Gravina in Puglia
Città d'Acqua e di Pietra
Città d'Acqua e di Pietra
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Benvenuti!<br />
Da s<strong>in</strong>daco di questa antica città sono orgoglioso nel poter salutare,<br />
attraverso le pag<strong>in</strong>e di questa guida, il mondo che coi suoi<br />
occhi accarezza quel tesoro naturalistico che è <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, un piccolo<br />
grande compendio di mondi, l<strong>in</strong>gue, razze ed esperienze<br />
comuni, terra modellata dal fluire della storia sebbene lontana<br />
dalla nostalgia stantia del tempo che si è fermato, propria <strong>in</strong>vece<br />
di quelle «sociétés immobiles» di cui parlava e trattava da par<br />
suo un caposaldo della cultura mondiale, Lévi-Strauss.<br />
A questo <strong>in</strong>crocio ci ritroviamo tutti, <strong>in</strong>sieme, nella riscoperta di<br />
l<strong>in</strong>guaggi, ritmi, suoni, cadenze e vitalità che tutti uniscono, al<br />
di là delle appartenenze e dei passaporti. A questo <strong>in</strong>crocio c’è<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, con le sue chiese, i suoi monumenti, i suoi vicoli, la sua<br />
gente. Soprattutto, col suo habitat rupestre, che ne racconta le<br />
orig<strong>in</strong>i ed il presente guardando al futuro, a quel camm<strong>in</strong>o ormai<br />
<strong>in</strong>esorabile nell’abbraccio con Matera verso il patrimonio<br />
mondiale della cultura Unesco. Non vi sfuggano, nelle giornate<br />
afose come <strong>in</strong> quelle di nebbia, il fasc<strong>in</strong>o del bosco Difesa Grande<br />
e la bellezza selvaggia del Maniero che fu di Federico II di<br />
Svevia. Non vi manchi una passeggiata, forse faticosa ma certo<br />
rigenerante, sui sentieri dell’area archeologica, attraverso il ponte<br />
acquedotto su f<strong>in</strong>o alla coll<strong>in</strong>a di Petramagna attraversando<br />
il sito del Padreterno, <strong>in</strong>castonati come diamanti nell’orizzonte<br />
<strong>in</strong> cui si apre il parco dell’alta Murgia. Non si r<strong>in</strong>unci al fasc<strong>in</strong>o<br />
dell’avventura nei meandri della <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> che, sconosciuta ai più,<br />
pulsa tra le viscere della terra. Si faccia tesoro dei tesori custoditi<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
1
<strong>in</strong> chiese e musei, dalla Basilica Cattedrale alla chiesa rupestre di<br />
san Michele delle Grotte alla fondazione “Pomarici Santomasi”.<br />
Soprattutto, non si trascuri la possibilità di vivere <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> per<br />
<strong>in</strong>contrarne l’anima di popolo che ancora vibra <strong>in</strong> riti e tradizioni,<br />
da quelli della Settimana Santa – con la Passio Christi nel centro<br />
storico – ai festeggiamenti di san Michele patrono, passando per<br />
la Fiera di San Giorgio (tra le più antiche d’Europa) ed il Raduno<br />
dei cortei storici. Poi, ancora, casali e masserie dissem<strong>in</strong>ate per<br />
contrade e borghi, come quello di Dolcecanto. E per riposare<br />
e rifocillarvi, niente di meglio di locande, osterie e cuc<strong>in</strong>e <strong>in</strong> cui<br />
accoglienza, odori e sapori sono sempre quelli delle orig<strong>in</strong>i.<br />
Per questo, a voi tutti, benvenuti. E buona strada. A chi arriva,<br />
ed a chi ripartirà, per le vie e nella quotidianità, portandosi nel<br />
cuore e nella mente il ricordo di giornate speciali, di sentimenti<br />
profondi, di visioni particolari. Di un pezzo di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>.<br />
DOTT. ALESIO VALENTE<br />
SINDACO GRAVINA IN PUGLIA<br />
Ponte acquedotto Madonna della Stella.<br />
2 GRAVINA IN PUGLIA
“Benvenuti a <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>, scrigno di storia e tradizioni,<br />
dove la naturale bellezza dei luoghi convive con la cortesia delle<br />
sue genti”. E’ con immenso piacere che voglio rivolgere, a nome<br />
dell’assessorato al turismo un cordiale saluto a tutti coloro che ci<br />
onoreranno con la loro presenza.<br />
Questa guida, vuole rappresentare un ulteriore passo <strong>in</strong> avanti<br />
sul sentiero che I’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio del<br />
suo mandato ha <strong>in</strong>trapreso, quello della tutela e valorizzazione<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> <strong>in</strong> un contesto territoriale, <strong>in</strong> un percorso<br />
armonioso dove il passato è una risorsa per il futuro, dove Io<br />
sviluppo trae benefici dal patrimonio naturalistico.<br />
La tutela e la salvaguardia di questa complessa eredità, pertanto,<br />
rappresentano premesse irr<strong>in</strong>unciabili non solo per <strong>in</strong>dicare<br />
una nuova via di fruizione più attenta e raff<strong>in</strong>ata a tutte le genti,<br />
ma per custodire e consegnare questo patrimonio alle future generazioni.<br />
Questa guida vuole essere uno strumento che aiuta a<br />
conoscere ed apprezzare la nostra cittad<strong>in</strong>a, Ia sua storia, le sue<br />
tradizioni, Ia sua cultura e l’accoglienza delle sue genti.<br />
MICHELE NAGLIERI<br />
ASSESSORE AL TURISMO E VALORIZZAZIONE<br />
E PECULIARITA’ DELL’OFFERTA TURISTICA<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
3
Basilica - Cattedrale vista da un antico sistema di canalizzazione per la<br />
raccolta della acque nella civiltà rupestre.<br />
4 GRAVINA IN PUGLIA
GRAVINA IN PUGLIA<br />
5
6 GRAVINA IN PUGLIA
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> Murgia Consorzio Turistico<br />
Molti <strong>in</strong> Italia la chiamano la “S<strong>in</strong>drome del Palio di Siena”: L’Italia<br />
è rallentata da una diffusa e radicata s<strong>in</strong>drome del Palio<br />
di Siena la cui regola pr<strong>in</strong>cipale è quella di impedire all’avversario<br />
di v<strong>in</strong>cere, prima ancora di impegnarsi a v<strong>in</strong>cere <strong>in</strong> prima<br />
persona”, per usare le parole di Gian Maria Fara, Presidente di<br />
Eurispes. Un vero e proprio spreco di potenza, una filosofia del<br />
contro <strong>in</strong>vece che del a favore.<br />
Qui, a <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>, abbiamo deciso di provare a combatterla<br />
questa filosofia dei perdenti, e nel 2013 un raggruppamento<br />
di quaranta aziende, tra operatori di settore e non, anche su<br />
sp<strong>in</strong>ta del Comune di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> e dell’Assessore al Turismo, hanno<br />
dato vita a “<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> Murgia Consorzio Turistico”, con un<br />
unico obiettivo: la valorizzazione e la promozione turistica, economica,<br />
sociale e culturale della nostra Comunità e del Territorio<br />
tutto, dall’Alta Murgia alla vic<strong>in</strong>issima Matera.<br />
Fanno parte del Consorzio come Soci di Diritto, oltre il Comune<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, anche le “Chiese di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>” e la “Fondazione<br />
