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Personaggio - Life club

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LIFE CLUB 13<br />

GIUGNO - LUGLIO 2006<br />

L ife <strong>club</strong><br />

I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />

GIUGNO - LUGLIO 2006 FREE PRESS 13<br />

Moda<br />

L’ ESTATE DI PATRIZIA PEPE<br />

Auto<br />

MERCEDES GL 320 CDI<br />

Europa<br />

RONDA, REGINA ANDALUSA<br />

Mostre<br />

MAGRITTE A COMO<br />

<strong>Personaggio</strong><br />

DANIELE FISSORE


Nel gioco delle<br />

ricerche di personale<br />

ti senti più gatto<br />

o più topo?<br />

Che tu debba cercare collaboratori a tempo determinato<br />

o indeterminato, cerca prima Manpower.<br />

Affronterai i cambiamenti del mercato delle risorse umane<br />

con un servizio integrato e completo, riconosciuto per la qualità,<br />

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L 13<br />

ife <strong>club</strong><br />

I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />

<strong>Life</strong> style. E’ la parola d’ordine che si è imposto <strong>Life</strong> nell’elaborazione di<br />

questo nuovo numero. E per giugno – luglio si è scelto un inno al bon<br />

vivre. Più voce al golf, un tour in barca a vela alla Giraglia, carezze andaluse<br />

e dolcezze toscane, hotel dove l’arte è protagonista, nella cucina<br />

come nel décor. <strong>Life</strong>-style, stile di vita, quello ironico e contemplativo di<br />

Daniele Fissore, pittore del green, o quello impegnato di Paolo Siccardi, il<br />

fotografo che racconta l’attualità attraverso i suoi ritratti intensi. Il nuovo<br />

<strong>Life</strong> parla di green, di mare, di persone e di luoghi, uniti dal filo rosso<br />

di note cromatiche positive, smaglianti, accese di ottimismo.<br />

Un augurio per l’estate, un invito al glamour.<br />

Eva Morletto<br />

editoriale<br />

giugno - luglio 2006<br />

ANNO III giugno - luglio 2006<br />

Autorizzazione Tribunale di Ivrea n. 2 del 2004 registro periodici<br />

direttore editoriale<br />

Eva Morletto<br />

editore<br />

Keyco S.r.l.<br />

P.zza Martiri della Libertà, 30 10083 Favria (Torino)<br />

redazione<br />

www.life<strong>club</strong>magazine.com<br />

redazione@life<strong>club</strong>magazine.com<br />

segreteria di redazione<br />

Lucia Glaudo<br />

tel. 0124 47 05 53 fax 0124 34 96 07<br />

segreteria@life<strong>club</strong>magazine.com<br />

pubblicità<br />

Susann Bernien<br />

tel. 3403401643<br />

berniens@life<strong>club</strong>magazine.com<br />

hanno collaborato<br />

Lucia Glaudo, Luca Servelli,Fabrizio Rosboch,<br />

Massimo Bagetto, Chiara Munnia, Eleonora Mori,<br />

Maurizio Di Maggio, Chiara Manzo, Marco Mussini,<br />

Antonio Daniele, Pietro Boschi, Paolo Panico, Marta Azzolin,<br />

Dana Miller, Nicola Alberti,Andrea Guermani, Golf Academy<br />

direttore responsabile<br />

Mauro Giubellini<br />

progetto artistico<br />

Simona Goi<br />

grafica e impaginazione<br />

Antonio Daniele<br />

stampa<br />

Diffusioni Grafiche Editoriali<br />

Strada Statale 31, km 22 15030 Villanova Monferrato (Al)


Sommario<br />

6 GOLF<br />

I segreti del “driving”<br />

12 EVENTI<br />

Trofeo Topolino Golf 2006<br />

14 GOLF&FITNESS<br />

I benefici dell’ allenamento cardiovascolare<br />

17 GOLF&PSICOLOGIA<br />

Il “self-talk”<br />

20 HISTORY<br />

Così nacquero le regole<br />

26 VELA<br />

Appuntamento a Saint-Tropez<br />

30 ITALIA<br />

Bagno Vignoni, terme in piazza<br />

33 EUROPA<br />

Ronda, sulla ruta de los pueblos blancos<br />

36 MONDO<br />

Cronaca di un viaggio in Israele<br />

41 PERSONAGGIO<br />

Daniele Fissore, il pittore del green<br />

44 MOSTRE<br />

Magritte a Como<br />

47 FOTOGRAFIA<br />

Il reportage e i suoi protagonisti: Paolo Siccardi<br />

51 FILM<br />

Il nuovo film di Sofia Coppola<br />

52 DVD<br />

Cinema Sud Coreano<br />

54 LIBRI<br />

“Considera l’aragosta” di D.F. Wallace<br />

55 SUONI<br />

“Another Lonely Soul” di Novastar<br />

57 ECONOMIA<br />

La polizza “Unitlinked”<br />

60 SAPORI<br />

Si cena in Hotel<br />

62 VINI<br />

L’ Acinatico<br />

64 BEAUTY&WELLNESS<br />

Fienoterapia<br />

67 LIFESTYLE<br />

L’ arte contemporanea in hotel<br />

70 AUTO<br />

Mercedes-Benz GL 320<br />

74 MODA<br />

Patrizia Pepe, spring summer 2006<br />

78 TENDENZE<br />

In campo con <strong>Life</strong>Club<br />

4 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

L I<br />

g i u g n o - l u g l i o 2 0 0 6<br />

L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />

64<br />

51<br />

44<br />

13<br />

ife <strong>club</strong><br />

74


16 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06


golf<br />

Letʼs Drive<br />

]<br />

Lezione n° 3 a cura del nostro maestro


Famoso il detto “drive for fun,<br />

putt for money” ( il drive per il<br />

divertimento e lo spettacolo, il putt<br />

per vincere il torneo ). Altrettanto<br />

nota è la frustrazione del golfista<br />

medio nello sfilare il drive dalla<br />

sacca sul tee di partenza, che di<br />

divertente ha ben poco. Ciò che è<br />

mia intenzione trasmettervi è un<br />

buon metodo e dei validi pensieri<br />

per affrontare i tee shots nei vostri<br />

campi preferiti.<br />

Per prima cosa usate l’attrezzatura<br />

giusta. A maggior ragione se siete<br />

giocatori principianti, o di medio<br />

livello, avete bisogno d’essere<br />

aiutati da certe caratteristiche,<br />

flessibilità e peso del bastone, che<br />

influenzano il risultato del colpo.<br />

Qualunque drive con inclinazioni<br />

della faccia del bastone comprese<br />

tra nove e undici gradi va bene:<br />

lo sono la maggior parte in<br />

commercio; ricordate però che se il<br />

drive vi porta a sbagliare di molto, è<br />

proprio perché l’inclinazione della<br />

sua faccia è minima rispetto al<br />

resto dei ferri che avete nella sacca,<br />

e questo fa sì che la palla acquisisca<br />

maggiormente effetti laterali, più<br />

che volare verso l’alto. Valutate con<br />

il vostro maestro se non sia il caso<br />

di uno shaft “regular”, piuttosto<br />

che stiff. Non è detto che uno shaft<br />

più duro vi aiuti a tirar la palla più<br />

lunga. Ugualmente, non è detto<br />

che uno shaft troppo morbido vi<br />

aiuti a tirarla più dritta. Per tirare<br />

un buon colpo con il drive, non<br />

si deve fare altro che adottare il<br />

medesimo swing effettuato con un<br />

ferro sette, con questa variante:<br />

l’attrezzo che state usando ora è<br />

più lungo di tot centimetri rispetto<br />

allo stesso ferro. La distanza<br />

del corpo dalla palla cambia di<br />

conseguenza, come la posizione<br />

del vostro busto che dovrebbe<br />

essere più eretta. Ma soprattutto<br />

cambia la posizione della palla<br />

rispetto al centro del vostro petto.<br />

La palla va giocata posizionata<br />

verso il vostro piede sinistro. Due<br />

centimetri all’interno del tallone.<br />

Fate attenzione a puntare il vostro<br />

petto verso il centro dei vostri<br />

piedi e non verso la palla, che ora<br />

è parecchio a sinistra rispetto<br />

allo standard. In questo modo vi<br />

troverete in quella posizione tipica<br />

dei professionisti con le mani che<br />

cadono dietro la perpendicolare<br />

della palla. (foto 1 a, b)<br />

foto 1 b<br />

foto 1 a


foto 2<br />

foto 3 a<br />

Noto quanto molti giocatori<br />

mediamente giochino la palla<br />

troppo a sinistra, addirittura oltre<br />

il piede. Questo fa sì che le linee<br />

del vostro corpo, in posizione<br />

di partenza, non siano parallele<br />

alla linea che va dalla palla<br />

all’obbiettivo. (foto 2)<br />

Se la vostra palla gira in slice verso<br />

destra, o s’impenna in aria priva<br />

di spinta, probabilmente siete tra<br />

questi. Posizionandovi a piedi<br />

uniti con la testa del driver dietro<br />

la palla, aprite il piede sinistro,<br />

per l’appunto di un centimetro,<br />

dopodichè aprite il destro appena<br />

oltre la spalla destra.<br />

(foto 3 a, b, c)<br />

Proprio la spalla destra dovrebbe<br />

cadere comodamente verso il<br />

basso e dovrebbe essere il muscolo<br />

più rilassato che avete prima e<br />

durante il colpo. Di conseguenza,<br />

il piede dovrebbe essere impostato<br />

con una percentuale del sessanta<br />

foto 3 b foto 3 c foto 4<br />

percento sulla pianta destra.<br />

Da questa posizione quello che<br />

dovete cercare durante il colpo<br />

sarà di colpire la palla con la testa<br />

del driver già in fase di risalita.<br />

(foto 4)<br />

Facendo degli swing di prova,<br />

badate che la testa del bastone<br />

vada a sfiorare l’erba all’incirca<br />

dieci centimetri abbondanti prima<br />

della palla. Non preoccupatevi<br />

di prenderla troppo da sopra. Se<br />

l’avete posizionata correttamente<br />

sul tee, la palla dovrebbe sporgere<br />

per metà sopra la testa del Driver<br />

(o di qualunque legno voi stiate<br />

usando), il centro del bastone<br />

impatterà la palla nel suo pieno, a<br />

patto però che voi stiate guardando<br />

la palla in quel frangente di swing<br />

.<br />

E soprattutto se siete alla ricerca<br />

di potenza dovrete preoccuparvi<br />

di mantenere lo sguardo fisso, sul<br />

retro della palla, all’impatto. Più<br />

sarete veloci, più sarà alto il rischio<br />

di scomporvi: guardare la palla vi<br />

aiuterà a non cadere nel tranello.<br />

Più potenza nel drive:<br />

L’aspirazione del golfista medio<br />

credo sia più l’idea di far volare la<br />

palla a più di duecentocinquanta<br />

metri in mezzo al fairway che<br />

non magari imbucare un putt di<br />

venti per l’eagle ad un par cinque.


