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LE ASTERACEAE - Accademia di Medicina Biologica

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<strong>LE</strong> <strong>ASTERACEAE</strong><br />

Arnica montana è una pianta erbacea, perenne, a fusto eretto me<strong>di</strong>amente<br />

robusto, alta 20-70 centimetri.<br />

Le foglie intere, oblungo-lanceolate, vellutate e <strong>di</strong> colore verde<br />

pallido, sono <strong>di</strong>sposte in una rosetta basale. Uno o due paia <strong>di</strong><br />

foglie, generalmente opposte, sono situate più in alto.<br />

ARNICA MONTANA<br />

Regno: Vegetale<br />

Filum: Magnoliophyta<br />

Classe: Magnoliopsida<br />

Or<strong>di</strong>ne: Asterales<br />

Famiglia: Asteraceae<br />

Genere: Arnica<br />

Specie: Arnica montana LINN.<br />

A cura de<br />

Dr. Ivo Bianchi<br />

LA MEDICINA BIOLOGICA APRI<strong>LE</strong> - GIUGNO 2009<br />

Homoeopathicum<br />

I fiori, dal gradevole odore aromatico e riuniti in capolino, sono<br />

<strong>di</strong> due tipi: quelli estremi hanno petali allungati (lingule) <strong>di</strong> colore<br />

giallo aranciato; quelli centrali sono piccoli e gialli.<br />

Il rizoma, obliquo o verticale, è bruno nerastro.<br />

Tutta la pianta è ricoperta da peli e ghiandole.<br />

– Arnica montana cresce soprattutto nei pascoli umi<strong>di</strong> <strong>di</strong> montagna<br />

dove fiorisce nei mesi <strong>di</strong> luglio ed agosto. Quando fiorita, l’essenza<br />

in toto viene raccolta per l’uso me<strong>di</strong>cinale.<br />

� Origine: Centro Europa, Russia.<br />

� Costituenti principali:<br />

Componenti lipofili<br />

– Oli essenziali<br />

• Ac. palmitico, ac. laurico<br />

• Azulene<br />

• Triterpeni<br />

– Arni<strong>di</strong>olo<br />

– Fara<strong>di</strong>olo<br />

Componenti idrofili<br />

– Flavonoi<strong>di</strong><br />

• Astragalina<br />

• Isoquercitina<br />

– Amari<br />

• Lattoni sesquiterpenici<br />

– Elenalina<br />

– Diidroelenalina.<br />

La maggior parte delle proprietà terapeutiche <strong>di</strong> Arnica, tra cui<br />

quella antibiotica, citotossica ed antitumorale, sono da attribuirsi<br />

– probabilmente – al lattone sesquiterpenico elenalina.<br />

In generale, i lattoni sesquiterpenici (FIG. 1) hanno una notevole<br />

importanza in me<strong>di</strong>cina: sono noti per l’effetto antiprotozoario ed<br />

antiparassitario. Lo stesso lattone è responsabile delle frequenti<br />

reazioni allergiche segnalate dopo contatti ripetuti con la pianta.<br />

Da Arnica, si estrae un principio cristallizzato <strong>di</strong> un bel colore gial-<br />

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LA MEDICINA BIOLOGICA APRI<strong>LE</strong> - GIUGNO 2009<br />

46<br />

O<br />

FIG. 1<br />

O<br />

lo oro, dal sapore aspro e amaro, poco solubile in acqua, <strong>di</strong> natura<br />

alcaloidea: l’arnicina, principio contenente eteri, acido formico,<br />

acetico, isobutirrico, e un chinone.<br />

� Fitoterapia<br />

O<br />

� Parti utilizzate: Fiore e ra<strong>di</strong>ce.<br />

Alcune Farmacopee omeopatiche raccomandano – per la preparazione<br />

della Tintura Madre <strong>di</strong> Arnica montana – le sole ra<strong>di</strong>ci<br />

