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PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE - Città di Giaveno

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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO<br />

CITTA’ DI GIAVENO<br />

<strong>PIANO</strong> <strong>REGOLATORE</strong><br />

<strong>GENERALE</strong> <strong>COMUNALE</strong><br />

PRIMA REVISIONE<br />

(art. 17 1° comma L.R. 56/77 e s.m.i. come sostituito all’art. 1 L.R. 29 Luglio 1997 n°41)<br />

PROGETTO DEFINITIVO<br />

CONTRODEDUZIONI<br />

ALLE OSSERVAZIONI<br />

DELLA REGIONE PIEMONTE<br />

* A SEGUITO DELLA RELAZIONE DI VERIFICA DELLA REGIONE PIEMONTE<br />

Progetto : arch. Enrico Bonifetto<br />

Via Brugnone n° 12 - 10126 Torino<br />

tel/fax 0116693203<br />

Consulenza geologica: geol. Giuseppe Genovese<br />

geol. Pietro Campantico<br />

Stu<strong>di</strong>o Genovese & Associati<br />

Via Camogli n. 10 – 10134 Torino<br />

tel/fax 0113199507 e mail: genovese@iol.it<br />

Il Sindaco il Segretario Comunale<br />

G23<br />

Marzo 2011*<br />

l’Assessore all’Urbanistica il responsabile del proce<strong>di</strong>mento


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

PREMESSA<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

La Civica Amministrazione del Comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> ha adottato con Deliberazione Consiliare n°55 del 27 <strong>di</strong>cembre 2008 la Variante <strong>di</strong><br />

revisione al P.R.G.C, successivamente trasmessa con nota n°1885 in data 28 gennaio 2009 al fine <strong>di</strong> acquisire - previo parere della Direzione<br />

Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - la prescritta approvazione della Giunta Regionale.<br />

La Direzione Generale Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed E<strong>di</strong>lizia ha provveduto ad analizzare gli elaborati che compongono<br />

lo strumento urbanistico in oggetto: a seguito dell’istruttoria è stata pre<strong>di</strong>sposta la relazione d’esame, con<strong>di</strong>visa e trasmessa dall’Assessorato<br />

Urbanistica e Programmazione Territoriale, Beni Ambientali, E<strong>di</strong>lizia Residenziale, Opere Pubblica con prot. n°27175/DB0817 PPU del 6 luglio 2010,<br />

tenuto conto anche del parere espresso dalla Commisione Tecnico Urbanistica nella seduta del 17/06/2010 n°4P/1.<br />

Il presente documento esplicita le controdeduzioni <strong>di</strong> competenza alle osservazioni formulate nei seguenti pareri allegati alla suddetta<br />

relazione d’esame:<br />

� parere dell’ARPA, Area delle attività regionali per l’in<strong>di</strong>rizzo e il coor<strong>di</strong>namento in materia <strong>di</strong> prevenzione dei rischi naturali, Settore<br />

Sismico - prot. n°64310/SS0403 del 15 giugno2009;<br />

� parere della Direzione Opere Pubbliche, Settore Regionale Opere Pubbliche prot. n°7794.14/06 del 21 ottobre 2009.<br />

Si rimanda per quanto <strong>di</strong> competenza idraulica all’elaborato controdeduttivo (con relative tavole allegate) redatto dallo stu<strong>di</strong>o Polithema e per<br />

quanto <strong>di</strong> competenza urbanistica all’elaborato controdeduttivo redatto dall’arch. Enrico Bonifetto.<br />

Quanto formulato nei <strong>di</strong>fferenti elaborati controdeduttivi, realizzati <strong>di</strong> concerto e pertanto reciprocamente coerenti, ha comportato<br />

l’aggiornamento della seguente documentazione <strong>di</strong> natura geologica, allegata fuori testo:<br />

� Elaborato G2 Carta geomorfologica, dei <strong>di</strong>ssesti, della <strong>di</strong>namica fluviale e del reticolo idrografico minore (scala 1:10.000)<br />

� Elaborato G6 Carta delle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa idraulica censite (scala 1:10.000)<br />

� Elaborato G7 Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni (scala 1:10.000)<br />

� Elaborato G9 Carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (scala 1:10.000)<br />

� Elaborato G10 Relazione Geologica Illustrativa<br />

� Elaborato G14 Schede <strong>di</strong> rilevamento delle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa idraulica - Metodologia SICOD (con allegato CD ROM)<br />

� Elaborato G19 (G19 bis) Relazione geologico-tecnica (Integrazioni)<br />

� Elaborato G21 Cronoprogramma degli interventi <strong>di</strong> riassetto per la minimizzazione del rischio (scale varie).<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