Ettore Pomarici Santomasi”, a testimoniare la sp<strong>in</strong>ta unidirezionale<br />
e la voglia di fare rete degli attori pr<strong>in</strong>cipali del territorio.<br />
Da maggio del 2014 <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> Murgia è anche soggetto<br />
gestore dell’Ufficio IAT di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> (Informazione ed Accoglienza<br />
Turistica), facente parte della rete dell’Agenzia regionale <strong>Puglia</strong><br />
Promozione.<br />
Il lavoro che stiamo cercando di produrre e portare avanti è irto<br />
di ostacoli ma affasc<strong>in</strong>ante. <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> non è solo una città<br />
ricca di storia e monumenti. <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è un luogo che è <strong>in</strong>triso di<br />
un fasc<strong>in</strong>o e di una magia tutta sua, verace, arcaica ed ance-<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
7
strale: il suo Habitat Rupestre, un ecosistema perfetto che qui<br />
chiamiamo “la <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>”, è stato testimone di secoli, millenni diremmo,<br />
di storia della civiltà e rappresenta l’Archè di questi luoghi<br />
che si fronteggiano, città moderna e periurbano sede della<br />
città antica, oggi collegati da uno splendido ponte acquedotto<br />
<strong>in</strong> pietra settecentesco.<br />
Abitata s<strong>in</strong> dal Neolitico, <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> ha avuto sempre una storia<br />
importante, prima con gli <strong>in</strong>digeni Peuceti, poi con la conoscenza<br />
delle civiltà magnogreca che f<strong>in</strong> qui si sp<strong>in</strong>se da Taranto, e<br />
<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e come importante stazione romana lungo la Via Appia. Il<br />
medioevo, che ovunque si dip<strong>in</strong>ge come epoca oscura, qui ha<br />
visto brillare una civiltà rupestre che ha fatto di necessità, virtù,<br />
abitando consapevolmente questi luoghi tra anfratti e grotte,<br />
che sono diventate case, botteghe, stalle, depositi e luoghi di<br />
culto <strong>in</strong> base alle necessità. Le tecniche di costruzione, i materiali<br />
usati, le opere umili e sagge di <strong>in</strong>gegneria idraulica, ancora<br />
oggi potrebbero tracciare una strada fatta di saperi a chi vorrebbe<br />
cimentarsi nell’abitare ecosostenibile.<br />
La storia dell’ultimo millennio di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è costellata di fasti e<br />
gloria. Una serie di popolazioni si susseguono alla guida del territorio:<br />
i Normanni, gli Svevi di Federico II, che <strong>in</strong> questi luoghi<br />
che amava costruisce un meraviglioso castello, gli Angio<strong>in</strong>i – che<br />
riprist<strong>in</strong>arono la Fiera di San Giorgio, oggi la più antica d’Italia -,<br />
con gli Aragonesi, la Famiglia Ors<strong>in</strong>i, che per oltre 400 anni regge<br />
la Città, donandole anche la nascita di un figlio, futuro Papa<br />
Benedetto XIII. Ma <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è stata anche una città degli umili e<br />
dei lavoratori: qui la Civiltà contad<strong>in</strong>a si è espressa <strong>in</strong> tutte le sue<br />
forme, lasciando <strong>in</strong> eredità un’<strong>in</strong>credibile patrimonio materiale e<br />
immateriale: dalle tradizione e antiche narrazioni, alle Masserie<br />
e Jazzi che oggi puntellano il Parco Nazionale dell’Alta Murgia,<br />
di cui <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è sede centrale.<br />
Oggi <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è una città fiera della sua bellezza, che si riflette<br />
nelle tante Chiese, nei Palazzi nobiliari e nei Musei, nel Centro<br />
storico con gli odori e colori, le sue viuzze e i tipici Cavati, nelle<br />
tradizioni popolari, nell’artigianato e <strong>in</strong> un ricco e gustoso panie-<br />
8 GRAVINA IN PUGLIA
e di prodotti della terra. E soprattutto nelle sue chiese e cripte<br />
rupestri, un tesoro di <strong>in</strong>estimabile valore che caratterizza la città<br />
da secoli: non per niente <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> è def<strong>in</strong>ita oggi la<br />
“Città dell’Acqua e della Pietra”.<br />
Di tutto questo Patrimonio, noi del Consorzio Turistico <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
<strong>in</strong> Murgia vogliamo essere testimoni e promotori fieri, spezzando<br />
quella spirale dell’<strong>in</strong>capacità di fare sistema che ne ha frenato,<br />
f<strong>in</strong>o ad oggi, una crescita e una visibilità tanto meritata,<br />
soprattutto oggi che siamo <strong>in</strong> corsa per divenire (<strong>in</strong>crociamo le<br />
dita!) sito Patrimonio Unesco, <strong>in</strong>sieme alla nostra sorella Matera,<br />
la Città dei Sassi e Capitale Europea della Cultura 2019.<br />
MARIARITA COSTANZA<br />
PRESIDENTE GRAVINA IN MURGIA<br />
CONSORZIO TURISTICO<br />
La Città di pietra.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
9
Panorama della <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>.<br />
10 GRAVINA IN PUGLIA
E dovunque muri e muretti, non dieci, non venti, ma<br />
più, molti di più, all<strong>in</strong>eati sui fianchi di ogni rilievo, orizzontalmente,<br />
a distanza anche di pochi metri, per contenere<br />
il terreno, per raccoglierne e reggerne un po’ tra<br />
tanto calcare. Mi chiederai come ha fatto tanta gente a<br />
scavare ed all<strong>in</strong>eare tanta pietra. Io penso che la cosa<br />
avrebbe spaventato un popolo di giganti. Questa è la<br />
murgia più aspra e sassosa; […] non ci voleva meno che<br />
la laboriosità d’un popolo di formiche.<br />
Tommaso Fiore<br />
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PUGLIA
14 GRAVINA IN PUGLIA
ASSO.T.IM.<br />
ASSOciazione<br />
Territoriale<br />
IMprenditori<br />
Lo sviluppo turistico di un territorio è determ<strong>in</strong>ato da molteplici<br />
fattori.<br />
La storia dei popoli che lo hanno attraversato, lo scenario naturalistico<br />
nel quale è collocato, l’accessibilità ai siti di <strong>in</strong>teresse, la<br />
presenza delle <strong>in</strong>frastrutture e qu<strong>in</strong>di di una rete di collegamento<br />
efficiente e la presenza di personale qualificato nei punti di <strong>in</strong>formazione<br />
turistica, sono senza alcun dubbio i fattori facilitanti,<br />
ma se a questo non segue l’accoglienza di tutta la comunità protesa<br />
ad ospitare il turista nelle modalità e nei luoghi confortevoli<br />
ed agevoli, lo sviluppo turistico non potrà mai essere di qualità.<br />
Il settore imprenditoriale della Città si adopera alacremente perché<br />
questo avvenga.<br />
La realizzazione di questa opera editoriale è un segno tangibile<br />
della disponibilità a rendere piacevole anche una brevissima<br />
permanenza nella nostra città.<br />
Naturalmente questa guida, di cui tutti possono usufruirne le <strong>in</strong>formazioni,<br />
non è che lo stimolo all’approfondimento, mediante<br />
la consulenza delle guide turistiche certificate che operano <strong>in</strong><br />
