Ottobre 2018
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scuola<br />
25<br />
LIVORNOnonstop<br />
“Viaggio tra le scuole pubbliche livornesi”: 13ª puntata<br />
Elementare “Carlo Collodi”<br />
Con il sindaco<br />
Giuseppe<br />
Malenchini,<br />
che<br />
operò dal<br />
1903 al<br />
1911, si<br />
assistette ad un rivolgimento<br />
culturale dove la scuola fu<br />
posta, finalmente, al centro<br />
dell’attività dell’ente locale.<br />
Oltre ad acquistare palazzo<br />
Rosciano e villa Visalli, dove<br />
andranno rispettivamente la<br />
scuola E. Mayer e Carducci,<br />
furono acquistati terreni a<br />
Salviano, per mq. 600, dalla<br />
sig.ra Adele Reggio, poi fuori<br />
Barriera Garibaldi, mq.<br />
2.750, dalla sig.ra Ester Tedesco<br />
(Thouar), quindi nel<br />
sobborgo di Colline, mq.<br />
1.300, dal sig. Salvatore Pannocchia<br />
(Collodi), a Quercianella<br />
dal sig. Virgilio Marchioneschi,<br />
mq. 500, infine un<br />
vasto appezzamento di terreno<br />
tra via Nazionale, via delle<br />
Ville, via di Coteto dove sor-<br />
di Luciano Canessa<br />
gerà la scuola E. De Amicis.<br />
Un duro colpo agli interessi<br />
dei privati che finora avevano<br />
incassato parecchi soldi<br />
fornendo locali fatiscenti.<br />
La costruzione dell’edificio<br />
fuori Porta a Colline fu affidata,<br />
il 23 agosto 1907, alla<br />
Società Anonima Cooperativa<br />
fra i Muratori. I lavori iniziarono<br />
il 25 aprile 1908 e<br />
cessarono il 20 aprile 1909.<br />
La costruzione dei solai fu<br />
affidata, invece, all’impresa<br />
ing. Attilio Muggia, il 22 luglio<br />
1908.<br />
L’edificio sorgeva lungo lo<br />
stradone, polveroso, di via<br />
delle Colline (attuale via Salviano),<br />
oltre le mura, la cui<br />
Porta alle Colline era situata<br />
all’altezza del vecchio ingresso<br />
del pronto soccorso ospedaliero.<br />
Uno stradone tanto<br />
polveroso da suscitare le proteste<br />
reiterate dei negozianti<br />
e degli abitanti che chiedevano<br />
l’intervento di una macchina<br />
innaffiatrice.<br />
La scuola fu intitolata a Carlo<br />
Collodi, scrittore e giornalista,<br />
all’anagrafe Carlo Lorenzini,<br />
autore di Pinocchio.<br />
L’aumento delle iscrizioni impose<br />
di ampliare i locali di sei<br />
aule e bagni per un costo previsto<br />
in lire 40.700, ma la<br />
guerra e il continuo aumento<br />
dei prezzi fecero rinviare più<br />
volte l’inizio dei lavori. Nel<br />
1924, infatti, la Cassa Depositi<br />
e Prestiti comunicò l’inizio<br />
della pratica per finanziare<br />
la sopraelevazione del fab-<br />
Anno 1959, foto di classe scuola Collodi con il maestro Conti e il custode Martini.<br />
L’attuale scuola ‘C. Collodi’, tra via di Salviano e viale Risorgimento.<br />
bricato, ma non ho potuto accertare<br />
se poi i lavori furono<br />
eseguiti. Lando Bortolotti nel<br />
suo “Livorno dal 1748 al<br />
1958 - Profilo storico urbanistico”<br />
nelle note a pag.<br />
324 e 277 scrive che la scuola<br />
fu ampliata nel ventennio<br />
fascista, senza precisare l’anno.<br />
Nel 1920-1921 era stato deciso<br />
di costruire un muro di<br />
recinzione sul tergo della<br />
scuola, dalla parte del cortile<br />
che sboccava sulla nuova via<br />
che fiancheggiava la proprietà<br />
dei Salesiani (l’attuale viale<br />
del Risorgimento).<br />
Le iscrizioni in aumento resero<br />
necessario utilizzare<br />
una succursale in via Augusto<br />
Liverani che era , allora,<br />
un sentiero.<br />
La sig.ra Luciana Pannocchia<br />
la frequentò negli anni<br />
1938/39 e 1939/40 e ricordava<br />
con affetto la propria maestra<br />
Maria Radogna.<br />
“Alcuni combattenti di modeste<br />
condizioni”, così si firmarono,<br />
con una lettera del<br />
22.1.1934 indirizzata al podestà,<br />
lamentarono che alla<br />
scuola Collodi in quarta e<br />
quinta si facevano meno<br />
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