fresche; altre prescrivono la pulizia accurata dei fiori che, insieme<br />

all’intera pianta, servono per la preparazione della Tintura.<br />

� Uso Terapeutico:<br />

Totalmente ignorata dagli antichi, Arnica è citata per la prima volta<br />

da Santa Ildegarda (1098-1179) nel suo “De arboris”, per il trattamento<br />

<strong>di</strong> contusioni ed ecchimosi.<br />

– Nella tra<strong>di</strong>zione popolare, l’Arnica veniva chiamata “tabacco <strong>di</strong><br />

montagna” in quanto le foglie essiccate erano usate come tabacco<br />

da fiuto o “betonia delle montagne” per la proprietà starnutatoria<br />

dei suoi fiori.<br />

Arnica possiede proprietà antinfiammatorie ed analgesiche che<br />

si esplicano per interferenza sui processi biochimici del processo<br />

infiammatorio. Questa essenza è un potente inibitore dell’aggregazione<br />

piastrinica.<br />

L’uso più conosciuto e sicuro <strong>di</strong> Arnica, opportunamente <strong>di</strong>luita,<br />

è quello esterno per la terapia delle ecchimosi conseguenti<br />

a contusioni e <strong>di</strong>storsioni.<br />

Preparazioni a base <strong>di</strong> Arnica sono somministrate per numerose<br />

affezioni delle mucose e della cute. Sono impiegate come antisettico<br />

orale nella piorrea alveolare, nella faringite cronica, nelle<br />

flogosi delle mucose orofaringee (collutori e/o gargarismi: da 5<br />

a 10 gocce <strong>di</strong> Tintura in un bicchiere d’acqua o <strong>di</strong> camomilla),<br />

nelle flebiti superficiali, nelle foruncolosi.<br />

Si consiglia Arnica, sempre per uso esterno, anche nella terapia<br />

delle emorroi<strong>di</strong>, nei <strong>di</strong>sturbi muscolari o articolari <strong>di</strong> natura reumatica<br />

e negli edemi da frattura.<br />

Arnica è poco usata per via interna. Possiede proprietà debol-<br />

O<br />

Tipica struttura esociclica dei lattoni sesquiterpenici.<br />

O<br />

OH<br />

mente analettiche, aumenta il volume <strong>di</strong> eiezione sistolica, migliora<br />

il flusso coronario e <strong>di</strong>minuisce la resistenza periferica.<br />

Sono, inoltre, descritte proprietà colagoghe e <strong>di</strong>uretiche e <strong>di</strong> modulazione<br />

dell’attività riflessa del Sistema Nervoso Centrale.<br />

In passato era utilizzata in caso <strong>di</strong> shock o come sedativo nervoso<br />

nelle forme da stress, nell’arteriosclerosi e nell’arteriospasmo<br />

per l’azione sedativa generale ed elettiva sull’Apparato vascolare<br />

arterioso e sul cuore.<br />

In passato, Arnica è stata impiegata in ostetricia per la prevenzione<br />

delle febbri puerperali e nel parto <strong>di</strong>stocico come antisettico<br />

e stimolante i processi <strong>di</strong> riparazione del tessuto uterino.<br />

In dosaggi elevati era utilizzata anche come abortivo.<br />

� Tossicità ed effetti secondari:<br />

L’assunzione per via interna <strong>di</strong> Arnica può provocare cefalea, algie<br />

addominali, palpitazioni, turbe vasomotorie e respiratorie.<br />

Tali <strong>di</strong>sturbi sono attribuibili agli effetti tossici sul cuore da parte<br />

dell’elenalina che provoca un’alterazione della permeabilità <strong>di</strong><br />

membrana al Calcio.<br />

La pianta non è da ritenersi tossica, ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile gestione per<br />

la grande variabilità nel contenuto <strong>di</strong> principi attivi.<br />

E’ opportuno utilizzare preparati standar<strong>di</strong>zzati.<br />

Il suo utilizzo è controin<strong>di</strong>cato durante la gravidanza e l’allattamento.<br />

Come per molte Asteracee contenenti lattoni sesquiterpenici,<br />

Arnica può dar luogo a dermatite da contatto con formazione<br />

<strong>di</strong> vescicole. I preparati <strong>di</strong> Arnica devono essere impiegati<br />

solo su pelle integra.<br />

In alte dosi, la pianta produce nell’uomo nausea, vomito ed emorragie;<br />

in dosi massicce, Arnica è un paralizzante midollare.<br />

� Una curiosità: a causa della “musca arnica” che depone le uova<br />

sui fiori della pianta, Arnica montana ha anche le proprietà irritanti<br />

proprie <strong>di</strong> questo insetto, analoghe a quelle della Cantaride.<br />