CITTA’ DI GIAVENO<br />

OSSERVAZIONE 1:<br />

<strong>PIANO</strong> <strong>REGOLATORE</strong> <strong>GENERALE</strong> <strong>COMUNALE</strong><br />

prima revisione<br />

(art. 17 1° comma L.R. 56/77 e s.m.i. come sostituito all’art. 1 L.R. 29 Luglio 1997 n°41)<br />

PROGETTO DEFINITIVO<br />

Osservazioni <strong>di</strong> carattere generale<br />

OSSERVANTE : ARPA PIEMONTE – SERVIZIO SISMICO<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

SCHEDA N° 1<br />

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE<br />

L’ARPA Piemonte ha espresso proprio parere sulla documentazione geologica allegata alla prima revisione del PRG – Progetto Definitivo formulando alcune<br />

osservazioni sud<strong>di</strong>vise in considerazioni <strong>di</strong> carattere generale, relative a tutto il territorio, e in considerazioni specifiche su singole zone.<br />

Le osservazioni oggetto della presente scheda sono in merito a:<br />

1. carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni (Elaborato G7)<br />

1.1 Nella Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni è opportuno che i riferimenti alle categorie <strong>di</strong> suolo siano aggiornati con le mo<strong>di</strong>fiche apportate<br />

dalle tabelle del D.M. 14/01/2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”<br />

2. relazione geologico-tecnica (Elaborato G19)<br />

2.1 Nella Relazione geologico-tecnica è opportuno che l’elenco della normativa <strong>di</strong> riferimento contenuta nel Cap. 1 Premessa sia integrata con il recente<br />

D.M.14/01/20087 “Norme Tecniche per le Costruzioni”.<br />

3. carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (Elaborato G9) e Tavola S2f<br />

Si rilevano alcune modeste <strong>di</strong>fformità tra la rappresentazione <strong>di</strong> cui all’Elaborato G9 alla scala 1:10.000 e la Tavola S2f redatta sulla base cartografica della<br />

zonizzazione <strong>di</strong> piano alla scala 1:2.000<br />

3.1 nei pressi delle settore a Sud <strong>di</strong> via Torino compreso tra il Rio Tortorello e Via Scaletta l’area in Classe IIIb3 viene estesa rispetto a quanto in<strong>di</strong>cato<br />

nell’elaborato G9 ad un fabbricato esistente in corrispondenza del margine meri<strong>di</strong>onale dell’area<br />

3.2 nel settore <strong>di</strong> Villanova-Sala, il tratto terminale del Canale Partitore è associato ad una Classe IIIb3 nell’elaborato G9 e in Classe IIIa2 nella Tavola S2f.<br />

4. aggiornamento quadro del <strong>di</strong>ssesto<br />

A seguito dell’evento del 29-30 maggio 2008, il comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> non è stato inserito tra i comuni danneggiati in<strong>di</strong>viduati dall’Or<strong>di</strong>nanza Commissariale n°1<br />

della Presidenza della Giunta Regionale in data 25/06/08. Si ritiene tuttavia opportuno che venga pre<strong>di</strong>sposta una verifica dei processi occorsi sul territorio<br />

comunale nel maggio 2008 i cui esiti dovranno costituire una integrazione allo stu<strong>di</strong>o geologico con eventuale revisione dell’idoneità all’uso urbanistico prevista<br />

dagli elaborati <strong>di</strong> sintesi.


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

CONTRODEDUZIONI<br />

1. carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni (Elaborato G7)<br />

Relativamente al punto 1.1 l’osservazione è ACCOLTA, integrando l’elaborato cartografico G7<br />

2. relazione geologico-tecnica (Elaborato G19)<br />

Relativamente al punto n. 2.1 l’osservazione è ACCOLTA, integrando l’elaborato G19<br />

3. carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (Elaborato G9) e Tavola S2f<br />