E questo forse perché per esaudire<br />

la seconda, è indispensabile la<br />

prima.<br />

1) Inseguendo queste distanze<br />

molti giocatori caricano in maniera<br />

eccessiva all’ indietro, convinti che<br />

un caricamento ancora più lungo<br />

con il driver porti ad aumentare<br />

la distanza del colpo. Nulla di più<br />

sbagliato. (foto 5)<br />

E’ già lo shaft più lungo che viene<br />

montato sui metalwoods che vi<br />

permetterà di compiere più strada<br />

alla testa del bastone e quindi alla<br />

palla. Provate a fare caso in quale<br />

momento del backwsing il bastone<br />

va a premere sul polpastrello del<br />

vostro pollice sinistro, e non quello<br />

destro (la pressione del vostro grip<br />

deve essere giustamente leggera<br />

prima di effettuare il colpo).<br />

Eseguite un caricamento più<br />

lento del solito, e questo dovrebbe<br />

essere tutte le volte che chiedete<br />

potenza al colpo, cercando la<br />

rotazione completa delle vostre<br />

spalle assieme alla faccia del driver<br />

e assolutamente mantenendo<br />

il vostro ginocchio destro nella<br />

stessa posizione di address<br />

(trasferimento di peso sulla gamba<br />

destra). Aspettate il momento<br />

della pressione sul pollice. Questa<br />

sensazione vi ricorda dove finisce<br />

il caricamento del colpo, e dove<br />

inizia la fase di discesa verso la<br />

palla, a patto che il vostro grip sia<br />

ben fatto. (foto 6)<br />

2) E sempre alla ricerca di<br />

potenza molti golfisti tirano verso<br />

l’obbiettivo con il lato destro, non<br />

magari quello sinistro, sfruttando<br />

la forza della spalla destra, che<br />

porta la palla spedita verso il<br />

bosco, a destra del fairway. Più<br />

che la forza della spalla provate<br />

ad usare la velocità delle vostre<br />

braccia, che iniziano la discesa<br />

della testa del driver verso il<br />

basso. Il busto dovrebbe reagire un<br />

istante dopo l’azione di “release”<br />

delle braccia, facendo attenzione<br />

che la rotazione del piede destro,<br />

e spalla destra sia l’ultima parte<br />

del corpo a completare il colpo. E<br />

soprattutto se siete alla ricerca di<br />

potenza dovrete preoccuparvi di<br />

mantenere lo sguardo fisso, sul<br />

retro della palla, all’impatto. Più<br />

veloci siete più sarà alto il rischio<br />

di scomporvi: guardare la palla vi<br />

aiuta a non cadere nel tranello.<br />

Provate. Riprovate.<br />

(foto 7 sequenza)<br />

In campo cercate di immaginare<br />

il colpo che vorreste fare, magari<br />

un draw da destra a sinistra, e non<br />

quello che non dovete fare. Fate<br />

foto 7 a foto 7 b foto 7 c<br />

foto 5<br />

foto 6


foto 7 d<br />

foto 7 e<br />

attenzione a scegliere la posizione<br />

migliore per il colpo di partenza<br />

dal tee: se volete vedere la vostra<br />

palla finire con più probabilità<br />

sul lato sinistro della buca allora<br />

posizionatevi sul lato destro del<br />

tee, fate l’opposto se gli spazi utili<br />

della buca sono a destra.<br />

Esercizio per combattere lo<br />

slice:<br />

lo slice purtroppo è un difetto<br />

che si autoalimenta. Più manda<br />

la palla a destra e più si tende a<br />

mirare a sinistra nel tentativo di<br />

recuperare l’errore. Praticate e<br />

provate a mirare a destra rispetto<br />

alla buca con la faccia del drive<br />

diritta alla buca, e cercate di<br />

eseguire lo swing normalmente.<br />

Rilasciate il vostro braccio destro,<br />

come se , per intenderci, si volesse<br />

dare un effetto di topspin alla<br />

palla giocando a tennis, con l’idea<br />

dell “apri e chiudi” la racchetta. Le<br />

vene dei vostri polsi dovrebbero<br />

sfiorarsi, (foto 8) portando le<br />

braccia ad avere un finish un po’<br />

più alto. Se i vostri colpi iniziano<br />

anche di un po’ a chiudersi, allora<br />

siete sulla strada giusta.<br />

CURIOSITÁ:<br />

negli anni ’80, le teste dei legni<br />

comunemente usati sui campi<br />

da golf, erano ricavate da un<br />

unico blocco di legno chiamato<br />

“Persimmon”, o in legno d’acero,<br />

nelle quali venivano inserite<br />

sulla faccia del legno, degli inserti<br />

di materiale più resistente.<br />

Successivamente i legni divennero<br />

i metalwoods, ossia le teste dei<br />

bastoni vennero prodotte non più<br />

in legno, imputabile di un precoce<br />

deterioramento durante il gioco e<br />

di una debole risposta all’impatto<br />

con la palla, (per intenderci i<br />

giocatori di torneo in media<br />

riuscivano a compiere distanze<br />

non oltre i 230 metri, oggi la<br />

media è di 270 metri, preparazione<br />

fisica permettendo), ma bensì in<br />

materiali metallici e leghe che<br />

consentirono di distribuire in<br />

maniera più uniforme i pesi e di<br />

aumentare le dimensioni delle<br />

teste. Il risultato fu una maggiore<br />

facilità di gioco e soprtattutto<br />

maggiore distanza<br />

Luca Servelli<br />

foto 7 f foto 7 g foto 8


golf eventi<br />

]<br />

Topolino e il<br />

green<br />

Giovani talenti al Trofeo Topolino Golf 2006<br />

E’ giunta alla sua sedicesima edizione<br />

la più importante kermesse<br />

golfistica per gli atleti più giovani.<br />

Si tratta del trofeo topolino golf,<br />

riservato agli under 14. Numerosissimi<br />

i partecipanti che si sono<br />

cimentati sul green nelle gare disputate<br />

finora. 140 finalisti sono<br />

attesi per la finale prevista il 6 e 7<br />

settembre 2006 sul percorso storico<br />

del Circolo degli Ulivi, a Sanremo,<br />

già teatro della prima edizione,<br />

svoltasi nel 1982. Il calendario<br />

prevede 16 gare, da disputarsi secondo<br />

la formula 18 buche medal<br />

scratch e pareggiata. Ne segnaliamo<br />

alcune che hanno già avuto<br />

luogo: Lazio (19 febbraio, Circolo<br />

del Golf Roma Acquasanta, vincitori:<br />

Guido Dania e Claudia Calselli),<br />

Lombardia (26 febbraio, Golf<br />

Club Franciacorta, vincitori: Anna<br />

e Filippo Taboni), Piemonte (18<br />

marzo, Golf Club Torino, vincitori:<br />

Corrado De Stefani e Paola Cappelli),<br />

e nuovamente Lazio (26 marzo,


Golf Club Le Querce, vincitori: Edward<br />

e Cristina McQuiston).<br />

Alla finale avranno accesso i migliori<br />

risultati lordi maschile e femminile<br />

delle singole gare di qualificazione,<br />

i 30 migliori classificati nei<br />

ranking zonali (6 classificati nella<br />

zona Lombardia, 6 classificati nella<br />

zona Piemonte/Liguria/Valle d’<br />

Aosta, 5 classificati nella zona del<br />

Lazio, 4 nella zona del Triveneto,<br />

4 classificati nella zona Toscana/<br />

Umbria, 3 classificati nella zona<br />

Emilia Romagna/Marche, 2 zona<br />

Sud e Isole), il vincitore del 2005,<br />

Ludovica Carulli, due wild card invitate<br />

dall’organizzazione.<br />

La competizione riprende il carattere<br />

internazionale di un tempo<br />

grazie alla partecipazione alla finale<br />

di tre giocatori per ogni team<br />

straniero (due maschi e una femmina)<br />

che aderisce all’evento.<br />

La F.I.G. , attraverso il contatto<br />

con le federazioni straniere di Inghilterra,<br />

Galles, Irlanda, Scozia,<br />

Svezia, Norvegia, Danimarca,<br />

Finlandia, Francia, Germania,<br />

Olanda, Belgio, Svizzera, Austria,<br />

Spagna, Grecia, Slovenia, Turchia,<br />

Egitto, Israele, USA, Argentina,<br />

Portogallo, Cile, Messico, Filippine,<br />

Giappone, India, Sud Africa,<br />

Australia, Russia e Marocco, ha<br />

infatti invitato al Trofeo Golf To-<br />

polino 32 nazioni.<br />

L’ obiettivo è che anche quest’anno<br />

il Trofeo permetta a qualche giovane<br />

promessa di emergere. In molte<br />

passate edizioni, il Trofeo si è dimostrato<br />

essere una fucina di talenti:<br />

il norvegese Oyvind Rojahn<br />

nel 1985, Massimo Floricoli nel<br />

1986, Chiara Brizzolati e Giulia<br />

Molinaro nel 2004, queste ultime<br />

oggi nella nazionale azzurra.<br />

Oltre alla F.I.G. , il progetto coinvolge<br />

anche le istituzioni locali:<br />

Comune di Sanremo, Provincia di<br />

Imperia e Regione Liguria offriranno<br />

infatti la loro collaborazione<br />

nei tre giorni di manifestazione,<br />

nella festa in piazza insieme agli<br />

animatori Disney, e per la serata<br />

di premiazione che avrà come sede<br />

il ristorante del Casinò.<br />

Numerosi gli sponsor che aderiscono<br />

all’iniziativa; tra gli altri:<br />

Town <strong>Life</strong> (Title Sponsor), Nintendo<br />

(Sponsor tecnico), Xerox (Sponsor<br />

tecnico), Tonino Lamborghini<br />

Cart (Fornitore ufficiale), Casinò<br />

di Sanremo (Fornitore Ufficiale).<br />

E.M.<br />

Il calendario 2006<br />

18/19 febbraio<br />

Golf Club Roma<br />

26 febbraio<br />

Golf Club Franciacorta - Brescia<br />

18 marzo<br />

Golf Club La Mandria - Torino<br />

25/26 marzo<br />

Golf Club Le Querce - Viterbo<br />

17 aprile<br />

Golf Club Tolcinasco - Milano<br />

30 aprile<br />

Golf Club Cà della Nave<br />

Venezia<br />

13 maggio<br />

Golf Club Volturno - Caserta<br />

14 maggio<br />

Golf Club Versilia - Lucca<br />

2 giugno<br />

Golf Club Bologna - Bologna<br />

15 giugno<br />

Golf Club Le Pavoniere<br />

17 giugno<br />

Golf Club Il Pìcciolo - Catania<br />

21 giugno<br />

Golf Club Ugolino - Firenze<br />

23 giugno<br />

Golf Club Monticello - Como<br />

2 luglio<br />

Golf Club Modena - Modena<br />

4 luglio<br />

Golf Club Courmayeur - Aosta<br />

8 luglio<br />

San Domenico Golf - Brindisi<br />

27 luglio<br />

Golf Club Garlenda - Savona<br />

4 agosto<br />

Golf Club Lignano - Udine<br />

FINALE<br />

6/7 settembre<br />

Golf Club degli Ulivi - Sanremo


golf e fitness<br />

14 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

] Cardio<br />

fitness<br />

I benefici dell’ allenamento cardiovascolare


Per ottimizzare i risultati in campo<br />

è necessario affiancare l’attività<br />

sul green a una regolare pratica di<br />

fitness.<br />

L’attività aerobica è la forma di<br />

esercizio che mette in movimento<br />

le grandi masse muscolari di gambe,<br />

tronco e braccia, con movimenti<br />

ciclici e ripetuti. Grazie ad essa<br />

si è in grado di affrontare sforzi<br />

di entità moderata o lieve ma per<br />

periodi di tempo prolungati. Sono<br />

tipici esercizi aerobici la camminata,<br />

il nuoto, il ciclismo, la corsa, lo<br />

sci di fondo ed il pattinaggio.<br />

L’intensità dell’attività aerobica<br />

viene misurata con la frequenza<br />

cardiaca. I miglioramenti legati a<br />

una pratica regolare consistono<br />

nella riduzione tanto della frequenza<br />

cardiaca a riposo, quanto<br />

del tessuto adiposo, della pressione<br />

arteriosa e del colesterolo,<br />

e nell’aumento invece della resistenza<br />

generale, del metabolismo<br />

e della sensibilità all’insulina, con<br />

conseguente miglior controllo della<br />

glicemia.<br />

È fondamentale controllare la frequenza<br />

cardiaca per evitare di provocare<br />

delle sollecitazioni eccessive.<br />

Analizzando l’allenamento nel<br />

tempo, noteremo come a parità di<br />

battiti al minuto si camminerà o<br />

correrà più veloci o come a parità<br />

di velocità si ridurrà la frequenza.<br />

Non ci sono più dubbi che uno dei<br />

principali fattori di rischio per la<br />

popolazione sia l’inattività fisica.<br />

Per prevenire alcune patologie e,<br />

soprattutto, la nostra funzionalità<br />

per migliorare, è sufficiente<br />

praticare un allenamento regolare<br />

almeno 20 minuti al giorno. Sia<br />

adulti decondizionati che persone<br />

non più giovani potranno godere<br />

dei numerosi benefici dell’allenamento<br />

cardiovascolare.<br />

Che l’inattività sia un pericolo, lo<br />

ha stabilito il Surgeon General’s<br />

Report americano nel 1996, il documento<br />

che, periodicamente, ‘dichiara<br />

guerra’ ai principali fattori<br />

di rischio per la popolazione contro<br />

cui tutelarsi per preservare la<br />

salute.<br />

Numerosi studi e ricerche hanno<br />

dimostrato (e continuano a dimostrare)<br />

che la regolare pratica di<br />

attività fisica agisce al pari di un<br />

farmaco su elementi fondamentali<br />

come la pressione arteriosa e il<br />

colesterolo. Non solo: la regolare<br />

attività aerobica e l’utilizzo di sovraccarichi<br />

sono molto importanti<br />

anche nel caso di soggetti principianti<br />

o non più giovani.<br />

Per stimolare adeguatamente il<br />

sistema cardiovascolare occorre<br />

praticare esercizi che coinvolgono<br />

grosse masse muscolari, in modo<br />

ciclico e per un tempo tendenzialmente<br />

lungo (almeno 20 minuti).<br />

I benefici dell’attività cardiovascolare<br />

sono veramente numerosi, a<br />

partire dal miglioramento delle<br />

funzioni cardiache, in particolare<br />

la capacità contrattile e la vascolarizzazione<br />

del miocardio. In secondo<br />

luogo, migliora il funzionamento<br />

dell’apparato respiratorio,<br />

come conseguenza dell’aumento<br />

della quantità d’aria respirata al<br />

minuto (ventilazione polmonare):<br />

ciò si deve all’aumento della frequenza<br />

e della profondità degli atti<br />

respiratori.<br />

Occorre sottolineare che una respirazione<br />

superficiale e frequente<br />

permette di scambiare l’aria dello<br />

‘spazio morto’ (cioè l’aria presente<br />

nella trachea e nei bronchi), ma ap-<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 15


porta scarsa quantità di ossigeno<br />

ai polmoni. Chi si allena, al contrario,<br />

riesce a far arrivare agli alveoli<br />

polmonari una maggiore quantità<br />

di ossigeno, con un minore lavoro<br />

dei muscoli respiratori.<br />

Per quanto riguarda il sangue,<br />

dall’allenamento cardiovascolare<br />

consegue una migliore densità<br />

favorendo l’azione di pompa del<br />

miocardio. Altri cambiamenti<br />

positivi riguardano la riduzione<br />

del colesterolo ‘cattivo’ LDL e dei<br />

trigliceridi e, contestualmente, il<br />

positivo aumento del colesterolo<br />

‘buono’ HDL con conseguente calo<br />

del rischio di ischemia. Anche a<br />

livello ormonale si registrano aumenti<br />

di tiroxina (innalzamento<br />

del metabolismo basale) e di insu-<br />

lina (controllo della glicemia). Sul<br />

versante muscolare, il muscolo risulta<br />

meglio vascolarizzato sia per<br />

unità di superficie sia per fibra per<br />

via dell’aumento della rete capillare<br />

(apertura di nuovi vasi normalmente<br />

non irrorati): ciò può favorire<br />

un aumento della superficie<br />

di scambio sangue/muscolo fino<br />

al 40% ed un calo delle resistenze<br />

periferiche, con conseguente abbassamento<br />

dei valori di pressione<br />

arteriosa.<br />

Inoltre, uno dei benefici più noti<br />

conseguenti alla pratica di attività<br />

aerobica è naturalmente la<br />

diminuzione del peso corporeo, a<br />

condizione che venga praticata regolarmente<br />

e protratta per periodi<br />

di tempo medio-lunghi.<br />

Alessandro Godi<br />

Personal Trainer OneonOne<br />

www.oneonone.it


]<br />

Self<br />

Talking<br />

Preparazione mentale<br />

golf e psicologia


18 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

In ogni momento della nostra vita<br />

e, quindi, anche su un campo da<br />

golf, la qualità del nostro dialogo<br />

interiore influenzerà la qualità dei<br />

risultati che otterremo con le nostre<br />

azioni.<br />

Il modo in cui comunichiamo con<br />

noi stessi determina il livello di<br />

certezza e di determinazione con<br />

il quale affrontiamo una gara. Il<br />

dialogo interno ha il potere di convincere<br />

la nostra mente che ciò che<br />

sta dicendo rappresenta la verità,<br />

la nostra “soggettiva verità”.<br />

Se volete ottenere il massimo dei<br />

risultati dalle vostre prestazioni,<br />

dovete assumere da subito un dialogo<br />

interno sicuro, deciso e potenziante.<br />

Dovete abituarvi a infondere<br />

a voi stessi fiducia e certezza,<br />

attivando tutte le vostre risorse in<br />

direzione dei vostri obiettivi.<br />

Per prima cosa è importante eliminare<br />

due parole dal vostro vocabolario<br />

“provare” e “sperare”. Non<br />

servono a nulla se non a mettere in<br />

dubbio la buona riuscita di quanto<br />

vuoi fare e a mettere le mani avanti<br />

in caso di fallimento.<br />

Se dici a te stesso “Prova a... fare<br />

questo o quest’ altro colpo”, metti<br />

inevitabilmente in dubbio il fatto<br />

di poterci riuscire, introduci un<br />

tarlo nella tua mente che di certo<br />

non ti aiuterà a realizzare al meglio<br />

quel colpo.<br />

Se hai deciso di fare qualcosa non<br />

ti limitare, fai sapere alla tua mente<br />

che ci credi fino in fondo e che<br />

farai di tutto per riuscirci. Nel momento<br />

che si installa un dubbio, il<br />

dialogo interno si fa meno deciso<br />

e sicuro, con la sola conseguenza<br />

di renderci incapaci di esprimerci<br />

al meglio.<br />

Alla mente devono arrivare messaggi<br />

positivi di possibilità, non<br />

di dubbio. La parola d’ordine è “Lo<br />

faccio, ora!”. Sperare, invece, significa<br />

“porsi in fiduciosa attesa”. Ma<br />

in campo non devi attendere, devi<br />

agire! Quindi elimina questi due<br />

termini dal tuo vocabolario e sostituiscili<br />

con “fare”.<br />

Agisci prontamente con passione e<br />

determinazione e giudica dai risultati.<br />

Non provare a giocare bene,<br />

impegnati. Non sperare di vincere,<br />

desideralo fortemente e dai tutto<br />

te stesso. Se fallirai, impara dagli<br />

errori e vai avanti a testa alta.<br />

Evita i “non”<br />

La nostra mente non riconosce gli<br />

ordini impartiti in forma di negazione.<br />

Il “non” prima di un ordine<br />

non influenzerà la nostra mente.<br />

Quante volte sento dire ai giocatori<br />

frasi come “Non andare a destra,<br />

c’è l’acqua”, “Non rimanere corto”,<br />

“Non andare in bunker”... Cosa<br />

volete che la mente visualizzi prima<br />

del colpo dopo frasi del genere?<br />

Destra, acqua, corto, bunker...<br />

esattamente dove inconsciamente<br />

tenderai a spedire la palla.<br />

Prima di colpire tutto ciò che devi<br />

dire a te stesso deve essere positivo,<br />

certo, inequivocabile e non la-


sciare dubbi circa la possibilità di<br />

fallire.<br />

“Dritto, in centro fairway!”, cos’altro<br />

dirsi? Un giorno ho giocato con<br />

un professionista che, sapendo<br />

questa cosa, prima di ogni colpo si<br />

diceva “Non andare in asta”, “Non<br />

andare in fairway”, “Non andare<br />

in buca”. Ha giocato un giro fantastico<br />

nonostante si ordinasse di<br />

“non” giocare bene.<br />

Fatti le domande giuste<br />

Le domande ci consentono di dirigere<br />

il nostro focus mentale sulle<br />

risorse di cui abbiamo bisogno ma<br />

occorre imparare a farsi le domande<br />

giuste. Immagina che qualcuno<br />

ti faccia queste domande: “Perchè<br />

nei momenti importanti non riesci<br />

a giocare come sai?”, oppure “Perchè<br />

un giorno giochi bene ed un<br />

giorno giochi male?”. A cosa ti fanno<br />

pensare? Ai motivi per i quali<br />

non riesci a vincere, indirizzando<br />

il tuo “focus mentale” su ciò che<br />

non vuoi realizzare. Le domande<br />

che iniziano con “perchè” tendono<br />

a mettere in dubbio e a criticare attivando<br />

la concentrazione sul problema<br />

anzichè sulle soluzioni.<br />

Abituati a porti domande del tipo<br />

“come posso fare per...”, oppure “In<br />

che modo...”, oppure “Che cosa...”.<br />

“Di cosa ho bisogno per giocare in<br />

modo più costante?”. Questa domanda<br />

è costruttiva e ti farà rivolgere<br />

l’attenzione su ciò di cui hai<br />

realmente bisogno. Nei momenti<br />

difficili non metterti in crisi con<br />

domande stupide ma aiutati con le<br />

domande giuste!<br />

La forza delle metafore<br />

La metafora rappresenta, dopo<br />

l’induzione ipnotica, la migliore<br />

forma di comunicazione esistente<br />

e questo vale tanto nella comunicazione<br />

interpersonale quanto in<br />

quella con se stessi.<br />

Sfruttate il potere delle metafore<br />

per il vostro gioco. Se avete problemi<br />

di “putting”, per esempio,<br />

immaginate di essere un eroe da<br />

film d’azione in green. La vostra<br />

tecnica non cambierà ma di certo<br />

migliorerà la vostra attitudine ed<br />

il vostro atteggiamento che probabilmente<br />

vi aiuterà ad ottenere,<br />

almeno, il massimo da ciò che potete<br />

dare.<br />

Scegli qualche metafora che ti descriva<br />

in modo potenziante ed utilizzale<br />

quando lo desideri.<br />

Livio Sgarbi<br />

Presidente e Master Trainer<br />

Ekis srl<br />

www.ekis.it<br />

www.liviosgarbi.com


history<br />

20 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

]<br />

Così nacquero<br />

le regole<br />

Sebbene le fonti documentarie<br />

attestino che il golf fosse già<br />

praticato nel XIV secolo, fu solo<br />

con la massiccia diffusione del<br />

gioco verso la fine del XIX secolo<br />

– in un decennio il numero dei golf<br />

<strong>club</strong> in Gran Bretagna passò da<br />

meno di 200 a circa 1000 – che la<br />

necessità di un’ autorità in grado<br />

di uniformare le regole divenne<br />

oggetto di serio dibattito. Il Royal<br />

& Ancient Golf Club di St. Andrews<br />

era già un’ istituzione in materia<br />

di gioco; il Club aveva emanato un<br />

La storia delle regole del golf<br />

codice di regole per St. Andrews<br />

che fu adottato dalla maggior<br />

parte dei circoli, ma ognuno di<br />

essi, secondo il proprio arbitrio, era<br />

libero di applicarlo o meno; inoltre,<br />

la clausola 40 delle regole di St.<br />

Andrews del 1891 prevedeva che<br />

ogni circolo fosse responsabile del<br />

controllo dei propri soci e stabiliva<br />

che qualsiasi controversia dovesse<br />

essere sottoposta al Comitato di<br />

gara del percorso in cui il fallo<br />

aveva avuto luogo e quest’ ultimo<br />

avrebbe avuto il diritto di assumere


una decisione irrevocabile.<br />

Tuttora il Royal & Ancient non<br />

impone il suo codice, ma governa<br />

grazie al consenso accordatogli,<br />

di modo tale che chiunque voglia<br />

praticare il golf, giochi con delle<br />

regole. Fin da prima del 1888, si<br />

dibatté sulla necessità di un’autorità<br />

competente in materia novembre<br />

1891 il redattore della rivista<br />

“Golf” sostenne con convinzione<br />

la necessità della presenza di un’<br />

associazione o confederazione di<br />

riferimento per tutti coloro che<br />

giocavano a golf. Scriveva: “quasi<br />

l’unico degli sport praticati dalle<br />

classi elevate, il golf si pone come<br />

esempio evidente di gioco difficile<br />

e complesso, praticato da migliaia<br />

e migliaia di persone delle nostre<br />

classi colte, in assenza totale di<br />

una qualunque regolamentazione,<br />

senza coesione alcuna tra giocatori,<br />

e senza un codice di regole redatto<br />

da un rappresentante esperto di<br />

golf.”<br />

All’articolo seguirono alcune<br />

polemiche sulle colonne della<br />

rivista, ma fu un altro importante<br />

editore, quattro anni più tardi, a<br />

dare vita ad un movimento che<br />

alla fine si tradusse in un appello<br />

formale per l’unità dei circoli<br />

storici che gestivano il Campionato<br />

dei Dilettanti. In tale appello si<br />

chiedeva al Royal & Ancient di<br />

formulare un programma che<br />

“permettesse ai circoli importanti<br />

di riconoscere in maniera esplicita<br />

l’autorità del Royal & Ancient,<br />

invece di accettarla tacitamente<br />

come era accaduto sino ad allora.”<br />

La proposta era che il Royal &<br />

Ancient formasse un comitato con<br />

i suoi stessi soci che si occupasse di<br />

fare proposte attinenti alle regole<br />

e alle abitudini del gioco del golf.<br />

Il Royal & Ancient rispose con<br />

quella che fu considerata la<br />

soluzione più equa: un comitato<br />

composto da 14 persone, di cui<br />

sette soci del Royal & Ancient e<br />

gli altri sette in rappresentanza di<br />

altrettanti importanti circoli: La<br />

Onorabile Compagnia dei Golfisti<br />

di Edimburgo, Prestwick, Royal<br />

Blackheath, Royal North Devon,<br />

Royal Liverpool, Royal St. George<br />

e Royal Portrush. Ma l’attrito con<br />

altri circoli che si contendevano<br />

un posto all’interno del comitato,<br />

provocò una serie di tensioni e<br />

ritardi. Alla fine, il 28 settembre<br />

1897, il Royal & Ancient prese<br />

l’audace decisione di nominare un<br />

comitato composto da 15 dei suoi<br />

soci, noto come “Comitato per le<br />

Regole del Golf”, che si riunì per la<br />

prima volta in quello stesso giorno.<br />

In risposta alla manifesta esigenza<br />

di avere una rappresentanza con<br />

chiari poteri e a tutte le richieste<br />

provenienti dagli altri Club storici<br />

di far riferimento ad un ente<br />

guida, il Royal & Ancient compì<br />

il passo decisivo di trasformare<br />

la propria natura passando da<br />

guida carismatica a istituzione<br />

governativa con poteri ben<br />

definiti.<br />

Grazie a tale cambiamento, la sfera<br />

d’influenza del Royal&Ancient<br />

negli anni successivi si espanse<br />

notevolmente. Ad eccezione degli<br />

Stati Uniti d’ America e del<br />

Messico, per motivi di lealtà legati<br />

alla Confederazione del Golf degli<br />

Stati Uniti, e del Canada che,<br />

pur essendo affiliato al Royal &<br />

Ancient, si amministra da sé,<br />

ogni paese nel quale l’antico gioco<br />

viene praticato, è affiliato al Royal<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 21