� Omeopatia<br />

L’Omeopatia impiega le <strong>di</strong>luizioni della Tintura Madre ottenuta<br />

dalla ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> questa pianta <strong>di</strong> montagna che presumibilmente,<br />

come tutte le forme viventi acclimatate all’alta quota, ha particolari<br />

proprietà <strong>di</strong> utilizzo dell’Ossigeno. In effetti, tutte le in<strong>di</strong>cazioni<br />

cliniche <strong>di</strong> Arnica fanno pensare ad una sua azione sull’ossigenazione<br />

tissutale. Non a caso, è in<strong>di</strong>cata nell’in<strong>di</strong>viduo costituzionalmente<br />

Sulphurico (lo Zolfo ha una peculiare affinità chimica<br />

con l’Ossigeno); molti suoi sintomi richiamano un altro elemento<br />

molto implicato nell’ossigenazione tissutale, Ferrum metallicum.<br />

Il problema dell’anziano, del muscolo affaticato, del tessuto<br />

contuso, è sempre lo stesso: la carente perfusione e ossigenazione<br />

tissutale che, a catena, innesca tutta una serie <strong>di</strong> ulteriori<br />

sintomi.<br />

Sintomi Mentali<br />

Il rime<strong>di</strong>o omeopatico Arnica è in<strong>di</strong>cato nel soggetto costituzionalmente<br />

sanguigno, che manifesti sintomi e patologie dopo traumi<br />

o shock fisici o psichici.


In<strong>di</strong>viduo precedentemente forte, sicuro e spavaldo, <strong>di</strong>venta timoroso,<br />

ansioso del presente e del futuro, ipocondriaco, irritabile,<br />

testardo. Alterna apprensione a <strong>di</strong>sperazione, pensa <strong>di</strong> avere<br />

tutte le malattie, specialmente car<strong>di</strong>ache o patologie organiche<br />

gravi. Triste e cupo, desidera soprattutto stare tranquillo, rimanere<br />

solo, non desidera che gli si parli, né che gli si avvicini.<br />

E’ in<strong>di</strong>fferente a tutto, aborrisce il lavoro, non per misantropia, ma<br />

per astenia fisico-psichica profonda.<br />

– Si sente confuso nella mente e contuso nel corpo.<br />

Sistema Nervoso<br />

Il capo è caldo, il resto del corpo freddo, spesso in relazione a crisi<br />

ipertensive, violente ed improvvise tipiche del rime<strong>di</strong>o.<br />

Frequentemente insorge cefalea intensa e, talora, l’ictus è la causa<br />

del decesso.<br />

Il rime<strong>di</strong>o è anche in<strong>di</strong>cato nei piccoli pazienti colpiti da gravi accessi<br />

febbrili, con minaccia <strong>di</strong> convulsioni. E’ necessaria una <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale con Belladonna, che pure presenta testa calda<br />

ed estremità fredde. Arnica è in<strong>di</strong>cata specialmente nei soggetti<br />

che non vogliono essere toccati o avvicinati. Belladonna è<br />

maggiormente sensibile alla luce piuttosto che al tatto.<br />

Febbre<br />

Soggetto<br />

Carbonico<br />

Soggetto<br />

Sulphurico<br />

Apparato <strong>di</strong>gerente<br />

L’alito <strong>di</strong> Arnica è putrido con eruttazioni maleodoranti (odore <strong>di</strong><br />

“uova marce”), in particolare al mattino. L’emissione <strong>di</strong> pessimi<br />

odori è caratteristica <strong>di</strong> Arnica: non solo l’alito, ma anche feci e<br />

gas hanno odore assai sgradevole.<br />

– Arnica ha una cattiva funzione gastrica con senso <strong>di</strong> pienezza,<br />

