Winter-2017

WINTER EDITION 2017 // issue 4 - year XXVI
www.toscanaechiantinews.it

- 4 -

IN THIS ISSUE / IN QUESTO NUMERO
48
10
25
74
Editoriale G. Mercatali
Editoriale L. Bartoletti
Focus
Focus on
Special Event
Tuscany & Art
Tuscan Cooking
Tuscany & Art
Special Event
Tuscan People
Nightlife in Florence
Tuscan Curiosity
Tuscany & Science
7
9
10
14
16
18
20
22
24
26
28
30
32
Tuscany & Art
Tuscan Routes
Tuscany & Art
Tuscan Routes
Tuscan Charme
Tuscan Food
Tuscany & Art
Tuscan Routes
Tuscan Charme & Relax
Tuscan Food
Tuscan People
The Way We Where
Special Event
34
36
38
40
42
44
46
48
52
56
58
60
62
Made in Tuscany
Tuscan Wine
Tuscany & Sport
Tuscan Health & Care
Tuscan Food
Recommended Reading
Tuscany & Technology
Chosen for You
Life Style
Special Event
Life Style
Events in Tuscany
70
74
78
82
84
86
88
90
92
94
96
98
TOSCANA & CHIANTI NEWS
ANNO XXVI numero 4 - WINTER 2017
Direttore responsabile
Gianni Mercatali
Editore:
Leonardo Bartoletti - Headline Giornalisti,
Sede legale: viale Spartaco Lavagnini 16,
Firenze
Redazione
Headline Giornalisti
via A. Lapini 1, Firenze
redazione@toscanaechiantinews.it
marketing@toscanaechiantinews.it
abbonamenti@toscanaechiantinews.it
Hanno collaborato alla redazione
di questo numero:
Gianpaolo Ansalone, Riccardo Benvenuti,
Giuliana Cantini, Jacopo Carlesi,
Veronica Catania, Simona Chipi,
Giovanni Cianferoni, Elisabetta Failla,
Ivan Gabrielli, Marco Gemelli, Monia Giannetti,
Maria Maddalena Grossi, Silvana Iannaccone,
Salvatore La Lota Di Blasi, Davide Lacangellera,
Peña Monje, Gianni Mercatali, Lorenzo Mercatali,
Carolina Natoli, Luca Pecorini, Vittorio Rossi,
Giulio Saturnini, Francesca Sodani
Fotografo ufficiale: Tiziano Pucci
Hanno collaborato i fotografi:
Stefano Arienti, Benedetta Aucone, Bruno Bruchi
Elena di Vincenzo, Alex Fibbi, Enrico Giubertoni,
Francesco Masi, Canio Romaniello - Silverhub,
Maria Ropotan, Marco Traniotti, Andrea Vierucci
Marco Zanazzi; Archivio Studio Mercatali,
Fotoclub Chianti
Advertising & Marketing
Headline Giornalisti, Chiara Biagiotti
Traduzione dei testi a cura di:
Anne Vassallo
Progetto grafico e impaginazione:
Komunika Service di Roberta Butelli
Distribuzione:
Servizi Pubblicitari s.r.l.
Stampa e confezione:
Nuova Nuova Fag litografica, Fag litografica S.r.l.
via Via S. di S. Giacomo di Giacomo 60/70, Pistoia 60/70
info@nuovafag.it 51100 Pistoia
In copertina:
Lucca città. Vista notturna della Chiesa
di San Michele in Foro (collezione Essential)
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione
anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.
Registrazione del Tribunale di Firenze
n° 4151 del 15.11.1991
- 5 -

- 6 -

Il direttore
Gianni Mercatali
THE FUTURE
IS NOW PRESENT
IL FUTURO È GIÀ PRESENTE
The worth of every object, but also every person, lies in their past,
present and future. And it is within this view that this magazine,
at its 27th year, has decided to look towards the near future by
joining forces with Giovani Cianferoni, a network specialist since 1996
and expert in the dynamics of online commerce. Just to “try it out”,
already from this issue you can buy excellent Tuscan products from Toscana
& Chianti News using the mouse. Regarding the present, in Florence
we find Gurdulù, a new restaurant but already trendy with its bar
and the young chef, Gabriele Andreoni’s cuisine. Contrasting this is
the “tortello Mugellano” and to remain within this extraordinary area,
the VKA vodka, obtained from organic wheat and spring water. Also
very topical is the brunch at the Elvetia Bristol hotel as well as Oreno
being on the top of the world, a wine thought of and produced by Antonio
Moretti Cuseri in the Arezzo area. Our evocative cover takes us
to Lucca with a tale by Francesca Soldani and an interview to two of
the city’s personalities: Mimmo d’Alessandro and Beatrice Venezi. You
will also find Abetone, our snow queen; the Christmas feel with the
markets and an absolutely new sport: Footgolf, played on the courses
of Castelfalfi and Poggio de’ Medici. At sea you will find a regatta of
Historic Sailing Boats while, as regarding current affairs, we have the
Fuoriclasse Award to Andrea Bocelli and the ANT annual event with
an interview to its president. Finally, it is with great pride that we were
able to participate and tell of the exclusive evening in honour of Tim
Cook, Apple’s CEO after having met about 1,000 students in Florence
who took part in the project “Quotidiano in Classe”.
Ogni cosa, ma anche ogni persona hanno valore considerando il
loro passato, presente e futuro. Ed è in quest’ottica che questo
magazine al suo 27esimo anno di vita ha deciso di guardare ad
un’imminente futuro stringendo una collaborazione con Giovanni Cianferoni,
studioso della rete fin dal 1996 ed esperto delle dinamiche alla
base del commercio online. Tanto per “toccare con mano”, con il mouse
già da questo numero è possibile acquistare prodotti toscani di eccellenza
attraverso Toscana & Chianti News. Per il presente troviamo a Firenze
Gurdulù, locale recente ma già cult con il suo bar e la cucina del giovane
chef Gabriele Andreoni. In contrapposizione il tortello mugellano e
sempre per rimanere in questo straordinario territorio la vodka VKA
ottenuta da grano biologico e acqua di sorgente. Attuale anche il brunch
dell’hotel Elvetia Bristol come l’essere primo sul tetto del mondo di Oreno
il vino pensato e prodotto da Antonio Moretti Cuseri nell’Aretino. La
suggestiva immagine di copertina ci porta a Lucca con un racconto di
Francesca Soldani e un’intervista a due personaggi della città: Mimmo
d’Alessandro e Beatrice Venezi. Troverete anche la nostra regina della
neve Abetone, il sapore natalizio con i suoi mercatini e una novità assoluta
nello sport: il Footgolf giocato nei campi di Castelfalfi e di Poggio
de’ Medici. Sul mare troverete una regata di Vele Storiche mentre per
l’attualità e la cronaca il Premio Fuoriclasse ad Andrea Bocelli, l’annuale
evento ANT con una intervista al suo presidente. È infine nostro motivo
di orgoglio aver potuto partecipare e raccontare l’esclusiva serata in onore
di Tim Cook CEO di Apple, dopo che aveva incontrato a Firenze circa
1000 studenti partecipanti al progetto “Quotidiano in Classe”.
- 7 -

HOME PROFESSIONAL KITCHENS
+ APPLIANCES, CABINETRY & ACCESSORIES
MILAN SHOWROOM Via dell’Annunciata 12, Milan | ph +39 02 4548 6910 | milano@officinegullo.com
FLORENCE WORKSHOP Via della Torricella 29, Antella, Firenze | Ph. +39 055 6560324
info@officinegullo.com | officinegullo.com
FLORENCE | MILAN | LONDON | NEW YORK | MIAMI | MOSCOW | TEL AVIV | CAPE TOWN

L’editore
Leonardo Bartoletti
25 YEARS…PLUS TWO
25 ANNI…PIÙ DUE
The new Toscana & Chianti News is now two years old. After the
first “quarter of a century” reached in 2015 and the renovation
brought about in these last 24 months, we have reached the turning
point where we can look behind our shoulders and understand just
how much this magazine has achieved, issue after issue and with no
self-congratulations but progressive appreciation: subscriptions, with requests
coming from Italy and abroad, facilities which keep requesting
the magazine on their premises. We have reached an advertising coverage
much beyond expectations. All this represents solid evidence of
the work carried out. Of the credibility reached. Of a product which,
amongst other things, intends to maintain that ancient pleasure of being
leafed through. A feature of romantic reading which – maybe – is slowly
disappearing in the course of time. All this encourages us to keep on
moving. To stay on a high level, always doing something more at the
same time. Shortly, the online version of Toscana & Chianti News will be
ready. A web container where to find the magazine but, also, where to
gather proposals regarding high quality products which feature our land.
The pleasure of reading joins the tastes and atmospheres of a region, to
understand, live and be all the more involved in our beautiful Tuscany.
Il nuovo Toscana & Chianti News compie due anni. Dopo il primo
‘quarto di secolo’ tagliato nel 2015 ed il rinnovamento portato
avanti in questi ultimi 24 mesi, siamo al giro di boa che consente
di guardarsi alle spalle e capire quanto il magazine abbia conquistato,
uscita dopo uscita e senza autocelebrazioni, progressivo apprezzamento:
abbonamenti, con richieste giunte dall’Italia e dall’estero, strutture
che rinnovano la loro presenza all’interno della pubblicazione. Fino ad
arrivare ad una copertura pubblicitaria ben superiore alle attese. Tutto
questo rappresenta la dimostrazione concreta del lavoro svolto. Della
credibilità raggiunta. Di un prodotto che, tra le altre cose, intende mantenere
quell’antico piacere di essere sfogliato. Caratteristica di una lettura
romantica e - forse - progressivamente scomparsa nel corso del tempo.
Tutto questo ci incoraggia ad andare avanti. A mantenere un livello alto
facendo, allo stesso tempo, sempre qualcosa in più. A breve sarà pronta
la versione online di Toscana & Chianti News. Un contenitore dove trovare
il giornale. Ma, anche, dove raccogliere proposte relative a prodotti
di grande qualità che caratterizzano la nostra terra. Il piacere della lettura
si unisce ai sapori ed alle atmosfere di una regione. Per comprendere,
vivere ed essere sempre più coinvolti dalla nostra bella Toscana.
- 9 -

FOCUS I Lucca
by Maria by Francesca Maddalena Soldani Grossi
LUCCA AND ITS
GREEN HEART
LUCCA E IL SUO CUORE VERDE
A STROLL ALONG THE COLOURS AND FRAGRANCES OF WINTER / UNA PASSEGGIATA TRA I COLORI E I PROFUMI INVERNALI
View of the
rooftops of Lucca
Vista panoramica sui
tetti di Lucca
If there is a magical place in Tuscany where time seems to
have stopped, it is surely Lucca, a small jewel sparkling
with art and history. A city to discover slowly, stopping
and observing the greenery as it enfolds not only the bordering
land of Garfagnano but also its historic centre. Lucca
has always paid special attention to the appraisal of its areas
in all the seasons of the year. And walking along its narrow
streets is truly a unique experience even in winter. Nature is
less luxuriant, that’s true, and the air smells of burnt wood
in the fireplaces, of roasted chestnuts and juniper but its
green heart continues to pulse. The colours have shed their
shaded nuances, typical of autumn, to be replaced with an
- 10 -
Se c’è un luogo magico in Toscana che sembra sospeso
nel tempo, è sicuramente Lucca, un piccolo gioiello
che brilla d’arte e di storia. Una città da scoprire lentamente,
fermandosi ad osservare il verde che abbraccia
non solo il territorio confinante, la Garfagnana, ma anche
il centro storico. Lucca è sempre stata molto attenta alla
valorizzazione del territorio, in qualsiasi stagione dell’anno.
E camminare per le stradine è davvero un’esperienza unica,
anche in inverno. È vero che la natura è meno rigogliosa e
l’aria profuma di legna bruciata nei camini, di caldarroste
e di ginepro, ma il cuore verde continua a pulsare. I colori
hanno abbandonato le loro sfumature screziate tipiche

explosion of browns, going from beige hues to all the bronze
variations. Before entering the historic centre of the “City
of a Hundred Churches”, you can stroll along the XV-XVII
century Renaissance walls which encircle the city for about
4.223 metres. An itinerary on the top of the walls to find
yourself deep in the greenery, where to go jogging, to warm
up by bike and exchange smiles with people of all ages. If
you go along the south-eastern corner of the Walls, you meet
a natural pearl of Lucca, the Botanic Gardens with its two
hectares of land hosting the rarest vegetal species in the
world and the treasures of local flora. Turn your back on the
Walls and keep walking towards the centre of the city until
you reach a sight which cannot be missed: Torre Giunigi,
the so-called “Tree Tower”: built in stone and bricks, it is
famous for its top adorned with a small wood of holm-oaks
from where a breath-taking view of the roof tops of Lucca
can be admired. A spectactle especially at sunset. How can
you possibly miss Piazza dell’Anfiteatro, only two minutes
away on foot from the Tower, born on the ruins of ancient
Roman amphitheatre and very famous for its circular shape.
Always following this green “thread” of the territory and
just 15 minutes away by car from the centre, you reach Ponte
della Maddalena at Borgo a Mozzano, known as “Devil’s
Bridge”. A place seeped in folk stories. It is told that the
dell’autunno per cedere il posto ad un’esplosione di marroni,
di nuance beige e di tutte le variazioni bronzate. Prima
di entrare nel centro storico della “Città delle cento chiese”,
si può passeggiare sulle Mura rinascimentali del XV-XVII secolo
che cingono la città per circa 4.223 metri. Un percorso
in quota dove possiamo immergerci nel verde, fare jogging,
scaldarci in bicicletta e contraccambiare sorrisi con persone
di qualsiasi età. Se si procede lungo l’angolo sud orientale
delle Mura si incontra la perla naturale di Lucca, l’Orto Botanico,
con i suoi due ettari di terreno che ospitano le specie
vegetali più rare del mondo e i tesori della flora locale. Lasciando
le Mura alle spalle e proseguendo il cammino verso
il centro della città, appuntamento imperdibile alla Torre
Guinigi, la cosiddetta “Torre alberata”: costruita in pietra
e mattoni, è famosa per la sua cima adornata da un piccolo
bosco di lecci da cui si può godere una vista mozzafiato sui
tetti di Lucca. Uno spettacolo per gli occhi, soprattutto al
tramonto. Come non fare poi tappa in Piazza dell’Anfiteatro,
a soli due minuti a piedi dalla Torre, nata sulle rovine
dell’antico anfiteatro romano e famosissima per il suo aspetto
architettonico di forma circolare. Seguendo sempre il filo
verde del territorio, a soli 15 minuti di macchina dal centro,
a Borgo a Mozzano si incontra il Ponte della Maddalena,
noto come il Ponte del Diavolo. Un luogo intriso di leggende
Torre Guinigi and its holm-oaks
Torre Guinigi e i suoi lecci
Walking along the
Renaissance Walls
Passeggiare sulle
Mura rinascimentali
- 11 -

chief stonemason, in order to finish
the building of the bridge in a short
time, made a pact with the Devil in
exchange of the soul of the first passer-by.
The chief stonemason, however,
made a “Maremmano” shephard
dog cross the bridge first arousing
the Devil’s rage who disappeared forever
in the waters of the River Serchio.
Legend has it that, in the last
evenings of October, the dog is seen
crossing the bridge, the Devil’s reincarnation,
in search of revenge: evil
has not yet given up! In Lucca the
green corners are joined by a kind of
sequence which unites the city and
its areas, not to be missed, an absolute
must to visit. At least once in a
lifetime.
popolari. Si narra che il capo muratore,
per ultimare in poco tempo la
costruzione del Ponte, scese a patti
con il Diavolo in cambio del sacrificio
dell’anima del primo passante. Il
capo muratore, però, fece attraversare
il Ponte da un cane pastore maremmano,
suscitando così le ire del
Diavolo che scomparve per sempre
nelle acque del fiume Serchio. Leggenda
vuole che, nelle ultime sere di
ottobre, si veda passeggiare sul Ponte
il cane, la reincarnazione del Diavolo,
in cerca di vendetta: il male non
si dà ancora per vinto! A Lucca gli
angoli verdi sono uniti da un unico
filo che unisce la città e il suo territorio,
imperdibili, assolutamente da
visitare. Almeno una volta nella vita.
A glimpse of Piazza dell’Anfiteatro
in the shadows
Uno scorcio in ombra di
Piazza dell’Anfiteatro
The Park along the Walls
Parco che corre attorno alle Mura
Ponte della Maddalena,
known as Ponte del Diavolo
(Devil’s Bridge), Borgo a Mozzano
Ponte della Maddalena,
noto come Ponte del Diavolo,
Borgo a Mozzano
- 12 -

FIRENZE
______________________________
Palazzo dei Cerchi
Via della Condotta 50R
50122 Firenze
Tel. (055) 2776472
www.gentenfirenze.it
CGenten Firenze
Contribuisce al restauro di Palazzo Vecchio di Firenze
Contributes to the restoration of Palazzo Vecchio in Florence

FOCUS ON I La neve in Toscana
by Davide Lacangellera
ABETONE, WHERE SNOW
IS THE WINTER QUEEN
ABETONE, LA REGINA
DELL’INVERNO È LA NEVE
Some pistes
of the skiing
area of Abetone
Alcune piste del
Comprensorio
sciistico
dell’Abetone
A
Tuscan ski resort par excellance and a true attraction
for snow lovers of all central Italy: its name is Abetone
and it is the heart of the Pistoia mountains, a little
more than an hour’s drive away from Florence, Lucca, Pisa,
Livorno, Modena and Bologna. Here, the snow gently lies on
50 km of pistes, from the large slopes of Monte Gomito to the
century-old woods of the Regine and Selletta within an Alpine
context of Val di Luce to the steep walls of the Coppi al Pulicchio
pistes. The view to be enjoyed from the top of Monte
Gomito at 1,930 m is amazing: on one side, the sweeping view
reaches the Tyrrhenian sea spreading towards the snowy peaks
of the Alps and Pre-alps to the north. The resort extends on the
Apennine ridge between Tuscany and Emilia Romagna. In the
town, two pyramids still recall the Grand duke of Tuscany and
the Duke of Modena who, at the end of the 18th century, built
the road which joined their two states with this mountain pass.
Nowadays, freestyle skiiers, with skis or boards, find three
Snow Parks, equipped with jumps and rails, always perfectly taken
care of by expert shapers. But to wonder at the marvels of
the snow are the children: for them there is the Baby Park and
the fun-and-games area. And for lovers of Nordic Skiing the-
- 14 -
Stazione sciistica toscana per eccellenza e vera attrazione
per gli amanti della neve di tutto il centro Italia: il
suo nome è Abetone ed è il cuore della montagna pistoiese,
a poco più di un’ora di auto da Firenze, Lucca, Pisa
Livorno, Modena e Bologna. Qui la neve accarezza ben 50
km di piste, dagli ampi pendii del Monte Gomito ai boschi
secolari delle Regine e della Selletta, dal contesto alpino della
Val di Luce ai ripidi muri delle piste Coppi al Pulicchio.
La vista che si gode dalla vetta del Monte Gomito a 1930
mt è una meraviglia: da un lato lo sguardo arriva al mar
Tirreno, fino a raggiungere, a nord, le vette innevate di Alpi
e Prealpi. La stazione si estende sul crinale appenninico tra
Toscana ed Emilia Romagna. Nel paese ancora oggi due piramidi
ricordano il Granduca di Toscana e il Duca di Modena,
che alla fine del ‘700 costruirono la strada che mise in
comunicazione attraverso questo passo di montagna i loro
due stati. Oggi i freestyle skieers, con gli sci o con la tavola,
trovano tre Snow Park, attrezzati con jumps e rails, sempre
perfettamente curati da esperti shapers. Ma a gioire della
meraviglia della neve sono anche ai bambini: per loro Baby
Park e aree divertimento. E per gli amanti dello sci nordico

e is the “Maiori” Piste, which starts
from the town’s square until the slopes
of Monte Libro Aperto for a total of
over 5 km. Abetone is also synonym
of skiing history: it was right here that
skiing champions such as Zelo Colò,
Vittorio Chierroni, Paride Milianti
and Celina Seghi were born, all extraordinary
titled athletes and winners of
many medals. Fascinating during each
season of the year, it is in winter that
Abetone offers its maximum splendor.
With 50km of pistes, you start from
the centre of Abetone with the school
camp, Selletta and Riva passing from
the pistes on the Emilia side such as
Stucchi and Pulicchio and the Zeno
reaching Val di Luce. It boasts 17 ski
lifts, 14 blue pistes, 15 red, 1 black.
The ideal place for those who want to
learn how to ski and perfect for those
who want to experience the exhilaration
of thrilling descents. Here, snow
is the winter queen, absolute protagonist
of a land synonymous with tradition,
history, culture and landscape.
c’è la Pista “Maiori”, che si sviluppa
dal piazzale del paese fin sotto le
pendici del Monte Libro Aperto per
un totale di oltre 5 km. L’Abetone è
anche sinonimo di storia dello sci: fu
proprio qui che nacquero campioni
dello sci come Zelo Colò, Vittorio
Chierroni, Paride Milianti e Celina
Seghi, tutti atleti straordinariamente
blasonati e plurimedagliati. Affascinante
in ogni stagione dell’anno,
è proprio d’inverno che l’Abetone
offre il suo massimo splendore. Con
50 km di piste, si parte dal centro
dell’Abetone con il campo scuola, la
Selletta e la Riva, passando dalle piste
sul versante emiliano come Stucchi
e Pulicchio e le Zeno, per arrivare
alla Val di Luce. Vanta 17 impianti
di risalita, 14 piste azzurre, 15 rosse,
1 nera. Luogo ideale per chi vuole
imparare a sciare e perfetto per chi
vuole provare l’ebbrezza di discese
da brivido. Qui la neve è la regina
dell’inverno, protagonista assoluta di
un territorio sinonimo di tradizione,
storia cultura e paesaggio.
Glimpses of the
skiing area
of Abetone
Alcune piste del
Comprensorio
sciistico
dell’Abetone
- 15 -

SPECIAL EVENT I Natale in Toscana
by Peña Monje
CHRISTMAS IN TUSCANY
NATALE IN TOSCANA
Cathedral square
in Florence
Piazza Duomo
a Firenze
A
magical atmosphere invades every city, the decorated
streets are filled with energy, lively chatting although
the air is cold and cutting, the smiles make it
warm and pleasant: even in Tuscany it is time to celebrate
Christmas! The decorated shops welcome dreamy children -
and adults - while music, fragrances and tastes coming from
the stalls, rich with typical products, engage all the senses.
Christmas markets were born in Alsatia and in some German
cities. Those first born had names such as “St. Nicholas’s
Market” because they used to be organised around the
saint’s feast day, celebrated on 6th December. Today the German
markets still retain the name of “Christindlmarkt” or
“Weihnachtsmarkt”, that is Advent Market or simply “German
Market” to indicate their German origins with products
from the Alps and wooden sheds, decorated like little houses.
They are plenty and beautiful in Tuscany, from the most
famous ones in Florence, Montepulciano and Arezzo to the
- 16 -
Ogni città viene invasa da un’atmosfera magica, le
strade decorate si riempiono di energia, le chiacchiere
sono vivaci e anche se l’aria è fredda e pungente
i sorrisi delle persone la rendono calda e piacevole: anche
in Toscana è tempo di festeggiare il Natale! I negozi allestiti
a festa accolgono bambini - e adulti - sognanti, mentre
nelle piazze la magia delle casette di legno di Babbo Natale
inonda lo spazio e i cuori, mentre dalle bancarelle ricche di
prodotti tipici musica, profumi e sapori coinvolgono tutti
i sensi. I Mercatini di Natale nascono in Alsazia e in alcune
città della Germania. I primi nati avevano come nome
“Mercatino di San Nicola”, perchè organizzati intorno alla
festa del Santo, che si celebra il 6 dicembre. Oggi i mercatini
tedeschi mantengono il nome di ‘Christindlmarkt’
oppure ‘Weihnachtsmarkt’, cioè Mercatino dell’Avvento, o
più semplicemente “Mercatino Tedesco”, per indicarne la
tradizione germanica con prodotti dell’arco alpino e casette

fascinating ones such as Siena and Forte Marmi. At
Montecatini Terme, from 11 th November to 6 th January
2018, you can find Father Christmas’s House
to experience a magical Christmas atmosphere
with much fun for all the family. At San Giovanni
Valdarno, near Arezzo, the XIV Review of Nativity
Scenes will take place, dedicated to “Nativity
in films” with film shots inspired by the sacred representation,
organised by the cultural association
“Associazione Cultural Natale nel Mondo” which
will display nativity scenes coming from all over
the world in the Basilica of Santa Maria delle Grazie
from 8 th December to 6 th January. Moreover, in
the enchanting atmosphere of the Tuscan village of
Montepulciano, the amazing Christmas Village will
take life, a unique experience for young and old,
to spend the days of the Advent and the Christmas
festivities in peace and quiet, immerse in a fairytale
location. Piazza Santa Croce in Florence, one
of the most fascinating in Tuscany, becomes full of
small houses during this period of the year thanks
to the characteristic Market: in the heart of Florence
a real and true village is created where decorations,
lights and colours animate festively more
than fifty exhibitors of Christmas products in an
itinerary amongst items for the cribs and decorations,
gifts and culinary temptations for a real and
true journey in the middle of taste and traditions.
in legno. In Toscana sono tanti e bellissimi, dai più
rinomati come quelli di Firenze, Montepulciano e
Arezzo, a quelli ricchi di fascino come quelli di Siena
e di Forte Marmi. A Montecatini Terme, dall’11
novembre al 6 gennaio 2018 è possibile trovare la
Casa di Babbo Natale, per vivere una magica atmosfera
natalizia con tanto divertimento per tutta la
famiglia. A San Giovanni Valdarno, vicino Arezzo,
avrà luogo la XIV Rassegna di Presepi dedicata alla
“Natività nel cinema” corredata da immagini cinematografiche
ispirate alla sacra rappresentazione,
organizzata dall’Associazione Culturale Natale nel
Mondo, che metterà in mostra dall’8 dicembre al
6 gennaio presepi provenienti da tutto il mondo .
Inoltre, nell’incantata atmosfera del borgo toscano
di Montepulciano prende vita il fantastico Villaggio
di Natale, un’esperienza irripetibile per grandi e
piccini, per trascorrere in armonia e tranquillità i
giorni dell’Avvento e delle festività natalizie, immersi
in un’ambientazione da favola. Piazza Santa
Croce a Firenze, tra le più suggestive della Toscana,
si riempie di casette in questo periodo dell’anno
grazie al caratteristico Mercatino: nel cuore di
Firenze viene infatti creato un vero e proprio villaggio
dove decorazioni, luci e colori animano a festa
gli oltre cinquanta espositori di prodotti natalizi
per un percorso tra oggetti per il presepe e addobbi,
idee-regalo e tentazioni gastronomiche, per un
vero e proprio viaggio nel gusto e nelle tradizioni.
The “Compagnia di Babbo Natale”, typical Paraguay
nativity scene, Christmas decorations at Montecatini
La Compagnia di Babbo Natale, presepe tipico del
Paraguay, decorazioni natalizie a Montecatini
- 17 -

