Il Giornale dell'Handball - