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Viaggio nel Mediterraneo

di Giorgia De Pasquale

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Se voi non sopportate la bellezza<br />

fatele dunque guerra a viso aperto.<br />

Un tempo la follia fu crocifissa,<br />

oggi un mite buon senso l'assassina.<br />

Quanti mirabilmente costringeste<br />

<strong>nel</strong>la miseria, quante volte a riva<br />

bloccaste il timoniere allegro e audace<br />

pronto a salpare per il caldo oriente!<br />

“Il giovane ai saggi consiglieri” Fridrich Hölderlin*<br />

* Traduzione di Enzo Mandruzzato, da Fridrich<br />

Hölderlin, Le Liriche, Adelphi edizioni, Milano, 1977<br />

Tutto nasce dal paesaggio e sotto la luce del sole, paesaggi dalle topografie<br />

tormentate che muovono le masse alberate fino al mare. Le spiagge erano<br />

selvagge, sulla sabbia, smossa e ondulata, si accumulavano alghe secche,<br />

tronchi e rami spezzati dalle tempeste, resti di naufragi, odore di pesce e<br />

salnitro. Tutta quella esplosione di vita, e sensualità, e libertà, risplendeva<br />

ancora di più ogni volta che veniva bagnata da una luce tagliente, ottimista<br />

e solida, che portava a rendere grazie agli Dei, e alla vita, i viaggiatori arrivati<br />

dalla nebbia e dal freddo che approdavano sulle coste del Mare di tutti i mari,<br />

dei popoli e delle culture, dei miti e delle leggende, dell’arte, del pensiero<br />

antico...e dell’architettura. Arrivavano con le loro menti illuminate da Stendhal<br />

(1783-1842), Goethe (1749-1832), Durrell (1912-1990), o Kavafis (1863-1933), o<br />

dalle incisioni di Piranesi (1720-1778) “Vedute italiane” o dai quadri di Nicolás<br />

Poussin (1594-1665). Storie e testimonianze di coloro che avevano, <strong>nel</strong>le lunghe<br />

notti d’inverno, costruito o immaginato i propri paesaggi di destinazione.<br />

Perché il paesaggio è il contesto dell’uomo, ed è l’origine dell’architettura, del<br />

movimento, della sosta, del proteggersi, del contemplare, della creatività, e della<br />

vita, e del sogno. E al paesaggio l’uomo ritorna, <strong>nel</strong>la nostalgia, nei momenti di<br />

vita, e <strong>nel</strong>la morte.<br />

Quando Karl Friedrich Schinkel (1781-1841) costruisce il sorprendente<br />

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