TUSCANY FOOD & ART I Red I Palazzo GarterPucci
by Maria by Francesco Maddalena by Vittorio Benvenuti Grossi Rossi
PALAZZO PUCCI RELIVES
ITS ANCIENT SPLENDOR
A PALAZZO PUCCI RIVIVE L’ANTICO SPLENDORE
A PLACE DEAR TO THE FLORENTINES FOR ITS “CINEMA FOR KIDS” / UN LUOGO CARO AI FIORENTINI PER IL SUO “CINEMA DEI RAGAZZI”
“Salone di Apollo”
which nowadays
seats up to
180 people.
Il Salone di Apollo
che oggi può
accogliere fino a
180 persone sedute
After important restoration works lasting five years
and after having been closed for about forty years,
some of the most precious halls in Palazzo Pucci in
Florence have been given back to the city. It is surprising to
know that the “Salone di Apollo” - this is the name given to
the old “Salone delle Feste” - until forty years ago hosted the
cinema “ABC for kids” which had been a landmark for Florentine
families for a long time. The first center dates back
to 1480 when Antonio Pucci bought houses and kitchen
gardens in this area. Later on, this land was developed and
further buildings constructed carried out by famous architects
and artists. What makes the Palazzo famous, as well as
the charm of the grand halls thanks to prestigious frescoes,
paintings and sculptors, is the criminal occurrence of which
- 18 -
Dopo un importante restauro durato cinque anni e
dopo essere state chiuse per circa quarant’anni, alcune
delle più preziose sale di Palazzo Pucci a Firenze
sono state restituite alla città. È curioso sapere che il
“Salone di Apollo” - così è stato denominato l’antico “Salone
delle Feste” - fino a quaranta anni fa ospitava il cinema
“ABC dei ragazzi”, che è stato a lungo punto di riferimento
per le famiglie fiorentine. Questo Palazzo ha una storia importante,
testimoniata dalle preziose opere artistiche di cui
è ricco. Il primo nucleo risale al 1480, quando Antonio Pucci
acquistò in questa zona case ed orti. Successivamente vi
furono ampliamenti ed interventi architettonici eseguiti da
illustri architetti e artisti. Ciò che rende famoso il Palazzo,
oltre al fascino dei grandi saloni grazie ad affreschi, tele,

the walled window on the ground floor, on the corner
with via dei Servi, gives testimony: the “Pucci
Conspiracy”. In 1901, it was declared national
artistic heritage by the General Administration of
Antiques and Fine Arts. Located in the heart of the
historic centre in Florence, a few steps away from
the Duomo, Palazzo Pucci, giving its name to the
street, today is divided in two parts: one belongs to
the Pucci family, the other belongs to the Archdiocese
which has carried out the restoration works
even with the contribution of the Cassa di Risparmio
di Firenze Foundation. And it is here on these
premises, at the piano nobile of the palace, that
the Palazzo Pucci Events & Academy has just been
born, a new reality made up of established professionals
of the sector and the Fondazione Spazio
Reale. With the re-opening of this wing of Palazzo
Pucci, thanks to the collaboration between the two
important institutions of the city, a new meeting
area has been created which, as well as enriching
this little-known treasure chest, contributes to a
further upgrading of the centre of the city especially
the historic area where there is the hospital
Santa Maria Nuova and the Pergola National Theatre,
one of the oldest Italian theatres in the world.
sculture di pregio, è la vicenda criminosa di cui la
finestra murata al piano terra, all’angolo con via
dei Servi, resta testimone: la “congiura dei Pucci”.
Nel 1901 venne dichiarato patrimonio artistico nazionale
dalla Direzione Generale delle Antichità e
Belle Arti. Situato nel cuore del centro storico di
Firenze, a pochi passi dal Duomo, Palazzo Pucci,
che dà il nome all’omonima via, è oggi diviso in
due porzioni: una di proprietàdella famiglia Pucci,
l’altra di proprietà dell’Arcidiocesi che ha condotto
i lavori di restauro anche con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Ed è
in questi spazi, al piano nobile del palazzo, che è
appena nata la Palazzo Pucci Events & Academy,
una nuova realtà costituita da affermati professionisti
del settore e dalla Fondazione Spazio Reale.
La riapertura di quest’ala di Palazzo Pucci consente,
grazie alla collaborazione tra le due importanti
istituzioni della città, di poter contare su un nuovo
spazio di incontro che, oltre a valorizzare uno scrigno
poco conosciuto, contribuisce ad un’ulteriore
valorizzazione del centro della città ed in particolare
di una zona storica, che ospita l’Ospedale di Santa
Maria Nuova e il Teatro Nazionale della Pergola,
uno dei teatri all’italiana più antichi al mondo.
The richly decorated and frescoed
cieling of the “Salone di Apollo”
Il soffitto del Salone di Apollo
riccamente decorato e affrescato
The huge stairway leading
to the piano nobile
Lo scalone monumentale
che porta al piano nobile
A detail of the frescoes
of the “Salone di Apollo”
Un particolare degli affreschi
del Salone di Apollo
- 19 -

TUSCAN COOKING I Gurdulù
by Marco Gemelli
RESEARCH, ANALYSIS
AND FLAIR BY
GABRIELE ANDREONI
RICERCA, ANALISI E FANTASIA
DI GABRIELE ANDREONI
THE NEW CHEF AT GURDULÙ PROTAGONIST OF THE OLTRARNO RESTAURANT
IL NUOVO CHEF DI GURDULÙ PROTAGONISTA NEL RISTORANTE D’OLTRARNO
A portrait
of Marco Andreoni
Un ritratto
di Marco Andreoni
Taste is his challenge sic et sempliciter, meaning that Gabriele
Andreoni - class of ’81, chef at Gurdulù, in Santo
Spirito for less than a year - likes blending crispness
and softness, sweet and savoury together in the same dish without
radically changing its soul. A job requiring research, flair
and analysis well portrayed in his autumn dish, grilled porcino
mushroom with celery, quinoa, black garlic and walnut oil ice
cream. “I love vegetarian cuisine,” Gabriele explains, telling us
of a dish he has on his à la carte menu for the whole month of
November, “because I take it as a wonderful challenge. When
- 20 -
Per lui la sfida è il gusto sic et sempliciter, nel senso che
a Gabriele Andreoni - classe ’81, da meno di un anno
chef di Gurdulù, in Santo Spirito - piace riuscire a
far coesistere nello stesso piatto croccantezza e morbidezza,
dolce e salato, senza snaturare lo spirito di una pietanza. Un
lavoro di ricerca, fantasia e analisi che è ben rappresentato
dal suo piatto autunnale, il porcino arrostito con sedano,
quinoa, aglio nero e gelato di olio di noci. “Amo la cucina
vegetariana – spiega Gabriele, raccontando il piatto che ha
in carta fino a tutto novembre – perché la considero una

cooking, I play about a lot with taste, I concentrate on texture
and colours. In this case, there is a net affinity of tastes between
the porcino, walnut oil and quinoa: each recalls the others
and together follow a common denominator. Take the porcino
which well blends with dried fruit, or quinoa which bonds with
the walnuts”. But it’s not all: Gabriele Andreoni’s dish also
expresses the freshness of the celery, this time proposed as
a kind of mousse made with its leaves (“because nothing is
wasted in the kitchen,” the chef remarks) giving the vegetable
an unusual consistency. At the end, the balsamic part of
the dish is given to the dots of black garlic which colour and
refine the dish. The outcome is precisely that play of contrasts
between the crispness of the quinoa chips and the softness of
the celery mousse among the warmth of the porcino and the
chill of Maldon salt ice cream and so on. Thus a challenge has
been won, the same way it was at the time when the decision
to manage the kitchen at Gurdulù in Entiana Osmenzeza’s footsteps
in the restaurant in via delle Caldaie, in the heart of
Oltrarno, giving his particular stamp made of technique and
creativity was taken. After experiences at Fico in San Martino
alla Palma (Scandicci) and at Santo Graal in via Romana,
it seems that Gabriele has found his most natural habitat in
the restaurant at Santo Spirito where to express his cuisine,
style and philosophy in the kitchen. A cuisine which has all the
right credentials to rank high in the list of Florentine restaurants
(as also confirmed by the guides, quite inclined towards
his “performances”). In each dish on Gurdulù’s menu there is
a high technical factor, a good dose of creativity in matching
tastes and servings but most of all the captivating ability of
enhancing the raw materials, even the most unusual ones.
bellissima sfida. Ai fornelli gioco tanto con il gusto, mi concentro
sulle consistenze e sui colori. In questo caso, c’è una
netta affinità di sapori tra il porcino, l’olio di noci e la quinoa:
ognuno richiama agli altri e tutti insieme seguono un
filo comune. Pensiamo al porcino che ben si sposa alla frutta
secca, o alla quinoa che lega con le noci”. Ma non è tutto: il
piatto di Gabriele Andreoni esprime anche la freschezza del
sedano, stavolta proposto sotto forma di una spugna realizzata
con le sue foglie (“perché in cucina nulla deve andare
sprecato” chiosa lo chef) dando alla verdura una consistenza
inusuale. Infine, la parte balsamica del piatto è affidata ai
pois di aglio nero che colorano e affinano la pietanza. Il risultato
è proprio quel gioco di contrasti tra la croccantezza della
chips di quinoa e la morbidezza della spugna di sedano, tra il
caldo del porcino e il freddo del gelato al sale Maldon e così
via. Sfida vinta, dunque, così come a suo tempo lo era stata
la decisione di venire a gestire la cucina di Gurdulù raccogliendo
l’eredità di Entiana Osmenzeza nel locale in via delle
Caldaie, nel cuore dell’Oltrarno, dando la sua impronta fatta
di tecnica e creatività. Dopo le esperienze al Fico a San Martino
alla Palma (Scandicci) e al Santo Graal in via Romana,
sembra che Gabriele abbia trovato nel locale di Santo Spirito
l’habitat più favorevole per far emergere la sua cucina, il suo
stile e la sua filosofia tra i fornelli. Una cucina che ha tutte le
carte in regola per entrare nella parte alta della classifica dei
ristoranti fiorentini (come confermano anche le guide, non
indifferenti alle sue performance). In ogni piatto del menù
di Gurdulù c’è un alto coefficiente tecnico, un buon tasso di
creatività negli accostamenti di sapori e negli impiattamenti,
ma soprattutto
- 21 -
Some creations
of the chef and
the interiors
of the restaurant
Alcune creazioni
dello chef
e gli interni
del ristorante

TUSCANY & ART I EneganArt
by Veronica Catania, ph. Stefano Arienti
“REBIRTH”, THE THEME
FOR ENEGANART’S RETURN
ENEGANART TORNA CON IL TEMA “RINASCITA”
A
project on a national level, reaching its third edition, addressed to
all artists and aimed at promoting the best talents of the “Belpaese”.
This is what the National Competition of Contemporary Art
EneganArt is all about, whose topic this year is “Rinascita” (Rebirth).
The project is promoted and supported by Enegan, leading company in
the gas and electricity sector. The competition is open to all artists, including
painters, photographers, sculptors – both professionals and non
– coming from any country in the world, over-18 and residents in Italy.
The National Competition of Contemporary Art is aimed at promoting
modern art and the evaluation of our artistic wealth. The EneganArt
project is divided into two segments: a National Competition of Contemporary
Art and the second edition of the Biennale of the young artists
attending the Academy of Fine Arts of Florence and Carrara. After the
significant figures of the first two editions, there has been a record number
of 1,200 contestants in 2017 with as many works presented. Out of
these, only 46 where exhibited, 23 works for the National Competition
and 23 works for the Biennale of the Academy of Florence and Carrara.
- 22 -
Un progetto di portata nazionale, giunto alla sua terza edizione, rivolto
a tutti gli artisti e finalizzato a promuovere i migliori talenti
del Belpaese. È questo il Concorso Nazionale di Arte Attuale
EneganArt che quest’anno ha come tema e titolo della mostra “Rinascita”.
Il progetto è promosso e sostenuto da Enegan, azienda leader nel
settore della fornitura di luce e gas. Il Concorso è rivolto a tutti gli artisti,
tra cui pittori, fotografi, scultori - professionisti e non - provenienti da
qualsiasi paese del mondo, maggiorenni e residenti in Italia. Il Concorso
Nazionale di Arte Attuale è finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea
e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico. Il progetto
EneganArt è diviso in due filoni: un Concorso Nazionale di Arte Attuale
e la seconda edizione della Biennale dei giovani artisti dell’Accademia
di Belle arti di Firenze e Carrara. Dopo i numeri importanti delle prime
due edizioni, per il 2017 si è raggiunta la cifra record di 1.200 iscritti,
con altrettante opere presentate. Di queste, solo 46 sono stati i soggetti
esposti, 23 opere per il Concorso Nazionale e 23 opere per la Biennale
dell’Accademia di Firenze e Carrara.

Suggestions
CLAMORI OF FLORENCE, THE BEST LEATHER PRODUCTS IN TUSCANY
CLAMORI DI FIRENZE, I MIGLIORI PRODOTTI IN PELLE DELLA TOSCANA
CLAMORI DI FIRENZE
via Porta Rossa 72/r - Firenze
Tel. 055.280004
lella.amato58@gmail.com
In the heart of the regional capital of Tuscany
since 1999, Clamori di Firenze,
leader in leather processing since 1955,
caters for an international public. This mono
brand shop offers its customers a vast choice
ranging from briefcases for men and women,
handbags, clutch bags, wallets, suitcases with
the possibility of customizing the model chosen
using different colours, leather and accessories
from those of its line. During these
years, Clamori has become a reference point
for lovers of the true made-in-Italy: each piece
making up the collections is handmade
by professional craftsmen, as in the past, following
the dictates of Tuscan tradition in leather
processing. The quality is determined
by the kind of leather used, hand-stained
and vegetable tanned “vacchetta Toscana”
(bovine leather), the so-called slow tanning,
certified by the Consortium of Genuine Italian
Vegetable-Tanned Leather.
Nel cuore del capoluogo toscano, dal
1999, Clamori di Firenze, leader nella
lavorazione della pelle dal 1955,
si rivolge ad un pubblico internazionale. Il
negozio monomarca offre ai propri clienti
un’ampia scelta tra borse da lavoro per uomo
e donna, borse da passeggio, pochette, portafogli,
borse da viaggio, con la possibilità di
personalizzare il modello scelto con colore,
pelle e accessori diversi da quelli della linea
cui appartiene. Nel corso degli anni Clamori
è diventato un punto di riferimento per gli
amanti del vero made in Italy: ogni pezzo delle
collezioni è fatto a mano da artigiani professionisti,
proprio come una volta, seguendo
i dettami della tradizione toscana nella lavorazione
della pelle. La qualità è data dal pellame
usato, la ‘vacchetta toscana’, tamponata
a mano e conciata al vegetale, la cosiddetta
concia lenta, certificata dal Consorzio Vera
Pelle Italiana Conciata al Vegetale.
TIP TAP, CHILDREN’S SHOES SINCE 1994
TIP TAP, CALZATURE PER BAMBINO DAL 1994
TIP TAP - Calzature per bambino
Via Spada, 50/r - Firenze
Tel. + 39 055 2398488 tiptapfirenze@gmail.com
www.calzaturebimbo.it
In the historic centre of Florence, a few
steps away from the prestigious via Tornabuoni,
for over twenty years the shop
Tip Tap has been synonym of quality and
superiority in the sale of children’s shoes.
Here, thanks to years of experience, Marzia
Montanelli, owner of the business, is able to
advise both politely and professionally the
best choice of shoes for your children. All attention
is put on production techniques and
materials used therefore only the very best
of important brands such as Naturino, Porselli,
Pom D’api, Converse, Eureka, UGG,
Start Rite, Pepe, Kickers, Dr.Martens, Golden
Goose Delux are carefully selected and
displayed.
Nel centro storico di Firenze, a due
passi dalla prestigiosa via Tornabuoni,
da oltre vent’anni il negozio Tip
Tap è sinonimo di qualità ed eccellenza nella
vendita di scarpe per bambini. Qui, grazie a
tanti anni di esperienza, Marzia Montanelli,
titolare dell’attività, con cortesia e professionalità
saprà consigliarvi al meglio nella scelta
della calzatura più adatta ai vostri figli.
Tra le collezioni accuratamente selezionate
riponendo la massima attenzione nella tecnica
di produzione e materiali utilizzati svettano
modelli di punta di importanti marchi
come Naturino, Porselli, Pom D’api, Converse,
Eureka, UGG, Start Rite, Pepe, Kickers,
Dr.Martens, Golden Goose Delux.
Traditional cuisine in the heart of Florence
La cucina tradizionale nel cuore di Firenze
Piazza Lorenzo Ghiberti - Firenze - Tel. 055.2343885
www.gildabistrot.it - info@gildabistrot.it
- 23 -

SPECIAL EVENT I Brunch: ritorno all’origine
by Peña Monje
A TUSCAN-STYLE BRUNCH
UN BRUNCH IN STILE TOSCANO
THE NEW BRUNCH DEDICATED TO TRADITION AND THE AREA / IL NUOVO BRUNCH DEDICATO ALLA TRADIZIONE E AL TERRITORIO
Luigi D’Agostino,
chef of the hotel
Helvetia&Bristol
Luigi D’Agostino, chef
dell’Helvetia&Bristol
The atmosphere is warm and elegant and everywhere
is flooded by light. The furnishing and the layout of
the hall seem to have been purposely made to put all
the guests at ease. The dishes, fascinating, full of colours,
energy and variety, stir curiousity and appetite just at the
sight. Brunch has officially entered as part of our tradition
and it is now a real and true ceremony uniting families and
groups of friends to enjoy a relaxing moment together savouring
unique dishes. And this is what the historic Florentine
hotel Helvetia & Bristol - Starhotels Collection presents:
an original American-style brunch in a place which offers an
unmissable opportunity to spend relaxing and cordial Sundays
on the refined premises of the hotel. Brunch is served
in the charming and renovated Winter Garden, one of the
most fascinating places of the hotel. Dishes and small portions
of desserts of American traditions are offered such as
bacon, pancakes, marshmallows, cookies, brownies carefully
re-interpreted and joined to dishes which belong to Tuscan
culinary history such as, finocchiona, liver-patè crostini, pe-
- 24 -
L’atmosfera è calda ed elegante e la luce avvolge tutto
lo spazio. L’arredamento e la disposizione della sala
sembrano fatti a posta per far sentir bene tutti gli invitati.
I piatti, affascinanti, pieni di colori, energia e varietà,
incuriosiscono e stimolano l’appetito alla sola vista. Il
brunch è entrato ufficialmente a far parte anche della nostra
tradizione, ed è ormai una vera e propria ceremonia che
accomuna famiglie e gruppi di amici per godere insieme
un momento di relax assaporando piatti unici. Ed è questo
che lo storico hotel fiorentino Helvetia & Bristol - Starhotels
Collezione presenta: un originale brunch in stile americano
in un luogo che offre l’opportunità di vivere un’imperdibile
occasione di rilassata convivialità domenicale nei raffinati
ambienti dell’hotel. Il brunch viene servito nel suggestivo
e rinnovato Giardino d’Inverno, uno degli spazi più affascinanti
della struttura. Vengono proposti piatti e piccoli
dessert della tradizione americana, come bacon, pancakes,
marshmallow, cookies, brownies, accuratamente rivisitati e
uniti a piatti che appartengono alla storia culinaria toscana,

patello and the evergreen pappa al
pomodoro. Alongside these delicacies
are a selection of handmade jams
and honeys, yoghurts and strictly organic
fruit juices. The brunch offered
at Helvetia & Bristol is the only
brunch in town which gets its inspiration
from American traditions and
its original conception: it is possible
to savour various egg-based dishes,
prepared in different ways, from the
traditional version of a hard-boiled
egg to a fried egg, Eggs Benedict to
Florentine eggs ending with scrambled
or poached eggs and a variety of
omelettes with various fillings.
come la finocchiona, i crostini ai fegatini,
il pepatello e l’intramontabile
pappa al pomodoro. Ad accompagnare
queste prelibatezze, una selezione
di marmellate e mieli artigianali, yogurt
e succhi di frutta rigorosamente
bio. Quello proposto dall’Helvetia &
Bristol è l’unico brunch in città che
si ispira alla tradizione americana
e alla sua concezione originaria: è
possibile gustare numerosi piatti a
base di uova, preparate con diverse
modalità di cottura, dalla tradizionale
versione alla coque all’occhio
di bue, dall’uovo alla Benedettina a
quello alla Fiorentina, per arrivare
all’uovo strapazzato o in camicia e ad
una varietà di omelette con diversa
farcitura.
Some details
of the brunch
Alcuni dettagli
del brunch
Info & Reservation:
HELVETIA&BRISTOL
STARHOTELS COLLEZIONE
Via dei Pescioni, 2 - Firenze
Tel. + 39 055 26651
reservations.helvetiabristol.fi@starhotels.it
www.hotelhelvetiabristol.com
Opening hours and prices:
Every Sunday from 11.30pm - 3.30pm
Price Euro 38,00 per person -
Children under 6, free of charge
Taxes and drinks included
Orari e prezzi:
Ogni domenica dalle 11.30 - 15.30
Prezzo Euro 38,00 a persona
Bambini fino a 6 anni gratis
Tasse e bevande incluse
- 25 -

TUSCAN PEOPLE I Fondazione ANT Italia Onlus
by Ivan Gabrielli
FONDAZIONE ANT
ITALIA ONLUS
THE TUSCAN EXPERIENCE
L’ESPERIENZA DELLA TOSCANA
Simone Martini,
ANT delegate for
Florence -Prato-Pistoia
Simone Martini,
delegato ANT per
Firenze-Prato-Pistoia
Born in 1978 in Bologna thanks to the oncologist
Franco Pannuti, the ANT Italia ONLUS Foundation
– the vastest, non-profit reality for specialist home
care to cancer patients and free prevention exams – has
treated 120thousand people in 10 Italian regions Emilia-
Romagna, Lombardy, Veneto, Lazio, Marche, Campania,
Basilicata, Puglia, Umbria and Tuscany. We met Simone
- 26 -
Nata nel 1978 a Bologna per opera dell’oncologo
Franco Pannuti, la Fondazione ANT Italia ONLUS
- la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica
domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione
gratuite - ha curato oltre 120mila persone in 10 regioni italiane
Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Marche,
Campania, Basilicata, Puglia, Umbria e Toscana. Abbiamo

Martini, ANT delegate for Florence-Prato-Pistoia who told us something
more about this beautiful and very important national reality present all
over the territory with 120 delegations for a total of 420 professionals.
“Following Florence-Prato-Pistoia we have 9 doctors, 6 nurses and 3
psychologists,” starts Martini, “last year (2016) with this staff we were
able to give assistance to about 760 people amongst adults and children,
the latter with a pediatric project called “Bimbi in ANT”. How long have
you been a delegate and how have you seen your area of competence
grow? “I started 9 years ago: ANT needed a figure like me to grow in this
area. There has been a considerable growth in terms of communication
and circulation of the principles and activities of ANT on the territory
which start with the concept of eubiosia, that is, a good life from the
first to the last minute. Along with this, we have started a collaboration
with “Banco Alimentare” (Food Bank) in order to ensure a total system
of support in aid to all the family there where, as well as the illness, a
situation of economic need has come about”. What do you do to make
yourselves known in the area? “We organize events which can have publicity
on papers and television such as the Mercatino delle Firme, the
Debutante’s Ball or the Gala dinner, but every day we are in the squares
with our stalls gathering funds to use for home assistance and free
prevention. This has made us better known now with respect to 10 years
ago, enabling us to intensify our health aid and increase our staff: the
area has thus answered positively embracing the noble cause of ANT”.
What other initiatives do you carry out? “Training and educating young
people in healthy lifestyles and a healthy diet, especially in schools and
sport associations, with an ANT nutritionist who explains which food to
prefer and which to use less of also thanks to easy recipes which young
children can suggest preparing at home”.
incontrato Simone Martini, delegato ANT dell’area Firenze-Prato-Pistoia
che ci ha raccontato qualcosa in più di questa bellissima e importantissima
realtà nazionale presente su tutto il territorio nazionale con
120 delegazioni per un totale di 420 professionisti. “Per Firenze-Prato-
Pistoria abbiamo 9 medici, 6 infermieri e 3 psicologi - esordisce Martini
-: con questo staff lo scorso anno (2016) abbiamo potuto assistere circa
760 persone tra adulti e bambini, questi ultimi con il progetto pediatrico
Bimbi in ANT”. Da quando è delegato e come ha visto crescere l’area
di sua competenza? “Ho cominciato 9 anni fa: ANT necessitava di una
figura come la mia per svilupaprsi in questa zona. C’è stata una notevole
crescita in termini di comunicazione e diffusione sul territorio dei
principi e delle attività ANT che partono dal concetto di eubiosia, cioè
buona vita dal primo all’ultimo minuto. A questo abbiamo unito anche
una collaborazione con Banco Alimentare per sostenere tutta la famiglia
laddove si crea una situazione di disagio economico oltre la malattia,
per un sistema di intervento a 360°”. Cosa fate per farvi conoscere nel
territorio? “Organizziamo eventi che possono avere un riscontro mediatico
su giornali o televisioni, come il Mercatino delle Firme, il Ballo
delle Debuttanti o il Gran Gala, ma ogni giorno siamo nelle piazze con
i nostri banchini per raccogliere fondi che utilizzeremo per l’assistenza
domiciliare e la prevenzione gratuita. Questo ci ha portati ad essere più
conosciuti rispetto 10 anni fa, permettendoci di intensificare gli interventi
di tipo sanitario e far crescere di numero lo staff: il territorio ha
quindi dato una risposta positiva abbracciando la nobile causa di ANT”.
Quali altre iniziative svolgete? “Formazione ed educazione dei giovani a
sani stili di vita e corretta alimentazione, soprattutto nelle scuole e nelle
associazioni sportive: con un nutrizionista ANT che spiega quali cibi
privilegiare e quali usare meno grazie anche a ricette facili da riproporre
che i ragazzi possono suggerire in famiglia”.
Some shots with the ANT delegate during
the Grand Galà at Palazzo Vecchio
Alcuni scatti con il delegato ANT durante
il Gran Galà a Palazzo Vecchio