città, <strong>in</strong> coloro che <strong>in</strong>tendono immergersi nell’enorme patrimonio<br />
turistico del nostro territorio.<br />
Al visitatore che ha apprezzato il paesaggio, la cultura, l’artigianato,<br />
nonché i sapori e i profumi di questo luogo, chiediamo di<br />
portare con sé, oltre al piacevole ricordo di questa terra, anche<br />
una copia della nostra guida aff<strong>in</strong>ché altri possano essere <strong>in</strong>teressati<br />
a conoscere un altro sorprendente angolo di <strong>Puglia</strong>.<br />
MICHELE CAPONE<br />
PRESIDENTE<br />
ASSOciazione Territoriale IMprenditori<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
15
16 GRAVINA IN PUGLIA
<strong>in</strong>dice<br />
Benvenuti!<br />
L’assessorato al turismo <strong>in</strong>troduce la guida<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> Murgia Consorzio Turistico<br />
Contributo Presidente ASSO.T.IM.<br />
Guida alla città storica<br />
Bellezze da non perdere<br />
Mappa dei Sentieri<br />
Il borgo rurale “Dolcecanto”<br />
Bontà Grav<strong>in</strong>esi<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> Sotterranea<br />
Le attività<br />
R<strong>in</strong>graziamenti<br />
1<br />
3<br />
7<br />
15<br />
18<br />
26<br />
44<br />
47<br />
50<br />
52<br />
56<br />
64<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
17
La <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
GRAVINA<br />
IN PUGLIA<br />
Affacciata su un aspro burrone,<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> si presenta <strong>in</strong><br />
tutta la sua bellezza al viaggiatore.<br />
La cittad<strong>in</strong>a conta 45.000<br />
abitanti ed è situata a 350 metri<br />
sul livello del mare, distante<br />
50 km da Bari e appena 20 da<br />
Matera.<br />
Parte della città si estende<br />
sulle sponde di un crepaccio<br />
profondo, simile ai canyon,<br />
scavato nella roccia calcarea<br />
dal torrente <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, <strong>in</strong> un<br />
territorio caratterizzato dalla<br />
presenza di numerose cavità<br />
carsiche, come il Pulicchio di<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>. Le Grav<strong>in</strong>e sono l’esempio<br />
di come, nel corso dei<br />
millenni, l’uomo ha saputo abi-<br />
tare i luoghi consapevolmente,<br />
vivendo <strong>in</strong> maniera sostenibile<br />
il rapporto con acqua e pietra<br />
che caratterizzavano e modellavano<br />
il territorio. A 5 km dal<br />
suo centro abitato, <strong>in</strong> direzione<br />
Matera, si estende il bosco comunale<br />
“Difesa Grande“, uno<br />
dei più importanti complessi<br />
boscati dell’<strong>in</strong>tera <strong>Puglia</strong>, SIC,<br />
Sito di Importanza Comunitaria.<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> ospita la sede del<br />
Parco Nazionale dell’Alta Murgia,<br />
area rurale caratterizzata<br />
da un territorio carsico e una<br />
potente espressione della natura,<br />
che nel corso dei secoli<br />
hanno subito l’opera antropica,<br />
sempre però rispettosa dei<br />
luoghi. Masserie, jazzi, neviere,<br />
muretti a secco si stagliano su<br />
un paesaggio che vanta una<br />
delle più <strong>in</strong>credibili varietà di<br />
specie faunistica e vegetale.<br />
18 GRAVINA IN PUGLIA
La città di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> vanta una<br />
storia antichissima e mai <strong>in</strong>terrotta.<br />
Numerosi sono, <strong>in</strong>fatti, i<br />
ritrovamenti archeologici che<br />
testimoniano i primi <strong>in</strong>sediamenti<br />
già dal Neolitico. La<br />
felice posizione geografica,<br />
la ricchezza del territorio e la<br />
disponibilità di acqua del torrente<br />
“<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>”, hanno certamente<br />
favorito la presenza<br />
dell’uomo che viveva <strong>in</strong> perfetta<br />
simbiosi con l’ambiente che<br />
l’ospitava.<br />
F<strong>in</strong> dall’VIII secolo A.C. questi<br />
luoghi erano abitati dai Peuceti<br />
(i toponimi Sidis ( ), Sìlbion (<br />
), Sidìon lo confermano) <strong>in</strong> un<br />
periodo di ricchezza culturale<br />
ed economica grazie all’<strong>in</strong>tensificarsi<br />
dei suoi rapporti con<br />
il mondo ellenico della vic<strong>in</strong>a<br />
Taranto. In seguito, la conquista<br />
romana nel 305 a.C. ne fa<br />
di essa un importante centro<br />
agricolo e commerciale data la<br />
presenza della via Appia.<br />
Nel 456 viene distrutta dai vandali<br />
di Genserico e gli abitanti<br />
si rifugiano nelle grotte del torrente<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, contribuendo<br />
pian piano a def<strong>in</strong>ire la civiltà<br />
dell’Habitat Rupestre. La popolazione<br />
prende a colorare di<br />
vita le cavità rocciose scavate<br />
nelle pareti calcaree della <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
secondo un’architettura<br />
naturale o cambiandole a seconda<br />
delle proprie esigenze.<br />
Si sviluppano, prima i Rioni<br />
Fondovito e Piaggio (nell’alto<br />
medioevo), poi, con i Normanni,<br />
la parte della Civitas, raggiungendo<br />
la piana su cui poggia<br />
il nucleo urbano medievale.<br />
A collegare le due sponde del<br />
torrente, il ponte-acquedotto<br />
ors<strong>in</strong>iano della metà del ‘700,<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
19
20 GRAVINA IN PUGLIA
che conduce sotto le mura della<br />
città le acque della Sorgente<br />
Sant’Angelo.<br />
Nel 1069 <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> diventa feudo<br />
dei Normanni con il Conte<br />
Umfrido D’Altavilla che la trasforma<br />
<strong>in</strong> contea e che, per<br />
ridare dignità all’antichissima<br />
sede vescovile, fa costruire la<br />
Basilica Cattedrale. Successivamente<br />
la città viene elevata<br />
a Marchesato e Federico II di<br />
Svevia dà <strong>in</strong>carico all’architetto<br />
fiorent<strong>in</strong>o Fuccio di progettare<br />
e realizzarvi un Castello per uccellagione<br />
di cui oggi restano<br />
visitabili i ruderi. Lo stesso Federico<br />
II mette la città a capo<br />
del Giustizierato di Terra di<br />
Bari, ponendola <strong>in</strong> primo piano<br />
tra le città di <strong>Puglia</strong> per le<br />
sue ricchezze e bellezze naturali.<br />
Con gli Svevi, la città viene<br />
elevata alla dignità di sede<br />
della Curia Generale di <strong>Puglia</strong><br />
e Basilicata. Sarà Federico II a<br />
def<strong>in</strong>ire <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> “giard<strong>in</strong>o di<br />
delizie”.<br />
Poi <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> passa sotto gli<br />
Angio<strong>in</strong>i e vive un periodo di<br />
grande sviluppo economico; <strong>in</strong><br />
particolare Carlo II d’Angiò nel<br />
1294 istituisce la Fiera annuale<br />
di San Giorgio, che tutt’oggi è<br />
tra le fiere più antiche d’Italia<br />
e rappresenta un importante<br />
momento economico per la<br />
commercializzazione dei prodotti<br />
agricoli ed artigianali.<br />
Nel 1380 <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> passa nelle<br />
