Personaggio - Life club
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LIFE CLUB 13<br />
GIUGNO - LUGLIO 2006<br />
L ife <strong>club</strong><br />
I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />
GIUGNO - LUGLIO 2006 FREE PRESS 13<br />
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Europa<br />
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L 13<br />
ife <strong>club</strong><br />
I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />
<strong>Life</strong> style. E’ la parola d’ordine che si è imposto <strong>Life</strong> nell’elaborazione di<br />
questo nuovo numero. E per giugno – luglio si è scelto un inno al bon<br />
vivre. Più voce al golf, un tour in barca a vela alla Giraglia, carezze andaluse<br />
e dolcezze toscane, hotel dove l’arte è protagonista, nella cucina<br />
come nel décor. <strong>Life</strong>-style, stile di vita, quello ironico e contemplativo di<br />
Daniele Fissore, pittore del green, o quello impegnato di Paolo Siccardi, il<br />
fotografo che racconta l’attualità attraverso i suoi ritratti intensi. Il nuovo<br />
<strong>Life</strong> parla di green, di mare, di persone e di luoghi, uniti dal filo rosso<br />
di note cromatiche positive, smaglianti, accese di ottimismo.<br />
Un augurio per l’estate, un invito al glamour.<br />
Eva Morletto<br />
editoriale<br />
giugno - luglio 2006<br />
ANNO III giugno - luglio 2006<br />
Autorizzazione Tribunale di Ivrea n. 2 del 2004 registro periodici<br />
direttore editoriale<br />
Eva Morletto<br />
editore<br />
Keyco S.r.l.<br />
P.zza Martiri della Libertà, 30 10083 Favria (Torino)<br />
redazione<br />
www.life<strong>club</strong>magazine.com<br />
redazione@life<strong>club</strong>magazine.com<br />
segreteria di redazione<br />
Lucia Glaudo<br />
tel. 0124 47 05 53 fax 0124 34 96 07<br />
segreteria@life<strong>club</strong>magazine.com<br />
pubblicità<br />
Susann Bernien<br />
tel. 3403401643<br />
berniens@life<strong>club</strong>magazine.com<br />
hanno collaborato<br />
Lucia Glaudo, Luca Servelli,Fabrizio Rosboch,<br />
Massimo Bagetto, Chiara Munnia, Eleonora Mori,<br />
Maurizio Di Maggio, Chiara Manzo, Marco Mussini,<br />
Antonio Daniele, Pietro Boschi, Paolo Panico, Marta Azzolin,<br />
Dana Miller, Nicola Alberti,Andrea Guermani, Golf Academy<br />
direttore responsabile<br />
Mauro Giubellini<br />
progetto artistico<br />
Simona Goi<br />
grafica e impaginazione<br />
Antonio Daniele<br />
stampa<br />
Diffusioni Grafiche Editoriali<br />
Strada Statale 31, km 22 15030 Villanova Monferrato (Al)
Sommario<br />
6 GOLF<br />
I segreti del “driving”<br />
12 EVENTI<br />
Trofeo Topolino Golf 2006<br />
14 GOLF&FITNESS<br />
I benefici dell’ allenamento cardiovascolare<br />
17 GOLF&PSICOLOGIA<br />
Il “self-talk”<br />
20 HISTORY<br />
Così nacquero le regole<br />
26 VELA<br />
Appuntamento a Saint-Tropez<br />
30 ITALIA<br />
Bagno Vignoni, terme in piazza<br />
33 EUROPA<br />
Ronda, sulla ruta de los pueblos blancos<br />
36 MONDO<br />
Cronaca di un viaggio in Israele<br />
41 PERSONAGGIO<br />
Daniele Fissore, il pittore del green<br />
44 MOSTRE<br />
Magritte a Como<br />
47 FOTOGRAFIA<br />
Il reportage e i suoi protagonisti: Paolo Siccardi<br />
51 FILM<br />
Il nuovo film di Sofia Coppola<br />
52 DVD<br />
Cinema Sud Coreano<br />
54 LIBRI<br />
“Considera l’aragosta” di D.F. Wallace<br />
55 SUONI<br />
“Another Lonely Soul” di Novastar<br />
57 ECONOMIA<br />
La polizza “Unitlinked”<br />
60 SAPORI<br />
Si cena in Hotel<br />
62 VINI<br />
L’ Acinatico<br />
64 BEAUTY&WELLNESS<br />
Fienoterapia<br />
67 LIFESTYLE<br />
L’ arte contemporanea in hotel<br />
70 AUTO<br />
Mercedes-Benz GL 320<br />
74 MODA<br />
Patrizia Pepe, spring summer 2006<br />
78 TENDENZE<br />
In campo con <strong>Life</strong>Club<br />
4 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
L I<br />
g i u g n o - l u g l i o 2 0 0 6<br />
L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />
64<br />
51<br />
44<br />
13<br />
ife <strong>club</strong><br />
74
16 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06
golf<br />
Letʼs Drive<br />
]<br />
Lezione n° 3 a cura del nostro maestro
Famoso il detto “drive for fun,<br />
putt for money” ( il drive per il<br />
divertimento e lo spettacolo, il putt<br />
per vincere il torneo ). Altrettanto<br />
nota è la frustrazione del golfista<br />
medio nello sfilare il drive dalla<br />
sacca sul tee di partenza, che di<br />
divertente ha ben poco. Ciò che è<br />
mia intenzione trasmettervi è un<br />
buon metodo e dei validi pensieri<br />
per affrontare i tee shots nei vostri<br />
campi preferiti.<br />
Per prima cosa usate l’attrezzatura<br />
giusta. A maggior ragione se siete<br />
giocatori principianti, o di medio<br />
livello, avete bisogno d’essere<br />
aiutati da certe caratteristiche,<br />
flessibilità e peso del bastone, che<br />
influenzano il risultato del colpo.<br />
Qualunque drive con inclinazioni<br />
della faccia del bastone comprese<br />
tra nove e undici gradi va bene:<br />
lo sono la maggior parte in<br />
commercio; ricordate però che se il<br />
drive vi porta a sbagliare di molto, è<br />
proprio perché l’inclinazione della<br />
sua faccia è minima rispetto al<br />
resto dei ferri che avete nella sacca,<br />
e questo fa sì che la palla acquisisca<br />
maggiormente effetti laterali, più<br />
che volare verso l’alto. Valutate con<br />
il vostro maestro se non sia il caso<br />
di uno shaft “regular”, piuttosto<br />
che stiff. Non è detto che uno shaft<br />
più duro vi aiuti a tirar la palla più<br />
lunga. Ugualmente, non è detto<br />
che uno shaft troppo morbido vi<br />
aiuti a tirarla più dritta. Per tirare<br />
un buon colpo con il drive, non<br />
si deve fare altro che adottare il<br />
medesimo swing effettuato con un<br />
ferro sette, con questa variante:<br />
l’attrezzo che state usando ora è<br />
più lungo di tot centimetri rispetto<br />
allo stesso ferro. La distanza<br />
del corpo dalla palla cambia di<br />
conseguenza, come la posizione<br />
del vostro busto che dovrebbe<br />
essere più eretta. Ma soprattutto<br />
cambia la posizione della palla<br />
rispetto al centro del vostro petto.<br />
La palla va giocata posizionata<br />
verso il vostro piede sinistro. Due<br />
centimetri all’interno del tallone.<br />
Fate attenzione a puntare il vostro<br />
petto verso il centro dei vostri<br />
piedi e non verso la palla, che ora<br />
è parecchio a sinistra rispetto<br />
allo standard. In questo modo vi<br />
troverete in quella posizione tipica<br />
dei professionisti con le mani che<br />
cadono dietro la perpendicolare<br />
della palla. (foto 1 a, b)<br />
foto 1 b<br />
foto 1 a
foto 2<br />
foto 3 a<br />
Noto quanto molti giocatori<br />
mediamente giochino la palla<br />
troppo a sinistra, addirittura oltre<br />
il piede. Questo fa sì che le linee<br />
del vostro corpo, in posizione<br />
di partenza, non siano parallele<br />
alla linea che va dalla palla<br />
all’obbiettivo. (foto 2)<br />
Se la vostra palla gira in slice verso<br />
destra, o s’impenna in aria priva<br />
di spinta, probabilmente siete tra<br />
questi. Posizionandovi a piedi<br />
uniti con la testa del driver dietro<br />
la palla, aprite il piede sinistro,<br />
per l’appunto di un centimetro,<br />
dopodichè aprite il destro appena<br />
oltre la spalla destra.<br />
(foto 3 a, b, c)<br />
Proprio la spalla destra dovrebbe<br />
cadere comodamente verso il<br />
basso e dovrebbe essere il muscolo<br />
più rilassato che avete prima e<br />
durante il colpo. Di conseguenza,<br />
il piede dovrebbe essere impostato<br />
con una percentuale del sessanta<br />
foto 3 b foto 3 c foto 4<br />
percento sulla pianta destra.<br />
Da questa posizione quello che<br />
dovete cercare durante il colpo<br />
sarà di colpire la palla con la testa<br />
del driver già in fase di risalita.<br />
(foto 4)<br />
Facendo degli swing di prova,<br />
badate che la testa del bastone<br />
vada a sfiorare l’erba all’incirca<br />
dieci centimetri abbondanti prima<br />
della palla. Non preoccupatevi<br />
di prenderla troppo da sopra. Se<br />
l’avete posizionata correttamente<br />
sul tee, la palla dovrebbe sporgere<br />
per metà sopra la testa del Driver<br />
(o di qualunque legno voi stiate<br />
usando), il centro del bastone<br />
impatterà la palla nel suo pieno, a<br />
patto però che voi stiate guardando<br />
la palla in quel frangente di swing<br />
.<br />
E soprattutto se siete alla ricerca<br />
di potenza dovrete preoccuparvi<br />
di mantenere lo sguardo fisso, sul<br />
retro della palla, all’impatto. Più<br />
sarete veloci, più sarà alto il rischio<br />
di scomporvi: guardare la palla vi<br />
aiuterà a non cadere nel tranello.<br />
Più potenza nel drive:<br />
L’aspirazione del golfista medio<br />
credo sia più l’idea di far volare la<br />
palla a più di duecentocinquanta<br />
metri in mezzo al fairway che<br />
non magari imbucare un putt di<br />
venti per l’eagle ad un par cinque.
E questo forse perché per esaudire<br />
la seconda, è indispensabile la<br />
prima.<br />
1) Inseguendo queste distanze<br />
molti giocatori caricano in maniera<br />
eccessiva all’ indietro, convinti che<br />
un caricamento ancora più lungo<br />
con il driver porti ad aumentare<br />
la distanza del colpo. Nulla di più<br />
sbagliato. (foto 5)<br />
E’ già lo shaft più lungo che viene<br />
montato sui metalwoods che vi<br />
permetterà di compiere più strada<br />
alla testa del bastone e quindi alla<br />
palla. Provate a fare caso in quale<br />
momento del backwsing il bastone<br />
va a premere sul polpastrello del<br />
vostro pollice sinistro, e non quello<br />
destro (la pressione del vostro grip<br />
deve essere giustamente leggera<br />
prima di effettuare il colpo).<br />
Eseguite un caricamento più<br />
lento del solito, e questo dovrebbe<br />
essere tutte le volte che chiedete<br />
potenza al colpo, cercando la<br />
rotazione completa delle vostre<br />
spalle assieme alla faccia del driver<br />
e assolutamente mantenendo<br />
il vostro ginocchio destro nella<br />
stessa posizione di address<br />
(trasferimento di peso sulla gamba<br />
destra). Aspettate il momento<br />
della pressione sul pollice. Questa<br />
sensazione vi ricorda dove finisce<br />
il caricamento del colpo, e dove<br />
inizia la fase di discesa verso la<br />
palla, a patto che il vostro grip sia<br />
ben fatto. (foto 6)<br />
2) E sempre alla ricerca di<br />
potenza molti golfisti tirano verso<br />
l’obbiettivo con il lato destro, non<br />
magari quello sinistro, sfruttando<br />
la forza della spalla destra, che<br />
porta la palla spedita verso il<br />
bosco, a destra del fairway. Più<br />
che la forza della spalla provate<br />
ad usare la velocità delle vostre<br />
braccia, che iniziano la discesa<br />
della testa del driver verso il<br />
basso. Il busto dovrebbe reagire un<br />
istante dopo l’azione di “release”<br />
delle braccia, facendo attenzione<br />
che la rotazione del piede destro,<br />
e spalla destra sia l’ultima parte<br />
del corpo a completare il colpo. E<br />
soprattutto se siete alla ricerca di<br />
potenza dovrete preoccuparvi di<br />
mantenere lo sguardo fisso, sul<br />
retro della palla, all’impatto. Più<br />
veloci siete più sarà alto il rischio<br />
di scomporvi: guardare la palla vi<br />
aiuta a non cadere nel tranello.<br />
Provate. Riprovate.<br />
(foto 7 sequenza)<br />
In campo cercate di immaginare<br />
il colpo che vorreste fare, magari<br />
un draw da destra a sinistra, e non<br />
quello che non dovete fare. Fate<br />
foto 7 a foto 7 b foto 7 c<br />
foto 5<br />
foto 6
foto 7 d<br />
foto 7 e<br />
attenzione a scegliere la posizione<br />
migliore per il colpo di partenza<br />
dal tee: se volete vedere la vostra<br />
palla finire con più probabilità<br />
sul lato sinistro della buca allora<br />
posizionatevi sul lato destro del<br />
tee, fate l’opposto se gli spazi utili<br />
della buca sono a destra.<br />
Esercizio per combattere lo<br />
slice:<br />
lo slice purtroppo è un difetto<br />
che si autoalimenta. Più manda<br />
la palla a destra e più si tende a<br />
mirare a sinistra nel tentativo di<br />
recuperare l’errore. Praticate e<br />
provate a mirare a destra rispetto<br />
alla buca con la faccia del drive<br />
diritta alla buca, e cercate di<br />
eseguire lo swing normalmente.<br />
Rilasciate il vostro braccio destro,<br />
come se , per intenderci, si volesse<br />
dare un effetto di topspin alla<br />
palla giocando a tennis, con l’idea<br />
dell “apri e chiudi” la racchetta. Le<br />
vene dei vostri polsi dovrebbero<br />
sfiorarsi, (foto 8) portando le<br />
braccia ad avere un finish un po’<br />
più alto. Se i vostri colpi iniziano<br />
anche di un po’ a chiudersi, allora<br />
siete sulla strada giusta.<br />
CURIOSITÁ:<br />
negli anni ’80, le teste dei legni<br />
comunemente usati sui campi<br />
da golf, erano ricavate da un<br />
unico blocco di legno chiamato<br />
“Persimmon”, o in legno d’acero,<br />
nelle quali venivano inserite<br />
sulla faccia del legno, degli inserti<br />
di materiale più resistente.<br />
Successivamente i legni divennero<br />
i metalwoods, ossia le teste dei<br />
bastoni vennero prodotte non più<br />
in legno, imputabile di un precoce<br />
deterioramento durante il gioco e<br />
di una debole risposta all’impatto<br />
con la palla, (per intenderci i<br />
giocatori di torneo in media<br />
riuscivano a compiere distanze<br />
non oltre i 230 metri, oggi la<br />
media è di 270 metri, preparazione<br />
fisica permettendo), ma bensì in<br />
materiali metallici e leghe che<br />
consentirono di distribuire in<br />
maniera più uniforme i pesi e di<br />
aumentare le dimensioni delle<br />
teste. Il risultato fu una maggiore<br />
facilità di gioco e soprtattutto<br />
maggiore distanza<br />
Luca Servelli<br />
foto 7 f foto 7 g foto 8
golf eventi<br />
]<br />
Topolino e il<br />
green<br />
Giovani talenti al Trofeo Topolino Golf 2006<br />
E’ giunta alla sua sedicesima edizione<br />
la più importante kermesse<br />
golfistica per gli atleti più giovani.<br />
Si tratta del trofeo topolino golf,<br />
riservato agli under 14. Numerosissimi<br />
i partecipanti che si sono<br />
cimentati sul green nelle gare disputate<br />
finora. 140 finalisti sono<br />
attesi per la finale prevista il 6 e 7<br />
settembre 2006 sul percorso storico<br />
del Circolo degli Ulivi, a Sanremo,<br />
già teatro della prima edizione,<br />
svoltasi nel 1982. Il calendario<br />
prevede 16 gare, da disputarsi secondo<br />
la formula 18 buche medal<br />
scratch e pareggiata. Ne segnaliamo<br />
alcune che hanno già avuto<br />
luogo: Lazio (19 febbraio, Circolo<br />
del Golf Roma Acquasanta, vincitori:<br />
Guido Dania e Claudia Calselli),<br />
Lombardia (26 febbraio, Golf<br />
Club Franciacorta, vincitori: Anna<br />
e Filippo Taboni), Piemonte (18<br />
marzo, Golf Club Torino, vincitori:<br />
Corrado De Stefani e Paola Cappelli),<br />
e nuovamente Lazio (26 marzo,
Golf Club Le Querce, vincitori: Edward<br />
e Cristina McQuiston).<br />
Alla finale avranno accesso i migliori<br />
risultati lordi maschile e femminile<br />
delle singole gare di qualificazione,<br />
i 30 migliori classificati nei<br />
ranking zonali (6 classificati nella<br />
zona Lombardia, 6 classificati nella<br />
zona Piemonte/Liguria/Valle d’<br />
Aosta, 5 classificati nella zona del<br />
Lazio, 4 nella zona del Triveneto,<br />
4 classificati nella zona Toscana/<br />
Umbria, 3 classificati nella zona<br />
Emilia Romagna/Marche, 2 zona<br />
Sud e Isole), il vincitore del 2005,<br />
Ludovica Carulli, due wild card invitate<br />
dall’organizzazione.<br />
La competizione riprende il carattere<br />
internazionale di un tempo<br />
grazie alla partecipazione alla finale<br />
di tre giocatori per ogni team<br />
straniero (due maschi e una femmina)<br />
che aderisce all’evento.<br />
La F.I.G. , attraverso il contatto<br />
con le federazioni straniere di Inghilterra,<br />
Galles, Irlanda, Scozia,<br />
Svezia, Norvegia, Danimarca,<br />
Finlandia, Francia, Germania,<br />
Olanda, Belgio, Svizzera, Austria,<br />
Spagna, Grecia, Slovenia, Turchia,<br />
Egitto, Israele, USA, Argentina,<br />
Portogallo, Cile, Messico, Filippine,<br />
Giappone, India, Sud Africa,<br />
Australia, Russia e Marocco, ha<br />
infatti invitato al Trofeo Golf To-<br />
polino 32 nazioni.<br />
L’ obiettivo è che anche quest’anno<br />
il Trofeo permetta a qualche giovane<br />
promessa di emergere. In molte<br />
passate edizioni, il Trofeo si è dimostrato<br />
essere una fucina di talenti:<br />
il norvegese Oyvind Rojahn<br />
nel 1985, Massimo Floricoli nel<br />
1986, Chiara Brizzolati e Giulia<br />
Molinaro nel 2004, queste ultime<br />
oggi nella nazionale azzurra.<br />
Oltre alla F.I.G. , il progetto coinvolge<br />
anche le istituzioni locali:<br />
Comune di Sanremo, Provincia di<br />
Imperia e Regione Liguria offriranno<br />
infatti la loro collaborazione<br />
nei tre giorni di manifestazione,<br />
nella festa in piazza insieme agli<br />
animatori Disney, e per la serata<br />
di premiazione che avrà come sede<br />
il ristorante del Casinò.<br />
Numerosi gli sponsor che aderiscono<br />
all’iniziativa; tra gli altri:<br />
Town <strong>Life</strong> (Title Sponsor), Nintendo<br />
(Sponsor tecnico), Xerox (Sponsor<br />
tecnico), Tonino Lamborghini<br />
Cart (Fornitore ufficiale), Casinò<br />
di Sanremo (Fornitore Ufficiale).<br />
E.M.<br />
Il calendario 2006<br />
18/19 febbraio<br />
Golf Club Roma<br />
26 febbraio<br />
Golf Club Franciacorta - Brescia<br />
18 marzo<br />
Golf Club La Mandria - Torino<br />
25/26 marzo<br />
Golf Club Le Querce - Viterbo<br />
17 aprile<br />
Golf Club Tolcinasco - Milano<br />
30 aprile<br />
Golf Club Cà della Nave<br />
Venezia<br />
13 maggio<br />
Golf Club Volturno - Caserta<br />
14 maggio<br />
Golf Club Versilia - Lucca<br />
2 giugno<br />
Golf Club Bologna - Bologna<br />
15 giugno<br />
Golf Club Le Pavoniere<br />
17 giugno<br />
Golf Club Il Pìcciolo - Catania<br />
21 giugno<br />
