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FALCONIERI, 100, presso lo studio dell'avvocato PAOLA FIECCHI, rappresentato e difeso dall'avvocato GIUSEPPE MACCIOTTA, giusta delega in atti; - controricorrente - avverso la sentenza n. 209/2012 della CORTE D'APPELLO di CAGLIARI, depositata il 03/05/2012 R.G.N. 259/2011; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 21/01/2016 dal Consigliere Dott. IRENE TRICOMI; \\ udito l'Avvocato BONIFACIO DAVIDE VALERIANO; Adito a l'Avvocato PATETE DOMENICO per l'avvocato GIUSEPPE; udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CARMELO CELENTANO che ha concluso per il rigetto del ricorso. Corte di <strong>Cassazione</strong> - copia non ufficiale
R.G. n. 12322 del 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. La Corte d'Appello di Cagliari, con la sentenza n. 209 del 2012, rigettava l'appello proposto dall'ing. Vacca Nazzareno nei confronti del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, in ordine alla sentenza emessa tra le parti dal Tribunale di Cagliari, in data 13 aprile 2010, e accoglieva l'appello del Consorzio dichiarando legittimo il licenziamento irrogato nei confronti del Vacca per giusta causa. 2. Il Vacca aveva lavorato come direttore generale alle dipendenza del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis con rapporto di lavoro regolato dalle norme contenute nel CCNL per i dirigenti dei Consorzi di Bonifica. Con lettera del 2 agosto 2006 del Commissario straordinario gli veniva contestato di aver inviato, in due date di luglio, degli sms all'utenza privata del Commissario straordinario di contenuto offensivo (sms 13 luglio 2006: "uomo venale, ipocrita falso, cretino falso ignorante, nullatenente, ex Dc, buono a nulla, mi spiace ma lei è fottuto"; sms 29 luglio 2006: "se leggi messaggi sappi che sei un coglioncello in quaquaraquà, se non lo sapevi o lo sapevi te lo dico io"). In data 8 agosto 2006 il Vacca aveva offerto le proprie giustificazioni, in particolare trattandosi di sfogo fuori dalle righe perché sotto pressione. Con lettera del 29 gennaio 2007 del Commissario straordinario era stato licenziato in tronco per giusta causa, ex art. 5 del CCNL di categoria in esito al parere favorevole espresso dalla Commissione prevista dal suddetto CCNL per i procedimenti disciplinari a carico dei dirigenti. 3. Il Tribunale di Cagliari con la suddetta sentenza del 13 aprile 2010 riteneva indiscutibile l'applicabilità del CCNL fin dall'avvio del procedimento, ma riteneva illegittimo il licenziamento in quanto il fatto non rientrava tra le giuste causi/ elencate nell'art. 5, dell'allegato H, del CCNL, ma era sussumibile nell'ipotesi di cui alla lettera h, dell'art. 4, dell'allegato H, del CCNL, per la quale era prevista la sospensione dal servizio fino a tre giorni. 4. Entrambe le parti proponeva' appello; il datore di lavoro perché fosse accertata la legittimità del licenziamento; il lavoratore per la declaratoria di reintegra, esclusa dal Tribunale senza tener conto che l'art. 81 del CCNL garantiva la stabilità del rapporto di lavoro del dirigente. 5. La Corte d'Appello riteneva fondato l'appello dei Consorzio, in quanto il fatto contestato andava ricondotto alla nozione di giusta causa ex art. 2119 cc, e rigettava l'appello del lavoratore, in quanto non vi era più spazio per la tutela reale. 6. Per la cassazione della sentenza resa in grado di appello ricorre il lavoratore con tre motivi. 7. Resiste con controricorso il Consorzio. MOTIVI DELLA DECISIONE 3 Corte di <strong>Cassazione</strong> - copia non ufficiale
Page 1: Civile Sent. Sez. L Num. 6015 Anno
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Page 9: R.G. n. 12322 del 2013 dell'ulterio

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