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Maria, donna del ringraziamento - Suorefrancescaneimmacolatine.it

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grande se siamo consci <strong>del</strong>l’altezza e <strong>del</strong>la bellezza <strong>del</strong>la nostra vocazione. Ciò che pesa è propriola chiamata a vivere la croce con Cristo. La sofferenza fisica o morale è spesso l’elementoscatenante di crisi durature o irreversibili. Le difficoltà comun<strong>it</strong>arie sembrano insormontabili ecausano frequentemente depressione e sconforto, al punto di perdere la consapevolezza e la certezza<strong>del</strong>la grandezza e <strong>del</strong>la bellezza <strong>del</strong>la sequela di Cristo. Conformarsi a Gesù vuol invece direproprio accettare anche i momenti di prova. Conformarsi a Lui significa chiederGli la grazia <strong>del</strong>laperseveranza e <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà, nonostante i momenti di dolore e di deserto. Anche l’Immacolata haconosciuto la prova e il dolore, ma ha saputo comunque ringraziare Dio per la sua vocazione.Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente. <strong>Maria</strong> ringrazia Dio per i doni meravigliosi che ricevuto!Ella è la piena di grazia, è piena <strong>del</strong>la presenza e <strong>del</strong>la forza divina. La Ma<strong>donna</strong> ringrazial’Altissimo per quanto le ha donato. Anche noi religiosi non dobbiamo dimenticare che abbiamoricevuto una vocazione bellissima: servire eamare Dio in modo esclusivo e con la forza<strong>del</strong>la grazia che viene da Lui. E’ vero,talvolta siamo chiamati a vivere sofferenzeintense o incomprensibili. Ricordiamo peròche anche noi abbiamo il conforto <strong>del</strong>ladivina grazia che ci aiuta ad essere fe<strong>del</strong>i,perseveranti. Anche nei consacrati ilSignore compie prodigi, compie grandicose per le quali sciogliere in inno di<strong>ringraziamento</strong> e di lode. Il peso <strong>del</strong>la croce, che pure siamo chiamati a sperimentare, non deveschiacciarci e farci dimenticare la bellezza e l’altezza <strong>del</strong>la nostra vocazione. Siamo chiamati a starecon Gesù ed a seguirlo in tutto il suo mistero, in tutto quello che ha vissuto ed a detto, a viverecome Egli è vissuto, ad amare come Egli ha amato. Si tratta di una realtà che implica granderesponsabil<strong>it</strong>à da parte nostra ma che resta pur sempre entusiasmante.Di generazione in generazione. <strong>Maria</strong> realizza che la sua v<strong>it</strong>a e la sua vocazione fanno parte di unpreciso progetto di salvezza. Dio parla all’uomo lungo i secoli, lungo il fluire <strong>del</strong>le generazioni. E’bene ricordare che noi siamo dentro una tradizione spir<strong>it</strong>uale, quella <strong>del</strong> nostro ist<strong>it</strong>uto che èportatrice <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l’Altissimo! Noi facciamo parte di un cammino spir<strong>it</strong>uale, quelloiniziato dai fondatori, e ci rendiamo portatori una speciale mozione <strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo. Siamo giàdentro un cammino di sant<strong>it</strong>à, quello sugger<strong>it</strong>o dallo Spir<strong>it</strong>o ai nostri fondatori. Non siamo chiamati

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