La <strong>di</strong>fferente scala <strong>di</strong> rappresentazione dei due elaborati comporta un maggiore affinamento per quella <strong>di</strong> maggiore dettaglio (Tavola S2f), specie laddove -<br />

come nei casi in esame - l’attribuzione della relativa classe <strong>di</strong> pericolosità consegue alla presenza o meno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficato. Dette <strong>di</strong>fformità sono pertanto<br />

strettamente conseguenti alla <strong>di</strong>fferente base topografica adottata: fa fede in ogni caso quella a scala <strong>di</strong> maggiore dettaglio, come peraltro riportato nelle NTA<br />

del PRGC.<br />

Pertanto pur concordando in linea teorica con l’osservazione, operativamente si è ritenuto <strong>di</strong> non mo<strong>di</strong>ficare le suddette tavole cartografiche. L’osservazione è<br />

pertanto NON ACCOLTA.<br />

4. aggiornamento quadro del <strong>di</strong>ssesto<br />

L’osservazione è ACCOLTA, dettagliando quanto segue.<br />

La verifica dei processi occorsi sul territorio comunale a seguito dell’evento del 29-30 maggio 2008, nel comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> non ha fornito esiti tali da richiedere<br />

una integrazione allo stu<strong>di</strong>o geologico ed una revisione dell’idoneità all’uso urbanistico prevista dagli elaborati <strong>di</strong> sintesi.<br />

Nello specifico si rimanda in merito all’elaborato controdeduttivo redatto dallo stu<strong>di</strong>o POLITHEMA.<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

CITTA’ DI GIAVENO<br />

OSSERVAZIONE 2:<br />

<strong>PIANO</strong> <strong>REGOLATORE</strong> <strong>GENERALE</strong> <strong>COMUNALE</strong><br />

prima revisione<br />

(art. 17 1° comma L.R. 56/77 e s.m.i. come sostituito all’art. 1 L.R. 29 Luglio 1997 n°41)<br />

PROGETTO DEFINITIVO<br />

Osservazioni <strong>di</strong> carattere generale<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

SCHEDA N°2<br />

OSSERVANTE : REGIONE PIEMONTE, Direzione OO.PP., <strong>di</strong>fesa del suolo - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico <strong>di</strong> Torino<br />

SINTESI DELL’OSSERVAZIONE<br />

Preliminarmente all’esposizione delle osservazioni, il parere del Settore rammenta a titolo collaborativo alcune considerazioni in merito alle NTA del PRG<br />

inerenti il reticolo idrografico. Tali considerazioni sono state recepite aggiornando le NTA e, in riferimento all’esclusione delle pratiche <strong>di</strong> sistemazione idraulica<br />

riferite al singolo lotto o al suo intorno significativo tra gli aspetti prescrittivi delle Classi II, aggiornando la Carta <strong>di</strong> Sintesi (Elaborato G9) e la relazione<br />

geologica illustrativa (Elaborato G10).<br />

1. analisi del <strong>di</strong>ssesto<br />

1.1 Occorre <strong>di</strong>chiarare che la rappresentazione del <strong>di</strong>ssesto torrentizio <strong>di</strong> cui alla tavola G2 tiene conto dei punti <strong>di</strong> criticità idraulica e simula la situazione più<br />

gravosa realisticamente possibile. E' possibile rimandare alle future varianti la rappresentazione in un unico documento grafico delle criticità in parola (in<br />

G2) nonché il completamento del censimento SICOD con le opere descritte dagli approfon<strong>di</strong>menti idraulici<br />

1.2 Va completata la tavola 5 dell'approfon<strong>di</strong>mento idraulico dei torrenti Orbana e Ollasio con tutte le sezioni oggetto <strong>di</strong> verifica in moto permanente nonché<br />

precisato se la piena <strong>di</strong> progetto utilizzata per la verifica è comprensiva <strong>di</strong> trasporto solido (specificare il metodo adottato per la sua determinazione).<br />

1.3 Si invita a rappresentare in modo compiuto il reticolo idrografico, in<strong>di</strong>viduando nelle rispettive tavole <strong>di</strong> analisi i rami idrici effettivamente presenti sul<br />

territorio (v. ad esempio il fosso colatore nei pressi <strong>di</strong> Cascina Canonico).<br />

1.4 In merito alle opere già oggetto <strong>di</strong> censimento SICOD si fa notare che:<br />

1) non è nota la larghezza delle soglie,<br />

2) il co<strong>di</strong>ce delle opere GEASDS077, GEASDS080, GEASDS087, GEASDS095 e GEASDS112 non compaiono in G6,<br />

3) non sono note le <strong>di</strong>mensioni delle opere GEASDS088, GEASDS108, GEASDS110 nonché la larghezza dell'impalcato dell'opera GEASP0030 e la misura<br />

riferita alla luce libera totale delle opere GEASP0024, GEASP0025, GEASP0033 e GEASP0034;<br />

4) non è nota la tipologia del materiale costituente l'opera GEASDS089;<br />

5) non sono conosciute le altezze minima e massima dell'opera GEASDS099;<br />

6) l'opera GEASDS115 è erroneamente segnata in G6 come "doppio" <strong>di</strong> GEASDS113.<br />

