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LEGGE DI BILANCIO 2017

OCD177-2629

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ARTICOLO 1, COMMI 568-575<br />

testo unico della radiotelevisione (decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177), che<br />

costituisce un Trattato internazionale vincolante per i Paesi membri, nonché gli<br />

atti finali delle "Conferenze mondiali delle radiocomunicazioni" (WRC), in<br />

particolare quella tenutasi a Ginevra nel 2012 (WRC12). Vengono inoltre recepiti<br />

i provvedimenti obbligatori approvati dalla Unione Europea e (su base volontaria)<br />

quelli della CEPT (Conferenza Europea delle Poste e Telecomunicazioni).<br />

Le reti di seconda generazione (2G) sono nate nel 1991 come un insieme di<br />

standard che regolavano la telefonia mobile, senza particolare attenzione alla<br />

trasmissione dati. La terza generazione (3G) si è concentrata su videochiamate e<br />

Internet e TV in mobilità. Le reti 4G sono progettate per migliorare aspetti come<br />

la telefonia via IP (VoIP), le videoconferenze e il cloud computing, oltre che i<br />

video in streaming e il gioco online. La quarta generazione di tecnologia mobile<br />

(detta anche LTE) è in fase di implementazione dal 2010, mentre si sta già<br />

lavorando per definire la nuova tecnologia 5G, destinata ad integrare il 4G, ma<br />

senza sostituirlo, a partire dal 2020 e che dovrebbe consentire l’ulteriore sviluppo<br />

delle velocità e dei servizi di connessione nella prospettiva anche dell’Internet of<br />

Things (IoT).<br />

La connettività senza fili richiede l’accesso allo spettro nelle bande al di sotto<br />

di 1 GHz, in quanto consentono di assicurare allo stesso tempo copertura ampia e<br />

velocità elevate. Nel novembre 2015 si è tenuta la Conferenza mondiale WR15,<br />

che ha portato a termine i negoziati internazionali per l’uso della “banda dei 700<br />

MHz”, che comprende le frequenze da 694 a 790 MHz, stabilendo che dovrebbe<br />

essere assegnata alla banda larga senza fili (broadband mobile), anziché al digitale<br />

terrestre. Intorno al 2020-2021 gli operatori italiani potrebbero essere chiamati ad<br />

una nuova gara, già svoltasi in Francia ed in Germania, per l’assegnazione delle<br />

frequenze a 700 Mhz per consentire il passaggio alla nuova tecnologia 5G.<br />

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