Golf Club Ugolino - Firenze<br />
23 giugno<br />
Golf Club Monticello - Como<br />
2 luglio<br />
Golf Club Modena - Modena<br />
4 luglio<br />
Golf Club Courmayeur - Aosta<br />
8 luglio<br />
San Domenico Golf - Brindisi<br />
27 luglio<br />
Golf Club Garlenda - Savona<br />
4 agosto<br />
Golf Club Lignano - Udine<br />
FINALE<br />
6/7 settembre<br />
Golf Club degli Ulivi - Sanremo
golf e fitness<br />
14 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
] Cardio<br />
fitness<br />
I benefici dell’ allenamento cardiovascolare
Per ottimizzare i risultati in campo<br />
è necessario affiancare l’attività<br />
sul green a una regolare pratica di<br />
fitness.<br />
L’attività aerobica è la forma di<br />
esercizio che mette in movimento<br />
le grandi masse muscolari di gambe,<br />
tronco e braccia, con movimenti<br />
ciclici e ripetuti. Grazie ad essa<br />
si è in grado di affrontare sforzi<br />
di entità moderata o lieve ma per<br />
periodi di tempo prolungati. Sono<br />
tipici esercizi aerobici la camminata,<br />
il nuoto, il ciclismo, la corsa, lo<br />
sci di fondo ed il pattinaggio.<br />
L’intensità dell’attività aerobica<br />
viene misurata con la frequenza<br />
cardiaca. I miglioramenti legati a<br />
una pratica regolare consistono<br />
nella riduzione tanto della frequenza<br />
cardiaca a riposo, quanto<br />
del tessuto adiposo, della pressione<br />
arteriosa e del colesterolo,<br />
e nell’aumento invece della resistenza<br />
generale, del metabolismo<br />
e della sensibilità all’insulina, con<br />
conseguente miglior controllo della<br />
glicemia.<br />
È fondamentale controllare la frequenza<br />
cardiaca per evitare di provocare<br />
delle sollecitazioni eccessive.<br />
Analizzando l’allenamento nel<br />
tempo, noteremo come a parità di<br />
battiti al minuto si camminerà o<br />
correrà più veloci o come a parità<br />
di velocità si ridurrà la frequenza.<br />
Non ci sono più dubbi che uno dei<br />
principali fattori di rischio per la<br />
popolazione sia l’inattività fisica.<br />
Per prevenire alcune patologie e,<br />
soprattutto, la nostra funzionalità<br />
per migliorare, è sufficiente<br />
praticare un allenamento regolare<br />
almeno 20 minuti al giorno. Sia<br />
adulti decondizionati che persone<br />
non più giovani potranno godere<br />
dei numerosi benefici dell’allenamento<br />
cardiovascolare.<br />
Che l’inattività sia un pericolo, lo<br />
ha stabilito il Surgeon General’s<br />
Report americano nel 1996, il documento<br />
che, periodicamente, ‘dichiara<br />
guerra’ ai principali fattori<br />
di rischio per la popolazione contro<br />
cui tutelarsi per preservare la<br />
salute.<br />
Numerosi studi e ricerche hanno<br />
dimostrato (e continuano a dimostrare)<br />
che la regolare pratica di<br />
attività fisica agisce al pari di un<br />
farmaco su elementi fondamentali<br />
come la pressione arteriosa e il<br />
colesterolo. Non solo: la regolare<br />
attività aerobica e l’utilizzo di sovraccarichi<br />
sono molto importanti<br />
anche nel caso di soggetti principianti<br />
o non più giovani.<br />
Per stimolare adeguatamente il<br />
sistema cardiovascolare occorre<br />
praticare esercizi che coinvolgono<br />
grosse masse muscolari, in modo<br />
ciclico e per un tempo tendenzialmente<br />
lungo (almeno 20 minuti).<br />
I benefici dell’attività cardiovascolare<br />
sono veramente numerosi, a<br />
partire dal miglioramento delle<br />
funzioni cardiache, in particolare<br />
la capacità contrattile e la vascolarizzazione<br />
del miocardio. In secondo<br />
luogo, migliora il funzionamento<br />
dell’apparato respiratorio,<br />
come conseguenza dell’aumento<br />
della quantità d’aria respirata al<br />
minuto (ventilazione polmonare):<br />
ciò si deve all’aumento della frequenza<br />
e della profondità degli atti<br />
respiratori.<br />
Occorre sottolineare che una respirazione<br />
superficiale e frequente<br />
permette di scambiare l’aria dello<br />
‘spazio morto’ (cioè l’aria presente<br />
nella trachea e nei bronchi), ma ap-<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 15
porta scarsa quantità di ossigeno<br />
ai polmoni. Chi si allena, al contrario,<br />
riesce a far arrivare agli alveoli<br />
polmonari una maggiore quantità<br />
di ossigeno, con un minore lavoro<br />
dei muscoli respiratori.<br />
Per quanto riguarda il sangue,<br />
dall’allenamento cardiovascolare<br />
consegue una migliore densità<br />
favorendo l’azione di pompa del<br />
miocardio. Altri cambiamenti<br />
positivi riguardano la riduzione<br />
del colesterolo ‘cattivo’ LDL e dei<br />
trigliceridi e, contestualmente, il<br />
positivo aumento del colesterolo<br />
‘buono’ HDL con conseguente calo<br />
del rischio di ischemia. Anche a<br />
livello ormonale si registrano aumenti<br />
di tiroxina (innalzamento<br />
del metabolismo basale) e di insu-<br />
lina (controllo della glicemia). Sul<br />
versante muscolare, il muscolo risulta<br />
meglio vascolarizzato sia per<br />
unità di superficie sia per fibra per<br />
via dell’aumento della rete capillare<br />
(apertura di nuovi vasi normalmente<br />
non irrorati): ciò può favorire<br />
un aumento della superficie<br />
di scambio sangue/muscolo fino<br />
al 40% ed un calo delle resistenze<br />
periferiche, con conseguente abbassamento<br />
dei valori di pressione<br />
arteriosa.<br />
Inoltre, uno dei benefici più noti<br />
conseguenti alla pratica di attività<br />
aerobica è naturalmente la<br />
diminuzione del peso corporeo, a<br />
condizione che venga praticata regolarmente<br />
e protratta per periodi<br />
di tempo medio-lunghi.<br />
Alessandro Godi<br />
Personal Trainer OneonOne<br />
www.oneonone.it
]<br />
Self<br />
Talking<br />
Preparazione mentale<br />
golf e psicologia
18 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
In ogni momento della nostra vita<br />
e, quindi, anche su un campo da<br />
golf, la qualità del nostro dialogo<br />
interiore influenzerà la qualità dei<br />
risultati che otterremo con le nostre<br />
azioni.<br />
Il modo in cui comunichiamo con<br />
noi stessi determina il livello di<br />
certezza e di determinazione con<br />
il quale affrontiamo una gara. Il<br />
dialogo interno ha il potere di convincere<br />
la nostra mente che ciò che<br />
sta dicendo rappresenta la verità,<br />
la nostra “soggettiva verità”.<br />
Se volete ottenere il massimo dei<br />
risultati dalle vostre prestazioni,<br />
dovete assumere da subito un dialogo<br />
interno sicuro, deciso e potenziante.<br />
Dovete abituarvi a infondere<br />
a voi stessi fiducia e certezza,<br />
attivando tutte le vostre risorse in<br />
direzione dei vostri obiettivi.<br />
Per prima cosa è importante eliminare<br />
due parole dal vostro vocabolario<br />
“provare” e “sperare”. Non<br />
servono a nulla se non a mettere in<br />
dubbio la buona riuscita di quanto<br />
vuoi fare e a mettere le mani avanti<br />
in caso di fallimento.<br />
Se dici a te stesso “Prova a... fare<br />
questo o quest’ altro colpo”, metti<br />
inevitabilmente in dubbio il fatto<br />
di poterci riuscire, introduci un<br />
tarlo nella tua mente che di certo<br />
non ti aiuterà a realizzare al meglio<br />
quel colpo.<br />
Se hai deciso di fare qualcosa non<br />
ti limitare, fai sapere alla tua mente<br />
che ci credi fino in fondo e che<br />
farai di tutto per riuscirci. Nel momento<br />
che si installa un dubbio, il<br />
dialogo interno si fa meno deciso<br />
e sicuro, con la sola conseguenza<br />
di renderci incapaci di esprimerci<br />
al meglio.<br />
Alla mente devono arrivare messaggi<br />
positivi di possibilità, non<br />
di dubbio. La parola d’ordine è “Lo<br />
faccio, ora!”. Sperare, invece, significa<br />
“porsi in fiduciosa attesa”. Ma<br />
in campo non devi attendere, devi<br />
agire! Quindi elimina questi due<br />
termini dal tuo vocabolario e sostituiscili<br />
con “fare”.<br />
Agisci prontamente con passione e<br />
determinazione e giudica dai risultati.<br />
Non provare a giocare bene,<br />
impegnati. Non sperare di vincere,<br />
desideralo fortemente e dai tutto<br />
te stesso. Se fallirai, impara dagli<br />
errori e vai avanti a testa alta.<br />
Evita i “non”<br />
La nostra mente non riconosce gli<br />
ordini impartiti in forma di negazione.<br />
Il “non” prima di un ordine<br />
non influenzerà la nostra mente.<br />
Quante volte sento dire ai giocatori<br />
frasi come “Non andare a destra,<br />
c’è l’acqua”, “Non rimanere corto”,<br />
“Non andare in bunker”... Cosa<br />
volete che la mente visualizzi prima<br />
del colpo dopo frasi del genere?<br />
Destra, acqua, corto, bunker...<br />
esattamente dove inconsciamente<br />
tenderai a spedire la palla.<br />
Prima di colpire tutto ciò che devi<br />
dire a te stesso deve essere positivo,<br />
certo, inequivocabile e non la-
sciare dubbi circa la possibilità di<br />
fallire.<br />
“Dritto, in centro fairway!”, cos’altro<br />
dirsi? Un giorno ho giocato con<br />
un professionista che, sapendo<br />
questa cosa, prima di ogni colpo si<br />
diceva “Non andare in asta”, “Non<br />
andare in fairway”, “Non andare<br />
in buca”. Ha giocato un giro fantastico<br />
nonostante si ordinasse di<br />
“non” giocare bene.<br />
Fatti le domande giuste<br />
Le domande ci consentono di dirigere<br />
il nostro focus mentale sulle<br />
risorse di cui abbiamo bisogno ma<br />
occorre imparare a farsi le domande<br />
giuste. Immagina che qualcuno<br />
ti faccia queste domande: “Perchè<br />
nei momenti importanti non riesci<br />
a giocare come sai?”, oppure “Perchè<br />
un giorno giochi bene ed un<br />
giorno giochi male?”. A cosa ti fanno<br />
pensare? Ai motivi per i quali<br />
non riesci a vincere, indirizzando<br />
il tuo “focus mentale” su ciò che<br />
non vuoi realizzare. Le domande<br />
che iniziano con “perchè” tendono<br />
a mettere in dubbio e a criticare attivando<br />
la concentrazione sul problema<br />
anzichè sulle soluzioni.<br />
Abituati a porti domande del tipo<br />
“come posso fare per...”, oppure “In<br />
che modo...”, oppure “Che cosa...”.<br />
“Di cosa ho bisogno per giocare in<br />
modo più costante?”. Questa domanda<br />
è costruttiva e ti farà rivolgere<br />
l’attenzione su ciò di cui hai<br />
realmente bisogno. Nei momenti<br />
difficili non metterti in crisi con<br />
domande stupide ma aiutati con le<br />
domande giuste!<br />
La forza delle metafore<br />
La metafora rappresenta, dopo<br />
l’induzione ipnotica, la migliore<br />
forma di comunicazione esistente<br />
e questo vale tanto nella comunicazione<br />
interpersonale quanto in<br />
quella con se stessi.<br />
Sfruttate il potere delle metafore<br />
per il vostro gioco. Se avete problemi<br />
di “putting”, per esempio,<br />
immaginate di essere un eroe da<br />
film d’azione in green. La vostra<br />
tecnica non cambierà ma di certo<br />
migliorerà la vostra attitudine ed<br />
il vostro atteggiamento che probabilmente<br />
vi aiuterà ad ottenere,<br />
almeno, il massimo da ciò che potete<br />
dare.<br />
Scegli qualche metafora che ti descriva<br />
in modo potenziante ed utilizzale<br />
quando lo desideri.<br />
Livio Sgarbi<br />
Presidente e Master Trainer<br />
Ekis srl<br />
www.ekis.it<br />
www.liviosgarbi.com
history<br />
20 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
]<br />
Così nacquero<br />
le regole<br />
Sebbene le fonti documentarie<br />
attestino che il golf fosse già<br />
praticato nel XIV secolo, fu solo<br />
con la massiccia diffusione del<br />
gioco verso la fine del XIX secolo<br />
– in un decennio il numero dei golf<br />
<strong>club</strong> in Gran Bretagna passò da<br />
meno di 200 a circa 1000 – che la<br />
necessità di un’ autorità in grado<br />
di uniformare le regole divenne<br />
oggetto di serio dibattito. Il Royal<br />
& Ancient Golf Club di St. Andrews<br />
era già un’ istituzione in materia<br />
di gioco; il Club aveva emanato un<br />
La storia delle regole del golf<br />
codice di regole per St. Andrews<br />
che fu adottato dalla maggior<br />
parte dei circoli, ma ognuno di<br />
essi, secondo il proprio arbitrio, era<br />
libero di applicarlo o meno; inoltre,<br />
la clausola 40 delle regole di St.<br />
Andrews del 1891 prevedeva che<br />
ogni circolo fosse responsabile del<br />
controllo dei propri soci e stabiliva<br />
che qualsiasi controversia dovesse<br />
essere sottoposta al Comitato di<br />
gara del percorso in cui il fallo<br />
aveva avuto luogo e quest’ ultimo<br />
avrebbe avuto il diritto di assumere
una decisione irrevocabile.<br />
Tuttora il Royal & Ancient non<br />
impone il suo codice, ma governa<br />
grazie al consenso accordatogli,<br />
di modo tale che chiunque voglia<br />
praticare il golf, giochi con delle<br />
regole. Fin da prima del 1888, si<br />
dibatté sulla necessità di un’autorità<br />
competente in materia novembre<br />
1891 il redattore della rivista<br />
“Golf” sostenne con convinzione<br />
la necessità della presenza di un’<br />
associazione o confederazione di<br />
riferimento per tutti coloro che<br />
giocavano a golf. Scriveva: “quasi<br />
l’unico degli sport praticati dalle<br />
classi elevate, il golf si pone come<br />
esempio evidente di gioco difficile<br />
e complesso, praticato da migliaia<br />
e migliaia di persone delle nostre<br />
classi colte, in assenza totale di<br />
una qualunque regolamentazione,<br />
senza coesione alcuna tra giocatori,<br />
e senza un codice di regole redatto<br />
da un rappresentante esperto di<br />
golf.”<br />
All’articolo seguirono alcune<br />
polemiche sulle colonne della<br />
rivista, ma fu un altro importante<br />
editore, quattro anni più tardi, a<br />
dare vita ad un movimento che<br />
alla fine si tradusse in un appello<br />
formale per l’unità dei circoli<br />
storici che gestivano il Campionato<br />
dei Dilettanti. In tale appello si<br />
chiedeva al Royal & Ancient di<br />
formulare un programma che<br />
“permettesse ai circoli importanti<br />
di riconoscere in maniera esplicita<br />
l’autorità del Royal & Ancient,<br />
invece di accettarla tacitamente<br />
come era accaduto sino ad allora.”<br />
La proposta era che il Royal &<br />
Ancient formasse un comitato con<br />
i suoi stessi soci che si occupasse di<br />
fare proposte attinenti alle regole<br />
e alle abitudini del gioco del golf.<br />
Il Royal & Ancient rispose con<br />
quella che fu considerata la<br />
soluzione più equa: un comitato<br />
composto da 14 persone, di cui<br />
sette soci del Royal & Ancient e<br />
gli altri sette in rappresentanza di<br />
altrettanti importanti circoli: La<br />
Onorabile Compagnia dei Golfisti<br />
di Edimburgo, Prestwick, Royal<br />
Blackheath, Royal North Devon,<br />
Royal Liverpool, Royal St. George<br />
e Royal Portrush. Ma l’attrito con<br />
altri circoli che si contendevano<br />
un posto all’interno del comitato,<br />
provocò una serie di tensioni e<br />
ritardi. Alla fine, il 28 settembre<br />
1897, il Royal & Ancient prese<br />
l’audace decisione di nominare un<br />
comitato composto da 15 dei suoi<br />
soci, noto come “Comitato per le<br />
Regole del Golf”, che si riunì per la<br />
prima volta in quello stesso giorno.<br />
In risposta alla manifesta esigenza<br />
di avere una rappresentanza con<br />
chiari poteri e a tutte le richieste<br />
provenienti dagli altri Club storici<br />
di far riferimento ad un ente<br />
guida, il Royal & Ancient compì<br />
il passo decisivo di trasformare<br />
la propria natura passando da<br />
guida carismatica a istituzione<br />
governativa con poteri ben<br />
definiti.<br />
Grazie a tale cambiamento, la sfera<br />
d’influenza del Royal&Ancient<br />
negli anni successivi si espanse<br />
notevolmente. Ad eccezione degli<br />
Stati Uniti d’ America e del<br />
Messico, per motivi di lealtà legati<br />
alla Confederazione del Golf degli<br />
Stati Uniti, e del Canada che,<br />
pur essendo affiliato al Royal &<br />
Ancient, si amministra da sé,<br />
ogni paese nel quale l’antico gioco<br />
viene praticato, è affiliato al Royal<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 21
& Ancient e accetta l’autorità del<br />
Club su tutte le regole del gioco.<br />
Attualmente, circa 100 paesi,<br />
associazioni e confederazioni sono<br />
affiliati al Royal & Ancient.<br />
Attualmente, il Comitato per le<br />
Regole del Golf, consiste di 12<br />
soci del Royal & Ancient scelti in<br />
seguito ad elezione, e di altri 12<br />
membri aggiuntivi che, dietro<br />
invito, rappresentano gli enti per<br />
il golf sia nazionali che esteri.<br />
L’ associazione per il Golf degli Stati<br />
Uniti d’America fu rappresentata<br />
per la prima volta nel 1907 assieme<br />
ad altri membri dei Comitati<br />
delle associazioni di golf delle<br />
isole britanniche, all’associazione<br />
delle Ladies, e ad altri delegati di<br />
Europa, Australia, Nuova Zelanda,<br />
Canada e Sud Africa, Sud America,<br />
Asia del Pacifico e Giappone.<br />
Agli inizi del XX secolo, il Royal<br />
& Ancient e l’ USGA erano uniti<br />
da un legame informale e poco<br />
chiaro, ma dopo la conferenza<br />
internazionale del 1951, nel 1952<br />
fu redatto un codice unico. La<br />
conferenza durò quattro giorni<br />
e fu tenuta in una sala riunioni<br />
all’interno della Camera dei Lord<br />
a Londra. Da quel momento<br />
solo una piccola differenza – la<br />
grandezza minima della palla<br />
da golf – impediva una perfetta<br />
concordanza nell’applicazione e<br />
interpretazione delle regole in<br />
tutto il mondo del golf.<br />
Ma quella piccola differenza<br />
scomparve con la messa al<br />
bando della pallina più piccola<br />
– 1, 62 inc. – il 1 Gennaio 1990.<br />
In aggiunta a quanto pubblicato<br />
negli Stati Uniti e in Canada, sono<br />
circolate in tutto il mondo quattro<br />
milioni di copie delle Regole del<br />
Golf in inglese e le stesse sono<br />
state tradotte in altre 24 lingue.<br />
Ancor prima del 1908 il Royal &<br />
Ancient volle che le regole fossero<br />
distribuite gratuitamente. Tale<br />