1.5 Per quanto attiene al censimento completo <strong>di</strong> tutte le opere idrauliche ed interferenti il reticolo idrografico presenti sul territorio comunale lo stesso è<br />

rimandabile alle future varianti poiché i manufatti ancora da schedare non paiono tali da incidere in modo significativo sul quadro del <strong>di</strong>ssesto torrentizio.<br />

2. traduzione del <strong>di</strong>ssesto il classi <strong>di</strong> pericolosità<br />

2.1 Gli ambiti in corrispondenza e nei pressi dei rami idrici in <strong>di</strong>ssesto in atto o potenziale devono sempre risultare in classe III almeno per una fascia<br />

geometrica <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà minima non inferiore a m 15 misurati dal ciglio superiore <strong>di</strong> sponda (per i tratti intubati si deve tener conto della sezione a cielo<br />

aperto imme<strong>di</strong>atamente a monte della canalizzazione chiusa);<br />

2.2 Valutare l'opportunità <strong>di</strong> ampliare l'area ascritta alle classi III nel settore in sinistra idrografica del Rio Fronteglio a valle dell'attraversamento stradale <strong>di</strong> Loc.<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

Pontepietra, in destra idrografica del Rio Orbana a monte dell'attraversamento <strong>di</strong> Case Patuana nonché lungo gli impluvi <strong>di</strong> Loc. Villanova-Giacone.<br />

2.3 Specificare se si ritiene l'attuale assetto idrogeologico, comprensivo delle opere <strong>di</strong> regimazione esistenti, tale da rendere non veritiera la rappresentazione<br />

dell'area <strong>di</strong> inondazione Ee presso la Loc. Villanova-Giacone <strong>di</strong> cui alle cartografie PAI.<br />

2.4 Si ritiene opportuno che nei settori e<strong>di</strong>ficati a<strong>di</strong>acenti all'alveo attivo e/o riattivabile del reticolo idrografico venga sostituita la classe IIIB3α con la classe<br />

IIIB4 <strong>di</strong> cui alla NTE/99. Si deve intendere altresi <strong>di</strong> classe IIIB4 l'e<strong>di</strong>ficato soprastante i tratti intubati <strong>di</strong> corso d'acqua. Le aree non e<strong>di</strong>ficate ricadenti sugli<br />

ambiti succitati vanno ascritte alla classe IIIA.<br />

2.5 Il cronoprogramma dovrebbe prevedere tutti gli interventi ipotizzati (ril. punto 12 <strong>di</strong> G21, ril. G10 - solo per la parte ancora da eseguire) per il superamento<br />

delle situazioni <strong>di</strong> criticità rilevate e che comportano un rischio per l'e<strong>di</strong>ficato esistente, facendo anche riferimento alle in<strong>di</strong>cazioni derivanti dagli<br />

approfon<strong>di</strong>menti idraulici. Il cronoprogramma, che va elaborato in questa fase esclusivamente a livello <strong>di</strong> massima, dovrebbe altresì specificare il calendario<br />

delle manutenzioni da compiersi sul sistema <strong>di</strong>fensivo esistente con particolare attenzione alle opere <strong>di</strong> competenza dell'Amministrazione comunale.<br />

2.6 La mosaicatura dei <strong>di</strong>ssesti lineari ed areali, nonché delle classi <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica adottate dovrà risultare omogenea e conforme rispetto ai<br />

comuni confinanti: si segnalano le incongruenze sul Rio Brocco al confine con il Comune <strong>di</strong> Valgioie, sul Torrente Sangone a monte <strong>di</strong> Loc. Pontepietra in<br />

Comune <strong>di</strong> Coazze e i <strong>di</strong>sallineamenti tra le classi Il e III con il Comune <strong>di</strong> Avigliana nei pressi <strong>di</strong> Loc. San Luigi.<br />

3. norme geologiche associate alle classi <strong>di</strong> pericolosità riferite ai settori interessati dal reticolo idrografico<br />

3.1 Su G9 e G10 vanno aggiunte le prescrizioni relative alle <strong>di</strong>stanze dai corsi d'acqua in<strong>di</strong>cate nelle NTA del PRG (v. art. 70, pag. 59), rimarcando<br />

contestualmente l'effetto del comma 4 dell'art. 67;<br />

3.2 L'art. 9 delle NdA del PAI si deve intendere superato dalle norme d'uso del suolo riferite alle classi III <strong>di</strong> pericolosità geomorfologica. Diversamente gli artt.<br />

