RI_06_2011 - Confindustria Marche
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che convergono su tali eventi. Nel contempo è necessario introdurre altre modalità<br />
di promozione dei prodotti alimentari che possano essere ulteriormente efficaci per<br />
l’apertura verso alcuni mercati extra UE strategici”. “Il territorio -aggiunge- è di per<br />
sé un elemento distintivo in grado di supportare la competitività di ogni azienda che<br />
voglia proporsi sul mercato globale e ciò è tanto più vero per le imprese del settore alimentare,<br />
le cui produzioni sono spesso legate a tradizioni e tipicità locali o traggono<br />
dal territorio le proprie materie prime. Per questo riteniamo si debba puntare ad una<br />
comunicazione integrata produzioni/territorio, attraverso attività di incoming rivolte<br />
ad operatori e giornalisti specializzati che abbiano la possibilità di visitare le singole<br />
aziende e di apprezzare una terra emozionante come le <strong>Marche</strong>”. Particolare attenzione<br />
sarà rivolta ad alcuni Paesi, anche in un’ottica di crescita turistica: “Russia, Brasile<br />
ed Usa sono i Paesi su cui la Consulta ha deciso di puntare nel 2012 -rivela Varnelli-<br />
in via propedeutica saranno realizzate attività formative volte a mettere le aziende in<br />
condizione di conoscere leggi, opportunità, problematiche di ogni singolo mercato.<br />
Inoltre, riteniamo che i prodotti alimentari possano essere efficacemente inseriti nella<br />
campagna di promozione del brand <strong>Marche</strong> che la Regione ha programmato sotto<br />
lo slogan “<strong>Marche</strong>, le scoprirai all’infinito” e con il testimonial Dustin Hoffman. Nel<br />
sostenere la diffusione delle produzioni alimentari nei Paesi obiettivo di tale campagna<br />
(in primis negli Usa), si otterrebbe un’amplificazione del messaggio promozionale,<br />
ancor più se le aziende interessate potessero ricevere dalla Regione una piccola<br />
brochure da abbinare ai loro prodotti, per rinnovare in ogni confezione l’orgoglio di<br />
essere “Made in <strong>Marche</strong>”. In tutto ciò è fondamentale che enti ed istituzioni preposte<br />
a sostenere lo sviluppo delle imprese, essenzialmente Regione <strong>Marche</strong> e Camere di<br />
Commercio, recepiscano le esigenze segnalate dal sistema produttivo ed agiscano<br />
in stretto e rigoroso coordinamento fra loro, evitando deleteri sprechi di risorse e<br />
sovrapposizioni, favorendo massima efficacia per i singoli interventi”. Il Presidente<br />
si propone di trasformare in opportunità la parziale disomogeneità dell’Alimentare<br />
di <strong>Confindustria</strong> a cui afferiscono anche le industrie che producono alimenti per<br />
animali, mangimi, sementi, concimi. “Tale circostanza - spiega - e’ determinata dal<br />
comune riferirsi al CCNL Industrie Alimentari per regolare i rapporti di lavoro. Ciò<br />
che potrebbe apparire un limite nell’elaborazione di politiche di interesse trasversale,<br />
può rappresentare il contesto ideale in cui sviluppare progetti di filiera su base regionale<br />
e tenendo conto della crescente attenzione che alle collaborazioni fra imprese<br />
viene riservata in materia di sostegno allo sviluppo. Al riguardo, è di fondamentale<br />
importanza avere sul territorio Università che hanno al loro interno competenze ed<br />
ambiti di ricerca funzionali a sviluppare filiere con contenuti innovativi.<br />
Per quanto concerne le attività di promozione di tali categorie merceologiche diverse<br />
dall’alimentazione umana, chiediamo ad enti ed istituzioni di supportare comunque<br />
gli interventi richiesti dalle imprese, pur in assenza di più ridotta massa critica”.<br />
Insomma, Orietta Maria Varnelli ha le idee ben chiare su come orientare il settore<br />
almeno per il prossimo biennio, tenendo sempre bene a mente obiettivi e strategie:<br />
“L’ Alimentare italiano -conclude- è particolarmente apprezzato in tutto il mondo<br />
e ciò rappresenta una base di straordinaria forza su cui far leva per mantenere ed<br />
accrescere le posizioni sui diversi mercati, anche alla luce delle dinamiche legate alla<br />
contraffazione, ovvero alla concorrenza sleale di chi agisce in assenza di regole. La<br />
strategia per continuare a competere ai massimi livelli non può che consistere nel<br />
puntare senza esitazioni alla massima Qualità e ad un equilibrato mix di tradizione<br />
ed innovazione su cui investire costantemente. Nelle industrie alimentari, spesso ciò<br />
significa conservare e valorizzare quanto lega le diverse specialità alla migliore cultura<br />
alimentare italiana e marchigiana, introducendo altresì nuovi elementi ad alto<br />
valore aggiunto e reinterpretando prodotti classici in chiave contemporanea. Inoltre,<br />
la crescente propensione dei consumatori verso un approccio salutista alla vita e,<br />
innanzitutto, all’alimentazione, suggerisce alle imprese percorsi a cio’ rivolti ed un<br />
evolvere delle produzioni finalizzato alla sostenibilià’ ambientale.”<br />
<strong>RI</strong><br />
CONFINDUST<strong>RI</strong>A Macerata - GIUGNO <strong>2011</strong> [47]