decisione portò ad un’importante<br />
sponsorizzazione da parte della<br />
Royal Insurance che tutt’oggi<br />
continua e che è responsabile anche<br />
della stampa e della distribuzione<br />
di tutte le copie delle regole in<br />
inglese.<br />
GolfAcademy.it<br />
Da questo numero il progetto <strong>Life</strong>Club si arricchisce<br />
della collaborazione e degli apporti preziosi<br />
di GolfAcademy.it, il primo portale italiano di lezioni<br />
e cultura del golf realizzato dal professionista<br />
Andrea Zanardelli. GolfAcademy.it è anche la più<br />
grande web community di appassionati di golf.<br />
Golf come lifestyle così come si evince dalle parole<br />
di Andrea: “Noi crediamo che il golf sia molto più<br />
di un semplice sport, una disciplina che assume il<br />
suo vero significato quando rappresenta per il giocatore<br />
un modo stimolante di migliorare la qualità<br />
della propria vita. E per questo scopo siamo lieti di<br />
offrirvi tutta la nostra esperienza e professionalità.”<br />
“Feel well... play golf”
]<br />
I telemetri laser<br />
Bushnell<br />
Cinquant’anni d’esperienza nella<br />
creazione di ottiche sportive collocano<br />
i telemetri laser Bushnell ai<br />
vertici mondiali della precisione.<br />
I telemetri laser oggi autorizzati<br />
anche in competizione.<br />
Dal 1° gennaio 2006, i telemetri<br />
laser sono autorizzati sui campi<br />
e nelle competizioni (Quando la<br />
regola 14-3/0.5 dell’USGA è in vigore<br />
nelle regole locali.). L’USGA e<br />
il Royal & Ancient permettono ormai<br />
agli organizzatori del torneo<br />
e ai <strong>club</strong>, di autorizzare o meno<br />
l’utilizzo degli strumenti di misura<br />
delle distanze (in funzione delle<br />
regole locali). Del resto, il Golf<br />
Nazionale ha deciso di cambiare<br />
le regole locali e di permettere ai<br />
Il miglior modo di scegliere la mazza giusta e di<br />
fare un buon tiro!<br />
• Precisione a +/- 1 m per una portata da 5 a 1465m.<br />
• Ingrandimento: 7x<br />
• 3 modi d’acquisizione dell’obiettivo<br />
• Ottica con trattamento multistrato su tutte le<br />
superfici<br />
• Trattamento Rainguard,<br />
completamente impermeabile 23 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
• Dimensione: 4,3 x 12 ; 9 x 9,4 cm<br />
propri giocatori di utilizzare un<br />
telemetro.<br />
Il Pinseeker 1500 Tournament<br />
Edition, il più innovativo.<br />
Utilizzato oggi dal 95% dei professionisti<br />
del PGA Tour, il Pinseeker<br />
1500 Tournament Edition<br />
è il punto di riferimento in questo<br />
settore. Sergio Garcia, ambasciatore<br />
Bushnell, è effettivamente un<br />
acceso fan dei telemetri laser di<br />
questa marca. Il Pinseeker 1500<br />
Tournament Edition è potente,<br />
stabile e compatto, ma è soprattutto<br />
l’unico telemetro laser al mondo<br />
a essere dotato della funzione<br />
“PINSEEKER”. Questa permette<br />
di visualizzare unicamente la bandierina,<br />
escludendo lo sfondo del<br />
green!<br />
Il gioco passa a una velocità superiore,<br />
una vera rivoluzione.<br />
Terminata l’era del tempo perso<br />
nel misurare una distanza prima<br />
di tirare un colpo, avrete vicino a<br />
voi ciò che è ormai considerato la<br />
15ma mazza. Notevole il rispar-<br />
pubbliredazionale<br />
rivoluzionano il mondo del golf!<br />
mio di tempo: un giocatore può<br />
guadagnare di media un quarto<br />
d’ora in una partita a due. Gli stessi<br />
<strong>club</strong> sono molto favorevoli a questo<br />
strumento, poiché permette<br />
loro di far giocare più persone sul<br />
medesimo campo, e dunque d’aumentare<br />
il proprio profitto.In attesa<br />
di una legalizzazione generale<br />
del suo uso, il telemetro Pinseeker<br />
vi permetterà di fare notevoli progressi.<br />
Del resto, la Federazione<br />
Francese del Golf, di cui Bushnell<br />
è partner tecnico, suggerisce di testare<br />
questi telemetri nel Golf Nazionale.<br />
Sicuramente, l’utilizzo dei<br />
telemetri dà un certo vantaggio a<br />
chi li utilizza per gli allenamenti<br />
perché, nel giorno della competizione,<br />
il giocatore avrà un occhio<br />
più agguerrito e una migliore padronanza<br />
delle distanze.<br />
• Peso: 365g<br />
• Alimentazione: batteria 9 volts<br />
• Prezzo: 599€<br />
• Garanzia: 2 anni<br />
Per informazioni relative all’acquisto:<br />
B.P.O. ITALY tel. 011.5162921<br />
Mail Customer Service: italia@bushnell-europe.com<br />
www.bushnell.com
pubbliredazionale<br />
Campionati Mondiali<br />
]<br />
Universitari<br />
di Golf<br />
Nelle foto, due scorci del Circolo Golf<br />
Torino e Il Comitato Organizzatore e la<br />
delegazione FISU ospiti del presidente del<br />
Circolo golf Torino Lorenzo Silva.<br />
24 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
CIRCOLO GOLF TORINO dal 4 al 9 SETTEMBRE 2006<br />
www.wcgolf2006.com<br />
Dal 4 al 9 settembre 2006 si svolgeranno<br />
presso il Circolo Golf<br />
Torino gli undicesimi Campionati<br />
Mondiali Universitari di Golf,<br />
l’ultima grande manifestazione<br />
internazionale prima dell’Universiade<br />
Invernale Torino 2007 (17-<br />
27 gennaio).<br />
I Campionati fanno infatti parte<br />
del Progetto Universiade, un ricco<br />
insieme di eventi sportivi e culturali<br />
che ormai da due anni accompagnano<br />
e costituiscono il brillante<br />
corollario della preparazione<br />
della più grande manifestazione<br />
sportiva universitaria, l’Universiade<br />
appunto.<br />
I Mondiali Universitari di Golf vedono<br />
come organizzatori il Centro<br />
Universitario Sportivo Italiano<br />
(CUSI) e la Federazione Italiana<br />
Golf (FIG). All’evento parteciperanno<br />
oltre 20 nazioni per un to-<br />
tale di circa 200 studenti universitari.<br />
Gli atleti migliori si sfideranno sui<br />
due percorsi da 18 buche del Circolo<br />
Golf Torino; emergerà tra di<br />
loro un nuovo Molinari? Edoardo<br />
ha infatti iniziato la sua carriera<br />
internazionale ai Mondiali Universitari<br />
della passata edizione in<br />
Thailandia; un notevole trampolino<br />
di lancio, visti i successi che sta<br />
riscuotendo!<br />
Il programma prevede, oltre alle<br />
gare universitarie, anche una “Pro-<br />
Am dei Presidenti” aperta appunto<br />
ai presidenti dei Circoli italiani,<br />
oltre che agli sponsor e agli invitati<br />
del Comitato, della Federazione<br />
e della FISU (Federazione Internazionale<br />
Sport Universitario).<br />
Sarà una settimana intensa di<br />
sport: l’eleganza del golf si combinerà<br />
con i valori dello sport<br />
universitario per dar vita ad un<br />
campionato ricco di emozioni e di<br />
divertimento: un’altra occasione
per mettere in mostra le bellezze<br />
di Torino e per promuovere il golf<br />
sul territorio.<br />
I partecipanti sono tutti studenti<br />
di età compresa tra i 18 e i 26<br />
anni, arrivano da ogni parte del<br />
mondo, celebrando così un’autentica<br />
sintesi di studio e sport!<br />
La manifestazione riceverà l’attenzine<br />
dei media e un’ampia copertura<br />
televisiva attraverso Sport<br />
Italia ed EuroSport, con resoconti<br />
di 30 minuti sul canale nazionale<br />
e 26 minuti sul palinsesto Paneuropeo<br />
all’interno di “Wednesday<br />
selection”.<br />
I Campionati Mondiali Universitari<br />
di Golf si possono seguire anche<br />
on-line su: www.wcgolf2006.<br />
com. Durante le competizioni nel<br />
Circolo saranno allestiti e aperti<br />
al pubblico un Hospitality Village,<br />
meeting point sportivo, professionale<br />
e mondano, e uno Sponsor<br />
Village.<br />
Vi aspettiamo dal 4 al 9 settembre<br />
2006 al Circolo Golf Torino ai<br />
Campionati Mondiali Universitari<br />
di Golf.
vela<br />
Giraglia Rolex Cup<br />
26 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
Sole, mare e vento sono alle porte e<br />
la stagione velica sta entrando pienamente<br />
nel vivo. Cogliamo l’occasione<br />
per inaugurare l’appuntamento<br />
con il mare, segnalando la<br />
Giraglia Rolex Cup che si terrà nel<br />
mese di giugno.<br />
La “Giraglia” è una regata leggendaria<br />
che questo anno compie 53<br />
anni. Nata nel 1952 per volere<br />
di Beppe Croce, Presidente dello<br />
Yacht Club Italiano e di René Levainville,<br />
Presidente dello Yacht<br />
Club de France, la regata prende<br />
]<br />
Appuntamento a Saint - Tropez<br />
il nome dalla sperduta isoletta a<br />
nord della Corsica, che ogni anno<br />
viene doppiata dai partecipanti in<br />
una prova classica di competenze<br />
veliche.<br />
La prima edizione della Giraglia<br />
fu disputata nel luglio del ‘53 su<br />
percorso Cannes - Giraglia - Sanremo.<br />
La regata era però concepita<br />
in modo da cambiare senso del<br />
percorso ogni anno: un anno le<br />
barche partivano da Cannes per<br />
arrivare a Sanremo, mentre l’anno<br />
successivo completavano il percor-
so in senso inverso, partendo dall’Italia<br />
per arrivare in Francia. Nel<br />
corso degli anni il porto di partenza<br />
o di arrivo francese è cambiato,<br />
ma è sempre rimasto immutato il<br />
numero delle miglia da percorrere.<br />
L’ attuale percorso è Saint-Tropez<br />
- Giraglia - Genova.<br />
Alla prima edizione della Giraglia<br />
parteciparono 22 barche, nelle<br />
edizioni successive il numero dei<br />
partecipanti è costantemente aumentato,<br />
fino a superare da tempo<br />
i cento iscritti e ad avvicinarsi al<br />
traguardo dei 200, il che significa<br />
più di 2500 velisti in mare!<br />
Da sette anni la Giraglia ha trovato<br />
un partner ufficiale in Rolex e<br />
ha avuto un tale impulso da diventare<br />
una delle più seguite regate<br />
del Mediterraneo, un evento ricco<br />
di fascino che attira centinaia di<br />
imbarcazioni tra le più belle ed importanti<br />
della vela internazionale.<br />
Nel 2006 la regata è organizzata<br />
dallo Yacht Club Italiano, sotto<br />
l’egida della FIV (Federazione Italiana<br />
di Vela) e della FFV (Federazione<br />
Francese di Vela), con la<br />
collaborazione della Città di Saint-<br />
Tropez, dello Yacht Club Francese<br />
e della Società Nautica di Saint-<br />
Tropez.<br />
Tra domenica 11 e martedì 13<br />
giugno si disputeranno 3 regate<br />
costiere, su campi di regata nelle<br />
acque antistanti Saint-Tropez, con<br />
un percorso di lunghezza massima<br />
pari a 35 miglia. Mercoledì 13<br />
partiranno da Saint-Tropez sia la<br />
regata d’altura Giraglia Rolex Cup<br />
che il Trofeo “Lui e Lei”, con percorso<br />
Saint-Tropez - Ile du Levant<br />
- La Giraglia - Genova. Venerdì 16<br />
e sabato 17 giugno i vincitori sa-<br />
ranno premiati a Genova.<br />
La Giraglia Rolex Cup è parte del<br />
Trofeo D’altura del Mediterraneo,<br />
che nel 2006 viene disputato nelle<br />
regate lunghe delle seguenti manifestazioni<br />
veliche: Coppa Carlo<br />
Negri Regate Pirelli a Santa Margherita<br />
(4-7 maggio), organizzata<br />
dallo Yacht Club Italiano; Settimana<br />
dei Tre Golfi Progetto Italia<br />
a Napoli (19-27 maggio), organizzata<br />
dal Circolo del Remo e della<br />
Vela Italia; Giraglia Rolex Cup a<br />
Saint Tropez (11-19 giugno), organizzata<br />
dallo Yacht Club Italiano e<br />
Rolex Middle Sea Race (21-28 ottobre)<br />
Valletta, Malta.<br />
La regata lunga della Giraglia Rolex<br />
Cup è parte anche del Trofeo “Lui<br />
e Lei”, che riguarda anche le prove
LA NOSTRA SKIPPER<br />
Marta Azzolin è velista appassionata ed istruttrice di vela (FFV) per<br />
l’associazione Sea Land di cui è Presidente dal 2002 (www.sealandweb.<br />
org).<br />
Amante del mare, si occupa di cetacei dal 1993. Attualmente collabora<br />
con l’Università di Torino e diverse organizzazioni internazionali per<br />
progetti di conservazione dei cetacei nel Mediterraneo. Tra i suoi progetti<br />
di ricerca, studi sull’ecologia e la bioacustica dei cetacei odontoceti. Per<br />
lavoro ha navigato nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano, nel Pacifico<br />
e nei Caraibi.<br />
Insieme all’associazione Sea Land propone un modo diverso di diverso<br />
di fare vela, di stare sul mare, di vivere nel vento, per la salvaguardia<br />
dell’ambiente naturale.<br />
Con Sea Land naviga durante tutto l’arco dell’anno. Tra autunno e primavera<br />
l’associazione propone corsi di vela per principianti e per esperti,<br />
con l’arrivo della bella stagione comincia invece l’attività di crociera.<br />
Questa estate Sea Land navigherà nelle acque dei cosiddetti “Caraibi”<br />
italiani, nella cornice dello splendido ambiente naturale di Corsica e Sardegna,<br />
su “Didisi”, un bellissimo 12 metri da crociera e regata, con un<br />
ponte caratterizzato da ampio spazio per la manovra e il relax ed un ambiente<br />
sotto coperta accogliente e perfettamente attrezzato per lunghe<br />
crociere d’altura e viaggi in mare.<br />
Gli imbarchi estivi sono offerti a singoli o a gruppi, a neofiti o ad esperti.<br />
Gli imbarchi avvengono alla Maddalena, a Porto Massimo, ogni domenica<br />
e gli sbarchi ogni sabato successivo. La quota di partecipazione parte<br />
da 450€/settimana.<br />
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Marta Azzolin, tursiope.<br />
ve@libero.it, 346 3782213<br />
d’altura della regata Pirelli, Coppa<br />
Carlo Negri. Al trofeo partecipano<br />
tutte le imbarcazioni superiori ai<br />
31 piedi, con equipaggio costituito<br />
da due persone, un uomo ed una<br />
donna, di età superiore a 18 anni.<br />
Ma la Giraglia non è amata solo per<br />
il suggestivo percorso velico, ma<br />
anche per i suoi eventi a terra, tra<br />
cui spiccano i magnifici festeggiamenti<br />
organizzati dallo Yacht Club<br />
Italiano di Genova in collaborazione<br />
con le strutture locali francesi<br />
nell’antica fortezza, in occasione<br />
della premiazione dei tre giorni di<br />
regate costiere.<br />
La giraglia è un evento mozzafiato,<br />
una leggenda che si rinnova<br />
ogni anno, un impegno da non<br />
perdere!<br />
Marta Azzolin
viaggi italia<br />
Bagno]<br />
Vignoni<br />
Appuntamento in piazza
I suoi paesaggi avevano contribuito<br />
a commuoverci mentre eravamo<br />
in trepidazione per la storia<br />
d’amore tra il conte Laszlo (Ralph<br />
Finnies) e Katherine (Kristin<br />
Scott-Thomas) nel capolavoro<br />
holliwoodiano Il paziente inglese.<br />
L’infermiera Juliette Binoche,<br />
confidente dell’aviatore ferito, si<br />
aggirava per le strade della Val<br />
d’Orcia, consacrata dalla capitale<br />
di celluloide come set di sogno.<br />
In questo paesaggio, la Toscana<br />
doc dove i viaggiatori dall’accento<br />
british si accapigliano per<br />
contendersi cascinali e poderi<br />
delimitati da cipressi a fuso, sorge<br />
Bagno Vignoni. E’una frazione di S.<br />
Quirico d’Orcia, un pugno di case<br />
corteggiate dal sole al tramonto,<br />
che così, arrossiscono e si chiudono<br />
attorno alla piazza. Già, la piazza.<br />
E’ proprio questa che fa di Bagno<br />
Vignoni un posto unico al mondo.<br />
Se normalmente in piazza ci si<br />
va per passeggiare o scambiare<br />
pettegolezzi in un dehors, qui ci si<br />
va per fare il bagno. Le acque che<br />
sgorgano da una sorgente di acqua<br />
termale a 50°, alimentano la vasca<br />
del 1500 che costituisce la piazza<br />
del borgo. Qui ci si viene per curare<br />
reumatismi ed acciacchi alle vie<br />
respiratorie, e lo si fa immergendosi<br />
nelle acque dove si ritemprarono<br />
Lorenzo Il Magnifico e Santa<br />
Caterina da Siena, proclamata<br />
Santa da quel Pio II Piccolomini<br />
che regalò all’Italia la magia della<br />
vicina Pienza, di cui commissionò<br />
la ricostruzione, trasformando un<br />
antico borgo insalubre in una città<br />
ideale.<br />
Bagno Vignoni presenta ancora<br />
oggi un assetto urbanistico<br />
inalterato nel tempo, con la vasca<br />
termale chiusa su tre lati da una<br />
cinta muraria di un metro e mezzo,<br />
e attorno le case e alcuni edifici<br />
progettati dall’architetto Bernardo<br />
Rossellino, tra cui il loggiato in cui<br />
si riposava Santa Caterina.<br />
Le acque termali un tempo<br />
fornivano una serie di mulini lungo<br />
il fiume. L’area oggi è diventata<br />
un parco aperto al pubblico: il<br />
Parco dei Mulini, nato grazie a<br />
un riuscito recupero della zona da<br />
parte del Comune di San Quirico.<br />
Eleonora Mori<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 31
32 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
Dove dormire<br />
Agriturismo Due Terre<br />
Podere Pozzo, località Cosona,<br />
Pienza<br />
Tel. 0578-749518<br />
E-mail: info@agriturismodueterre.com<br />
L’antico casale in pietra del podere Pozzo, ospita la spettacolare struttura<br />
dell’agriturismo, restaurato nel rispetto del disegno originale. Affacciato<br />
sulle colline della Val d’Orcia, a due passi da Pienza, Montepulciano,<br />
Montalcino, l’agriturismo è una sintesi ideale di tradizione e confort.<br />
Caminetto e vasca idromassaggio nelle due gandi suites.<br />
Podere Santa Barbara<br />
53040 Montefollonico SI<br />
Tel. 0577669659<br />
E-mail: le regge@tuscany.nu<br />
Santa Barbara è un’antica e affascinante casa colonica, costruita nel XVIII<br />
secolo, che vede immutato il suo impianto originale, caratterizzato dal<br />
loggiato coperto.<br />
La Locanda del Loggiato<br />
Piazza del Moretto 30<br />
Bagno Vignoni<br />
Tel. 0577-888925<br />
Ricavata in uno stabile del Trecento, la locanda accoglie i visitatori con<br />
lo charme dell’antico pavimento in cotto, delle travi in legno, dei vecchi<br />
stemmi nobiliari e dei letti a baldacchino. Il tutto affacciato sulla piazza<br />
del borgo, con la magia dei suoi vapori.<br />
Dove mangiare<br />
Ristorante dal Falco<br />
p.zza Dante Alighieri, 3<br />
Pienza SI<br />
Tel. 0578-749856<br />
E-mail: ristorantedalfalcopienza@virgilio.it<br />
Il più vecchio e tradizionale ristorante di Pienza, aperto da oltre trent’anni.<br />
Pasta fatta in casa e prodotti della campagna circostante. Prestigiosa<br />
cantina, da segnalare Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano,<br />
Chianti Classico.
