PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - luglio-agosto 2017

More documents

Recommendations

Info

FEDE & VITA fatta la tua volontà, come in cielo così in terra». Con questa «Sia espressione chiediamo al Signore ciò che lui vuole. Non siamo noi che gli diciamo che cosa deve fare, vogliamo invece renderci disponibili al suo progetto. Ma che cosa significa «volontà di Dio»? In che senso chiediamo che «si faccia la volontà di Dio»? Il problema è intenderla in modo corretto. Nel Vangelo di Matteo, al capitolo 18 – in cui si parla della Chiesa e della sua organizzazione –, al termine della parabola della pecora smarrita Gesù dice: «Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda» (v. 14). Ecco la volontà di Dio: che anche l’essere più piccolo, «Sia fatta la tua volontà» considerato meno significante, è prezioso agli occhi di Dio, che non vuole vada perduto. «Neanche uno di questi piccoli si perda» Dunque, l’azione di Dio contenuta nella sua «volontà» riguarda la «salvezza», cioè la realizzazione personale di ognuno degli esseri umani. Possiamo pensare la salvezza come l’opposto del fallimento: Dio vuole la nostra salvezza nel senso che non vuole il nostro fallimento. Il concetto è forse un po’ difficile da comprendere. È vero, gli anziani ci hanno insegnato che «non si muove foglia che Dio non voglia». Un’affermazione che può essere pericolosa, se usata per giustificare tutto il reale: tutto quello che capita è voluto da Dio, ma se è voluto da Dio non può che essere buono. Il «Padre nostro», la preghiera di Gesù > 5 La volontà di Dio non va identificata semplicemente con quello che capita o scambiata con i nostri desideri ◼ A CURA DI CARLO ROCCATI Ragionando in questo modo, ci troviamo di fronte al problema di mettere insieme la libertà dell’uomo e il progetto di Dio. Fino a che punto siamo liberi di agire, se Dio ci «costringe» a fare ciò che vuole? E se possiamo fare liberamente ciò che vogliamo, è possibile anche compiere qualcosa che lui «non vuole», e quindi «muovere una foglia» che lui non vuole? Conflitti I casi della vita sembrano presentare molte situazioni di «conflitto» tra realtà e volontà, tra libertà umana e volontà divina. Come interpretare, per esempio, una situazione di malattia grave con la volontà di Dio, che vuole per noi sempre la salvezza? Forse Dio vuole la malattia? Non lo sappiamo. È importante non rispondere con troppa precipitazione, sia in un senso che in un altro. Certamente è azzardato dire che Dio voleva che quella persona si ammalasse gravemente; ma è altrettanto difficile dire che Dio non vuole quella determinata situazione, quella malattia. Non abbiamo elementi sufficienti per dire ciò che pensa Dio e che cosa vuole. Però una cosa è chiara: Dio vuole la nostra 20 | Portavoce | luglio-agosto 2017
SAN LEOPOLDO IERI E OGGI Novena e festa di san Leopoldo Pellegrini in gruppo, devoti, famiglie e, come sempre, tanti padovani hanno espresso la loro devozione verso il frate dalmata, popolarissimo confessore di Padova. Nell’anno del 75° anniversario della sua morte, le diverse parrocchie del vicariato padovano di Dolo hanno animato la novena iniziata il 3 maggio. Una loro rappresentanza era presente, con i parroci e le autorità civili e militari di Padova, alla celebrazione principale del giorno della festa, quella delle ore 19, presieduta da S.E. mons. José Octavio Ruiz Arenas, vescovo colombiano e segretario del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione Il fine intuito e la santità di vita: ecco perché Leopoldo attraeva ◼ DI ALESSANDRO MINARELLO* - FOTO DI DANIELE BETTELLA Pellegrini di comunità diverse – provenienti dal vicariato di Dolo e da quella vasta e sempre attraente zona veneziana conosciuta con il nome di Riviera del Brenta – sono venuti nei giorni scorsi in questo santuario, luogo benedetto dalla presenza umile e santa di padre Leopoldo, dai tratti accoglienti del suo cuore e dal suo lungo e fecondo ministero della Misericordia. […] Siamo qui, personalmente attratti dalla sua figura umile e santa, per presentare al Signore, con la sua intercessione, la nostra vita, le nostre personali intenzioni. E portiamo davanti alla sua tomba anche la preghiera di tanti nostri fratelli e sorelle che sanno che noi siamo qui: molti di loro ci hanno affidato le loro intenzioni, la loro sofferenza, le difficoltà della loro salute, le loro situazioni familiari... Sulla scia di tantissime altre persone che il santo confessore ha incontrato nei trent’anni del suo ministero sacerdotale esercitato qui a Padova, ci sentiamo come conosciuti per nome e capiti in tutto quello che luglio-agosto 2017 | Portavoce | 25
Page 1 and 2: Portavoce N. 6 - LUGLIO-AGOSTO 2017
Page 3 and 4: EDIZIONI SAN LEOPOLDO Per conoscere
Page 5: Alcuni volontari dell’Associazion
Page 9 and 10: S.E. mons. José Octavio Ruiz Arena
Page 11 and 12: le e meraviglioso della predizione
Page 13 and 14: 3 2 5 6 8 1 don Alberto Baldan (Pia
Page 15 and 16: GRAZIE, SAN LEOPOLDO Con la piccola
Page 17 and 18: 26.3.2017: bambini di prima confess

PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - luglio-agosto 2017

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?