mani degli Ors<strong>in</strong>i che ne<br />
conservano il possesso f<strong>in</strong>o al<br />
1816. Nel 1649 la città dà i natali<br />
a Pietro Francesco Ors<strong>in</strong>i,<br />
figlio del duca Ferd<strong>in</strong>ando III<br />
Ors<strong>in</strong>i d’Aragona e di Giovanna<br />
della Tolfa, che fu elevato<br />
al soglio pontificio dal 1724 al<br />
1730 con il nome di Papa Benedetto<br />
XIII.<br />
La famiglia Ors<strong>in</strong>i assicurò a<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> stabilità amm<strong>in</strong>istrativa<br />
e un forte impulso economico<br />
e culturale. Essi arricchirono<br />
la città di molti edifici, che poi<br />
sarebbero diventati monumenti<br />
<strong>in</strong>signi e unici come il ponte-viadotto<br />
sul torrente “grav<strong>in</strong>a”,<br />
la Chiesa di Santa Maria<br />
del Suffragio o del Purgatorio,<br />
la Fontana monumentale, il<br />
Palazzo Ors<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Piazza della<br />
Repubblica, la Chiesa di Santa<br />
Sofia e così via.<br />
Durante il periodo borbonico,<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> conta molti rivoluzionari<br />
e patrioti dal 1789 s<strong>in</strong>o<br />
all’Unità d’Italia, con una “vendita”<br />
carbonara. Contribuisce<br />
molto all’Unità d’Italia con<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
21
22 GRAVINA IN PUGLIA
patrioti e martiri delle guerre<br />
d’<strong>in</strong>dipendenza e della prima<br />
guerra mondiale. Nella Villa<br />
comunale, è stato dedicato<br />
loro un Monumento ai Caduti.<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> è oggi una città che<br />
sorprende per la quantità e la<br />
varietà delle sue bellezze, che<br />
la rendono apprezzata dal punto<br />
di vista culturale, capace di<br />
offrire al visitatore un panorama<br />
davvero suggestivo grazie<br />
alle chiese rupestri e alle diverse<br />
opere d’arte, alla zona<br />
archeologica di Botromagno,<br />
alla valorizzazione dei prodotti<br />
tipici del settore agroalimentare,<br />
degli eventi sportivi, folkloristici<br />
e culturali, oltre che dagli<br />
<strong>in</strong>cantevoli scenari del suo paesaggio<br />
naturale con il bosco<br />
“Difesa Grande” ed il Parco<br />
dell’Alta Murgia.<br />
Grazie al suo Habitat Rupestre<br />
unico ed eccezionale, è <strong>in</strong> corso<br />
la candidatura a Patrimonio<br />
Mondiale Unesco <strong>in</strong>sieme ai<br />
Sassi di Matera.<br />
Monumento ai caduti e Torre dell’orologio.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
23
Chiostro San Francesco.<br />
24 GRAVINA IN PUGLIA
Muraglie et fortificationi della città<br />
La decta citta de grav<strong>in</strong>a, quantunque sia <strong>in</strong> uno corpo<br />
unita, è divisa <strong>in</strong> tre quartieri propriamente uno d’essi<br />
è tutto piano ch’è la magior parte, et per esso vi si puo<br />
andare <strong>in</strong> carrozza et questo è tutto circundato chiuso<br />
et munito di fossi, muraglie, terrioni et baluguardi<br />
bellissimi fatti de tufi a guisa delle muraglie et torrioni<br />
della citta di napoli, et li altri doi quartieri sono bassi et<br />
pend<strong>in</strong>osi, uno detto la chiaio et laltro fundovito che li<br />
divide lluno dal altro la cattedrale ecclesia di detta citta<br />
posta <strong>in</strong> ditto pian [...]<br />
Apprezzo della Città di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
di Virgilio De Mar<strong>in</strong>o - 1608<br />
(a cura di Franco Amodio, Liantonio 1979)<br />
Habitationi dei cittad<strong>in</strong>i<br />
La gente di detta citta habitano parte sotto terra et parte<br />
sopra cio è la gente bassa habitano dentro lle grutte<br />
cavate sotto terra dentro li tufi, et cossi habita una gran<br />
parte di detta citta et li altri habitano <strong>in</strong> hedificij alquanto<br />
comodi fatti di medesme pietre di tufo fatti a lamie<br />
con bello magisterio et coverti a titti quali sono condecenti<br />
alla qualita della citta, dove sono ancora molti<br />
palazzi di comodissima habitatione.<br />
Apprezzo della Città di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
di Virgilio De Mar<strong>in</strong>o - 1608<br />
(a cura di Franco Amodio, Liantonio 1979)<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
25
Il Castello di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
Fu voluto dall’Imperatore Federico<br />
II di Svevia, che amava<br />
particolarmente questi luoghi<br />
da def<strong>in</strong>irli “Giard<strong>in</strong>o di delizie”,<br />
per la sua passione per la<br />
caccia con il falco. Federico fu<br />
l’autore di uno dei più preziosi<br />
trattati medievali, oggi conservato<br />
alla Biblioteca Vaticana,<br />
“De arte venandi cum avibus”<br />
(Sull’arte di cacciare con gli uccelli)<br />
un trattato sull’attività venatoria.<br />
L’opera, un vero e proprio<br />
manuale, consiste <strong>in</strong> un<br />
trattato di falconeria, cioè sui<br />
sistemi di allevamento, addestramento<br />
e impiego di uccelli<br />
rapaci (propriamente falchi)<br />
nella caccia.<br />
26 GRAVINA IN PUGLIA
In alto: Particolare dei ruderi. In basso: Veduta del Castello Svevo<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
27
panificio<br />
calderoni<br />
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28 GRAVINA IN PUGLIA
GRAVINA IN PUGLIA<br />
29
Veduta della Cattedrale con <strong>in</strong>terno e<br />
particolare del rosone.<br />
Basilica Cattedrale<br />
Santa Maria Assunta<br />
Basilica m<strong>in</strong>ore dedicata a Santa<br />
Maria Assunta, costruita dai<br />
Normanni alla f<strong>in</strong>e dell’undicesimo<br />
secolo e ricostruita ed<br />
ampliata alla f<strong>in</strong>e del Quattrocento.<br />
A tre navate divise<br />
da colonne con capitelli tutti<br />
diversi tra loro, è ricca di altari<br />
marmorei policromi di <strong>in</strong>izio<br />
Settecento. Si ammirano<br />
il Fonte battesimale, una statua<br />
di San Michele del 1538<br />
<strong>in</strong> mazzaro, un Coro <strong>in</strong> noce<br />
di f<strong>in</strong>e ‘500, una Pala <strong>in</strong> pietra<br />
del 1536, un Crocifisso ligneo<br />
del XVI-XVII secolo e un organo<br />
con 2135 canne. Il soffitto<br />
è <strong>in</strong> legno dorato arricchito da<br />
5 quadri. Affasc<strong>in</strong>ante anche il<br />
soccorpo della cattedrale.<br />
30 GRAVINA IN PUGLIA
Statua Papa Benedetto XIII<br />
Al secolo Pietro Francesco (<strong>in</strong><br />
religione V<strong>in</strong>cenzo Maria) Ors<strong>in</strong>i<br />
(<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, 2 febbraio 1649<br />
– Roma, 21 febbraio 1730),<br />
245º vescovo di Roma e papa<br />
della Chiesa cattolica dal 1724<br />
alla sua morte; apparteneva<br />
all’ord<strong>in</strong>e dei domenicani e nel<br />
1931 è stato proclamato Servo<br />
di Dio.<br />
Chiesa Santa Maria del<br />
Suffragio (o del Purgatorio)<br />
La chiesa di Santa Maria del<br />
Suffragio, detta anche del<br />
“Purgatorio”, è stata costruita<br />
come cappella funeraria della<br />