]<br />
La regina dei pueblos blancos<br />
Ronda<br />
viaggi europa
Ci sono luoghi che rimangono<br />
nel cuore, lì, in bilico, sul balcone<br />
dei ricordi, dove ci si affaccia per<br />
avere una vertigine, tentati di tornare<br />
indietro, di buttarsi giù. Uno<br />
di questi luoghi è Ronda, nel cuore<br />
dell’Andalusia delle ferias, dei<br />
gitani, delle colline arroventate<br />
dal sole e della ruta de los pueblos<br />
blancos, quell’itinerario che si snoda<br />
attraverso i borghi immacolati<br />
dei palazzetti mudejar, dei patios<br />
in fiore, delle maioliche dei bar de<br />
tapas, e li infila ad uno ad uno,<br />
come perle di un rosario. Ronda<br />
è un nido d’aquila, si inerpica su<br />
una scogliera a picco sul fiume<br />
Guadalevin, ed è come tagliata in<br />
due da un fendente di sciabola, che<br />
ha generato l’impressionante burrone<br />
dove si erge il Puente Nuevo,<br />
risalente al Settecento. Quello<br />
stesso periodo vide la costruzione<br />
della Plaza de Toros, la più antica<br />
di Spagna.<br />
Ronda è una delle capitali della<br />
tauromachia; qui, Pedro Romero<br />
sancì le regole della corrida applicate<br />
poi in tutte le arene, ma l’importanza<br />
della storia del borgo andaluso,<br />
che procede di pari passo con<br />
quella della sua Plaza de Toros, non<br />
si limita a una questione di codici:<br />
il borgo dove è più spettacolare<br />
l’architettura della nobleza rural,<br />
con i suoi reticoli moreschi impreziositi<br />
da motivi rinascimentali e<br />
barocchi, vanta un parterre di visitatori<br />
di tutto rispetto. Qui giunse<br />
il barbuto Ernest Hemingway,<br />
che vi soggiornò nel 1925, anno<br />
di pubblicazione di In our Time,<br />
e trovò a Ronda ispirazione per<br />
alcuni episodi di Per chi suona la<br />
campana. Qui arrivò Orson Welles,<br />
appassionato di corride e amico
fraterno del matador Antonio Ordonez,<br />
presso il cui giardino sono<br />
state sparse le ceneri del regista di<br />
Quarto potere. In fotografie color<br />
seppia custodite presso il Museo<br />
Taurino, ricavato in una galleria<br />
sotto le gradinate dell’arena, i volti<br />
di Welles, di Hemingway, della<br />
superba Ava Gardner, sorridono<br />
accanto a Dominguin, a Manolete,<br />
a El Cordobes.<br />
Vent’anni prima Ronda aveva visto<br />
l’arrivo del poeta tedesco Rainer<br />
Maria Rilke, che soggiornò nel<br />
1913 presso l’Hotel Reina Victoria.<br />
La sua stanza, la 208, è una sorta<br />
di capsula del tempo, niente è stato<br />
mutato: il suo scrittoio col piano<br />
in pelle, la lampada liberty, la tappezzeria<br />
a fiori. Tutt’oggi il Reina<br />
Victoria, nonostante gli acciacchi<br />
del tempo, rimane una delle mete<br />
più ambite dai viaggiatori che sostano<br />
a Ronda.<br />
Un’altra figura ha reso celebre il<br />
pueblo, ma la sua anima era nella<br />
fantasia di Merimée, il suo carattere<br />
nella musica di Bizet, la sua<br />
bellezza nel film che Francesco<br />
Rosi ambientò qui e le dedicò: Carmen,<br />
la sigaraia ribelle fuggita per<br />
amore sulle montagne insieme ai<br />
briganti.<br />
Non si sa se la bellissima andalusa<br />
sia esistita o meno, ma nelle sere<br />
di qui, sulle terrazze affacciate<br />
sulla fenditura abissale del Guadalevin,<br />
con la settecentesca casa<br />
del Rey Moro decorata da azulejos,<br />
con il suggestivo arco di Felipe V<br />
che reca alla moresca Alcazaba,<br />
con il vecchio minareto della chiesa<br />
di Santa Maria, complice forse<br />
un bicchiere di sherry locale, pare<br />
di vederla, camminare furtiva e<br />
sparire in un patio, lasciando a noi<br />
l’ultimo fotogramma di una chioma<br />
corvina.<br />
Eva Morletto<br />
Dove Dormire<br />
Parador<br />
Situato nel cuore della cittadina,<br />
su una terrazza mozzafiato<br />
a picco sul precipizio.<br />
Il fiume scorre 120 metri più<br />
sotto. Camere luminose, vista<br />
senza eguali, servizio di<br />
lusso, ampia piscina, cucina<br />
raffinata, ricca di piatti tipici<br />
della tradizione Andalusa.<br />
Plaza de Espana<br />
29400 Ronda<br />
Tel. 0034-952877500<br />
Mail: ronda@parador.es<br />
El Molino del Santo<br />
La struttura di questo vecchio<br />
mulino è stata trasformata<br />
in una specie di villaggio<br />
composto da diversi studios,<br />
ognuno attrezzato con bagno<br />
e mobili rustici. Piscina sotto<br />
i salici piangenti. Luogo di<br />
charme.<br />
Bajada de la Estacion<br />
Tel. 034-952167151<br />
molino@logicontrol.es<br />
Dove mangiare<br />
Pedro Romero<br />
Vera e propria esposizione di<br />
memorabilia taurine di tutti<br />
i generi. Tra le specialità<br />
culinarie: sopa del picadillo,<br />
a base di uova e prosciutto,<br />
pernice in salsa di vino bianco.<br />
Calle Virgen de la Paz,18<br />
Tel. 0034-952871110
viaggi mondo<br />
36 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
] Terra Santa<br />
Le albe di Gerusalemme sono<br />
gloriose. La nebbiolina trafitta<br />
dai primi raggi del sole dona alla<br />
città l’atmosfera di un dipinto sacro.<br />
Con un pizzico di fantasia invece<br />
delle gru sopra ai residence<br />
in costruzione si immaginano le<br />
Cronaca di un viaggio in Israele<br />
macchine da assedio dei Crociati,<br />
mille anni fa. Poi la luce del giorno<br />
raggiunge i palazzi sul Monte Sion<br />
e la cupola d’oro della moschea di<br />
Omar inizia a scintillare. Lungo il<br />
muraglione che oggi sorregge la<br />
spianata delle moschee e che pri-
ma di Cristo era la base del tempio<br />
di Salomone, comincia la preghiera<br />
al Muro del Pianto degli ebrei<br />
ortodossi, vestiti di nero con marsine<br />
e cappelli ottocenteschi.<br />
La Gerusalemme antica è racchiusa<br />
in un chilometro quadrato. I<br />
quattro quartieri, cristiano, musulmano,<br />
armeno ed ebraico, sono<br />
contenuti all’interno delle mura<br />
fatte costruire in calcare bianco da<br />
Solimano il Magnifico nel 1500.<br />
Una concentrazione unica al mondo<br />
di chiese, moschee e sinagoghe.<br />
Ma al di là del misticismo, Yerushalayim<br />
(questo il nome in ebraico)<br />
è anche una bella città che per<br />
legge ha conservato un colore uniforme.<br />
Tutte le case sono rivestite<br />
della stessa pietra calcarea con la<br />
quale furono costruite case e palazzi<br />
della città vecchia. Per cui<br />
al tramonto i raggi del sole fanno<br />
sembrare color ambra tutti gli edifici.<br />
La chiamano “Gerusalemme<br />
d’oro” mica per nulla.<br />
Il luogo più importante per la Cristianità<br />
è la chiesa del Santo Sepolcro<br />
che sotto due cupole grigie<br />
accoglie le ultime stazioni della Via<br />
Crucis. Il Gòlgota, il blocco di roccia<br />
alto come una casa di due piani<br />
sul quale i Romani crocifiggevano<br />
i condannati, oggi è inglobato da<br />
una cappella greco-ortodossa. Inginocchiandosi<br />
sotto un piccolo<br />
altare e infilando il braccio in una<br />
buca si arriva a toccare il punto<br />
esatto sul quale poggiava la Croce.<br />
Pochi metri più in basso una lastra<br />
di marmo rosso ricopre la pietra<br />
sulla quale venne adagiato il corpo<br />
del Cristo per essere lavato e avvolto<br />
nel sudario. A una trentina di<br />
metri ecco il Santo Sepolcro, sotto<br />
la cupola più grande della chiesa.<br />
E’ contenuto in un’edicola, un tempietto<br />
ricoperto di marmo dono<br />
degli Zar di Russia. I luoghi Santi<br />
sono divisi tra le varie confessioni<br />
cristiane. Il lato sinistro del Sepolcro<br />
è riservato ai Cattolici, con uno<br />
spazio tenuto dai Francescani. Sul<br />
retro del tempietto c’è un altare<br />
dei Copti egiziani, sul davanti una<br />
cappella greco ortodossa. A qualche<br />
metro da lì il sepolcro di Nicodemo<br />
è nelle mani degli Assiriani<br />
Giacobiti, i cristiani di Mesopotamia,<br />
in tempi recenti perseguitati<br />
da Saddam Houssein. Altri angoli<br />
della grande chiesa sono riservati<br />
ai cristiani Armeni, come la mistica<br />
cappella della Croce Ritrovata<br />
e ai cristiani Copti, che hanno la<br />
loro piccola chiesa sul tetto e due<br />
cappelle lungo le scale che scendono<br />
all’interno. Le cappelle, minuscole,<br />
sono divise in tre settori da<br />
varie cancellate: nel primo spazio i<br />
fedeli, quindi i preti officianti che<br />
si spostano per le celebrazioni all’altare,<br />
nascosto agli sguardi della<br />
gente. Altri luoghi regalano grandi<br />
emozioni a Gerusalemme. Il Getsemani,<br />
la grotta che ospitava un<br />
frantoio e che serviva a Gesù per<br />
predicare; l’Orto degli Ulivi e la<br />
grotta dove il messia insegnò ai<br />
discepoli il Padre Nostro: tutto è<br />
ospitato sulle pendici del Monte<br />
degli Ulivi che fronteggia le mura<br />
e offre un panorama mozzafiato
della città Santa.<br />
Ho attraversato la Galilea fino alle<br />
alture del Golan, passando da Nazareth<br />
e attraversando la piana<br />
di Armaggeddon, dove secondo il<br />
libro dell’Apocalisse avrà luogo la<br />
battaglia finale tra le forze del Bene<br />
e quelle del Male. Vi rassicuro: è<br />
una pianura coltivata e verdeggiante,<br />
che ispira molta serenità.<br />
A Cafarnao, sulle sponde del lago<br />
di Tiberiade, ho visitato la casa<br />
del pescatore che ospitò il Cristo.<br />
Il suo nome era Simone ma fu la<br />
prima pietra sulla quale venne edificata<br />
la Chiesa e da allora fu chiamato<br />
Pietro. Non distante c’è Tabgah,<br />
il posto della moltiplicazione<br />
dei pani e dei pesci. Su ciascuno<br />
dei luoghi santi alla cristianità è<br />
stato edificato un edificio sacro. Se<br />
esistono tracce di chiese bizantine,<br />
significa che il luogo è autentico.<br />
Perché la Palestina subì a partire<br />
dal 500 d.C. l’ondata di conquista<br />
Persiana e successivamente quella<br />
Araba e gli edifici religiosi cristiani<br />
vennero rasi al suolo. La storia di<br />
Israele, la Terra Promessa da Jehovah<br />
al popolo ebraico in fuga dalla<br />
schiavitù egiziana, ha radici molto<br />
profonde. La si respira a Masada,<br />
la fortezza sul Mar Morto che fu<br />
il luogo di una resistenza ostinata<br />
alla dominazione romana, fino al<br />
suicidio di massa pur di non cadere<br />
in schiavitù. Impressionante il deserto<br />
della Giudea, che scende da<br />
Gerusalemme fino al Mar Morto.<br />
Il grande lago salato e senza vita,<br />
lungo 70 km, è la depressione naturale<br />
più profonda del pianeta, a<br />
400 metri sotto il livello del mare.<br />
Le sue acque tonificano la pelle,<br />
ma attorno solo nelle oasi come<br />
quella di Ein Gedi può sopravvivere<br />
la fauna e la flora.<br />
L’altro volto del Paese scosso dalle<br />
violenze dell’eterno conflitto arabo-israeliano,<br />
è quello di un Paese<br />
in cui vivono 7 milioni di persone:<br />
ebrei, arabi musulmani, cristiani e<br />
drusi; vivono la loro quotidianità e<br />
lavorano fianco a fianco.<br />
Maurizio Di Maggio<br />
Dove dormire<br />
Addar Hotel<br />
10, St. Georges Street - 97200 Jerusalem<br />
I proprietari sono una delle famiglie il cui albero<br />
genealogico si intreccia con la storia millenaria<br />
della città. Ospitato in un affascinante edificio<br />
dell’Ottocento, l’Addar è punto di riferimento per<br />
viaggiatori sofisticati e meta abituale per consoli e<br />
ambasciatori.<br />
A little House in Bakah<br />
1, Yehuda Street - 93627 Jerusalem<br />
Delizioso hotel di charme in stile ottomano, circondato<br />
da un giardino di pini secolari.<br />
Dove mangiare<br />
Ristorante Eucalyptus<br />
7, Horkanus Street, 2nd floor - Jerusalem<br />
Reservations: 02-6244331<br />
Un indirizzo sicuro per gustare la cucina tradizionale<br />
di Israele.
84 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06<br />
distribuito da Keyco s.r.l.