NIGHTLIFE IN FLORENCE I Red Garter
by Monia Giannetti, ph. Maria Ropotan
“MUSICA MAESTRO!”
KARAOKE AT RED GARTER
IL KARAOKE DEL RED GARTER
23rd May 1962 is a date which Florence cannot forget because it gave
extra lustre to the city’s nightlife. It is on this date that number 33
in via dei Benci, opened as Red Garter, founded by the American
John Francis Correa. The evenings are animated by banjo bands coming
from the States, something new for the night-life of those times. The
Red Garter boasts many a first in the musical field, revolutions which
took place especially in the 1970s: from the innovative matinées to the
start of the live-bands era arriving at karaoke which radically changed
the idea of staying in a night club and listening to music. The customers,
in fact, did not just limit themselves to listening to music anymore but to
sing the songs themselves thus becoming total protagonists of the evening.
It’s no use to say that the move was a winner. Moreover, the Red
Garter has been the first Florentine club to use computerized karaoke.
The success was on a continuous rise, so much that it still manages to
attract many young people who feel like having fun singing songs of
all ages. This has driven the owners to open a second Red Garter last
summer in Barcelona where the undisputed protagonist amongst young
people is the everlasting karaoke.
Il 23 maggio del 1962 è una data che Firenze non può dimenticare
perché ha dato il la in città ad un nuovo modo di vivere la notte. È in
questo giorno che apre i battenti al numero 33 di via dei Benci il Red
Garter, fondato dall’americano John Francis Correa. le serate venivano
animate dalle banjo bandche arrivavano dagli Stati Uniti, novità per la
“movida” dell’epoca. Tanti furono i primati nel campo musicale di cui
può vantarsi il Red Garter, rivoluzioni che avvennero soprattutto negli
anni Settanta: dagli innovativi matinée all’avvio dell’era dei complessi
dal vivo, fino ad arrivare al karaoke, che cambiò radicalmente il concetto
di vivere il locale e la musica. I clienti infatti non si limitavano più ad
ascoltare canzoni ma ad interpretarle, diventando così protagonisti a
360° della serata. Inutile dire che la mossa si è rivelata vincente. Il Red
Garter è stato inoltre il primo locale fiorentino ad usare il karaoke computerizzato.
Il successo riscontrato è stato un continuo crescendo, tanto
che ancora oggi riesce ad attirare tantissimi giovani che hanno voglia di
divertirsi cantando canzoni di ogni epoca. Questo ha spinto la proprietà
ad aprire la scorsa estate un secondo Red Garter, ma a Barcellona, dove
protagonista indiscusso tra i giovani è l’intramontabile karaoke.
RED GARTER FLORENCE
Via de’ Benci, 33r/35r - Firenze - Tel. + 39 055 2480909
Open from 4.00pm to 4.00am / Aperto dalle ore 16.00 alle 04.00
www.redgarteritaly.com
- 28 -

Suggestions
TRATTORIA GIOVANNI, TUSCAN CUISINE BY TUSCANS
TRATTORIA GIOVANNI, CUCINA TOSCANA FATTA DA TOSCANI
TRATTORIA GIOVANNI
Via Sant’Agostino 38r - Firenze
Tel. + 39 371 194 0715 + 39 055 0880671
www.trattoriagiovannifirenze.it
Against the charming backdrop of Oltrarno,
in the heart of Florence, Trattoria
Giovanni daily offers authentic
Tuscan cuisine. The varied menu is carefully
studied by the chef Antonio with the souschef
Lorenzo and the cook Matteo, who use
the freshest of produce, without using frozen
foods. From starters to first courses of
Tuscan tradition such as Wild Boar Pappardelle,
gnocchi gnudi with butter and sage,
cavolo nero tortellacci and pecorino cheese
from Pienza, going on to second courses
with the unfailing tagliata and Florentine
steak, everything following Tuscan culinary
tradition, with a menu matched with strictly
Tuscan wines. Even desserts are homemade:
from tiramisù to cheese cake, from panna
cotta with must and chestnuts, pears and
chocolate.
Nella suggestiva cornice dell’Oltrarno,
nel cuore di Firenze, la Trattoria
Giovanni propone ogni giorno
la genuinità della cucina toscana. Il ricco
menù viene curato nel dettaglio dallo chef
Antonio con il sous chef Lorenzo e il cuoco
Matteo, che utilizzano prodotti freschissimi,
senza ricorrere ai surgelati. Dagli antipasti
ai primi della tradizione toscana, come le
pappardelle al cinghiale, gli gnudi burro e
salvia, i tortellacci al cavolo nero e pecorino
di Pienza, passando per i secondi con le immancabili
tagliate e la bistecca alla fiorentina,
tutto segue la tradizione culinaria toscana,
per un menù da accompagnare con vini
rigorosamente toscani. Anche i dolci sono
fatti in casa: dal tiramisù al cheese cake, alla
panna cotta con il mosto e castagne, pere e
cioccolato.
FORNO SARTONI, WHOLESOME QUALITY SINCE 1933
FORNO SARTONI, QUALITÀ E GENUINITÀ DAL 1933
FORNO SARTONI
Via de’ Cerchi 34/r - Firenze
Tel. + 39 055 212570
www.fornosartoni.it
Open from 7.30 am to 8.00 pm /Aperto dalle 7.30 alle 20.00
Forno Sartoni has been open for nearly
a century in the heart of Florence:
founded in 1933, the historic shop in
via dei Cerchi has sided generations of Florentines,
also seducing tourists with its delicacies.
Every day, in the bakery workshops
next to the shop, various specialities of bread
and grissini (using special kinds of flour) –
following ancient traditional recipes - are baked,
as well as the typical Tuscan schiacciate,
focacce and pizzas, with the same care and
craftsmanship of times gone by. Moreover,
typical Tuscan cakes and pastries are produced
here such as the cantuccini di Prato,
pan di ramerino, rice cakes and the famous
Parigina “brioche”. First-class quality ingredients
are used, coming exclusively from
producers who have been selected with extreme
care in the course of time.
Forno Sartoni è attivo da quasi un secolo
nel cuore di Firenze: fondato
nel 1933, l’esercizio storico di via dei
Cerchi ha accompagnato generazioni di fiorentini,
facendo innamorare anche i turisti
delle sue golosità. Ogni giorno, nei laboratori
annessi al negozio, vengono sfornate
- seguendo le antiche ricette della tradizione
- numerose specialità di pane e grissini
(utilizzando anche farine speciali), oltre alle
tipiche schiacciate toscane, focacce e pizze,
con la stessa cura e abilità artigiana di un
tempo. Qui viene prodotta inoltre la pasticceria
e dolci tipici toscani come i cantucci di
Prato, il pan di ramerino, il budino di riso e
la rinomata brioche Parigina. Gli ingredienti
utilizzati sono di prima qualità e provengono
esclusivamente da produttori selezionati
con cura nel corso degli anni.
FLORENCE V BARCELONA
KARAOKE SHOW . LIVE SPORT
Via dei Benci 33/35r Florence (Piazza S.Croce)
For info & reservations: +39 055 2480909 Red Garter Florence
- 29 -

TUSCAN CURIOSITY I L’Arte dei Vinattieri
by Gianpaolo Ansalone
THE WINE SELLERS GUILD:
STILL A TRADITION TODAY
L’ARTE DEI VINATTIERI: UNA TRADIZIONE
CHE DURA FINO AI GIORNI NOSTRI
WINE PRODUCERS AND TRADERS WERE INCLUDED IN THE ARTS AND CRAFTS CORPORATIONS OF FLORENCE IN THE MIDDLE AGES
I PRODUTTORI E COMMERCIANTI DI VINO VENNERO INSERITI NELLE CORPORAZIONI DI ARTI E MESTIERI DI FIRENZE NEL MEDIOEVO
Palazzo Antinori,
the coat of arms of
the wine sellers guild,
historical document
of the Antinori family
Palazzo Antinori,
lo stemma dei vinattieri,
documento storico
della famiglia Antinori
The Wine Sellers Guild refers to one of the Minor
Guilds of the Guilds and Crafts corporations in Florence
which represented, in the Middle Ages, the organization
of all the economic activities of the city. These
activities were lay associations born for the safeguarding
and pursuit of common aims which united those belonging
to the same professional category or those who did the same
craft which made Florence one of the richest and most powerful
cities in Medieval Europe. Initially the wine sellers
joined the bakers and innkeepers but already in 1288 they
broke off from them creating their own corporation whose
symbol was a red chalice on a white background. The
Wine Sellers organization, as frequently happened in the
corporations, was made up of 4 consuls who remained in
office for 4 months. These were sided by 12 counsellors and
- 30 -
Per Arte dei Vinattieri si intende una delle Arti Minori
delle corporazioni di Arti e Mestieri di Firenze che
rappresentavano, nel Medioevo, la forma organizzata
di tutte le attività economiche della città. Queste attività erano
associazioni laiche nate per la difesa ed il perseguimento
di scopi comuni che riunivano gli appartenenti ad una stessa
categoria professionale o chi esercitava lo stesso mestiere
che permise a Firenze di diventare una delle più ricche e
potenti città del medioevo europeo. Inizialmente i vinattieri
si associarono ai fornai e agli albergatori, ma già nel 1288 si
distaccarono creando una propria corporazione, il cui simbolo
era un calice rosso su fondo bianco. L’organizzazione
dei Vinattieri, come capitava spesso nelle corporazioni, era
costituita da 4 consoli che restavano in carica per 4 mesi.
Questi erano coadiuvati nelle loro funzioni da 12 consiglieri

La Spada
RISTORANTE ROSTICCERIA
Rotisserie Restaurant in the center
of Florence, a few meters from
Santa Maria Novella.
Specialty meats on skewers
and grilled steak.
a notary. The first known statute (kept at the State Archives) dates 1339; drawn up on
parchment, it contains precise indications for whoever carried out the profession, such
as: the working hours; the obligation to purchase a determined quantity of material from
associated suppliers; the prohibition of gambling in the taverns; the obligation to keep
a minimum distance from places of worship and the prohibition of selling food which
made the customers thirsty, encouraging them to drink more. Instead, the selling price
of the wine was fixed every 3 months. Many are the people, in history, who were part of
the Wine Sellers Guild: the Antinori family, for example, joined in 1385 with Giovanni di
Pietro Antinori and, from that moment on, the production of wine has carried on until
our times. Chronicles also tell of Niccolò Machiavelli as a name enrolled in the Guild
although he never practiced the profession.
Ristorante Rosticceria nel centro
storico di Firenze a pochi metri
da Santa Maria Novella.
Specialità carni allo spiedo
e bistecca alla brace.
ed un notaio. Il primo statuto conosciuto (e conservato all’Archivio di Stato) è datato
1339; redatto su pergamena, contiene indicazioni precise per chiunque esercitasse la
professione come: regolamentazione degli orari; obbligo di acquisto di un determinato
quantitativo di materiale da fornitori associati; divieto del gioco d’azzardo all’interno
delle osterie; rispetto di una distanza minima da luoghi di culto e divieto di vendere cibi
che stimolassero la sete, portando il cliente a bere di più. Mentre il prezzo di vendita del
vino veniva fissato ogni 3 mesi. Sono diversi i personaggi che, nella storia, hanno fatto
parte dell’Arte dei Vinattieri: la famiglia Antinori, ad esempio, si iscrisse nel 1385 con
Giovanni di Pietro Antinori e, da quel momento, la produzione di vino è continuata fino
ai giorni nostri. Le cronache parlano anche di Niccolò Machiavelli come nome iscritto
all’Arte, nonostante non abbia mai esercitato la professione.
- 31 -
Via della Spada 62r - Firenze
Tel. +39 055 218757
Rosticceria:
Via del Moro 66r - Firenze
Tel. +39 055 218757
www.laspadaitalia.com

TUSCANY & SCIENCE I OPC
by Giulio Saturnini
BETWEEN CHIANTI
AND THE STARS
TRA IL CHIANTI E LE STELLE
THE MULTI-PURPOSE OBSERVATORY AT BARBERINO VAL D’ELSA / L’OSSERVATORIO POLIFUNZIONALE DI BARBERINO VAL D’ELSA
Works of art at the
entrance of the
Observatory
Opere d’arte
all’ingresso
dell’Osservatorio
Per aspera ad astra the Latins used to say: “It is through
hardships that stars are reached”. Today, the road
to reach the stars is much easier: just reach Barberino
Val d’Elsa, a few kilometres away from Florence where the
Osservatorio Polifunzionale del Chianti (Chianti Multipurpose
Observatory) is. Some years ago, the idea of having a
site dedicated to the observation of the stars in the heart of
Tuscany came to a group of star-gazing enthusiasts “Il Borghetto”
and then became reality thanks to the support of the
local administrations, the University of Florence and the associations
of the area. The Observatory has its headquarters
in the district of Montecorboli, bordering with the Municipality
of Tavarenelle Val di Pesa right in the middle of the
Chianti Botanic Park. The low level of light pollution and
the calm of the surrounding woods make the area logistically
and environmentally ideal to observe the sky. Darkness
and silence are the ingredients which have made it possible
for the Observatory to go beyond its “simple” astronomical
function, becoming an Environmental Observatory, Geo-Sismic
and Meteorological. Multifunctional, precisely. Its closeness
to the Botanic Park enables the OPC to offer visitors
- 32 -
Per aspera ad astra, dicevano i latini: “Attraverso le
asperità si giunge sino alle stelle”. Oggi per arrivare
alle stelle il percorso è molto più semplice: basta raggiungere
Barberino Val d’Elsa, a pochi chilometri da Firenze,
dove si trova l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti.
L’idea di realizzare un sito dedicato all’osservazione degli
astri nel cuore della Toscana è venuta qualche anno fa al
gruppo di astrofili “Il Borghetto” e si è poi concretizzata
grazie al supporto delle amministrazioni locali, dell’Università
di Firenze e delle associazioni del territorio. L’Osservatorio
ha la propria sede nella frazione di Montecorboli, al
confine col Comune di Tavarnelle Val di Pesa, nel bel mezzo
del Parco Botanico del Chianti. Il basso inquinamento luminoso
e la quiete dei boschi che la circondano danno alla
zona le caratteristiche logistiche e ambientali ideali per osservare
il cielo. Oscurità e silenzio sono gli ingredienti che
hanno permesso all’Osservatorio di andare oltre la “semplice”
funzione astronomica, diventando anche un Osservatorio
Ambientale, Geo-Sismico e Meteorologico. Polifunzionale,
appunto. La vicinanza al Parco Botanico permette
all’OPC di offrire al visitatore un’esperienza unica in Italia,

a unique experience in Italy, bringing together culture, the
territory and scientific research. Over here, the nature in
Chianti embraces people and draws them close to the stars.
Inaugurated in 2010 by Margherita Hack, last year the OPC
opened its doors to handicapped people adding a special
multi-sensory itinerary (tactile and auditory) for the blind
together with its usual offer. Cutting the ribbon was a guest
of honour, Andrea Bocelli. In July 2017, the Observatory
augmented its equipment with a new telescope, 80 cm in
diameter, the largest in Tuscany and one of the most advanced
for scientific research and the study of the exoplanets,
on a national level. However, the mission of OPC does not
end in scientific research and divulgation. The Observatory
regularly hosts cultural events, guided tours for people and
school children, slide shows, courses and in-depth evening
events dedicated to astronomy and more. To check on the
dates for winter courses, we recommend going to the OPC
website, constantly up-dated with the latest news.
che tiene insieme cultura, territorio e ricerca scientifica.
Qui la natura del Chianti abbraccia l’uomo e lo avvicina alle
stelle. Inaugurato nel 2010 da Margherita Hack, lo scorso
anno l’OPC ha aperto le proprie porte alle persone con disabilità
aggiungendo alla propria offerta uno speciale percorso
multi-sensoriale (tattile e uditivo) per non vedenti. A
tagliare il nastro è un ospite d’eccezione, Andrea Bocelli.
Nel luglio del 2017 l’Osservatorio si è arricchito di un nuovo
telescopio da 80 cm di diametro, il più grande della Toscana
ed uno più avanzati a livello nazionale per la ricerca scientifica
e lo studio degli esopianeti. La mission dell’OPC non
si ferma tuttavia alla ricerca e alla divulgazione scientifica.
L’Osservatorio ospita regolarmente eventi culturali, visite
guidate per privati e scolaresche, proiezioni, corsi e serate
di approfondimento dedicate all’astronomia e non solo. Per
consultare il calendario dei corsi invernali, il miglior suggerimento
è quello di visitare il sito dell’OPC, costantemente
aggiornato con le ultime news.
Sunset over the
Observatory and the
Chianti Botanic Park
Tramonto
sull’Osservatorio e
sul Parco Botanico
del Chianti
Dacia Maraini, guest
at a conference
at the Observatory
Dacia Maraini ospite
di una conferenza
all’interno
dell’Osservatorio
The 80 cm Marcon
RC telescope,
the largest in Tuscany
Il telescopio Marcon RC
da 80 cm, il più grande
della Toscana
OSSERVATORIO POLIFUNZIONALE DEL CHIANTI
Strada Provinciale Castellina in Chianti
Barberino Val d’Elsa (FI) - Tel. +39 333 119 2517
info@osservatoriochianti.it
www.osservatoriochianti.it
- 33 -

TUSCANY & ART I Santo Stefano a Tizzano
by Maria Maddalena Grossi
JEWEL OF TIZZANO
IL GIOIELLO DI TIZZANO
Located on the top of a hill dominating Florence and Fiesole from
where the Apuan Alps and the Apennines can be seen, the small
church of Santo Stefano a Tizzano has very ancient origins. There
is mention of it starting from the 10th century as a church, dependent on
San Miniato a Rubbiana and founded by the Buondelmonti. Although it
is still in good condition, the internal architectural features have lost traces
of their ancient origins. Externally, the church has a stone façade and
a gable roof, an ancient wooden portal leads to the only nave which features
the indoor space. The altar is raised upon stone steps and takes you
to the apse area lit by a large window looking southwards. The church
which once boasted a significant artistic heritage, partly misplaced and
partly taken up by the church of San Bartolomeo a Quarate, today conserves,
on its two side altars, a wooden crucifix of ancient worship and a
painting of La Madonna e il Bambino (Madonna and child) offering the
rosary to saint Dominic where a view of the nearby Castello di Tizzano
can be seen in the background, at the bottom: this work is traditionally
attributed to Ludovico Cardi aka Cigoli (1559-1613). Mass is still said
at 9.00am every Sunday, a moment when to appreciate Santo Stefano a
Tizzano internally and the surrounding landscape.
Situata sulla cima di una collina che domina Firenze e Fiesole, da
dove si vedono le Alpi Apuane e gli Appennini, la piccola Chiesa di
Santo Stefano a Tizzano ha origini molto antiche. Viene ricordata
sin dal X secolo come pievana di San Miniato a Rubbiana e fondata dai
Buondelmonti. Nonostante si conservi in buone condizioni, l’aspetto
architettonico interno ha perso le tracce della sua antichità. L’esterno
della chiesa si presenta con una facciata in pietra e tetto a capanna, un
antico portale di legno dà accesso all’unica navata che caratterizza lo
spazio interno. L’altare è rialzato da scalini in pietra e consente l’accesso
alla zona absidale illuminata da una vetrata esposta a sud. La Chiesa, un
tempo dotata di un cospicuo patrimonio artistico, in parte disperso e in
parte confluito in quello di San Bartolomeo a Quarate, conserva oggi nei
due altari laterali un crocifisso ligneo di antica venerazione e un dipinto
con la Madonna e il Bambino che offrono il rosario a San Domenico,
dove si nota in basso sullo sfondo una veduta del vicino Castello di Tizzano:
quest’opera è tradizionalmente attribuita a Ludovico Cardi detto
il Cigoli (1559-1613). Ancora oggi viene celebrata la messa alle ore 9 di
ogni domenica, momento nel quale è possibile apprezzare l’interno di
Santo Stefano a Tizzano e del paesaggio circostante.
- 34 -

Suggestions
VILLA LE BARONE, FOR A FABULOUS HOLIDAY
VILLA LE BARONE, PER UNA VACANZA DA FAVOLA
VILLA LE BARONE
Panzano in Chianti - Greve in Chianti (FI)
Tel. +39 055 852621
info@villalebarone.com www.villalebarone.com
Beauty, serenity, authenticity, hospitality are the key
words to describe Villa Le Barone. Staying at Le
Barone is very much like visiting friends in a private,
elegant home set in the gorgeous Tuscan hills. The
lounges are inviting, beautifully furnished with family
antiques and paintings. There are 28 guestrooms, some
with their own terrace. All are differently decorated,
with modern tiled bathrooms. Typical Tuscan dinners
prepared are served in the welcoming restaurant or on
the terrace weather permitting. Wonderful little secluded
hideaways are found in the greenery where guests
can read or just soak in the beauty of the surroundings
hills. There is a lovely swimming pool, romantically set
on a rose garden terrace and a tennis court, both with
magnificent views on the Chianti hills. Villa Le Barone is
an ideal base from which to explore art cities, as well as
Chianti wineries. Wonderful hiking and biking possibilities
are available around the Villa.
Bellezza, serenità, autenticità e ospitalità sono
le parole chiavi per descrivere Villa Le Barone:
una elegante e raffinata casa di campagna
situata tra le meravigliose colline toscane. In totale
ci sono 28 camere, alcune con terrazza privata, tutte
decorate in stile differente. I salotti sono invitanti,
arredati elegantemente con mobili e quadri d’epoca.
Su richiesta, nell’antica cantina oppure sulla terrazza,
il ristorante serve cucina tipica toscana. Molti gli
incantevoli angoli isolati, situati nel parco, dove gli
ospiti possono immergersi nella lettura o semplicemente
sedere per godere del paesaggio. La piscina è
circondata da grandi giardini di rose ed il campo da
tennis offre una vista meravigliosa sulle colline del
Chianti. Villa Le Barone è il posto ideale per esplorare
alcune delle città più belle della Toscana e visitare
le aziende agricole più rinomate del Chianti. Possibilità
di passeggiate a piedi e in bicicletta.
IL VINAI0, TWENTY-SIX YEARS OF TRADITIONS AND FLAVORS
IL VINAI0, VENTISEI ANNI DI TRADIZIONI E SAPORI
IL VINAIO di Paolo Gaeta
Via Santa Maria, 22 - Panzano in Chianti (FI)
Tel. +39 055 852603
The twenty-six-year-old cellar now seems a distant
memory. Yet it is by three white and three
red wines, accompanied by platters of cold
cuts and cheeses from Tuscany, with which began
the adventures of Il Vinaio of Paolo Gaeta, historic
exercise of Panzano in Chianti overlooking the hills
of Chianti. The stage here is mandatory not only for
the wide selection of wines available from the cellar,
consisting of 12 red and 5 white whose mixture is
made “tailored” to give customers the possibility to
choose the amount that best suits their own needs,
but also for the delicious dishes that accompany these
wines. From the kitchen come dishes made in the
Florentine tradition, the ribollita with tomato sauce
and baked beans with strictly Tuscan sausage. The
local highlight is the “correct hot sandwich”: the bread
is soaked with a little vin santo or grappa before
being filled at the discretion of the customer.
La cantina di ventisei anni fa sembra oggi un ricordo
lontano. Eppure è da tre vini bianchi e tre
vini rossi, accompagnati da taglieri di salumi e
formaggi toscani, che è cominciata l’avventura de Il
Vinaio di Paolo Gaeta, esercizio storico di Panzano in
Chianti che si affaccia sui poggi del Chianti Fiorentino.
La tappa qui è obbligatoria non solo per l’ampia
selezione di vini di cui dispone l’enoteca, costituita
da 12 rossi e 5 bianchi la cui mescita viene fatta “su
misura” per dare la possibilità ai clienti di scegliere la
quantità più adatta alle proprie esigenze, ma anche per
i piatti prelibati che questi vini accompagnano. Dalla
cucina vengono proposti piatti della tradizione fiorentina,
dalla ribollita alla pappa al pomodoro e ai fagioli
all’uccelletto con salsiccia rigorosamente toscana. Fiore
all’occhiello del locale è il “panino caldo corretto”: il
pane viene bagnato con un po’ di vinsanto o di grappa
prima di essere farcito a discrezione del cliente.
A CORNER OF PARADISE IMMERSED IN CHIANTI
UN ANGOLO DI PARADISO IMMERSO NEL CHIANTI
CDH HOTEL RADDA
Strada Statale, 429 - Loc. La Calvana
Radda in Chianti (SI) - Info: + 39 0577 73511
radda@hotelcdh.com www.hotelraddainchianti.it
Sprearhead of the group Compagnie Des Hotels,
Hotel Radda is located in the heart of Chianti,
at Radda, cradle of Chianti Classico Consortium.
The love for the land, the traditions, the quiet life,
clean air and simplicity shines in the eyes of the people,
make Chianti a realty like few in the world. “We
have worked hard to be able to obtain all the features
of the place, we have lived reality of every day and
we have chosen a local Staff, so that the hotel could
reflect this enchantment and could help leave a nice
memory of the territory to the millions of tourists
who choose us to visit this land every year” says Piero
Donato, general manager of the hotel. De Gustibus
restaurant, rustic atmosphere with local cuisine,
SPA My Wellness with Jacuzzi, Turkish bath, sauna,
outdoor swimming pool and wine therapy, Wine Bar
overlooking the picturesque courtyard, make Hotel
Radda a lovely place to relax with taste.
- 35 -
Punta di diamante per il gruppo Compagnie Des Hotels,
l’Hotel Radda si colloca nel cuore del Chianti, a
Radda, culla del Consorzio Chianti Classico. L’amore
per la terra, le tradizioni intatte, il quieto vivere, l’aria pura
e la semplicità che traspare negli occhi degli abitanti, fanno
del Chianti una realtà come poche al mondo. “Abbiamo lavorato
molto nel corso degli anni per poter assorbire tutte
le caratteristiche del posto, ci siamo immersi nella realtà di
tutti i giorni e abbiamo scelto uno Staff che vive qui da anni,
affinché anche l’hotel potesse rispecchiare questo incanto e
potesse contribuire a lasciare un ottimo ricordo del territorio
ai milioni di turisti che scelgono di visitare questa terra
ogni anno” afferma Piero Donato, Direttore dell’hotel. Il
Ristorante De Gustibus, dall’ambiente rustico e dalla cucina
rigorosamente tipica, la SPA My Wellness con idromassaggio,
bagno turco, sauna, piscina e vino terapia, il Wine Bar
con affaccio sulla suggestiva corte interna, fanno dell’Hotel
Radda un luogo incantevole dove rilassarsi con gusto.