<strong>di</strong>sgusto per il cibo, pesantezza.<br />

Strutture O.R.L. e Apparato respiratorio<br />

Frequente è l’epistassi <strong>di</strong> sangue rosso scuro in relazione alla<br />

con<strong>di</strong>zione ipertensiva. Spesso è presente afonia dopo aver parlato<br />

troppo, per esaurimento laringeo. Arnica è un buon rime<strong>di</strong>o<br />

della pertosse e della tosse in generale. Nel bambino Arnica, la<br />

tosse aumenta con il pianto, la collera e l’agitazione.<br />

Apparato uro-genitale<br />

Tipica del rime<strong>di</strong>o è la dolenzia <strong>di</strong>ffusa e l’ipersensibilità a tutto<br />

l’addome, ma soprattutto in regione pelvica. In gravidanza, i<br />

movimenti del feto provocano dolore e causano risveglio notturno.<br />

Questa sensibilità eccessiva, questa sensazione <strong>di</strong> indolenzi-<br />

LA MEDICINA BIOLOGICA APRI<strong>LE</strong> - GIUGNO 2009<br />

mento, si estende al retto ed agli organi genitali, soprattutto nelle<br />

femmine.<br />

Le mestruazioni, generalmente anticipanti ed abbondanti, si accompagnano<br />

a dolori come “da contusione” in regione lombare<br />

con irra<strong>di</strong>azione all’inguine e alle cosce. Nel periodo intermestruale,<br />

può essere presente spotting con sensazione <strong>di</strong> indolenzimento<br />

pelvico.<br />

Apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio<br />

Arnica è in<strong>di</strong>cata nei car<strong>di</strong>opatici con sensazione <strong>di</strong> indolenzimento<br />

retro-sternale che si accompagna ad una stanchezza intensa,<br />

a sfinimento. E’ in<strong>di</strong>cata nel cuore ipertrofico per sforzi o<br />

ipertensione arteriosa cronica.<br />

Apparato osteo-articolare<br />

Il rachide è indolenzito, come se fosse stato percosso e contuso.<br />

I dolori possono sopravvenire dopo uno sforzo prolungato<br />

o dopo breve e troppo intenso esercizio fisico. Talora è presente<br />

infiammazione del 1° <strong>di</strong>to del piede: Arnica è in<strong>di</strong>cata,<br />

soprattutto associata a Betula, negli attacchi subacuti <strong>di</strong> gotta<br />

a questo livello.<br />

Belladonna<br />

Arnica<br />

TRAUMATISMI – MEDICINALI OMEOPATICI<br />

– Bellis perennis Ecchimosi, traumi addominali,<br />

postumi <strong>di</strong> interventi<br />

– Conium maculatum Traumi mammari<br />

– Echinacea purpurea Traumi con ferite infette<br />

– Symphytum officinalis Traumi ossei<br />

– Hypericum perforatum Traumi delle strutture nervose<br />

– Achillea millefolium Traumi delle strutture vascolari<br />

– Phytolacca decandra Traumi muscolari<br />

– Ruta graveolens Traumi ten<strong>di</strong>nei, nervosi, oculari<br />

– Natrum sulphuricum Traumi cranici<br />

Apparato tegumentario<br />

Arnica è in<strong>di</strong>cata nella foruncolosi e nell’acne dolorosa e tipicamente<br />

<strong>di</strong>stribuita simmetricamente. Vi è tendenza alle ecchimosi<br />

che si producono al minimo contatto. Lachesis e Sulphuric acidum<br />

presentano la stessa tendenza che compare – però – spontaneamente.<br />

In Arnica la tendenza ecchimotica é sempre provocata<br />

da un traumatismo, pur piccolo.<br />

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LA MEDICINA BIOLOGICA APRI<strong>LE</strong> - GIUGNO 2009<br />