29, 30 e 39 mantengono la loro efficacia, pertanto superano le <strong>di</strong>sposizioni locali connesse alle classi III, poiché questi si applicano ai settori del territorio<br />

già ampiamente stu<strong>di</strong>ati dall'Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Po per la definizione del Piano Fasce (v. pag. 58 <strong>di</strong> G10, v. G9).<br />

3.3 Si fa rilevare che non risulta corretto rimandare all'Autorità idraulica il compito <strong>di</strong> autorizzare le recinzioni in quanto tale procedura non è prevista dalla<br />

normativa vigente (rif. Titolo Il delle NdA del PAl; art. 96 lett. f del RD n° 523/1904 - v. pag. 62 <strong>di</strong> G10).<br />

3.4 Il richiamo al comma 4 dell'art. 39 delle NdA del PAI proposto in G9 deve risultare completo e conforme alla citata <strong>di</strong>sposizione sovraor<strong>di</strong>nata, ovvero<br />

congruente con quanto riportato all'art. 70 delle NTA del PRG (v. pag. 65). In ultimo va integrato lo stesso art. 70 alla pag. 59 con l'ultimo punto <strong>di</strong> cui alla<br />

legenda <strong>di</strong> G9 ("in caso <strong>di</strong> errato tracciamento sulle carte <strong>di</strong> piano….. allegata all’ istanza <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire”).<br />

3.5 Nella classe III in<strong>di</strong>fferenziata gli eventuali e<strong>di</strong>fici presenti, compresi i nuclei storici montani esposti anche solo marginalmente al <strong>di</strong>ssesto torrentizio, devono<br />

essere assoggettati alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al punto 6.2 della NTE/99 (v. pag. 60 <strong>di</strong> G10 e relativa tabella a fondo testo, V. G9, V. art. 70 delle NTA del PRG).<br />

3.6 Con riferimento agli aspetti prescrittivi riportati in legenda <strong>di</strong> G9 nonché esposti nella tabella allegata a fondo testo <strong>di</strong> G10 si rammenta che la classe lllB3α<br />

va sostituita con le norme riferite alle classi IIIB2, IIIB3 e IIIB4. In ogni caso si rammenta che le riquotature a <strong>di</strong>fesa degli e<strong>di</strong>fici esistenti contro le piene<br />

devono essere possibili solo se previste da un progetto <strong>di</strong> riassetto territoriale e solo a seguito <strong>di</strong> opportune valutazioni sugli effetti nel contesto dovuti alla<br />

sopraelevazione locale del piano campagna.<br />

3.7 Va <strong>di</strong>chiarato che le porzioni <strong>di</strong> territorio sulle quali è applicata la classe III sono inserite nel Piano <strong>di</strong> Protezione Civile e che lo stesso contiene specifiche<br />

norme per la gestione del rischio nei settori prossimi ai corsi d'acqua.<br />

3.8 L'uso dei settori <strong>di</strong> classe II ai fini urbanistici, entro una fascia <strong>di</strong> m 15 misurata dal limite <strong>di</strong> passaggio alla classe III, deve essere subor<strong>di</strong>nato all'esecuzione<br />

<strong>di</strong> specifiche verifiche puntuali <strong>di</strong> carattere idraulico nell'ambito del singolo permesso <strong>di</strong> costruire, da effettuarsi secondo metodologia approfon<strong>di</strong>ta in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> moto uniforme, vario o permanente a seconda dei casi, tutto ciò al fine <strong>di</strong> attestare la totale esclusione delle aree in parola da qualsiasi<br />

scenario <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto torrentizio significativo.<br />

4. altre osservazioni<br />

4.1 Quale mero errore materiale si rileva che su G9 il simbolo EmL è posto al <strong>di</strong> fuori della traccia attiva del Rio Brocco (tra le sezioni BR004 e BR005).<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

CONTRODEDUZIONI<br />

1. analisi del <strong>di</strong>ssesto<br />

- Relativamente al punto n. 1.1 l’osservazione è ACCOLTA. Si <strong>di</strong>chiara che la rappresentazione del <strong>di</strong>ssesto torrentizio <strong>di</strong> cui alla tavola G2 tiene conto dei punti<br />