TUSCAN ROUTES I La Chiantigiana
by Giulio Saturnini
PANZANO - GREVE
IN CHIANTI:
THE JOURNEY ALONG SR222,
THE CHIANTI “ROUTE 66”, CONTINUES
CONTINUA IL VIAGGIO LUNGO LA SR222,
LA “ROUTE 66” DEL CHIANTI
Piazza Matteotti
and its loggias,
Greve in Chianti
Piazza Matteotti
e le sue logge,
Greve in Chianti
Halfway through the journey which leads to Florence
from Siena, today’s stop is all dedicated to the
Municipality of Greve in Chianti. Leaving Panzano
and, seeing that it is never a good idea to start a journey on
an empty stomach, a stop at the Antica Macelleria Cecchini
is a must. Along the curves which open upon the valley of
Greve and then on the town, one gets the real feeling of
being at the centre of that little big universe called Chianti.
Proof of this comes metre after metre, driving past vineyards
and farms which overlook the Strada Chiantigiana.
In some cases, you need a small deviation to reach them but
the effort is well worth it. This is just so for Vignamaggio:
not just a farming enterprise but also an evocative place.
This is where Leonardo might have painted his “Gioconda”
and it is still here that Kenneth Branagh filmed the
- 36 -
Giunti a metà strada nel viaggio che da Siena porta a
Firenze, la tappa di oggi è tutta dedicata al Comune
di Greve in Chianti. Si riparte da Panzano e, visto
che non è mai consigliabile iniziare un viaggio a pancia
vuota, uscendo dal paese una sosta all’Antica Macelleria
Cecchini è quasi obbligata. Nelle curve che si aprono sulla
valle della Greve e poi sul capoluogo si ha la sensazione di
trovarsi davvero al centro di quel piccolo grande universo
chiamato Chianti. La conferma arriva metro dopo metro,
sfrecciando accanto alle vigne e alle aziende agricole che si
affacciano sulla Strada Chiantigiana. In alcuni casi, serve
una piccola deviazione per raggiungerle, ma la fatica è ben
ricompensata. È il caso di Vignamaggio: non solo un’azienda
ma anche un luogo ricco di suggestioni. È qui che Leonardo
potrebbe aver dipinto la sua “Gioconda”, ed è sempre

PANINI
MERENDE
CUCINA TIPICA TOSCANA
Merende - Pranzi - Cene - Eventi con musica dal vivo
play “Much Ado About Nothing”. Once at Greve one cannot help but go for a walk
in the iconic piazza Matteotti (and here it is only fair to name the Antica Macelleria
Falorni, in respect of par condicio (equality) in the parochial rivalry between Panzano
and chief town), among the shops of the “hamlet” in via Roma and up until the sacred
art museum of St. Francis. Enriching the area of Greve are also small treasures which
surround the town centre starting from Lamole – with its terraced fields, its cultivation
of giaggiolo (that is, Iris) and obviously its wines – and from Montefioralle. Here, among
the walls of the medieval hamlet there is the traditional Sagra delle frittelle (Fried dumplings
festival): the appointment for 2018 has already been fixed for 17 th and 18 th March.
Loc. La Colonna, 23 - Monteriggioni (SI)
Tel. 0577 305074
TRATTORIA Chiribiri
CUCINA TIPICA TOSCANA
qui che Kenneth Branagh ha girato la trasposizione cinematografica di “Molto rumore
per nulla”. Arrivati a Greve non si può fare a meno di una passeggiata nell’iconica piazza
Matteotti (e qui è doveroso citare l’Antica Macelleria Falorni, anche per rispettare la
par condicio nella rivalità campanilistica tra Panzano e il capoluogo), tra le botteghe del
“borgo” di via Roma e su fino al museo d’arte sacra di San Francesco. Ad arricchire il
territorio grevigiano sono anche i piccoli tesori che ne circondano il centro abitato, a
partire da Lamole - con i suoi terrazzamenti, le sue coltivazioni di giaggiolo (cioè, di Iris)
ed ovviamente i suoi vini - e da Montefioralle. Qui, tra le mura del borgo medievale ogni
anno si ripete la tradizionale Sagra delle frittelle: per il 2018 l’appuntamento è già fissato
per il 17 e 18 marzo.
Piazza Bucciarelli at Panzano
Piazza Bucciarelli a Panzano
(ph. Fotoclub Chianti)
The hamlet of Montefioralle
Il borgo di Montefioralle
(ph. Enrico Giubertoni)
- 37 -
Piazza della Madonna, 1 - San Gimignano (SI)
Tel. 0577.941948

TUSCANY & ART I Museo BeGo
by Simona Chipi
FOLLOWING BENOZZO
GOZZOLI’S TRACKS
SULLE TRACCE DI BENOZZO GOZZOLI
A MUSEUM DEDICATED TO THE FLORENTINE ARTIST AT CASTELFIORENTINO
A CASTELFIORENTINO IL MUSEO DEDICATO ALL’ARTISTA FIORENTINO
The entrance
of BeGo Museum
L’ingresso del
Museo BeGo
We are in Castefiorentino, in the heart of the via
Francigena. Here is a small but very important
museum dedicated to Benozzo Gozzoli, an Italian
15 th -century painter, born in Scandicci and “genius loci” of
Valdelsa: some of his works are kept in the building inaugurated
in 2009. As the story goes, Gozzoli was a pupil of the
Blessed Fra Angelico, with whom he surely collaborated at
a later age on the painting of the convent and basilica of St.
Mark in Florence; painted by Gozzoli on a project by Angelico
are the “Prayer in Gethsemane” in cell 34, “Man of
Suffering” in cell 39, “Crucifixion with the Virgin and the
saints Cosma, John the Baptist and Peter the Martyr” in cell
38. Benozzo Gozzoli was, however, amongst the protagonists
of his time working all over central Italy, from Tuscany
to Umbria and Lazio leaving signs of his passage between
San Gimignano, Certaldo, Pisa, Rome, Orvieto, Pistoia. The
- 38 -
Siamo a Castelfiorentino, cuore della via Francigena.
Qui sorge un piccolo ma importantissimo museo dedicato
a Benozzo Gozzoli, pittore italiano del ‘400 nato
a Scandicci e “genius loci” della Valdelsa: alcune delle sue
opere sono conservate all’interno della struttura inaugurata
nel 2009. Narra la storia che il Gozzoli fosse stato allievo di
Beato Angelico, con il quale sicuramente collaborò in maturità
nella decorazione del convento e della basilica di San
Marco a Firenza; eseguiti dal Gozzoli su progetto dell’Angelico
troviamo la Preghiera nell’Orto nella cella 34, l’Uomo
dei Dolori nella cella 39, la Crocifissione con la Vergine e i
Santi Cosma, Giovanni Evangelista e Pietro Martire nella
cella 38. Benozzo Gozzoli fu però tra i protagonisti del suo
tempo lavorando in tutto il centro Italia, tra Toscana, Umbria
e Lazio, lasciando segni del suo passaggio tra San Gimignano,
Certaldo, Pisa, Roma, Orvieto, Pistoria. Il BeGo

BeGo of Castelfiorentino holds frescoes and sinopias of two
tabernacles which he made right here in Castelfiorentino,
“Tabernacolo della Madonna della Tosse” and “Tabernacolo
della Visitazione”. As well as the history and the value
of the works, the true gems of this treasure casket are the
activities regarding accessibility and social inclusion. The
BeGo is slowly becoming one of the most modern museums
nationally thanks to the means put at disposal making the
Museum accessible to all, with itineraries for the blind and
partially blind, activities for people with Alzheimer’s disease
and, last but not least, thanks to the project “Museo
For All” funded by the CR di Firenze Foundation, new
itineraries for the deaf and visitors suffering from autism.
Because art is for all and belongs to everybody, and any
kind of barrier, not just architectural, must be demolished.
di Castelfiorentino ospita affreschi e sinopie di due tabernacoli
che realizzò proprio a Castelfiorentino, il “Tabernacolo
della Madonna della Tosse” e il “Tabernacolo della Visitazione”.
Oltre la storia e la preziosità delle opere, vero tesoro
di questo scrigno sono le attività riguardanti l’accessibilità e
l’inclusione sociale. Il BeGo sta piano piano diventando sul
piano nazionale uno dei musei più all’avanguardia grazie
ai mezzi messi in campo per rendere il Museo fruibile a
tutti, con percorsi per non vedenti e ipovedenti, attività per
persone con Alzheimer, e non da ultimo, grazie al progetto
“Museo For All” finanziato dalla Fondazione CR di Firenze,
nuovi percorsi per pubblico non udente e visitatori con
disturbi dello spettro dell’autismo. Perché l’arte è per tutti
e di tutti, ed ogni tipo di barriera, non solo architettonica
deve essere abbattutta.
Museum details
Dettagli del Museo
Museo Benozzo Gozzoli
Via Agostino Testaferrata, 31- Castelfiorentino (FI)
Tel. + 39 0571 64448 info@museobenozzogozzoli.it www.museobenozzogozzoli.it
Opening hours: Monday and Friday: 09.00-13.00 -Tuesday and Thursday:16.00-19.00 - Wednesday: Closed
Saturday, Sunday and holidays: 10.00-12.00 / 16.00-19.00
The museum is closed on 25 th December, 1 s t January and on Easter Day
Apertura: Lunedì e Venerdì: 09.00 -13.00 - Martedi e Giovedì: 16.00 -19.00 - Mercoledì: Chiuso
Sabato, Domenica e festivi: 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Il museo rimane chiuso il 25 dicembre, il 1° gennaio e il giorno di Pasqua
- 39 -

TUSCAN ROUTES I Castello di Gargonza
by Peña Monje
CASTELLO DI GARGONZA
A HOSPITALITY FAIRYTALE AMID
THE MIDDLE AGES AND REALITY
LA FAVOLA DELL’ACCOGLIENZA
TRA MEDIOEVO E REALTÀ
A FEW STEPS AWAY FROM AREZZO, THE GUICCIARDINI CORSI SALVIATI FAMILY KNOWINGLY BROUGHT A HAMLET BACK TO LIFE
A DUE PASSI DA AREZZO, UN BORGO SAPIENTEMENTE RECUPERATO E GESTITO DALLA FAMIGLIA GUICCIARDINI CORSI SALVIATI
A
paradise amid the Middle Ages and modern times. There are facilities,
a cuisine, swimming pool, five hundred hectares of woodland
all around and everything necessary to make a holiday
- or an event - truly extraordinary. Entering Castello di Gargonza is like
crossing the threshold of a fairytale. Facing the Valdichiana, just a few
kilometres from Siena and Arezzo, the Castello welcomes its guests with
simplicity and - at the same - the authority of its history. A past with
roots going back to the 1300s, converted into a farm in the 18 th century.
Artfully restored with names inspired by ancient inhabitants such as:
“Argentina”, “Boccio” or “Niccolina”. The houses have retained their
features with all that’s necessary - today - to be comfortable dwellings.
A paradise for families or events, in nature, in search of hamlets rich in
art and history. It is in this context that the family, Guicciardini Corsi
Salviati - who runs the Castello today – represents the perfect completion
of the picture: courtesy, obviously, but also a great awareness to
transform the figure of an ‘ordinary’ customer into that of a welcome
guest. www.gargonza.it
Un paradiso tra medioevo e modernità. Con servizi, cucina, piscina,
cinquecento ettari di bosco intorno e tutto quanto serve
per rendere una vacanza - o un evento - realmente straordinario.
Entrare nel Castello di Gargonza è come varcare la soglia di una favola.
Affacciato sulla Valdichiana, a pochi chilometri di Siena ed Arezzo, il
Castello accoglie i suoi ospiti con la semplicità ed - allo stesso tempo -
l’autorevolezza della sua storia. Un passato che affonda le proprie radici
nel 1300, trasformato nel ‘700 in fattoria. Restaurati ad arte, con nomi
ispirati agli antichi abitanti, come: Argentina, Boccio o Niccolina. Le
abitazioni sono rimaste caratteristiche case, con tutto quello che serve
ad essere - oggi - confortevoli abitazioni. Un paradiso per famiglie
o eventi, nella natura, all’insegna della scoperta di borghi ricchi d’arte
e storia. In questo contesto la famiglia Guicciardini Corsi Salviati - che
gestisce oggi il Castello - rappresenta il perfetto completamento del quadro:
cortesia, ovviamente, ma anche grande familiarità. Per trasformare
da sempre la figura del ‘semplice’ cliente in quella di un gradito ospite.
www.gargonza.it
- 40 -

- 41 -

TUSCAN CHARME I Hotel Athena
by Jacopo Carlesi
HOTEL ATHENA
THE SIMPLE SECRETS OF MANGIA’S CUISINE
I SEMPLICI SEGRETI DELLA CUCINA DEL MANGIA
The staff
at Mangia’s
Staff del Mangia
Hotel Athena, with its towering position sheltered
within the walls of the city of Siena seems to dominate
all the landscape to the west. Horizons which
welcome a land of great culinary treasures to savour at the
tables of chic restaurants or at casual eateries as in the many
wine cellars found here and there, all over the countryside,
pearls of Tuscany. In the Hotel is “Mangia”, the restaurant
which owes its name to the nearby tower in Piazza del Campo,
and which hosts not only the guests of the Hotel but
also external customers in search of typical and genuine products,
locally grown and produced, for a cuisine based on
ancient, local recipes. Starting from the morning, the buffet
ranges from an American breakfast, much appreciated for
its vast assortment, to the classic Italian “sweet-toothed good
morning”. Bread, cakes and baked products are hand-made
as in bygone days and are matched with typical Tuscan products
such as cheeses, cold cuts, fruit and a particular honeycomb
with which honey can be taken directly from the
hive cells. In the evening, the restaurant of Hotel Athena
presents all its delicacies in a cordial atmosphere which in
summer is even more magical thanks to the dinners on the
terrace with a panoramic view upon the Sienese hills and
on Porta San Marco. The menu is refined with great care
given to details where even the poor traditional dishes gain
added value through the able hands of Chef Josephine like
the simple pumpkin cream soup with sage crostini or the famous
Chianti “tuna” on “zolfini” beans, or rather a delicate
little pig simmered at length in white wine, herbs and spices
to make it all the more tender. Standing out among the first
- 42 -
L’Hotel Athena con la sua posizione torreggiante a ridosso
delle mura della città di Siena sembra dominare
tutto il paesaggio di ponente. Orizzonti che accolgono
un territorio dai grandi tesori enogastronomici da gustare
sulle tavole dei ristoranti chic o nelle osterie casual, come
nelle numerose cantine sparse nelle campagne, perle della
Toscana. All’interno dell’Hotel c’è il ristorante “Mangia”,
che deve il suo nome alla vicina torre di Piazza del Campo,
e che accoglie non solo gli ospiti dell’Hotel ma anche
clienti esterni alla ricerca di prodotti tipici, genuini, a km
0, per una cucina fondata sulle antiche ricette locali. A partire
dal mattino, il buffet spazia dalla colazione americana,
apprezzata per il suo vasto assortimento, al classico ‘dolce
buongiorno’ all’italiana. Pane, torte, prodotti da forno sono
fatti a mano come un tempo e si accompagnano alle tipicità
toscane, come formaggi, salumi, frutta e un particolare favo,
che permette di prendere il miele direttamente dalle celle
dell’alveare. La sera, il ristorante dell’Hotel Athena mette in
campo tutte le sue prelibatezze in un’atmosfera conviviale,
che nel periodo estivo è ancora più magica grazie alle cene
in terrazza con vista panoramica sulle colline senesi e su
Porta San Marco. Il menù è ricercato e curato nei dettagli,
dove anche i piatti poveri della tradizione acquistano valore
aggiunto attraverso le abili mani della Chef Josephine, come
la semplice vellutata di zucca con crostini alla salvia o il famoso
tonno del Chianti su fagioli zolfini, ossia un maialino
delicato reso tenerissimo grazie alla lunga cottura nel vino
bianco, erbe e spezie. Tra i primi spiccano i ravioli maremmani
su salsa di noci fatta in casa e le tagliatelle ai funghi

courses are the “Maremmani” ravioli
on a home-made walnut sauce and
fresh porcini mushroom tagliatelle.
Much appreciated is also the rosemary
lamb and dried tomatoes with crisp
artichokes which can be savoured
with a Montalcino red or a Morellino,
as suggested by Maître Francesco,
while for the strong and marked taste
of the wild boar the ideal wine is the
Nobile of Montepulciano. The same
wine can be used for the original dessert
which brings all its fragrance in
a soft Chantilly cream with crunchy
and particularly tasty, outstanding
almonds. The common denominator
at the base of the philosophy of the
restaurant at Mangia’s, be it the breakfast
buffet or the dinner, is the careful
use of local products respecting
and enhancing the hosting land and
its traditions.
porcini freschi. Apprezzatissimo è
l’agnello al rosmarino e pomodori
secchi con carciofi croccanti che si
può gustare con un rosso di Montalcino
o un Morellino, consigliato
dal Maître Francesco, mentre per il
sapore forte e deciso del cinghiale
l’accompagnamento ideale è il vino
Nobile di Montepulciano. Lo stesso
vino si può ritrovare nell’originale
dessert che porta la sua fragranza
in una morbida crema Chantilly
con mandorle croccanti dal gusto
particolare e pregiato. L’unico denominatore
alla base della filosofia del
ristorante Mangia, che si tratti del
buffet della colazione o della cena, è
l’uso attento dei prodotti locali con il
rispetto e l’esaltazione del territorio
ospitante e delle sue tradizioni.
Breakfast buffet
with only local produce
Buffet colazione km 0
Porcini tagliatelle
Tagliatelle ai porcini
The hotel in the city centre
L’hotel in centro città
HOTEL ATHENA
Via P. Mascagni, 55 - Siena
Tel. + 39 0577 286313
info@hotelathena.com
www.hotelathena.com
- 43 -

TUSCAN FOOD I Pasticceria Buti
by Carolina Natoli, ph. Benedetta Aucone
PASTICCERIA BUTI
A PARADISE FOR GOURMANDS
IL PARADISO DEI GOLOSI
The new interiors of
Pasticceria Buti
I nuovi interni della
Pasticceria Buti
Isabel Allende wrote: “Pastries are a vice more dangerous
than alcohol or drugs because they are legal, they are not
considered a sin and can be committed in public”. Wellaware
of this are the customers of Paticceria Buti in Siena, a
historic shop founded in 1958 by the brothers, Silvano - who
trained at a young age with the chefs of the Nannini pastry
shops - and Marco Buti. The two started out with very little,
a small pastry workshop and a table for selling supported by
their parents, involved in the family-run shop. In 1966 they
expanded, moving their shop to viale Vittorio Emanuele,
where they still work from till the present day. Ricciarelli,
panforte Margherita, panpepato, cavallucci and Sienese cantucci
are amongst the many specialities created in the workshop
below but the real diamond tip is the Caramellato®,
an exquisite caramelled pastry filled with Italian Chantilly
cream. This confectionary product was born out of Silvano
Buti’s flair at the end of the 1980s becoming famous as from
the early 2000s when it became the talk of the town. Many
attempts were made to try and copy it never able to match it,
driving the inventor of this delicacy to register the brand. In
2013, after years of apprenticeship, Francesco got into the
field, who nowadays, following his father Silvano’s advice,
leads the business with the same passion for pastry cooking
written in the Buti’s DNA. The choice of genuine raw materials
remains fundamental to obtain high quality pastries,
preferring fresh and not frozen products coming from
- 44 -
Scriveva Isabel Allende che “I dolci sono un vizio più
pericoloso dell’alcol o della droga, perché è legale, non
è considerato peccato e si può commettere in pubblico”.
Lo sanno bene i clienti della Pasticceria Buti di Siena, esercizio
storico fondato nel 1958 dai fratelli Silvano - formatosi
fin da ragazzo con i maestri della pasticceria Nannini - e
Marco Buti. I due hanno mosso i primi passi cominciando
con poco, un piccolo laboratorio e un tavolo per la vendita,
supportati dal sostegno dei genitori coinvolti nella conduzione
familiare della bottega. Nel 1966 si ingrandirono, spostando
l’attività in viale Vittorio Emanuele, mantenendo qui
la sede fino ai giorni nostri. Ricciarelli, panforte Margherita,
panpepato, cavallucci e cantucci senesi sono tra le tante specialità
create nel laboratorio sottostante, ma la vera punta di
diamante è il Caramellato®, una prelibata sfoglia caramellata
con all’interno crema chantilly all’italiana. Il dolce è nato
dall’estro di Silvano Buti a fine degli anni Ottanta, raggiungendo
la massima notorietà a partire dai primi anni 2000,
quando tutti in città cominciarono a parlarne. Molti furono
i tentativi di imitarlo, senza mai eguagliarlo, spingendo così
l’inventore di questa prelibatezza a registrare il marchio.
Nel 2013, dopo anni di gavetta, è sceso in campo Francesco,
che oggi, con la consulenza del padre Silvano porta avanti
l’attività con la stessa passione per la pasticceria scritta nel
dna della famiglia Buti. La scelta di materie prime genuine

Food Wine Travel
Tuscany, and where it is not possible, they are at least, national. Last September, a few
months before the celebration of the sixty years, the pastry shop changed look, enlarging
and doubling the area both in the shops and in the workshop. Amongst the new things
there is the cafeteria, a corner dedicated to breakfast rituals – and not only those – where
Pasticceria Buti has the collaboration of the historic Torrefazione Fiorella of Siena. Every
detail of the refurbishment and interiors of the new premises has been minutely followed
by the architect Verena Ewert and the architect Filippo Buti, Francesco’s brother.
rimane fondamentale per ottenere dolci di alta qualità, prediligendo prodotti freschi e
non congelati provenienti dalla Toscana, e dove non è possibile, che siano comunque
nazionali. Lo scorso settembre, a pochi mesi dai festeggiamenti per i sessant’anni, la pasticceria
ha cambiato look, ampliando e raddoppiando lo spazio sia dei locali adibiti alla
vendita sia del laboratorio. Tra le novità inserite c’è la caffetteria, un corner dedicato al
rito della colazione - ma non solo - dove la Pasticceria Buti si avvale della collaborazione
dalla storica Torrefazione Fiorella di Siena. La ristrutturazione e gli interni dei nuovi ambienti
della pasticceria sono stati curati nei minimi dettagli dall’architetto Verena Ewert
e dal’architetto Filippo Buti, fratello di Francesco.
PASTICCERIA BUTI
Viale Vittorio Emanuele II, 53 - Siena
Tel. + 39 0577 40464
info@pasticceriabuti.it
www.pasticceriabuti.it
Silvano an Francesco Buti, father and son
Silvano e Francesco Buti, padre e figlio
The king of pastry, the Caramellato®
Il re della pasticceria, il Caramellato®
- 45 -
Luxury Italy Tours
Food & Wine Tours
Airport Transfers
EXCLUSIVE
COUNTRY TOURS
Boutique Tour Operator
Logge del Papa, 2 - Siena
Tel. + 39 0577 44101
Mobile + 39 348 25 55 460
info@country-tours.com
www.country-tours.com

TUSCANY & ART I Chiesa di San Sebastiano
by Peña Monje
“SAVE THE CHURCH”,
A PLEA FROM THE “SELVA CONTRADA” OF SIENA
L’APPELLO DELLA CONTRADA DELLA SELVA DI SIENA
Siena, scene of the Palio and
one of the most important art
cities in Tuscany. Do you know
Piazza del Campo? Certainly, it’s
right here! Keeping on via dei Pellegrini,
you reach the baptistry and
this is where the Selva Contrada has
its headquarters: the Church of St.
Sebastian in Vallepiatta, built at the
end of the 15th century. This place
is a sacred place for all the “Selvaioli”,
nearly a second home. Today,
the church needs to be restored.
Especially the frescoes - including
Our Lady by Francesco di Giorgio
Martini - placed behind the altar
which are inexorably cracking due to
the continuous infiltration of water
and which must be the first to have
immediate attention if centuries of
art, history and beauty are not to be
Siena, scenografia del Palio e tra
le più importanti città d’arte
in Toscana. Piazza del Campo
la conoscete? Certamente, è proprio
qui! Se proseguite in Via dei Pellegrini,
arrivate davanti al battistero ed è
qui che la Contrada della Selva ha la
sua casa: la Chiesa di San Sebastiano
in Vallepiatta, edificata alla fine del
1400. Questo posto è un luogo sacro
per tutti i Selvaioli, quasi una seconda
casa. Oggi la chiesa ha bisogno di
essere restaurata. In particolare sono
gli affreschi - tra cui La Madonna di
Francesco di Giorgio Martini - posti
dietro l’altare che si stanno inesorabilmente
crettando a causa di continue
infiltrazioni di acqua e che per
primi necessitano di interventi più
rapidi per non vedere distrutti secoli
di arte, storia e bellezza. Risulta
- 46 -
The interior
of the Church
L’interno
della Chiesa

destroyed. It is thus necessary to recover the damaged part
as well as stabilize the façade. The “contradaioli” (people
of the Contrada) have thus started out on a new venture
to gather the necessary funds to start restoration works: a
crowdfunding campaign has been set up on the web at the
following address: http://igg.me/at/SaveTheChurch. Any
information regarding the Contrada can be found here; listen
to the words of its Prior, feel the atmosphere of life
in the contrada. The advantages are two: on the one hand,
to make up for the lack of public funds, on the other, to
fill the gap between the citizens and the artistic wealth
which belongs to everyone. The accountability is guaranteed
thanks to the typical mechanisms of the 3.0 web. Even
the film director and actor, Carlo Verdone has shared the
plea of the Selva: “Even I, along with my siblings Silvia
and Luca, feel a part of this family which is the Selva,” he
said, “We are children of a Siennese. Dad always brought
us here, we know the city well, we have lots of friends here,
we feel “Selvaioli”. Seeing these cracks getting longer
and wider really hurts,” the film director concluded “We
must do the utmost to preserve them. I will do my part!”.
quindi necessario riprendere la parte danneggiata oltre che
rimettere in stabilità la facciata. I contradaioli hanno così intrapreso
una nuova avventura per reperire i fondi necessari
ad avviare i lavori di restauro: attraverso il web è stata avviata
una campagna di crowdfunding attiva a questo indirizzo:
http://igg.me/at/SaveTheChurch. Qui è possibile reperire
tutte le informazioni su cosa è la Contrada, ascoltare le parole
del suo Priore, immergersi nell’atmosfera di vita contradaiola.
Il vantaggio è duplice: da una parte si sopperisce alla
mancanza di fondi pubblici, dall’altra si colma la distanza
tra i cittadini e il patrimonio artistico che appartiene a tutti.
E la trasparenza, grazie ai meccanismi tipici del web 3.0, è
garantita. Anche il regista e attore Carlo Verdone ha condiviso
l’appello della Selva: “Anche io mi sento parte con i
miei fratelli Silvia e Luca di questa famiglia che è la Selva
- ha detto -. Siamo figli di un senese. Papà ci ha sempre portato
qui, conosciamo bene la città, abbiamo qui tanti amici,
ci sentiamo selvaioli. Vedere queste crepe che avanzano e
si allargano rovinando gli affreschi fa male - ha concluso il
regista -. Dobbiamo fare il possibile per preservarli. Io farò
la mia parte!”.
- 47 -
The ruined
frescoes
Gli affreschi
rovinati

