05.12.2016 Views

S-GUARDO OLTRE di Mara Ruzza

Catalogo dell'esposizione personale alle Ex Scuderie di Palazzo Moroni Padova, 2016

Catalogo dell'esposizione personale alle Ex Scuderie di Palazzo Moroni Padova, 2016

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’espressione che ricorre più frequentemente nelle riflessioni sul lavoro <strong>di</strong><br />

<strong>Mara</strong> <strong>Ruzza</strong> (come un soffio che arriva dalle viscere della mente; come un<br />

fedele esergo) è Mater Materia, cuore <strong>di</strong> un concetto generativo che unisce le<br />

mani e la fattualità primigenia al pensiero e alle sue vie. Nocchiero è l’occhio<br />

che della mente è estroflessione e per via <strong>di</strong> pupilla, sprofonda nel mistero.<br />

C’è molto lavoro, ricerca, esperienza nelle opere <strong>di</strong> <strong>Mara</strong> <strong>Ruzza</strong> e una passione<br />

antica per la conoscenza: sapere per fare, addentrarsi nei domini della filosofia<br />

per trasformare la materia. L’una senza l’altra patisce, <strong>di</strong>minuisce: non scala<br />

ipotesi d’infinito a partire dalla terra. Una bella vicenda che, come insegnante <strong>di</strong><br />

Storia dell’Arte al tempo degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Mara</strong>, ho visto farsi strada nella passione<br />

per la cognizione della forma, il significato del tempo, l’orizzonte della creazione.<br />

Poco tempo, chiasso d’entusiasmo, coinvolgimento, mire comuni: in<strong>di</strong>menticabili<br />

anni <strong>di</strong> complessità scomposta, generosa, ribollente. L’attenzione <strong>di</strong> <strong>Mara</strong> era<br />

totale, esigente. Una risorsa per tutti, uno stimolo per me. Puntava alla creazione<br />

e sapeva che era molto: ambizione purissima, senza scorciatoie. E poi è andata su<br />

quella strada dritta, decisa, anche se tutta in salita. Ed è arrivata a <strong>di</strong>re, a creare<br />

quello che andava maturando: l’opera come epifania <strong>di</strong> una ragione profonda.<br />

Le <strong>di</strong>verse forme, le <strong>di</strong>verse grandezze delle sue creature sono echi che arrivano<br />

dall’Origine, sono metafore generative. Per questo sanno <strong>di</strong> poesia e <strong>di</strong> musica, <strong>di</strong><br />

creta e <strong>di</strong> assoluto. Ritmi e onde, ni<strong>di</strong> <strong>di</strong> senso. E sappiamo bene, all’oggi, quanto<br />

siano importanti queste soglie.<br />

Virginia Baradel

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!