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copri fuoco - CHIAIA MAGAZINE

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QUARTIERISSIME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 6<br />

Parco Margherita, un sogno in salita<br />

LA PROPOSTA. L’architetto Amato Rak ha un progetto nel cassetto: un ascensore<br />

per le rampe di San Pasquale. Un’idea per il Comune e un regalo per i residenti<br />

Lo scorcio è suggestivo: quel sistema<br />

di rampe, le «scale di<br />

San Pasquale», si inerpica spavaldo<br />

da via dei Mille a Parco<br />

Margherita. Un pezzo storico di<br />

città obliqua, un nodo pedonale<br />

strategico. Ma con due grossi difetti:<br />

in salita taglia le gambe,<br />

inoltre finisce ciclicamente nel<br />

tritacarne delle polemiche per<br />

un sacco di buoni motivi.<br />

Scale a pezzi, verde da jungla,<br />

buche assassine e immondizia<br />

al massimo storico. La popolarità<br />

delle rampe, poi, è schizzata in<br />

basso con l'addio all'ascensore<br />

privato di Palazzo Coppola Acquaviva:<br />

in passato ne approfittavano<br />

un po' tutti a cominciare<br />

da anziani e mamme con carrozzina.<br />

Poi l'impianto è diventato<br />

inaccessibile al pubblico.<br />

Insomma, una «bolla» terzomondista<br />

nel patinato cuore di<br />

MOTORINI IN SOSTA A VIA DEI MILLE<br />

TRASLOCO CHE ACCONTENTA TUTTI<br />

Dopo petizioni e proteste, finalmente, il Comune<br />

ha provveduto a spostare sul lato opposto la barriera<br />

di motorini che prima parcheggiavano sul<br />

marciapiede su cui si affacciano gli ingressi dei palazzi<br />

e delle vetrine di via dei Mille. Si concludono<br />

così le gimkane e le sofferenze dei passanti (soprattutto<br />

anziani e disabili). Resta ora da intervenire<br />

anche su via Filangieri, Riviera di Chiaia e via<br />

Chiaia. In attesa dei parcheggi interrati.<br />

Chiaia. Una sfida che qualcuno<br />

ha raccolto: Amato Rak, architetto,<br />

uno che coniuga idee e impegno,<br />

abita lì a due passi e da anni<br />

coltiva il chiodo fisso di recuperare<br />

le rampe. Per lui il poten-<br />

SANT’ANNA DI PALAZZO<br />

Mercatino rionale, al via il recupero<br />

Il Comune di Napoli, insieme con il Cat<br />

Confesercenti Campania, ha avviato una<br />

fase di ascolto e sensibilizzazione con i cittadini<br />

interessati per recuperare la struttura<br />

del mercatino rionale di Sant'Anna<br />

di Palazzo, consegnata dall'amministrazione<br />

cinque anni fa, ma che da allora versa<br />

in uno stato di quasi totale inutilizzazione.<br />

Box troppo piccoli per le forniture<br />

e per l'esposizione della merce ed eccessiva<br />

concorrenza degli ambulanti della<br />

zona: questi i principali disagi degli ope-<br />

ziale di quelle scale è formidabile,<br />

ma inespresso. Perciò da un<br />

pezzo ha nel cassetto il suo progetto<br />

di riqualificazione (vedi foto),<br />

cui ha collaborato il professor<br />

Renato Di Martino, e ogni tanto<br />

LA LETTERA<br />

lo sventola sotto il naso di Autorità<br />

un po' distratte.<br />

L'intento è semplice. In pillole,<br />

restyling di tutto l'itinerario, ma<br />

soprattutto: un ascensore a valle<br />

(dove iniziano le prime 2 rampe,<br />

quelle di via dei Mille) e un altro<br />

a monte (dove iniziano le 3 rampe<br />

che sbucano a Parco Margherita).<br />

Il primo supera un dislivello<br />

di 5 metri e sbarca i passeggeri<br />

sull'attuale tratto pianeggiante.<br />

Il secondo, quello più in alto,<br />

supera un dislivello di 12 metri<br />

e i suoi passeggeri li scarica sul<br />

terrazzino ad angolo di Parco<br />

Margherita, ad un metro dalla<br />

quota stradale. Portata: 10/11 persone<br />

ciascuno.<br />

I due ascensori sono immaginati<br />

a destra della salita con minimo<br />

ingombro della superficie.<br />

Le due strutture, poi, hanno ampie<br />

aperture ai lati che permet-<br />

CONTRO IL RINCARO ICI<br />

IN CAMPO UN POOL DI AVVOCATI<br />

Aumenti Ici: a Chiaia fioccano le proteste dei cittadini.<br />

Fabio Chiosi, presidente della Municipalità<br />

1, preannuncia: «Attiveremo un pool di avvocati<br />

per i ricorsi. In zona, infatti, non ci sono collegamenti<br />

con il Metrò, il trasporto pubblico è inefficiente,<br />

l’Ici è già la più alta della città e i fitti sono<br />

stellari. Le nuove aliquote sono, dunque, fuori da<br />

ogni logica e il Comune non può pretendere di fare<br />

cassa a tutti i costi, sulla pelle dei residenti».<br />

ratori all'interno del mercatino; ecco allora<br />

nascere l'esigenza di ripensare l'intero<br />