TUSCAN ROUTES I Abbazia di Sant’Antimo
by Salvatore La Lota Di Blasi, ph. Bruno Bruchi
ABBEY OF SANT’ANTIMO,
HISTORY AND LEGEND
ABBAZIA DI SANT’ANTIMO,
TRA STORIA E LEGGENDA
Night view
of the Abbey
Veduta notturna
dell’Abbazia
Traces of real life Middle Ages still surface in Tuscany
to tell us thousand-year-old stories of sacred buildings
and mysterious landscapes. In Montalcino, in
the province of Siena, such traces lead to an ancient Abbey
ruled by Olivetan monks. It’s the Abbey of Sant’Antimo, a
masterpiece of Tuscan Romanesque art. Nowadays it is possible
to attend various cultural activities here such as concerts,
courses in Gregorian chants and miniature painting.
Activities where art and music become one with prayer in its
purest meaning. Because, in general, art recalls divine beauty
in a real and true medieval journey which pilgrims and
the faithful can go on, stopping to sleep over at the monastic
quarters of Castelnuovo dell’Abate. More than a thousand
years old, legend has it that the Abbey of Sant’Antimo was
already built in the 9th century by Charlemagne with the
construction of a chapel. After a long period of decadence
started during the commune period, the Abbey rose again
only in 1870 thanks to seven restoration campaigns led by
the architect Giuseppe Partini. Like a spiritual workshop,
today Sant’Antimo reveals itself fully alive to its visitors who
can attend not only first class concerts but also learn Gregorian
chants or make miniature paintings on parchment
following the ancient manual “De Arte Illuminandi”. It is
also possible to attend seminars to learn about the techni-
- 48 -
Tracce di Medioevo vivo riaffiorano ancora oggi in Toscana
per raccontare la storia millenaria di edifici sacri
e paesaggi misteriosi. A Montalcino, in provincia
di Siena, tali tracce conducono in un’antica Abbazia, governata
da monaci olivetani. Parliamo dell’Abbazia di Sant’Antimo,
un capolavoro d’arte del romanico toscano. Qui è
possibile oggi partecipare a varie attività culturali tra cui
concerti, corsi di canto gregoriano e di miniatura. Attività
in cui arte e musica si fondono alla preghiera dal significato
più puro. Perché l’arte in genere richiama bellezza divina in
un vero e proprio viaggio medievale che pellegrini e fedeli
possono compiere sostando con pernottamento nella foresteria
monastica di Castelnuovo dell’Abate. Antica più di
mille anni, secondo la leggenda l’Abbazia di Sant’Antimo
sarebbe stata edificata già nel IX secolo da Carlo Magno con
la costruzione di una cappella. Dopo un lungo periodo di decadenza
iniziato in epoca comunale, l’Abbazia risorse solo
dal 1870, grazie a sette campagne di restauro guidate dall’architetto
Giuseppe Partini. Come un’officina spirituale, oggi
Sant’Antimo si presenta viva ai visitatori, i quali possono ivi
assistere non solo a concerti d’alto livello, ma anche imparare
il canto gregoriano o realizzare miniature su pergamena
seguendo l’antico manuale “De Arte Illuminandi”. È possibile
anche assistere a seminari per conoscere le tecniche

ques of making medieval icons. Along with this there is also
a didactic workshop regarding pharmaceutics. The herbal
tradition of the monastic pharmacies is born once more
at the Abbey of Sant’Antimo thanks to the preparation of
products made following ancient recipes and all made from
natural products. The pharmacy was set up in the Treasure
Hall and here, pilgrims, the faithful and tourists can buy
preparations for body care made from officinal herbs, olive
oil, red grapes, lavender and black pepper. Eventually,
taste some excellent beer branded Sant’Antimo produced
thanks to a secret recipe giving it a gold and amber colour.
Also on the list is a typical, local “amaro” liquor which the
monks produce with the essence of silver thistle. And it is
precisely this that would confirm the origins of the abbey
during the Carolingian epoch. It seems that the monks used
it for healing concoctions for the soldiers of Charlemagne’s
army, hit by the terrible plague before reaching their stop.
di realizzazione delle icone medievali. A questo si aggiunge
il laboratorio didattico della farmacia. La tradizione erboristica
delle farmacie monastiche rinasce nell’Abbazia di
Sant’Antimo grazie alla preparazione di prodotti realizzati
con antiche ricette e tutti a base di prodotti naturali. La farmacia
è allestita nella sala del tesoro e qui, pellegrini, fedeli
e turisti possono acquistare i preparati per la cura del corpo
a base di erbe officinali, olio d’oliva, uva rossa, lavanda e
pepe nero. Si può degustare infine dell’ottima birra marchiata
Sant’Antimo prodotta grazie ad una ricetta segreta
che fa in modo di renderla bionda e ambrata. Non manca
neanche il tipico amaro locale che i monaci produco con
l’essenza dell’Erba Carlina. Ed è proprio l’uso quest’ultima
che confermerebbe l’origine dell’abbazia all’epoca carolingia.
I monaci pare che la utilizzassero, infatti, per fare decotti
curativi per i soldati dell’esercito di Carlo Magno, colpiti
prima della sosta dal terribile morbo della peste.
Details interior
ed external
of the Abbey
Particolari interni
ed esterni
dell’Abbazia
Abbazia di Sant’Antimo
Opening hours:
1st November - 31st March: every day from 10.00am - 5.00pm
1st April - 31st October: every day from 10.00am - 7.00pm - Holy Mass: Sunday 10.00am
1 Novembre - 31 Marzo: tutti i giorni ore 10.00- 17.00
1 Aprile - 31 Ottobre: tutti i giorni ore 10.00- 19.00 - Santa Messa: Domenica ore 10.00
For information and booking:
Tel. +39 0577 286300
abbazia@antimo.it - foresterie@antimo.it
- 49 -

TUSCAN ROUTES I Castello Sonnino
by Giulio Saturnini
CASTELLO SONNINO
FROM HISTORY TO THE FUTURE
DALLA STORIA AL FUTURO
Castello Sonnino
from above
Il Castello Sonnino
visto dall’alto
Sometimes a place can become famous thanks to those
who live there. At other times, the opposite happens
and the beauty of an area plays its part in rendering
those who live there great. This is the case of Castello
Sonnino, located in the Municipality of Montespertoli at
crossroads between Florence, the Chianti and Val d’Elsa.
When it was built in the 13th century following the will of
the Ghibelline counts Alberti, its strategic position made it
immediately an ideal customs point between the Florentine
Chianti and the Sienese one. The Castle belonged to important
families throughout the centuries – amongst which also
that of Nicolò Machiavelli – until it was bought by the Sonnino
family in 19th century. At the beginning of the twentieth
century when it was occupied by the statesman Sidney
Sonnino, it hosted the most influential people of the time:
from King Umberto I to Giovanni Giolitti, from Vittorio
Emanuele III to Gabriele D’Annunzio. Today, thanks to the
work of the barons Alessandro and Caterina de Renzis Sonnino,
the Castle continues to live keeping its own heritage
intact and leading it into the future. As well as the historic
- 50 -
A
volte un luogo diventa celebre grazie a chi lo abita.
Altre volte succede il contrario, e la bellezza di un
territorio contribuisce a rendere grande chi vi si insedia.
Altre ancora, i due fenomeni si mescolano e danno
vita a una storia molto particolare. È il caso del Castello
Sonnino, situato nel Comune di Montespertoli al crocevia
tra Firenze, il Chianti e la Val d’Elsa. Quando nel ‘200 venne
costruito per volere dei ghibellini conti Alberti, la sua
posizione strategica ne fece fin da subito un’ideale dogana
tra il Chianti fiorentino e quello senese. Il Castello è appartenuto
nel corso dei secoli a importanti famiglie - tra cui
quella di Nicolò Machiavelli - fino ad essere acquisito nel
XIX secolo dai Sonnino. Nei primi del ‘900, quando fu abitato
dallo statista Sidney Sonnino, ha ospitato le personalità
più influenti dell’epoca: dal Re Umberto I a Giovanni Giolitti,
da Vittorio Emanuele III a Gabriele D’Annunzio. Oggi,
grazie al lavoro dei baroni Alessandro e Caterina de Renzis
Sonnino, il Castello continua a vivere conservando intatta
la propria eredità e proiettandola nel futuro. Oltre al valore
storico del complesso architettonico, l’eredità del Castello

value of the architecture, the Castle’s heritage is
kept in the family’s archives, rich in papers, documents
and heirlooms belonging to Sidney Sonnino.
These documents hold many anecdotes and secrets
regarding Italy’s entrance in the war in 1915 as well
as the congresses of Paris and Versailles. For over
two centuries the Castle has also been a large agricultural
production centre which still continues today
joining tradition and experimenting. Under the
label Castello Sonnino there are wines (Chianti and
Super Tuscan) and oils of various qualities but also
vinsanto, grappa, honey and many other products.
“Castello di Montespertoli”, as it is known in the
town, is open to tourists and visitors thanks to its
restaurant and guided tours of the cellars, with the
possibility of organizing events and staying in the
apartments of the historic dwelling of the family.
The latest challenge, in order of time, is the constitution
of the “Castel Sonnino International Education
Centre”: an educational itinerary dedicated
specially to sustainable agriculture and developed
thanks to the partnership with various foreign universities.
viene preservata nell’archivio di famiglia, ricco di
carteggi, documenti e cimeli appartenuti a Sidney
Sonnino. Essi conservano infatti molti aneddoti e
segreti relativi all’entrata in guerra dell’Italia nel
1915, nonché ai congressi di Parigi e Versailles.
Da più di due secoli il Castello è inoltre un grande
centro di produzione agricola, che prosegue ancora
oggi coniugando tradizione e sperimentazione.
Sotto il marchio Castello Sonnino si possono infatti
trovare vini (Chianti e Super Tuscan) e oli di diverse
qualità, ma anche vinsanto, grappa, miele e
tanti altri prodotti. Il “Castello di Montespertoli”,
come viene chiamato in paese, è aperto a turisti
e visitatori attraverso il suo ristorante e le visite
guidate delle cantine, con la possibilità di organizzare
eventi e soggiornare negli appartamenti della
dimora storica di famiglia. L’ultima sfida, in ordine
di tempo, è la costituzione del “Castello Sonnino
International Education Centre”: un percorso educativo
dedicato in particolare al tema dell’agricoltura
sostenibile e sviluppato grazie alla partnership
con numerose università straniere.
The barons Alessandro and Caterina
de Renzis Sonnino in Castle’s library
I baroni Alessandro e Caterina de Renzis
Sonnino nella biblioteca del Castello
The Castle’s vineyards in autumn
(ph. Andrea Vierucci)
Le vigne del Castello in autunno
(ph. Andrea Vierucci)
CASTELLO SONNINO
Via Volterrana Nord, 6
Montespertoli (FI)
Tel. +39 0571 609198
info@castellosonnino.it
www.castellosonnino.it
www.castellosonnino.org

TUSCAN CHARME & RELAX I Fattoria Agriturismo Collebrunacchi Le Filigare
by Carolina Natoli
FATTORIA
COLLEBRUNACCHI
THE REIGN OF THE WHITE TRUFFLE
IL REGNO DEL TARTUFO BIANCO
Fresh truffle
Tartufo fresco
Located in the heart of Tuscany, on the sweet hills
south of San Miniato, Fattoria Collebrunacchi is one
of those places which you never want to leave once
you have discovered them. Here, tradition and love for
the land and its fruits blend with the history of the estate
which has very distant origins: everything develops around
the ancient patronal house, Villa Formichini, a centuriesold
building which now has a Renaissance look typical of
the early 20th century. The lands on the property spread
out for about 130 hectares divided amongst the specialized
vineyard with a production of about 400hl of I.G.T. wine
(Typical Geographical Indication), 12 ha of olive groves with
old and new plants for a total of about 1,500 yielding 700kg
of I.G.P olive oil (Protected Geographical Indication), oil
seeds cultivations which alternate with cereals and 90 ha
for pasture. The Farm is run by Francesca Starnotti, a farming
entrepreneur who as well as dealing the with classic
products made on the estate, such as wine - produced in the
ancient cellars of the farm - honey, oil and jams, enhances
one of the most desired products of the hills of San Miniato,
- 52 -
Situata nel cuore della Toscana, nelle dolci colline a
sud di San Miniato, la Fattoria Collebrunacchi è uno
di quei luoghi che una volta scoperti non si vorrebbe
più lasciare. Qui la tradizione e l’amore per la terra ed i
suoi frutti si fondono con la storia della tenuta, che ha origini
molto lontane: tutto si sviluppa infatti intorno all’antica
sede padronale di Villa Formichini, struttura secolare che
attualmente si presenta con un aspetto rinascimentale tipico
dei primi anni del ‘900. I terreni della proprietà si estendono
per circa 130ha, suddivisi tra il vigneto specializzato con
una produzione di circa 400hl di vino I.G.T. (indicazione
geografica tipica), 12 ha di oliveto tra vecchi e nuovi impianti,
per un totale di circa 1500 piante che producono 700kg
di olio d’oliva I.T.P. (indicazione geografica protetta), coltivazioni
oleaginose che si alternano a quelle cerealicole e
90ha destinato al pascolo. La Fattoria è gestita da Francesca
Starnotti, imprenditrice agricola che oltre ad occuparsi dei
prodotti classici realizzati nella tenuta, quali il vino - trasformato
nelle antiche cantine delle aziende -, il miele, l’olio e
le marmellate, valorizza uno dei prodotti più ricercati delle

his majesty, the white Truffle of San
Miniato. Indeed, amongst the many
activities carried out on the estate in
collaboration with “Italy and Wine”,
Truffle Hunting is organized. It is
a real and true white truffle hunt
guided by expert truffle hunters accompanied
by their unfailing dogs.
During the hunt, the participants are
informed of the organoleptic properties
of the “white king” and their natural
environment, the various kinds
found in Tuscany and the right time
to go hunting for it including legends
and anecdotes about truffles. At the
end of this experience, Master chefs
prepare a guided tasting based on
fresh truffles starting an unforgettable
Truffle Tour. Moreover, lunches
with truffles are prepared on the
estate, wine-tastings where the wines
produced on the estate are matched
colline San Miniatesi, sua Maestà il
Tartufo bianco di San Miniato. Viene
infatti organizzata, tra le tante
attività proposte dall’azienda in collaborazione
con “Italy and Wine”, la
Truffle Hunting, una vera e propria
caccia al tartufo bianco guidata da
tartufai esperti accompagnati dai
loro infallibili cani. Durante la ricerca
vengono illustrate ai partecipanti
le proprietà organolettiche del “re
bianco” e del loro ambiente naturale,
le varie tipologie presenti in Toscana
e i relativi periodi di raccolta, includendo
leggende e aneddoti relativi al
tartufo. Al termine dell’esperienza,
Maestri chef realizzano una degustazione
guidata a base di tartufo fresco,
dando luogo ad un indimenticabile
Truffle Tour. Vengono inoltre realizzati
in azienda pranzi a base di tartufo,
wine-tasting dove vini prodotti
The outside of
Fattoria Collebrunacchi
L’esterno di
Fattoria Collebrunacchi
Truffle dog
Cane da tartufo
Risotto with truffle
Risotto al tartufo
- 53 -

with the truffles, cooking lessons to
discover all the secrets to serve this
fruit in the best possible way. But
the surprises at Fattoria Collebrunacchi
do not end here! The Villa’s
park is full of attractions such as the
chapel of San Jacopo al Colle with
ancient sacred paintings kept in it
and the vast and rich aviary with a
huge variety of birds in their natural
environment. It is also possible
to stay in this corner of paradise to
enjoy all the peace and quiet of nature:
within the estate there are three
apartments created from the refurbishment
of an old barn, each one carefully
furnished and with all amenities
to feel at home when on holiday.
in azienda vengono abbinati piatti
al tartufo, lezioni di cucina per scoprire
tutti i segreti per servire questo
meraviglioso frutto al meglio. Ma le
sorprese della Fattoria Collebrunacchi
non finiscono qui! Il parco della
Villa è ricco di attrattive, tra cui la
cappella di San Jacopo al Colle, che
al suo interno conserva antichi dipinti
sacri, e la vasta e ricca uccelliera,
dove si possono ammirare un’ampia
varietà di uccelli nel loro ambiente
naturale. È inoltre possibile soggiornare
in questo angolo di paradiso per
godere della tranquillità della natura:
all’interno della Fattoria di trovano
infatti tre appartamenti ricavati dalla
ristrutturazione del vecchio granaio,
ognuno accuratamente arredato e dotato
di ogni comfort, per sentirsi in
vacanza come a casa propria.
Truffle dogs
Cani da tartufo
Truffle tagliatelle
Tagliatelle al tartufo
Another part of the Villa
Un altro particolare della Villa
FATTORIA
COLLEBRUNACCHI
Via Gello, 32
San Miniato (PI)
Tel. +39 0571 409513
info@fattoriacollebrunacchi.com
www.fattoriacollebrunacchi.com
- 54 -

OLIO
EXTRAVERGINE
DI OLIVA
BIOLOGICO
100%ITALIANO
WE ARE JUST
10 KM / 6,2 MILES
FROM
FLORENCE
DOWN TOWN
FLOS
OLEI
2O 17
THE BEST
EXTRA VIRGIN
OLIVE OIL
OF THE YEAR
AZIENDA
AGRICOLA
BIOLOGICA
www.fattoriaramerino.com
info@fattoriaramerino.com
Via Roma 404
50012 Bagno a Ripoli - Firenze - Italia
Tel 0039 (0)55 631520
P.iva 02295800482

TUSCAN FOOD I Il tortello mugellano
by Maria by Maddalena Giuliana Cantini Grossi
MUGELLO: “TORTELLO”
AND TRADITION
MUGELLO: “TORTELLO” E TRADIZIONE
THE TYPICAL PRODUCT KNOWN WORLD-WIDE / IL PRODOTTO TIPICO CONOSCIUTO NEL MONDO
Mugello is one of the greenest areas in Tuscany and its food and
wines are of the highest quality but amongst all of them one in
particular stands out above the rest: the potato “tortello”. An
especially light stuffed dough with the most delicate, lightly seasoned potato
filling, a tradition preserved in the knowing hands of expert cooks
who rarely share their secret. This typical product is the fruit of farming
traditions: the first documents mentioning it date back to the first half of
the 19th century when the potato “tortello” became a sort of variant of
the chestnut-filled one (which is still produced but in lesser quantities)
thus a very poor dish which however immediately distinguished itself
for its softness making it blend perfectly with a meat sauce. It has been
some time now that the fame of this dish from Mugello has crossed its
borders, so much so that many, even those coming from distant places,
claim the recipe. The Mugello Delegation of the Accademia Italiana
della Cucina has come up with the answer to this request; after a careful
research carried out in the area and after having heard the advice of various
experts, it presented the recipe of the traditional “tortello” which
can be found in the publication of the name “Il tortello tradizionale”
(The Traditional “Tortello”). Even Lauren Manuel McShane, a south-
African blogger was so bewitched that she wrote all about her trip to
the hometown of the Mugello “tortello” in her thetravelmanuel.com …
never had it gone so far!
Il Mugello è uno dei territori più verdi della Toscana ed i suoi prodotti
enogastronomici sono di grande qualità, ma fra tutti ormai da sempre
ne spicca uno in particolare: il tortello di patate. Una pasta ripiena
di particolare leggerezza con all’interno una delicatissima farcitura di
patate leggermente condita, tradizione custodita nelle sapienti mani di
cuoche esperte che difficilmente svelano il loro segreto. Questo prodotto
tipico è frutto della tradizione contadina: i primi documenti che ne
parlano risalgono alla prima metà dell’Ottocento, quando il tortello di
patate diventa una sorta di variante di quello a base di castagne (che si
produce tutt’ora, ma in quantità minori) un piatto quindi molto povero
che però da subito si è distinto per la sua morbidezza che lo fa sposare
perfettamente con il ragù di carne. La fama di questo piatto mugellano
ha da tempo oltrepassato i propri confini, tanto che in molti, anche
provenienti da luoghi lontani, ne reclamavano la ricetta. A rispondere
a questa richiesta ci ha pensato la Delegazione del Mugello dell’Accademia
Italiana della Cucina, che dopo un’attenta ricerca fatta sul territorio
e dopo aver sentito i pareri di numerosi esperti, ha presentato la ricerca
del tortello tradizionale che si può trovare nella pubblicazione che
prende proprio questo nome “Il tortello tradizionale”. Anche Lauren
Manuel McShane, blogger sudafricana, ne è rimasta stregata, tanto che
nel suo thetravelmanuel.com ha raccontato il suo viaggio nella patria del
tortello mugellano che….non era mai arrivato così lontano!
- 56 -

- 57 -

TUSCAN PEOPLE I Intervista a Beatrice Venezi
by Silvana Iannaccone
BEATRICE VENEZI’S MAGIC
BATON DRAWS YOUTHS
TO CLASSICAL MUSIC
LA MAGICA BACHETTA DI BEATRICE VENEZI
AVVICINA I GIOVANI ALLA MUSICA CLASSICA
On the podium she exudes harmony and elegance as
she does in life. Every time Beatrice Venezi, main
conductor of the Scarlatti Young Orchestra, interprets
a piece of music she remembers the hands of her maestro
Piero Bellugi of whom she says, “He seemed to radiate
the very music, it was something more than just a mere musical
repetition, it was really and truly a creative act”. Born
in Lucca in 1990, she started her artistic itinerary at seven
reaching Milan where she graduated from the Giuseppe
Verdi Conservatory. An itinerary similar to that of Giacomo
Sul podio fonde armonia ed eleganza, così come nella
vita. Beatrice Venezi, principale Direttore dell’Orchestra
Scarlatti Young, ogni volta che interpreta un’opera
ricorda le mani del suo maestro Piero Bellugi dalle quali
”Sembrava emanasse la musica stessa, era qualcosa d’altro
rispetto alla semplice replicazione musicale, era un vero e
proprio atto creativo”. Nata a Lucca nel 1990, comincia il
suo percorso artistico a sette anni, fino ad arrivare a Milano
dove si laurea al Conservatorio Giuseppe Verdi. Una strada
simile a quella di Giacomo Puccini, con alcuni tratti comu-
- 58 -

Puccini, with some traits in common such as the artistic
sensitivity of bringing innovations to classical music. Puccini,
who deeply loved all his women, is Beatrice Venezi’s
main passion and interest. Her mission is inspired by the
important innovations brought about by the Maestro. Her
aim is to draw an increasingly younger public towards classical
music through Puccini’s involving theatrical sense, lover
of the modernity in Italian traditions. Beatrice Venezi’s love
for Giacomo Puccini has made her the ambassador of his
operas in the world also through the Fondazione Festival
Pucciniano. At the theatre in Torre del Lago, during a break
in the rehearsals of La Rondine, she fills the room with her
energy, interspersing our conversation with natural friendliness.
Can classical music open up to new technologies? “It
has already opened to new technologies, it can do it further
also for everything that regards the staging of an opera or directing
in general; what is fundamental is that the product of
the classical music must not be misrepresented”. Is the world
of music conductors still male-dominated? “Unfortunately
yes! Even the few women there tend to flex their muscles.
From my point of view equality is shown with talent and professional
competence, not adopting male attitudes, otherwise
we are mortifying that wealth the difference between men
and women is”. How can young people be drawn to classical
music? “Starting from studying music at school. Even
theatres could make the world of music known from back
stage. Especially children; when they manage to actually
see the backstage, everything becomes magic to their eyes”.
ni, come la sensibilità artistica di portare innovazione nella
musica classica. Puccini, che amò profondamente tutte le
sue donne, è la passione e l’interesse principale di Beatrice
Venezi. La sua missione è ispirata dalle grandi innovazioni
portate dal Maestro. Il suo obiettivo è far avvicinare un
pubblico sempre più giovane alla musica classica attraverso
il coinvolgente senso teatrale di Puccini, amante della modernità
nella tradizione italiana. L’amore di Beatrice Venezi
per Giacomo Puccini l’ha resa ambasciatrice delle sue opere
nel mondo, anche attraverso la Fondazione Festival Pucciniano.
Nel Teatro di Torre del Lago, durante un intervallo
dalle prove della Rondine, riempie la stanza con il suo dinamismo,
punteggiando la nostra conversazione con naturale
disponibilità. La musica classica potrebbe aprirsi alle nuove
tecnologie? “Si è già aperta alle nuove tecnologie, potrebbe
farlo ulteriormente anche per tutto ciò che riguarda la messa
in scena di un’opera o di una regia in generale, fondamentale
è che non venga snaturato il prodotto della musica classica”.
Il mondo dei direttori d’orchestra resta maschile? “Purtroppo
sì! Anche le poche donne che ci sono tendono a mostrare
i muscoli. Dal mio punto di vista la parità si mostra con
il talento e la professionalità, non adottando atteggiamenti
maschili, altrimenti mortifichiamo la ricchezza delle nostre
diversità rispetto agli uomini”. Come si possono avvicinare i
giovani alla musica classica? “Partendo dall’educazione musicale
nelle scuole. Anche i teatri potrebbero far conoscere il
mondo della musica dietro le scene, nel backstage. Specialmente
i bambini quando riescono ad avere un contatto con il
dietro le quinte, ai loro occhi tutto diventa magico”.
- 59 -