famiglia Ors<strong>in</strong>i tra il 1649 eil<br />
1654, grazie ai duchi di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>,<br />
Ferd<strong>in</strong>ando III Ors<strong>in</strong>i e sua<br />
moglie Giovanna Francipane<br />
della Tolfa, genitori di Papa<br />
Benedetto XIII. Fu dedicata a<br />
Santa Maria del Suffragio per<br />
la celebrazione di messe <strong>in</strong><br />
suffragio delle anime del Purgatorio.<br />
Caratteristico il portale<br />
d’<strong>in</strong>gresso con un timpano<br />
su cui poggiano due scheletri.<br />
La chiesa è a una navata con<br />
sette altari. Il pittore Francesco<br />
Guar<strong>in</strong>i, realizzò per gli Ors<strong>in</strong>i,<br />
tra gli altri quadri, la grande<br />
pala d’altare della Madonna<br />
del Suffragio, sull’altare maggiore.<br />
Attualmente la chiesa<br />
è sconsacrata. La cappella<br />
dell’Annunciazione ospita il<br />
monumento sepolcrale di Ferd<strong>in</strong>ando<br />
III Ors<strong>in</strong>i. Sempre nella<br />
chiesa, un pulpito ligneo del<br />
‘700 e la cantoria con organo<br />
fu realizzato nel 1790 ad opera<br />
di Benedetto De Rosa.<br />
Biblioteca F<strong>in</strong>ya<br />
La Biblioteca F<strong>in</strong>ya è una delle<br />
più antiche biblioteche pugliesi<br />
ricca di un patrimonio librario<br />
di oltre undicimila volumi,<br />
tra cui un manoscritto del ‘400,<br />
14 Incunaboli, 363 C<strong>in</strong>quecent<strong>in</strong>e.<br />
Chiusa per diversi anni, è<br />
tornata fruibile dopo restauro<br />
nel 2012. La Biblioteca fu <strong>in</strong>iziata<br />
dal Vescovo Mons. Domenico<br />
Cenn<strong>in</strong>i che volle offrire<br />
ai sacerdoti un luogo per<br />
approfondire la propria formazione<br />
culturale e teologica. A<br />
curare l’avvio della Biblioteca<br />
fu l’allora arcivescovo Ors<strong>in</strong>i. Il<br />
progetto del vescovo Cenn<strong>in</strong>i<br />
venne ulteriormente arricchito<br />
con le donazioni dell’arcidiacono<br />
Lettieri (1700) e successivamente<br />
del papa Benedetto<br />
XIII nel 1729. Ma la donazione<br />
più cospicua la si deve al Card.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
31
32 GRAVINA IN PUGLIA
La Biblioteca Capitolare F<strong>in</strong>ya ed il Museo Capitolare di Arte Sacra<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
33
Francesco Antonio F<strong>in</strong>y che,<br />
alla sua morte, lasciò la sua ricca<br />
libreria <strong>in</strong> dono alla città di<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> con una dote di 2.000<br />
ducati. La costruzione fu portata<br />
a term<strong>in</strong>e nel 1743.<br />
Fontana pubblica<br />
Le Quattro Fontane<br />
Il monumento ferd<strong>in</strong>andeo<br />
delle Quattro Fontane fu costruito<br />
nel 1778 per portare <strong>in</strong><br />
città l’acqua dalla sorgente di<br />
Pozzo Pateo. Fontana pubblica<br />
Torre dell’Orologio<br />
Torre neogotica costruita sulla<br />
c<strong>in</strong>ta muraria, nei pressi del Palazzo<br />
Ducale degli Ors<strong>in</strong>i; nel<br />
1892 fu collocato un orologio<br />
della Ditta Curci di Napoli che,<br />
ancora oggi scandisce il tempo<br />
attraverso quattro quadranti.<br />
Museo Fondazione<br />
Ettore Pomarici Santomasi<br />
La Fondazione “Ettore Pomarici<br />
Santomasi”, sita nel cuore<br />
della città antica, fu eretta <strong>in</strong><br />
Ente Morale nel 1920. Al primo<br />
piano, l’appartamento rappresenta<br />
un esempio di vita vissuta<br />
della famiglia Pomarici Santomasi,<br />
disposto <strong>in</strong> sette sale,<br />
con mobilio <strong>in</strong> stile barocco.<br />
Nel museo ci sono importanti<br />
e preziose collezioni di ceramiche<br />
e reperti bronzei scoperti<br />
negli scavi eseguiti sull’area di<br />
Botromagno datati dal VII al<br />
III sec. a.C.. Questa collezione<br />
<strong>in</strong>clude più di 2000 preziosi reperti<br />
con una rilevante importanza<br />
storica <strong>in</strong> quanto danno<br />
la possibilità di tracciare le fasi<br />
pr<strong>in</strong>cipali del processo di <strong>in</strong>sediamento<br />
umano nel territorio<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, a partire dalle orig<strong>in</strong>i.<br />
La p<strong>in</strong>acoteca annovera circa<br />
263 tele. Emerge su tutte il<br />
“San Sebastiano” di Ludovico<br />
Carracci, del 1599, una tra le<br />
più importanti opere <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>.<br />
La collezione di armi e cimeli<br />
militari posseduta dalla Fondazione<br />
“Ettore Pomarici Santomasi”<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> può essere<br />
divisa <strong>in</strong> tre differenti nuclei<br />
omogenei. Il nucleo più antico,<br />
e più importante, è costituito<br />
da armi e divise borboniche<br />
databili tra il 1832 ed il 1850.<br />
La seconda sezione contiene<br />
le armi e le divise italiane comprese<br />
nell’arco cronologico tra<br />
il 1860 e la f<strong>in</strong>e del secolo. Inf<strong>in</strong>e<br />
la terza sezione si riferisce<br />
alle armi italiane e austriache e<br />
alle reliquie utilizzate nella Prima<br />
Guerra Mondiale.<br />
34 GRAVINA IN PUGLIA
Museo Fondazione Ettore Pomarici Santomasi<br />
Archivio, Biblioteca, Museo e P<strong>in</strong>acoteca<br />
Tutti mi conoscono come la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi,<br />
eretta con R.D. n. 1761 del 28-11-1920 su disposizioni<br />
testamentarie del barone Ettore Pomarici Santomasi, ed ospito<br />
al mio <strong>in</strong>terno il Museo, la P<strong>in</strong>acoteca, la Biblioteca e l’Archivio<br />
Storico. Degne di attenzione sono la Biblioteca e l’Archivio Storico<br />
che hanno ottenuto il riconoscimento di ”Interesse locale”.<br />
Al mio <strong>in</strong>terno potete ammirare: un ricco patrimonio librario che<br />
è andato sempre più ad <strong>in</strong>crementarsi grazie alle donazioni da<br />
parte di famiglie nobili grav<strong>in</strong>esi; cartelle di fogli e fascicoli cartacei<br />
della sezione dell’Archivio Storico, con estratti dei Registri<br />
Angio<strong>in</strong>i, della Camera della Sommaria, del Collaterale e di altre<br />
sezioni dell’Archivio di Stato di Napoli; una preziosa collezione<br />
di opere pittoriche di varie scuole, tra cui tele seicentesche<br />
di Francesco Guar<strong>in</strong>i, di Ludovico Carracci ed ovali attribuibili a<br />
Saverio Persico; la Mostra archeologica Aristocrazia e Mito con<br />
reperti prestigiosi r<strong>in</strong>venuti nelle aree archeologiche della Città,<br />
tra cui Botromagno; l’appartamento di famiglia Pomarici Santomasi<br />
e molto altro ancora…<br />
Visitatemi e visiterete la nostra Storia.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
35
36 GRAVINA IN PUGLIA
GRAVINA IN PUGLIA<br />
37
Cripta San Vito Vecchio<br />
Fedelmente ricostruita all’<strong>in</strong>terno<br />
del Museo Fondazione<br />
E. Pomarici Santomasi per<br />
conservare meglio gli affreschi<br />
che risalgono all’epoca tardo<br />
medievale, dom<strong>in</strong>ati al centro<br />
da un maestoso Cristo pantocratore.<br />