& Ancient e accetta l’autorità del<br />

Club su tutte le regole del gioco.<br />

Attualmente, circa 100 paesi,<br />

associazioni e confederazioni sono<br />

affiliati al Royal & Ancient.<br />

Attualmente, il Comitato per le<br />

Regole del Golf, consiste di 12<br />

soci del Royal & Ancient scelti in<br />

seguito ad elezione, e di altri 12<br />

membri aggiuntivi che, dietro<br />

invito, rappresentano gli enti per<br />

il golf sia nazionali che esteri.<br />

L’ associazione per il Golf degli Stati<br />

Uniti d’America fu rappresentata<br />

per la prima volta nel 1907 assieme<br />

ad altri membri dei Comitati<br />

delle associazioni di golf delle<br />

isole britanniche, all’associazione<br />

delle Ladies, e ad altri delegati di<br />

Europa, Australia, Nuova Zelanda,<br />

Canada e Sud Africa, Sud America,<br />

Asia del Pacifico e Giappone.<br />

Agli inizi del XX secolo, il Royal<br />

& Ancient e l’ USGA erano uniti<br />

da un legame informale e poco<br />

chiaro, ma dopo la conferenza<br />

internazionale del 1951, nel 1952<br />

fu redatto un codice unico. La<br />

conferenza durò quattro giorni<br />

e fu tenuta in una sala riunioni<br />

all’interno della Camera dei Lord<br />

a Londra. Da quel momento<br />

solo una piccola differenza – la<br />

grandezza minima della palla<br />

da golf – impediva una perfetta<br />

concordanza nell’applicazione e<br />

interpretazione delle regole in<br />

tutto il mondo del golf.<br />

Ma quella piccola differenza<br />

scomparve con la messa al<br />

bando della pallina più piccola<br />

– 1, 62 inc. – il 1 Gennaio 1990.<br />

In aggiunta a quanto pubblicato<br />

negli Stati Uniti e in Canada, sono<br />

circolate in tutto il mondo quattro<br />

milioni di copie delle Regole del<br />

Golf in inglese e le stesse sono<br />

state tradotte in altre 24 lingue.<br />

Ancor prima del 1908 il Royal &<br />

Ancient volle che le regole fossero<br />

distribuite gratuitamente. Tale<br />

decisione portò ad un’importante<br />

sponsorizzazione da parte della<br />

Royal Insurance che tutt’oggi<br />

continua e che è responsabile anche<br />

della stampa e della distribuzione<br />

di tutte le copie delle regole in<br />

inglese.<br />

GolfAcademy.it<br />

Da questo numero il progetto <strong>Life</strong>Club si arricchisce<br />

della collaborazione e degli apporti preziosi<br />

di GolfAcademy.it, il primo portale italiano di lezioni<br />

e cultura del golf realizzato dal professionista<br />

Andrea Zanardelli. GolfAcademy.it è anche la più<br />

grande web community di appassionati di golf.<br />

Golf come lifestyle così come si evince dalle parole<br />

di Andrea: “Noi crediamo che il golf sia molto più<br />

di un semplice sport, una disciplina che assume il<br />

suo vero significato quando rappresenta per il giocatore<br />

un modo stimolante di migliorare la qualità<br />

della propria vita. E per questo scopo siamo lieti di<br />

offrirvi tutta la nostra esperienza e professionalità.”<br />

“Feel well... play golf”


]<br />

I telemetri laser<br />

Bushnell<br />

Cinquant’anni d’esperienza nella<br />

creazione di ottiche sportive collocano<br />

i telemetri laser Bushnell ai<br />

vertici mondiali della precisione.<br />

I telemetri laser oggi autorizzati<br />

anche in competizione.<br />

Dal 1° gennaio 2006, i telemetri<br />

laser sono autorizzati sui campi<br />

e nelle competizioni (Quando la<br />

regola 14-3/0.5 dell’USGA è in vigore<br />

nelle regole locali.). L’USGA e<br />

il Royal & Ancient permettono ormai<br />

agli organizzatori del torneo<br />

e ai <strong>club</strong>, di autorizzare o meno<br />

l’utilizzo degli strumenti di misura<br />

delle distanze (in funzione delle<br />

regole locali). Del resto, il Golf<br />

Nazionale ha deciso di cambiare<br />

le regole locali e di permettere ai<br />

Il miglior modo di scegliere la mazza giusta e di<br />

fare un buon tiro!<br />

• Precisione a +/- 1 m per una portata da 5 a 1465m.<br />

• Ingrandimento: 7x<br />

• 3 modi d’acquisizione dell’obiettivo<br />

• Ottica con trattamento multistrato su tutte le<br />

superfici<br />

• Trattamento Rainguard,<br />

completamente impermeabile 23 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

• Dimensione: 4,3 x 12 ; 9 x 9,4 cm<br />

propri giocatori di utilizzare un<br />

telemetro.<br />

Il Pinseeker 1500 Tournament<br />

Edition, il più innovativo.<br />

Utilizzato oggi dal 95% dei professionisti<br />

del PGA Tour, il Pinseeker<br />

1500 Tournament Edition<br />

è il punto di riferimento in questo<br />

settore. Sergio Garcia, ambasciatore<br />

Bushnell, è effettivamente un<br />

acceso fan dei telemetri laser di<br />

questa marca. Il Pinseeker 1500<br />

Tournament Edition è potente,<br />

stabile e compatto, ma è soprattutto<br />

l’unico telemetro laser al mondo<br />

a essere dotato della funzione<br />

“PINSEEKER”. Questa permette<br />

di visualizzare unicamente la bandierina,<br />

escludendo lo sfondo del<br />

green!<br />

Il gioco passa a una velocità superiore,<br />

una vera rivoluzione.<br />

Terminata l’era del tempo perso<br />

nel misurare una distanza prima<br />

di tirare un colpo, avrete vicino a<br />

voi ciò che è ormai considerato la<br />

15ma mazza. Notevole il rispar-<br />

pubbliredazionale<br />

rivoluzionano il mondo del golf!<br />

mio di tempo: un giocatore può<br />

guadagnare di media un quarto<br />

d’ora in una partita a due. Gli stessi<br />

<strong>club</strong> sono molto favorevoli a questo<br />

strumento, poiché permette<br />

loro di far giocare più persone sul<br />

medesimo campo, e dunque d’aumentare<br />

il proprio profitto.In attesa<br />

di una legalizzazione generale<br />

del suo uso, il telemetro Pinseeker<br />

vi permetterà di fare notevoli progressi.<br />

Del resto, la Federazione<br />

Francese del Golf, di cui Bushnell<br />

è partner tecnico, suggerisce di testare<br />

questi telemetri nel Golf Nazionale.<br />

Sicuramente, l’utilizzo dei<br />

telemetri dà un certo vantaggio a<br />

chi li utilizza per gli allenamenti<br />

perché, nel giorno della competizione,<br />

il giocatore avrà un occhio<br />

più agguerrito e una migliore padronanza<br />

delle distanze.<br />

• Peso: 365g<br />

• Alimentazione: batteria 9 volts<br />

• Prezzo: 599€<br />

• Garanzia: 2 anni<br />

Per informazioni relative all’acquisto:<br />

B.P.O. ITALY tel. 011.5162921<br />

Mail Customer Service: italia@bushnell-europe.com<br />

www.bushnell.com


pubbliredazionale<br />

Campionati Mondiali<br />

]<br />

Universitari<br />

di Golf<br />

Nelle foto, due scorci del Circolo Golf<br />

Torino e Il Comitato Organizzatore e la<br />

delegazione FISU ospiti del presidente del<br />

Circolo golf Torino Lorenzo Silva.<br />

24 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

CIRCOLO GOLF TORINO dal 4 al 9 SETTEMBRE 2006<br />

www.wcgolf2006.com<br />

Dal 4 al 9 settembre 2006 si svolgeranno<br />

presso il Circolo Golf<br />

Torino gli undicesimi Campionati<br />

Mondiali Universitari di Golf,<br />

l’ultima grande manifestazione<br />

internazionale prima dell’Universiade<br />

Invernale Torino 2007 (17-<br />

27 gennaio).<br />

I Campionati fanno infatti parte<br />

del Progetto Universiade, un ricco<br />

insieme di eventi sportivi e culturali<br />

che ormai da due anni accompagnano<br />

e costituiscono il brillante<br />

corollario della preparazione<br />

della più grande manifestazione<br />

sportiva universitaria, l’Universiade<br />

appunto.<br />

I Mondiali Universitari di Golf vedono<br />

come organizzatori il Centro<br />

Universitario Sportivo Italiano<br />

(CUSI) e la Federazione Italiana<br />

Golf (FIG). All’evento parteciperanno<br />

oltre 20 nazioni per un to-<br />

tale di circa 200 studenti universitari.<br />

Gli atleti migliori si sfideranno sui<br />

due percorsi da 18 buche del Circolo<br />

Golf Torino; emergerà tra di<br />

loro un nuovo Molinari? Edoardo<br />

ha infatti iniziato la sua carriera<br />

internazionale ai Mondiali Universitari<br />

della passata edizione in<br />

Thailandia; un notevole trampolino<br />

di lancio, visti i successi che sta<br />

riscuotendo!<br />

Il programma prevede, oltre alle<br />

gare universitarie, anche una “Pro-<br />

Am dei Presidenti” aperta appunto<br />

ai presidenti dei Circoli italiani,<br />

oltre che agli sponsor e agli invitati<br />

del Comitato, della Federazione<br />

e della FISU (Federazione Internazionale<br />

Sport Universitario).<br />

Sarà una settimana intensa di<br />

sport: l’eleganza del golf si combinerà<br />

con i valori dello sport<br />

universitario per dar vita ad un<br />

campionato ricco di emozioni e di<br />

divertimento: un’altra occasione


per mettere in mostra le bellezze<br />

di Torino e per promuovere il golf<br />

sul territorio.<br />

I partecipanti sono tutti studenti<br />

di età compresa tra i 18 e i 26<br />

anni, arrivano da ogni parte del<br />

mondo, celebrando così un’autentica<br />

sintesi di studio e sport!<br />

La manifestazione riceverà l’attenzine<br />

dei media e un’ampia copertura<br />

televisiva attraverso Sport<br />

Italia ed EuroSport, con resoconti<br />

di 30 minuti sul canale nazionale<br />

e 26 minuti sul palinsesto Paneuropeo<br />

all’interno di “Wednesday<br />

selection”.<br />

I Campionati Mondiali Universitari<br />

di Golf si possono seguire anche<br />

on-line su: www.wcgolf2006.<br />

com. Durante le competizioni nel<br />

Circolo saranno allestiti e aperti<br />

al pubblico un Hospitality Village,<br />

meeting point sportivo, professionale<br />

e mondano, e uno Sponsor<br />

Village.<br />

Vi aspettiamo dal 4 al 9 settembre<br />

2006 al Circolo Golf Torino ai<br />

Campionati Mondiali Universitari<br />

di Golf.


vela<br />

Giraglia Rolex Cup<br />

26 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

Sole, mare e vento sono alle porte e<br />

la stagione velica sta entrando pienamente<br />

nel vivo. Cogliamo l’occasione<br />

per inaugurare l’appuntamento<br />

con il mare, segnalando la<br />

Giraglia Rolex Cup che si terrà nel<br />

mese di giugno.<br />

La “Giraglia” è una regata leggendaria<br />

che questo anno compie 53<br />

anni. Nata nel 1952 per volere<br />

di Beppe Croce, Presidente dello<br />

Yacht Club Italiano e di René Levainville,<br />

Presidente dello Yacht<br />

Club de France, la regata prende<br />

]<br />

Appuntamento a Saint - Tropez<br />

il nome dalla sperduta isoletta a<br />

nord della Corsica, che ogni anno<br />

viene doppiata dai partecipanti in<br />

una prova classica di competenze<br />

veliche.<br />

La prima edizione della Giraglia<br />

fu disputata nel luglio del ‘53 su<br />

percorso Cannes - Giraglia - Sanremo.<br />

La regata era però concepita<br />

in modo da cambiare senso del<br />

percorso ogni anno: un anno le<br />

barche partivano da Cannes per<br />

arrivare a Sanremo, mentre l’anno<br />

successivo completavano il percor-


so in senso inverso, partendo dall’Italia<br />

per arrivare in Francia. Nel<br />

corso degli anni il porto di partenza<br />

o di arrivo francese è cambiato,<br />

ma è sempre rimasto immutato il<br />

numero delle miglia da percorrere.<br />

L’ attuale percorso è Saint-Tropez<br />

- Giraglia - Genova.<br />

Alla prima edizione della Giraglia<br />

parteciparono 22 barche, nelle<br />

edizioni successive il numero dei<br />

partecipanti è costantemente aumentato,<br />

fino a superare da tempo<br />

i cento iscritti e ad avvicinarsi al<br />

traguardo dei 200, il che significa<br />

più di 2500 velisti in mare!<br />

Da sette anni la Giraglia ha trovato<br />

un partner ufficiale in Rolex e<br />

ha avuto un tale impulso da diventare<br />

una delle più seguite regate<br />

del Mediterraneo, un evento ricco<br />

di fascino che attira centinaia di<br />

imbarcazioni tra le più belle ed importanti<br />

della vela internazionale.<br />

Nel 2006 la regata è organizzata<br />

dallo Yacht Club Italiano, sotto<br />

l’egida della FIV (Federazione Italiana<br />

di Vela) e della FFV (Federazione<br />

Francese di Vela), con la<br />

collaborazione della Città di Saint-<br />

Tropez, dello Yacht Club Francese<br />

e della Società Nautica di Saint-<br />

Tropez.<br />

Tra domenica 11 e martedì 13<br />

giugno si disputeranno 3 regate<br />

costiere, su campi di regata nelle<br />

acque antistanti Saint-Tropez, con<br />

un percorso di lunghezza massima<br />

pari a 35 miglia. Mercoledì 13<br />

partiranno da Saint-Tropez sia la<br />

regata d’altura Giraglia Rolex Cup<br />

che il Trofeo “Lui e Lei”, con percorso<br />

Saint-Tropez - Ile du Levant<br />

- La Giraglia - Genova. Venerdì 16<br />

e sabato 17 giugno i vincitori sa-<br />

ranno premiati a Genova.<br />

La Giraglia Rolex Cup è parte del<br />

Trofeo D’altura del Mediterraneo,<br />

che nel 2006 viene disputato nelle<br />

regate lunghe delle seguenti manifestazioni<br />

veliche: Coppa Carlo<br />

Negri Regate Pirelli a Santa Margherita<br />

(4-7 maggio), organizzata<br />

dallo Yacht Club Italiano; Settimana<br />

dei Tre Golfi Progetto Italia<br />

a Napoli (19-27 maggio), organizzata<br />

dal Circolo del Remo e della<br />

Vela Italia; Giraglia Rolex Cup a<br />

Saint Tropez (11-19 giugno), organizzata<br />

dallo Yacht Club Italiano e<br />

Rolex Middle Sea Race (21-28 ottobre)<br />

Valletta, Malta.<br />

La regata lunga della Giraglia Rolex<br />

Cup è parte anche del Trofeo “Lui<br />

e Lei”, che riguarda anche le prove


LA NOSTRA SKIPPER<br />

Marta Azzolin è velista appassionata ed istruttrice di vela (FFV) per<br />

l’associazione Sea Land di cui è Presidente dal 2002 (www.sealandweb.<br />

org).<br />

Amante del mare, si occupa di cetacei dal 1993. Attualmente collabora<br />

con l’Università di Torino e diverse organizzazioni internazionali per<br />

progetti di conservazione dei cetacei nel Mediterraneo. Tra i suoi progetti<br />

di ricerca, studi sull’ecologia e la bioacustica dei cetacei odontoceti. Per<br />

lavoro ha navigato nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano, nel Pacifico<br />

e nei Caraibi.<br />

Insieme all’associazione Sea Land propone un modo diverso di diverso<br />

di fare vela, di stare sul mare, di vivere nel vento, per la salvaguardia<br />

dell’ambiente naturale.<br />

Con Sea Land naviga durante tutto l’arco dell’anno. Tra autunno e primavera<br />

l’associazione propone corsi di vela per principianti e per esperti,<br />

con l’arrivo della bella stagione comincia invece l’attività di crociera.<br />

Questa estate Sea Land navigherà nelle acque dei cosiddetti “Caraibi”<br />

italiani, nella cornice dello splendido ambiente naturale di Corsica e Sardegna,<br />

su “Didisi”, un bellissimo 12 metri da crociera e regata, con un<br />

ponte caratterizzato da ampio spazio per la manovra e il relax ed un ambiente<br />

sotto coperta accogliente e perfettamente attrezzato per lunghe<br />

crociere d’altura e viaggi in mare.<br />

Gli imbarchi estivi sono offerti a singoli o a gruppi, a neofiti o ad esperti.<br />

Gli imbarchi avvengono alla Maddalena, a Porto Massimo, ogni domenica<br />

e gli sbarchi ogni sabato successivo. La quota di partecipazione parte<br />

da 450€/settimana.<br />

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Marta Azzolin, tursiope.<br />

ve@libero.it, 346 3782213<br />

d’altura della regata Pirelli, Coppa<br />

Carlo Negri. Al trofeo partecipano<br />

tutte le imbarcazioni superiori ai<br />

31 piedi, con equipaggio costituito<br />

da due persone, un uomo ed una<br />

donna, di età superiore a 18 anni.<br />

Ma la Giraglia non è amata solo per<br />

il suggestivo percorso velico, ma<br />

anche per i suoi eventi a terra, tra<br />

cui spiccano i magnifici festeggiamenti<br />

organizzati dallo Yacht Club<br />

Italiano di Genova in collaborazione<br />

con le strutture locali francesi<br />

nell’antica fortezza, in occasione<br />

della premiazione dei tre giorni di<br />

regate costiere.<br />

La giraglia è un evento mozzafiato,<br />

una leggenda che si rinnova<br />

ogni anno, un impegno da non<br />

perdere!<br />

Marta Azzolin


viaggi italia<br />

Bagno]<br />

Vignoni<br />

Appuntamento in piazza


I suoi paesaggi avevano contribuito<br />

a commuoverci mentre eravamo<br />

in trepidazione per la storia<br />

d’amore tra il conte Laszlo (Ralph<br />

Finnies) e Katherine (Kristin<br />

Scott-Thomas) nel capolavoro<br />

holliwoodiano Il paziente inglese.<br />

L’infermiera Juliette Binoche,<br />

confidente dell’aviatore ferito, si<br />

aggirava per le strade della Val<br />

d’Orcia, consacrata dalla capitale<br />

di celluloide come set di sogno.<br />

In questo paesaggio, la Toscana<br />

doc dove i viaggiatori dall’accento<br />

british si accapigliano per<br />

contendersi cascinali e poderi<br />

delimitati da cipressi a fuso, sorge<br />

Bagno Vignoni. E’una frazione di S.<br />

Quirico d’Orcia, un pugno di case<br />

corteggiate dal sole al tramonto,<br />

che così, arrossiscono e si chiudono<br />

attorno alla piazza. Già, la piazza.<br />

E’ proprio questa che fa di Bagno<br />

Vignoni un posto unico al mondo.<br />

Se normalmente in piazza ci si<br />

va per passeggiare o scambiare<br />

pettegolezzi in un dehors, qui ci si<br />

va per fare il bagno. Le acque che<br />

sgorgano da una sorgente di acqua<br />

termale a 50°, alimentano la vasca<br />

del 1500 che costituisce la piazza<br />

del borgo. Qui ci si viene per curare<br />

reumatismi ed acciacchi alle vie<br />

respiratorie, e lo si fa immergendosi<br />

nelle acque dove si ritemprarono<br />

Lorenzo Il Magnifico e Santa<br />

Caterina da Siena, proclamata<br />

Santa da quel Pio II Piccolomini<br />

che regalò all’Italia la magia della<br />

vicina Pienza, di cui commissionò<br />

la ricostruzione, trasformando un<br />

antico borgo insalubre in una città<br />

ideale.<br />

Bagno Vignoni presenta ancora<br />

oggi un assetto urbanistico<br />

inalterato nel tempo, con la vasca<br />

termale chiusa su tre lati da una<br />

cinta muraria di un metro e mezzo,<br />

e attorno le case e alcuni edifici<br />

progettati dall’architetto Bernardo<br />

Rossellino, tra cui il loggiato in cui<br />

si riposava Santa Caterina.<br />

Le acque termali un tempo<br />

fornivano una serie di mulini lungo<br />

il fiume. L’area oggi è diventata<br />

un parco aperto al pubblico: il<br />

Parco dei Mulini, nato grazie a<br />

un riuscito recupero della zona da<br />

parte del Comune di San Quirico.<br />

Eleonora Mori<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 31


32 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

Dove dormire<br />

Agriturismo Due Terre<br />

Podere Pozzo, località Cosona,<br />

Pienza<br />

Tel. 0578-749518<br />

E-mail: info@agriturismodueterre.com<br />

L’antico casale in pietra del podere Pozzo, ospita la spettacolare struttura<br />

dell’agriturismo, restaurato nel rispetto del disegno originale. Affacciato<br />

sulle colline della Val d’Orcia, a due passi da Pienza, Montepulciano,<br />

Montalcino, l’agriturismo è una sintesi ideale di tradizione e confort.<br />

Caminetto e vasca idromassaggio nelle due gandi suites.<br />

Podere Santa Barbara<br />

53040 Montefollonico SI<br />

Tel. 0577669659<br />

E-mail: le regge@tuscany.nu<br />

Santa Barbara è un’antica e affascinante casa colonica, costruita nel XVIII<br />

secolo, che vede immutato il suo impianto originale, caratterizzato dal<br />

loggiato coperto.<br />

La Locanda del Loggiato<br />

Piazza del Moretto 30<br />

Bagno Vignoni<br />

Tel. 0577-888925<br />

Ricavata in uno stabile del Trecento, la locanda accoglie i visitatori con<br />

lo charme dell’antico pavimento in cotto, delle travi in legno, dei vecchi<br />

stemmi nobiliari e dei letti a baldacchino. Il tutto affacciato sulla piazza<br />

del borgo, con la magia dei suoi vapori.<br />

Dove mangiare<br />

Ristorante dal Falco<br />

p.zza Dante Alighieri, 3<br />

Pienza SI<br />

Tel. 0578-749856<br />

E-mail: ristorantedalfalcopienza@virgilio.it<br />

Il più vecchio e tradizionale ristorante di Pienza, aperto da oltre trent’anni.<br />

Pasta fatta in casa e prodotti della campagna circostante. Prestigiosa<br />

cantina, da segnalare Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano,<br />

Chianti Classico.