<strong>di</strong> criticità idraulica e simula la situazione più gravosa realisticamente possibile. Si rimanda alle future varianti la rappresentazione in un unico documento<br />

grafico delle criticità in parola (in G2) nonché il completamento del censimento SICOD con le opere descritte dagli approfon<strong>di</strong>menti idraulici e la conseguente<br />

integrazione in merito dell’elaborato cartografico G6.<br />

- Relativamente al punto n.1.2 l’osservazione è ACCOLTA. Si rimanda in merito all’elaborato controdeduttivo e alle relative tavole integrative redatte dallo<br />

stu<strong>di</strong>o POLITHEMA.<br />

- Relativamente al punto n. 1.3 si rileva che il reticolo idrografico è già rappresentato in modo compiuto in<strong>di</strong>viduando nelle rispettive tavole <strong>di</strong> analisi i rami<br />

idrici effettivamente presenti sul territorio. Il segnalato fosso colatore nei pressi <strong>di</strong> Cascina Canonico è in realtà il tratto terminale del Canale delle Fucine,<br />

come chiaramente in<strong>di</strong>viduato nella tavola riassuntiva allegata all’elaborato G10 nonché nelle tavole <strong>di</strong> analisi. L’osservazione pertanto è NON ACCOLTA.<br />

- Relativamente al punto n. 1.4 l’osservazione è ACCOLTA aggiornando il catasto SICOD (Elaborato G14 e Elaborato G7).<br />

- Relativamente al punto n. 1.5 l’osservazione è ACCOLTA, rimandando alle future varianti il censimento completo <strong>di</strong> tutte le opere idrauliche ancora da<br />

schedare interferenti il reticolo idrografico presenti sul territorio.<br />

2. traduzione del <strong>di</strong>ssesto il classi <strong>di</strong> pericolosità<br />

- Relativamente al punto n. 2.1 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9.<br />

- Relativamente al punto n. 2.2 l’area ascritta alle classi III è stata ampliata nel settore in sinistra idrografica del Rio Fronteglio a valle dell'attraversamento<br />

stradale <strong>di</strong> Loc. Pontepietra, nonché lungo gli impluvi <strong>di</strong> Loc. Villanova-Giacone (in conseguenza dell’accoglimento della osservazione <strong>di</strong> cui al punto 2.1). In<br />

destra idrografica del Rio Orbana a monte dell'attraversamento nei pressi <strong>di</strong> Case Patuana è stata ampliata la perimetrazione già proposta per la classe III<br />

sulla base <strong>di</strong> evidenze morfologiche <strong>di</strong> dettaglio. L’osservazione è pertanto ACCOLTA, con conseguente aggiornamento dell’Elaborato G9 e delle Tavole S..<br />

- Relativamente al punto n. 2.3 l’osservazione è ACCOLTA. Si <strong>di</strong>chiara in merito che l'attuale assetto idrogeologico, comprensivo delle opere <strong>di</strong> regimazione<br />

esistenti, è tale da rendere non veritiera la rappresentazione dell'area <strong>di</strong> inondazione Ee presso la Loc. Villanova-Giacone <strong>di</strong> cui alle cartografie PAI. Si<br />

rimanda per maggior dettaglio all’elaborato controdeduttivo redatto dallo stu<strong>di</strong>o POLITHEMA.<br />

- Relativamente al punto n. 2.4 l’osservazione è PARZIALMENTE ACCOLTA. Nei settori e<strong>di</strong>ficati a<strong>di</strong>acenti all'alveo attivo e/o riattivabile del reticolo idrografico<br />

la classe IIIB3α è stata sostituita con la classe IIIb3 <strong>di</strong> cui alla NTE/99: la classe IIIB3α a suo tempo proposta era infatti una sottoclasse della Classe IIIb3,<br />

caratterizzata dalla medesima idoneità all’utilizzazione urbanistica ma attribuita a settori storicamente e<strong>di</strong>ficati in aree <strong>di</strong> pertinenza torrentizia. Per tale<br />

classe erano previsti specifici aspetti prescrittivi che consentissero la fruizione e la valorizzazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio storico anche <strong>di</strong> pregio ivi esistente,<br />

considerato che l’abbandono attuale o futuro dei manufatti esistenti in tali ambiti possa costituire un elemento <strong>di</strong> pressione negativa sull’equilibrio e sulla<br />

<strong>di</strong>namica torrentizia degli alvei contigui, vieppiù in corrispondenza del centro storico. Si ritiene pertanto NON ACCOLTA l’osservazione <strong>di</strong> ricondurre le aree in<br />

Classe IIIb3α ad una Classe IIIb4, ancor più penalizzante dal punto <strong>di</strong> vista della fruizione urbanistica della Classe IIIb3 e indubbiamente molto lontana dalla<br />

filosofia <strong>di</strong> recupero (eventualmente con modesto incremento del carico antropico) e manutenzione dei fabbricati prossimali all’alveo che si persegue. E’<br />

stata invece ACCOLTA l’osservazione per quanto concerne l’attribuzione alla Classe IIIb4 dell’e<strong>di</strong>ficato soprastante i tratti intubati <strong>di</strong> corso d'acqua (tratti del<br />