Gli affreschi sono stati<br />
esposti alla mostra <strong>in</strong>ternazionale<br />
di Bruxelles nel 1958.<br />
Fiera Regionale<br />
di San Giorgio, dal 1294<br />
La Fiera Regionale di San Giorgio<br />
è la più antica fiera italiana<br />
e tra le più antiche al mondo<br />
e si svolge di solito nella settimana<br />
tra il 18 e il 25 aprile,<br />
nel nuovo quartiere fieristico<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> via Sp<strong>in</strong>azzola.<br />
Dalle fonti, possiamo trarre un<br />
documento, Regio Decreto del<br />
febbraio 1294 a firma di Carlo<br />
II d’Angiò, che attesta il ripri-<br />
st<strong>in</strong>o della fiera <strong>in</strong> quell’anno.<br />
Pertanto si <strong>in</strong>tuisce che la nascita<br />
della fiera di S.Giorgio<br />
deve risalire ad una data precedente<br />
a quella del riprist<strong>in</strong>o.<br />
L’importanza della fiera di San<br />
Giorgio è attestata da altre preziose<br />
fonti, <strong>in</strong> cui si legge a più<br />
riprese la presenza di mercanti<br />
fiorent<strong>in</strong>i delle compagnie dei<br />
Bardi e dei Peruzzi. La fiera<br />
oggi è una campionaria dedicata<br />
ai settori dell’agricoltura,<br />
artigianato, enogastronomia e<br />
di recente anche turismo, tecnologia<br />
ed altro. Gli operatori<br />
arrivano spesso da tutta Italia<br />
e le presenze si attestano sulle<br />
70.000 (dato sempre più <strong>in</strong><br />
crescita). In concomitanza con<br />
la fiera, l’associazione “Conte<br />
Giovanni di Montfort” rievoca<br />
la I edizione della fiera, con<br />
una sfilata di figuranti con abiti<br />
dell’epoca. Eventi non stop<br />
si alternano per i giorni della<br />
fiera, spettacoli, arte, musica e<br />
ospiti di fama.<br />
Chiesa rupestre San Basilio e<br />
Rione Piaggio<br />
A quattro navate divise da pilastri<br />
e da colonne irregolari<br />
è ubicata nel rione Piaggio, il<br />
più antico della città <strong>in</strong>sieme<br />
38 GRAVINA IN PUGLIA
a Fondovito, dove si trova anche<br />
la chiesa di Santa Lucia e<br />
quel che resta dell’abside della<br />
chiesa rupestre di Santa Maria<br />
la Neve. L’abside orig<strong>in</strong>ale di<br />
San Basilio è collocato lateralmente<br />
all’<strong>in</strong>gesso. L’<strong>in</strong>tonaco<br />
di epoca moderna ha, probabilmente,<br />
coperto tracce di affreschi.<br />
Chiesa rupestre San Michele<br />
delle Grotte e Rione Fondovito<br />
Scavata nel tufo, è la chiesa rupestre<br />
più <strong>in</strong>teressante del territorio<br />
e si affaccia sulla <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>;<br />
ha pianta quadrangolare a<br />
c<strong>in</strong>que navate. Situata nell’antico<br />
rione Fondovico o Fondovito,<br />
l’8 Maggio di ogni anno<br />
è visitata da cittad<strong>in</strong>i per la<br />
celebrazione della festa di San<br />
Michele delle Grotte a ricordo<br />
della leggendaria apparizione<br />
di San Michele <strong>in</strong> una grotta di<br />
Monte Sant’Angelo. In questa<br />
occasione gli abitanti del quartiere<br />
addobbano le vie con i<br />
“balloni”.<br />
Chiesa rupestre Santa Maria<br />
degli Angeli (delle Tombe)<br />
Si trova a ridosso del ponte<br />
viadotto. A tre navate, nell’abside<br />
centrale conserva alcune<br />
immag<strong>in</strong>i di affreschi ormai<br />
sbiaditi e un ara utilizzata per<br />
la distribuzione dell’Eucarestia.<br />
Chiesa rupestre Madonna<br />
della Stella<br />
Ai piedi della coll<strong>in</strong>a di Botromagno<br />
e del sito archeologico<br />
“Padre Eterno”, la chiesa rupestre<br />
Madonna della Stella.<br />
Già luogo di culto pagano, nel<br />
1550 diventò santuario mariano.<br />
Cosi chiamata perché al<br />
suo <strong>in</strong>terno fu trovato un affresco<br />
di Madonna con bamb<strong>in</strong>o<br />
con una stella sulla fronte.<br />
Ponte viadotto acquedotto<br />
La costruzione a doppia arcata,<br />
<strong>in</strong>iziata nel 1743 e completata<br />
nel 1778, nacque come viadotto<br />
per raggiungere il Santuario<br />
Mariano della Madonna della<br />
Stella e come acquedotto per<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
39
approvvigionare la città con<br />
acqua proveniente dalla fonti<br />
a nord della città. Divenuto<br />
simbolo di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, collega le<br />
due sponde del burrone, permettendo<br />
di raggiungere l’area<br />
archeologica e rupestre di<br />
Padreterno e Botromagno.<br />
Area Archeologica “Padre<br />
Eterno”<br />
L’area archeologica prende il<br />
nome dalla chiesa rupestre del<br />
Padre Eterno e si snoda lungo<br />
il costone occidentale della<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>. Le testimonianze archeologiche<br />
si concentrano tra<br />
il VII sec. A.C. e la f<strong>in</strong>e del IV<br />
sec. A.C.<br />
Complesso rupestre delle<br />
Sette Camere<br />
Risale, presumibilmente, agli<br />
ultimi secoli dell’Alto Medioevo.<br />
Frutto dell’escavazione artificiale<br />
<strong>in</strong> un banco di tufo, si<br />
articola <strong>in</strong> diversi vani e si trova<br />
sul versante ovest della grav<strong>in</strong>a.<br />
Luoghi unici ove la terra all’improvviso<br />
si apre come una groviera.<br />
Cent<strong>in</strong>aia di grotte caratterizzano<br />
la grav<strong>in</strong>a; l’uomo<br />
nel corso dei secoli ha scavato,<br />
costruito, modificato la roccia<br />
adattandola ai propri usi: abitazioni,<br />
magazz<strong>in</strong>i, stallo per<br />
animali, luoghi di culto. Nulla<br />
era lasciato al caso: la temperatura<br />
<strong>in</strong> questi abitati era sempre<br />
quasi ideale, fresca d’estate,<br />
temperata d’<strong>in</strong>verno. Una<br />
multifunzionalità <strong>in</strong> uso ancora<br />
f<strong>in</strong>o a pochi decenni fa, quando<br />
la gente più povera ancora<br />
abitava luoghi reietti.<br />
Bastione medievale<br />
Ultimo pezzo della c<strong>in</strong>ta muraria<br />
medievale, collega il<br />
quartiere di Sant’Andrea al<br />
ponte acquedotto, regalando<br />
a quanti lo attraversano uno<br />
spettacolo meraviglioso e unico<br />
della grav<strong>in</strong>a.<br />
Santuario Madonna delle<br />
Grazie<br />
Nata come santuario mariano<br />
fuori della citta è nota per la<br />
sua facciata sulla quale è riprodotto<br />
lo stemma della famiglia<br />
del Vescovo Giust<strong>in</strong>iani, che<br />
a proprie spese la edificò nel<br />
1602.<br />
Chiesa, Convento e Chiostro<br />
San Francesco<br />
Sorta sui resti di una primitiva<br />
chiesa francescana del 1300,<br />
40 GRAVINA IN PUGLIA
l’attuale Chiesa risale al 1500<br />
circa nelle forme del r<strong>in</strong>ascimento<br />
locale che caratterizzano<br />
anche la Cattedrale. Spiccano<br />
il campanile settecentesco<br />
e il Chiostro adiacente.<br />
Chiesa, Convento e Chiostro<br />
San Sebastiano<br />
Appartenente ad un Convento<br />
Benedett<strong>in</strong>o del XV secolo,<br />
è movimentato da archi e da<br />
colonne laterali su cui si muove<br />
il porticato del convento. Al<br />
centro del Chiostro dom<strong>in</strong>a il<br />