� Tropismo del Rime<strong>di</strong>o<br />

– TESSUTO CONNETTIVO<br />

– APPARATO CARDIOVASCOLARE<br />

– SISTEMA NERVOSO<br />

� Eziologia<br />

– Traumatismi fisici<br />

– Affaticamento muscolare<br />

– Shock psichici<br />

� Modalità<br />

– Aggravamento<br />

– Superlavoro<br />

– Minimo contatto<br />

– Riposo a letto<br />

– Freddo umido<br />

– Giacendo sul lato sinistro<br />

– Alcol, vino<br />

– Miglioramento<br />

– Movimento<br />

– Applicazioni calde<br />

– Coricati con la testa bassa<br />

Lateralità: sinistro superiore, destro inferiore.<br />

� In<strong>di</strong>cazioni Cliniche Generali:<br />

– Depressione reattiva da surmenage fisico o mentale (stress,<br />

spaventi, per<strong>di</strong>te finanziarie, rabbia), pessimismo, angoscia,<br />

ipersensibilità generale<br />

– Agorafobia<br />

– Effetti imme<strong>di</strong>ati e passati <strong>di</strong> traumi meccanici<br />

– Ferite lacero-contuse e sanguinanti<br />

– Traumi cranici con stupor<br />

– Ecchimosi contusive dell'occhio, emorragie congiuntivali e<br />

retiniche; <strong>di</strong>stacco traumatico della retina<br />

– Postumi fisici e psichici <strong>di</strong> interventi chirurgici<br />

– Acne con eruzioni piccole, simmetriche e molto dolorose<br />

– Apoplessia, ictus, trombosi da ipertensione arteriosa, da sforzo,<br />

da emozione<br />

– Ipertensione arteriosa con congestione cefalica e corpo freddo<br />

– Angina pectoris e car<strong>di</strong>opatie conseguenze <strong>di</strong> shock e <strong>di</strong>spiaceri<br />

– Gotta acuta, in particolare localizzazione al l <strong>di</strong>to del piede<br />

– Tossinfezioni alimentari<br />

– Indolenzimento muscolare dopo sforzi fisici violenti<br />

– Ten<strong>di</strong>niti, lussazioni, fratture<br />

– Lombalgie da sforzo<br />

– Varici venose degli arti inferiori con tendenza ecchimotica<br />

– Varici dolorose<br />

– Fragilità capillare<br />

– Crisi emorroidarie acute<br />

– Incontinenza o ritenzione <strong>di</strong> urina post traumatica<br />

– Ematuria microscopica<br />

– Emorragia post partum<br />

– Per<strong>di</strong>te intermestruali<br />

– Conseguenze <strong>di</strong> abusi sessuali (vaginiti, impotenza)<br />

48<br />

– Ipertrofia car<strong>di</strong>aca degli atleti<br />

– Insonnia da surmenage (troppa stanchezza per dormire)<br />

– Incubi notturni dopo incidenti<br />

– Infezioni gravi con a<strong>di</strong>namia<br />

� Patologie in cui il Rime<strong>di</strong>o è specificatamente in<strong>di</strong>cato:<br />

– Apoplessia<br />

– Ictus<br />

– Infarto del miocar<strong>di</strong>o<br />

– Ipertensione arteriosa<br />

– Ipertrofia ventricolare sinistra<br />

– Tromboflebite<br />

– Porpora emorragica<br />

– Glomerulonefrite subacuta<br />

– Sindrome da attacchi <strong>di</strong> panico<br />

– Depressione esogena<br />

– Tifo<br />

� Posologia<br />

Arnica è rime<strong>di</strong>o omeopatico molto in<strong>di</strong>cato nelle problematiche<br />

artroreumatiche e car<strong>di</strong>ovascolari. Per queste patologie sono particolarmente<br />

in<strong>di</strong>cate le basse <strong>di</strong>luizioni decimali ed è spesso efficace<br />

l’uso <strong>di</strong> composti in cui l’effetto <strong>di</strong> Arnica è sinergizzato<br />

da altri rime<strong>di</strong> omeopatici complementari. Le basse <strong>di</strong>luizioni sono<br />

utili in tutte le affezioni recenti: hanno effetto <strong>di</strong> stimolo alla riparazione<br />

tissutale ma anche <strong>di</strong> attivazione organica generale.<br />

Sono – pertanto – in<strong>di</strong>cate nel depresso, nel reumatico, nel gottoso,<br />

nell'astenico, nei postumi <strong>di</strong> apoplessia.<br />

Quando è chiaro che l’evento traumatico sia il movente eziologico<br />

della problematica in atto, si ottengono ottimi risultati anche<br />

con singole dosi alle alte <strong>di</strong>luizioni. Secondo la personale esperienza<br />

una dose <strong>di</strong> Arnica 200CH è estremamente utile dopo<br />

esercizio fisico violento o trauma contusivo, mentre in prevenzione<br />

o per i postumi <strong>di</strong> un insulto vascolare è in<strong>di</strong>cata la somministrazione<br />

