PHOENIX FANZINE #12

testa del draghetto per farlo abbassare nel carrello, contro cui i proiettili
rimbalzavano, ma Sol sapeva bene che non gli sarebbe andata bene a
lungo e che prima o poi uno di quei proiettili avrebbe perforato quella
vecchia ferraglia beccandoli in pieno.
urlò Aki terrorizzato.
>
Il cucciolo ubbidì all'ammonizione e si rannicchiò tremante in un angolo
del carrello, nel frattempo Sol iniziò a guardarsi intorno alla ricerca di
qualcosa che potesse essergli utile, finché non vide alcuni attrezzi arrugginiti,
dovevano essere stati lasciati lì dagli operai che si occupavano
della manutenzione. Sol provò a ragionare, ma non gli veniva in mente
nulla di buono, così abbandonandosi alla disperazione afferrò un grosso
martello e lo scagliò contro il carrello dei soldati, questo colpì in piena
faccia il capitano del gruppo che si accasciò tramortito, i restanti soldati,
colti alla sprovvista, sobbalzarono e i colpi di fucile che stavano sparando
finirono per andare nelle direzioni sbagliate e a colpire l’un l’altro, prima
che potessero rendersene conto i colpi di proiettili cessarono e quando
Sol si alzò per controllare cosa fosse successo si accorse che tutti i soldati
erano fuori combattimento.
sottolineò il draghetto che nel frattempo si era alzato anche
lui.
> esclamò
soddisfatto e fiero il draghetto mettendosi in posa, come se ci fosse qualcosa
di cui andare fieri per quello che aveva detto...
Dopo un lungo tragitto in cunicoli semibui, finalmente in carrello si fermò
facendo un grosso tonfo quando si accostò alla fine del tunnel.
disse Sol aiutando il drago a scendere.
>
I due si avviarono lungo un corridoio e dopo pochi metri giunsero nella
sala principale, il grosso portale si ergeva minaccioso al centro della sala