pozzo orig<strong>in</strong>ale. Bellissimi gli<br />
affreschi seicenteschi di Fra<br />
Giuseppe da <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>.<br />
Ipogei di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
Un <strong>in</strong>credibile mondo sotterraneo<br />
caratterizza tutto il centro<br />
storico di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>. Un labir<strong>in</strong>to<br />
di cant<strong>in</strong>e, luoghi di culto, cunicoli,<br />
granai, forni, cisterne. In<br />
questo mondo, alquanto suggestivo,<br />
si scoprono torrioni e<br />
resti di antiche c<strong>in</strong>te murarie.<br />
Bosco Difesa Grande (sito SIC)<br />
È il più importante della Prov<strong>in</strong>cia<br />
di Bari per estensione (1800<br />
ettari) e biodiversità. Dal 1998<br />
è un SIC (Sito di Importanza<br />
Comunitaria), e racchiude specie<br />
floristiche e faunistiche rare.È<br />
probabilmente l’area con<br />
la maggior concentrazione di<br />
specie di querce autoctone<br />
d’Italia. Si raggiunge <strong>in</strong> 5 km.<br />
percorrendo la S.P. 53 per Matera<br />
e poi la S.P. 158.<br />
Parco Nazionale Alta Murgia<br />
Appena fuori dalla città, <strong>in</strong>izia<br />
il viaggio attraverso i luoghi<br />
<strong>in</strong>contam<strong>in</strong>ati del Parco Nazionale<br />
dell’Alta Murgia, il più<br />
grande parco rurale d’Italia.<br />
Il territorio è stato plasmato<br />
nei millenni dalle forze dell’erosione.<br />
Nei pressi di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
l’impressionate dol<strong>in</strong>a carsica<br />
del Pulicchio, che supera i 100<br />
metri di profondità. Anche se<br />
il paesaggio del Parco è stato<br />
modificato nei secoli dall’uomo,<br />
l’Alta Murgia conserva una<br />
fauna e una flora di grande <strong>in</strong>teresse<br />
e ricchezza, oltre alle<br />
numerose tracce antropiche:<br />
masserie, jazzi, neviere, muretti<br />
a secco, segnano tutto il territorio,<br />
disegnandone il profilo.<br />
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camm<strong>in</strong>i e vie storiche, oggi ripercorribili a piedi, a cavallo<br />
o <strong>in</strong> bicicletta per godere <strong>in</strong> ogni stagione di uno<br />
scenario naturalistico esclusivo oltre che a vivere una<br />
esperienza di “profondo camm<strong>in</strong>o”.<br />
44 GRAVINA IN PUGLIA
GRAVINA IN PUGLIA<br />
45
46 GRAVINA IN PUGLIA
Il Borgo rurale “Dolcecanto”<br />
fu costruito negli anni 60<br />
<strong>in</strong> seguito alla Riforma Agraria<br />
che istituì un nuovo sistema<br />
di vita sociale <strong>in</strong> campagna. Il<br />
progetto politico della Riforma<br />
Agraria stabilì l’assegnazione<br />
dei “poderi - quote” di<br />
terreno, di estensione variabile<br />
secondo la fertilità dei terreni.<br />
Ogni beneficiario del podere si<br />
impegnava a dimorare per 30<br />
anni <strong>in</strong> campagna e a dedicarsi<br />
esclusivamente all’attività agricola,<br />
pena la perdita del beneficio<br />
ricevuto. Le case rurali furono<br />
costruite con tufi, estratti<br />
delle cave grav<strong>in</strong>esi, costituite<br />
da vani sufficienti per ospitare<br />
anche famiglie numerose, dalla<br />
stalla per il mulo e la mucca,<br />
dal pollaio e altro ricovero per<br />
il maiale. Le famiglie si attivavano<br />
per essere autosufficienti,<br />
non producevano rifiuti perché<br />
tutto era riciclato attuando naturalmente,<br />
una esistenza biologica<br />
ed ecologica. La Riforma<br />
Agraria prevedeva anche la<br />
fondazione di Istituti di Avviamento<br />
Professionale Agrario.<br />
Ogni comprensorio territoriale<br />
con 200 poderi e case contad<strong>in</strong>e,<br />
tipiche dell’Alta Murgia,<br />
fu dotato di un centro sociale<br />
(villaggio) con chiesa, uffici direzionali<br />
e assistenziali, circolo<br />
serale con televisore, spaccio<br />
per francobolli sale e tabacchi.<br />
Quel sistema di vita sociale è<br />
stato tramandato e conservato<br />
da alcuni nuclei familiari che<br />
oggi si ripropongono come<br />
forma di “Turismo Esperienziale”<br />
per chi voglia godere<br />
della bellezza della vita rurale<br />
di altri tempi. Vi è la possibilità<br />
di frequentare numerosi laboratori<br />
didattici che facilitano la<br />
percezione della semplicità e<br />
della efficacia sul corpo e sulla<br />
mente della vita vissuta <strong>in</strong><br />
questi luoghi. Lo stesso nome<br />
assegnato al Borgo di “Dolcecanto”<br />
<strong>in</strong>vita all’ascolto dei numerosi<br />
concerti di uccelli che<br />
nelle diverse stagioni e <strong>in</strong> specifiche<br />
fasce orarie della giornata<br />
offrono al visitatore.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
47
Veduta su Jazzo Pantano<br />
48 GRAVINA IN PUGLIA
L’ovile ed il casello vanno localmente sotto l’unico<br />
nome dialettale di “jazzo”, locale che non corrisponde<br />
affatto né ad un ovile né ad un casello. Consta di alcuni<br />
rec<strong>in</strong>ti scoperti e circondati da muri a rustico adibiti a ricoveri<br />
delle pecore, da un basso e piccolo locale detto<br />
“mungitoio” e da un altro fabbricato non molto grande.<br />
Quest’ultimo racchiude su di sé tutti gli uffici, funzionando<br />
da stanza di ricevimento e conservazione del<br />
latte, da cuc<strong>in</strong>a, da magazz<strong>in</strong>o del prodotto fresco, da<br />
magazz<strong>in</strong>o di deposito degli attrezzi di qualsiasi genere,<br />
a tale <strong>in</strong>dustria occorrenti, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e e molto spesso<br />
anche da dormitorio del personale addetto alla custodia<br />
del bestiame.<br />
Michele Giannelli<br />
“L’<strong>in</strong>dustria pastorizia e casearia nelle Murgie baresi”<br />
<strong>in</strong> Oggetti ritrovati. Torre di Nebbia, 2005.<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
49
Bontà Grav<strong>in</strong>esi<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> ha vissuto, da sempre,<br />
di agricoltura e pastorizia,<br />
grazie ad un territorio che<br />
offre una natura generosa. Lo<br />
stesso stemma araldico cittad<strong>in</strong>o<br />
lo ricorda: “Grana Dat et<br />
V<strong>in</strong>a“ (“offre grano e v<strong>in</strong>o”).<br />
Lo storico Nardone la descrive<br />
come uno dei luoghi di eccellenza<br />
<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia, a riguardo<br />
dei prodotti della terra. Ecco<br />
alcune delle eccellenza locali.<br />
La Verdeca di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>, un v<strong>in</strong>o<br />
bianco, con un retrogusto dolce-frizzante.<br />
Il Cardoncello, un<br />
prelibato fungo che cresce nella<br />
zona della Murgia. I formaggi<br />
locali quali il Fallone, la Ricotta<br />
e il Pallone, un semiduro<br />
di latte bov<strong>in</strong>o, Presidio Slow<br />
Food.<br />
La Soppressata, la Pizz<strong>in</strong>tella,<br />
la Ventresca, i Marri tra le carni.<br />
Inf<strong>in</strong>e molti prodotti da forno<br />
a com<strong>in</strong>ciare dal Sasanello<br />
grav<strong>in</strong>ese, un biscotto di v<strong>in</strong><br />