Rio Bottetto <strong>di</strong> Sala, del Rio <strong>di</strong> Casa Bianca/Rio Gironda e del rio affluente in sinistra del Tortorello che sottopassa la via Coste a Ovest <strong>di</strong> località Fornace),<br />

aggiornando <strong>di</strong> conseguenza l’Elaborato G9, l’Elaborato G19 e le Tavole S.<br />

- Relativamente al punto n.2.5 l’osservazione è ACCOLTA, integrando il Cronoprogramma (Elaborato G21) e la Relazione geologica illustrativa (Elaborato G10).<br />

In merito al calendario delle manutenzioni da compiersi sul sistema <strong>di</strong>fensivo esistente si rimanda a quanto dettagliato nell’elaborato controdeduttivo redatto<br />

dallo stu<strong>di</strong>o POLITHEMA. Si evidenzia infine che a seguito del collaudo <strong>di</strong> uno degli interventi previsti nel Cronoprogramma (Intervento n°12) sono stati<br />

messi in sicurezza alcuni ambiti lungo il rio Ollasio imme<strong>di</strong>atamente a monte e a valle dell’Ospedale, con conseguente eliminazione della pericolosità areale<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

ivi precedentemente in<strong>di</strong>cata: sono stati <strong>di</strong> conseguenza aggiornati gli Elaborati G2 e G9 nonché le Tavole S.<br />

- Relativamente al punto n.2.6 l’osservazione è NON ACCOLTA. Nel dettaglio si evidenzia quanto segue.<br />

� Sul Rio Brocco al confine <strong>di</strong> Valgioie in entrambi i territori comunali sono cartografati ampi settori territoriali ascritti alla Classe IIIa (Valgioie), alla Classe<br />

III in<strong>di</strong>fferenziata (<strong>Giaveno</strong>, versante collinare) e alla Classe IIIa2 (<strong>Giaveno</strong>, fondovalle); in comune <strong>di</strong> Valgioie lungo il rio è segnalata una pericolosità<br />

lineare EmL (me<strong>di</strong>o/moderata) che in comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong>, sul fondovalle del rio medesimo, corrisponde ad una pericolosità areale EmA<br />

(me<strong>di</strong>o/moderata). Non si rilevano pertanto <strong>di</strong>fformità tali da richiedere aggiornamenti o mo<strong>di</strong>fiche degli elaborati.<br />

� Permane invece il <strong>di</strong>sallineamento con l’estensore degli elaborati geologici del PRGC <strong>di</strong> Coazze sulle interpretazioni proposte per la stretta fascia <strong>di</strong><br />

versante che sovrasta Case Mut, presso il confine NW <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> sul T. Sangone a monte <strong>di</strong> loc. Pontepietra: la scarpata morfologica espressa da un<br />

piano piuttosto acclive e la conclamata presenza <strong>di</strong> circolazione idrica subsuperficiale quando non <strong>di</strong> vere e proprie risorgenze puntiformi e l’influenza che<br />

tali fattori possono avere su una eventuale risposta sismica supportano l’attribuzione - almeno per la porzione territoriale ricadente nel comune <strong>di</strong><br />

<strong>Giaveno</strong> - alla Classe IIIa1, a prescindere dalla perimetrazione in Classe IIa già con<strong>di</strong>visa con l’ARPA dagli estensori dello strumento urbanistico entro il<br />

territorio del comune confinante. Si riconferma pertanto quanto cartografato nell’Elaborato G9 e quanto precedentemente già dettagliato in merito<br />

nell’Elaborato G10.<br />

� I <strong>di</strong>sallineamenti tra le classi II e III con il Comune <strong>di</strong> Avigliana nei pressi <strong>di</strong> Loc. San Luigi conseguono almeno in parte alla <strong>di</strong>fferente morfologia degli<br />

ambiti ricadenti nei comuni contermini, peraltro situazione piuttosto tipica considerato che storicamente i confini vengono fatti coincidere con elementi<br />

fisiografici netti e riconoscibili. Nel dettaglio si evidenzia che in comune <strong>di</strong> Avigliana i settori contigui alla loc. San Luigi sono caratterizzati da estesi<br />

fianchi collinari privi <strong>di</strong> nuclei e<strong>di</strong>ficati cui è stata attribuita dagli estensori del Piano la Classe IIIa: lungo lo spartiacque ma nel territorio comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Giaveno</strong> sorge invece la suddetta borgata <strong>di</strong> estensione significativa e comunque tale da essere stata già oggetto <strong>di</strong> un maggior grado <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento dell’analisi della pericolosità anche in relazione a <strong>di</strong>fferenti esigenze dell’amministrazione comunale interessata. Il nucleo e<strong>di</strong>ficato<br />

ricadente nel comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> è posto sulla spianata che ivi caratterizza la culminazione della dorsale collinare, in area a moderata pericolosità<br />

geomorfologica ed è pertanto stato ascritto alla Classe IIc: i settori contigui maggiormente acclivi o caratterizzati da una culminazione non pianeggiante<br />

sono stati ascritti in comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> – analogamente a quanto effettuato ad Avigliana - alla Classe III l.s..<br />