THE WAY WE WERE
ph. Archivio Studio Mercatali
A
place which has contributed to the history of Florence at the end
of the last century is surely Caffè Strozzi. Opened in 1985 in the
square bearing the same name, it was the project of a group of
businessmen led by Armando Casodi, he who, back in those ‘drinking’
years, was called The King of the Night. “I remember those times with
great enthusiasm,” he tells us. The café restaurant Doney in via Tornabuoni
was up for sale to make place for Beltrami, the shoe shop. And
up for sale too was the Bar Centrale right opposite, precisely at Piazza
Strozzi. Who can forget that bar with its famous billiard rooms? These
businessmen decided to take over the two companies. The restaurant
permit was transferred
to Bar Centrale
and the new Caffè
Strozzi was born right
on those premises and
immediately became
the landmark for figures
of all sorts as
they passed through
Florence. The bar was
later sold to Giorgio
Armani who opened
his Emporio. But that
is another story.
Caffè Strozzi, 1985
Solvi Stübing, la bionda della Birra Peroni
con Sergio Mengoni
Edwige Fenech, Paola Penzo e Gino Paoli
Enrica Bonaccorti e Luciano De Crescenzo
Mimmo Modugno, 1962
Vincenzo Buonassisi e Lusciano de Crescenzo
con una giovane attrice
Caffè Strozzi, 1985
Giorgio Armani riceve da
Armando Casodi
lo storico libro con le firme dei
Raffaele più Nizza, illustri 1968 clienti di Doney
Un locale che ha fatto la storia di Firenze alla fine dello scorso secolo
è sicuramente il Caffè Strozzi. Nato nel 1985 nell’omonima piazza,
fu il progetto di un gruppo di imprenditori guidati da Armando
Casodi, colui che era chiamato in quegli anni ‘da bere’ il Re della notte.
“Ricordo quel periodo con grande entusiasmo” - ci dice. Il Caffè ristorante
Doney di via Tornabuoni era in vendita per fare posto al negozio di scarpe
Beltrami. E in vendita era anche il dirimpettaio Bar Centrale appunto su
Piazza Strozzi. Chi non ricorda quel bar con le sue celebri sale da biliardo?
Questi imprenditori decisero di rilevare le due aziende. La licenza di
ristorazione fu trasferita al Bar Centrale e in quei volumi nacque appunto
il nuovo locale Caffè Strozzi che da subito fu punto di riferimento per numerosi
personaggi di passaggio a Firenze. Il locale fu poi ceduto a Giorgio
Armani che aprì il suo Emporio. Ma questa è un’altra storia.
- 60 -

Ci sono momenti che hanno un sapore speciale
OGNI SORSO
UN’EMOZIONE
www.famigliacecchi.it

SPECIAL EVENT I Rolling Stones a Lucca
by Elisabetta Failla, ph. Elena di Vincenzo
Un luogo caro ai fiorentini per
il suo “cinema dei ragazzi”
ROCK-DREAMING UNDER
THE WALLS OF LUCCA
UN SOGNO ROCK SOTTO LE MURA DI LUCCA
MEMORIES OF A LIFETIME SANG BY THE AMAZING ROLLING STONES / I RICORDI DI UNA VITA CANTATI DAI MITICI ROLLING STONES
The set design
of the sole Italian
date of the
NoFilterTour of
the Rolling Stones
La scenografia
nell’unica tappa
italiana del
NoFilterTour dei
Rolling Stones
If it hadn’t really happened last 23rd September it would
still seem folly. But the amazing Rolling Stones have really
performed in Lucca in front of 56 thousand spectators,
55 thousand under the bleachers of the Balilla explaying
field, the other thousand in the sky box reserved
for the sponsors, authorities and VIPs, right under the famous
Walls. Maybe a dream for Mimmo D’Alessandro too,
the organizer of the twenty-year-old Lucca Summer Festival
who had proposed the concert to the band already in 2014
after their performance at Circo Massimo in Rome. The
answer was “no” but D’Alessandro never gave up and at the
end that much-awaited-for “yes” arrived. “I think I must
have stressed them out,” he says, “but we mustn’t forget
that when we are abroad and we speak of Italy, especially
of Tuscany, this helps to convince artists like The Rolling
Stones to come here. Even if it was no easy feat.” And so
Lucca, the only Italian date for the NoFilterTour, for one
night was transformed into a rock capital hosting the historic
band able to unite fans of all ages in an unexpected
location and spectacular at the same time. Mick Jagger and
- 62 -
Se non fosse realmente accaduto lo scorso 23 settembre
sembrerebbe ancora oggi una follia. Ma i mitici
Rolling Stones si sono davvero esibiti a Lucca davanti
a 56 mila spettatori, 55 mila sotto gli spalti nell’ex campo
Balilla, gli altri mille negli sky box riservati a sponsor, autorità
e vip, proprio sotto le famose Mura. Un sogno forse
anche per Mimmo D’Alessandro, patron del ventennale
Lucca Summer Festival, che propose alla band il concerto
in questa città già nel 2014 al termine della loro esibizione
al Circo Massimo di Roma. La risposta fu “no” ma D’Alessandro
non si è mai arreso e alla fine quel “sì” tanto atteso
è arrivato. “Credo di averli presi per stress - ha raccontato -,
ma non dobbiamo dimenticare che quando fuori dal nostro
paese si parla di Italia, di Toscana in particolare, questo aiuta
a convincere artisti come i Rolling Stones a venire da noi.
Anche se l’impresa, alla fine, non è stata certo facile”. E così
Lucca, unica data italiana del NoFilterTour, per una notte
si è trasformata nella capitale del rock ospitando la storica
band capace di unire fans di tutte le età in un luogo inedito
e al tempo stesso spettacolare. Mick Jagger e compagni non

company gave it all they had on stage performing
in a concert which, in twenty songs in two hours,
covered fifty years of their career sending their
fans in ecstasy. Those very fans who had peacefully
invaded Lucca already the day before pouring in
the streets of the centre while many, young ones
and not so young, slept in tents the night before
to assure the places nearest the stage to see the
ultra-seventy-year-old rock quartet, who have never
failed to amaze in spite of their age, as close as possible.
“Ciao Lucca, ciao Toscana, ciao Italia. Come
state tutti? Questa è la prima volta che suoniamo
in Toscana,” said Mick Jagger in a near-perfect Italian
entering upon stage wearing a shiny golden
lamè jacket and purple shirt. Jagger often spoke
in Italian between songs also using terms in the
Florentine dialect, proposing even the Italian cover
A tears goes by. The audience went into a frenzy
right from the first notes of Sympathy for the Devil
followed by It’s only rock n’roll (but I like it), ready
to enjoy that fantastic musical excursus ending
with Brown Sugar and (I can’t get no) Satisfaction.
A long night of rock which Lucca will never forget.
si sono certo risparmiati sul palco esibendosi in un
concerto che, attraverso venti canzoni in due ore di
spettacolo, ha ripercorso cinquant’anni della loro
carriera mandando in estasi i fans. Proprio quei
fans che già dal giorno prima avevano invaso pacificamente
Lucca riversandosi fra le strade del centro
mentre in tanti, giovani e meno giovani, hanno
dormito accampati la notte precedente per accaparrarsi
i posti più vicini al palco e vedere da vicino il
quartetto di ultrasettantenni del rock che non ha
smesso di stupire nonostante l’età. “Ciao Lucca,
ciao Toscana, ciao Italia. Come state tutti? Questa
è la prima volta che suoniamo in Toscana” ha detto
Mick Jagger in un italiano quasi perfetto entrando
in scena indossando una luccicante giacca di lamé
dorato e camicia viola. Jagger ha parlato spesso in
italiano tra una canzone e l’altra, usando anche
termini del dialetto fiorentino, riproponendo addirittura
la cover italiana di A tears goes by. Pubblico
in delirio fin dalle prime note di Sympathy for the
devil seguita da It’s only rock’n’roll (but I like it),
pronto a gustarsi quel fantastico excursus musicale
terminato con Brown sugar e (I can’t get no) Satisfaction.
Una lunga notte del rock che Lucca ricorderà
per sempre.
In the photos:
the four rockers
on stage in Lucca
Nelle foto:
i quattro rockers
sul palco di Lucca
- 63 -

SPECIAL EVENT I Premio Fuoriclasse 2017
by Vittorio Rossi, ph. Canio Romaniello - Silverhub
ANDREA BOCELLI RECEIVES
PREMIO FUORICLASSE 2017
PREMIO FUORICLASSE 2017 AD ANDREA BOCELLI
SELF-CRITICAL, MODEST, GRAND BOCELLI: “NEVER HAVE BEEN THE FIRST IN CLASS,
THIS ACKNOWLEDGEMENT WOULD HAVE MADE MY PARENTS HAPPY”
AUTOIRONICO, UMILE, GRANDISSIMO BOCELLI: “MAI STATO PRIMO DELLA CLASSE,
QUESTO RICONOSCIMENTO FAREBBE FELICI I MIEI GENITORI”
For the first time, Tuscany has
been the seat of the Premio
Fuoriclasse. Not only. But also
the first edition, in its ten years of
existence, where a Tuscan has been
awarded. The prize was born in 2006
as a project by Roberto Castagner, a
grappa entrepreneur from Treviso
together with a wine-making entrepreneur
Bernardo Piazza. Castagner’s
distinctive trait, apart from
his love of innovation, is the spirit
of solidarity which drives him to
be close to those less fortunate starting
solidarity initiatives in which
he often involves his large group of
faithful entrepreneurial, artist and
communicator friends. This tenth
edition, which took place in Versilia
at Forte dei Marmi chose Andrea Bocelli
as the Fuoriclasse 2017. Thus,
his name now goes alongside the
Per la prima volta la Toscana
è stata sede del Premio Fuoriclasse.
Non solo. Ma anche
la prima, in 10 anni di vita, in cui è
stato premiato un toscano. Il premio
nasce nel 2006 su progetto di Roberto
Castagner imprenditore trevigiano
della grappa insieme all’imprenditore
vitivinicolo Bernardo Piazza. Il
tratto distintivo di Castagner, oltre
all’amore per l’innovazione, è lo
spirito di solidarietà che lo spinge
ad essere vicino ai meno fortunati
avviando azioni di solidarietà nelle
quali spesso coinvolge il nutrito
gruppo di fedelissimi amici imprenditori,
artisti, comunicatori. Questa
decima edizione, che si è svolta in
Versilia a Forte dei Marmi, ha visto
come Fuoriclasse 2017 Andrea
Bocelli. Il suo nome si è affiancato
così ai precedenti vincitori: Vittorio
Roberto Castagner con Andrea Bocelli
- 64 -

Ingresso bagno Alpemare
Andrea e Veronica Bocelli
previous winners: Vittorio Feltri,
Marcello Lippi, Virna Lisi, Alberto
Bauli (of the panettoni), Carlo Rubbia,
Anna Fendi, Red Canzian (of
the Pooh), Bruno Vespa and Arrigo
Cipriani. This latest addition to the
Premio Fuoriclasse, which was given
at the historic bathing establishment
Alpemare, only recently the property
of the Bocelli family, is enriched
with a personality of great artistic
and moral caliber. The nearly 50
members of the Adjudicating Board,
including Giovanni Rana (of the
tortellini) and Riccardo Illy (of the
coffee) attending the evening, chose
Andrea Bocelli. At this encounter,
where the Maestro then performed
for friends at the piano, there was
quite a large group of entrepreneurs
and industrialists including Franco
Costa and Andrea Angelucci,
young CEO for Porche in Tuscany.
Crowning all this was an elegant and
“tasty” dinner enriched with Prosecco
“Giallo” by Castagner and the
wines – Vermentino above all else –
which the same Andrea Bocelli produces
with his brother in our region.
Maria Cristina Russo, Franco Costa e Veronica Bocelli
Francesco Barberini e Nina Gullenn
Feltri, Marcello Lippi, Virna Lisi,
Alberto Bauli (quello dei panettoni),
Carlo Rubbia, Anna Fendi, Red Canzian
(quello dei Pooh), Bruno Vespa
e Arrigo Cipriani. Con quest’ultimo
personaggio il Premio Fuoriclasse,
che è stato consegnato nello storico
bagno Alpemare da poco proprietà
della famiglia Bocelli, si arricchisce
di una personalità di grande levatura
artistica e morale. I circa 50 membri
della Giuria, tra cui Giovanni Rana
(quello dei tortellini) e Riccardo Illy
(quello del caffè) presenti alla serata,
hanno scelto appunto Andrea Bocelli.
All’incontro, dove il Maestro si è
poi esibito per gli amici al pianoforte,
era presente un nutrito gruppo
di imprenditori e industriali tra cui
Franco Costa e Andrea Angelucci
giovane amministratore delegato della
Porche in Toscana. A corollario di
tutto un’elegante e “gustosa” cena
arricchita dal Prosecco “Giallo” di
Castagner e dai vini - Vermentino su
tutti - che lo stesso Andrea Bocelli
produce con il fratello nella nostra
regione.
Riccardo Illy, Giovanni Rana, Roberto Castagner e Carla Fendi
Andrea Bocelli al
piano per gli amici
Some moments of the evening on the
“noble sands” of Forte dei Marmi
Alcuni momenti dela serata sulle
“sabbie nobili” di Forte dei Marmi
- 65 -
Un momento della cena sulla spiaggia

SPECIAL EVENT I XIII Raduno Vele Storiche Viareggio
by Gianni Mercatali, ph. Marco Traniotti
HISTORIC SAILING
BOATS IN VERSILIA
VELE STORICHE IN VERSILIA
A CULTURAL HERITAGE OF BOATS / UN PATRIMONIO CULTURALE RAPPRESENTATO DA QUESTE IMBARCAZIONI
Vistona, Oenone
and other sails with
the background of
the Apuane Alps
Vistona, Oenone
e altre vele con lo
sfondo delle
Alpi Apuane
Nearly 400 kilometres of coastline where two seas
meet: the sea of Ligura and the Tyrrhenian, one of
the four historic Marine Republics, the seven islands
of the archipelago and various harbours make Tuscany
a region with a strong marine vocation. And not just that.
Viareggio, other than being a traditional holiday resort, is
the headquarters of important shipyards where the most
beautiful boats in world are made. And it is right here in
this city of Versilia that, in 2005, the Historic Sailing Boats
- 66 -
Quasi 400 chilometri di coste in cui si incontrano i
due mari di Liguria e Tirreno, una delle quattro storiche
Repubbliche Marinare, le sette isole dell’arcipelago
e numerosi porti, fanno della Toscana una regione
a grande vocazione marinara. Non solo. Viareggio, oltre ad
un tradizionale luogo di villeggiatura, è sede di importanti
cantieri navali dai quali escono tra le più belle barche del
mondo. Ed è proprio in questa città della Versilia che nel
2005 è nata l’Associazione Vele Storiche che riunisce arma-

Association was born bringing together
ship owners, navigators and enthusiasts
with the aim of developing
and promoting the spirit and tradition
of vintage and historic yachting
and the cultural heritage these boats
represent. The current president is
Gianni Fernandes, who leads it together
with his Ilda, a boat launched in
1946 from the Recco Shipyard. The
design is not common starting from
the stern which is not like the majority
of the sailing boats but it is like
a canoe, with the external helm that
goes all along the right-hand side up
to under the flotation ending at the
beginning of the keel. In reality, its
name at the launching was Ciumbin,
which in the Genoese dialect means
seagull. Restored in 1976 at the Romoli
shipyard in Livorno, it then
became the boat belonging to the
Fernandes Cioni family after its first
tori, navigatori e appassionati, con
l’obiettivo di valorizzare e promuovere
lo spirito e la tradizione dello
yachting d’epoca e storico e del patrimonio
culturale che queste imbarcazioni
rappresentano. Attualmente è
presieduta da Gianni Fernandes, che
la guida insieme alla sua Ilda, una
barca varata nel 1946 dal cantiere
di Recco. Il disegno non è comune,
a cominciare da poppa che non è
come la maggior parte delle barche
a vela ma come quella di una canoa,
con il timone esterno che prosegue
lungo la linea del dritto fin sotto il
galleggiamento fermandosi all’inizio
della chiglia. In realtà al varo il suo
nome era Ciumbin, che in dialetto
genovese significa gabbiano. Restaurata
poi nel 1976 dal cantiere Romoli
di Livorno, da quella prima uscita in
mare è diventata la barca di famiglia
Fernandes Cioni. In banchina e in
regata anche una goletta ottocente-
Bufeo Blanco,
Patience, Oenone
Alcyone, Kipawa,
Gometra, Margaret
Ilda in regatta
Ilda in regata
- 67 -

sail at sea. On the dock and in the
regata there was also a 19th century
schooner Pandora and Orion dated
1910, Orianda and Vistona, both
dated 1937, Gometra dated 1925.
Moreover, a fleet of International
5.5 metre Class boats, the training
boats with the cadets of the Navy
and those built at the Sangermani
shipyard which have competed for
the Trophy dedicated to them. Last
October, more than 50 vintage and
classic sailing boats with crews of
over 400 people animated the docks
of the Versilia Nautical Club on the
occasion of the XIII edition of Raduno
Vele Storiche Viareggio. It was a
unique occasion where to admire all
of them thanks to the formula “welcome
aboard” which, in some cases,
made it possible to go on board to
closely discover the features. Joining
these were about twenty vintage cars
selected thanks to the support of
sca Pandora e Orion del 1910, Orianda
e Vistona, entrambe del 1937, Gometra
del 1925. Presente una flotta
di scafi della Classe 5.50 metri stazza
internazionale, le barche scuola con i
cadetti della Marina Militare e quelle
costruite dal cantiere Sangermani,
che si sono contese il Trofeo a loro
dedicato. Lo scorso mese di ottobre
oltre 50 barche a vela d’epoca e classiche
con oltre 400 persone di equipaggio
hanno animato le banchine
del Club Nautico Versilia in occasione
della XIII edizione del Raduno
Vele Storiche Viareggio. E’ stata
un’occasione unica per ammirarle
tutte grazie alla formula ‘benvenuti a
bordo’, che in alcuni casi ha consentito
anche di salire a bordo per scoprirne
da vicino le caratteristiche. A
queste si sono aggiunte una ventina
di auto storiche selezionate grazie al
supporto del CAMET, il Club Auto
Ilda in the harbor
Ilda nel porto
Chaplin, Orion, Vistona
Chaplin, Orion, Vistona
- 68 -

CAMET, (Club Auto Moto d’Epoca
Toscano - Tuscan Vintage automobiles
and motorbikes club). For the
first time a jury made up of, amongst
others, Raffaello Napoleone, CEO of
Pitti Immagine and Massimo Ruffilli,
ordinary professor of industrial
design and president of the Automobile
Club of Florence, compared
the two concepts of elegance in an
extraordinary open-air museum.
Cars were awarded the Eleganza
VSV award, the prestigious trophy
Il Bisonte went to the boats, donated
by the Florentine maison, leader in
the leather bags industry. The wooden
boats, launched starting from
the Twenties, took part in the three
scheduled regattas following triangular
and coastal routes located in front
of the beaches of Versilia. It was a
great celebration of the sea and its
traditions gathering all enthusiasts
of seamanship and vintage cars.
Moto d’Epoca Toscano. Per la prima
volta una giuria di cui facevano parte,
fra gli altri, Raffaello Napoleone
amministrazione delegato di Pitti
Immagine e Massimo Ruffilli, professore
ordinario di disegno industriale
e presidente dell’Automobile Club di
Firenze, ha confrontato i due concetti
di eleganza in uno straordinario
museo all’aperto. All’auto è stato
attribuito il Premio Eleganza VSV,
all’imbarcazione il prestigioso trofeo
Il Bisonte, donato dalla Maison
fiorentina leader nella borsetteria
di pelle. Le imbarcazioni in legno,
varate a partire dagli anni Venti,
hanno partecipato alle tre regate in
programma, su percorsi a triangolo e
costieri posizionati davanti alle spiagge
della Versilia. È stata una grande
festa del mare e delle tradizioni che
ha richiamato tutti gli appassionati
di marineria e auto d’epoca.
Dragonera
Dragonera
The sails rest on the dock
Le vele riposano in banchina

MADE IN TUSCANY I La vodka biologica toscana by Luca Pecorini
VKA, A GRAIN
AND A DROP
OF PURE WATER
VKA, UN CHICCO DI GRANO
E UNA STILLA DI ACQUA PURA
THE BIRTH OF THE “SPIRIT” OF MUGELLO / COME NASCE LO “SPIRITO” DEL MUGELLO
Organic grain, pure water from
Mugello and a Tuscany one
would never imagine. Thus
the birth of the organic and glutenfree
Vodka which is making its mark
in the world under the acronym
VKA. An absolutely new product in
our agro-culinary heritage. A product
proposed for global consumption
without giving up an exquisitely
Tuscan essence, a tip for those who
talk about globalization. The whole
project is based upon a daring concept:
essentiality. Primordial are
the elements it is made of: a grain
of wheat and a drop of pure water.
Basic ingredients, archaic synonym
of what is necessary. The result is a
smooth, fresh and mineral distillate.
A vodka with a Tuscan spirit, able
to disrupt the paradigms of international
tastings such is its sensational
digestibility. It may sound weird that
such a kind of product can be born in
this land but Mugello is able to give
unexpected emotions. Taste it neat,
Grano biologico, acqua in purezza
del Mugello e una Toscana
che non t’aspetti. Nasce
così la Vodka biologica e gluten free
che si sta affermando nel mondo
sotto l’acronimo VKA. Un’assoluta
novità nel nostro patrimonio agrogastronomico.
Un prodotto che si
propone ai codici di consumo globali
senza rinunciare a un’essenza squisitamente
toscana, spunto per chi parla
di glocalizzazione. Il cardine del
progetto si sintetizza in un concetto
ardito: l’essenzialità. Primordiali gli
elementi costituenti: un chicco di
grano e una stilla di acqua pura. Ingredienti
basilari, sinonimo arcaico
di indispensabile. Il risultato è un
distillato setoso, fresco e minerale.
Una vodka con la Toscana nello spirito,
capace di sconvolgere i paradigmi
delle degustazioni internazionali tale
è la sua dirompente digeribilità. Può
suonare curioso che un prodotto di
questa natura possa nascere in questa
terra, ma il Mugello è in grado di
regalare emozioni inattese. Gustatela
The packaging
Il packaging
- 70 -

as Andrea Grignaffini recommends,
preferably in a chalice shaped like
a tulip, previously cooled with ice.
VKA comes in a crystal glass bottle,
without any distracting graphics,
having a seal of the same essence,
a tinkling glass top in line with the
concepts of transparency and essentiality.
In it is all the mineral craving
that Tuscan cereals can give us, all
the elegance this land continues
to lavish, all the marvel you never
thought possible to sip. The most
prestigious and exclusive Italian, English,
American, Russian, German,
Swiss and Scandinavian mixology
clubs do not hesitate to show “our”
VKA, the organic Tuscan vodka, in
their prestigious and magnificent
bottle show cases and propose very
modern bio-cocktails but also ready
to use it as an ingredient in an iconic
in purezza, come caldeggia Andrea
Grignaffini, possibilmente in un calice
che nella forma evochi un tulipano,
precedentemente rinfrescato con
ghiaccio a perdere. VKA è contenuta
in una bottiglia di vetro cristallino,
distratta ad ogni esercizio grafico,
con la chiusura della stessa essenza,
un tintinnante tappo in vetro che
insiste per continuità con i concetti
di trasparenza ed essenzialità. Dentro
di essa tutta la minerale concupiscenza
che i cereali toscani sanno
donarci, tutta l’eleganza che questa
terra continua a profondere, tutta la
meraviglia che non pensavate si potesse
sorseggiare. I più prestigiosi ed
esclusivi locali di mixology italiani,
inglesi, statunitensi, russi, tedeschi,
svizzeri, scandinavi, non esitano ad
esibire nelle loro prestigiose e regali
bottigliere la “nostra” VKA, vodka
biologica toscana, e proporre degli
attualissimi bio-cocktails, ma anche
pronti a declinarla in un iconico Vod-
A transparent distillate
Un distillato trasparente
Andrea Grignaffini tastes
the distillate neat at “Atrium”
of Four Seasons Florence
Andrea Grignaffini degusta il
distillato in purezza all’Atrium
del Four Seasons Firenze
Presentation at Taste
Presentazione a Taste
- 71 -

Vodka Martini or a very modern Moscow-Mule.
Today VKA is a vibrant
reality for the most demanding and
eclectic consumers; the subtle and
seraphic texture clearly returns the
perception of a docile spirit and never
trivial. Reassuring fragrances of
barns swing between the freshness
of a crisp apple and a distant aroma
of juniper. The sip is succulent and
is highlighted with dot-like minerality
with summery outlines such as
helichrysum and sage flowers typical
of our fields. If there is a secret, it
lies in the care put in the sowing,
cultivating and reaping, with ancient
wisdom, harvests of tender wheat
which reassure us in their names,
Sieve, Verna and Bologna and to
consign them from the hands of the
farmer to that of the distiller with
ancient respect and devotion. And if
this makes your mouth water, bread,
butter, anchovies and VKA as a reminder
of an archaic, chic and basic
snack.
ka Martini o in un attualissimo Moscow-Mule.
Oggi VKA è una vibrante
realtà nella quale si riconoscono i
più esigenti ed eclettici consumatori;
la trama sottile e serafica rimanda nitida
la percezione di un alcool docile
e mai banale. Rassicuranti profumi
di granaio oscillano tra la freschezza
di una croccante mela ed un lontano
aroma di ginepro. Il sorso si svela
succulento ed istoriato da puntiformi
mineralità con tratteggi estivi quali
l’elicriso ed il fiore di salvia tipici
dei nostri coltivi. Se un segreto c’è,
sta nella cura riposta nel seminare,
coltivare e mietere con antica sapienza
tali messi, grani teneri che già
nel nome ci rassicurano, il Sieve, il
Verna ed il Bologna, e di consegnarli
dalle mani dell’agricoltore a quelle
del distillatore con antico rispetto e
devozione. E se l’appetito vi stimola
ad un’azione, pane burro acciughe e
VKA come reminescenza di una merenda
arcaica chic ed essenziale.
The stand with its wheat
Lo stand con il suo grano
Vodka, the ideal ingredient
for cocktails
La vodka ingrediente ideale
per i cocktails
- 72 -

Steamed scampi with saffron, new potatoes and a sprinkle of edible gold crumbs
www.manetti.com
- 73 -