]<br />
personaggio<br />
Daniele Fissore<br />
Il “maestro” di golf<br />
“Anche voi giornalisti siete un po’<br />
strani, come noi artisti”. Mi dice<br />
così, mentre i nostri passi scricchiolano<br />
all’unisono sulla ghiaia<br />
del viale nella sua bella tenuta a<br />
Savigliano. Bene, mi rilasso, da chi<br />
esordisce così, mi sarà perdonato<br />
anche qualche strafalcione. Daniele<br />
Fissore, il pittore dei green, è<br />
uno a cui piace osservare il mondo.<br />
E’ uno innamorato delle cose,<br />
di chi o di che cosa, per pazienza<br />
o per destino, decide di stargli accanto.<br />
Mi mostra la sua casa prima<br />
dei suoi quadri. E’ una cascina<br />
che risale al Trecento, antico possedimento<br />
di famiglie nobili piemontesi:<br />
ci sono affreschi, soffitti<br />
a cassettone, il pavimento un po’<br />
sbilenco, gatti magri che osservano<br />
curiosi attraverso le porte, la<br />
luce di un pomeriggio di maggio<br />
che gioca con le ombre delle cose<br />
antiche. C’è un roseto, un sacco di<br />
fiori, e il regalo che Daniele ha scelto<br />
per il proprio compleanno: dieci<br />
pini neri che stanno trovando collocazione<br />
nel parco. Poi lo studio,<br />
un fienile chiuso da una grande<br />
vetrata. E’ come se fra i suoi quadri<br />
si sentisse più a casa rispetto a<br />
fuori, rispetto alle stanze decorate,<br />
al viale di ghiaia, al gigantesco<br />
cortile col vecchio forno del pane.<br />
Si sente a casa, lo vedo da come<br />
tira fuori una sigaretta, e da come<br />
i convenevoli si fanno racconto.<br />
Innanzitutto la domanda che<br />
più ti aspetti, perché il green?<br />
Negli anni Settanta ero a Londra,<br />
città per animi curiosi, piena di stimoli;<br />
nel mio ritorno a Torino negli<br />
Ottanta, trovai una città grigia, ste-<br />
Sopra: “Green e Mare” - 1998<br />
acrilico su tela<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 41
Sopra: “Autoritratto” - 1976<br />
acrilico su tela<br />
Nell’ altra pagina: “Opposizione” - 1974<br />
acrilico su tela<br />
42 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
rile, desolata. Non era la Torino di<br />
oggi, ma lo stereotipo che ha tenuto<br />
lontani i visitatori per anni: la città<br />
delle fabbriche, delle giornate di nebbia,<br />
delle ciminiere. Dal mio studio in<br />
un seminterrato osservavo le gambe<br />
della gente che passava. Tutto questo<br />
mi disorientava, questo grigio mi opprimeva,<br />
avevo bisogno di rifugiarmi<br />
nei ricordi dell’Inghilterra, di certi<br />
paesaggi, di certi spazi verdi che avevo<br />
visto. Per i primi green mi ispirai<br />
al campo da golf dell’isola di St Andrews<br />
in Scozia, un posto magnifico,<br />
un verde brillante in grado di rincuorare…così<br />
ho continuato a dipingere i<br />
campi, e dal ricordo reale ho finito per<br />
attingere all’immaginario puro. I miei<br />
campi da golf nella realtà non esisto-<br />
no, sono spazi ideali.<br />
I green hanno avuto immediatamente<br />
successo?<br />
Vuoi sapere cosa mi è stato detto all’inizio<br />
da un gallerista a cui li avevo<br />
proposti? “Il verde non va”. Proprio<br />
così, come se si trattasse di carta da<br />
parati…poi cominciarono ad essere<br />
considerati dalla critica e dalla committenza,<br />
forse complice anche la<br />
diffusione che il gioco del golf ebbe in<br />
Italia, a partire dalla fine degli anni<br />
Ottanta. Prima era uno sport misconosciuto.<br />
Quando la passione per il<br />
golf attecchì anche nel nostro Paese,<br />
contribuì senza dubbio ad aumentare<br />
la curiosità per la mia opera.<br />
Mi verrebbe da dire che la curiosità<br />
per la sua opera fu senza dubbio<br />
alimentata dagli incredibili contrasti<br />
di luce che i suoi quadri dal vivo<br />
impongono a chi li osserva. Sono<br />
ipnotici, invitano a perdersi nelle<br />
dune smeraldo, sembrano porzioni<br />
di infinito. Daniele Fissore<br />
non è un giocatore, ammette con<br />
candore di non avere mai preso un<br />
bastone da golf in mano, ma dello<br />
sport pare aver capito l’essenza,<br />
che traduce in una metafora sulla<br />
vita.<br />
Il golf? E’ pensare, mirare lontano,<br />
raggiungere la palla, per formulare<br />
ancora altri pensieri e un altro obiettivo,<br />
sempre più lontano.<br />
E quali sono i tuoi obiettivi?<br />
Che cosa vuoi comunicare col<br />
green?<br />
Il quadro è mio finché lo dipingo. Dopo<br />
diventa di chi lo osserva. In qualcuno<br />
questi spazi infiniti suscitano inquietudine,<br />
qualcun’altro ne coglie il lato<br />
bucolico, rilassante. Non posso imporre<br />
un messaggio, non posso suggerire
una sola chiave di lettura…<br />
Stai lavorando a qualche progetto<br />
nuovo?<br />
Dammi una mano, ti faccio vedere…<br />
dice, invitandomi a togliere l’involucro<br />
di nylon da un paio di tele<br />
Vedi? Vedo grigio e vedo figure<br />
abbozzate, e il tutto, nonostante<br />
i tratti sfocati, comunica un realismo<br />
quasi opprimente. E’ il riflesso<br />
della televisione spenta. Dipingo<br />
ciò che vedo nello schermo della tv<br />
spenta. Per me una conferma: il<br />
genio di questo outsider dell’arte<br />
contemporanea, di chi, in tempo<br />
di concettuale, ha imposto un iper<br />
realismo di matrice rinascimentale,<br />
di chi si è ispirato a manierismo<br />
e a sfondi caravaggeschi per affrontare<br />
dimensioni urbane postmoderne<br />
e drappeggi su divise da<br />
tribù giovanile anni Ottanta.<br />
E’ il nuovo tema a cui lavoro, vediamo<br />
che ne sarà…<br />
Si rilassa Daniele, con la sua ennesima<br />
sigaretta tra le dita, il bianco<br />
frizzantino che imbottigliano in<br />
cascina, la musica di Chet Baker<br />
che inonda lo studio, insieme all’odore<br />
di acrilici e di erba tagliata<br />
di fresco. Sta bene qui, quest’uomo<br />
che sa osservare il mondo, anche<br />
attraverso la televisione. Spenta.<br />
Eva Morletto
mostre<br />
44 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
In Les mots et les images (1929),<br />
pubblicato a Parigi su La révolution<br />
surréaliste, René Magritte afferma<br />
che “tutto tende a far pensare<br />
che ci sia una debolissima<br />
relazione tra un oggetto e la<br />
sua rappresentazione”; colpisce<br />
il fatto che negli stessi anni L.<br />
Wittgenstein approfondisca<br />
filosoficamente una simile<br />
intuizione. Non v’è alcun dubbio<br />
infatti sulla importanza che la<br />
Magritte in mostra a Como<br />
“portata” concettuale della pittura<br />
di questo artista belga è venuta<br />
ad assumere nel corso degli anni.<br />
In mostra a Villa Olmo fino al 16<br />
luglio, i sessanta dipinti ad olio - ai<br />
quali si aggiungono una ventina<br />
di disegni e lettere illustrate-<br />
consentono al visitatore di<br />
“scoprire” un surrealismo diverso<br />
da quello di un Mirò e, in genere,<br />
degli artisti più vicini alla poetica<br />
di André Breton, come Max
Genio surrealista<br />
Ernst e Andrè Masson. In questi<br />
ultimi l’operare artistico ruota<br />
per così dire attorno all’energia<br />
creativa liberata dall’automatismo<br />
psichico, attorno ad una<br />
gestualità direttamente attivata<br />
dall’impulso inconscio e solo<br />
parzialmente filtrata dalla comune<br />
soglia coscienziale. I quadri di<br />
Magritte che si possono osservare<br />
a Como testimoniano una<br />
diversa elaborazione del concetto<br />
stesso di surrealismo: permane<br />
certamente la dimensione onirica<br />
della figurazione ma, ed è qui la<br />
differenza, le immagini risultano<br />
potenziate da un raffinato e<br />
paradossale concettismo.<br />
Non si tratta di un paradossale<br />
tanto spettacolare quanto effimero<br />
quale lo si ritrova in Dalì. Quello<br />
di Magritte è un paradossale<br />
che coinvolge la natura stessa<br />
dell’immagine, la sua essenza<br />
medesima; paradossale, insomma,<br />
è l’immagine in quanto tale.<br />
Da tali presupposti si può capire<br />
la scarsa considerazione di questo<br />
artista per gli aspetti puramente<br />
estetici della sua pittura (che, del<br />
resto, non presenta alcun interesse<br />
sotto il profilo tecnico-formale<br />
palesando un certo accademismo);<br />
come il pittore stesso afferma:<br />
“L’arte della pittura è un’arte del<br />
pensiero”.<br />
Osservando una delle opere,<br />
tra le più note del maestro<br />
belga, presentate negli ambienti<br />
neoclassici di Villa Olmo, L’ Empire<br />
des lumières (1961), vediamo<br />
un uomo ritratto in un modo<br />
sfacciatamente convenzionale ed<br />
il cui volto risulta parzialmente<br />
coperto da una pipa dipinta come<br />
se si trattasse di un trompe - l’oeil.<br />
Evidentemente il significato del<br />
quadro non può risiedere nelle<br />
due figure del borghese con la<br />
bombetta e della pipa che gli si<br />
pone di fronte. Ciò che invece<br />
fa “urlare” le immagini dipinte è<br />
la loro associazione incongrua,<br />
la loro straniante, banale<br />
coesistenza. Magritte non ritrae<br />
il sogno, non giunge all’astrazione<br />
per render conto di intime<br />
pulsioni vitali. Con la sua pittura<br />
“semplice” e narrativa -memore<br />
della lezione di De Chirico- porta<br />
sulla superficie della tela una<br />
specie di “metalogica”-come l’ha<br />
definita R. De Fusco- dal forte<br />
potere liberatorio e rivelatorio.<br />
E a proposito di rivelazione, pare<br />
interessante notare come il valore<br />
conoscitivo e (meta-) concettuale<br />
del surrealismo magrittiano<br />
si avvicini all’idea di un visual<br />
thinking, di un pensiero visivo<br />
operante sulla base di elementi<br />
irrazionali e primariamente<br />
mitici, che proprio dagli anni<br />
venti del secolo scorso andava<br />
filosoficamente esprimendosi<br />
nell’opera di E. Cassirer. Un altro<br />
incantevole dipinto presente nella<br />
mostra di Como è Le Mariage de<br />
]<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 45
René Magritte.<br />
L’impero delle luci<br />
Como, Villa Olmo<br />
(via Cantoni 1)<br />
25 marzo-16 luglio 2006<br />
Orario:<br />
martedì, mercoledì e giovedì<br />
9.00-20.00;<br />
venerdì, sabato e domenica<br />
9.00-22.00<br />
lunedì chiuso (la biglietteria<br />
chiude un’ora prima)<br />
Biglietti:<br />
euro 9 intero; euro 5 ridotto<br />
(dai 6 ai 16 anni, over 65,<br />
studenti universitari, gruppi)<br />
Per informazioni e prenotazioni<br />
pacchetti turistici:<br />
Comune di Como, Assessorato<br />
alla cultura, tel.<br />
031.252352<br />
Sito Internet:<br />
www.magrittecomo.it<br />
Posta elettronica:<br />
magritte@comune.como.it<br />
46 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
minuit (1926) dove il senso del<br />
mistero è fortissimo: il luogo<br />
degli sposi, o meglio ancora delle<br />
loro teste, è una terrazza chiusa,<br />
quasi imprigionata da una foresta<br />
capovolta e fiabesca. Lui ci dà le<br />
spalle inabissando lo sguardo<br />
verso la selva e una parete muraria<br />
che a questa si frappone; lei ci<br />
guarda ma il suo volto è assente,<br />
vuoto. L’immagine è inquietante<br />
come un racconto di Poe ma qui le<br />
parole sono assenti come assente<br />
è qualsiasi riferimento razionale<br />
alla realtà.<br />
Quella che in ultima analisi<br />
emerge dalla pittura dell’artista<br />
nato a Lessines nel 1898 e morto<br />
a Bruxelles nel 1967, è una<br />
ossimorica convivenza di pensiero<br />
analitico e pensiero mitico: la<br />
sua è sì pittura surrealista ma è<br />
anche presupposto all’indagine<br />
concettuale - analitica maturata<br />
tra gli anni sessanta e settanta<br />
dall’artista Joseph Kosuth,<br />
nonché stimolo intellettuale per<br />
linguisti e studiosi di semiotica<br />
come M. Foucault il quale,<br />
proprio a Magritte, dedicò un<br />
fondamentale saggio.<br />
Doveroso segnalare infine<br />
l’importanza che l’evento<br />
espositivo curato da Michel<br />
Draguet e Maria Lluisa Borràs<br />
viene ad assumere; le opere<br />
ora a Como, infatti, saranno<br />
definitivamente collocate nel<br />
Museo Magritte di Bruxelles la cui<br />
apertura è prevista per l’aprile del<br />
2007.<br />
Pietro Boschi
]<br />
fotografia<br />
Paolo Siccardi<br />
Il reportage e i suoi protagonisti
Nella pagina precedente: Donna nel<br />
villaggio Zabolotie in Bielorussia al<br />
confine con l’Ucraina.<br />
Sopra: Tahir Emini ultimo Sufi Derviscio<br />
dei Balcani - Macedonia, Tetovo.<br />
48 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
All’XI Biennale di Fotografia, nel<br />
corso della mostra “Fotogiornalismo<br />
in Italia dal 1945 al 2005”<br />
tenutasi nel maggio 2005 presso<br />
Palazzo Bricherasio, a Torino, c’era<br />
una foto in bianco e nero che colpiva.<br />
Sotto, una didascalia essenziale:<br />
Kosovo, 1998. Fotografia di<br />
Paolo Siccardi. Fotoreportage di<br />
guerra, certo, e il dolore delle donne<br />
rimaste vedove per un conflitto<br />
assurdo, certo, ma c’era qualcosa<br />
di più. C’era quel fattore che permette<br />
di distinguere un’immagine<br />
di cronaca o di reportage, indissolubilmente<br />
legata a un fatto, a un<br />
giorno, a un contesto chiaro, dalla<br />
fotografia pura; quella di Capa e di<br />
Henri Cartier Bresson, per intenderci,<br />
quella in cui l’equilibrio degli<br />
elementi, la composizione, le luci e<br />
le ombre sono in grado di renderla<br />
icona universale. Così come il<br />
miliziano ucciso durante la guerra<br />
civile spagnola immortalato da<br />
Capa o certe istantanee di guerra<br />
di Cartier Bresson ci parlano sì di<br />
tempi e luoghi ben precisi, ma sono<br />
diventate al tempo stesso simbolo<br />
e icona di tutte le guerre, capaci di<br />
coaugulare in sé tutta la gamma di<br />
sentimenti, talvolta contrastanti,<br />
che le guerre, in ogni tempo e luogo,<br />
comportano, così le immagini<br />
di Siccardi ci raccontano i conflitti,<br />
quelli dell’Ex yugoslavia, dell’Afghanistan,<br />
dell’Iraq, ma al tempo<br />
stesso ci rivelano l’umanità che si<br />
confronta con questi eventi, un<br />
dolore intrecciato alla rabbia e alla
speranza, all’inconsapevolezza dei<br />
bambini e alla rassegnazione degli<br />
anziani, un sentimento che si perpetua,<br />
che si ripropone, ogni volta<br />
che la storia volge verso la più tetra<br />
delle sue strade. Il dolore diventa<br />
icona, si smaterializza, si distacca<br />
dalla mera umanità: non si è più<br />
di fronte a un’agghiacciante testimonianza<br />
di guerra, si è di fronte<br />
al Massacro di Chio di Delacroix o<br />
alla Zattera della Medusa di Gericault.<br />
L’armonia della composizione<br />
e la sua intrinseca poesia, appena<br />
suggerita, una nota fugace per<br />
non snaturare il messaggio, sollevano<br />
dalla tragicità dell’evento. Le<br />
fotografie si fanno catartiche.<br />
Paolo Siccardi, classe 1962, è uno<br />
tra i protagonisti della storia del<br />
fotogiornalismo italiano dagli<br />
Anni di Piombo ad oggi. Ha cominciato<br />
documentando i primi<br />
processi per terrorismo; la sua<br />
carriera lo ha visto eccellere nel<br />
reportage, prevalentemente di taglio<br />
sociale. I suoi servizi hanno<br />
trovato ampio spazio sulla stampa<br />
italiana e estera: Time International,<br />
Der Spiegel, Geo Japan, The<br />
Guardian, Courrier Iternational,<br />
D di Repubblica, Famiglia Cristiana,<br />
GQ, Maxim, ecc.<br />
Tra i suoi reportages più significativi:<br />
la guerra in Afghanistan<br />
durante l’invasione sovietica nel<br />
1986, il Nicaragua della rivoluzione<br />
sandinista, la rivolta in Albania<br />
del 1997. Dall‘89 ha seguito<br />
l’evolversi degli avvenimenti nella<br />
ex - Jugoslavia, dal debutto fratricida<br />
in Slovenia nel ’91, passando<br />
dall’assedio di Sarajevo, ai discussi<br />
accordi di Dayton, all’epilogo in<br />
Kosovo e Macedonia nel ’98-99.<br />
Teatro dei suoi servizi anche numerosi<br />
Paesi dell’Africa nord-occidentale<br />
(Senegal, Costa d’Avorio,<br />
Marocco, Repubblica Popolare del<br />
Benin, Togo e la Libia di Gheddafi)<br />
e tutto il Medio-oriente, dove,<br />
come inviato dell’agenzia Marka,<br />
alla quale è legato proprio dal ’91,<br />
ha reso eloquenti testimonianze<br />
sulla Guerra del Golfo.<br />
Eva Morletto<br />
2004 Afghanistan, Kabul, collina del<br />
mausoleo di Nadir Shah, battaglia degli<br />
aquiloni durante la festa del Noroz
]<br />
Lʼ ultima scommessa<br />
di Sofia<br />
Sofia Coppola racconta Marie Antoinette<br />
Ci troviamo di fronte alla terza<br />
prova da regista per la figlia d’arte<br />
Sofia Coppola che, dopo un approccio<br />
originale dalle tinte rosa<br />
scuro con il “Giardino delle vergini<br />
suicide” (1999), dopo l’esperimento<br />
ben riuscito della commedia<br />
“semi-sentimentale” con Bill Murrey,<br />
“Lost in Translation” (2003), ci<br />
propone una rivisitazione storica<br />
della Francia di Luigi XVI, mettendo<br />
in primo piano la vicenda della<br />
giovane Marie Antoinette, interpretata<br />
da Kirsten Dunst.<br />
Interamente girato in Francia e<br />
liberamente ispirato al romanzo<br />
biografico della scrittrice Atonia<br />
Fraser sulla arciduchessa Maria<br />
Antonietta, il film racconta il<br />
dramma della quindicenne promessa<br />
sposa del futuro re, alle prese<br />
con un popolo che non accetta<br />
la sua nazionalità austriaca e che<br />
nel pieno della Rivoluzione la condannerà<br />
alla ghigliottina.<br />
Dai fotogrammi pubblicati e dal<br />
trailer disponibile sul sito ufficiale,<br />
possiamo anticipare costumi da<br />
Oscar della torinese Milena Canonero,<br />
già impegnata sul set di Barry<br />
Lindon ed una fotografia suggestiva<br />
diretta da Lance acord Shore,<br />
già con Coppola sul set di “Lost in<br />
Translation” o con Jonze in “Essere<br />
John Malkovich”. Nel cast figura<br />
anche la nostra Asia Argento<br />
che recita la parte di Madame Du<br />
Barry. La pellicola di Sofia Coppola,<br />
coprodotta dal celebre padre,<br />
parteciperà a maggio al festival di<br />
Cannes ed uscirà nelle sale a partire<br />
dal 26 dello stesso mese. In Italia<br />
arriverà con molta probabilità i<br />
primi di novembre.<br />
Antonio Daniele<br />
film<br />
SCHEDA TECNICA:<br />
Sito:<br />
www.marieantoinette-lefilm.com<br />
www.sonypictures.com/<br />
marieantoinette<br />
Nazione:<br />
U.S.A.<br />
Anno:<br />
2006<br />
Genere:<br />
Drammatico<br />
Regia:<br />
Sofia Coppola<br />
Cast:<br />
Kirsten Dunst, Jason Schwartzman,<br />
Rip Torn, Judy Davis, Asia<br />
Argento, Marianne Faithfull,<br />
Aurore Clément<br />
Sceneggiatura:<br />
Sofia Coppola<br />
Fotografia:<br />
Lance acord Shore<br />
Produzione:<br />
Columbia Pictures Corporation,<br />
American Zoetrope<br />
Distribuzione:<br />
Sony Pictures Releasing Italia<br />
Data di uscita:<br />
26 maggio 2006 (cinema)
FERRO 3 – KIM KI DUK<br />
Anno<br />
Corea del Sud 2004<br />
Genere<br />
Drammatico<br />
Regia<br />
Kim Ki-duk<br />
Cast<br />
Hee Jae, Seung-yeon Lee,<br />
Seung-yun Lee.<br />
Durata<br />
90 ‘<br />
Fotografia<br />
Seong-back Jang<br />
Montaggio<br />
Ki-duk Kim<br />
Musiche<br />
Silvian<br />
Sceneggiatura<br />
Ki-duk Kim<br />
Produzione<br />
Kim Ki-duk Film,<br />
Cineclick Asia<br />
Distributori<br />
Mikado<br />
DVD<br />
] Una poesia<br />
in 35mm<br />
Ferro 3: l’ amore visto con gli occhi di Kim - Ki -duk<br />
Non si può parlare di questo film<br />
senza spendere qualche parola<br />
sul regista Sud Coreano Kim – ki<br />
– duk : un artista, passato dalla<br />
vita militare alla pittura ed arrivato<br />
al cinema in maniera quantomai<br />
spontanea. Ammesso all’ultimo<br />
momento al concorso della<br />
61° Mostra del Cinema di Venezia<br />
nel 2004, riesce ad aggiudicarsi il<br />
Premio Speciale per la regia e importanti<br />
premi della critica. Un’<br />
idea geniale da vita ad una storia<br />
originale rappresentato attraverso<br />
una regia pulita, semplice, impeccabile.<br />
Ferro 3 racconta di un<br />
amore vissuto nel silenzio di una<br />
casa vuota, e ci tiene per 90 minuti<br />
incollati al video con una tensione<br />
davvero piacevole.<br />
Tae – suk incontra Sun – hwa, moglie<br />
di un uomo d’affari miserabile<br />
e violento, se ne innamora e fugge<br />
con lei. I due vivono di volta in volta<br />
in una casa diversa, case lasciate<br />
vuote, abbandonate per brevi<br />
periodi, case che i due riempiono<br />
e scaldano con gesti quotidiani.<br />
Il DVD esce per Dolmen Home<br />
video ed offre alcuni contenuti<br />
speciali tra i quali il “making of” e<br />
uno “speciale sulla Mostra del Cinema<br />
di Venezia”; l’audio, in dolby<br />
Digital 5.1 è sia in italiano sia in<br />
lingua originale con sottotitoli in<br />
italiano. Ferro 3 è un film da aggiungere<br />
alla propria collezione.<br />
Antonio Daniele<br />
Perché “Ferro 3”?<br />
“L’idea mi è venuta per la prima volta nello scorso<br />
mese di ottobre. Stavo togliendo un volantino che<br />
era rimasto impigliato nella serratura della porta<br />
d’entrata del mio appartamento quando mi colpì il<br />
fatto che le case a cui i volantini erano ancora attaccati<br />
dovevano essere rimaste vuote per giorni<br />
[…] Ho voluto fare un film su un uomo che entra in<br />
quella casa e riempe quel vuoto con il suo calore. Ho<br />
voluto io stesso che il titolo internazionale del film<br />
fosse 3-IRON. Chi gioca a golf sa che la mazza n.3 è<br />
quella meno usata. […] In questa immagine vedo la<br />
metafora di una persona abbandonata o di una casa<br />
vuota. Al tempo stesso essa è però anche l’arma con<br />
cui Tae-suk salva Sun-hwa, diventando così anche il<br />
simbolo della speranza in un cambiamento.”