3. norme geologiche associate alle classi <strong>di</strong> pericolosità riferite ai settori interessati dal reticolo idrografico<br />

- Relativamente al punto n. 3.1 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9 e l’Elaborato G10.<br />

- Relativamente al punto n. 3.2 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9 e l’Elaborato G10.<br />

- Relativamente al punto n. 3.3 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G10.<br />

- Relativamente al punto n. 3.4 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />

- Relativamente al punto n. 3.5 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />

- Relativamente al punto n. 3.6 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />

- Relativamente al punto n. 3.7 l’osservazione è ACCOLTA. Si rimanda in merito alla documentazione redatta dall’Amministrazione Comunale ed allegata alla<br />

Delibera comunale <strong>di</strong> approvazione delle presenti controdeduzioni alle osservazioni regionali.<br />

- Relativamente al punto n. 3.8 l’osservazione è NON ACCOLTA. La perimetrazione delle <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> pericolosità è stata definita sulla base della sintesi<br />

degli elementi raccolti ed illustrati nella cartografia tematica prevista dalla Circ. 7/LAP, con particolare riferimento agli elementi <strong>di</strong> carattere geomorfologico<br />

ed idrogeologico. A ciò si sommano le considerazioni idrauliche fornite dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> dettaglio elaborati sui corsi d’acqua principali, stu<strong>di</strong> estesi alla scala del<br />

relativo bacino significativo. Ciò premesso non si con<strong>di</strong>vide l’imposizione <strong>di</strong> una fascia geometrica <strong>di</strong> transizione tra i settori <strong>di</strong> classe II e <strong>di</strong> classe III in<br />

quanto:<br />

� dal punto <strong>di</strong> vista concettuale i limiti tra le classi <strong>di</strong> pericolosità sono netti e non graduali, proprio perché definiti con approccio conservativo dalla sintesi<br />

delle informazioni raccolte affrontando <strong>di</strong>fferenti tematismi, non solo idraulici. Laddove si fosse in<strong>di</strong>viduato un grado <strong>di</strong> pericolosità maggiore <strong>di</strong> quello<br />

genovese & associati


Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />

Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />

ammissibile per una Classe II, con particolare riferimento al citato “scenario <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto torrentizio significativo”, l’ambito sarebbe già stato ascritto alla<br />

Classe III l.s.<br />

� Verifiche puntuali <strong>di</strong> carattere idraulico redatte nell'ambito del singolo permesso <strong>di</strong> costruire (prescindendo dalle metodologie approfon<strong>di</strong>te e dalle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> moto adottate) non consentirebbero in ogni caso una corretta valutazione <strong>di</strong> eventuali scenari <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto torrentizio, la cui <strong>di</strong>namica è<br />

governata dalle caratteristiche <strong>di</strong> deflusso e dalla interazione delle <strong>di</strong>fferenti sezioni d’alveo del corso d’acqua nonché da ulteriori parametri che non<br />

possono essere <strong>di</strong>scretizzati e valutati in modo puntuale ma che devono essere oggetto <strong>di</strong> una modellazione alla scala <strong>di</strong> bacino, così come effettuato a<br />

supporto della pianificazione. Non sembra inoltre corretto demandare all’attuatore <strong>di</strong> un intervento l’onere e la responsabilità oggettiva <strong>di</strong> attestare<br />

l’idoneità all’uso ai fini urbanistici <strong>di</strong> un’area, obiettivo invece prescritto dalla normativa agli stu<strong>di</strong> geologici a corredo <strong>di</strong> un piano regolatore.<br />

4. altre osservazioni<br />

- Relativamente al punto n. 4.1 l’osservazione è NON ACCOLTA. Non si tratta <strong>di</strong> un mero errore materiale: il simbolo EmL, posto al <strong>di</strong> fuori della traccia attiva<br />

del Rio Brocco (ivi caratterizzato da una perimetrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto areale e non lineare), è riferito al corso d’acqua stagionale ivi cartografato e non al<br />

suddetto Rio.<br />

genovese & associati

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