PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE - Città di Giaveno
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Piano Regolatore Generale Comunale <strong>di</strong> GIAVENO (TO) : Prima Revisione – Progetto Definitivo<br />
Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte (Elaborato G23)<br />
ivi precedentemente in<strong>di</strong>cata: sono stati <strong>di</strong> conseguenza aggiornati gli Elaborati G2 e G9 nonché le Tavole S.<br />
- Relativamente al punto n.2.6 l’osservazione è NON ACCOLTA. Nel dettaglio si evidenzia quanto segue.<br />
� Sul Rio Brocco al confine <strong>di</strong> Valgioie in entrambi i territori comunali sono cartografati ampi settori territoriali ascritti alla Classe IIIa (Valgioie), alla Classe<br />
III in<strong>di</strong>fferenziata (<strong>Giaveno</strong>, versante collinare) e alla Classe IIIa2 (<strong>Giaveno</strong>, fondovalle); in comune <strong>di</strong> Valgioie lungo il rio è segnalata una pericolosità<br />
lineare EmL (me<strong>di</strong>o/moderata) che in comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong>, sul fondovalle del rio medesimo, corrisponde ad una pericolosità areale EmA<br />
(me<strong>di</strong>o/moderata). Non si rilevano pertanto <strong>di</strong>fformità tali da richiedere aggiornamenti o mo<strong>di</strong>fiche degli elaborati.<br />
� Permane invece il <strong>di</strong>sallineamento con l’estensore degli elaborati geologici del PRGC <strong>di</strong> Coazze sulle interpretazioni proposte per la stretta fascia <strong>di</strong><br />
versante che sovrasta Case Mut, presso il confine NW <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> sul T. Sangone a monte <strong>di</strong> loc. Pontepietra: la scarpata morfologica espressa da un<br />
piano piuttosto acclive e la conclamata presenza <strong>di</strong> circolazione idrica subsuperficiale quando non <strong>di</strong> vere e proprie risorgenze puntiformi e l’influenza che<br />
tali fattori possono avere su una eventuale risposta sismica supportano l’attribuzione - almeno per la porzione territoriale ricadente nel comune <strong>di</strong><br />
<strong>Giaveno</strong> - alla Classe IIIa1, a prescindere dalla perimetrazione in Classe IIa già con<strong>di</strong>visa con l’ARPA dagli estensori dello strumento urbanistico entro il<br />
territorio del comune confinante. Si riconferma pertanto quanto cartografato nell’Elaborato G9 e quanto precedentemente già dettagliato in merito<br />
nell’Elaborato G10.<br />
� I <strong>di</strong>sallineamenti tra le classi II e III con il Comune <strong>di</strong> Avigliana nei pressi <strong>di</strong> Loc. San Luigi conseguono almeno in parte alla <strong>di</strong>fferente morfologia degli<br />
ambiti ricadenti nei comuni contermini, peraltro situazione piuttosto tipica considerato che storicamente i confini vengono fatti coincidere con elementi<br />
fisiografici netti e riconoscibili. Nel dettaglio si evidenzia che in comune <strong>di</strong> Avigliana i settori contigui alla loc. San Luigi sono caratterizzati da estesi<br />
fianchi collinari privi <strong>di</strong> nuclei e<strong>di</strong>ficati cui è stata attribuita dagli estensori del Piano la Classe IIIa: lungo lo spartiacque ma nel territorio comunale <strong>di</strong><br />
<strong>Giaveno</strong> sorge invece la suddetta borgata <strong>di</strong> estensione significativa e comunque tale da essere stata già oggetto <strong>di</strong> un maggior grado <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento dell’analisi della pericolosità anche in relazione a <strong>di</strong>fferenti esigenze dell’amministrazione comunale interessata. Il nucleo e<strong>di</strong>ficato<br />
ricadente nel comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> è posto sulla spianata che ivi caratterizza la culminazione della dorsale collinare, in area a moderata pericolosità<br />
geomorfologica ed è pertanto stato ascritto alla Classe IIc: i settori contigui maggiormente acclivi o caratterizzati da una culminazione non pianeggiante<br />
sono stati ascritti in comune <strong>di</strong> <strong>Giaveno</strong> – analogamente a quanto effettuato ad Avigliana - alla Classe III l.s..<br />
3. norme geologiche associate alle classi <strong>di</strong> pericolosità riferite ai settori interessati dal reticolo idrografico<br />
- Relativamente al punto n. 3.1 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9 e l’Elaborato G10.<br />
- Relativamente al punto n. 3.2 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9 e l’Elaborato G10.<br />
- Relativamente al punto n. 3.3 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G10.<br />
- Relativamente al punto n. 3.4 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />
- Relativamente al punto n. 3.5 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />
- Relativamente al punto n. 3.6 l’osservazione è ACCOLTA, aggiornando l’Elaborato G9, l’Elaborato G10 e le NTA del PRGC.<br />
- Relativamente al punto n. 3.7 l’osservazione è ACCOLTA. Si rimanda in merito alla documentazione redatta dall’Amministrazione Comunale ed allegata alla<br />
Delibera comunale <strong>di</strong> approvazione delle presenti controdeduzioni alle osservazioni regionali.<br />
- Relativamente al punto n. 3.8 l’osservazione è NON ACCOLTA. La perimetrazione delle <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> pericolosità è stata definita sulla base della sintesi<br />
degli elementi raccolti ed illustrati nella cartografia tematica prevista dalla Circ. 7/LAP, con particolare riferimento agli elementi <strong>di</strong> carattere geomorfologico<br />
ed idrogeologico. A ciò si sommano le considerazioni idrauliche fornite dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> dettaglio elaborati sui corsi d’acqua principali, stu<strong>di</strong> estesi alla scala del<br />
relativo bacino significativo. Ciò premesso non si con<strong>di</strong>vide l’imposizione <strong>di</strong> una fascia geometrica <strong>di</strong> transizione tra i settori <strong>di</strong> classe II e <strong>di</strong> classe III in<br />
quanto:<br />
� dal punto <strong>di</strong> vista concettuale i limiti tra le classi <strong>di</strong> pericolosità sono netti e non graduali, proprio perché definiti con approccio conservativo dalla sintesi<br />
delle informazioni raccolte affrontando <strong>di</strong>fferenti tematismi, non solo idraulici. Laddove si fosse in<strong>di</strong>viduato un grado <strong>di</strong> pericolosità maggiore <strong>di</strong> quello<br />
genovese & associati