Viaggio nel Mediterraneo
di Giorgia De Pasquale
di Giorgia De Pasquale
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Gustave Flaubert<br />
Anno: 1849<br />
Età: 27 anni<br />
Flaubert parte con l’amico Maxime<br />
du Camp imbarcandosi a Marsiglia<br />
<strong>nel</strong> 1849. Raggiungono l’Egitto, dove<br />
per otto mesi viaggiano lungo le rive<br />
del Nilo fino a Wadi Halfa. Il viaggio<br />
prosegue per Beirut, Gerusalemme,<br />
Damasco, Costantinopoli, Atene,<br />
Napoli, Roma e Venezia.<br />
proprio dalla Sicilia, accompagnato<br />
dall’amico Léon Gaucherel e da Pepe,<br />
un anziano siciliano incontrato a<br />
Selinunte, che li guiderà nei tratti più<br />
accidentati dell’Isola.<br />
Nel 1840, <strong>nel</strong> 1845 e <strong>nel</strong> 1847 John<br />
Ruskin viaggia lungo tutta l’Italia<br />
maturando quell’estetica della<br />
decadenza che influenzerà tutta la<br />
sua produzione artistica e letteraria<br />
successiva.<br />
Nell’Ottocento si viaggia alla<br />
ricerca di piaceri, paesaggi e nuovi<br />
modi d’essere. Gli itinerari classici<br />
del Grand Tour si allungano,<br />
raggiungendo il Nord Africa: Tunisia,<br />
Algeria, Marocco, Egitto.<br />
Il Sud amplia i propri confini toccando<br />
le restanti coste del <strong>Mediterraneo</strong>.<br />
A Parigi si possono ammirare<br />
i panoramas di Pierre Prevost<br />
raffiguranti Atene o Gerusalemme,<br />
François-René de Chat2eaubriand<br />
pubblica “Itinerario da Parigi a<br />
Gerusalemme”(1811); Maxime Du<br />
Camp pubblica “Le Nil” (1854), il primo<br />
libro di viaggi illustrato con fotografie<br />
eseguite dall’autore stesso; Gustave<br />
Flaubert scrive “Salammbò”(1862).<br />
31<br />
Nel 1831 il pittore francese Eugène<br />
Delacroix viaggia verso la Spagna<br />
raggiungendo Tangeri, Meknès, Algeri.<br />
Durante il suo viaggio in una lettera<br />
ad Auguste Jal scrive: Roma non è più<br />
a Roma 8 . Roma, ormai terra esausta,<br />
è stata depauperata dall’eccessiva<br />
attenzione su di essa riportata e viene<br />
sostituita da luoghi più consoni alle<br />
nuove direzioni di ricerca delle arti,<br />
ancora più a Sud.<br />
Verso la fine del secolo anche gli<br />
architetti forzano gli itinerari: <strong>nel</strong><br />
1894 Joseph Maria Olbrich viaggia<br />
per l’Italia spingendosi fino a<br />
Tunisi; Joseph Hoffmann seguirà lo<br />
stesso itinerario l’anno successivo,<br />
confermando la lezione di Schinkel<br />
per le attenzioni che l’architetto<br />
austriaco trasferisce sui temi<br />
compositivi e per le aspettative che<br />
pone <strong>nel</strong> suo osservare.<br />
Inizia, sotto la suggestione dei<br />
paesaggi del Sud, un processo<br />
di purificazione dell’architettura<br />
che, ispirandosi all’edilizia povera<br />
8. Garcìa Angel González, Impressions d’Afrique,<br />
in “Casabella”, 703, 2002, p.92