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42 CLAUDIO BERNARDI INTERVISTA FRANZ<br />
Per e<strong>se</strong>mpio, <strong>se</strong> <strong>se</strong>i a lezione e succede qualcosa che ti farebbe ridere,<br />
ma non puoi, più ti dici di non ridere e più ti viene da ridere.<br />
Creare una situazione che genera imbarazzo fa scattare il riso. Ne è<br />
un e<strong>se</strong>mpio lo sketch della panchina: Ale mi dice le co<strong>se</strong> che tutti noi<br />
abbiamo pensato in situazioni analoghe, quando c’è qualcuno che vuole<br />
attaccare discorso con noi, dal dottore per e<strong>se</strong>mpio. La risata liberatoria<br />
del pubblico nasce perché le regole sociali non permettono di dire<br />
tutte le co<strong>se</strong> che si pensano: noi invece lo possiamo fare e il pubblico<br />
finalmente ne ride.<br />
C. Bernardi: Dai, facci un e<strong>se</strong>mpio...<br />
Franz: D’accordo. Ale sta aspettando la fidanzata al bar e io mi siedo<br />
al suo tavolino. Lui mi dice di avere fretta, che sta attendendo un’altra<br />
persona. Io gli rispondo: “Guardi, bevo un caffè e vado via, una cosa velocissima”.<br />
Ale allora mi dice che non vede da venti anni la sua fidanzata…<br />
Io gli chiedo: “Si chiamava Maria?” “Ma come fa a saperlo?”, chiede<br />
Ale. Rispondo: “Sono io!” E questo fa scattare la risata. Perché la gente<br />
si mette nei panni di Ale .<br />
Io, allora continuo: “Mi hai pensato?” Ale risponde che si chiedeva <strong>se</strong><br />
fos<strong>se</strong> cambiata la sua fidanzata. Cavolo <strong>se</strong> era cambiata!<br />
Il punto di partenza di una situazione comica è un conflitto che suscita<br />
il pensiero: e <strong>se</strong> capitas<strong>se</strong> a me?<br />
C.Bernardi: Si ride sul conflitto di coppia, sulla famiglia o sulle istituzioni.<br />
Franz: In genere noi portiamo in scena le dinamiche quotidiane tra le<br />
persone. L’altro giorno ero al mercato e ho <strong>se</strong>ntito dietro di me qualcuno<br />
che diceva ad una signora: “Che tempo che fa! Non si sa come vestirsi…”<br />
La <strong>se</strong>ra a Zelig ho ripetuto la fra<strong>se</strong> ad Ale e lui mi ha risposto, improvvisando:<br />
“Rimanga a casa!”<br />
Sono sicura che quella signora al mercato ha pensato la stessa cosa,<br />
ma non l’ha potuta dire. Noi invece l’abbiamo detta.<br />
È un’analisi che faccio qui ora, perché noi non scriviamo partendo da<br />
una teoria; sappiamo, certo, che si deve partire da un conflitto, questo sì.<br />
Domanda del pubblico:<br />
In<strong>se</strong>gno in Cattolica e <strong>sono</strong> madre di due figli. Mi chiedo e volevo capire<br />
come portare l’ironia in casa. Noto che l’educazione può portare<br />
Acquistato da maria teresa spiga su VitaPensiero_store il 2016-12-13 08:51 Numero Ordine Libreria: 201201600029405 Copyright © 2016, Vita e Pensiero