30 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> marzo aprile 06<br />
distribuito da Keyco s.r.l.
libri<br />
]<br />
David Foster Wallace<br />
“Considera lʼaragosta”<br />
54 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
La nuova opera del genio della letteratura postmoderna<br />
Un terremoto nel panorama letterario<br />
americano. Qualcuno<br />
l’ha paragonato a Céline, altri a<br />
Pynchon, qualcuno ha azzardato<br />
Joyce. David Foster Wallace è uno<br />
dei più acuti osservatori dell’America<br />
contemporanea. Ha studiato<br />
una visionaria quanto analitica<br />
fenomenologia dei sentimenti<br />
cristallizzati nella società statunitense<br />
in bilico sulla soglia del<br />
nuovo Millennio. Comincia a scrivere<br />
giovanissimo, nei primi anni<br />
di università, durante un periodo<br />
confuso che lui stesso definì: “una<br />
crisi di mezz’età a vent’anni”.<br />
La sua carriera procede sugli scalini<br />
in ascesa di opere narrative<br />
e saggi sui generis sulla cultura<br />
americana pop.<br />
In Considera l’aragosta viene compressa<br />
in un overluggage l’America<br />
tutta intera: le teorie dei repubblicani,<br />
le vecchiette del Midwest,<br />
gli sportivi, il rapporto tra ironia<br />
kafkiana e way of life degli studen-<br />
ti universitari. Un pot pourri dove<br />
ogni dettaglio, ogni voce, ogni sfumatura<br />
di significato è sottolineata<br />
con arguzia, profondità, fantasia<br />
vulcanica.<br />
Tutto si definisce con tre avverbi<br />
e con tre aggettivi: ferocemente<br />
ironico, costantemente folle, ammirevolmente<br />
coraggioso. Come<br />
afferma Zadie Smith: “Wallace ha<br />
semplicemente il genere di cervello<br />
che viene voglia di frequentare.<br />
Fidatevi.”<br />
Dana Miller
]<br />
Novastar<br />
“Another Lonely Soul” esce finalmente in Italia<br />
Esce per la Warner “Another Lonely<br />
Soul” il nuovo album di Novastar,<br />
al secolo Joost Zweegers, cantautore<br />
belga dall’ appeal musicale<br />
dei Coldplay con i quali condivide<br />
il direttore di mixaggio Michael<br />
Braurer (X&Y).<br />
Novastar, già molto famoso in Belgio<br />
e nel resto d’Europa per le sue<br />
melodie romantiche e po’ struggenti,<br />
è in radio e nelle tv musicali<br />
con il singolo “Never back down”,<br />
brano esemplare per tutto l’album<br />
che porta alla mente artisti quali<br />
Embrace o Athlete. Zweegers ha<br />
all’attivo un altro album (“Novastar”<br />
uscito sempre per la Warner<br />
nel 2000) e importanti esperienze<br />
live, come ad esempio l’apertura<br />
del tour europeo del 2001 di uno<br />
dei suoi idoli: Neil Young. E’ un<br />
singolare musicista polistrumentista<br />
che offre il meglio di sè dal<br />
vivo ma bisogna dire che anche<br />
con questo album ha dato un’otti-<br />
ma prova intrecciando testi poetici<br />
con melodie nostalgiche che si<br />
ricordano dopo il primo ascolto. L’<br />
album, uscito in Belgio nel 2004 e<br />
solo ora in Italia, conta dieci brani<br />
che si ascoltano senza intoppi uno<br />
dietro l’altro: da sottolineare il singolo<br />
“Never back down”, “Faith” e<br />
“This is the road to nowhere”.<br />
Nicola Alberti<br />
suoni<br />
Dettagli:<br />
NOVASTAR<br />
ANOTHER LONELY SOUL<br />
Sito:<br />
www.novastar-music.com<br />
Etichetta :<br />
Warner<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 55
06 marzo aprile <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 45
]<br />
economia&lavoro<br />
Unit-linked:<br />
la polizza “globalizzata”<br />
L’ esperto propone:<br />
Affidare il proprio patrimonio in<br />
gestione ad una primaria banca<br />
internazionale, in una delle principali<br />
piazze finanziarie del mondo,<br />
provvedendo nel contempo al futuro<br />
dei propri figli. Il tutto in piena<br />
trasparenza e senza spostarsi<br />
dall’Italia. Si tratta di un’opzione<br />
quanto mai reale, resa possibile da<br />
un contratto di assicurazione sulla<br />
vita. In forza della prima Direttiva<br />
europea, successivamente modificata<br />
dalla Direttiva 2002/83/CE,<br />
le compagnie di assicurazione<br />
aventi sede in uno Stato membro<br />
possono offrire i loro prodotti in<br />
tutto il territorio dell’Unione europea<br />
in regime di libera prestazione<br />
di servizi (LPS). Naturalmente<br />
i prodotti assicurativi offerti in<br />
ciascuno Stato europeo devono essere<br />
conformi con la normativa e<br />
la regolamentazione locale. Alcune<br />
compagnie assicurative estere, soprattutto<br />
quelle con sede in Irlanda<br />
ed in Lussemburgo, ma anche<br />
certe compagnie inglesi ed olandesi,<br />
si sono attrezzate con un’offerta<br />
cross-border adatta ad una pluralità<br />
di Paesi. Vanno per la maggiore<br />
le polizze di assicurazione sulla<br />
vita unit-linked, il cui rendimento<br />
è per l’appunto collegato (linked)<br />
alle quote (units) di fondi d’investimento.<br />
Anche a questo proposito<br />
i Paesi europei che hanno<br />
maggiormente valorizzato la propria<br />
industria finanziaria offrono<br />
potenziali vantaggi ai cittadini<br />
di tutta l’Unione europea. Fatti<br />
salvi alcuni necessari controlli di<br />
qualità, infatti, le compagnie assicurative<br />
irlandesi e lussemburghesi<br />
possono inserire nelle loro<br />
polizze i cosiddetti investimenti<br />
alternativi, quali hedge funds,<br />
fondi di private equity o di venture<br />
capital, fondi immobiliari, e così<br />
via. Tutti questi attivi sono invece<br />
sostanzialmente preclusi ad una<br />
compagnia assicurativa italiana.<br />
In effetti nei Paesi anglo-sassoni<br />
non è del tutto inusuale che le polizze<br />
assicurative vengano almeno<br />
in parte investite direttamente in<br />
immobili, auto d’epoca o perfino<br />
cavalli da corsa. L’inclusione di<br />
queste tipologie d’investimento in<br />
Italia potrebbe dare dei problemi<br />
di carattere sia pratico sia fiscale:<br />
un esempio per tutti è l’imposta di<br />
registro sui trasferimenti immobiliari.<br />
Resta comunque valido il<br />
principio per cui una polizza unitlinked,<br />
al di sopra di una certa dimensione<br />
patrimoniale stimabile<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 57
in qualche centinaia di migliaia di<br />
euro, può essere totalmente personalizzata<br />
secondo le indicazioni<br />
del cliente. Si tratta infatti di polizze<br />
assicurative a prevalente contenuto<br />
finanziario, in cui le prestazioni<br />
offerte dalla compagnia assicurativa<br />
sono strettamente legate<br />
all’andamento degli investimenti<br />
sottostanti. Proprio per questo le<br />
scelte d’investimento sono concordate<br />
fin dall’inizio tra la compagnia<br />
assicurativa ed il cliente e<br />
possono essere variate nel tempo,<br />
sempre di comune accordo. Non va<br />
dimenticato che si tratta pur sempre<br />
di contratti di assicurazione<br />
sulla vita, che tradizionalmente<br />
godono di agevolazioni giuridiche<br />
e fiscali. In Italia, in base ad una<br />
legislazione che risale al codice di<br />
commercio del 1882 ed è stata poi<br />
trasferita nell’articolo 1923 dell’attuale<br />
codice civile, le prestazioni di<br />
carattere assicurativo sono impignorabili<br />
ed insequestrabili. Mentre<br />
i redditi derivanti dagli investimenti<br />
sottostanti le polizze sono<br />
equiparati a redditi di capitale e<br />
scontano (attualmente) l’imposta<br />
sostitutiva del 12,5% se sono incassati<br />
dal contraente (ossia, colui<br />
che ha sottoscritto la polizza ed ha<br />
pagato il relativo premio), sono del<br />
tutto esenti se vengono corrisposti<br />
ai beneficiari in caso di morte<br />
dell’assicurato. Quest’ultimo può<br />
coincidere o meno con il contraente:<br />
la durata della polizza è legata<br />
alla sua vita. Le disposizioni relative<br />
ai beneficiari possono essere<br />
integrate e modificate per tutta la<br />
durata della polizza, consentendo<br />
così una programmazione nell’interesse<br />
delle generazioni future.<br />
Disposizioni favorevoli di varia<br />
natura valgono per i contratti assicurativi<br />
– specialmente per quelli<br />
con valenza di risparmio – in tutti<br />
i Paesi europei. Grazie all’offerta<br />
assicurativa in LPS è così possibile<br />
abbinarli alla maggior flessibilità<br />
ed efficienza consentite dalla legislazione<br />
finanziaria più avanzata<br />
degli altri Stati membri, quali Irlanda<br />
e Lussemburgo. Beninteso,<br />
anche se una polizza unit-linked è<br />
offerta in Italia in conformità con<br />
la regolamentazione vigente e sulla<br />
base di contrattualistica in lingua<br />
italiana, si tratta pur sempre di un<br />
investimento estero che può dare<br />
luogo ad obblighi di segnalazione ai<br />
sensi della normativa sul “monitoraggio<br />
fiscale” (D. Lgs. 167/1990).<br />
Se la polizza è sottoscritta tramite<br />
un intermediario finanziario italiano<br />
e le condizioni contrattuali<br />
prevedono che tutti i pagamenti<br />
da parte della compagnia assicurativa<br />
estera avvengano su banche<br />
italiane, peraltro, il contribuente<br />
non ha alcun obbligo di dichiarazione<br />
del possesso della polizza. Se<br />
poi si desidera un maggior grado<br />
di riservatezza – pur nella piena<br />
trasparenza e legittimità dell’operazione<br />
– si può richiedere l’intervento<br />
di una società fiduciaria. Il<br />
mercato europeo delle polizze assicurative<br />
cross-border, ossia vendute<br />
in LPS tra diversi Stati membri<br />
della UE, era complessivamente<br />
dell’ordine di 20 miliardi di euro<br />
l’anno scorso. È un altro segno che<br />
la globalizzazione finanziaria, almeno<br />
su base europea, grazie alla<br />
libera concorrenza tra operatori di<br />
diversi Paesi, può offrire vantaggi<br />
a tutti i cittadini.<br />
panico.paolo@unimore.it
UTENSILI PER TORNITURA<br />
UTENSILI PER FRESATURA<br />
ATTREZZAMENTI MACCHINE UTENSILI<br />
MMC Italia S.r.l.
sapori<br />
Si cena in hotel<br />
60 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
Cena in hotel? Non consideratela<br />
più una scelta di ripiego, dettata<br />
dalla stanchezza, dagli orari o<br />
semplicemente dalla mancanza<br />
di alternative. E dimenticate la<br />
malinconica immagine di sale<br />
silenziose dove uomini d’affari<br />
e anziane signore cenavano da<br />
soli. Forse era così fino a qualche<br />
tempo fa, ma ora anche in Italia,<br />
come già nel resto del mondo,<br />
emerge una nuova tendenza: si va<br />
a cena nei ristoranti d’albergo. Un<br />
cambiamento che se da una parte<br />
è dovuto alle stelle e alle forchette<br />
che negli ultimi anni sono state<br />
attribuite a numerosi ristoranti<br />
d’hotel, dall’altra sicuramente<br />
è la conseguenza di un diverso<br />
approccio alla cucina alberghiera.<br />
]<br />
Ristoranti trendy negli alberghi di lusso<br />
La quale è radicalmente cambiata<br />
rispetto al passato, abbandonando<br />
quell’uniformità che in generale<br />
la caratterizzava a favore di<br />
scelte ben precise. E privilegia<br />
soprattutto la creatività, nello<br />
stesso tempo valorizzando la<br />
ricca tradizione culinaria italiana.<br />
Nascono così ricette innovative,<br />
che spesso utilizzano ingredienti<br />
del territorio rivisitati in forme<br />
insolite e nuove metodologie di<br />
cottura. Non soltanto in cucina ma<br />
anche negli ambienti c’è la ricerca<br />
di uno stile proprio e di atmosfere<br />
particolari se non uniche. Questo<br />
avviene nei grandi alberghi di<br />
città: come al nuovissimo Bulgari<br />
di Milano, primo albergo della<br />
Maison Bulgari, dove al look
contemporaneo si accompagna<br />
una cucina che coglie il meglio<br />
della tradizione italiana con una<br />
particolare attenzione all’estetica,<br />
in un gioco di colori e di<br />
sensazioni che fanno di ogni pasto<br />
un’esperienza unica e singolare.<br />
Così come a Firenze, al ristorante<br />
Onice di Villa La Vedetta: in una<br />
residenza patrizia ottocentesca<br />
con splendido giardino all’italiana,<br />
ecco un ristorante moderno che<br />
piace ad una clientela giovane e<br />
alla moda per la sua creatività.<br />
E per la capacità di stupire<br />
con accostamenti insoliti, che<br />
vedono ad esempio l’incontro<br />
della tradizione toscana con i<br />
sapori orientali. Ma il vento<br />
del cambiamento si fa sentire<br />
anche in ambienti decisamente<br />
più tradizionali, vere e proprie<br />
istituzioni nel panorama<br />
alberghiero di classe, dove la<br />
cucina ha saputo mettersi al passo<br />
con i tempi ed innovarsi. Un<br />
esempio per tutti, il Grand Hotel<br />
di Rimini: nell’atmosfera che<br />
conserva il fascino e lo splendore<br />
di sempre ha trasformato la<br />
propria cucina all’insegna di<br />
quella leggerezza che, incontrando<br />
le nuove tendenze, nulla toglie ai<br />
sapori. Cambia il paesaggio ma<br />
il concetto rimane al ristorante<br />
“L’ Olivo” del Capri Palace Hotel:<br />
con uno stile e una raffinatezza<br />
tipicamente mediterranea ecco<br />
una cucina campana imprevedibile<br />
e moderna pur nel rispetto della<br />
tradizione locale. E lo stesso vale<br />
per lo spettacolare Hotel Caruso di<br />
Ravello, sulla costiera amalfitana,<br />
recentemente restaurato e riaperto<br />
al pubblico. Qui un’atmosfera<br />
di grande fascino fa da scenario<br />
ad una cucina improntata alla<br />
freschezza e alla semplicità, che<br />
non dimentica tra tante proposte<br />
creative la pizza o i classici<br />
spaghetti.<br />
Ci fermiamo qui, ma l’elenco<br />
potrebbe continuare con tanti<br />
altri nomi. E comunque possono<br />
cambiare le storie, gli scenari, i<br />
sapori ma senz’altro per tutti è<br />
riscontrabile un elemento comune:<br />
la capacità di aver saputo cogliere e<br />
offrire, tra tanti sapori diversi, il<br />
gusto inconfondibile del nuovo.<br />
Chiara Manzo<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 61
vini<br />
62 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
]<br />
Una storia curiosa<br />
Acinatico è l’antico nome del Recioto<br />
Veronese. Dell’annata 1928<br />
esistono ancora 7000 bottiglie.<br />
Come siano arrivate sino ai giorni<br />
nostri è una storia che vale la pena<br />
di essere raccontata.<br />
Il ‘28 fu caratterizzato da temperature<br />
estive abbastanza elevate,<br />
con limitate precipitazioni, e da un<br />
inverno molto freddo ed asciutto.<br />
Pertanto si erano verificate le condizioni<br />
ideali per la maturazione,<br />
l’appassimento e l’ottenimento di<br />
un Recioto di alta qualità. Si racconta<br />
inoltre di una lunghissima<br />
macerazione sulle bucce e di una<br />
gradazione zuccherina eccezionalmente<br />
alta.<br />
Dopo 10 anni in botte fu imbottigliato<br />
in bottiglie preziose, fatte a<br />
mano. Durante la seconda guerra<br />
mondiale a Grezzana, nella villa<br />
delle cantine Bertani si stabilisce<br />
Acinatico 1928<br />
un comando dell’esercito tedesco.<br />
I militari ne approfittano e stappano<br />
bottiglie senza ritegno.<br />
Per salvare quelle più pregiate i<br />
proprietari decidono di nasconderle<br />
in gran segreto in una cascina<br />
lì vicino, murate nel sottosuolo.<br />
Sotto i bombardamenti i registri<br />
bruciarono e l’oblio protesse quelle<br />
7.000 bottiglie. Almeno fino al<br />
1984, quando durante alcuni lavori<br />
di ristrutturazione nella cascina<br />
i muratori, buttando giù un muro,<br />
le trovarono.<br />
Il vino è ancora integro ed eccellente.<br />
Alla Bertani hanno deciso<br />
di non metterlo in vendita ma di<br />
destinarlo a degustazioni eccezionali<br />
e ad aste di beneficenza. Una<br />
bottiglia di Acinatico 1928 vale<br />
9.000 euro.<br />
Maurizio Di Maggio
eauty&wellness<br />
Febbre<br />
da fieno<br />
64 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
]<br />
Piaceri naturali<br />
Se da bambini vi divertiva rotolarvi<br />
sull’erba e oggi, più compostamente,<br />
calpestare il “green”…<br />
allora ciò che fa per voi è un bagno<br />