]<br />

La regina dei pueblos blancos<br />

Ronda<br />

viaggi europa


Ci sono luoghi che rimangono<br />

nel cuore, lì, in bilico, sul balcone<br />

dei ricordi, dove ci si affaccia per<br />

avere una vertigine, tentati di tornare<br />

indietro, di buttarsi giù. Uno<br />

di questi luoghi è Ronda, nel cuore<br />

dell’Andalusia delle ferias, dei<br />

gitani, delle colline arroventate<br />

dal sole e della ruta de los pueblos<br />

blancos, quell’itinerario che si snoda<br />

attraverso i borghi immacolati<br />

dei palazzetti mudejar, dei patios<br />

in fiore, delle maioliche dei bar de<br />

tapas, e li infila ad uno ad uno,<br />

come perle di un rosario. Ronda<br />

è un nido d’aquila, si inerpica su<br />

una scogliera a picco sul fiume<br />

Guadalevin, ed è come tagliata in<br />

due da un fendente di sciabola, che<br />

ha generato l’impressionante burrone<br />

dove si erge il Puente Nuevo,<br />

risalente al Settecento. Quello<br />

stesso periodo vide la costruzione<br />

della Plaza de Toros, la più antica<br />

di Spagna.<br />

Ronda è una delle capitali della<br />

tauromachia; qui, Pedro Romero<br />

sancì le regole della corrida applicate<br />

poi in tutte le arene, ma l’importanza<br />

della storia del borgo andaluso,<br />

che procede di pari passo con<br />

quella della sua Plaza de Toros, non<br />

si limita a una questione di codici:<br />

il borgo dove è più spettacolare<br />

l’architettura della nobleza rural,<br />

con i suoi reticoli moreschi impreziositi<br />

da motivi rinascimentali e<br />

barocchi, vanta un parterre di visitatori<br />

di tutto rispetto. Qui giunse<br />

il barbuto Ernest Hemingway,<br />

che vi soggiornò nel 1925, anno<br />

di pubblicazione di In our Time,<br />

e trovò a Ronda ispirazione per<br />

alcuni episodi di Per chi suona la<br />

campana. Qui arrivò Orson Welles,<br />

appassionato di corride e amico


fraterno del matador Antonio Ordonez,<br />

presso il cui giardino sono<br />

state sparse le ceneri del regista di<br />

Quarto potere. In fotografie color<br />

seppia custodite presso il Museo<br />

Taurino, ricavato in una galleria<br />

sotto le gradinate dell’arena, i volti<br />

di Welles, di Hemingway, della<br />

superba Ava Gardner, sorridono<br />

accanto a Dominguin, a Manolete,<br />

a El Cordobes.<br />

Vent’anni prima Ronda aveva visto<br />

l’arrivo del poeta tedesco Rainer<br />

Maria Rilke, che soggiornò nel<br />

1913 presso l’Hotel Reina Victoria.<br />

La sua stanza, la 208, è una sorta<br />

di capsula del tempo, niente è stato<br />

mutato: il suo scrittoio col piano<br />

in pelle, la lampada liberty, la tappezzeria<br />

a fiori. Tutt’oggi il Reina<br />

Victoria, nonostante gli acciacchi<br />

del tempo, rimane una delle mete<br />

più ambite dai viaggiatori che sostano<br />

a Ronda.<br />

Un’altra figura ha reso celebre il<br />

pueblo, ma la sua anima era nella<br />

fantasia di Merimée, il suo carattere<br />

nella musica di Bizet, la sua<br />

bellezza nel film che Francesco<br />

Rosi ambientò qui e le dedicò: Carmen,<br />

la sigaraia ribelle fuggita per<br />

amore sulle montagne insieme ai<br />

briganti.<br />

Non si sa se la bellissima andalusa<br />

sia esistita o meno, ma nelle sere<br />

di qui, sulle terrazze affacciate<br />

sulla fenditura abissale del Guadalevin,<br />

con la settecentesca casa<br />

del Rey Moro decorata da azulejos,<br />

con il suggestivo arco di Felipe V<br />

che reca alla moresca Alcazaba,<br />

con il vecchio minareto della chiesa<br />

di Santa Maria, complice forse<br />

un bicchiere di sherry locale, pare<br />

di vederla, camminare furtiva e<br />

sparire in un patio, lasciando a noi<br />

l’ultimo fotogramma di una chioma<br />

corvina.<br />

Eva Morletto<br />

Dove Dormire<br />

Parador<br />

Situato nel cuore della cittadina,<br />

su una terrazza mozzafiato<br />

a picco sul precipizio.<br />

Il fiume scorre 120 metri più<br />

sotto. Camere luminose, vista<br />

senza eguali, servizio di<br />

lusso, ampia piscina, cucina<br />

raffinata, ricca di piatti tipici<br />

della tradizione Andalusa.<br />

Plaza de Espana<br />

29400 Ronda<br />

Tel. 0034-952877500<br />

Mail: ronda@parador.es<br />

El Molino del Santo<br />

La struttura di questo vecchio<br />

mulino è stata trasformata<br />

in una specie di villaggio<br />

composto da diversi studios,<br />

ognuno attrezzato con bagno<br />

e mobili rustici. Piscina sotto<br />

i salici piangenti. Luogo di<br />

charme.<br />

Bajada de la Estacion<br />

Tel. 034-952167151<br />

molino@logicontrol.es<br />

Dove mangiare<br />

Pedro Romero<br />

Vera e propria esposizione di<br />

memorabilia taurine di tutti<br />

i generi. Tra le specialità<br />

culinarie: sopa del picadillo,<br />

a base di uova e prosciutto,<br />

pernice in salsa di vino bianco.<br />

Calle Virgen de la Paz,18<br />

Tel. 0034-952871110


viaggi mondo<br />

36 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

] Terra Santa<br />

Le albe di Gerusalemme sono<br />

gloriose. La nebbiolina trafitta<br />

dai primi raggi del sole dona alla<br />

città l’atmosfera di un dipinto sacro.<br />

Con un pizzico di fantasia invece<br />

delle gru sopra ai residence<br />

in costruzione si immaginano le<br />

Cronaca di un viaggio in Israele<br />

macchine da assedio dei Crociati,<br />

mille anni fa. Poi la luce del giorno<br />

raggiunge i palazzi sul Monte Sion<br />

e la cupola d’oro della moschea di<br />

Omar inizia a scintillare. Lungo il<br />

muraglione che oggi sorregge la<br />

spianata delle moschee e che pri-


ma di Cristo era la base del tempio<br />

di Salomone, comincia la preghiera<br />

al Muro del Pianto degli ebrei<br />

ortodossi, vestiti di nero con marsine<br />

e cappelli ottocenteschi.<br />

La Gerusalemme antica è racchiusa<br />

in un chilometro quadrato. I<br />

quattro quartieri, cristiano, musulmano,<br />

armeno ed ebraico, sono<br />

contenuti all’interno delle mura<br />

fatte costruire in calcare bianco da<br />

Solimano il Magnifico nel 1500.<br />

Una concentrazione unica al mondo<br />

di chiese, moschee e sinagoghe.<br />

Ma al di là del misticismo, Yerushalayim<br />

(questo il nome in ebraico)<br />

è anche una bella città che per<br />

legge ha conservato un colore uniforme.<br />

Tutte le case sono rivestite<br />

della stessa pietra calcarea con la<br />

quale furono costruite case e palazzi<br />

della città vecchia. Per cui<br />

al tramonto i raggi del sole fanno<br />

sembrare color ambra tutti gli edifici.<br />

La chiamano “Gerusalemme<br />

d’oro” mica per nulla.<br />

Il luogo più importante per la Cristianità<br />

è la chiesa del Santo Sepolcro<br />

che sotto due cupole grigie<br />

accoglie le ultime stazioni della Via<br />

Crucis. Il Gòlgota, il blocco di roccia<br />

alto come una casa di due piani<br />

sul quale i Romani crocifiggevano<br />

i condannati, oggi è inglobato da<br />

una cappella greco-ortodossa. Inginocchiandosi<br />

sotto un piccolo<br />

altare e infilando il braccio in una<br />

buca si arriva a toccare il punto<br />

esatto sul quale poggiava la Croce.<br />

Pochi metri più in basso una lastra<br />

di marmo rosso ricopre la pietra<br />

sulla quale venne adagiato il corpo<br />

del Cristo per essere lavato e avvolto<br />

nel sudario. A una trentina di<br />

metri ecco il Santo Sepolcro, sotto<br />

la cupola più grande della chiesa.<br />

E’ contenuto in un’edicola, un tempietto<br />

ricoperto di marmo dono<br />

degli Zar di Russia. I luoghi Santi<br />

sono divisi tra le varie confessioni<br />

cristiane. Il lato sinistro del Sepolcro<br />

è riservato ai Cattolici, con uno<br />

spazio tenuto dai Francescani. Sul<br />

retro del tempietto c’è un altare<br />

dei Copti egiziani, sul davanti una<br />

cappella greco ortodossa. A qualche<br />

metro da lì il sepolcro di Nicodemo<br />

è nelle mani degli Assiriani<br />

Giacobiti, i cristiani di Mesopotamia,<br />

in tempi recenti perseguitati<br />

da Saddam Houssein. Altri angoli<br />

della grande chiesa sono riservati<br />

ai cristiani Armeni, come la mistica<br />

cappella della Croce Ritrovata<br />

e ai cristiani Copti, che hanno la<br />

loro piccola chiesa sul tetto e due<br />

cappelle lungo le scale che scendono<br />

all’interno. Le cappelle, minuscole,<br />

sono divise in tre settori da<br />

varie cancellate: nel primo spazio i<br />

fedeli, quindi i preti officianti che<br />

si spostano per le celebrazioni all’altare,<br />

nascosto agli sguardi della<br />

gente. Altri luoghi regalano grandi<br />

emozioni a Gerusalemme. Il Getsemani,<br />

la grotta che ospitava un<br />

frantoio e che serviva a Gesù per<br />

predicare; l’Orto degli Ulivi e la<br />

grotta dove il messia insegnò ai<br />

discepoli il Padre Nostro: tutto è<br />

ospitato sulle pendici del Monte<br />

degli Ulivi che fronteggia le mura<br />

e offre un panorama mozzafiato


della città Santa.<br />

Ho attraversato la Galilea fino alle<br />

alture del Golan, passando da Nazareth<br />

e attraversando la piana<br />

di Armaggeddon, dove secondo il<br />

libro dell’Apocalisse avrà luogo la<br />

battaglia finale tra le forze del Bene<br />

e quelle del Male. Vi rassicuro: è<br />

una pianura coltivata e verdeggiante,<br />

che ispira molta serenità.<br />

A Cafarnao, sulle sponde del lago<br />

di Tiberiade, ho visitato la casa<br />

del pescatore che ospitò il Cristo.<br />

Il suo nome era Simone ma fu la<br />

prima pietra sulla quale venne edificata<br />

la Chiesa e da allora fu chiamato<br />

Pietro. Non distante c’è Tabgah,<br />

il posto della moltiplicazione<br />

dei pani e dei pesci. Su ciascuno<br />

dei luoghi santi alla cristianità è<br />

stato edificato un edificio sacro. Se<br />

esistono tracce di chiese bizantine,<br />

significa che il luogo è autentico.<br />

Perché la Palestina subì a partire<br />

dal 500 d.C. l’ondata di conquista<br />

Persiana e successivamente quella<br />

Araba e gli edifici religiosi cristiani<br />

vennero rasi al suolo. La storia di<br />

Israele, la Terra Promessa da Jehovah<br />

al popolo ebraico in fuga dalla<br />

schiavitù egiziana, ha radici molto<br />

profonde. La si respira a Masada,<br />

la fortezza sul Mar Morto che fu<br />

il luogo di una resistenza ostinata<br />

alla dominazione romana, fino al<br />

suicidio di massa pur di non cadere<br />

in schiavitù. Impressionante il deserto<br />

della Giudea, che scende da<br />

Gerusalemme fino al Mar Morto.<br />

Il grande lago salato e senza vita,<br />

lungo 70 km, è la depressione naturale<br />

più profonda del pianeta, a<br />

400 metri sotto il livello del mare.<br />

Le sue acque tonificano la pelle,<br />

ma attorno solo nelle oasi come<br />

quella di Ein Gedi può sopravvivere<br />

la fauna e la flora.<br />

L’altro volto del Paese scosso dalle<br />

violenze dell’eterno conflitto arabo-israeliano,<br />

è quello di un Paese<br />

in cui vivono 7 milioni di persone:<br />

ebrei, arabi musulmani, cristiani e<br />

drusi; vivono la loro quotidianità e<br />

lavorano fianco a fianco.<br />

Maurizio Di Maggio<br />

Dove dormire<br />

Addar Hotel<br />

10, St. Georges Street - 97200 Jerusalem<br />

I proprietari sono una delle famiglie il cui albero<br />

genealogico si intreccia con la storia millenaria<br />

della città. Ospitato in un affascinante edificio<br />

dell’Ottocento, l’Addar è punto di riferimento per<br />

viaggiatori sofisticati e meta abituale per consoli e<br />

ambasciatori.<br />

A little House in Bakah<br />

1, Yehuda Street - 93627 Jerusalem<br />

Delizioso hotel di charme in stile ottomano, circondato<br />

da un giardino di pini secolari.<br />

Dove mangiare<br />

Ristorante Eucalyptus<br />

7, Horkanus Street, 2nd floor - Jerusalem<br />

Reservations: 02-6244331<br />

Un indirizzo sicuro per gustare la cucina tradizionale<br />

di Israele.


84 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06<br />

distribuito da Keyco s.r.l.