cotto, il Tarallo e la Focaccia di<br />
San Giuseppe; prelibato anche<br />
il Pane locale. Tra i piatti tipici<br />
locali, il Calariello (un commisto<br />
di verdure murgiane e carne<br />
di agnello), i Calzoni (pasta<br />
ripiena di ricotta, zucchero,<br />
cannella e scorza di limone<br />
grattugiato, serviti col sugo),<br />
il Pane cotto (misto di verdure<br />
e pane raffermo), la Composta<br />
di peperoni dolci (una conserva<br />
di peperonc<strong>in</strong>i dolci tagliati<br />
a pezzett<strong>in</strong>i piccoli). Un viaggio<br />
nel viaggio, <strong>in</strong>somma.<br />
Murgia di Orlando<br />
50 GRAVINA IN PUGLIA
Progettazione e Costruzione di Impianti<br />
Elettrici, Idrotermici, Condizionamento,<br />
Ant<strong>in</strong>cendio, TVCC, Trasmissione Dati,<br />
Telefonia, Automazioni<br />
Impianti fotovoltaici,<br />
Forniture elettriche <strong>in</strong>grosso e dettaglio<br />
SRL<br />
Via Gianbattista Vico, 18 - Zona PIP - 70024 <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> (BA)<br />
Tel. 080 322 181 (8 l<strong>in</strong>ee) - Fax 080 3221832<br />
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Cod. Fisc. e Part. IVA 05556630720 - R.E.A. 425321<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
51
L’associazione<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> Sotterranea,<br />
nasce nel 2006 con lo scopo<br />
di conoscere, esplorare, recuperare<br />
e valorizzazione i sotterranei<br />
di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>,<br />
patrimonio ricco di chiese ed<br />
habitat rupestri, cant<strong>in</strong>e, cunicoli,<br />
acquedotti, cisterne, fogne<br />
e ossari, tutte opere <strong>in</strong>teramente<br />
scavate a mano nella<br />
“calcarenite di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong>”, roccia<br />
su cui è nata la città.<br />
Fondata dall’odierno presidente<br />
Michele Parisi, speleologo<br />
dal 1999, l’associazione,<br />
dopo tante ricerche, ha pubblicato<br />
un libro e un DVD con<br />
foto e video <strong>in</strong>editi, presentati<br />
per la prima volta a <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> il<br />
24 Aprile 2006.<br />
Il gruppo è formato da giovani<br />
<strong>in</strong>gegneri, geologi, architetti e<br />
numerosi studiosi che, negli ultimi<br />
anni, dopo aver <strong>in</strong>dividuato<br />
dei siti di particolare <strong>in</strong>teresse<br />
storico, artistico e culturale<br />
e dopo averli resi agibili, puliti<br />
ed illum<strong>in</strong>ati, lo promuovono<br />
al pubblico (importante è sottol<strong>in</strong>eare<br />
che sono tutti luoghi<br />
privati).<br />
Fra le tante opere di pubblicizzazione<br />
di questi tesori nascosti,<br />
l’8 gennaio del 2010<br />
è stato presentato a <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>Puglia</strong> il libro “Italia Segreta<br />
- Viaggio nel sottosuolo da<br />
Tor<strong>in</strong>o a Palermo” di Mario<br />
Tozzi, pubblicato dalla Rizzoli<br />
52 GRAVINA IN PUGLIA
Editore, <strong>in</strong> cui l’autore nom<strong>in</strong>a<br />
tra le tante realtà sotterranee<br />
nazionali anche quella di <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>. Oltre all’autore,<br />
spiccava la presenza della dott.<br />
ssa Leonella Desantis dell’AN-<br />
CI, promotrice della rete delle<br />
città sotterranee.<br />
Descrivere questi luoghi è <strong>in</strong>utile,<br />
le parole non riuscirebbero<br />
a dare una reale visione del<br />
patrimonio sotterraneo della<br />
città pugliese, sarebbe raccomandabile<br />
una visita diretta a<br />
questi siti.<br />
Comunque è possibile visiona-<br />
re parte di questi tesori nascosti<br />
sul nostro sito www.grav<strong>in</strong>asotterranea.it.<br />
Per altre <strong>in</strong>fo:<br />
<strong>in</strong>fo@grav<strong>in</strong>asotterranea.it<br />
Natale Parisi<br />
328.5415379<br />
54 GRAVINA IN PUGLIA
Bosco Difesa<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
55
Le ATTIVITÀ<br />
bamb<strong>in</strong>i<br />
Parco Giochi<br />
Rob<strong>in</strong>son<br />
Parco Giochi<br />
Corso Di Vittorio<br />
Parco Giochi<br />
Zona Pip<br />
sport<br />
Stadio Comunale<br />
Via Sp<strong>in</strong>azzola<br />
Campo di Grottasolagne<br />
Corso Di Vittorio<br />
Campi Tennis<br />
Via Dante<br />
Piazza Scacchi<br />
Piazza Cavour<br />
Via Trieste<br />
Via Matteotti<br />
Piazza della Repubblica<br />
Piazza Buozzi<br />
Piazza Plebiscito<br />
per Hotel, B&B, Caffè e Ristoranti,<br />
visite guidate:<br />
iatgrav<strong>in</strong>a.it<br />
shopp<strong>in</strong>g - vie pr<strong>in</strong>cipali<br />
Corso Aldo Moro<br />
Via Garibaldi<br />
Via Canio Musacchio<br />
Via Bari<br />
Via Tripoli<br />
Corso Di Vittorio<br />
Via San Sebastiano<br />
Via Ragni<br />
56 GRAVINA IN PUGLIA
Vista sulla <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong><br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
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58 GRAVINA IN PUGLIA
GRAVINA IN PUGLIA<br />
59
60 GRAVINA IN PUGLIA
Chiesa Rupestre San Michele delle Grotte<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
61
tel. 080 3268396
www.murgiaturismo.it<br />
Camper stop- case rurali<br />
campeggio, rifugi<br />
convenzionato<br />
VISIT CARD ALTA MURGIA<br />
www.visitcardaltamurgia.it<br />
www.acquistofacile.it<br />
Vendita Onl<strong>in</strong>e<br />
prodotti tipici, souvenir<br />
PUNTO<br />
VENDITA<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong><br />
Via Matteotti, 4<br />
Centro storico<br />
Tel. 080.3269717<br />
Cell. 348.3812083<br />
PRODOTTI TIPICI - ARTIGIANATO LOCALE<br />
Societa’ Cooperativa Sociale<br />
Servizi Turistici e Servizi Ambientali<br />
Laboratori Didattici e turismo esperenziale<br />
Pub - Birreria<br />
Pizzeria con forno a legna<br />
Consegna a domicilio<br />
Chiuso il Mercoledì<br />
di Calderoni Michele<br />
<strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong><br />
Via V<strong>in</strong>cenzo Ragni 179<br />
Tel. 080 3262307 - 339 3242334<br />
GRAVINA IN PUGLIA<br />
63
Si r<strong>in</strong>grazia:<br />
lI s<strong>in</strong>daco e l’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale;<br />
L’Assessore al turismo Michele Naglieri;<br />
Il M.llo Raffaele Masiello unitamente alla Polizia Municipale;<br />
La Fondazione Ettore Pomarici Santomasi;<br />
Il Consorzio <strong>Grav<strong>in</strong>a</strong> <strong>in</strong> Murgia;<br />
L’Associazione Territoriale Imprenditori;<br />
Lo IAT.<br />
Testi: IAT - Marcello Beneveto<br />
Foto: Marcello Benevento - Francesco Calderoni - Domenico<br />
Rosa - Giuseppe Digennaro - Bloodynose.it - De Leonardis<br />
F<strong>in</strong>ito di stampare nel mese di Febbraio 2016<br />
per conto della MP s.r.l. - Senise (Pz)<br />
Vietata la riproduzione totale o parziale di loghi, testi e foto.<br />
Tutti i diritti sono riservati.<br />
Impag<strong>in</strong>azione, grafica e illustrazione a pag. 3:<br />
Marco Deodati - Arti Visive<br />
via dei Gladioli, 27 - 85042 Lagonegro (Pz)<br />
+39 334 8411680 - marco.deodati@me.com<br />
64 GRAVINA IN PUGLIA