<strong>di</strong> una dose unica – al bisogno – <strong>di</strong> Arnica XMK.<br />

Anche dopo un intervento chirurgico, per accelerare la riparazione<br />

tissutale, è utile la somministrazione <strong>di</strong> Arnica, solitamente<br />

nelle 2 dosi successive (200CH e MK). Alte <strong>di</strong>luizioni sono utili anche<br />

nei problemi mentali complessi e nei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>gestivi (attacchi<br />

<strong>di</strong> panico, nausea, vomito, <strong>di</strong>arrea).<br />

La forma –Injeel ® è utile in iniezione locale sottocutanea in caso<br />

<strong>di</strong> trauma contusivo. Nel caso <strong>di</strong> trauma pregresso è maggiormente<br />

in<strong>di</strong>cata la forma –Injeel ® forte per riattivare la risposta tissutale.<br />

La somministrazione endovenosa della forma –Injeel ® o<br />

–Injeel ® forte è efficace, unitamente ad altri me<strong>di</strong>cinali omeopatici<br />

o convenzionali, nei pazienti a rischio car<strong>di</strong>ovascolare: per<br />

questo le si associano con buoni risultati nelle terapie infusive e<br />

dechelanti.<br />

� Omotossicologia<br />

Arnica montana è <strong>di</strong>sponibile in <strong>di</strong>luizione bilanciata come:<br />

– Arnica-Injeel ® S <strong>di</strong>luizioni: D12, D30, D200<br />

– Arnica-Injeel ® forte S <strong>di</strong>luizioni: D4, D12, D30, D200


Arnica montana è inoltre contenuta, in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>luizioni, in alcuni<br />

me<strong>di</strong>cinali omotossicologici composti:<br />

Arnica D1 Aurumheel ® N, Zeel ® T<br />

Arnica D2 Arnica comp.-Heel ®<br />

Arnica D3 Aesculus compositum, Arnica-Heel ®<br />

Arnica D4 Phytolacca-Heel ® , Barijodeel ® , Spigelia-Heel ® ,<br />

Causticum compositum, Strophanthin compositum,<br />

Echinacea compositum s, Rauwolfia compositum,<br />

Bryonia-Heel ®<br />

Arnica D6 Echinacea compositum forte s, Carbo compositum<br />

Arnica D8 Pectus-Heel ®<br />

Arnica D12 SecaleHeel ®<br />

Arnica D28 Selenium compositum N<br />

Considerazioni<br />

� Arnica montana è uno dei più importanti Policresti dell’Omeopatia,<br />

testato ed introdotto in terapia dallo stesso Hahnemann,<br />

già nel 1805. Non vi sono dubbi sull’atten<strong>di</strong>bilità e sull’efficacia<br />

terapeutica <strong>di</strong> questo rime<strong>di</strong>o. In<strong>di</strong>cazioni chiave sono<br />

i traumi e le loro conseguenze acute e croniche a tutti i livelli<br />

ma, soprattutto, in ambito car<strong>di</strong>ovascolare. E’ rime<strong>di</strong>o della<br />

reattività e dello stimolo soprattutto della funzione connettivale,<br />

ma anche mentale (miglioramento dell'attentività).<br />

Arnica è molto efficace negli sportivi perché implementa le<br />

prestazioni, ritarda l’acidosi lattica e promuove la rapida riabilitazione<br />

dopo traumi o contusioni. Il suo impiego nell’anziano<br />

dovrebbe sempre essere tenuto presente, poiché è me<strong>di</strong>cinale<br />

<strong>di</strong> prevenzione dell’ictus e <strong>di</strong> altri eventi car<strong>di</strong>ovascolari,<br />

oltre che <strong>di</strong> protezione del muscolo car<strong>di</strong>aco. �<br />