]<br />

personaggio<br />

Daniele Fissore<br />

Il “maestro” di golf<br />

“Anche voi giornalisti siete un po’<br />

strani, come noi artisti”. Mi dice<br />

così, mentre i nostri passi scricchiolano<br />

all’unisono sulla ghiaia<br />

del viale nella sua bella tenuta a<br />

Savigliano. Bene, mi rilasso, da chi<br />

esordisce così, mi sarà perdonato<br />

anche qualche strafalcione. Daniele<br />

Fissore, il pittore dei green, è<br />

uno a cui piace osservare il mondo.<br />

E’ uno innamorato delle cose,<br />

di chi o di che cosa, per pazienza<br />

o per destino, decide di stargli accanto.<br />

Mi mostra la sua casa prima<br />

dei suoi quadri. E’ una cascina<br />

che risale al Trecento, antico possedimento<br />

di famiglie nobili piemontesi:<br />

ci sono affreschi, soffitti<br />

a cassettone, il pavimento un po’<br />

sbilenco, gatti magri che osservano<br />

curiosi attraverso le porte, la<br />

luce di un pomeriggio di maggio<br />

che gioca con le ombre delle cose<br />

antiche. C’è un roseto, un sacco di<br />

fiori, e il regalo che Daniele ha scelto<br />

per il proprio compleanno: dieci<br />

pini neri che stanno trovando collocazione<br />

nel parco. Poi lo studio,<br />

un fienile chiuso da una grande<br />

vetrata. E’ come se fra i suoi quadri<br />

si sentisse più a casa rispetto a<br />

fuori, rispetto alle stanze decorate,<br />

al viale di ghiaia, al gigantesco<br />

cortile col vecchio forno del pane.<br />

Si sente a casa, lo vedo da come<br />

tira fuori una sigaretta, e da come<br />

i convenevoli si fanno racconto.<br />

Innanzitutto la domanda che<br />

più ti aspetti, perché il green?<br />

Negli anni Settanta ero a Londra,<br />

città per animi curiosi, piena di stimoli;<br />

nel mio ritorno a Torino negli<br />

Ottanta, trovai una città grigia, ste-<br />

Sopra: “Green e Mare” - 1998<br />

acrilico su tela<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 41


Sopra: “Autoritratto” - 1976<br />

acrilico su tela<br />

Nell’ altra pagina: “Opposizione” - 1974<br />

acrilico su tela<br />

42 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

rile, desolata. Non era la Torino di<br />

oggi, ma lo stereotipo che ha tenuto<br />

lontani i visitatori per anni: la città<br />

delle fabbriche, delle giornate di nebbia,<br />

delle ciminiere. Dal mio studio in<br />

un seminterrato osservavo le gambe<br />

della gente che passava. Tutto questo<br />

mi disorientava, questo grigio mi opprimeva,<br />

avevo bisogno di rifugiarmi<br />

nei ricordi dell’Inghilterra, di certi<br />

paesaggi, di certi spazi verdi che avevo<br />

visto. Per i primi green mi ispirai<br />

al campo da golf dell’isola di St Andrews<br />

in Scozia, un posto magnifico,<br />

un verde brillante in grado di rincuorare…così<br />

ho continuato a dipingere i<br />

campi, e dal ricordo reale ho finito per<br />

attingere all’immaginario puro. I miei<br />

campi da golf nella realtà non esisto-<br />

no, sono spazi ideali.<br />

I green hanno avuto immediatamente<br />

successo?<br />

Vuoi sapere cosa mi è stato detto all’inizio<br />

da un gallerista a cui li avevo<br />

proposti? “Il verde non va”. Proprio<br />

così, come se si trattasse di carta da<br />

parati…poi cominciarono ad essere<br />

considerati dalla critica e dalla committenza,<br />

forse complice anche la<br />

diffusione che il gioco del golf ebbe in<br />

Italia, a partire dalla fine degli anni<br />

Ottanta. Prima era uno sport misconosciuto.<br />

Quando la passione per il<br />

golf attecchì anche nel nostro Paese,<br />

contribuì senza dubbio ad aumentare<br />

la curiosità per la mia opera.<br />

Mi verrebbe da dire che la curiosità<br />

per la sua opera fu senza dubbio<br />

alimentata dagli incredibili contrasti<br />

di luce che i suoi quadri dal vivo<br />

impongono a chi li osserva. Sono<br />

ipnotici, invitano a perdersi nelle<br />

dune smeraldo, sembrano porzioni<br />

di infinito. Daniele Fissore<br />

non è un giocatore, ammette con<br />

candore di non avere mai preso un<br />

bastone da golf in mano, ma dello<br />

sport pare aver capito l’essenza,<br />

che traduce in una metafora sulla<br />

vita.<br />

Il golf? E’ pensare, mirare lontano,<br />

raggiungere la palla, per formulare<br />

ancora altri pensieri e un altro obiettivo,<br />

sempre più lontano.<br />

E quali sono i tuoi obiettivi?<br />

Che cosa vuoi comunicare col<br />

green?<br />

Il quadro è mio finché lo dipingo. Dopo<br />

diventa di chi lo osserva. In qualcuno<br />

questi spazi infiniti suscitano inquietudine,<br />

qualcun’altro ne coglie il lato<br />

bucolico, rilassante. Non posso imporre<br />

un messaggio, non posso suggerire


una sola chiave di lettura…<br />

Stai lavorando a qualche progetto<br />

nuovo?<br />

Dammi una mano, ti faccio vedere…<br />

dice, invitandomi a togliere l’involucro<br />

di nylon da un paio di tele<br />

Vedi? Vedo grigio e vedo figure<br />

abbozzate, e il tutto, nonostante<br />

i tratti sfocati, comunica un realismo<br />

quasi opprimente. E’ il riflesso<br />

della televisione spenta. Dipingo<br />

ciò che vedo nello schermo della tv<br />

spenta. Per me una conferma: il<br />

genio di questo outsider dell’arte<br />

contemporanea, di chi, in tempo<br />

di concettuale, ha imposto un iper<br />

realismo di matrice rinascimentale,<br />

di chi si è ispirato a manierismo<br />

e a sfondi caravaggeschi per affrontare<br />

dimensioni urbane postmoderne<br />

e drappeggi su divise da<br />

tribù giovanile anni Ottanta.<br />

E’ il nuovo tema a cui lavoro, vediamo<br />

che ne sarà…<br />

Si rilassa Daniele, con la sua ennesima<br />

sigaretta tra le dita, il bianco<br />

frizzantino che imbottigliano in<br />

cascina, la musica di Chet Baker<br />

che inonda lo studio, insieme all’odore<br />

di acrilici e di erba tagliata<br />

di fresco. Sta bene qui, quest’uomo<br />

che sa osservare il mondo, anche<br />

attraverso la televisione. Spenta.<br />

Eva Morletto


mostre<br />

44 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

In Les mots et les images (1929),<br />

pubblicato a Parigi su La révolution<br />

surréaliste, René Magritte afferma<br />

che “tutto tende a far pensare<br />

che ci sia una debolissima<br />

relazione tra un oggetto e la<br />

sua rappresentazione”; colpisce<br />

il fatto che negli stessi anni L.<br />

Wittgenstein approfondisca<br />

filosoficamente una simile<br />

intuizione. Non v’è alcun dubbio<br />

infatti sulla importanza che la<br />

Magritte in mostra a Como<br />

“portata” concettuale della pittura<br />

di questo artista belga è venuta<br />

ad assumere nel corso degli anni.<br />

In mostra a Villa Olmo fino al 16<br />

luglio, i sessanta dipinti ad olio - ai<br />

quali si aggiungono una ventina<br />

di disegni e lettere illustrate-<br />

consentono al visitatore di<br />

“scoprire” un surrealismo diverso<br />

da quello di un Mirò e, in genere,<br />

degli artisti più vicini alla poetica<br />

di André Breton, come Max


Genio surrealista<br />

Ernst e Andrè Masson. In questi<br />

ultimi l’operare artistico ruota<br />

per così dire attorno all’energia<br />

creativa liberata dall’automatismo<br />

psichico, attorno ad una<br />

gestualità direttamente attivata<br />

dall’impulso inconscio e solo<br />

parzialmente filtrata dalla comune<br />

soglia coscienziale. I quadri di<br />

Magritte che si possono osservare<br />

a Como testimoniano una<br />

diversa elaborazione del concetto<br />

stesso di surrealismo: permane<br />

certamente la dimensione onirica<br />

della figurazione ma, ed è qui la<br />

differenza, le immagini risultano<br />

potenziate da un raffinato e<br />

paradossale concettismo.<br />

Non si tratta di un paradossale<br />

tanto spettacolare quanto effimero<br />

quale lo si ritrova in Dalì. Quello<br />

di Magritte è un paradossale<br />

che coinvolge la natura stessa<br />

dell’immagine, la sua essenza<br />

medesima; paradossale, insomma,<br />

è l’immagine in quanto tale.<br />

Da tali presupposti si può capire<br />

la scarsa considerazione di questo<br />

artista per gli aspetti puramente<br />

estetici della sua pittura (che, del<br />

resto, non presenta alcun interesse<br />

sotto il profilo tecnico-formale<br />

palesando un certo accademismo);<br />

come il pittore stesso afferma:<br />

“L’arte della pittura è un’arte del<br />

pensiero”.<br />

Osservando una delle opere,<br />

tra le più note del maestro<br />

belga, presentate negli ambienti<br />

neoclassici di Villa Olmo, L’ Empire<br />

des lumières (1961), vediamo<br />

un uomo ritratto in un modo<br />

sfacciatamente convenzionale ed<br />

il cui volto risulta parzialmente<br />

coperto da una pipa dipinta come<br />

se si trattasse di un trompe - l’oeil.<br />

Evidentemente il significato del<br />

quadro non può risiedere nelle<br />

due figure del borghese con la<br />

bombetta e della pipa che gli si<br />

pone di fronte. Ciò che invece<br />

fa “urlare” le immagini dipinte è<br />

la loro associazione incongrua,<br />

la loro straniante, banale<br />

coesistenza. Magritte non ritrae<br />

il sogno, non giunge all’astrazione<br />

per render conto di intime<br />

pulsioni vitali. Con la sua pittura<br />

“semplice” e narrativa -memore<br />

della lezione di De Chirico- porta<br />

sulla superficie della tela una<br />

specie di “metalogica”-come l’ha<br />

definita R. De Fusco- dal forte<br />

potere liberatorio e rivelatorio.<br />

E a proposito di rivelazione, pare<br />

interessante notare come il valore<br />

conoscitivo e (meta-) concettuale<br />

del surrealismo magrittiano<br />

si avvicini all’idea di un visual<br />

thinking, di un pensiero visivo<br />

operante sulla base di elementi<br />

irrazionali e primariamente<br />

mitici, che proprio dagli anni<br />

venti del secolo scorso andava<br />

filosoficamente esprimendosi<br />

nell’opera di E. Cassirer. Un altro<br />

incantevole dipinto presente nella<br />

mostra di Como è Le Mariage de<br />

]<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 45


René Magritte.<br />

L’impero delle luci<br />

Como, Villa Olmo<br />

(via Cantoni 1)<br />

25 marzo-16 luglio 2006<br />

Orario:<br />

martedì, mercoledì e giovedì<br />

9.00-20.00;<br />

venerdì, sabato e domenica<br />

9.00-22.00<br />

lunedì chiuso (la biglietteria<br />

chiude un’ora prima)<br />

Biglietti:<br />

euro 9 intero; euro 5 ridotto<br />

(dai 6 ai 16 anni, over 65,<br />

studenti universitari, gruppi)<br />

Per informazioni e prenotazioni<br />

pacchetti turistici:<br />

Comune di Como, Assessorato<br />

alla cultura, tel.<br />

031.252352<br />

Sito Internet:<br />

www.magrittecomo.it<br />

Posta elettronica:<br />

magritte@comune.como.it<br />

46 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

minuit (1926) dove il senso del<br />

mistero è fortissimo: il luogo<br />

degli sposi, o meglio ancora delle<br />

loro teste, è una terrazza chiusa,<br />

quasi imprigionata da una foresta<br />

capovolta e fiabesca. Lui ci dà le<br />

spalle inabissando lo sguardo<br />

verso la selva e una parete muraria<br />

che a questa si frappone; lei ci<br />

guarda ma il suo volto è assente,<br />

vuoto. L’immagine è inquietante<br />

come un racconto di Poe ma qui le<br />

parole sono assenti come assente<br />

è qualsiasi riferimento razionale<br />

alla realtà.<br />

Quella che in ultima analisi<br />

emerge dalla pittura dell’artista<br />

nato a Lessines nel 1898 e morto<br />

a Bruxelles nel 1967, è una<br />

ossimorica convivenza di pensiero<br />

analitico e pensiero mitico: la<br />

sua è sì pittura surrealista ma è<br />

anche presupposto all’indagine<br />

concettuale - analitica maturata<br />

tra gli anni sessanta e settanta<br />

dall’artista Joseph Kosuth,<br />

nonché stimolo intellettuale per<br />

linguisti e studiosi di semiotica<br />

come M. Foucault il quale,<br />

proprio a Magritte, dedicò un<br />

fondamentale saggio.<br />

Doveroso segnalare infine<br />

l’importanza che l’evento<br />

espositivo curato da Michel<br />

Draguet e Maria Lluisa Borràs<br />

viene ad assumere; le opere<br />

ora a Como, infatti, saranno<br />

definitivamente collocate nel<br />

Museo Magritte di Bruxelles la cui<br />

apertura è prevista per l’aprile del<br />

2007.<br />

Pietro Boschi


]<br />

fotografia<br />

Paolo Siccardi<br />

Il reportage e i suoi protagonisti


Nella pagina precedente: Donna nel<br />

villaggio Zabolotie in Bielorussia al<br />

confine con l’Ucraina.<br />

Sopra: Tahir Emini ultimo Sufi Derviscio<br />

dei Balcani - Macedonia, Tetovo.<br />

48 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

All’XI Biennale di Fotografia, nel<br />

corso della mostra “Fotogiornalismo<br />

in Italia dal 1945 al 2005”<br />

tenutasi nel maggio 2005 presso<br />

Palazzo Bricherasio, a Torino, c’era<br />

una foto in bianco e nero che colpiva.<br />

Sotto, una didascalia essenziale:<br />

Kosovo, 1998. Fotografia di<br />

Paolo Siccardi. Fotoreportage di<br />

guerra, certo, e il dolore delle donne<br />

rimaste vedove per un conflitto<br />

assurdo, certo, ma c’era qualcosa<br />

di più. C’era quel fattore che permette<br />

di distinguere un’immagine<br />

di cronaca o di reportage, indissolubilmente<br />

legata a un fatto, a un<br />

giorno, a un contesto chiaro, dalla<br />

fotografia pura; quella di Capa e di<br />

Henri Cartier Bresson, per intenderci,<br />

quella in cui l’equilibrio degli<br />

elementi, la composizione, le luci e<br />

le ombre sono in grado di renderla<br />

icona universale. Così come il<br />

miliziano ucciso durante la guerra<br />

civile spagnola immortalato da<br />

Capa o certe istantanee di guerra<br />

di Cartier Bresson ci parlano sì di<br />

tempi e luoghi ben precisi, ma sono<br />

diventate al tempo stesso simbolo<br />

e icona di tutte le guerre, capaci di<br />

coaugulare in sé tutta la gamma di<br />

sentimenti, talvolta contrastanti,<br />

che le guerre, in ogni tempo e luogo,<br />

comportano, così le immagini<br />

di Siccardi ci raccontano i conflitti,<br />

quelli dell’Ex yugoslavia, dell’Afghanistan,<br />

dell’Iraq, ma al tempo<br />

stesso ci rivelano l’umanità che si<br />

confronta con questi eventi, un<br />

dolore intrecciato alla rabbia e alla


speranza, all’inconsapevolezza dei<br />

bambini e alla rassegnazione degli<br />

anziani, un sentimento che si perpetua,<br />

che si ripropone, ogni volta<br />

che la storia volge verso la più tetra<br />

delle sue strade. Il dolore diventa<br />

icona, si smaterializza, si distacca<br />

dalla mera umanità: non si è più<br />

di fronte a un’agghiacciante testimonianza<br />

di guerra, si è di fronte<br />

al Massacro di Chio di Delacroix o<br />

alla Zattera della Medusa di Gericault.<br />

L’armonia della composizione<br />

e la sua intrinseca poesia, appena<br />

suggerita, una nota fugace per<br />

non snaturare il messaggio, sollevano<br />

dalla tragicità dell’evento. Le<br />

fotografie si fanno catartiche.<br />

Paolo Siccardi, classe 1962, è uno<br />

tra i protagonisti della storia del<br />

fotogiornalismo italiano dagli<br />

Anni di Piombo ad oggi. Ha cominciato<br />

documentando i primi<br />

processi per terrorismo; la sua<br />

carriera lo ha visto eccellere nel<br />

reportage, prevalentemente di taglio<br />

sociale. I suoi servizi hanno<br />

trovato ampio spazio sulla stampa<br />

italiana e estera: Time International,<br />

Der Spiegel, Geo Japan, The<br />

Guardian, Courrier Iternational,<br />

D di Repubblica, Famiglia Cristiana,<br />

GQ, Maxim, ecc.<br />

Tra i suoi reportages più significativi:<br />

la guerra in Afghanistan<br />

durante l’invasione sovietica nel<br />

1986, il Nicaragua della rivoluzione<br />

sandinista, la rivolta in Albania<br />

del 1997. Dall‘89 ha seguito<br />

l’evolversi degli avvenimenti nella<br />

ex - Jugoslavia, dal debutto fratricida<br />

in Slovenia nel ’91, passando<br />

dall’assedio di Sarajevo, ai discussi<br />

accordi di Dayton, all’epilogo in<br />

Kosovo e Macedonia nel ’98-99.<br />

Teatro dei suoi servizi anche numerosi<br />

Paesi dell’Africa nord-occidentale<br />

(Senegal, Costa d’Avorio,<br />

Marocco, Repubblica Popolare del<br />

Benin, Togo e la Libia di Gheddafi)<br />

e tutto il Medio-oriente, dove,<br />

come inviato dell’agenzia Marka,<br />

alla quale è legato proprio dal ’91,<br />

ha reso eloquenti testimonianze<br />

sulla Guerra del Golfo.<br />

Eva Morletto<br />

2004 Afghanistan, Kabul, collina del<br />

mausoleo di Nadir Shah, battaglia degli<br />

aquiloni durante la festa del Noroz


]<br />

Lʼ ultima scommessa<br />

di Sofia<br />

Sofia Coppola racconta Marie Antoinette<br />

Ci troviamo di fronte alla terza<br />

prova da regista per la figlia d’arte<br />

Sofia Coppola che, dopo un approccio<br />

originale dalle tinte rosa<br />

scuro con il “Giardino delle vergini<br />

suicide” (1999), dopo l’esperimento<br />

ben riuscito della commedia<br />

“semi-sentimentale” con Bill Murrey,<br />

“Lost in Translation” (2003), ci<br />

propone una rivisitazione storica<br />

della Francia di Luigi XVI, mettendo<br />

in primo piano la vicenda della<br />

giovane Marie Antoinette, interpretata<br />

da Kirsten Dunst.<br />

Interamente girato in Francia e<br />

liberamente ispirato al romanzo<br />

biografico della scrittrice Atonia<br />

Fraser sulla arciduchessa Maria<br />

Antonietta, il film racconta il<br />

dramma della quindicenne promessa<br />

sposa del futuro re, alle prese<br />

con un popolo che non accetta<br />

la sua nazionalità austriaca e che<br />

nel pieno della Rivoluzione la condannerà<br />

alla ghigliottina.<br />

Dai fotogrammi pubblicati e dal<br />

trailer disponibile sul sito ufficiale,<br />

possiamo anticipare costumi da<br />

Oscar della torinese Milena Canonero,<br />

già impegnata sul set di Barry<br />

Lindon ed una fotografia suggestiva<br />

diretta da Lance acord Shore,<br />

già con Coppola sul set di “Lost in<br />

Translation” o con Jonze in “Essere<br />

John Malkovich”. Nel cast figura<br />

anche la nostra Asia Argento<br />

che recita la parte di Madame Du<br />

Barry. La pellicola di Sofia Coppola,<br />

coprodotta dal celebre padre,<br />

parteciperà a maggio al festival di<br />

Cannes ed uscirà nelle sale a partire<br />

dal 26 dello stesso mese. In Italia<br />

arriverà con molta probabilità i<br />

primi di novembre.<br />

Antonio Daniele<br />

film<br />

SCHEDA TECNICA:<br />

Sito:<br />

www.marieantoinette-lefilm.com<br />

www.sonypictures.com/<br />

marieantoinette<br />

Nazione:<br />

U.S.A.<br />

Anno:<br />

2006<br />

Genere:<br />

Drammatico<br />

Regia:<br />

Sofia Coppola<br />

Cast:<br />

Kirsten Dunst, Jason Schwartzman,<br />

Rip Torn, Judy Davis, Asia<br />

Argento, Marianne Faithfull,<br />

Aurore Clément<br />

Sceneggiatura:<br />

Sofia Coppola<br />

Fotografia:<br />

Lance acord Shore<br />

Produzione:<br />

Columbia Pictures Corporation,<br />

American Zoetrope<br />

Distribuzione:<br />

Sony Pictures Releasing Italia<br />

Data di uscita:<br />

26 maggio 2006 (cinema)


FERRO 3 – KIM KI DUK<br />

Anno<br />

Corea del Sud 2004<br />

Genere<br />

Drammatico<br />

Regia<br />

Kim Ki-duk<br />

Cast<br />

Hee Jae, Seung-yeon Lee,<br />

Seung-yun Lee.<br />

Durata<br />

90 ‘<br />

Fotografia<br />

Seong-back Jang<br />

Montaggio<br />

Ki-duk Kim<br />

Musiche<br />

Silvian<br />

Sceneggiatura<br />

Ki-duk Kim<br />

Produzione<br />

Kim Ki-duk Film,<br />

Cineclick Asia<br />

Distributori<br />

Mikado<br />

DVD<br />

] Una poesia<br />

in 35mm<br />

Ferro 3: l’ amore visto con gli occhi di Kim - Ki -duk<br />

Non si può parlare di questo film<br />

senza spendere qualche parola<br />

sul regista Sud Coreano Kim – ki<br />

– duk : un artista, passato dalla<br />

vita militare alla pittura ed arrivato<br />

al cinema in maniera quantomai<br />

spontanea. Ammesso all’ultimo<br />

momento al concorso della<br />

61° Mostra del Cinema di Venezia<br />

nel 2004, riesce ad aggiudicarsi il<br />

Premio Speciale per la regia e importanti<br />

premi della critica. Un’<br />

idea geniale da vita ad una storia<br />

originale rappresentato attraverso<br />

una regia pulita, semplice, impeccabile.<br />

Ferro 3 racconta di un<br />

amore vissuto nel silenzio di una<br />

casa vuota, e ci tiene per 90 minuti<br />

incollati al video con una tensione<br />

davvero piacevole.<br />

Tae – suk incontra Sun – hwa, moglie<br />

di un uomo d’affari miserabile<br />

e violento, se ne innamora e fugge<br />

con lei. I due vivono di volta in volta<br />

in una casa diversa, case lasciate<br />

vuote, abbandonate per brevi<br />

periodi, case che i due riempiono<br />

e scaldano con gesti quotidiani.<br />

Il DVD esce per Dolmen Home<br />

video ed offre alcuni contenuti<br />

speciali tra i quali il “making of” e<br />

uno “speciale sulla Mostra del Cinema<br />

di Venezia”; l’audio, in dolby<br />

Digital 5.1 è sia in italiano sia in<br />

lingua originale con sottotitoli in<br />

italiano. Ferro 3 è un film da aggiungere<br />

alla propria collezione.<br />

Antonio Daniele<br />

Perché “Ferro 3”?<br />

“L’idea mi è venuta per la prima volta nello scorso<br />

mese di ottobre. Stavo togliendo un volantino che<br />

era rimasto impigliato nella serratura della porta<br />

d’entrata del mio appartamento quando mi colpì il<br />

fatto che le case a cui i volantini erano ancora attaccati<br />

dovevano essere rimaste vuote per giorni<br />

[…] Ho voluto fare un film su un uomo che entra in<br />

quella casa e riempe quel vuoto con il suo calore. Ho<br />

voluto io stesso che il titolo internazionale del film<br />

fosse 3-IRON. Chi gioca a golf sa che la mazza n.3 è<br />

quella meno usata. […] In questa immagine vedo la<br />

metafora di una persona abbandonata o di una casa<br />

vuota. Al tempo stesso essa è però anche l’arma con<br />

cui Tae-suk salva Sun-hwa, diventando così anche il<br />

simbolo della speranza in un cambiamento.”


