f+h intralogistica 2/2015 (IT)
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FLUSSO DI MATERIALE I INTERVISTA<br />
Il potenziale della lean production<br />
non è stato sfruttato appieno<br />
<strong>f+h</strong> Intralogistics intervista l’Ing. Stefan Armbruster, esperto di mercato nell’ambito lean<br />
production, responsabile sviluppo presso item Industrietechnik GmbH a Solingen in Germania<br />
Negli anni ’70 la lean production si caratterizzava per il principio di costanti<br />
miglioramenti e l’idea di elevata qualità come successo. Oltre quarant’anni dopo<br />
questo tema è ancora rilevante? Nell’intervista l’Ing. Stefan Armbruster chiarisce<br />
il potenziale ancora da sfruttare e i fattori spesso sottovalutati nella pratica.<br />
Lean production è un concetto degli anni<br />
Settanta. Perché un’azienda nel XXI secolo<br />
dovrebbe continuare a occuparsene?<br />
Perché i principi si sono rivelati giusti. Chi<br />
aumenta l’efficienza diminuendo gli sprechi<br />
riduce i costi e migliora il processo. Un<br />
costante miglioramento dà più risultati<br />
nella pratica, anzichè sperare o aspettare<br />
grandi salti.<br />
Quanto “snella” può ancor essere la<br />
produzione? C’è ancora margine di<br />
miglioramento?<br />
Lean production non è una situazione<br />
finale, ma un modo di raggiungere gradualmente<br />
la condizione ottimale. Siamo<br />
ancora lontani dall’aver sfruttato appieno<br />
il potenziale della lean production. Infatti<br />
esistono tutt’oggi aziende che non hanno<br />
acora preso in considerazione tale metodo.<br />
Qui c’è ancora molto da fare.<br />
Più si attua tale trasformazione, tanto più<br />
piccoli devono diventare i passi del processo.<br />
La stessa Toyota, ideatrice del concetto<br />
“lean”, non affermerebbe mai di aver eliminato<br />
tutti gli sprechi. Chi si mostra soddisfatto<br />
dei risultati, non sarà mai propenso<br />
al miglioramento. Nello sviluppo di prodotti<br />
è difficile che si sostenga: “un’automobile<br />
migliore non è possibile produrla.”<br />
Evitare gli sprechi è un principio lean<br />
production. Nelle aziende dove si rilevano<br />
maggiormente sprechi?<br />
Si parla di sette muda, ossia le sette tipologie<br />
principali di spreco. La sovrapproduzione<br />
è considerata il peggior spreco, in<br />
quanto racchiude la maggior parte degli<br />
altri sprechi. La ricerca moderna ha addirittura<br />
individuato due muda nuovi, lo<br />
spreco di talenti e l’assenza di ergonomia.<br />
Perché la mancanza di ergonomia<br />
rappresenta uno spreco?<br />
Gli individui si differenziano per altezza,<br />
forza ed età. Dovendosi adeguare alla<br />
postazione di lavoro, non è possibile sfruttare<br />
appieno il proprio potenziale. Le postazioni<br />
di lavoro ergonomiche sono adatte<br />
a ogni singolo individuo, aumentando la<br />
produttività e diminuendo i casi di malattia.<br />
Se la capacità produttiva di ogni collaboratore<br />
fosse davvero sfruttata, anzichè<br />
sprecarla l’azienda potrebbe ricavarne<br />
profitto. Si avrebbe beneficio in termini di<br />
benessere con vantaggi per il collaboratore,<br />
che sarebbe ancor più motivato.<br />
Si tratta di una vera soluzione<br />
“win-win”.<br />
Questi metodi non sono in<br />
contraddizione col principio<br />
lean, in quanto necessitano<br />
di atri mezzi ausiliari?<br />
Al contrario. Lean non<br />
significa eliminare, ma<br />
evitare ciò che è inutile.<br />
In proposito è necessario<br />
aggiungere ciò<br />
che consente di lavorare<br />
in modo più<br />
produttivo. Nessuno<br />
rinuncerebbe a<br />
una pressa per<br />
metalli per risparmiare<br />
energia<br />
elettrica. I<br />
sistemi modulari<br />
lean production<br />
consentono<br />
ai<br />
collaboratori<br />
in loco di<br />
produrre con<br />
30 <strong>f+h</strong> Intralogistica