di fieno. É un’ immersione in erba<br />
tagliata di fresco in via di fermentazione,<br />
nota anche come “fitobalneoterapia”:<br />
una cura naturale<br />
antica ed efficace che trae origine<br />
dall’usanza dei contadini di riposarsi<br />
dalle fatiche della giornata e<br />
recuperare energie dormendo nel<br />
fieno. Il segreto di questa pratica<br />
terapeutica sta nelle piante officinali<br />
contenute nella miscela di<br />
erbe, i cui principi attivi vengono<br />
efficacemente assorbiti dall’organismo<br />
grazie al caldo umido prodotto<br />
dalla fermentazione.<br />
A tal fine si utilizzano erbe di montagna<br />
raccolte fresche e poste a<br />
fermentare naturalmente in grandi<br />
vasche per alcuni giorni fino a<br />
raggiungere una temperatura di<br />
circa 60 gradi. Il trattamento prevede<br />
l’immersione completa in un
letto di erba calda per una durata<br />
variabile dai dieci ai venti minuti.<br />
Segue un riposo di 40-60 minuti<br />
su un lettino di reazione, durante<br />
il quale si manifesta una sudorazione<br />
molto intensa che scompare<br />
gradualmente dopo 3-4 ore. Il<br />
senso di benessere è immediato e<br />
durevole: a questo si accompagna<br />
un’azione purificante, grazie anche<br />
all’assorbimento dei principi<br />
attivi dalle erbe, nonché un effetto<br />
tonificante dovuto alla stimolazione<br />
della circolazione periferica.<br />
Gli effetti curativi dipendono invece<br />
dalle proprietà delle diverse<br />
erbe che compongono il mix, il<br />
quale pertanto può variare secondo<br />
il luogo di raccolta. In generale<br />
la fitobalneoterpia, che richiede<br />
in media un ciclo di una decina di<br />
immersioni, è indicata nel trattamento<br />
delle osteoartrosi primarie<br />
e secondarie, di forme reumatiche<br />
particolari non acute, oltre che in<br />
caso di dolori post-reumatici, spa-<br />
smi muscolari, rigidità articolari.<br />
La fitobalneoterapia è nata nelle<br />
zone montane dell’Austria, dell’Alto<br />
Adige e del Trentino ed è<br />
qui pertanto che viene praticata<br />
presso numerosi centri benessere.<br />
Nel cuore di Merano, immerso nel<br />
verde di un luogo esclusivo, il Park<br />
Hotel Mignon vi offre la possibilità<br />
di rilassarvi usufruendo del reparto<br />
wellness e della professionalità<br />
del suo staff. A vostra disposizione<br />
trovate piscina e idromassaggio,<br />
sauna finlandese, bagno turco,<br />
doccia-avventura, tepidario, centro<br />
fitness. E qui potrete non solo<br />
sperimentare i benefici dei bagni<br />
di fieno, ma anche lasciarvi tentare<br />
dal bagno alle mele o dal bagno<br />
di Cleopatra o ancora dai diversi<br />
tipi di massaggi e di trattamenti<br />
per il viso e per il corpo studiati<br />
per le più specifiche esigenze.<br />
Chiara Munnia<br />
Un indirizzo:<br />
Park Hotel Mignon<br />
Via Grabmayr 5<br />
39012 Merano<br />
Tel.0473-230353<br />
www.hotelmignon.com
]<br />
lifestyle<br />
Contemporary<br />
dream<br />
L’arte contemporanea in hotel
68 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
Se la definizione di museo vi porta<br />
immediatamente ad atmosfere<br />
cupe e polverose o all’opposto<br />
ad ambientazioni fredde e<br />
distanti, ebbene concedetevi<br />
un soggiorno in uno dei nuovi<br />
alberghi che stanno sorgendo<br />
in Europa, lidi in cui il piacere<br />
dell’ hotel di lusso si unisce alla<br />
gioia visuale del percorso d’ arte.<br />
Vi renderete conto che qui il<br />
cliché serioso qui è totalmente<br />
rivoluzionato e trova un suo<br />
nuovo armonioso modo di essere<br />
in quello che può essere definito<br />
come hotel di design: alberghi a<br />
cinque stelle, unici e particolari<br />
nelle sue caratteristiche<br />
in quanto concepiti come<br />
mostre permanenti d’arte<br />
contemporanea.<br />
In Italia, in una villa patrizia,<br />
situata nel cuore della Valpolicella<br />
a soli sette chilometri da Verona,<br />
è nato il Byblos Art Hotel Villa<br />
Amistà. Nel corso dei secoli ha<br />
subito successive trasformazioni.<br />
L’architetto Michele Sanmicheli<br />
nel Quattrocento realizzò il corpo<br />
centrale in stile veneziano<br />
operando sui resti di una<br />
“casa forte” romana. L’attuale<br />
costruzione risale al 1700 ed<br />
è opera dell’architetto Ignazio<br />
Pellegrini. Al suo interno si<br />
possono ammirare affreschi e<br />
reperti originali di entrambe le<br />
epoche, recuperati attraverso<br />
accurati restauri filologici. Un<br />
magnifico parco di ventimila<br />
metri quadri circonda la residenza,<br />
offrendo tranquillità e scorci<br />
suggestivi con le sue fontane<br />
quattrocentesche, le piante secolari<br />
ed un’ampia piscina.<br />
Ma oggi ciò che più sorprende<br />
entrando in Villa Amistà è<br />
l’atmosfera unica e spettacolare,<br />
ricca di quei contrasti che<br />
caratterizzano un ambiente<br />
estroso ma nello stesso tempo<br />
elegante. Qui infatti la storia si<br />
fonde con la contemporaneità<br />
degli arredi interni, frutto della<br />
creatività del noto designer<br />
Alessandro Mendini, e con le<br />
numerose opere di artisti di fama<br />
internazionale che fanno di questo<br />
hotel un vero e proprio museo<br />
d’arte contemporanea e design.<br />
Ciò significa scoprire in ogni<br />
angolo per esempio le opere di<br />
Vanessa Beecroft, Beatriz Millar e<br />
Cindy Sherman; oppure gli oggetti
di Alessandro Mendini, Giò Ponti<br />
e Sandro Chia; o ancora le sculture<br />
di Sol Lewitt, Arnaldo Pomodoro e<br />
Anish Kapoor.<br />
Qui stanze e suites, in tutto<br />
settanta, sono state pensate come<br />
un’insolita scenografia in un<br />
preciso itinerario che, partendo<br />
dalla scalinata d’ingresso dove<br />
spiccano le opere di Jean Michel<br />
Othoniel, spazia nel grande salone<br />
in cui un prezioso lampadario<br />
veneziano convive con oggetti di<br />
design innovativo. Un percorso<br />
che prosegue nel Peter’s Bar,<br />
impostato sulle opere inedite<br />
di Peter Halley, E si completa<br />
nel ristorante, aperto anche alla<br />
clientela esterna, dove si ritrova<br />
lo stesso stile: piatti innovativi<br />
e ricercati, che esaltano nello<br />
stesso tempo sapori regionali,<br />
internazionali e d’altri tempi,<br />
vengono proposti in un ambiente<br />
improntato alla sobrietà in cui<br />
tuttavia nulla, dagli arredi alle<br />
porcellane fino all’argenteria<br />
firmata Giò Ponti, è lasciato al<br />
caso. E perfino nella cantina<br />
quattrocentesca, dove trovano<br />
posto trecento etichette di vini<br />
accuratamente selezionate,<br />
gli arredi tradizionali sono<br />
armoniosamente abbinati ad<br />
elementi di design e opere d’arte<br />
contemporanea. Completa l’hotel<br />
un attrezzato centro benessere,<br />
coordinato da Henri Chenot, dove<br />
è possibile sottoporsi a massaggi<br />
e cure estetiche, fanghi, cromo e<br />
idroterapia.<br />
In un gioco di contrasti dove<br />
convivono moderno ed antico,<br />
sobrietà e sfarzo, tradizione<br />
ed eccentricità anche i piaceri<br />
dell’ospitalità, della tavola e del<br />
benessere fisico trovano dunque il<br />
modo di sposarsi con la creatività.<br />
E qui l’arte di vivere si incontra<br />
finalmente con il vivere d’arte.<br />
Chiara Manzo
auto<br />
Una nuova lady a quattro ruote<br />
Mercedes]<br />
GL 320
Ovunque e comunque. Ma con<br />
classe. Potrebbe essere questo lo<br />
slogan per descrivere in poche<br />
parole le qualità dell’ultima nata<br />
di casa Mercedes, la GL 320 Cdi.<br />
Un’auto elegante, proporzionata,<br />
spaziosa (porta fino a sette persone<br />
all’occorrenza) con la quale la<br />
casa di Stoccarda intende fissare<br />
un nuovo parametro di riferimento<br />
nel segmento di mercato dei<br />
Suv di lusso. La GL è un all-road<br />
in grado di “coccolare” i propri passeggeri<br />
nel tradizionale uso stradale,<br />
ma anche di poter affrontare<br />
percorsi più impegnativi. Il tutto<br />
nel più grande comfort di marcia,<br />
grazie alla comodità e spaziosità<br />
degli interni e all’ottimo livello<br />
di insonorizzazione. Imponente<br />
e sicura, la GL non lascia alcun<br />
dubbio sulle sue aspirazioni di<br />
conquistare un segmento di mercato<br />
altamente competitivo. Il suo<br />
linguaggio stilistico trasmette<br />
forza ed esclusività. Linee levigate<br />
e potenti, sagomati elementi<br />
cuneiformi e dettagli incisivi conferiscono<br />
a questo esclusivo fuoristrada<br />
un’immagine di dinamicità<br />
anche da fermo. L’ ampia carrozzeria<br />
(5.088 mm di lunghezza,<br />
1.920 mm di larghezza, 1.840 mm<br />
di altezza) appare perfettamente<br />
proporzionata. L’abitacolo, impreziosito<br />
con materiali pregiati, dà<br />
vita alla tipica atmosfera di benessere<br />
Mercedes-Benz. A bordo<br />
si respira il gusto di un viaggio in<br />
prima classe: sia per un breve giro<br />
in città che durante un lungo tragitto<br />
di centinaia di chilometri, o<br />
un’escursione su terreni impervi.<br />
In sintonia con le molteplici possibilità<br />
di impiego di questo versatile<br />
fuoristrada, il climatizzatore auto-<br />
matico “Thermatic”, di serie sulla<br />
GL 320 Cdi, offre ai passeggeri<br />
una temperatura sempre gradevole,<br />
in pieno inverno come nelle<br />
giornate più calde. Altri equipaggiamenti<br />
interni di serie comprendono,<br />
tra gli altri, i rivestimenti in<br />
pelle “Artico”, i sedili anteriori regolabili<br />
elettricamente ed un tetto<br />
trasparente panoramico sopra la<br />
terza fila di sedili. Ovviamente,<br />
come tutte le Mercedes, l’ eleganza<br />
delle forme e il lusso degli interni<br />
vanno di pari passo con le dotazioni<br />
nel campo della sicurezza. La<br />
GL si avvale dei vantaggi della carrozzeria<br />
autoportante, coniugando<br />
una robustezza ottimale con<br />
un’intelligente struttura leggera<br />
in acciaio. Il risultato è un’eccellente<br />
sicurezza passiva. La cellula<br />
dell’abitacolo ad alta resistenza costituisce<br />
poi una base efficace per<br />
i sistemi di protezione degli occu-
72 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> aprile maggio 12<br />
panti, che comprendono gli airbag<br />
adattivi a doppio stadio per il lato<br />
guida e passeggero anteriore, i sidebag<br />
anteriori di serie, a richiesta<br />
per la fila centrale di sedili, oltre<br />
ai windowbag per tutte e tre le file<br />
di sedili, dal montante anteriore<br />
all’ultimo posteriore. Infine è disponibile<br />
su richiesta l’innovativo<br />
sistema di protezione preventiva<br />
degli occupanti “Pre-safe”, una novità<br />
assoluta: la sua peculiarità più<br />
interessante è il collegamento e la<br />
sinergia in rete tra i vari sistemi di<br />
sicurezza passiva e attiva. Si avvale<br />
infatti dei sensori dei diversi<br />
sistemi di controllo della dinamica<br />
di marcia, come ABS, Brake Assist<br />
(BAS) ed ESP, ottimizzando la<br />
funzione protettiva degli elementi<br />
di sicurezza passiva in situazioni<br />
potenzialmente critiche. Per<br />
quanto riguarda invece la guida,<br />
il Suv di Stoccarda garantisce una<br />
dinamica di marcia eccellente in<br />
ogni condizione, grazie alla trazione<br />
integrale permanente “4Matic”;<br />
ma il particolare che colpisce maggiormente<br />
è la maneggevolezza di<br />
questa vettura, nonostente le dimensioni<br />
imponenti. Potere delle<br />
sospensioni automatiche (di serie)<br />
e del preciso servosterzo parametrico.<br />
Inoltre il sistema “Airmatic”,<br />
espressamente modificato per un<br />
tipo di impiego fuoristrada più impegnativo,<br />
consente di aumentare<br />
l’ altezza libera dal suolo, secondo<br />
necessità, fino ad un massimo di<br />
307 millimetri, incrementando la<br />
profondità di guado a 600 millimetri.<br />
Un’ultima occhiata, quindi,<br />
ai motori. La GL è dotata dei nuovi<br />
propulsori diesel V6 e V8, entrambi<br />
Euro 4, rispettivamente di 224<br />
e 306 Cv. Tutte le versioni della<br />
GL sono equipaggiate di serie con<br />
il cambio automatico a sette marce<br />
“7G-Tronic” con “direct select”.<br />
Nell’insieme la vettura ha prestazioni<br />
da grande berlina unite a<br />
consumi contenuti, fra i più basi<br />
nella categoria, frutto dei nuovi<br />
motori all’avanguardia e all’ottimo<br />
coefficiente aerodinamico. Il<br />
nuovo Suv Mercedes-Benz è stato<br />
presentato in anteprima mondiale<br />
in occasione del North American<br />
International Auto Show (NAIAS)<br />
di Detroit, nel gennaio 2006. La<br />
clientela europea della casa dalla<br />
stella a tre punte potrà trovare la<br />
GL in commercio a partire da settembre.<br />
Marco Mussini
moda<br />
Trend estivo 2006
Patrizia ] Pepe<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 75
76 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
Nuovi giochi di tagli, linee e<br />
colori per la collezione estiva<br />
della stilista fiorentina Patrizia<br />
Pepe. Per la hot season, i canoni<br />
classici del tailleur si offrono<br />
a interpretazioni creative che<br />
rompono gli equilibri e ammiccano<br />
a una nuova femminilità dove<br />
sobrietà e malizia si coniugano<br />
alla perfezione.<br />
Osare è la parola d’ordine per<br />
colori e accessori: accostamenti<br />
forti, inediti, e una collezione ricca<br />
di spunti e traboccante fantasia<br />
per quanto riguarda borse, scarpe,
ijoux. Ci sono così stivali e sacs in<br />
morbide bicromie, parure bouquet,<br />
borse fiore, sandali gioiello.<br />
Le gonne si fanno minimal, la<br />
fantasia floreale arriva nei top o in<br />
romantiche robes a sfidare il rigore<br />
del monocolore.<br />
La donna di Patrizia Pepe gioca con<br />
stili diversi, inventa una seducente<br />
sinergia di classico e funny, di<br />
suggestioni metropolitane e<br />
atmosfere british garden, di<br />
tenerezza e carattere.<br />
Per un’estate in cui la moda sia<br />
spunto per realizzare cose mai<br />
fatte…<br />
E.M.<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 77
tendenze<br />
bollé<br />
“KICKBACK” - Montatura Shiny Black<br />
Lente EagleVision2® Dark A/R<br />
A partire da 90 €<br />
www.bushnell-europe.com<br />
78 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
] Golf Time<br />
In campo con stile<br />
GOLF COLOUR<br />
Guanto “LEO” in ecopelle<br />
Prezzo a richiesta<br />
www.golfcolour.de<br />
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conforme alle regole USGA e R&A.<br />
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tolleranza all’errore.<br />
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T - TRAVELLER<br />
Ferro multifunzionale con testa spostabile da 0 - 360°.<br />
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189 €<br />
www.t-traveller.com<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 79
distribuzione<br />
GOLF<br />
Abruzzo<br />
Il Cerreto di Miglianico Pescara Golf & Country<br />
Club Miglianico CH<br />
San Donato Santi di Petruro AQ<br />
Abruzzo Golf Brecciarola CH<br />
Calabria<br />
San Michele Golf Club Cetraro CS<br />
Montechiarello Ortì RC<br />
Feudo Montalto Limbaldi VB<br />
Campania<br />
Volturno Golf Castel Volturno CE<br />
Club Sport. Univ. Napoli Napoli<br />
Napoli Circolo Golf Arco Felice NA<br />
Emilia Romagna<br />
Le Fonti Golf Club Castel San Pietro Terme<br />
BO<br />
Bologna Golf Club Monte<br />
San Pietro BO<br />
Argenta Golf Club Argenta FE<br />
Modena Golf e Country Club<br />
Colombaro di Formigine MO<br />
Croara Country Club<br />
Loc. Croara Nuova di Gazzola PC<br />
Castell’ Arquato Golf Club<br />
Castell’ Arquato PC<br />
Golf Promotion Academy BO<br />
Molino del Pero Monzuno BO<br />
Golf Club riviera San Giovanni in<br />
Marignano RN<br />
Casalunga Golf Club Castenaso BO<br />
Cus Ferrara Ferrara FE<br />
I Fiordalisi Maglianico Forlì<br />
La Bastardina Agazzano PC<br />
Piacenza Golf PC<br />
La Rocca Golf Club Sala Baganza PR<br />
Salsomaggiore Golf & Country Club<br />
Salsomaggiore Terme PR<br />
San Valentino Golf San Valentino di Castellarano<br />