30 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06<br />

distribuito da Keyco s.r.l.


libri<br />

]<br />

David Foster Wallace<br />

“Considera lʼaragosta”<br />

54 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

La nuova opera del genio della letteratura postmoderna<br />

Un terremoto nel panorama letterario<br />

americano. Qualcuno<br />

l’ha paragonato a Céline, altri a<br />

Pynchon, qualcuno ha azzardato<br />

Joyce. David Foster Wallace è uno<br />

dei più acuti osservatori dell’America<br />

contemporanea. Ha studiato<br />

una visionaria quanto analitica<br />

fenomenologia dei sentimenti<br />

cristallizzati nella società statunitense<br />

in bilico sulla soglia del<br />

nuovo Millennio. Comincia a scrivere<br />

giovanissimo, nei primi anni<br />

di università, durante un periodo<br />

confuso che lui stesso definì: “una<br />

crisi di mezz’età a vent’anni”.<br />

La sua carriera procede sugli scalini<br />

in ascesa di opere narrative<br />

e saggi sui generis sulla cultura<br />

americana pop.<br />

In Considera l’aragosta viene compressa<br />

in un overluggage l’America<br />

tutta intera: le teorie dei repubblicani,<br />

le vecchiette del Midwest,<br />

gli sportivi, il rapporto tra ironia<br />

kafkiana e way of life degli studen-<br />

ti universitari. Un pot pourri dove<br />

ogni dettaglio, ogni voce, ogni sfumatura<br />

di significato è sottolineata<br />

con arguzia, profondità, fantasia<br />

vulcanica.<br />

Tutto si definisce con tre avverbi<br />

e con tre aggettivi: ferocemente<br />

ironico, costantemente folle, ammirevolmente<br />

coraggioso. Come<br />

afferma Zadie Smith: “Wallace ha<br />

semplicemente il genere di cervello<br />

che viene voglia di frequentare.<br />

Fidatevi.”<br />

Dana Miller


]<br />

Novastar<br />

“Another Lonely Soul” esce finalmente in Italia<br />

Esce per la Warner “Another Lonely<br />

Soul” il nuovo album di Novastar,<br />

al secolo Joost Zweegers, cantautore<br />

belga dall’ appeal musicale<br />

dei Coldplay con i quali condivide<br />

il direttore di mixaggio Michael<br />

Braurer (X&Y).<br />

Novastar, già molto famoso in Belgio<br />

e nel resto d’Europa per le sue<br />

melodie romantiche e po’ struggenti,<br />

è in radio e nelle tv musicali<br />

con il singolo “Never back down”,<br />

brano esemplare per tutto l’album<br />

che porta alla mente artisti quali<br />

Embrace o Athlete. Zweegers ha<br />

all’attivo un altro album (“Novastar”<br />

uscito sempre per la Warner<br />

nel 2000) e importanti esperienze<br />

live, come ad esempio l’apertura<br />

del tour europeo del 2001 di uno<br />

dei suoi idoli: Neil Young. E’ un<br />

singolare musicista polistrumentista<br />

che offre il meglio di sè dal<br />

vivo ma bisogna dire che anche<br />

con questo album ha dato un’otti-<br />

ma prova intrecciando testi poetici<br />

con melodie nostalgiche che si<br />

ricordano dopo il primo ascolto. L’<br />

album, uscito in Belgio nel 2004 e<br />

solo ora in Italia, conta dieci brani<br />

che si ascoltano senza intoppi uno<br />

dietro l’altro: da sottolineare il singolo<br />

“Never back down”, “Faith” e<br />

“This is the road to nowhere”.<br />

Nicola Alberti<br />

suoni<br />

Dettagli:<br />

NOVASTAR<br />

ANOTHER LONELY SOUL<br />

Sito:<br />

www.novastar-music.com<br />

Etichetta :<br />

Warner<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 55


06 marzo aprile <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 45


]<br />

economia&lavoro<br />

Unit-linked:<br />

la polizza “globalizzata”<br />

L’ esperto propone:<br />

Affidare il proprio patrimonio in<br />

gestione ad una primaria banca<br />

internazionale, in una delle principali<br />

piazze finanziarie del mondo,<br />

provvedendo nel contempo al futuro<br />

dei propri figli. Il tutto in piena<br />

trasparenza e senza spostarsi<br />

dall’Italia. Si tratta di un’opzione<br />

quanto mai reale, resa possibile da<br />

un contratto di assicurazione sulla<br />

vita. In forza della prima Direttiva<br />

europea, successivamente modificata<br />

dalla Direttiva 2002/83/CE,<br />

le compagnie di assicurazione<br />

aventi sede in uno Stato membro<br />

possono offrire i loro prodotti in<br />

tutto il territorio dell’Unione europea<br />

in regime di libera prestazione<br />

di servizi (LPS). Naturalmente<br />

i prodotti assicurativi offerti in<br />

ciascuno Stato europeo devono essere<br />

conformi con la normativa e<br />

la regolamentazione locale. Alcune<br />

compagnie assicurative estere, soprattutto<br />

quelle con sede in Irlanda<br />

ed in Lussemburgo, ma anche<br />

certe compagnie inglesi ed olandesi,<br />

si sono attrezzate con un’offerta<br />

cross-border adatta ad una pluralità<br />

di Paesi. Vanno per la maggiore<br />

le polizze di assicurazione sulla<br />

vita unit-linked, il cui rendimento<br />

è per l’appunto collegato (linked)<br />

alle quote (units) di fondi d’investimento.<br />

Anche a questo proposito<br />

i Paesi europei che hanno<br />

maggiormente valorizzato la propria<br />

industria finanziaria offrono<br />

potenziali vantaggi ai cittadini<br />

di tutta l’Unione europea. Fatti<br />

salvi alcuni necessari controlli di<br />

qualità, infatti, le compagnie assicurative<br />

irlandesi e lussemburghesi<br />

possono inserire nelle loro<br />

polizze i cosiddetti investimenti<br />

alternativi, quali hedge funds,<br />

fondi di private equity o di venture<br />

capital, fondi immobiliari, e così<br />

via. Tutti questi attivi sono invece<br />

sostanzialmente preclusi ad una<br />

compagnia assicurativa italiana.<br />

In effetti nei Paesi anglo-sassoni<br />

non è del tutto inusuale che le polizze<br />

assicurative vengano almeno<br />

in parte investite direttamente in<br />

immobili, auto d’epoca o perfino<br />

cavalli da corsa. L’inclusione di<br />

queste tipologie d’investimento in<br />

Italia potrebbe dare dei problemi<br />

di carattere sia pratico sia fiscale:<br />

un esempio per tutti è l’imposta di<br />

registro sui trasferimenti immobiliari.<br />

Resta comunque valido il<br />

principio per cui una polizza unitlinked,<br />

al di sopra di una certa dimensione<br />

patrimoniale stimabile<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 57


in qualche centinaia di migliaia di<br />

euro, può essere totalmente personalizzata<br />

secondo le indicazioni<br />

del cliente. Si tratta infatti di polizze<br />

assicurative a prevalente contenuto<br />

finanziario, in cui le prestazioni<br />

offerte dalla compagnia assicurativa<br />

sono strettamente legate<br />

all’andamento degli investimenti<br />

sottostanti. Proprio per questo le<br />

scelte d’investimento sono concordate<br />

fin dall’inizio tra la compagnia<br />

assicurativa ed il cliente e<br />

possono essere variate nel tempo,<br />

sempre di comune accordo. Non va<br />

dimenticato che si tratta pur sempre<br />

di contratti di assicurazione<br />

sulla vita, che tradizionalmente<br />

godono di agevolazioni giuridiche<br />

e fiscali. In Italia, in base ad una<br />

legislazione che risale al codice di<br />

commercio del 1882 ed è stata poi<br />

trasferita nell’articolo 1923 dell’attuale<br />

codice civile, le prestazioni di<br />

carattere assicurativo sono impignorabili<br />

ed insequestrabili. Mentre<br />

i redditi derivanti dagli investimenti<br />

sottostanti le polizze sono<br />

equiparati a redditi di capitale e<br />

scontano (attualmente) l’imposta<br />

sostitutiva del 12,5% se sono incassati<br />

dal contraente (ossia, colui<br />

che ha sottoscritto la polizza ed ha<br />

pagato il relativo premio), sono del<br />

tutto esenti se vengono corrisposti<br />

ai beneficiari in caso di morte<br />

dell’assicurato. Quest’ultimo può<br />

coincidere o meno con il contraente:<br />

la durata della polizza è legata<br />

alla sua vita. Le disposizioni relative<br />

ai beneficiari possono essere<br />

integrate e modificate per tutta la<br />

durata della polizza, consentendo<br />

così una programmazione nell’interesse<br />

delle generazioni future.<br />

Disposizioni favorevoli di varia<br />

natura valgono per i contratti assicurativi<br />

– specialmente per quelli<br />

con valenza di risparmio – in tutti<br />

i Paesi europei. Grazie all’offerta<br />

assicurativa in LPS è così possibile<br />

abbinarli alla maggior flessibilità<br />

ed efficienza consentite dalla legislazione<br />

finanziaria più avanzata<br />

degli altri Stati membri, quali Irlanda<br />

e Lussemburgo. Beninteso,<br />

anche se una polizza unit-linked è<br />

offerta in Italia in conformità con<br />

la regolamentazione vigente e sulla<br />

base di contrattualistica in lingua<br />

italiana, si tratta pur sempre di un<br />

investimento estero che può dare<br />

luogo ad obblighi di segnalazione ai<br />

sensi della normativa sul “monitoraggio<br />

fiscale” (D. Lgs. 167/1990).<br />

Se la polizza è sottoscritta tramite<br />

un intermediario finanziario italiano<br />

e le condizioni contrattuali<br />

prevedono che tutti i pagamenti<br />

da parte della compagnia assicurativa<br />

estera avvengano su banche<br />

italiane, peraltro, il contribuente<br />

non ha alcun obbligo di dichiarazione<br />

del possesso della polizza. Se<br />

poi si desidera un maggior grado<br />

di riservatezza – pur nella piena<br />

trasparenza e legittimità dell’operazione<br />

– si può richiedere l’intervento<br />

di una società fiduciaria. Il<br />

mercato europeo delle polizze assicurative<br />

cross-border, ossia vendute<br />

in LPS tra diversi Stati membri<br />

della UE, era complessivamente<br />

dell’ordine di 20 miliardi di euro<br />

l’anno scorso. È un altro segno che<br />

la globalizzazione finanziaria, almeno<br />

su base europea, grazie alla<br />

libera concorrenza tra operatori di<br />

diversi Paesi, può offrire vantaggi<br />

a tutti i cittadini.<br />

panico.paolo@unimore.it


UTENSILI PER TORNITURA<br />

UTENSILI PER FRESATURA<br />

ATTREZZAMENTI MACCHINE UTENSILI<br />

MMC Italia S.r.l.


