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I tempi di scatto brevi fermano l'azione, ma gli otturatori non sono ...

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È certamente vero che ricorrendo a <strong>tempi</strong> <strong>di</strong> esposizione più lunghi si<br />

aumenta l’effetto mosso su soggetti in movimento. Ma è anche vero<br />

che un effetto scia può essere esaltato, o creato ex-novo, anche con il<br />

fotoritocco. Qui una moto in fuoristrada, ripresa con un tempo lento e<br />

quin<strong>di</strong> già leggermente mossa, è stata ripresa con una compatta <strong>di</strong>gitale.<br />

Il file, aperto a video nel computer, è stato trattato con Adobe Photoshop<br />

attivando pri<strong>ma</strong> una funzione <strong>di</strong> riquadro della superficie da ri-<br />

Detta<strong>gli</strong>o<br />

otturatore a<br />

lamelle<br />

metalliche a<br />

scorrimento<br />

verticale,<br />

della Ca<strong>non</strong><br />

EOS 450D.<br />

La Ca<strong>non</strong> EOS 450D<br />

monta un otturatore<br />

a ten<strong>di</strong>ne metalliche<br />

verticale, davanti<br />

ad un sensore<br />

a scansione<br />

progressiva. La<br />

prontezza <strong>di</strong><br />

<strong>scatto</strong> è com<br />

u n q u e<br />

elevata.<br />

72 LUGLIO 2008 FOTOGRAFIA REFLEX<br />

AUMENTARE IL MOSSO<br />

A sinistra, il motociclista è stato ripreso<br />

ad 1/40s, f/4.5, 200 ISO, con una<br />

compatta <strong>di</strong>gitale. Con il risultato <strong>di</strong><br />

ottenere un leggero, <strong>ma</strong> evidente, effetto<br />

mosso.<br />

Il file è stato aperto in Adobe Photoshop<br />

(sopra) e, su <strong>di</strong> un’area in<strong>di</strong>viduata<br />

con l’utensile Lazo poligonale,<br />

è stata attivata la funzione Filtri ><br />

Sfocatura > Effetto movimento.<br />

dubbio che un tempo d’esposizione breve sia<br />

utile per bloccare un’azione. Ma, osserviamo,<br />

è importante, o me<strong>gli</strong>o in<strong>di</strong>spensabile, anche<br />

per un altro scopo: quello <strong>di</strong> consentire alla<br />

fotocamera <strong>di</strong> operare ad elevate velocità <strong>di</strong><br />

raffica. È inutile <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una reflex <strong>di</strong>gitale<br />

<strong>di</strong> ulti<strong>ma</strong> generazione, capace <strong>di</strong> 10 fps, se<br />

quando la si usa <strong>non</strong> si impostano <strong>tempi</strong> <strong>di</strong><br />

esposizione estre<strong>ma</strong>mente <strong>brevi</strong>. La raffica<br />

veloce è eseguibile soltanto se è rapida la movimentazione<br />

della meccanica che sovrintende<br />

al ribaltamento dello specchio e all’apertura<br />

dell’otturatore. Questa viene raggiunta<br />

soltanto con <strong>tempi</strong> molto <strong>brevi</strong>.<br />

L’altro aspetto, da <strong>non</strong> sottovalutare, è poi<br />

il ritardo <strong>di</strong> <strong>scatto</strong>. È un parametro<br />

importantissimo, <strong>non</strong> soltanto<br />

per i fotografi sportivi <strong>ma</strong><br />

anche, ad esempio, per chi<br />

vuole scattare a bambini che<br />

giocano. Diciamo che la vecchia<br />

battuta “ho scattato al<br />

mio cane che correva, <strong>ma</strong> in<br />

fotografia ho registrato soltanto<br />

la coda” può ancora essere<br />

valida. Però la situazione<br />

è in evoluzione. Oggi le mi<strong>gli</strong>ori<br />

reflex <strong>di</strong>gitali rispondono<br />

allo <strong>scatto</strong> con una<br />

prontezza che egua<strong>gli</strong>a, e in<br />

qualche caso supera, le reflex<br />

analogiche. La <strong>di</strong>fficoltà in-<br />

toccare, isolata con l’utensile lazo poligonale. Poi, sulla superficie così<br />

in<strong>di</strong>viduata, <strong>sono</strong> state applicate le funzioni Filtri > Sfocatura > Effetto<br />

movimento. Nella finestra <strong>di</strong> lavoro è stata regolata la Distanza in pixel<br />

verificando l’effetto con l’Antepri<strong>ma</strong> ed è stata inclinata la scia del<br />

mosso regolando l’Angolo sul valore, in questo caso, <strong>di</strong> -12°. Volendo,<br />

lungo i bor<strong>di</strong> della scia si pos<strong>sono</strong> anche eseguire piccoli ritocchi <strong>di</strong> perfezionamento<br />

con l’utensile Cerotto, oppure Timbro.<br />

In risultato<br />

finale: al<br />

mosso<br />

generato in<br />

ripresa si è<br />

aggiunto un<br />

evidente<br />

effetto scia<br />

ottenuto in<br />

fotoritocco.<br />

vece ri<strong>ma</strong>ne, e la situazione è critica, soltanto<br />

nel mondo delle compatte <strong>di</strong>gitali, spesso<br />

<strong>di</strong>sastrosamente lente. Per esse, vale il consi<strong>gli</strong>o<br />

<strong>di</strong> rime<strong>di</strong>are per mezzo <strong>di</strong> una pre-focheggiatura.<br />

È valido, perché il limite operativo<br />

in questi casi risiede, <strong>di</strong> solito, <strong>non</strong> tanto<br />

nella rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> risposta dell’otturatore quanto<br />

nella lentezza dell’autofocus. Basta dunque<br />

focheggiare sul punto in cui si prevede<br />

che transiterà il soggetto, eventualmente<br />

escludendo l’autofocus, attenderlo al varco e<br />

infine scattare.<br />

Fino a qui, <strong>gli</strong> aspetti della pratica sul campo.<br />

Quanto poi a<strong>gli</strong> <strong>otturatori</strong> adottati sulle<br />

fotocamere <strong>di</strong>gitali, qualcosa sta cambiando<br />

e, per chi guarda all’evoluzione tecnologica,<br />

può essere interessante approfon<strong>di</strong>re il te<strong>ma</strong>.<br />

Otturatore elettronico? Esiste un dubbio<br />

ricorrente, quando si parla <strong>di</strong> fotocamere <strong>di</strong>gitali.<br />

Questo: tenuto conto che il sensore <strong>di</strong>gitale<br />

ha preso il posto della pellicola, è ancora<br />

necessario <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />

otturazione meccanica, collocato davanti al<br />

sensore? Perché le fotocamere <strong>non</strong> controllano<br />

l’esposizione semplicemente attivando<br />

e <strong>di</strong>sattivando, elettricamente, il sensore<br />

stesso? Se lo facessero, <strong>non</strong> avrebbero bisogno<br />

<strong>di</strong> un meccanismo costoso, certamente<br />

complicato da costruire. È un meccanismo<br />

che, secondo i fotoriparatori, è molto esposto<br />

a guasti.<br />

Ebbene, alcune fotocamere <strong>di</strong>gitali com-

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