TUSCAN WINE I Oreno 2015
by Marco Gemelli
ORENO,
AN ALL-TUSCAN PRIDE
UN ORGOGLIO TUTTO TOSCANO
THE WINE CREATED BY ANTONIO MORETTI CUSERI REACHES THE TOP OF THE WORLD
È SALITO SUL TETTO DEL MONDO IL VINO CREATO DA ANTONIO MORETTI CUSERI
Antonio Moretti
Cuseri in the garden
of his estate
Tenuta Sette Ponti
Antonio Moretti
Cuseri nel giardino
della sua Tenuta
Sette Ponti
It had already verged the highest step of the podium with
a second and third place but this time it has made it to the
top of the world: Oreno 2015 of the estate Sette Ponti has
gained first place at The Winesider Best Italian Wine Awards
2017, the top 50 best Italian wines created by Luca Gardini
and Andrea Grignaffini. The Supertuscan of a Bordeaux
blend, leading product of the wine-making estate owned by
Antonio Moretti Cuseri - fashion entrepreneur with Arfango,
but not only - has been on the top of Italian enology for
some years and this year has managed to keep at bay both a
white wine like Terlaner Rarity 1991 of Cantina Terlano and
- 74 -
Aveva già sfiorato il gradino più alto del podio con un
secondo e un terzo posto, ma stavolta ce l’ha fatta
a salire sul tetto del mondo: Oreno 2015 di Tenuta
Sette Ponti si è aggiudicato il primo posto al The Winesider
Best Italian Wine Awards 2017, la classifica dei 50 migliori
vini italiani ideata da Luca Gardini e Andrea Grignaffini. Il
Supertuscan di taglio bordolese, prodotto di punta dell’azienda
vinicola di proprietà di Antonio Moretti Cuseri - imprenditore
della moda con Arfango, ma non solo - è al vertice
dell’enologia italiana già da qualche anno e quest’anno è
riuscito a tenersi alle spalle sia un bianco come il Terlaner

a spumante such as Giulio Ferrari Riserva del Fondatore
2006. “The news was quite sudden,” says
Antonio Moretti Cuseri of the Castiglion Fibocchi
estate in the Arezzo area, “although we were aware
of having presented an amazing wine to compete:
many experts both Italian and international had tasted
Oreno 2015 and were expecting it to rank well.
Of course, from here to actually winning was quite
a feat. Instead, now this victory allows me to
complete a trio which rarely happens in life. The
reasons for this success? Easily said: first of all,
particularly suitable lands are essential, then hard
work in the vineyard is determining.” Moretti Cuseri
makes no allowances on this point: ”We have
always said no to compromises and short-cuts: we
ask our staff the utmost commitment from the
pruning onwards, with conspicuous investments
to obtain the best results. It is enough to think
that we have 8 people working in front of a belt to
check the grapes one by one. Our philosophy,” he
adds, “ is hard work without wasting but without
parsimony. The next step? Well, I dream of winning
with another wine, Saia (one of the leading
wines on our estate on the slopes of Mount Etna).
Now it is “his” turn to collect the heritage of Ore-
Rarity 1991 di Cantina Terlano che uno spumante
come il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore
2006. “La notizia è arrivata improvvisa - racconta
Antonio Moretti Cuseri dalla tenuta di Castiglion
Fibocchi, nell’aretino - per quanto fossimo coscienti
di aver presentato in gara un vino strepitoso:
tanti esperti sia italiani che internazionali avevano
sentito l’Oreno 2015, e ci aspettavamo di arrivare
bene. Certo, da qui a pensare di vincere ce ne passa.
Invece adesso questa vittoria mi consente di
completare una tripletta che capita di rado, nella
vita. Le ragioni di questo successo? È presto detto:
innanzitutto sono indispensabili terreni vocati, poi
è determinante un buon lavoro in vigna”. Su questo
punto, Moretti Cuseri non fa sconti: “Abbiamo
sempre detto no a compromessi e scorciatoie: ai
nostri uomini chiediamo il massimo impegno dalle
potature in poi, con investimenti cospicui per raggiungere
il massimo. Basti pensare che abbiamo 8
persone al lavoro davanti a un nastro per valutare
acino per acino. La nostra filosofia - aggiunge
- è lavorare duro, senza sprecare ma senza parsimonia.
Il prossimo passo? Beh, sogno di vincere
con un altro vino, il Saia (uno dei vini di punta
della nostra azienda alle pendici dell’Etna). Adesso
Oreno in its wooden packaging
Oreno nella sua confezione in legno
Rows of vines at Tenuta Sette Ponti
I filari di Tenuta Sette Ponti
- 75 -

no, a wine of which we produce 50,000 bottles,
95% of which is exported especially in the USA, in
northern Europe, Latin America and now also in
Asia.” Crowning Oreno 2015 in the sixth edition
of the competition was a jury made up of Gardini
together with some big names like the American
Christie Canterbury, the British Tim Alkin,
the Japanese Kenichi Ohashi, the Spanish Amaya
Cervera and “our” Daniele Cernilli, Luciano
Ferraro, Antonio Paolini, Marco Tonelli and Pier
Bergonzi. For Antonio Moretti Cuseri the success
of Oreno 2015 is only but a stimulus to continue
on the road of quality: “We are found in many different
areas and we have to work well on what is
already there,” he confirms, “but we have products
which are growing steadily, starting from our monovarietal
Sangiovese, Vigna dell’Impero which
we would like to become one of the best Tuscan
wines”. Tenuta Sette Ponti is also working on a
white. “It is a project started three years ago. I
left a wide margin of choice to my staff with only
one warning: I,” he concludes, “don’t like woody
whites, I prefer them fresh, flowery and fruity”.
tocca a lui raccogliere l’eredità di Oreno, un vino
di cui produciamo 50mila bottiglie di cui il 95%
destinato all’export, soprattutto negli Usa, in nord
Europa, America Latina e adesso anche in Asia”.
A incoronare Oreno 2015 nella sesta edizione del
concorso è stata una giuria composta da Gardini
insieme ad alcuni mostri sacri come la statunitense
Christie Canterbury, l’inglese Tim Atkin, il giapponese
Kenichi Ohashi, la spagnola Amaya Cervera e
i “nostrani” Daniele Cernilli, Luciano Ferraro, Antonio
Paolini, Marco Tonelli e Pier Bergonzi. Per
Antonio Moretti Cuseri il successo di Oreno 2015
non è che uno stimolo a continuare sulla via della
qualità: “Siamo presenti in tanti territori diversi
e dobbiamo lavorare bene su quanto già messo in
campo - conferma - ma abbiamo prodotti in forte
crescita, a cominciare dal nostro Sangiovese in purezza,
Vigna dell’Impero, che vorremmo diventasse
uno dei migliori vini toscani”. Tenuta Sette Ponti
sta inoltre lavorando su un bianco. “È un progetto
avviato tre anni fa. Ho dato ampia delega nelle
scelte, con una sola avvertenza: a me - conclude - i
bianchi troppo legnosi non piacciono, li preferisco
freschi, floreali e fruttati”.
The barrique cellar at Tenuta Sette Ponti
La barricaia di Tenuta Sette Ponti
Antonio Moretti Cuseri on his estate
Tenuta Sette Ponti
Antonio Moretti Cuseri nella sua
Tenuta Sette Ponti
- 76 -

TUSCAN WINES
Pagina a cura dell’Associazione Italiana Sommelier Toscana
REGIONE TOSCANA
ORGANIC WINE IN TUSCANY
IL VINO BIO IN TOSCANA
In these last few years Organic produce has been a commercial
flywheel for many agricultural products and even wine has been a
protagonist especially regarding the foreign markets, which we know
are tempting to many. Figures speak out clearly: 200 million euros in
exports of organic wine and 275 million on the domestic market with
a growing demand of 34% in 2016 and increments even on the shelves
of the large retail chains with a growth of 25-30% with respect to the
previous year. Obviously even the producers are fully involved because
“Italian Bio” has gone over 100 thousand hectares of vineyards, making
the small wine producers aware of this as well as the large national companies.
Politics has not been oblivious to all this because very “sustainable”
prospects for our agriculture have been noted and ad hoc laws are
currently being discussed. Tuscany is the leader in this “conversion”
and in all the wine-making and producing field there are consolidated
realities where organic produce is also quality. Worthy of note is the
“biodistrict” of Chianti having started with the first experiments already
in 2012 in Gaiole. After this initial approach, other areas, always in
the Chianti area, joined such as Greve, Castellina, Radda, Castelnuovo
Berardenga while San Casciano Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa and
Tavarenelle Val di Pesa are in the process of adhering fully. In this Tuscan
historic reality, 30% equal to 2,240 hectares (data from Artea 2015)
of vineyards are “Bio” certified. Moreover, this tendency has caught on
with other sustainable practices even on the part of Municipalities and
citizens, increasing the hospitality facilities and holiday farmhouses in
line with this philosophy. Within the agricultural field, grassing practices,
green manuring and composting all play a part in transforming
the way of cultivating grapevines, protecting the land from erosion and
improving the organic substance of the undersoil. One final very important
consideration: the consumer is enthusiastic and grateful!
President AIS Tuscany, Osvaldo Baroncelli
Negli ultimi anni il Biologico è stato un volano commerciale per
molti prodotti agricoli e anche il vino ne è risultato protagonista,
in particolare come accesso al mercato estero, che come
sappiamo fa gola a molti. I numeri parlano chiaro: 200 milioni di euro
di export per gli organic wine e 275 milioni nel mercato domestico con
una domanda in crescita del 34% nel 2016 e incrementi persino sugli
scaffali della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) con crescita del
25-30% rispetto all’anno precedente. Naturalmente anche i produttori
sono coinvolti pienamente perché il Bio italiano ha superato i 100 mila
ettari vitati, riuscendo a sensibilizzare i piccoli vignaioli e allo stesso
tempo le grandi aziende nazionali. La politica non è stata a guardare
perché ne ha intravisto le prospettive molto “sostenibili” per la nostra
agricoltura e da tempo sta discutendo leggi ad hoc. La Toscana in questa
“conversione” è leader e in tutte le aree vitivinicole esistono realtà
consolidate dove il biologico si è sposato alla qualità. In particolare è doveroso
citare il biodistretto del Chianti che basa le sue prime esperienze
già nel 2012 a Gaiole. Da questo iniziale approccio si sono aggiunti i
territori, sempre del Chianti, di Greve, Castellina, Radda, Castelnuovo
Berardenga, mentre San Casciano Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa e
Tavernelle Val di Pesa sono in procinto di aderire pienamente. In questa
realtà storica della Toscana, il 30%, pari a 2240 ettari (dati Artea 2015)
dei vigneti sono certificati Bio. Questa tendenza inoltre è stata contaminante
in altre pratiche sostenibili anche da parte di Comuni e cittadini,
facendo crescere le attività ricettive e agrituristiche schierate a questa
filosofia. In ambito agricolo le pratiche di inerbimento, il sovescio e il
compostaggio contribuiscono a trasformare il modo di fare viticoltura
proteggendo i terreni dall’erosione e migliorando la sostanza organica
del sottosuolo. Un’ultima considerazione molto importante: il consumatore
ne è entusiasta e ringrazia!
Presidente AIS Toscana, Osvaldo Baroncelli
OUR WINE SELECTION / LA NOSTRA SELEZIONE DI VINI
FATTORIA DI
MONTEMAGGIO
POMONA
IL MOLINO
DI GRACE
TENUTA DI
LILLIANO
Radda in Chianti (SI)
Viticoltura biologica
Chianti Classico
Riserva 2009
Sangiovese 95%,
Merlot 5%
Castellina in Chianti (SI)
Viticoltura biologica
certificata
Chianti Classico Bandini
Villa Pomona 2014
Sangiovese 100%
Greve in Chianti (SI)
Viticoltura biologica
certificata
Chianti Classico Gran
Selezione Il Margone 2012
Sangiovese 100%
Castellina in Chianti (SI)
Viticoltura biologica
Chianti Classico Gran
Selezione 2013
Sangiovese 90%,
Colorino 5%, Merlot 5%
Transparent garnet. Initially mineral to
the nose with iron-like hints followed by
aromatic herbs, blueberry jam, cocoa
and vanilla. Soft and balanced innermouth
where freshness and tannins cut
out a persistent finish together. Match
with: beef chunks in mushroom sauce.
Transparent ruby with garnet hints. Intense
to the nose with Morello cherry
and iris hints. Liquorice and tea follow.
Overwhelming impact to the taste with a
fresh and tannic balance which dominate
the full-bodied aftertaste. Pleasant fruity
and spicy finale. Match with: beef tartar.
Compact garnet red. Alcohol-soaked
cherries, cut flowers, underwood fragrances
and cumin to the nose. The tannins
are lively and zesty to the taste giving
the idea of a wine with good ageing
prospects. Long and persisting finale
recalling blackberry jam.
Intense ruby red. Refined fragrance
with alcohol-soaked cherries, blackberries
and blueberries, withered violet,
pepper and haematic notes. Satisfactory
to the sip thanks to the fruity blend of
the tannins with alcohol. Fresh and persistent
finish.
Granato trasparente. Olfatto iniziale
minerale con cenni ferrosi, seguono erbette
aromatiche, mirtilli in confettura,
cacao e vaniglia. In bocca è morbido ed
equilibrato dove freschezza e tannini si
ritagliano insieme un finale persistente.
Abbinamento: bocconcini di manzo in
salsa di funghi.
Rubino trasparente con cenno granato.
Naso intenso con riconoscimenti di marasca
e fior di iris. Seguono liquirizia e
tè. Impatto gustativo avvolgente con un
equilibrio fresco e tannico che dominano
la pienezza del retrogusto. Finale
piacevolmente fruttato e speziato. Abbinamento:
tartare di manzo.
Rosso granato compatto. Profilo olfattivo
composto da ciliegie sotto spirito,
fiori recisi, fragranze di sottobosco e
cumino. Al gusto i tannini sono vivaci
e stuzzicanti che fanno immaginare longevità
per il vino. Finale lungo e persistente
con ricordi di confettura di more.
Abbinamento: bistecca alla fiorentina.
Rubino intenso. Raffinato profumo
con successioni di ciliegie sotto spirito,
mora e mirtillo, viola appassita, pepe e
note ematiche. Appagante al sorso grazie
alla combinazione fruttata dei tannini
con l’alcol. Chiusura persistente e
rinfrescante. Abbinamento: costata di
manzo alla brace.
- 77 -

TUSCANY & SPORT I Il Footgolf in Toscana
by Lorenzo Mercatali
DISCOVER TUSCANY
WITH FOOTGOLF
ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA
CON IL FOOTGOLF
A NEW SPORT FOR A NEW LIFESTYLE / UN NUOVO SPORT CHE SIGNIFICA ANCHE STILE DI VITA
A FootGolf Legnago
player, Banca
Mediolanum team,
at the tee shot
n giocatore di FootGolf
Legnago, squadra di
Banca Mediolanum,
al tee shot
In reality, golf, the national Scottish game, has its origins
in Holland. The first modern golf course in Italy
was born in Tuscany in 1889, founded in Florence due
to the large British community in the city. This sport implies
a lifestyle, emotions and feelings born in a land where
nature and culture, pleasure and well-being reign. Always
in Holland, in 2009, FootGolf was born. A perfect blend
of concentration, precision, strategy, balance and cold blood.
FootGolf is a sport for those who love the open air and
open spaces suitable for everyone at every age. The rules
are nearly the same as golf but the hole has to be adapted
according to the size of the ball. Many amongst the play-
- 78 -
Il golf, sport nazionale scozzese, in realtà ha origine in
Olanda. Il primo campo italiano moderno nasce in Toscana
nel 1889 fondato a Firenze dalla forte comunità
inglese presente. Questo sport significa stile di vita, emozioni
e sentimenti che nascono in una terra dove regnano
natura e cultura, piacere e benessere. Sempre in Olanda nel
2009 nasce il FootGolf che unisce l’eleganza del golf al fascino
ed alla popolarità del calcio. Il nome è un misto tra “football”
e “golf”. Un mix perfetto di concentrazione, precisione,
strategia, equilibrio e sangue freddo. Il FootGolf è una
disciplina sportiva per chi ama l’aria aperta e i grandi spazi
adatta a tutti i generi ed a tutte le età. Le regole sono quasi

ers are ex-footballers, even famous
professionals. The itinerary is the
same as in golf but the distances
are halved. It is played using 9 or
18 holes and the winner is the player
who completes the course in the
least number of shots. The playing
field is made up of itineraries traced
out on golf courses. The first shot is
from the tee box and, to reach the
hole, it has to cross or avoid various
obstacles such as bunkers, trees or
ponds and streams. This means that
having a powerful shot is useful but
not crucial. As for golf, the reading
of the green and its approach and an
accurate putt are much more important.
As for golf, this new sport has
an etiquette and a dress code which
must be followed for players to be
allowed on the course. Shoes must
strictly be futsal shoes or trainers but
not football boots, not to ruin the
course, Bermuda’s or skirts for women,
socks and cap. The idea of brinle
stesse del golf, si tratta soltanto di
adattare la buca alle dimensioni del
pallone. Fra i giocatori molti sono
ex giocatori di calcio, anche famosi
professionisti. Il percorso è lo stesso
di quello del golf ma le distanze sono
dimezzate. Si gioca singolarmente su
9 o 18 buche e vince la competizione
chi completa il percorso con il minor
numero di colpi effettuati. Il campo
da gioco è costituito da appositi percorsi
tracciati su campi da golf. Il primo
tiro viene effettuato dal tee e, per
raggiungere la buca, devono essere
superati vari ostacoli come bunkers,
alberi o laghetti e ruscelli. Ciò vuol
dire che avere un tiro potente è utile,
ma non decisivo. Come nel golf,
la lettura del campo, l’approccio al
green e un putt accurato sono molto
più importanti. Come per il golf questo
nuovo sport ha un’etichetta e un
dress code che vanno rispettati per
poter accedere ai campi. Scarpe rigorosamente
da calcetto o da ginnastica
Even young ladies play
Footgolf with great
enthusiasm and commitment
il Footgolf è uno sport praticato
con grande passione ed impegno
anche dalle giovani signore
- 79 -

ging FootGolf to our country, setting
up the first National Footgolf Association
in Italy, was born by the present
president and founder Leonardo
Decaria in 2012 in collaboration
with the respective presidents of Argentina,
Holland and Hungary. From
the union of these four associations
the Federation for International FootGolf
was born. A national championship
has been organized every
year since 2012 and 4 inter-regional
championships; north-east, north
west, centre north and centre south.
This year Tuscany was the protagonist
of the national championship
hosting two very important stages on
the splendid courses of the Castelfalfi
Golf Club and Poggio dei Medici.
In each of the two stages more than
200 players coming from all over
Italy competed with instep foot shots
from the starting tee box and toe
tip shots in the green near the hole.
ma non da calcio, per non rovinare
il campo, bermuda o gonna nel caso
delle donne, calzettoni e berretto.
L’idea di portare il FootGolf nel nostro
Paese, istituendo la prima Associazione
Nazionale di FootGolf in
Italia, è nata del suo attuale presidente
e fondatore Leonardo Decaria nel
2012 in collaborazione con i rispettivi
presidenti di Argentina, Olanda
e Ungheria. Dall’unione di queste
quattro associazioni è nata la Federation
for International FootGolf. Dal
2012 ogni anno viene organizzato un
campionato nazionale, e 4 campionati
interregionali; nord-est, nord ovest
centro-nord e centro-sud. Quest’anno
la Toscana è stata protagonista del
campionato nazionale ospitando due
tappe importantissime negli splendidi
tracciati del Golf Club Castelfalfi e
Poggio dei Medici. In ciascuna delle
due tappe più di 200 giocatori provenienti
da tutta Italia si sono dati
battaglia a colpi di collo del piede dai
tee di partenza, e di punta nei green
in prossimità della buca.
A young player at the Castelfalfi
golf course and 3 athletes of
Footgolf Legnago at the bottom
Sul campo da golf di Castelfalfi
una giovane concorrente e
in basso 3 atleti del Footgolf
Legnago
- 80 -

DAL 1912
La Banca vicino a te
DIREZIONE GENERALE
San Giovanni Valdarno
Piazza della libertà, 26
tel 055 91371 fax 055 9137284
info@bancavaldarno.bcc.it
FILIALI
San Giovanni Valdarno*
Piazza della libertà, 26
tel 055 91371 fax 055 9137284
sede@bancavaldarno.bcc.it
Faella-Piandiscò
Piazza Kennedy, 7/8
tel 055 965148 fax 055 9900132
faella@bancavaldarno.bcc.it
Terranuova Bracciolini*
Via Giorgio La Pira, 8
tel 055 9198222 fax 055 9900127
terranuova@bancavaldarno.bcc.it
Montevarchi*
Via Sante Tani, 47
tel 055 910111 fax 055 9900129
montevarchi@bancavaldarno.bcc.it
San Cipriano
Via delle Cantine, 4
tel 055 961787 fax 055 9900128
sancipriano@bancavaldarno.bcc.it
Loro Ciuffenna
Piazza Garibaldi, 1/2
tel 055 9171177 fax 055 9900130
lorociuffenna@bancavaldarno.bcc.it
Castelfranco di Sopra
Piazza Vittorio Emanuele, 4/6
tel 055 9149665 fax 055 9900126
castelfranco@bancavaldarno.bcc.it
Figline Valdarno*
Via Vittorio Veneto, 33
tel 055 959471 fax 055 9900131
figline@bancavaldarno.bcc.it
Cavriglia*
Via Principe di Piemonte, 17
tel 055 9166677 fax 055 9900133
cavriglia@bancavaldarno.bcc.it
Negozio finanziario
Piandiscò
Via Marconi, 5
info@bancavaldarno.bcc.it
*In filiale anche il sabato mattina
- 81 -

TUSCAN HEALTH & CARE I Villa Donatello
by Riccardo Benvenuti
AESTHETICS
AT VILLA DONATELLO
L’ESTETICA A VILLA DONATELLO
INTELLIGENT ANTIAGING, BEAUTY IN IMPERFECT HARMONY
INTELLIGENT ANTIAGING, OVVERO LA BELLEZZA DELL’ARMONIA IMPERFETTA
External view
of Villa Donatello
Veduta esterna
di Villa Donatello
Human beauty is just one aspect, probably the most
important, of a larger and more universal natural
beauty where even the preservation of small defects
generates harmony for itself and for others. Research in
surgery and medical aesthetics should concentrate on this
principle which often finds total fulfilment in “keeping imperfections
and the initial shape”. Thus, there is the need
to adopt a technology which permits each operation to be
carried out elegantly and with minimally invasive procedures.
And it is from this viewpoint that, in the beautiful surroundings
of the private clinic Villa Donatello in Florence,
some of the most advanced invasive, minimally invasive
and non-invasive technologies are used, aimed at aesthetic
improvement. The achievement of the expected result is
obtained through procedures which generate positive experiences
such as attraction, affection, pleasure, health, without
great upheavals but enhancing those physical features
of the person involved taking into consideration the natural
harmony.Keeping this objective in mind, the doctors and
collaborators that make up the Dermatology and Plastic
- 82 -
La bellezza umana è soltanto un aspetto magari il più
importante, di una più grande ed universale bellezza
naturale dove anche la conservazione di piccoli difetti
genera armonia per se e per gli altri. La ricerca in chirurgia
e medicina estetica dovrebbe focalizzarsi proprio su questo
principio che trova spesso nel “mantenimento dell’imperfezione
e della forma originale” il pieno compimento. Esiste
quindi la necessità di adottare una tecnologia che permetta
di condurre ogni intervento in modo elegante e mini-invasivo.
É in questa prospettiva che, nella bella cornice della
Casa di Cura Villa Donatello di Firenze, vengono utilizzate
alcune delle più avanzate tecnologie invasive, minimamente
invasive e non invasive mirate al miglioramento estetico.
Il raggiungimento del risultato atteso avviene attraverso interventi
che generano esperienze positive quali attrazione,
affezione, piacere, salute, senza stravolgimenti ma esaltando
quelle che sono le caratteristiche somatiche della persona
nel quadro di una naturale armonia. Con questo obiettivo,
i medici ed i collaboratori che costituisco l’Unità di
Dermatologia e Chirurgia Plastica ed Estetica Laser di Villa

Surgery Unit and Laser Aesthetics at Villa Donatello,
all of great international experience, using
instruments and procedures which, starting from
a careful analysis of the patient and with the use of
sophisticated techniques of imaging, prepare and
carry out itineraries of aesthetic corrections and
improvements. This is why modern laser platforms
are used and systems of alternative energy leading
to the induction of skin biostimulation processes
for slack skin and ugly scars to the correction of
excess fat and vascular malformations, up to a clear
clean cut in the case of strictly surgical treatments
which are more extensive such as blepharoplasty,
liposuction, abdominoplasty, rhinoplasty or breast
enlargement or reduction operations. The aim of
the Operating Unit is to insert the patients who ask
for an aesthetic improvement within a real diagnostic-therapeutic
process, customized according to
individual characteristics. Not just the single treatment,
therefore, but a harmonic consequence of
treatments leading to the best and most effective
final results, with the minimum of invasiveness
and/or risks, which better answer the patient’s expectations.
Donatello, tutti di alta esperienza internazionale,
utilizzano strumenti e procedure che, partendo da
una attenta analisi del paziente e con l’utilizzo di
sofisticate tecniche di imaging, preparano ed attuano
percorsi di correzione e miglioramento estetico.
A tal fine vengono utilizzate moderne piattaforme
laser e sistemi di energia alternativa che vanno
dall’induzione di processi di biostimolazione cutanea
per lassità e cicatrici inestetiche, alla correzione
degli eccessi adiposi o malformazioni vascolari,
fino al taglio preciso e pulito in caso di trattamenti
prettamente chirurgici più estesi come blefaroplastica,
liposuzione, addominoplastica, rinoplastica
o interventi di mastoplastica additiva o riduttiva.
L’obiettivo di questa Unità Operativa è quello di
inserire i pazienti che richiedono un miglioramento
estetico all’interno di un vero iter diagnosticoterapeutico
personalizzato sulle caratteristiche
individuali. Non il singolo trattamento quindi, ma
un armonico succedersi di trattamenti che conducono,
con minima invasività e/o rischi, al migliore
ed effettivo risultato finale che meglio risponde alle
aspettative dei pazienti.
Staff Donatello Aesthetics: Prof. Paolo Bonan,
Dott.ssa Diletta Vitali, Dott. Giuseppe Rampino
Staff Estetica a Villa Donatello:
Prof. Paolo Bonan, Dott.ssa Diletta Vitali,
Dott. Giuseppe Rampino
3D LifeViz Mini of Quantificare
3D LifeViz Mini di Quantificare
Federica Coli, aesthetic consultant of the staff
Federica Coli, consulente estetico dello staff
CASA DI CURA VILLA DONATELLO
Viale Giacomo Matteotti, 2 - Firenze
Tel. + 39 055 50975
www.villadonatello.com
- 83 -

