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21 - 22 aprile - ARCIDIOCESI METROPOLITANA DI CATANZARO ...

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Mons. Francesco Milito eletto Vescovodella diocesi di Oppido Mamertina-PalmiPapa Benedetto XVI ha nominato mercoledìsanto Vescovo di Oppido Mamertina-Palmimons. Francesco Milito, delclero dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, finoranella medesima Vicario Episcopale per l’Ecumenismoe la Cultura e Direttore dell’Archivio Storicodiocesano.Mons. Milito è nato a Rossano il 7 luglio 1948.Entrato nel Seminario Arcivescovile di Rossano,ha poi seguito i corsi di preparazione al sacerdoziopresso il Pontificio Seminario Regionale “SanPio X” di Catanzaro. È stato ordinato sacerdote il12 agosto 1972, per l’arcidiocesi di Rossano-Cariati.Nel 1988 ha conseguito il Diploma di Archivisticapresso la Scuola dell’Archivio Segreto Vaticanoe, nel 2003, quello di Teologia Pastorale alPontificio Istituto Redemptor Hominis dellaPontificia Università Lateranense.Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricopertonell’arcidiocesi di Rossano i seguenti incarichipastorali: Animatore nel Seminario Arcivescovile(1972-1975); Responsabile dell’Archivio Storicodiocesano 1974-1978); Assistente spirituale delSettore Giovani di Azione Cattolica (1974-1978);Rettore del Seminario Arcivescovile (1975-1978).Dal 1978 al 1985 è stato Rettore del PontificioSeminario Regionale “San Pio X” di Catanzaro eDirettore dello Studio Teologico Calabrese.Cappellano di Sua Santità dal 1983, è stato Officialedella Segreteria di Stato dal 1985 al 1988.Rientrato in diocesi, è stato Parroco del SacroCuore a Rossano Scalo (1988-1991); Vicario Generaledi Rossano-Cariati (1988-1992); Segretarioe poi Delegato Generale del Sinodo diocesano(1989-1992); Presidente dell’Associazione CulturaleRoscianum (1989-2005). Docente di Storiadella Chiesa e di Archivistica presso l’IstitutoTeologico Calabro “San Pio X” di Catanzaro dal1992; Canonico Arcidiacono del Capitolo Cattedraledi Rossano dal 1994, è stato Direttore delmensile diocesano “Camminare insieme” dal2000 al 2008.Dal 1993 al 2006 è stato Vicario Episcopale perl’evangelizzazione, la catechesi, la cultura e lascuola dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati.Dal 2007 è Vicario Episcopale per l’ecumenismoe la cultura e Direttore dell’Archivio Storicodiocesano.È autore di numerose pubblicazioni, tra saggied articoli, riguardanti la storia ecclesiastica eculturale calabrese.A Mons. Milito formuliamo gli auguri dell’interacomunità diocesana per um camminopastorale secondo il cuore di Dio.Il Seminario Teologico “S. Pio X” di Catanzaroluogo di formazione culturale e spirituale della Chiesa calabreseL’appello ad una cooperazione fraenti ed ambienti ecclesiastici e la societàcivile sembra avere avuto unaqualche attenzione e disponibilità ad affrontarela soluzione di una congiunturadelicata che riguarda il Seminario Maggiore,che, vetusto per la sua vita centenaria,ha bisogno di essere fortificato nel suopercorso culturale e formativo che ridondain Calabria ed oltre. Periclitante potrebbeessere anche l’Istituto Teologico, che giustamentetende ad essere elevato a Facoltà.Il ruolo del Seminario regionale “S. Pio X”è stato trattato con densità e profondità dimotivazioni dall’arcivescovo emerito Cantisani,che ne ha ricostruito con puntualitàl’iter storico ed il fecondo esito formativo.La funzione di un Seminario di ampio respiroe di forte spinta alla comunione interdiocesanaè stata peraltro enunziata daPapa Benedetto XVI in un’esplicita esortazioneall’inizio dell’anno in corso. Questofondante orientamento – da laico – lo interpretocome richiamo e direttiva.Il tema centrale, sviluppato nella relazionetenuta proprio a Catanzaro dal VescovoSegretario della ConferenzaEpiscopale Italiana, Mons. Mariano Crociata,è chiarissimo e forte: «Il carattere interdiocesanosi rivela un’efficace palestra dicomunione, con sensibilità diverse da armonizzarenell’unico servizio alla Chiesa. ISeminari regionali forniscono un incentivoe un concreto contributo al cammino di comunione».Ed ancora: «Bisogna continuamentesuperare limiti, chiusure, malintesi epregiudizi; così il Seminario diventa autenticosegno di unità».Il ceto ecclesiastico riflette con delicatezza,confortata da consapevolezza dellacongiuntura; ma anche Catanzaro, sede diimportanti istituzioni amministrative, deveprodigarsi al fine di non perdere un pezzodi storia e un prestigioso elemento di qualificazione.Catanzaro è distratta da conteseelettorali, ma mi auguro che presto i catanzaresisiano inclinati a concorrere concretamenteal consolidamento della fecondaistituzione di cultura ecclesiale.Allo stesso tavolo debbono sedersi leparti interessate, desiderose tutte di sostenernela piena funzionalità, anche nella prospettivadella fortemente voluta istituzionedella Facoltà teologica e forse anche di unaauspicata nuova Facoltà statale.Sono grato a quanti hanno con slancio paritariosottoscritto la prima Lettera e ancoradi più per l’adesione delle perper le convocazioni sonalità di seguitoelencate, con l’avvertenza di considerare laconcomitante congiuntura della competizioneelettorale. A livello degli enti regionalie provinciali sarebbe importantequalche segno di adesione e di sensibilità.Per ora informo di un secondo gruppo diesponenti oltremodo qualificati che intendonoessere a fianco della Chiesa. Riferiscopertanto le adesioni di Guido Rhodio, sindacodi Squillace e presidente emerito dellaGiunta regionale, Donato Veraldi, già europarlamentare,Rosario Olivo, già sindaco diCatanzaro e presidente della Giunta regionale,Geppino Martino, scrittore e già presidentedella Provincia di Catanzaro,Antonio Argirò, già vice-sindaco e assessorealla Cultura del Comune di Catanzaro,Teobaldo Guzzo, opinionista e già dirigentescolastico, Teresa Gualtieri Garcea, presidentedel Club Unesco, Silvestro Giacoppo,presidente provinciale e consigliere nazionaledel MCL, Franco Brescia, presidentedell’Associazione Amici del Teatro e delTeatro “Tieri”, e Bice Sozzi, presidente dell’AssociazioneMaria Cristina di Savoia.È tempo di Resurrezione, viatico ancheper Catanzaro. A proposito della Pasqua, ritengoopportuno riportare un pensiero delnostro Arcivescovo Metropolita, Mons. VincenzoBertolone: «Cristo ricapitola la storiadi ogni uomo e di tutti gli uomini, con leloro sofferenze e le loro speranze; li prendecon sé nella sua Resurrezione, segno e sorgentedi vita e di gioia». È un messaggioaugurale che ci fortifica.Cesare Mulè515 <strong>aprile</strong> 2012

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