 - The Venice International Foundation

NEWS N. 26 - The Venice International Foundation

NEWS N. 26 - The Venice International Foundation

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>The</strong> <strong>Venice</strong> Internationl <strong>Foundation</strong>[135] Porta in abete laccato conservataall’Art Institute di Chicago.ma infilata di “camere cinesi”, genialmentecompletata dalle porte.Invenzioni seducenti queste ultime,animate da un “tocco, spiritato e lieve,che comunica una maliosa vitalitàalle graziose figurine”, sono statedesignate, per tradizione, comeportato della fertile inventiva, se nonproprio del diretto intervento diGiambattista Tiepolo. Questi, coadiuvatodal figlio Giandomenico edal quadraturista Girolamo MengozziColonna, nell’inverno del 1757 affrescavaproprio in quell’ala della dimorai soffitti della sala dell’Allegoria Nuziale e del Trono. Senz’altroplausibile sotto il profilo cronologico, in quanto consente di farcollimare l’esecuzione delle porte con la presenza a Ca’ Rezzonicodel cantiere tiepolesco, la tesi, ambiziosa e un poco ingombrante,non è del tutto priva di fondamento. Terisio Pignatti infatti riconducea un’idea di Giambattista Tiepolo, suffragata da disegni autografi,il fantasioso schema decorativo a cartocci che si dipana lungolo zoccolo della sala dell’Allegoria Nuziale, come è senz’altro di raffinatafattura la boiserie a tempera che rifinisce le pareti dell’altrastanza cui pose mano il maestro. Potrebbe, quindi, non essere ideadel tutto peregrina che a queste divagazioni orientaliste, intrise diluce e dalla dinamica narrativa sempre mutevole, possa soggiacereun costrutto tiepolesco. Solo il ritrovamento, comunque, di una, siapur labile, testimonianza grafica potrà confortare quest’ipotesi.Il restauro della porta laccata di Ca’ Rezzonico, finanziato da Ve n i c e<strong>Foundation</strong>, è iniziato a maggio 2012 e si concluderà in circa sei mesi.Il Premio Cotisso <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong>[136-137] Renato Scapinello e, in alto, un “cotisso”.[138] Giuliana CoenCamerino.Dal 2007 <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong> ha istituito un proprio premio:il “Premio Cotisso <strong>Venice</strong><strong>Foundation</strong>” rappresentato da uncotisso, un blocco di vetro di Murano puro emonocromo, ottenuto dalla rottura del crogioloa fine lavorazione di un colore. I cotis -si delle prime due edizioni del premio sonostati donati dalla Collezione Pauly e i successivi da Giordana Naccari,giovane designer ed esperta di vetro originaria di Murano.La prima edizione del “Premio Cotisso <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong>”, èstata assegnata a Renato Scapinello perl’impegno magnanimo, costante e discretoa favore dei progetti realizzati da <strong>Venice</strong><strong>Foundation</strong> per i Musei Civici Veneziani eper la tutela e la salvaguardia di Venezia.Scapinello, erede di quell’antica tradizioneveneziana iniziata sei secoli fa da Aldo Manuzio,con le sue Grafiche Quattro ha affiancato <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong>sin dalla sua istituzione offrendo generosamente tutta la produzionea stampa caratterizzata da grande qualità ed eleganza.Nel 2008 la seconda edizione del premio èstata assegnata a Giuliana Coen Camerino,donna di straordinarie capacità che, conidee spesso pionieristiche e sempre carichedi fascino, è riuscita negli anni a rilanciarela cultura e la manifattura artigiana di Venezia,facendone un vessillo dell’eleganza intutto il mondo. Il suo attaccamento ai costumie alla cultura veneziana e l’amore cheha dimostrato alla città in oltre sessant’annidi proficua attività sono state le motivazioni del premio.L’anno successivo il premio è stato attribuito a Danilo Mainardi.Molte e tutte importanti potevano essere le motivazioni dell’assegnazionedel premio al celebre etologoma è stata scelta la più appropriata e più significativanella sua semplicità: l’aver sceltoVenezia come sua residenza, luogo di insegnamentoe di divulgazione nel mondo.Con la sua presenza e il suo operato Mainardidimostra infatti quotidianamente allacittà la propria dedizione in un periodo [139] Danilo Mainardi.in cui la fuga dei cervelli è uno dei peggiorimali che affligge il nostro paese.Particolare il premio del 2010. Diversamente dalle edizioni precedenti,non è stato assegnato a una persona ma a un’intera scuola:il Liceo Ginnasio Statale EugenioMontale di San Donà di Piave per lapartecipazione al progetto “GleamTeam” per il restauro delle doraturedel soffitto della Sala del MaggiorConsiglio a Palazzo Ducale. Su iniziativadi Roberta Privato, docente[140] Una rappresentanza del LiceoMontale di San Donà di Piave.di Storia dell’Arte, venne infatti avviataall’interno del liceo una raccoltafondi tra gli studenti e tutto ilpersonale per contribuire al restauro.Inoltre una seconda raccolta permise di raccimolare l’importoanche per associarsi a <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong>. Un gesto di così grandesignificato e sensibilità non poteva quindi non essere premiato.La quinta edizione del “Premio Cotisso <strong>Venice</strong> <strong>Foundation</strong>”2011 ha visto l’assegnazione a un violoncellista di fama internazionale:il Maestro Mario Brunello. Sperimentatore culturale checoniuga magistralmente musica con poesia e pittura esibendosi anchein palcoscenici naturali di rara suggestione, Brunello è una rarafucina di idee per trasformare quella “lingua straniera” che è lamusica in un “esperanto” sonoro. ParafrasandoGianni Clerici che afferma che “chi èin grado di sentire il suono del colore puòvivere felice difeso dal dolore” per Brunellosi può senz’altro dire che “chi è in gradodi sentire il colore del suono può vivere felicedifeso dal dolore”.[141] Il Maestro Mario Brunello.31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!