<strong>LE</strong>TTERATURA<br />

1. Bergeret C. – Nouvelle Clinique d’Homéopathie Végétale. Ed. Similia, Paris; 1992.<br />

2. Beyerl P. – The Master Book of Herbalism. Phoenix Publ., Washington; 1984.<br />

3. Biagi G.L., Speroni E. – Farmacognosia. Ed. Patron, Bologna; 1988.<br />

4. Bianchi I. – Argomenti <strong>di</strong> Omotossicologia. Vol. II, Guna Ed., Milano; 1990.<br />

5. Bianchi I. – Repertorio Omeopatico Omotossicologico e Materia Me<strong>di</strong>ca. Guna Ed., Milano; 1993.<br />

6. Bruneton J. – Pharmacognosie Phitochimie Plantes Me<strong>di</strong>cinales. Ed. Lavoisier, Paris; 1993.<br />

7. Campanili E. – Dizionario <strong>di</strong> fitoterapia e piante me<strong>di</strong>cinali. Ed. Tecniche Nuove, Milano; 2004.<br />

8. Catalogue Handbook of Fine Chemicals. Ed. Aldrich, 1990-1991.<br />

9. Cattabiani A. – Florario. Ed. Mondatori, Milano; 1996.<br />

10. Clarke J.H. – Dizionario <strong>di</strong> farmacologia omeopatica clinica. Ed. IPSA, Palermo; 1998.<br />

11. Compen<strong>di</strong>um de Phytothérapie. Ed. APB, Bruxelles; 1985.<br />

12. Demarque D. – Pharmacologie et Matière Mé<strong>di</strong>cale Homéopathique. Ed. CEDH, Lyon; 1993.<br />

13. Firenzuoli F., Gori L. – Herbal Me<strong>di</strong>cine. Minerva Med., 2001.<br />

14. Firenzuoli F. – Fitoterapia. Ed. Masson, Milano; 2002.<br />

15. Frohne D. – A color Atlas of Poisonous Plants. Wolfe Publ., Stuttgart; 1984.<br />

16. Guermonprez M. – Matière Mé<strong>di</strong>cale Homéopathique. Ed. Doin, Paris; 1985.<br />

17. Jayasuriya A. – Clinical Homeopath. Jain Publ., New Delhi; 1988.<br />

18. Lehninger A.L. – Principi <strong>di</strong> Biochimica. Ed. Zanichelli, 1989.<br />

19. Madaus G. – Lehrbuch der biologischen. Heilmittel Verl., Heidelberg; 1979.<br />

20. Maugini E. – Manuale <strong>di</strong> botanica farmaceutica. Ed. Piccin, Padova; 1983.<br />

21. Nash E. – Leaders in Homeopathic Therapeutics. Jain Publ., New Delhi; 1987.<br />

22. Pelikan W. – L’Homme et les Plantes Mé<strong>di</strong>cinale. 3 vol., Ed. Van Hellemont J., Paris; 1982.<br />

23. Plummen D. – Biochemistry: The chemistry of life. Ed. McGraw Hill, 1989.<br />

24. Reckeweg H.H. – Materia Me<strong>di</strong>ca Homeopathica Antihomotoxica: a selective pharmacology.<br />

Aurelia Verl., Baden Baden; 1991.<br />

25. Stauffer K. – Klinische Homopathische Arzneimittellehere. Sonntag Verl., Regensburg; 1978.<br />

26. Vigneau C. – Plantes mé<strong>di</strong>cinales. Ed. Masson, Lyon; 1985.<br />

27. Voegeli A. – Leit und wahlanzeigende Symptome der Hoopathie. Haug Verl., Heidelberg, 1984.<br />

28. Wilkins M. – I segreti delle Piante. Ed. De Agostini, Novara; 1988.<br />

29. Zissu R., Guillaume M. – Materia Me<strong>di</strong>ca Omeopatica. Ed. Marrapese, Roma; 1988.<br />

LA MEDICINA BIOLOGICA APRI<strong>LE</strong> - GIUGNO 2009<br />

Sono stati, inoltre, consultati i seguenti siti internet:<br />

1. http://www.farmacovigilanza.com<br />

2. http://www.erbe.it<br />

3. http://www.herbmed.org<br />

4. http://www.thieme.de/plantame<strong>di</strong>ca/<br />

5. http://www.me<strong>di</strong>cinealtre.it/1999/pianteetumori.html<br />

6. http://www.fitoterapiaoggi.com/fitocomplessi/tabacco.htm<br />

7. http://www.<strong>di</strong>ca33.it/argomenti/me<strong>di</strong>cina_alternativa/fitoterapia/fitoterapia5.asp<br />

