Geo_2_Gli_Stati_europei
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GEO 2 <strong>Gli</strong> <strong>Stati</strong> <strong>europei</strong><br />
coperta dalla taiga; a sud di questa, si estende la steppa nelle zone più<br />
aride, sostituita dalla foresta temperata alle due estremità del Paese,<br />
dove il clima è più umido (seppure non necessariamente più caldo). La<br />
tundra copre tutta la fascia costiera del Mare Glaciale Artico, con<br />
l'eccezione della zona estremo occidentale (penisola di Kola), mitigata<br />
dalle ultime propaggini della Corrente del Golfo: si tratta di un<br />
ambiente duro, dal clima estremo, caratterizzato da lunghissimi inverni<br />
con temperature molto sotto lo zero e venti molto forti; l'estate è breve<br />
ed intensa, e provoca un disgelo generalizzato che produce enormi<br />
pantani. La vegetazione è molto povera, essendo costituita quasi<br />
esclusivamente da erbe, cespugli nani, muschi e licheni. Pochissime<br />
persone abitano questo ambiente inospitale: i popoli nomadi, cacciatori<br />
e allevatori nomadi di renne, sono oggi in minoranza dopo l'arrivo dei<br />
russi. La taiga, la foresta boreale di conifere, copre senza soluzione di<br />
continuità tutto il territorio russo dall'Europa al Pacifico. La vegetazione<br />
è costituita da conifere come il larice, il pino e l'abete, oltre ad alcune<br />
latifoglie molto diffuse come la betulla; fra gli animali di maggior<br />
taglia, si annoverano l'orso, il lupo, la lince. L'ambiente è più favorevole<br />
al popolamento umano rispetto a quello della tundra, anche se in una<br />
larga fetta del territorio il clima è troppo freddo per uno sviluppo<br />
agricolo regolare: in particolare, importanza capitale a questi fini<br />
assumono i brevi periodi di crescita dei vegetali. L'intera zona resta<br />
perciò non molto popolata.<br />
Dove le temperature estive sono sufficientemente alte da causare<br />
elevata evapotraspirazione e le precipitazioni restano basse (400-500<br />
mm annui), si estende la fascia della steppa, una uniforme pianura<br />
erbosa senza alberi che copre buona parte delle zone interne<br />
meridionale del territorio russo, dalla Ciscaucasia fino al confine cinese.<br />
I fertilissimi černozëm (terre nere) che contraddistinguono queste aree<br />
sono stati messi estensivamente a coltura a partire dagli anni trenta;<br />
soprattutto agli inizi dello sfruttamento, usi errati hanno portato in molti<br />
casi a una loro intensa degradazione tramite erosione idrica ed eolica.<br />
Nelle zone più aride, come ad esempio nella zona del basso Volga, la<br />
steppa diventa via via più povera fino a diventare semideserto,<br />
preannunciando i deserti dell'Asia Centrale. Sempre in presenza di<br />
stagioni estive calde, ma dove le precipitazioni sono maggiori, la<br />
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