Contributo allo studio della toponimia in Liguria. I nomi di luogo del ...
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Toponimia <strong>in</strong> <strong>Liguria</strong>: i <strong>nomi</strong> <strong>di</strong> <strong>luogo</strong> <strong>di</strong> Arenzano (Genova) <strong>in</strong> prospettiva storicaqualche caso anche le forme “ufficiali” <strong><strong>del</strong>la</strong> cartografia IGM, soprattuttoquando esse <strong>di</strong>vergevano <strong>in</strong> maniera significativa da quella tra<strong>di</strong>zionale: questofatto consente da un lato, <strong>in</strong> più occasioni, <strong>di</strong> verificare la <strong>di</strong>stanza effettivatra la <strong>di</strong>zione <strong>di</strong>alettale e la percezione che <strong>di</strong> essa ebbero i rilevatori, ma rischiadall’altro <strong>di</strong> generare qualche confusione o ambiguità nella lettura <strong>del</strong>lecarte, perché alla stessa località si ritrovano associati due <strong>nomi</strong> anche sostanzialmente<strong>di</strong>fferenti, o perché si ha l’errata impressione <strong>in</strong> qualche caso che le<strong>di</strong>verse forme, quella tra<strong>di</strong>zionale e quella IGM, si riferiscano a località contigue.Un esempio per tutti, che riguarda tra l’altro uno dei toponimi che verrannopresi <strong>in</strong> considerazione <strong>in</strong> queste note: per il rilievo coll<strong>in</strong>are tra<strong>di</strong>zionalmentenoto come l’Aguèta [a'gw‰:ta] (CALCAGNO 1989: 24, a1) 6 vienecorrettamente <strong>in</strong><strong>di</strong>cata questa forma, ma essa è accompagnata dall’errata trascrizioneIGM, Punta Goetta, <strong>in</strong> modo tale che le due denom<strong>in</strong>azioni, piuttosto<strong>di</strong>fferenti come si può notare, sembrano riferite l’una al territorio circostante,l’altro alla sommità <strong>del</strong> rilievo.Va aggiunto peraltro che <strong>in</strong> alcuni casi (anche riferibili a tra<strong>di</strong>zioni estraneealla cartografia militare) la trascrizione errata ha f<strong>in</strong>ito per popolarizzarsi edentrare nell’uso locale: parlando italiano, nessuno coglie ormai, ad esempio, la<strong>di</strong>screpanza tra il nome <strong>del</strong> rio Lupara (CALCAGNO 1989: 20, a1) e il battesimolocale a Loèa [a'lo‰:a], che non è etimologicamente riconducibile a LUPUS, comeben mostra la presenza <strong>di</strong> [Ø] impossibile a partire dall’esito locale lu(v)u,lû: la denom<strong>in</strong>azione sarà <strong>in</strong>vece da ricollegare all’antico sfruttamento <strong>di</strong> ungiacimento <strong>di</strong> pirite quarzifera <strong>in</strong> prossimità <strong>del</strong> corso d’acqua, e alla tra<strong>di</strong>zionericorrente che associa questa attività (<strong><strong>del</strong>la</strong> quale rimangono alcune rov<strong>in</strong>e<strong>di</strong> epoca imprecisata) alla presenza <strong>di</strong> pagliuzze d’oro nelle sabbie <strong>del</strong> torrente:la derivazione <strong>del</strong> toponimo orig<strong>in</strong>ale da AURUM attraverso una forma *AURA-RIA pare dunque più che probabile, ed è confortata dalla trascrizione storicaLorea (DELUCCHI 1877), <strong>in</strong>compatibile con la trascrizione ufficiale. 76Avverto una volta per tutte che i riferimenti a CALCAGNO 1989 si riferiscono alla cartografiaal 75.000 compresa nel volume (pp. 19-49), con rimando alla tavola e ai quadranti.7Nel caso <strong>del</strong> corso d’acqua pr<strong>in</strong>cipale <strong>del</strong> territorio, CALCAGNO 1989 conserva l’arbitraria<strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione, <strong>in</strong>trodotta dalle carte IGM, tra un Rio Leone, dalle sorgenti alla confluenza <strong>del</strong>torrente Negrone, e un Torrente Lerone da tale confluenza f<strong>in</strong>o alla foce. Si tratta <strong>in</strong> realtà<strong>del</strong>lo stesso toponimo, Lerone nella forma storica e “ufficiale” ripresa dai rilevatori <strong>del</strong>l’IGM,Leùn [le'uN] secondo la <strong>di</strong>zione locale, quest’ultima, a sua volta, evidentemente italianizzata<strong>in</strong> Leone dagli stessi operatori ed erroneamente attribuita solo alla parte alta <strong>del</strong> corso d’acqua.Un altro caso <strong>di</strong> cattiva trascrizione passata nell’uso comune è quella <strong>del</strong> toponimo urbanoOlivete (CALCAGNO 1989: 25, b2), relativo a un santuario <strong>del</strong> sec. XVI, risalente allaforma genovese antica oivèe [oiv'‰:e], con successiva sovrapposizione <strong>del</strong> suffisso <strong>di</strong>m<strong>in</strong>utivo-etta, che ha portato al fra<strong>in</strong>ten<strong>di</strong>mento (accolto a livello ufficiale) Olivette: è lo stesso pro-519RION, XVII (2011), 2