Per consultazione degli Homoeopathicum dello stesso Autore, visitare il sito:<br />

www.guna.it<br />

Già pubblicati:<br />

1) <strong>LE</strong> CUPRESSACEE - La Med. Biol., 2003/2; 43-51<br />

2) <strong>LE</strong> LOGANIACEE - Prima Parte (La Med. Biol., 2003/3; 43-48)<br />

3) <strong>LE</strong> LOGANIACEE - Seconda Parte (La Med. Biol., 2004/1; 37-46)<br />

4) <strong>LE</strong> SOLANACEE - Prima Parte (La Med. Biol., 2004/2; 45-50)<br />

5) <strong>LE</strong> SOLANACEE - Seconda Parte (La Med. Biol., 2004/3; 35-42)<br />

6) <strong>LE</strong> SOLANACEE - Terza Parte (La Med. Biol., 2005/1; 45-55)<br />

7) <strong>LE</strong> PAPAVERACEE - Prima Parte (La Med. Biol., 2005/2; 63-65)<br />

8) <strong>LE</strong> PAPAVERACEE - Seconda Parte (La Med. Biol., 2005/3; 49-52)<br />

9) <strong>LE</strong> PAPAVERACEE - Terza Parte (La Med. Biol., 2006/1; 49-53)<br />

10) <strong>LE</strong> RANUNCOLACEE - Prima Parte (La Med. Biol., 2006/2; 43-47)<br />

11) <strong>LE</strong> RANUNCOLACEE - Seconda Parte (La Med. Biol., 2006/3; 39-41)<br />

12) <strong>LE</strong> RANUNCOLACEE - Terza Parte (La Med. Biol., 2007/1; 43-46)<br />

13) IL REGNO DEI FUNGHI - Prima Parte (La Med. Biol., 2007/2; 57-61)<br />

14) IL REGNO DEI FUNGHI - Seconda Parte (La Med. Biol., 2007/3; 41-45)<br />

15) <strong>LE</strong> UMBELLIFERE - Prima Parte (La Med. Biol., 2008/1; 47-50)<br />

16) <strong>LE</strong> UMBELLIFERE - Seconda Parte (La Med. Biol., 2008/2; 49-52).<br />

17) <strong>LE</strong> COMPOSITAE - La Med. Biol., 2008/3; 45-50.<br />

18) <strong>LE</strong> LORANTHACEAE - La Med. Biol., 2009/1; 43-46.<br />

5<br />

6<br />

4<br />

7<br />

3<br />

2<br />

III<br />

IV<br />

V<br />

VI<br />

1<br />

I<br />

Punto <strong>di</strong> Weihe Arnica.<br />

II<br />

Zonide omosiniatrico Arnica. Terapia del Dolore.<br />

– Localizzazione anatomica:<br />

Linea mamillare<br />

destra, I spazio intercostale,<br />

contro il bordo inferiore<br />

della 1ª costa.<br />

– Localizzazione anatomica:<br />

Faccia lateroesterna<br />

della spalla, in<br />

prossimità dell’articolazioneacromio-clavicolare,<br />

nella fossetta che<br />

si forma sollevando<br />

l’arto superiore.<br />

– In<strong>di</strong>cazioni terapeutiche:<br />

Periartrite scapolo-omerale,<br />

algie dell’arto<br />

superiore, algie<br />

della mano.<br />

da Milani L. – Weihe e altri Punti. Tra Agopuntura e Omeopatia. Libro-Atlante. Guna E<strong>di</strong>tore,<br />

2004; pp. 172, 384.<br />

49

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