PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE - Città di Giaveno
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Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />
Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />
Pontepietra, in destra idrografica del Rio Orbana a monte dell'attraversamento <strong>di</strong> Case Patuana nonché lungo gli impluvi <strong>di</strong> Loc. Villanova-Giacone.<br />
2.3 Specificare se si ritiene l'attuale assetto idrogeologico, comprensivo delle opere <strong>di</strong> regimazione esistenti, tale da rendere non veritiera la rappresentazione<br />
dell'area <strong>di</strong> inondazione Ee presso la Loc. Villanova-Giacone <strong>di</strong> cui alle cartografie PAI.<br />
2.4 Si ritiene opportuno che nei settori e<strong>di</strong>ficati a<strong>di</strong>acenti all'alveo attivo e/o riattivabile del reticolo idrografico venga sostituita la classe IIIB3α con la classe<br />
IIIB4 <strong>di</strong> cui alla NTE/99. Si deve intendere altresi <strong>di</strong> classe IIIB4 l'e<strong>di</strong>ficato soprastante i tratti intubati <strong>di</strong> corso d'acqua. Le aree non e<strong>di</strong>ficate ricadenti sugli<br />
ambiti succitati vanno ascritte alla classe IIIA.<br />
2.5 Il cronoprogramma dovrebbe prevedere tutti gli interventi ipotizzati (ril. punto 12 <strong>di</strong> G21, ril. G10 - solo per la parte ancora da eseguire) per il superamento<br />
delle situazioni <strong>di</strong> criticità rilevate e che comportano un rischio per l'e<strong>di</strong>ficato esistente, facendo anche riferimento alle in<strong>di</strong>cazioni derivanti dagli<br />
approfon<strong>di</strong>menti idraulici. Il cronoprogramma, che va elaborato in questa fase esclusivamente a livello <strong>di</strong> massima, dovrebbe altresì specificare il calendario<br />
delle manutenzioni da compiersi sul sistema <strong>di</strong>fensivo esistente con particolare attenzione alle opere <strong>di</strong> competenza dell'Amministrazione comunale.<br />
2.6 La mosaicatura dei <strong>di</strong>ssesti lineari ed areali, nonché delle classi <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica adottate dovrà risultare omogenea e conforme rispetto ai<br />
comuni confinanti: si segnalano le incongruenze sul Rio Brocco al confine con il Comune <strong>di</strong> Valgioie, sul Torrente Sangone a monte <strong>di</strong> Loc. Pontepietra in<br />
Comune <strong>di</strong> Coazze e i <strong>di</strong>sallineamenti tra le classi Il e III con il Comune <strong>di</strong> Avigliana nei pressi <strong>di</strong> Loc. San Luigi.<br />
3. norme geologiche associate alle classi <strong>di</strong> pericolosità riferite ai settori interessati dal reticolo idrografico<br />
3.1 Su G9 e G10 vanno aggiunte le prescrizioni relative alle <strong>di</strong>stanze dai corsi d'acqua in<strong>di</strong>cate nelle NTA del PRG (v. art. 70, pag. 59), rimarcando<br />
contestualmente l'effetto del comma 4 dell'art. 67;<br />
3.2 L'art. 9 delle NdA del PAI si deve intendere superato dalle norme d'uso del suolo riferite alle classi III <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica. Diversamente gli artt.<br />
29, 30 e 39 mantengono la loro efficacia, pertanto superano le <strong>di</strong>sposizioni locali connesse alle classi III, poiché questi si applicano ai settori del territorio<br />
già ampiamente stu<strong>di</strong>ati dall'Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Po per la definizione del Piano Fasce (v. pag. 58 <strong>di</strong> G10, v. G9).<br />
3.3 Si fa rilevare che non risulta corretto rimandare all'Autorità idraulica il compito <strong>di</strong> autorizzare le recinzioni in quanto tale procedura non è prevista dalla<br />
normativa vigente (rif. Titolo Il delle NdA del PAl; art. 96 lett. f del RD n° 523/1904 - v. pag. 62 <strong>di</strong> G10).<br />
3.4 Il richiamo al comma 4 dell'art. 39 delle NdA del PAI proposto in G9 deve risultare completo e conforme alla citata <strong>di</strong>sposizione sovraor<strong>di</strong>nata, ovvero<br />
congruente con quanto riportato all'art. 70 delle NTA del PRG (v. pag. 65). In ultimo va integrato lo stesso art. 70 alla pag. 59 con l'ultimo punto <strong>di</strong> cui alla<br />
legenda <strong>di</strong> G9 ("in caso <strong>di</strong> errato tracciamento sulle carte <strong>di</strong> piano….. allegata all’ istanza <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire”).<br />
3.5 Nella classe III in<strong>di</strong>fferenziata gli eventuali e<strong>di</strong>fici presenti, compresi i nuclei storici montani esposti anche solo marginalmente al <strong>di</strong>ssesto torrentizio, devono<br />
essere assoggettati alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al punto 6.2 della NTE/99 (v. pag. 60 <strong>di</strong> G10 e relativa tabella a fondo testo, V. G9, V. art. 70 delle NTA del PRG).<br />
3.6 Con riferimento agli aspetti prescrittivi riportati in legenda <strong>di</strong> G9 nonché esposti nella tabella allegata a fondo testo <strong>di</strong> G10 si rammenta che la classe lllB3α<br />
va sostituita con le norme riferite alle classi IIIB2, IIIB3 e IIIB4. In ogni caso si rammenta che le riquotature a <strong>di</strong>fesa degli e<strong>di</strong>fici esistenti contro le piene<br />
devono essere possibili solo se previste da un progetto <strong>di</strong> riassetto territoriale e solo a seguito <strong>di</strong> opportune valutazioni sugli effetti nel contesto dovuti alla<br />
sopraelevazione locale del piano campagna.<br />
3.7 Va <strong>di</strong>chiarato che le porzioni <strong>di</strong> territorio sulle quali è applicata la classe III sono inserite nel Piano <strong>di</strong> Protezione Civile e che lo stesso contiene specifiche<br />
norme per la gestione del rischio nei settori prossimi ai corsi d'acqua.<br />
3.8 L'uso dei settori <strong>di</strong> classe II ai fini urbanistici, entro una fascia <strong>di</strong> m 15 misurata dal limite <strong>di</strong> passaggio alla classe III, deve essere subor<strong>di</strong>nato all'esecuzione<br />
<strong>di</strong> specifiche verifiche puntuali <strong>di</strong> carattere idraulico nell'ambito del singolo permesso <strong>di</strong> costruire, da effettuarsi secondo metodologia approfon<strong>di</strong>ta in<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> moto uniforme, vario o permanente a seconda dei casi, tutto ciò al fine <strong>di</strong> attestare la totale esclusione delle aree in parola da qualsiasi<br />
scenario <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto torrentizio significativo.<br />
4. altre osservazioni<br />
4.1 Quale mero errore materiale si rileva che su G9 il simbolo EmL è posto al <strong>di</strong> fuori della traccia attiva del Rio Brocco (tra le sezioni BR004 e BR005).<br />
genovese & associati