sapori<br />

Si cena in hotel<br />

60 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

Cena in hotel? Non consideratela<br />

più una scelta di ripiego, dettata<br />

dalla stanchezza, dagli orari o<br />

semplicemente dalla mancanza<br />

di alternative. E dimenticate la<br />

malinconica immagine di sale<br />

silenziose dove uomini d’affari<br />

e anziane signore cenavano da<br />

soli. Forse era così fino a qualche<br />

tempo fa, ma ora anche in Italia,<br />

come già nel resto del mondo,<br />

emerge una nuova tendenza: si va<br />

a cena nei ristoranti d’albergo. Un<br />

cambiamento che se da una parte<br />

è dovuto alle stelle e alle forchette<br />

che negli ultimi anni sono state<br />

attribuite a numerosi ristoranti<br />

d’hotel, dall’altra sicuramente<br />

è la conseguenza di un diverso<br />

approccio alla cucina alberghiera.<br />

]<br />

Ristoranti trendy negli alberghi di lusso<br />

La quale è radicalmente cambiata<br />

rispetto al passato, abbandonando<br />

quell’uniformità che in generale<br />

la caratterizzava a favore di<br />

scelte ben precise. E privilegia<br />

soprattutto la creatività, nello<br />

stesso tempo valorizzando la<br />

ricca tradizione culinaria italiana.<br />

Nascono così ricette innovative,<br />

che spesso utilizzano ingredienti<br />

del territorio rivisitati in forme<br />

insolite e nuove metodologie di<br />

cottura. Non soltanto in cucina ma<br />

anche negli ambienti c’è la ricerca<br />

di uno stile proprio e di atmosfere<br />

particolari se non uniche. Questo<br />

avviene nei grandi alberghi di<br />

città: come al nuovissimo Bulgari<br />

di Milano, primo albergo della<br />

Maison Bulgari, dove al look


contemporaneo si accompagna<br />

una cucina che coglie il meglio<br />

della tradizione italiana con una<br />

particolare attenzione all’estetica,<br />

in un gioco di colori e di<br />

sensazioni che fanno di ogni pasto<br />

un’esperienza unica e singolare.<br />

Così come a Firenze, al ristorante<br />

Onice di Villa La Vedetta: in una<br />

residenza patrizia ottocentesca<br />

con splendido giardino all’italiana,<br />

ecco un ristorante moderno che<br />

piace ad una clientela giovane e<br />

alla moda per la sua creatività.<br />

E per la capacità di stupire<br />

con accostamenti insoliti, che<br />

vedono ad esempio l’incontro<br />

della tradizione toscana con i<br />

sapori orientali. Ma il vento<br />

del cambiamento si fa sentire<br />

anche in ambienti decisamente<br />

più tradizionali, vere e proprie<br />

istituzioni nel panorama<br />

alberghiero di classe, dove la<br />

cucina ha saputo mettersi al passo<br />

con i tempi ed innovarsi. Un<br />

esempio per tutti, il Grand Hotel<br />

di Rimini: nell’atmosfera che<br />

conserva il fascino e lo splendore<br />

di sempre ha trasformato la<br />

propria cucina all’insegna di<br />

quella leggerezza che, incontrando<br />

le nuove tendenze, nulla toglie ai<br />

sapori. Cambia il paesaggio ma<br />

il concetto rimane al ristorante<br />

“L’ Olivo” del Capri Palace Hotel:<br />

con uno stile e una raffinatezza<br />

tipicamente mediterranea ecco<br />

una cucina campana imprevedibile<br />

e moderna pur nel rispetto della<br />

tradizione locale. E lo stesso vale<br />

per lo spettacolare Hotel Caruso di<br />

Ravello, sulla costiera amalfitana,<br />

recentemente restaurato e riaperto<br />

al pubblico. Qui un’atmosfera<br />

di grande fascino fa da scenario<br />

ad una cucina improntata alla<br />

freschezza e alla semplicità, che<br />

non dimentica tra tante proposte<br />

creative la pizza o i classici<br />

spaghetti.<br />

Ci fermiamo qui, ma l’elenco<br />

potrebbe continuare con tanti<br />

altri nomi. E comunque possono<br />

cambiare le storie, gli scenari, i<br />

sapori ma senz’altro per tutti è<br />

riscontrabile un elemento comune:<br />

la capacità di aver saputo cogliere e<br />

offrire, tra tanti sapori diversi, il<br />

gusto inconfondibile del nuovo.<br />

Chiara Manzo<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 61


vini<br />

62 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

]<br />

Una storia curiosa<br />

Acinatico è l’antico nome del Recioto<br />

Veronese. Dell’annata 1928<br />

esistono ancora 7000 bottiglie.<br />

Come siano arrivate sino ai giorni<br />

nostri è una storia che vale la pena<br />

di essere raccontata.<br />

Il ‘28 fu caratterizzato da temperature<br />

estive abbastanza elevate,<br />

con limitate precipitazioni, e da un<br />

inverno molto freddo ed asciutto.<br />

Pertanto si erano verificate le condizioni<br />

ideali per la maturazione,<br />

l’appassimento e l’ottenimento di<br />

un Recioto di alta qualità. Si racconta<br />

inoltre di una lunghissima<br />

macerazione sulle bucce e di una<br />

gradazione zuccherina eccezionalmente<br />

alta.<br />

Dopo 10 anni in botte fu imbottigliato<br />

in bottiglie preziose, fatte a<br />

mano. Durante la seconda guerra<br />

mondiale a Grezzana, nella villa<br />

delle cantine Bertani si stabilisce<br />

Acinatico 1928<br />

un comando dell’esercito tedesco.<br />

I militari ne approfittano e stappano<br />

bottiglie senza ritegno.<br />

Per salvare quelle più pregiate i<br />

proprietari decidono di nasconderle<br />

in gran segreto in una cascina<br />

lì vicino, murate nel sottosuolo.<br />

Sotto i bombardamenti i registri<br />

bruciarono e l’oblio protesse quelle<br />

7.000 bottiglie. Almeno fino al<br />

1984, quando durante alcuni lavori<br />

di ristrutturazione nella cascina<br />

i muratori, buttando giù un muro,<br />

le trovarono.<br />

Il vino è ancora integro ed eccellente.<br />

Alla Bertani hanno deciso<br />

di non metterlo in vendita ma di<br />

destinarlo a degustazioni eccezionali<br />

e ad aste di beneficenza. Una<br />

bottiglia di Acinatico 1928 vale<br />

9.000 euro.<br />

Maurizio Di Maggio


eauty&wellness<br />

Febbre<br />

da fieno<br />

64 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

]<br />

Piaceri naturali<br />

Se da bambini vi divertiva rotolarvi<br />

sull’erba e oggi, più compostamente,<br />

calpestare il “green”…<br />

allora ciò che fa per voi è un bagno<br />

di fieno. É un’ immersione in erba<br />

tagliata di fresco in via di fermentazione,<br />

nota anche come “fitobalneoterapia”:<br />

una cura naturale<br />

antica ed efficace che trae origine<br />

dall’usanza dei contadini di riposarsi<br />

dalle fatiche della giornata e<br />

recuperare energie dormendo nel<br />

fieno. Il segreto di questa pratica<br />

terapeutica sta nelle piante officinali<br />

contenute nella miscela di<br />

erbe, i cui principi attivi vengono<br />

efficacemente assorbiti dall’organismo<br />

grazie al caldo umido prodotto<br />

dalla fermentazione.<br />

A tal fine si utilizzano erbe di montagna<br />

raccolte fresche e poste a<br />

fermentare naturalmente in grandi<br />

vasche per alcuni giorni fino a<br />

raggiungere una temperatura di<br />

circa 60 gradi. Il trattamento prevede<br />

l’immersione completa in un


letto di erba calda per una durata<br />

variabile dai dieci ai venti minuti.<br />

Segue un riposo di 40-60 minuti<br />

su un lettino di reazione, durante<br />

il quale si manifesta una sudorazione<br />

molto intensa che scompare<br />

gradualmente dopo 3-4 ore. Il<br />

senso di benessere è immediato e<br />

durevole: a questo si accompagna<br />

un’azione purificante, grazie anche<br />

all’assorbimento dei principi<br />

attivi dalle erbe, nonché un effetto<br />

tonificante dovuto alla stimolazione<br />

della circolazione periferica.<br />

Gli effetti curativi dipendono invece<br />

dalle proprietà delle diverse<br />

erbe che compongono il mix, il<br />

quale pertanto può variare secondo<br />

il luogo di raccolta. In generale<br />

la fitobalneoterpia, che richiede<br />

in media un ciclo di una decina di<br />

immersioni, è indicata nel trattamento<br />

delle osteoartrosi primarie<br />

e secondarie, di forme reumatiche<br />

particolari non acute, oltre che in<br />

caso di dolori post-reumatici, spa-<br />

smi muscolari, rigidità articolari.<br />

La fitobalneoterapia è nata nelle<br />

zone montane dell’Austria, dell’Alto<br />

Adige e del Trentino ed è<br />

qui pertanto che viene praticata<br />

presso numerosi centri benessere.<br />

Nel cuore di Merano, immerso nel<br />

verde di un luogo esclusivo, il Park<br />

Hotel Mignon vi offre la possibilità<br />

di rilassarvi usufruendo del reparto<br />

wellness e della professionalità<br />

del suo staff. A vostra disposizione<br />

trovate piscina e idromassaggio,<br />

sauna finlandese, bagno turco,<br />

doccia-avventura, tepidario, centro<br />

fitness. E qui potrete non solo<br />

sperimentare i benefici dei bagni<br />

di fieno, ma anche lasciarvi tentare<br />

dal bagno alle mele o dal bagno<br />

di Cleopatra o ancora dai diversi<br />

tipi di massaggi e di trattamenti<br />

per il viso e per il corpo studiati<br />

per le più specifiche esigenze.<br />

Chiara Munnia<br />

Un indirizzo:<br />

Park Hotel Mignon<br />

Via Grabmayr 5<br />

39012 Merano<br />

Tel.0473-230353<br />

www.hotelmignon.com


]<br />

lifestyle<br />

Contemporary<br />

dream<br />

L’arte contemporanea in hotel


68 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

Se la definizione di museo vi porta<br />

immediatamente ad atmosfere<br />

cupe e polverose o all’opposto<br />

ad ambientazioni fredde e<br />

distanti, ebbene concedetevi<br />

un soggiorno in uno dei nuovi<br />

alberghi che stanno sorgendo<br />

in Europa, lidi in cui il piacere<br />

dell’ hotel di lusso si unisce alla<br />

gioia visuale del percorso d’ arte.<br />

Vi renderete conto che qui il<br />

cliché serioso qui è totalmente<br />

rivoluzionato e trova un suo<br />

nuovo armonioso modo di essere<br />

in quello che può essere definito<br />

come hotel di design: alberghi a<br />

cinque stelle, unici e particolari<br />

nelle sue caratteristiche<br />

in quanto concepiti come<br />

mostre permanenti d’arte<br />

contemporanea.<br />

In Italia, in una villa patrizia,<br />

situata nel cuore della Valpolicella<br />

a soli sette chilometri da Verona,<br />

è nato il Byblos Art Hotel Villa<br />

Amistà. Nel corso dei secoli ha<br />

subito successive trasformazioni.<br />

L’architetto Michele Sanmicheli<br />

nel Quattrocento realizzò il corpo<br />

centrale in stile veneziano<br />

operando sui resti di una<br />

“casa forte” romana. L’attuale<br />

costruzione risale al 1700 ed<br />

è opera dell’architetto Ignazio<br />

Pellegrini. Al suo interno si<br />

possono ammirare affreschi e<br />

reperti originali di entrambe le<br />

epoche, recuperati attraverso<br />

accurati restauri filologici. Un<br />

magnifico parco di ventimila<br />

metri quadri circonda la residenza,<br />

offrendo tranquillità e scorci<br />

suggestivi con le sue fontane<br />

quattrocentesche, le piante secolari<br />

ed un’ampia piscina.<br />

Ma oggi ciò che più sorprende<br />

entrando in Villa Amistà è<br />

l’atmosfera unica e spettacolare,<br />

ricca di quei contrasti che<br />

caratterizzano un ambiente<br />

estroso ma nello stesso tempo<br />

elegante. Qui infatti la storia si<br />

fonde con la contemporaneità<br />

degli arredi interni, frutto della<br />

creatività del noto designer<br />

Alessandro Mendini, e con le<br />

numerose opere di artisti di fama<br />

internazionale che fanno di questo<br />

hotel un vero e proprio museo<br />

d’arte contemporanea e design.<br />

Ciò significa scoprire in ogni<br />

angolo per esempio le opere di<br />

Vanessa Beecroft, Beatriz Millar e<br />

Cindy Sherman; oppure gli oggetti


di Alessandro Mendini, Giò Ponti<br />

e Sandro Chia; o ancora le sculture<br />

di Sol Lewitt, Arnaldo Pomodoro e<br />

Anish Kapoor.<br />

Qui stanze e suites, in tutto<br />

settanta, sono state pensate come<br />

un’insolita scenografia in un<br />

preciso itinerario che, partendo<br />

dalla scalinata d’ingresso dove<br />

spiccano le opere di Jean Michel<br />

Othoniel, spazia nel grande salone<br />

in cui un prezioso lampadario<br />

veneziano convive con oggetti di<br />

design innovativo. Un percorso<br />

che prosegue nel Peter’s Bar,<br />

impostato sulle opere inedite<br />

di Peter Halley, E si completa<br />

nel ristorante, aperto anche alla<br />

clientela esterna, dove si ritrova<br />

lo stesso stile: piatti innovativi<br />

e ricercati, che esaltano nello<br />

stesso tempo sapori regionali,<br />

internazionali e d’altri tempi,<br />

vengono proposti in un ambiente<br />

improntato alla sobrietà in cui<br />

tuttavia nulla, dagli arredi alle<br />

porcellane fino all’argenteria<br />

firmata Giò Ponti, è lasciato al<br />

caso. E perfino nella cantina<br />

quattrocentesca, dove trovano<br />

posto trecento etichette di vini<br />

accuratamente selezionate,<br />

gli arredi tradizionali sono<br />

armoniosamente abbinati ad<br />

elementi di design e opere d’arte<br />

contemporanea. Completa l’hotel<br />

un attrezzato centro benessere,<br />

coordinato da Henri Chenot, dove<br />

è possibile sottoporsi a massaggi<br />

e cure estetiche, fanghi, cromo e<br />

idroterapia.<br />

In un gioco di contrasti dove<br />

convivono moderno ed antico,<br />

sobrietà e sfarzo, tradizione<br />

ed eccentricità anche i piaceri<br />

dell’ospitalità, della tavola e del<br />

benessere fisico trovano dunque il<br />

modo di sposarsi con la creatività.<br />

E qui l’arte di vivere si incontra<br />

finalmente con il vivere d’arte.<br />

Chiara Manzo


auto<br />

Una nuova lady a quattro ruote<br />

Mercedes]<br />

GL 320


Ovunque e comunque. Ma con<br />

classe. Potrebbe essere questo lo<br />

slogan per descrivere in poche<br />

parole le qualità dell’ultima nata<br />

di casa Mercedes, la GL 320 Cdi.<br />

Un’auto elegante, proporzionata,<br />

spaziosa (porta fino a sette persone<br />

all’occorrenza) con la quale la<br />

casa di Stoccarda intende fissare<br />

un nuovo parametro di riferimento<br />

nel segmento di mercato dei<br />

Suv di lusso. La GL è un all-road<br />

in grado di “coccolare” i propri passeggeri<br />

nel tradizionale uso stradale,<br />

ma anche di poter affrontare<br />

percorsi più impegnativi. Il tutto<br />

nel più grande comfort di marcia,<br />

grazie alla comodità e spaziosità<br />

degli interni e all’ottimo livello<br />

di insonorizzazione. Imponente<br />

e sicura, la GL non lascia alcun<br />

dubbio sulle sue aspirazioni di<br />

conquistare un segmento di mercato<br />

altamente competitivo. Il suo<br />

linguaggio stilistico trasmette<br />

forza ed esclusività. Linee levigate<br />

e potenti, sagomati elementi<br />

cuneiformi e dettagli incisivi conferiscono<br />

a questo esclusivo fuoristrada<br />

un’immagine di dinamicità<br />

anche da fermo. L’ ampia carrozzeria<br />

(5.088 mm di lunghezza,<br />

1.920 mm di larghezza, 1.840 mm<br />

di altezza) appare perfettamente<br />

proporzionata. L’abitacolo, impreziosito<br />

con materiali pregiati, dà<br />

vita alla tipica atmosfera di benessere<br />

Mercedes-Benz. A bordo<br />

si respira il gusto di un viaggio in<br />

prima classe: sia per un breve giro<br />

in città che durante un lungo tragitto<br />

di centinaia di chilometri, o<br />

un’escursione su terreni impervi.<br />

In sintonia con le molteplici possibilità<br />

di impiego di questo versatile<br />

fuoristrada, il climatizzatore auto-<br />

matico “Thermatic”, di serie sulla<br />

GL 320 Cdi, offre ai passeggeri<br />

una temperatura sempre gradevole,<br />

in pieno inverno come nelle<br />

giornate più calde. Altri equipaggiamenti<br />

interni di serie comprendono,<br />

tra gli altri, i rivestimenti in<br />

pelle “Artico”, i sedili anteriori regolabili<br />

elettricamente ed un tetto<br />

trasparente panoramico sopra la<br />

terza fila di sedili. Ovviamente,<br />

come tutte le Mercedes, l’ eleganza<br />

delle forme e il lusso degli interni<br />

vanno di pari passo con le dotazioni<br />

nel campo della sicurezza. La<br />

GL si avvale dei vantaggi della carrozzeria<br />

autoportante, coniugando<br />

una robustezza ottimale con<br />

un’intelligente struttura leggera<br />

in acciaio. Il risultato è un’eccellente<br />

sicurezza passiva. La cellula<br />

dell’abitacolo ad alta resistenza costituisce<br />

poi una base efficace per<br />

i sistemi di protezione degli occu-


72 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> aprile maggio 12<br />

panti, che comprendono gli airbag<br />

adattivi a doppio stadio per il lato<br />

guida e passeggero anteriore, i sidebag<br />

anteriori di serie, a richiesta<br />

per la fila centrale di sedili, oltre<br />

ai windowbag per tutte e tre le file<br />

di sedili, dal montante anteriore<br />

all’ultimo posteriore. Infine è disponibile<br />

su richiesta l’innovativo<br />

sistema di protezione preventiva<br />

degli occupanti “Pre-safe”, una novità<br />

assoluta: la sua peculiarità più<br />

interessante è il collegamento e la<br />

sinergia in rete tra i vari sistemi di<br />

sicurezza passiva e attiva. Si avvale<br />

infatti dei sensori dei diversi<br />

sistemi di controllo della dinamica<br />

di marcia, come ABS, Brake Assist<br />

(BAS) ed ESP, ottimizzando la<br />

funzione protettiva degli elementi<br />

di sicurezza passiva in situazioni<br />

potenzialmente critiche. Per<br />

quanto riguarda invece la guida,<br />

il Suv di Stoccarda garantisce una<br />

dinamica di marcia eccellente in<br />

ogni condizione, grazie alla trazione<br />

integrale permanente “4Matic”;<br />

ma il particolare che colpisce maggiormente<br />

è la maneggevolezza di<br />

questa vettura, nonostente le dimensioni<br />

imponenti. Potere delle<br />

sospensioni automatiche (di serie)<br />

e del preciso servosterzo parametrico.<br />

Inoltre il sistema “Airmatic”,<br />

espressamente modificato per un<br />

tipo di impiego fuoristrada più impegnativo,<br />

consente di aumentare<br />

l’ altezza libera dal suolo, secondo<br />

necessità, fino ad un massimo di<br />

307 millimetri, incrementando la<br />

profondità di guado a 600 millimetri.<br />

Un’ultima occhiata, quindi,<br />

ai motori. La GL è dotata dei nuovi<br />

propulsori diesel V6 e V8, entrambi<br />

Euro 4, rispettivamente di 224<br />

e 306 Cv. Tutte le versioni della<br />

GL sono equipaggiate di serie con<br />

il cambio automatico a sette marce<br />

“7G-Tronic” con “direct select”.<br />

Nell’insieme la vettura ha prestazioni<br />

da grande berlina unite a<br />

consumi contenuti, fra i più basi<br />

nella categoria, frutto dei nuovi<br />

motori all’avanguardia e all’ottimo<br />

coefficiente aerodinamico. Il<br />

nuovo Suv Mercedes-Benz è stato<br />

presentato in anteprima mondiale<br />

in occasione del North American<br />

International Auto Show (NAIAS)<br />

di Detroit, nel gennaio 2006. La<br />

clientela europea della casa dalla<br />

stella a tre punte potrà trovare la<br />

GL in commercio a partire da settembre.<br />

Marco Mussini


moda<br />

Trend estivo 2006


Patrizia ] Pepe<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 75


76 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

Nuovi giochi di tagli, linee e<br />

colori per la collezione estiva<br />

della stilista fiorentina Patrizia<br />

Pepe. Per la hot season, i canoni<br />

classici del tailleur si offrono<br />

a interpretazioni creative che<br />

rompono gli equilibri e ammiccano<br />

a una nuova femminilità dove<br />

sobrietà e malizia si coniugano<br />

alla perfezione.<br />

Osare è la parola d’ordine per<br />

colori e accessori: accostamenti<br />

forti, inediti, e una collezione ricca<br />

di spunti e traboccante fantasia<br />

per quanto riguarda borse, scarpe,