RE<br />
Riolo Golf & Country Club Riolo Terme RA<br />
Matilde di Canossa Golf Club<br />
S. Bartolomeo RE<br />
Santo Stefano Campagnola RE<br />
Rimini Golf Club Associazione<br />
Sportiva Villa Verucchio RN<br />
L’ Augusto Cavacento<br />
Cento FE<br />
Molino Del Pero<br />
Monzuno BO<br />
Il Cus<br />
Ferrara<br />
L’ Adriatico Golf Club Cervia<br />
Milano marittima RA<br />
Friuli Venezia Giulia<br />
80 <strong>Life</strong> <strong>club</strong> giugno luglio 13<br />
L ife <strong>club</strong><br />
I L M A G A Z I N E D E L T U O S T I L E D I V I T A<br />
Grado Golf Club Grado GO<br />
Gorizia Golf Capriva del Friuli GO<br />
Gorizia Golf San Floriano GO<br />
Castel D’Aviano Golf Castello di Aviano PD<br />
Golf Club Trieste Trieste TS<br />
Udine Golf Club Fagagna UD<br />
Lignano Golf Club Lignano sabbiadoro UD<br />
Tarvisio Golf e Country Club<br />
Tarvisio UD<br />
Lazio<br />
Fiuggi Terme Golf Club Fiuggi FR<br />
Belmonte Golf Belmonte in Sabina Rieti<br />
Golf Centro d’Italia Rieti<br />
Golf Colle dei Tetti Poggio Catino Rieti<br />
Eucalyptus Golf Club Aprilia ROMA<br />
Castelgandolfo Golf Club Castel<br />
Gandolfo ROMA<br />
S.S. Golf Marco Simone Guidonia ROMA<br />
Nettuno Golf Club Nettuno ROMA<br />
Olgiata Golf Club Roma ROMA<br />
Fioranello Golf Club Roma ROMA<br />
Parco De’medici Golf Club Roma ROMA<br />
Circolo del Golf di Roma Acquasanta Roma<br />
ROMA<br />
Arco di Costantino Golf Club Roma ROMA<br />
Parco di Roma Golf Club Roma ROMA<br />
Real ROMA<br />
Marediroma Ardea ROMA<br />
Le Querce Golf Club Sutri VT<br />
Tarquinia Tarquinia VT<br />
Real Roma<br />
Liguria<br />
Golf Sant’Anna Cogoleto GE<br />
Rapallo Circolo Golf e Tennis<br />
Rapallo GE<br />
Arenzano Golf Club Arenzano GE<br />
Circolo Golf degli Ulivi Sanremo<br />
Sanremo IM<br />
Marigola Lerici Golf Club Lerici SP<br />
Filanda Golf Club Albisola Superiore SV<br />
Garlenda Golf Club Garlenda SV<br />
Lombardia<br />
Bergamo l’Albenza Golf Club Almenno San<br />
Bartolomeo BG<br />
Parco dei Colli Golf Club Bergamo BG<br />
La Rossera Golf Country Club<br />
Chiuduno BG<br />
Franciacorta Golf Club Nigoline di Corte<br />
franca BS<br />
Gardagolf Country Club<br />
Soiano del Lago BS<br />
Arzaga Golf Club Carzago di Calvagese della<br />
Riviera BS<br />
Circolo Golf Bogliaco Toscolano<br />
Maderno BS<br />
Ecco dove trovarlo gratuitamente<br />
La Pinetina Golf Club Appiano<br />
Gentile CO<br />
Carimate Golf Club Carimate CO<br />
Monticello Golf Club Cassina<br />
Rizzardi CO<br />
Il Torrazzo Golf Club Cremona CR<br />
Golf Club Lecco Annone Brianza LC<br />
Castello di Tolcinasco Golf e Country Ambrosiano<br />
Golf Club Bubbiano MI<br />
Associazione Sportiva Molinetto<br />
Villa Paradiso Golf Club<br />
Cornate D’Adda MI<br />
Green Club Lainate Lainate MI<br />
Barlassina Country Club<br />
Lentate sul Seveso MI<br />
Le Rovedine Golf Club<br />
Noverasco di Opera MI<br />
Milano Golf Club<br />
Parco Reale di Monza MI<br />
Brianza Golf & Country Club<br />
Usmate Velate MI<br />
Circolo di Campagna Zoate Golf Club Zoate di<br />
Tribiano MI<br />
Vigevano santa Martretta Golf Club Vigevano<br />
PV<br />
Varese Golf Club Luvinate VA<br />
Le Robinie Golf Club Solbiate<br />
Olona VA<br />
Associazione Sportiva Golf dei Laghi Travedona<br />
Monate VA<br />
Crema Golf Club Crema<br />
San Vito Golf San Vito di Gaggiano MI<br />
Mirasole Noverasco di Opera MI<br />
Panorama Golf Varese<br />
Ponte di Legno Golf <strong>club</strong><br />
Ponte di Legno BS<br />
Lanzo Golf Club Lanzo Intelvi CO<br />
Menaggio Ecadenabbia Golf Club<br />
Grandola ed Uniti CO<br />
Villa d’ Este Circolo Golf<br />
Montorfano CO<br />
San Vito San Vito di Gaggiano MI<br />
Salice Terme Golf Country Club<br />
Rivanazzano PV<br />
Aprica Golf Club Aprica SO<br />
Bormio Golf Club Bormio SO<br />
Valtellina Golf Club Caiolo SO<br />
Marche<br />
Amici del Conero Golf Club Sirolo AN<br />
Molise<br />
Varvarusa Filgniano Isernia<br />
Piemonte<br />
Margara Circolo Golf Fubine AL<br />
Le Colline Acqui Terme AL<br />
Villa Carolina Golf Club Capriata d’Orba AL
Colline del Gavi Golf Club<br />
Tassarolo AL<br />
Golf Feudo di Asti Asti<br />
Cavaglià Golf Club Cavaglià BI<br />
Living garden Golf Club Cossato BI<br />
Cherasco Golf Club Cherasco CN<br />
Bogogno AS Circolo Golf Bogogno NO<br />
A.S. Golf Club Novara Bellinzago<br />
Novarese NO<br />
Arona Golf Club Borgoticino NO<br />
I Girasoli Golf Club Carmagnola TO<br />
La Margherita Golf Club<br />
Carmagnola TO<br />
Golf Club Druento Cascina I Merli Druento<br />
TO<br />
La Romanina Golf Club Favria TO<br />
Moncalieri Golf Club Moncalieri TO<br />
I Ciliegi Golf Club Pecetto TO<br />
San Giovanni dei Boschi Golf Club<br />
San Giovanni Canavese TO<br />
Stupinigi Golf Club Torino TO<br />
Circolo Golf Grugliasco Grugliasco TO<br />
Iles Borromees Golf Club Brovello<br />
Carpugnino VB<br />
Verbania Golf & Sporting Club<br />
Verbania Fondotoce VB<br />
Lago di Salasco Golf Salasco VC<br />
La Serra Golf Club<br />
Valenza AL<br />
Biella Le Betulle Golf Club<br />
Magnano Biellese BI<br />
A.S. Gagliassi Golf Club delle Langhe<br />
Monforte d ‘Alba CN<br />
Associazione Sportiva Circolo Golf Cuneo<br />
Boves CN<br />
Golf Club Limone co’ di Paris<br />
Limone Piemonte CN<br />
I Pioppi Golf Club<br />
Madonna dell’ Olmo CN<br />
Il Bricco Golf Club Venasca CN<br />
Castelconturbia Golf Club<br />
Agrate Conturbia NO<br />
Associazione spotiva I Roveri<br />
Fiano TO<br />
Claviere Golf Club Claviere TO<br />
Golf Club Bardonecchia I Ginepri<br />
Bardonecchia TO<br />
La Mandria Druento TO<br />
Le Fronde Golf Club Avigliana TO<br />
Sporting Club Sestriere Circolo Golf<br />
Sestriere TO<br />
Torino Circolo Golf Fiano TO<br />
Alpino di Stresa Golf Club<br />
Vezzo VB<br />
Pian di Sole Circolo Golf<br />
Premeno VB<br />
Golf Club Mena - Valsesia<br />
Scopello VC<br />
Puglia<br />
Barialto Golf Club Casamassima BA<br />
Acaya Golf Club Acaya LE<br />
Riva dei Tessali Golf Club Castellaneta TA<br />
San Domenico Golf<br />
Savelletri di Fasano BR<br />
Sardegna<br />
Is Molas Circolo Golf<br />
Santa Margherita di Pula CA<br />
Is Arenas Golf & Country Club<br />
Narbolia OR<br />
Pevero Golf Club Porto Cervo SS<br />
Sa Tanca Golf Quartu Sant’Elena Cagliari<br />
Golf Club Puntaldia San Teodoro NU<br />
Golf Club Stintino Stintino SS<br />
Sicilia<br />
Il Picciolo Golf Club<br />
Castiglione di Sicilia CT<br />
Le Madonie Collesano PA<br />
Toscana<br />
Firenze Ugolino Golf Club Grassina FI<br />
Castelfalfi Golf & Country Club<br />
Montaione FI<br />
Poggio dei Medici Golf Club Scarperia FI<br />
Golf Club Toscana Il Pelagone<br />
Gavorrano GR<br />
Punta Ala Golf Club Punta Ala GR<br />
Maremma Golf Club Fonteblanda GR<br />
Argentario Golf Monte Argentario GR<br />
Elba Golf Club dell’Acquabona<br />
Portoferraio GR<br />
Cosmopolitan Golf Club Tirrenia LI<br />
Versilia Golf Club Pietrasanta LU<br />
Tirrenia Golf Club Tirrenia PI<br />
Montecatini Golf Club Monsummano Terme<br />
PT<br />
Le Pavoniere Golf & Country Club Prato<br />
Golf Casentino Poppi AR<br />
Golf Montelupo Montelupo Fiorentino FI<br />
Golf Fontevivo San Miniato PI<br />
Valdichiana Golf Bettolle-Sinalunga SI<br />
Golf Club Hermitage Porto Ferraio GR<br />
Maremello Golf Club Fonte Blanda GR<br />
Trentino<br />
Alta Badia Golf Club<br />
Corvara in Badia BZ<br />
Carezza Golf Club Nova Levante BZ<br />
Golf Club Passiria Merano<br />
San Leonardo in Passiria BZ<br />
Lana Merano Lana BZ<br />
Petersberg Golf Club Petersberg BZ<br />
Pustertall Brunico BZ<br />
Dolomiti Golf Club<br />
Seio di Sarnonico TN<br />
Folgaria Golf <strong>club</strong> Folgaria TN<br />
Golf Club Tesino La Farfalla<br />
Pieve tesino TN<br />
Rendena Golf Club Bocenago TN<br />
Umbria<br />
Antognolla Golf Club Antognolla PG<br />
Perugia Golf Club Ellera Umbra PG<br />
Caldese Città di Castello PG<br />
Golf Lamborghini Panicale Panicale PG<br />
Golf La Romita Terni<br />
Val d’ Aosta<br />
Courmayeur et Grandes Jorasses Golf Club<br />
Courmayeur AO<br />
Golf Club Aosta Arsanieres<br />
Gignod AO<br />
Golf Club del Cervino<br />
Valtournenche AO<br />
Golf Club Gressoney<br />
Gressoney Saint Jean AO<br />
Pila Golf <strong>club</strong> - Valle d’ Aosta<br />
Gressan AO<br />
Veneto<br />
Castelfranco Castelfranco Veneto TV<br />
Golf Club Paradiso del Garda Peschiera del<br />
Garda VR<br />
Golf Club Villafranca<br />
Villafranca di Verona VR<br />
Golf Club della Montecchia<br />
Selvazzano Dentro PD<br />
Frassanelle Golf Club Rovolon PD<br />
Padova Golf Club Valsanzibio di<br />
Galzignano Terme PD<br />
Albarella Golf Club Rosolina RO<br />
Golf Club Rovigo Rovigo RO<br />
Asolo Golf Club Cavaso del Tomba TV<br />
Villa Condulmer Golf Club<br />
Zerman di Magliano Veneto TV<br />
Ca’ della Nave Golf Club Martellago VE<br />
Venezia Circolo Golf Alberoni VE<br />
Jesolo Golf Club Lido di Jesolo VE<br />
Colli Berici Golf Club Brendola VI<br />
Golf Club Vicenza Villa degli Olmi Creazzo<br />
VI<br />
Ca’ degli Ulivi Golf Club Marciaga di Costermano<br />
VR<br />
Associazione Golf Club Verona<br />
Sommacampagna VR<br />
Zerman Golf Club Zerman di Magliano Veneto<br />
TV<br />
Cansiglio Golf <strong>club</strong> Tambre d’ Alpago BL<br />
Terme di Galzignano<br />
Galzignano Terme PD<br />
Golf Club Pra’ delle Torri Caorle VE<br />
Asiago Golf Club Asiago VI<br />
Montecarlo<br />
MonteCarlo Golf Club La Turbie<br />
Svizzera<br />
Gerre Losone Losone<br />
Lugano Magliasco<br />
Patriziale Ascona Ascona<br />
HOTEL / CENTRI BENESSERE<br />
Friuli Venezia Giulia<br />
Nuovo Hotel Daneu Opicina TS<br />
Lombardia<br />
Grand Hotel Terme Sirmione BS<br />
Hotel Principe di Savoia Milano MI<br />
Grand Hotel Como Como CO<br />
Piemonte<br />
Meta S. Giusto TO<br />
Hotel Green Park Cavaglià<br />
Cavaglià BI<br />
Romantic Hotel S. Farncesco<br />
al Campo TO<br />
Hotel Santa Fe S. Giusto Canavese TO<br />
Hotel des Geneys Splendid Bardonecchia TO<br />
Chalet “il capricorno”<br />
Salice d’Ulzio TO<br />
Grand Hotel La Torre Salice d’Ulzio TO<br />
Grand Hotel Principi Piemonte<br />
Sestriere TO<br />
Grand Hotel Sestriere Sestriere TO<br />
Hotel Belvedere Sestriere TO<br />
Hotel Du Col Sestriere TO<br />
Puglia<br />
Hotel La Peschiera Monopoli BA<br />
Riva dei Tessali Golf Hotel<br />
Riva dei Tessali TA<br />
Sardegna<br />
Fortevillage S. Margherita di Pula CA<br />
Is Molas Hotel S. Margherita di Pula CA<br />
Toscana<br />
Grand Hotel Villa Medici Firenze FI<br />
Grand Hotel Bellavista Montecatini Terme<br />
PT<br />
Calidario Venturina LI<br />
13 giugno luglio <strong>Life</strong> <strong>club</strong> 81
Umbria<br />
Hotel Villa Montegranelli Gubbio PG<br />
Hotel Brufani Perugia PG<br />
Valle d’Aosta<br />
Hotel Printemps Gressan AO<br />
Veneto<br />
International Hotel Bertha<br />
Montegrotto Terme PD<br />
Hotel Terme La residence<br />
Abano Terme PD<br />
Hotel Terme Esplanade Tergesteo<br />
Montegrotto Terme PD<br />
Hotel Terme Bristol Buja<br />
Abano Terme PD<br />
Hotel President Terme<br />
Abano Terme PD<br />
Grand Hotel Trieste & Victoria Abano Terme<br />
PD<br />
Abano Ritz Hotel terme<br />
Abano Terme PD<br />
Hotel Danieli Venezia VE<br />
Hotel Cipriani & Palazzo Vendramin Venezia<br />
VE<br />
Hotel Terme Preistoriche Montegrotto Terme<br />
PD<br />
YACHT CLUB<br />
Campania<br />
Capri Yacht Club Capri<br />
Circolo del remo e della vela Italia<br />
Napoli NA<br />
Yacht Club Canottieri<br />
Savoia Napoli NA<br />
Friuli Venezia Giulia<br />
Adriatico Yacht Club Trieste TS<br />
Liguria<br />
Yatch Club Italiano Genova GE<br />
Sardegna<br />
Yacht Club Costa Smeralda<br />
Porto Cervo SS<br />
Toscana<br />
Yacht Club Punta Ala Punta Ala GR<br />
Veneto<br />
Compagnia della vela Venezia VE<br />
PUNTI VENDITA / CENTRI SPORTIVI<br />
Emilia Romagna<br />
Fini Sport (Reparto Golf)<br />
Bologna BO<br />
Blue Team Snc Piacenza PC<br />
La Boutique Di Adani<br />
Modena MO<br />
Volpi Di Volpi Raffaele & C<br />
Modena MO<br />
Lazio<br />
Golf House Roma RM<br />
Honeycomb Roma RM<br />
Italgolf Srl Roma RM<br />
Mario Lucchese Roma RM<br />
Bellettini Golf E Cashemere<br />
Cura di Vetralla VT<br />
Golf Bazar Roma RM<br />
Manpieri Centro Moda Olevano<br />
Romano RM<br />
Santoni Store Roma<br />
Liguria<br />
Golf House Spa Garlenda SV<br />
Mauri Adriano Genova GE<br />
Annamode SanRemo IM<br />
Lombardia<br />
L. Fedeli e figlio Srl<br />
Showroom Milano MI<br />
Roberto Cavalli<br />
Showroom Milano MI<br />
Piquadro Milano MI<br />
Santoni showroom Milano MI<br />
Gran Sasso Showroom Milano MI<br />
FABI Showroom Milano MI<br />
Gianni Campagna Milano MI<br />
Gianni Campagna Milano MI<br />
Polos golf e abbigliamento<br />
Milano MI<br />
Golf Project Srl Brescia BS<br />
Golf’us Spa Milano MI<br />
Mister Golf Srl Milano MI<br />
Polos Abbigliamento e Golf<br />
Sig. Spampinato Milano MI<br />
Macrongolf Snc<br />
Castelnuovo Rangone MO<br />
Primiera Golf Varese VA<br />
Cerdelli Abbigliamento Srl<br />
Sarnico BG<br />
Moretti Boutique Spirano BG<br />
Cashmere Cotton & Silk<br />
Milano MI<br />
Dock Of The Bay Srl Milano MI<br />
Ferrario Saronno VA<br />
Il Clan Varese VA<br />
Harbour Club Milano MI<br />
Marche<br />
AreaT Tolentino MC Piemonte<br />
Tecnowear Sport System Trecate NO<br />
Baiotti Uomo Torino TO<br />
Circolo della Stampa Sporting Torino TO<br />
Sport City Torino TO<br />
Ronchi Verdi Torino TO<br />
Golf E Golf Torino TO<br />
Golf Time Srl Torino TO<br />
Nevada Bob’s Torino TO<br />
Botta & B Cuneo CN<br />
Andrew’s Ties Torino TO<br />
Carlo Pignatelli Showroom Torino TO<br />
Puglia<br />
Edward Trani BA<br />
Vi. Ben Boutique Casamassima BA<br />
Versienti Angelo Campi Salentina LE<br />
Aldo Di Battista S.r.l. LE<br />
Boutique Harris Manduria TA<br />
Lord Spa Taranto TA<br />
Toscana<br />
Golf House Srl Impruneta FI<br />
Golf House Castiglione della<br />
Pescaia GR<br />
Commercial Agent Prato<br />
Ugolini A. & Figli Firenze FI<br />
Umbria<br />
Elsa Boutique Terni TR<br />
Veneto<br />
Golf House Spa Zerman TV<br />
Golf House Pianiga VE<br />
Golf Planet Srl Vicenza VI<br />
Golf’us Spa Affi VR
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è trovare<br />
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K E Y C O<br />
GOLF CUP 2006<br />
8 TAPPE | 8 REGIONI ITALIANE<br />
SABATO | 8 APRILE<br />
Asolo Golf Club • Via dei Borghi 1, 31034 Cavaso del Tomba (Treviso)<br />
SABATO | 22 APRILE<br />
Villa d'Este Golf Club • Via Cantù 13, 22030 Montorfano (Como)<br />
SABATO | 6 MAGGIO<br />
Castelgandolfo Golf Club • Via di Santo Spirito 13, 00040 Castelgandolfo (Roma)<br />
SABATO | 27 MAGGIO<br />
Garlenda Golf Club • Via del Golf 7, 17033 Garlenda (Savona)<br />
SABATO | 8 LUGLIO<br />
Versilia Golf Club • Via della Sipe 100, 55045 Pietrasanta (Lucca)<br />
VENERDI | 4 AGOSTO<br />
Courmayeur et Grandes Jorasses • Loc. le Pont-Val ferret, 11013 Courmayeur (Aosta)<br />
SABATO | 9 SETTEMBRE<br />
I Roveri Golf Club • Rotta Cerbiatta 24, 10070 Fiano (Torino)<br />
Ultima Tappa e FINALE SABATO | 16 SETTEMBRE<br />
Bologna Golf Club • Via Sabattini 69, 40050 Monte San Pietro (Bologna)<br />
Saranno premiati<br />
i primi 3 risultati netti di ogni categoria,<br />
più i premi speciali<br />
Le iscrizioni<br />
dovranno pervenire alle rispettive<br />
segreterie dei circoli ospitanti l’evento<br />
entro le ore 12.00 del venerdì (o giovedi) precedente la gara<br />
Regolamento<br />
18 buche stableford giocate secondo le regole<br />
del Royal and Ancient Golf Club of St. Andrews<br />
3 CATEGORIE<br />
1°, 2°, 3°.<br />
Premi speciali<br />
1° LADY, 1° SENIOR, 1° LORDO,<br />
DRIVING CONTEST,<br />
NEAREST TO THE PIN,<br />
HOLE IN ONE,<br />
PREMI A SORTEGGIO.<br />
Finale<br />
potrà accedere alla finale<br />
il primo risultato netto<br />
per ogni categoria di ciascuna tappa<br />
Premi del circuito<br />
i vincitori della finale del Keyco Golf Cup 2006<br />
saranno premiati con un viaggio soggiorno<br />
della durata di una settimana<br />
per informazioni<br />
info@keyco.org