complesso attraverso soluzioni condivise<br />

che possano ridare vivacità alla struttura,<br />

meritevole di essere ottimizzata, anche<br />

in considerazione della sua collocazione<br />

in una zona centralissima e densamente<br />

abitata. Un'esperienza, dunque, innovativa,<br />

di bilancio partecipativo con la base,<br />

sollecitata attraverso questionari per sapere<br />

direttamente da cittadini e commercianti<br />

della zona come intendono rivalutare<br />

l'ex mercatino di vico Tiratoio.<br />

«Abbiamo scelto di provare a riutilizzare<br />

questa struttura - dichiara l'assessore comunale<br />

al Commercio e all'Artigianato<br />

VIA <strong>CHIAIA</strong>, STORIA DI UNA CADUTA<br />

A metà ottobre non imperversava Orione dal Cielo, nè c'era<br />

neve e gelo come ci ricorda Parini ne «La caduta», allorché<br />

uscendo dalla farmacia Salus si verificava un evento<br />

impensabile in una strada importante e famosa come è via<br />

Chiaia, evento che ha avuto per me conseguenze molto<br />

pesanti sul piano fisico. È accaduto, infatti, che sporgesse<br />

dal selciato un perno di ferro ben mimetizzato (nella foto),<br />

avendo esso il medesimo colore grigio della pavimentazione<br />

stradale. Il perno reggeva, in origine, un contenitore<br />

cilindrico per la raccolta di carte. A qualcuno, forse,<br />

quest'opera d'arte non piaceva, per cui l'ha divelta. Poi,<br />

ritenendo a ben ragione pericoloso il perno, lo ha ribattuto<br />

ma non completamente, per cui esso si è trasformato in una<br />

insidia che ha fatto sì che molte persone vi inciampassero e<br />

anche io, finendo lunga per terra. È ben vero che con pietosa<br />

sollecitudine mio marito ed altri mi sollevarono da terra,<br />

ma il risultato fu: mano sinistra fratturata, ginocchio<br />

destro contuso con un fortissimo ematoma di liquido e<br />

tono la vista dall'esterno verso<br />

l'interno e sono rivestite con superfici<br />

a specchio che impediscono<br />

di guardare all'esterno. Infine<br />

il motore che è oleodinamico:<br />

10 secondi per schizzare in cima<br />

in 2 tappe.<br />

Sognare conviene. E l'architetto<br />

si fa temerario quando, pensando<br />

alla qualità ambientale dell'area,<br />

accarezza l'apparente utopia<br />

di collegare le rampe ai giardini<br />

dell'adiacente Museo Pan<br />

per spingersi magari fino a quelli<br />

di Palazzo d'Avalos. Spazi privati<br />

questi ultimi, ma inselvatichiti<br />

e meritevoli di recupero:<br />

un'opzione da sondare, misurando<br />

anche la disponibilità dei<br />

proprietari.<br />

Un bel sogno e, tutto sommato,<br />

abbordabile: «700mila euro - si<br />

infiamma Rak - e ce la facciamo».<br />

A patto che il Comune gradisca.<br />

Nicola Oddati - senza decisioni dall'alto,<br />

ma impegnando un po’ tutto il quartiere,<br />

anche chi svolge un'attività commerciale<br />

o ha un ruolo professionale più significativo,<br />

per darci una mano a decidere come<br />

recuperare quest’area». «Sono tante le<br />

cose che qui si potrebbero fare - continua<br />

Oddati - : da un uso artistico, espositivo,<br />

tipo piccola galleria rionale a un mercato<br />

etnico. E ancora penso ad uno spazio<br />

per l'artigianato oppure ad un centro per<br />

la formazione. Dunque le idee ci sono -<br />

conclude - pero è chiaro che vorremmo<br />

tentare questa volta di fare scelte insieme<br />

con residenti e operatori».<br />

Angelo Giuliani<br />

sangue tanto da dover ricorrere ai<br />

medici del Cardarelli. Iniziò così per<br />

me un calvario che non è ancora<br />

concluso. Infatti, nonostante la<br />

bravura dell'ortopedico che al Cardarelli<br />

mi prese in cura, il risultato a<br />

tutt'oggi è che la mano sinistra ha,<br />

solo in parte, recuperato la funzionalità<br />

e che dovrò portare in relazione alla gamba destra<br />

ancora per moltissimo tempo il bastone canadese. Chi vive a<br />

Napoli spesso sperimenta come vi sia in questa città<br />

qualcosa di incomprensibile e di caotico, sfrenatezze verbali,<br />

politiche scadenti, solo i pavidi, e cioè nella democrazia la<br />

maggioranza, non ammettono l'evidenza dei fatti che<br />

invece sottolinea come Chiaia, che dovrebbe essere uno dei<br />

salotti della città, è piena di sporcizia, escrementi di cane,<br />

cicche di sigarette e lattine infilate nelle fioriere sempre più<br />

grigie e sifilitiche, disattenzione colpevole di chi dovrebbe<br />

controllare: l'elenco delle negligenze, a mio parere, è impressionante<br />

ed imperdonabile.<br />

Aurora Cacopardo

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