ijoux. Ci sono così stivali e sacs in<br />

morbide bicromie, parure bouquet,<br />

borse fiore, sandali gioiello.<br />

Le gonne si fanno minimal, la<br />

fantasia floreale arriva nei top o in<br />

romantiche robes a sfidare il rigore<br />

del monocolore.<br />

La donna di Patrizia Pepe gioca con<br />

stili diversi, inventa una seducente<br />

sinergia di classico e funny, di<br />

suggestioni metropolitane e<br />

atmosfere british garden, di<br />

tenerezza e carattere.<br />

Per un’estate in cui la moda sia<br />

spunto per realizzare cose mai<br />

fatte…<br />

E.M.<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 77


tendenze<br />

bollé<br />

“KICKBACK” - Montatura Shiny Black<br />

Lente EagleVision2® Dark A/R<br />

A partire da 90 €<br />

www.bushnell-europe.com<br />

78 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

] Golf Time<br />

In campo con stile<br />

GOLF COLOUR<br />

Guanto “LEO” in ecopelle<br />

Prezzo a richiesta<br />

www.golfcolour.de<br />

DUMARK 59.63<br />

“SNEAKERS CLUBS” - Tomaie in pelle di canguro<br />

disponibili in cinque varianti: total black, total white,<br />

white and brown, white and fluo green, beige and white:<br />

170 €<br />

www.dumark.it


PUTTER RAY COOK SUPER GYRO<br />

Con sistema di pesi variabili per modificare peso e bilanciamento.<br />

230 €<br />

www.h-one.it<br />

VS TEE<br />

Golf tee con molla<br />

conforme alle regole USGA e R&A.<br />

Disponibile in set da 2 e da 5<br />

A partire da 10 €<br />

www.koviss-eu.com<br />

DRIVE ALPHA C830.2 PLASMA<br />

Drive di 460cc in titanio forgiato per massima distanza e<br />

tolleranza all’errore.<br />

350 €<br />

www.h-one.it<br />

T - TRAVELLER<br />

Ferro multifunzionale con testa spostabile da 0 - 360°.<br />

Bastone 8-in-Uno - LW, SW, Ferri 9, 7, 5, 3, 1 & Putter<br />

189 €<br />

www.t-traveller.com<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 79


distribuzione<br />

GOLF<br />

Abruzzo<br />

Il Cerreto di Miglianico Pescara Golf & Country<br />

Club Miglianico CH<br />

San Donato Santi di Petruro AQ<br />

Abruzzo Golf Brecciarola CH<br />

Calabria<br />

San Michele Golf Club Cetraro CS<br />

Montechiarello Ortì RC<br />

Feudo Montalto Limbaldi VB<br />

Campania<br />

Volturno Golf Castel Volturno CE<br />

Club Sport. Univ. Napoli Napoli<br />

Napoli Circolo Golf Arco Felice NA<br />

Emilia Romagna<br />

Le Fonti Golf Club Castel San Pietro Terme<br />

BO<br />

Bologna Golf Club Monte<br />

San Pietro BO<br />

Argenta Golf Club Argenta FE<br />

Modena Golf e Country Club<br />

Colombaro di Formigine MO<br />

Croara Country Club<br />

Loc. Croara Nuova di Gazzola PC<br />

Castell’ Arquato Golf Club<br />

Castell’ Arquato PC<br />

Golf Promotion Academy BO<br />

Molino del Pero Monzuno BO<br />

Golf Club riviera San Giovanni in<br />

Marignano RN<br />

Casalunga Golf Club Castenaso BO<br />

Cus Ferrara Ferrara FE<br />

I Fiordalisi Maglianico Forlì<br />

La Bastardina Agazzano PC<br />

Piacenza Golf PC<br />

La Rocca Golf Club Sala Baganza PR<br />

Salsomaggiore Golf & Country Club<br />

Salsomaggiore Terme PR<br />

San Valentino Golf San Valentino di Castellarano<br />

RE<br />

Riolo Golf & Country Club Riolo Terme RA<br />

Matilde di Canossa Golf Club<br />

S. Bartolomeo RE<br />

Santo Stefano Campagnola RE<br />

Rimini Golf Club Associazione<br />

Sportiva Villa Verucchio RN<br />

L’ Augusto Cavacento<br />

Cento FE<br />

Molino Del Pero<br />

Monzuno BO<br />

Il Cus<br />

Ferrara<br />

L’ Adriatico Golf Club Cervia<br />

Milano marittima RA<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

80 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />

L ife <strong>club</strong><br />

I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />

Grado Golf Club Grado GO<br />

Gorizia Golf Capriva del Friuli GO<br />

Gorizia Golf San Floriano GO<br />

Castel D’Aviano Golf Castello di Aviano PD<br />

Golf Club Trieste Trieste TS<br />

Udine Golf Club Fagagna UD<br />

Lignano Golf Club Lignano sabbiadoro UD<br />

Tarvisio Golf e Country Club<br />

Tarvisio UD<br />

Lazio<br />

Fiuggi Terme Golf Club Fiuggi FR<br />

Belmonte Golf Belmonte in Sabina Rieti<br />

Golf Centro d’Italia Rieti<br />

Golf Colle dei Tetti Poggio Catino Rieti<br />

Eucalyptus Golf Club Aprilia ROMA<br />

Castelgandolfo Golf Club Castel<br />

Gandolfo ROMA<br />

S.S. Golf Marco Simone Guidonia ROMA<br />

Nettuno Golf Club Nettuno ROMA<br />

Olgiata Golf Club Roma ROMA<br />

Fioranello Golf Club Roma ROMA<br />

Parco De’medici Golf Club Roma ROMA<br />

Circolo del Golf di Roma Acquasanta Roma<br />

ROMA<br />

Arco di Costantino Golf Club Roma ROMA<br />

Parco di Roma Golf Club Roma ROMA<br />

Real ROMA<br />

Marediroma Ardea ROMA<br />

Le Querce Golf Club Sutri VT<br />

Tarquinia Tarquinia VT<br />

Real Roma<br />

Liguria<br />

Golf Sant’Anna Cogoleto GE<br />

Rapallo Circolo Golf e Tennis<br />

Rapallo GE<br />

Arenzano Golf Club Arenzano GE<br />

Circolo Golf degli Ulivi Sanremo<br />

Sanremo IM<br />

Marigola Lerici Golf Club Lerici SP<br />

Filanda Golf Club Albisola Superiore SV<br />

Garlenda Golf Club Garlenda SV<br />

Lombardia<br />

Bergamo l’Albenza Golf Club Almenno San<br />

Bartolomeo BG<br />

Parco dei Colli Golf Club Bergamo BG<br />

La Rossera Golf Country Club<br />

Chiuduno BG<br />

Franciacorta Golf Club Nigoline di Corte<br />

franca BS<br />

Gardagolf Country Club<br />

Soiano del Lago BS<br />

Arzaga Golf Club Carzago di Calvagese della<br />

Riviera BS<br />

Circolo Golf Bogliaco Toscolano<br />

Maderno BS<br />

Ecco dove trovarlo gratuitamente<br />

La Pinetina Golf Club Appiano<br />

Gentile CO<br />

Carimate Golf Club Carimate CO<br />

Monticello Golf Club Cassina<br />

Rizzardi CO<br />

Il Torrazzo Golf Club Cremona CR<br />

Golf Club Lecco Annone Brianza LC<br />

Castello di Tolcinasco Golf e Country Ambrosiano<br />

Golf Club Bubbiano MI<br />

Associazione Sportiva Molinetto<br />

Villa Paradiso Golf Club<br />

Cornate D’Adda MI<br />

Green Club Lainate Lainate MI<br />

Barlassina Country Club<br />

Lentate sul Seveso MI<br />

Le Rovedine Golf Club<br />

Noverasco di Opera MI<br />

Milano Golf Club<br />

Parco Reale di Monza MI<br />

Brianza Golf & Country Club<br />

Usmate Velate MI<br />

Circolo di Campagna Zoate Golf Club Zoate di<br />

Tribiano MI<br />

Vigevano santa Martretta Golf Club Vigevano<br />

PV<br />

Varese Golf Club Luvinate VA<br />

Le Robinie Golf Club Solbiate<br />

Olona VA<br />

Associazione Sportiva Golf dei Laghi Travedona<br />

Monate VA<br />

Crema Golf Club Crema<br />

San Vito Golf San Vito di Gaggiano MI<br />

Mirasole Noverasco di Opera MI<br />

Panorama Golf Varese<br />

Ponte di Legno Golf <strong>club</strong><br />

Ponte di Legno BS<br />

Lanzo Golf Club Lanzo Intelvi CO<br />

Menaggio Ecadenabbia Golf Club<br />

Grandola ed Uniti CO<br />

Villa d’ Este Circolo Golf<br />

Montorfano CO<br />

San Vito San Vito di Gaggiano MI<br />

Salice Terme Golf Country Club<br />

Rivanazzano PV<br />

Aprica Golf Club Aprica SO<br />

Bormio Golf Club Bormio SO<br />

Valtellina Golf Club Caiolo SO<br />

Marche<br />

Amici del Conero Golf Club Sirolo AN<br />

Molise<br />

Varvarusa Filgniano Isernia<br />

Piemonte<br />

Margara Circolo Golf Fubine AL<br />

Le Colline Acqui Terme AL<br />

Villa Carolina Golf Club Capriata d’Orba AL


Colline del Gavi Golf Club<br />

Tassarolo AL<br />

Golf Feudo di Asti Asti<br />

Cavaglià Golf Club Cavaglià BI<br />

Living garden Golf Club Cossato BI<br />

Cherasco Golf Club Cherasco CN<br />

Bogogno AS Circolo Golf Bogogno NO<br />

A.S. Golf Club Novara Bellinzago<br />

Novarese NO<br />

Arona Golf Club Borgoticino NO<br />

I Girasoli Golf Club Carmagnola TO<br />

La Margherita Golf Club<br />

Carmagnola TO<br />

Golf Club Druento Cascina I Merli Druento<br />

TO<br />

La Romanina Golf Club Favria TO<br />

Moncalieri Golf Club Moncalieri TO<br />

I Ciliegi Golf Club Pecetto TO<br />

San Giovanni dei Boschi Golf Club<br />

San Giovanni Canavese TO<br />

Stupinigi Golf Club Torino TO<br />

Circolo Golf Grugliasco Grugliasco TO<br />

Iles Borromees Golf Club Brovello<br />

Carpugnino VB<br />

Verbania Golf & Sporting Club<br />

Verbania Fondotoce VB<br />

Lago di Salasco Golf Salasco VC<br />

La Serra Golf Club<br />

Valenza AL<br />

Biella Le Betulle Golf Club<br />

Magnano Biellese BI<br />

A.S. Gagliassi Golf Club delle Langhe<br />

Monforte d ‘Alba CN<br />

Associazione Sportiva Circolo Golf Cuneo<br />

Boves CN<br />

Golf Club Limone co’ di Paris<br />

Limone Piemonte CN<br />

I Pioppi Golf Club<br />

Madonna dell’ Olmo CN<br />

Il Bricco Golf Club Venasca CN<br />

Castelconturbia Golf Club<br />

Agrate Conturbia NO<br />

Associazione spotiva I Roveri<br />

Fiano TO<br />

Claviere Golf Club Claviere TO<br />

Golf Club Bardonecchia I Ginepri<br />

Bardonecchia TO<br />

La Mandria Druento TO<br />

Le Fronde Golf Club Avigliana TO<br />

Sporting Club Sestriere Circolo Golf<br />

Sestriere TO<br />

Torino Circolo Golf Fiano TO<br />

Alpino di Stresa Golf Club<br />

Vezzo VB<br />

Pian di Sole Circolo Golf<br />

Premeno VB<br />

Golf Club Mena - Valsesia<br />

Scopello VC<br />

Puglia<br />

Barialto Golf Club Casamassima BA<br />

Acaya Golf Club Acaya LE<br />

Riva dei Tessali Golf Club Castellaneta TA<br />

San Domenico Golf<br />

Savelletri di Fasano BR<br />

Sardegna<br />

Is Molas Circolo Golf<br />

Santa Margherita di Pula CA<br />

Is Arenas Golf & Country Club<br />

Narbolia OR<br />

Pevero Golf Club Porto Cervo SS<br />

Sa Tanca Golf Quartu Sant’Elena Cagliari<br />

Golf Club Puntaldia San Teodoro NU<br />

Golf Club Stintino Stintino SS<br />

Sicilia<br />

Il Picciolo Golf Club<br />

Castiglione di Sicilia CT<br />

Le Madonie Collesano PA<br />

Toscana<br />

Firenze Ugolino Golf Club Grassina FI<br />

Castelfalfi Golf & Country Club<br />

Montaione FI<br />

Poggio dei Medici Golf Club Scarperia FI<br />

Golf Club Toscana Il Pelagone<br />

Gavorrano GR<br />

Punta Ala Golf Club Punta Ala GR<br />

Maremma Golf Club Fonteblanda GR<br />

Argentario Golf Monte Argentario GR<br />

Elba Golf Club dell’Acquabona<br />

Portoferraio GR<br />

Cosmopolitan Golf Club Tirrenia LI<br />

Versilia Golf Club Pietrasanta LU<br />

Tirrenia Golf Club Tirrenia PI<br />

Montecatini Golf Club Monsummano Terme<br />

PT<br />

Le Pavoniere Golf & Country Club Prato<br />

Golf Casentino Poppi AR<br />

Golf Montelupo Montelupo Fiorentino FI<br />

Golf Fontevivo San Miniato PI<br />

Valdichiana Golf Bettolle-Sinalunga SI<br />

Golf Club Hermitage Porto Ferraio GR<br />

Maremello Golf Club Fonte Blanda GR<br />

Trentino<br />

Alta Badia Golf Club<br />

Corvara in Badia BZ<br />

Carezza Golf Club Nova Levante BZ<br />

Golf Club Passiria Merano<br />

San Leonardo in Passiria BZ<br />

Lana Merano Lana BZ<br />

Petersberg Golf Club Petersberg BZ<br />

Pustertall Brunico BZ<br />

Dolomiti Golf Club<br />

Seio di Sarnonico TN<br />

Folgaria Golf <strong>club</strong> Folgaria TN<br />

Golf Club Tesino La Farfalla<br />

Pieve tesino TN<br />

Rendena Golf Club Bocenago TN<br />

Umbria<br />

Antognolla Golf Club Antognolla PG<br />

Perugia Golf Club Ellera Umbra PG<br />

Caldese Città di Castello PG<br />

Golf Lamborghini Panicale Panicale PG<br />

Golf La Romita Terni<br />

Val d’ Aosta<br />

Courmayeur et Grandes Jorasses Golf Club<br />

Courmayeur AO<br />

Golf Club Aosta Arsanieres<br />

Gignod AO<br />

Golf Club del Cervino<br />

Valtournenche AO<br />

Golf Club Gressoney<br />

Gressoney Saint Jean AO<br />

Pila Golf <strong>club</strong> - Valle d’ Aosta<br />

Gressan AO<br />

Veneto<br />

Castelfranco Castelfranco Veneto TV<br />

Golf Club Paradiso del Garda Peschiera del<br />

Garda VR<br />

Golf Club Villafranca<br />

Villafranca di Verona VR<br />

Golf Club della Montecchia<br />

Selvazzano Dentro PD<br />

Frassanelle Golf Club Rovolon PD<br />

Padova Golf Club Valsanzibio di<br />

Galzignano Terme PD<br />

Albarella Golf Club Rosolina RO<br />

Golf Club Rovigo Rovigo RO<br />

Asolo Golf Club Cavaso del Tomba TV<br />

Villa Condulmer Golf Club<br />

Zerman di Magliano Veneto TV<br />

Ca’ della Nave Golf Club Martellago VE<br />

Venezia Circolo Golf Alberoni VE<br />

Jesolo Golf Club Lido di Jesolo VE<br />

Colli Berici Golf Club Brendola VI<br />

Golf Club Vicenza Villa degli Olmi Creazzo<br />

VI<br />

Ca’ degli Ulivi Golf Club Marciaga di Costermano<br />

VR<br />

Associazione Golf Club Verona<br />

Sommacampagna VR<br />

Zerman Golf Club Zerman di Magliano Veneto<br />

TV<br />

Cansiglio Golf <strong>club</strong> Tambre d’ Alpago BL<br />

Terme di Galzignano<br />

Galzignano Terme PD<br />

Golf Club Pra’ delle Torri Caorle VE<br />

Asiago Golf Club Asiago VI<br />

Montecarlo<br />

MonteCarlo Golf Club La Turbie<br />

Svizzera<br />

Gerre Losone Losone<br />

Lugano Magliasco<br />

Patriziale Ascona Ascona<br />

HOTEL / CENTRI BENESSERE<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Nuovo Hotel Daneu Opicina TS<br />

Lombardia<br />

Grand Hotel Terme Sirmione BS<br />

Hotel Principe di Savoia Milano MI<br />

Grand Hotel Como Como CO<br />

Piemonte<br />

Meta S. Giusto TO<br />

Hotel Green Park Cavaglià<br />

Cavaglià BI<br />

Romantic Hotel S. Farncesco<br />

al Campo TO<br />

Hotel Santa Fe S. Giusto Canavese TO<br />

Hotel des Geneys Splendid Bardonecchia TO<br />

Chalet “il capricorno”<br />

Salice d’Ulzio TO<br />

Grand Hotel La Torre Salice d’Ulzio TO<br />

Grand Hotel Principi Piemonte<br />

Sestriere TO<br />

Grand Hotel Sestriere Sestriere TO<br />

Hotel Belvedere Sestriere TO<br />

Hotel Du Col Sestriere TO<br />

Puglia<br />

Hotel La Peschiera Monopoli BA<br />

Riva dei Tessali Golf Hotel<br />

Riva dei Tessali TA<br />

Sardegna<br />

Fortevillage S. Margherita di Pula CA<br />

Is Molas Hotel S. Margherita di Pula CA<br />

Toscana<br />

Grand Hotel Villa Medici Firenze FI<br />

Grand Hotel Bellavista Montecatini Terme<br />

PT<br />

Calidario Venturina LI<br />

13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 81


Umbria<br />

Hotel Villa Montegranelli Gubbio PG<br />

Hotel Brufani Perugia PG<br />

Valle d’Aosta<br />

Hotel Printemps Gressan AO<br />

Veneto<br />

International Hotel Bertha<br />

Montegrotto Terme PD<br />

Hotel Terme La residence<br />

Abano Terme PD<br />

Hotel Terme Esplanade Tergesteo<br />

Montegrotto Terme PD<br />

Hotel Terme Bristol Buja<br />

Abano Terme PD<br />

Hotel President Terme<br />

Abano Terme PD<br />

Grand Hotel Trieste & Victoria Abano Terme<br />

PD<br />

Abano Ritz Hotel terme<br />

Abano Terme PD<br />

Hotel Danieli Venezia VE<br />

Hotel Cipriani & Palazzo Vendramin Venezia<br />

VE<br />

Hotel Terme Preistoriche Montegrotto Terme<br />

PD<br />

YACHT CLUB<br />

Campania<br />

Capri Yacht Club Capri<br />

Circolo del remo e della vela Italia<br />

Napoli NA<br />

Yacht Club Canottieri<br />

Savoia Napoli NA<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Adriatico Yacht Club Trieste TS<br />

Liguria<br />

Yatch Club Italiano Genova GE<br />

Sardegna<br />

Yacht Club Costa Smeralda<br />

Porto Cervo SS<br />

Toscana<br />

Yacht Club Punta Ala Punta Ala GR<br />

Veneto<br />

Compagnia della vela Venezia VE<br />

PUNTI VENDITA / CENTRI SPORTIVI<br />

Emilia Romagna<br />

Fini Sport (Reparto Golf)<br />

Bologna BO<br />

Blue Team Snc Piacenza PC<br />

La Boutique Di Adani<br />

Modena MO<br />

Volpi Di Volpi Raffaele & C<br />

Modena MO<br />

Lazio<br />

Golf House Roma RM<br />

Honeycomb Roma RM<br />

Italgolf Srl Roma RM<br />

Mario Lucchese Roma RM<br />

Bellettini Golf E Cashemere<br />

Cura di Vetralla VT<br />

Golf Bazar Roma RM<br />

Manpieri Centro Moda Olevano<br />

Romano RM<br />

Santoni Store Roma<br />

Liguria<br />

Golf House Spa Garlenda SV<br />

Mauri Adriano Genova GE<br />

Annamode SanRemo IM<br />

Lombardia<br />

L. Fedeli e figlio Srl<br />

Showroom Milano MI<br />

Roberto Cavalli<br />

Showroom Milano MI<br />

Piquadro Milano MI<br />

Santoni showroom Milano MI<br />

Gran Sasso Showroom Milano MI<br />

FABI Showroom Milano MI<br />

Gianni Campagna Milano MI<br />

Gianni Campagna Milano MI<br />

Polos golf e abbigliamento<br />

Milano MI<br />

Golf Project Srl Brescia BS<br />

Golf’us Spa Milano MI<br />

Mister Golf Srl Milano MI<br />

Polos Abbigliamento e Golf<br />

Sig. Spampinato Milano MI<br />

Macrongolf Snc<br />

Castelnuovo Rangone MO<br />

Primiera Golf Varese VA<br />

Cerdelli Abbigliamento Srl<br />

Sarnico BG<br />

Moretti Boutique Spirano BG<br />

Cashmere Cotton & Silk<br />

Milano MI<br />

Dock Of The Bay Srl Milano MI<br />

Ferrario Saronno VA<br />

Il Clan Varese VA<br />

Harbour Club Milano MI<br />

Marche<br />

AreaT Tolentino MC Piemonte<br />

Tecnowear Sport System Trecate NO<br />

Baiotti Uomo Torino TO<br />

Circolo della Stampa Sporting Torino TO<br />

Sport City Torino TO<br />

Ronchi Verdi Torino TO<br />

Golf E Golf Torino TO<br />

Golf Time Srl Torino TO<br />

Nevada Bob’s Torino TO<br />

Botta & B Cuneo CN<br />

Andrew’s Ties Torino TO<br />

Carlo Pignatelli Showroom Torino TO<br />

Puglia<br />

Edward Trani BA<br />

Vi. Ben Boutique Casamassima BA<br />

Versienti Angelo Campi Salentina LE<br />

Aldo Di Battista S.r.l. LE<br />

Boutique Harris Manduria TA<br />

Lord Spa Taranto TA<br />

Toscana<br />

Golf House Srl Impruneta FI<br />

Golf House Castiglione della<br />

Pescaia GR<br />

Commercial Agent Prato<br />

Ugolini A. & Figli Firenze FI<br />

Umbria<br />

Elsa Boutique Terni TR<br />

Veneto<br />

Golf House Spa Zerman TV<br />

Golf House Pianiga VE<br />

Golf Planet Srl Vicenza VI<br />

Golf’us Spa Affi VR


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è trovare<br />

chi lavori con te?<br />

Manpower offre un servizio completo e integrato sia alle<br />

aziende sia ai loro collaboratori. Vieni a scoprire il nostro<br />

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K E Y C O<br />

GOLF CUP 2006<br />

8 TAPPE | 8 REGIONI ITALIANE<br />

SABATO | 8 APRILE<br />

Asolo Golf Club • Via dei Borghi 1, 31034 Cavaso del Tomba (Treviso)<br />

SABATO | 22 APRILE<br />

Villa d'Este Golf Club • Via Cantù 13, 22030 Montorfano (Como)<br />

SABATO | 6 MAGGIO<br />

Castelgandolfo Golf Club • Via di Santo Spirito 13, 00040 Castelgandolfo (Roma)<br />

SABATO | 27 MAGGIO<br />

Garlenda Golf Club • Via del Golf 7, 17033 Garlenda (Savona)<br />

SABATO | 8 LUGLIO<br />

Versilia Golf Club • Via della Sipe 100, 55045 Pietrasanta (Lucca)<br />

VENERDI | 4 AGOSTO<br />

Courmayeur et Grandes Jorasses • Loc. le Pont-Val ferret, 11013 Courmayeur (Aosta)<br />

SABATO | 9 SETTEMBRE<br />

I Roveri Golf Club • Rotta Cerbiatta 24, 10070 Fiano (Torino)<br />

Ultima Tappa e FINALE SABATO | 16 SETTEMBRE<br />

Bologna Golf Club • Via Sabattini 69, 40050 Monte San Pietro (Bologna)<br />

Saranno premiati<br />

i primi 3 risultati netti di ogni categoria,<br />

più i premi speciali<br />

Le iscrizioni<br />

dovranno pervenire alle rispettive<br />

segreterie dei circoli ospitanti l’evento<br />

entro le ore 12.00 del venerdì (o giovedi) precedente la gara<br />

Regolamento<br />

18 buche stableford giocate secondo le regole<br />

del Royal and Ancient Golf Club of St. Andrews<br />

3 CATEGORIE<br />

1°, 2°, 3°.<br />

Premi speciali<br />

1° LADY, 1° SENIOR, 1° LORDO,<br />

DRIVING CONTEST,<br />

NEAREST TO THE PIN,<br />

HOLE IN ONE,<br />

PREMI A SORTEGGIO.<br />

Finale<br />

potrà accedere alla finale<br />

il primo risultato netto<br />

per ogni categoria di ciascuna tappa<br />

Premi del circuito<br />

i vincitori della finale del Keyco Golf Cup 2006<br />

saranno premiati con un viaggio soggiorno<br />

della durata di una settimana<br />

per informazioni<br />

info@keyco.org

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