TUSCAN FOOD I Gustologia
by Jacopo Carlesi
GUSTOLOGIA
A JOURNEY THROUGH ITALY’S FOOD
UN VIAGGIO NELL’ITALIA DEL CIBO
FROM LAND TO TABLE WITH PATRIZIO ROVERSI AND MARTINO RAGUSA
DALLA TERRA ALLA TAVOLA CON PATRIZIO ROVERSI E MARTINO RAGUSA
What happens if an enthusiast of agriculture and
travels and a gourmet decide to go in search of
Italian culinary traditions? The outcome is a tasty
itinerary amongst the cooking hobs of the Boot. Because, as
Patrizio Roversi and Martino Ragusa affirm, it is absolutely
untrue that “you cannot earn your crust with culture”, on
the contrary, it is true that one can eat Culture. From bagnacauda
to pane frattau to ribollita. “Gustologia”, edited
by Rai Eri, offers an original insight into the richness of
regional cuisine, showing typical menus and telling about
the characteristics which bind them to the land, the air, the
water, the history. Even Tuscany has a leading role with the
“lardo di Colonnata”, Florentine steak, Prato biscuits. “Rigorous
and elegant like a Chianti landscape or a Florentine
building,” write the authors, “the present Tuscan cuisine is
based on the 19th century one and very few traces of the ancient
Medici splendours are left. In the centuries following
the Renaissance, it turned back to its farming origins, refining
them and giving them a more cultured interpretation.”
Cosa accade se un appassionato di agricoltura e di viaggi
ed un gastronomo decidono di andare alla ricerca
delle tradizioni gastronomiche italiane? Il risultato
è un gustoso itinerario tra i fornelli dello Stivale. Perché
come sostengono Patrizio Roversi e Martino Ragusa, non è
assolutamente vero che “con la cultura non si mangia”, ma
anzi è vero che la Cultura si mangia. Dalla bagnacauda al
pane frattau alla ribollita. Gustologia, edito da Rai Eri, offre
uno sguardo originale sulla ricchezza della cucina regionale,
illustrando menù tipici, e raccontando le caratteristiche che
li legano al suolo, all’aria, all’acqua, alla storia. Protagonista
anche la Toscana, con il lardo di Colonnata, la bistecca
alla fiorentina, i biscottini di Prato. “Rigorosa ed elegante
come un paesaggio del Chianti o un palazzo di Firenze - scrivono
gli autori -, la cucina toscana attuale si fonda su quella
ottocentesca e sono ormai pochissime le tracce degli antichi
fasti medicei. Nei secoli successivi al Rinascimento si è rivolta
alle sue origini contadine e pastorali, però affinandole
e interpretandole in chiave colta”.
- 84 -

- 85 -

RECOMMENDED READING
a cura della redazione
OUR FIVE HEALING SENSES
I NOSTRI 5 SENSI PER CURARSI
In an era where doctors write down their diagnosis and treat patients by email, here is a book
which goes in the directly opposite direction and wants to recover, in some way, the traditional
role of the doctor as well-told by Renato Fucini. The author is Stefano Grifoni, head of the Emergency
Dept. at Careggi Hospital in Florence, the largest in Tuscany, who offers some tips on how to
take care of our health in clear words, easy to understand. Communication with the patient is the
first step towards the right treatment. An extraordinary vade mecum where all readers can learn how
to listen, look, sniff at themselves becoming their own doctors.
Stefano Grifoni
I COLORI, I RUMORI, GLI ODORI
DELLA SALUTE - Impariamo a conoscerci
Polistampa, 2016
Euro 14,00
Nell’era in cui i medici scrivono diagnosi e curano per email, ecco un libro in controtendenza
che vuole riscoprire, in qualche modo, il ruolo tradizionale del dottore così ben raccontato
da Renato Fucini. Autore è Stefano Grifoni direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale
Careggi di Firenze, il più grande della Toscana, che propone con un linguaggio universale alcuni accorgimenti
per la cura della nostra salute. La comunicazione con il paziente è il primo passo verso la
giusta cura. Uno straordinario vademecum dove ogni lettore può imparare ad ascoltarsi, guardarsi,
annusarsi diventando un po’ il medico di se stesso.
Stefano Grifoni
I COLORI, I RUMORI, GLI ODORI
DELLA SALUTE - Impariamo a conoscerci
Polistampa, 2016
Euro 14,00
INVESTIGATING LA GIOCONDA,
ABOVE SUSPICION
INDAGINE SU LA GIOCONDA,
AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO
Massimo Giontella, a famous physiatrist, is also and above all an expert of the work of art and
Leonardo da Vinci’s life. “The aim of this work,” says the author, “is to place the painting
La Gioconda correctly within the historic-artistic events of its time giving answers to a
series of questions and giving conclusive explanations about the inscrutable painting, even starting
from the various comparisons with the works by Antonio del Pollaiolo and Piero della Francesca”.
Moreoever, the book examines the political-historic aspects of La Gioconda giving evidence of its
presence in Italy and how it was smuggled into France after the assassination of Leonardo’s pupil,
Gian Giacomo Caprotti also known as Salaì, in whose possession it was in Milan in 1524.
Massimo Giontella, noto fisiatra, è anche e soprattutto un esperto studioso dell’opera e della
vita di Leonardo da Vinci. “L’obiettivo di questo lavoro - dice l’autore - è di posizionare
correttamente il dipinto La Gioconda nell’ambito degli eventi storico-artistici del suo
tempo dando risposte a una serie di domande e portando dei chiarimenti decisivi sull’enig¬matico
dipinto, anche partendo da numerosi confronti con le opere di Antonio del Pollaiolo e Piero della
Francesca”. Il volume prende inoltre in esame anche gli aspetti storico-politici della Gioconda portando
prove sulla sua presenza in Italia e sul successivo trafugamento in Francia avvenuto dopo
l’assassinio dell’allievo di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti detto Salaì, che ne era in possesso a
Milano nel 1524.
Massimo Giontella
GIOCONDA:
“ALLEGORIA DELLA PITTURA”
Lorenzo de Medici Press, 2017
Euro 20,00
Massimo Giontella
GIOCONDA:
“ALLEGORIA DELLA PITTURA”
Lorenzo de Medici Press, 2017
Euro 20,00
- 86 -

Gli specialisti
dei formaggi DOP e tipici italiani
castelligroup.com
- 87 -

TUSCANY & TECHNOLOGY I Rivoluzione digitale
by Giovanni Cianferoni
DIGITAL REVOLUTION
RIVOLUZIONE DIGITALE
THREE MOVES FOR AN EPOCHAL CHANGE / UN CAMBIAMENTO EPOCALE IN TRE MOSSE
I
love living my generation, straddled between the last
and the present century, because I have seen three fundamental
ensuing events which have revolutionized our
lifestyle. In 1980 the personal computer was born and it
entered our homes and offices giving life to a radical change
in various sectors: in medicine, machines able to forestall
diagnosis and therapies have been invented. In telecommunications
where, thanks to satellites, we have been able
to communicate with each other and be globally updated
in real time. In transport, creating all the more intelligent
and safe means of transport able to pollute less and to move
by means of an automatic pilot. Then in 1990 Internet was
born. All the computers of our houses and offices connect
with each other creating the largest communication network
ever done before. Email, social media, online video
channels become common instruments we cannot live without.
And then there’s science which, thanks to a faster
exchange of information, has been able to make new disco-
Amo vivere la mia generazione, a cavallo dello scorso
e dell’attuale secolo, perché ha visto susseguirsi tre
avvenimenti fondamentali che hanno rivoluzionato
il nostro modo di vivere. Nel 1980 nasce il personal computer
che entra nelle nostre case e nei nostri uffici dando vita
ad una radicale trasformazione in vari settori: in medicina
sono state create apparecchiature che hanno permesso di
anticipare diagnosi e terapie. Nelle telecomunicazioni dove,
grazie ai satelliti, è stato possibile comunicare fra noi e rimanere
aggiornati globalmente in tempo reale. Nei trasporti,
creando mezzi sempre più intelligenti e sicuri in grado
di inquinare meno e di muoversi attraverso un pilota automatico.
Nel 1990 nasce poi Internet. Tutti i computer delle
nostre case e dei nostri uffici si collegano tra di loro creando
la più grande rete di comunicazione mai realizzata prima.
La posta elettronica, i social networks, i canali video online
diventano strumenti comuni di cui non potremo più fare a
meno. E poi la scienza che, grazie allo scambio molto più ve-
- 88 -

veries at a rhythm that was unthinkable
in the past. But the most evident
effect has surely been in business
with what is commonly defined as
“globalization”. In 2000, along with
the new century, the smartphone
was born, the ring which closed the
circle. When Steve Jobs, in 2007 during
the launching of the first iPhone
(incredible, only 10 years ago)
said that he wanted to put a computer
in the pockets of all the world’s
citizens, many had not understood
what he meant. A population with
their own identifying number (the
telephone number) connected through
internet who could talk, purchase,
obtain information without solutions
of continuity. I do not know
what to say about these ensuing
events because I am too involved and
fascinated to be unbiased. But I have
to say that I am worried about our
privacy and in the next article I will
explain how to protect ourselves.
loce delle informazioni, ha potuto realizzare
nuove scoperte con un ritmo
impensabile in passato. Ma l’effetto
più evidente è stato sicuramente nel
commercio con quello che viene comunemente
definito “globalizzazione”.
Nel 2000, con il nuovo secolo,
nasce lo smartphone, l’anello che
chiude il cerchio. Quando Steve Jobs
diceva nel 2007 al lancio del primo
iPhone (incredibile, solo 10 anni fa)
che avrebbe voluto mettere un computer
nelle tasche di tutti i cittadini
del mondo, molti non avevano capito
quello che voleva dire. Una popolazione
con un proprio numero identificativo
(il numero di telefono) collegata
tramite internet che potesse
parlare, acquistare, informarsi senza
soluzioni di continuità. Non so dare
un giudizio su questo susseguirsi di
avvenimenti perché ne sono troppo
coinvolto ed affascinato per essere
imparziale. Ma devo dire che sono
preoccupato per la nostra privacy e
nel prossimo articolo vi spiegherò
come fare a proteggersi.
Apple II
Apple II
Steve Jobs and the first I-Phone
Steve Jobs con ilprimo I-Phone
Apple’s last creation
L’ultima creazione della Apple
- 89 -

Chosen for you
Shop on line: www.toscanaechiantinews.it
AMEDEI TUSCANY
www.amedei.it
BOCELLI FAMILY WINES
www.bocelliwines.it
GIULIANO MAZZUOLI
www.mazzuoli.it
DITTA ARTIGIANALE
www.dittaartigianale.it
LORENZO VILLORESI
www.lorenzovilloresi.it
- 90 -

TUSCAN XXXXXXX I Pratolino
RIVOIRE FIRENZE
www.rivoire.it
WALLY 1925
www.wallycosmetici.com
IL CANTUCCIO DI
SAN LORENZO
www.ilcantucciodisanlorenzo.it
FRATELLI LUNARDI
www.fratellilunardi.it
FRANCHI SALUMI
www.salumeriafranchi.com
PRUNETI
www.pruneti.it
- 91 -

Life Style
a cura della redazione
Happy birthday to the
“Osservatorio”!
An event with Tim Cook
After meeting over one thousand students,
participants in the “Il Quotidiano
in Classe” project, coming
from all over Italy, in the afternoon at
the Odeon which ended in a jubilation
of applauses, standing ovations
and selfies, Tim Cook, Apple’s CEO,
was hosted in Florence last October
to open the celebrations for the 18 th
anniversary of the “Osservatorio
Permanente Giovani - Editori”
with Andrea Ceccherini as president,
who organized an exclusive evening
at the Sala del Paradiso hall in the
Opera del Duomo Museum in Cook’s
honour. Florence hadn’t seen this
kind of dinner for stars and VIPs for
some time! At the table were the
most important names in the world
of business, finance, economy, culture
and mass media both in Italy and
abroad. It was indeed an important
list! A day as a world capital for
Florence which ended with Tim Cook’s
speech next to the “Porta del
Paradiso” by Ghiberti where he concluded
with the words: “I want the
“Osservatorio” in the States because
“Il Quotidiano in Classe” is a truly
excellent project!”.
Ingresso in sala Teatro Odeon
Andrea Ceccherini e Tim Cook
Tim Cook insieme al presidente dell’Osservatorio
Andrea Ceccherini al Teatro Odeon di Firenze
Gli studenti in sala
il palco dell’Odeon
Luca Maestri CFO Apple
insieme alla moglie Katrina
- 92 -

Give me five tra Andrea
Ceccherini e Tim Cook
Alessandro Bompieri Direttore
Generale RCS Quotidiani
L’ex ambasciatore
Usa in Italia John Phillips
e Andrea Ceccherini
Marco Morelli AD MPS, Luigi Gubitosi commissario
Alitalia e Gabriele Galateri di Genola Presidente Generali
alla cena all’Opera del Duomo
Giuseppe Vita Presidente Unicredit,
Diego Della Valle, Andrea e Veronica Bocelli
Sul palco dell’Odeon
Andrea Ceccherini,
Tim Cook e Maria Latella
Buon Compleanno
Osservatorio!
L’evento con Tim Cook
Reduce dall’incontro pomeridiano al
Teatro Odeon con oltre mille studenti
provenienti da tutta Italia che partecipano
al progetto “Il Quotidiano in
Classe”, chiuso tra un tripudio di applausi,
standing ovation e selfie, Tim
Cook, Ceo di Apple, è stato ospite a
Firenze lo scorso ottobre per aprire i
festeggiamenti del 18° anniversario
dell’Osservatorio Permanente
Giovani - Editori presieduto da Andrea
Ceccherini, che in suo onore ha
organizzato una serata esclusiva nella
Sala del Paradiso del Museo dell’Opera
del Duomo. Una cena di star e vip di
questo livello Firenze non se la ricordava
da tempo! Seduti a tavola i nomi
più importanti d’impresa, economia,
finanza, cultura e media sia italiani
che internazionali. L’elenco è davvero
d’eccellenza! Una giornata da capitale
mondiale per Firenze conclusa con
lo speech di Tim Cook a fianco della
Porta del Paradiso
del Ghiberti,
dove ha
conlcuso dicendo:
“Io voglio
l’Osservatorio
negli Stati Uniti,
perché Il Quotidiano
in Classe
Claudia Parzani
Presidente Allianz Italia
è un progetto
favoloso!”.
Matteo Riffeser Monti, Andrea Riffeser Monti -
editore de La Nazione e Brunello Cucinelli
Tim Cook e Andrea Ceccherini sul palco
in occasione dello speech in apertura
della cena al Museo dell’Opera del Duomo
Roberto D’Agostino
Lo speech di Tim Cook accanto alla porta del
Paradiso del Ghiberti al Museo dell’Opera del
Duomo in apertura della cena in suo onore
- 93 -

SPECIAL EVENT I Andy Hyler a Firenze
by Marco Gemelli
Matthias Tesi Baur, presidente mondiale di WGS
Filippo Saporito, Gabriele Andreoni, Simone Cipriani, Antonello Sardi
Gabriele Vannucci
Simone Cipriani premiato
da Niccolò Manetti di Battiloro
Andy Hayler, Annabella Pascale CEO di Tenuta di Artimino
con Matthias Tesi Baur mentre premiano Michela Bottasso
ALL THE STARS
OF THE WORLD
TUTTE LE STELLE DEL MONDO
He visited all the Michelin 3-star restaurants of the planet and
still travels in search of the best culinary cultures in the whole
world. The London guru, Andy Hayler, reached Italy for the
first time to take part in a public event, the national final of the Best
Plate Challenge, the competition summoned by the World Gourmet
Society, the international platform bringing together over 50 thousand
chefs, critics and food-and-wine enthusiasts from all over world. Florence
was chosen to host the national final of the Best Plate Challenge
and the award-giving ceremony to ten winning Italian chefs took place
at Hotel Cavour. Gabriele Vannucci, pastry chef at “Contrada” at
Castel Monastero in Castelnuovo Berardenga triumphed and on the
podium were Simone Cipriani at “Essenziale” in Florence and Michela
Bottasso at “Biagio Pignatta” in Artimino. The Florentine event
endorses also the birth of the “Gourmet Toastmasters - Florence” dedicated
to chefs and critics to teach them how to present in public.
Ha visitato tutti i ristoranti 3 stelle Michelin del pianeta e ancora
oggi continua a viaggiare alla scoperta delle migliori culture
gastronomiche di tutto il mondo. Per la prima volta il
guru londinese Andy Hayler è arrivato in Italia per partecipare a un
evento pubblico, la finale nazionale del Best Plate Challenge, la gara
indetta dalla World Gourmet Society, la piattaforma internazionale che
riunisce oltre 50mila chef, critici e appassionati di food & wine in tutto
il mondo. Firenze è stata scelta per ospitare la finale nazionale del
Best Plate Challenge e la premiazione ai dieci chef italiani vincitori si
è svolta nelle sale dell’hotel Cavour. A trionfare è stato Gabriele Vannucci,
pastry chef del “Contrada” a Castel Monastero di Castelnuovo
Berardenga, e sul podio Simone Cipriani di “Essenziale” a Firenze e
Michela Bottasso del “Biagio Pignatta” di Artimino. L’evento fiorentino
sancisce anche la nascita del club “Gourmet Toastmasters - Florence”
dedicato a chef e critici per insegnare loro a presentare in pubblico.
- 94 -

- 95 -

Life Style
a cura della redazione
ph. Alex Fibbi, Francesco Masi, Marco Zanazzi
ANT Foundation
Gala Evening
Music, ballet and fashion were the
main ingredients at the Gala Evening
of the ANT Foundation Italia
ONLUS at the splendid Salone dei
Cinquecento in Palazzo Vecchio in
Florence. It was a fund raising event
for free specialist medical assistance
at home: Bimbi in ANT, so that
children can be treated in the warmth
of their own home. Guests at the evening,
presented by Veronica Maffei
and Stefano Baragli, were Leonardo
Pieraccioni and Cristiano Militello,
who were awarded by Raffaella Pannuti,
President of the ANT Foundation
and Simone Martini, Florentine ANT
delegate. Other guests at the event
were Chiara Squaglia, Giorgio Manetti,
Tina Cipollari and Maura Leone.
Agnese Landini ed Ermanno Scervino
Francesca Maccolini.Antonella Zamboni,
Patrizia Cirri,Danilla Perilllo,Vane Delfino
Maria Grazia Giuffrida e Simone Bini
Roberta Pierattelli, Marta Ghezzi, Tess Ztiveli
Sandro Mencucci, Cristiano Militello, Mario Cognigni Simone Martini e Cristiano Militello Neri Torrigiani, Diego e Fiona Di San Giuliano
Bruna Delfino, Stefano Iacobacci,
Vanessa Delfino
Simone Martini, Agata e Gianfranco Cavallo
Tina Cipollari
Ermanno Scervino, Veronica Maffei, Agnese Landini,
Stefano Baragli, Simone Martini, Raffaella Pannuti
Simone Martini e Raffaella Pannuti
- 96 -

Simone Martini, Leonardo Pieraccioni, Veronica Maffei
Maura Leone e Simone Martini
Sara Funaro, Simona Bonafè, Ermanno Scervino,
Agnese Landini, Raffaella Pannuti, Simone Martini
Gran Galà di
Fondazione ANT
Musica, balletto e moda sono stati gli
ingredienti principali del Gran Galà
di Fondazione ANT Italia ONLUS
nello splendido Salone dei Cinquecento
di Palazzo Vecchio a Firenze.
L’evento è stato realizzato per raccogliere
fondi a sostegno del servizio
di assistenza medica specialistica
domiciliare e gratuita Bimbi in ANT,
perché possano essere curati nel calore
della propria casa. La serata, presentata
da Veronica Maffei e Stefano
Baragli, ha visto la partecipazione
straordinaria di Leonardo Pieraccioni
e Cristiano Militello, premiati da
Raffaella Pannuti, Presidente di Fondazione
ANT e da Simone Martini,
Delegato ANT fiorentino. Tra gli altri
ospiti presenti, Chiara Squaglia di
“Striscia la notizia”, Giorgio Manetti,
Tina Cipollari e Maura Leone.
Francesca Lazzeroni
e la Iryc Dance Company
ù
Leonardo Pieraccioni e Chiara Squaglia
Orchestra Florence Sinphinietta, Maria Grazia Rossi
Alessandra Brandolini
e Giorgio Manetti
Raffaella Pannuti, Federica Rotondo,Toni Scervino, Veronica Maffei, Isabella D’Antono,
Vincenzo Vergine,Stefano Baragli, Pola Cecchi, Marinella Fani, Carlo Meli, Sara Funaro,
Titti Giuliani Foti, Agnese Landini, Sara Bassilichi (il Comitato d’Onore)
Cristiano Militello
Veronica Maffei, Stefano Baragli,
Cristina Casamassimi, Simone Martini
Agnese Landini, Sara Turolla Bassilichi,
Veronica Maffei, Simone Martini
- 97 -
Sandro Barnini, Veronica Maffei, Raffaella Pannuti,
Salvino Barnini, Simone Marini, Stefano Baragli

INTERNA TIONAL MUSIC AND ARTS
-----------------------------------------------
presenta
WWW.JERSEYBOYSMUSICAL.IT - JERSEY BOYS is presented through special arrangement with Theatrical Rights Worldwide, 570 Seventh Ave. Suite 2100, New York, NY 10018, www.theatricalrights.com
Events
a cura della redazione
Teatro della Pergola
Via della Pergola, 12/32 - Firenze
www.teatrodellapergola.com
12/17 Dicembre: Enrico IV
Le maschere, la follia e il teatro nel teatro. Carlo Cecchi è Enrico IV di Luigi
Pirandello, uno studio sul significato della pazzia e sul rapporto, complesso
e inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.
27 Dicembre/2 Gennaio: Mariti e mogli
Un travolgente Woody Allen alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti,
le crisi coniugali, i tradimenti: scritto e diretto da Monica Guerritore, che lo
interpreta con Francesca Reggiani.
9/14 Gennaio: Finale di partita
Un Finale di partita per Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da
Andrea Baracco. Il testo di Beckett è uno dei più significativi di tutta la sua
opera nel parlare dell’insensatezza della condizione umana, dell’insondabilità
dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile.
16/21 Gennaio: Il padre
La casa, la famiglia, la resa dei conti, motivi simbolici costantemente presenti
nell’opera strindberghiana, vengono qui portati a un confronto ultimativo,
che si impone con la lucidità dell’allucinazione.
26 Gennaio /4 Febbraio: Uno Zio Vanja
Si vive, semplicemente (o ci si avvicina alla morte giorno dopo giorno), e nel
vivere si soffre, in un grigiore permanente e alienante. Vinicio Marchioni dirige
e interpreta Uno Zio Vanja di Cechov nell’adattamento di Letizia Russo.
6/11 Febbraio: Vincent Van Gogh
La messinscena di Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco ha l’obiettivo
di rappresentare il labile confine tra verità e finzione, tra follia e sanità,
tra realtà e sogno, ponendo interrogativi sulla genesi e il ruolo dell’arte
e sulla dimensione della libertà individuale.
20/25 Febbraio: Favola del principe che non sapeva amare
Uno spettacolo che indaga il mistero più misterioso di tutti, quello di riuscire
a vivere. Stefano Accorsi interpreta la Favola del principe che non
sapeva amare, adattamento e regia di Marco Baliani da Lo cunto de li cunti
di Giambattista Basile.
27 Febbraio/4 Marzo: La classe operaia va in paradiso
Con la regia di Claudio Longhi, la drammaturgia di Paolo Di Paolo e l’interpretazione
dell’ensemble di attori che la stagione scorsa ha raccolto un
successo entusiasmante con la trilogia di Istruzioni per non morire in pace.
6/11 Marzo: Vetri Rotti
Una lettura psicosomatica dell’avvento nazista e dell’orrore dell’Olocausto.
Elena Sofia Ricci e GianMarco Tognazzi interpretano Vetri rotti di Arthur
Miller, con la regia di Armando Pugliese. In scena anche Maurizio Donadoni.
13/21 Marzo: Il piacere dell’onestà
Ispirata alla novella Tirocinio del 1905 e rappresentata per la prima volta
il 27 novembre 1917 a Torino dalla Compagnia di Ruggero Ruggeri, Il piacere
dell’onestà mette in scena le tematiche care a Pirandelliana: la differenza
fra l’essere e l’apparire, fra la maschera sociale in contrapposizione a chi si
è veramente.
Saloncino della Pergola
11/12 Gennaio: Notturno di donna con ospiti
Un modo vitale e pratico di scambiarsi saperi ed esperienze. Come anche
sostenere e partecipare attivamente a portare in luce inquietudini e spostamenti
dal reale.
19/20 Gennaio: Un ricordo d’inverno
Scritto e diretto da Lorenzo Collalti, Un ricordo d’inverno ha vinto il bando
Nuove Opere Siae Sillumina e vuole raggiungere ogni tipo di spettatore con
una drammaturgia che costruisce innumerevoli ponti con il reale provocando
sensazioni, sentimenti e riflessioni condivise e condivisibili.
23/25 Gennaio: Hamletmachine
Una meditazione su Amleto e miriadi di altri argomenti, da altre opere di
Shakespeare fino all’insurrezione ungherese del 1956, fino a un tipo di vendetta
femminista sulla mascolinità incerta, che non racconta una storia e
non sviluppa personaggi nel senso tradizionale.
Musei/Mostre/Festival
Il Cinquecento a Firenze
fino al 21 Gennaio 2018, Palazzo Strozzi, Firenze
Una straordinaria mostra dedicata all’arte del Cinquecento a Firenze che
metterà in dialogo oltre settanta opere di artisti come Michelangelo, Bronzino,
Giorgio Vasari, Rosso Fiorentino, Pontormo, Santi di Tito, Giambologna,
Bartolomeo Ammannati.
Utopie Radicali: oltre l’architettura: Firenze 1966 -1976
fino al 21 Gennaio 2018 - Strozzina (Palazzo Strozzi), Firenze
Gli spazi della Strozzina ospitano una mostra - prodotta e organizzata da
Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e Osservatorio per
le Arti Contemporanee - che celebra la straordinaria stagione creativa
fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta del
Novecento.
www.palazzostrozzi.org
Legati da una cintola - L’Assunta di Bernardo Daddi
e l’identità di una città
fino al 14 Gennaio 2018, Palazzo Pretorio, Prato
Un simbolo religioso e civile, fulcro delle vicende artistiche di Prato ed elemento
cardine della sua identità: la Sacra Cintola, la cintura della Vergine
custodita nel Duomo che per secoli è stata il tesoro più prezioso di Prato,
sarà al centro del nuovo allestimento del Museo di Palazzo Pretorio.
www.palazzopretorio.prato.it
Mario Nigro. Gli spazi del colore
Fino al 7 Gennaio 2018, Fondazione Ragghianti, Lucca
Una grande retrospettiva antologica su Mario Nigro, in occasione dell’anniversario
del primo centenario del pittore, nato a Pistoia nel 1917 e scomparso
a Livorno nel 1992. La mostra, curata da Paolo Bolpagni e Francesca
Pola, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Nigro.
www.fondazioneragghianti.it
Segui
055/66 75 66
www.bitconcerti.it
Sostenitori della
rassegna “Grandi
Eventi 2017”
Sab
20/1
Media
Partner
info 055 21 23 20
Francesco
Gabbani
Mer 31/1
tel. 055 650.41.12
www.obihall.it
www.teatroverdifirenze.it
Mar 20/2
Lun 5/3
MARZO
10-11-13-14
16-17-19-20
Jovanotti
Lun 5/2
Goran
Bregovic
The story of Frankie Valli & The Four Seasons
8-11 February 16-18 February
- 98 -

- 99 -

- 100 -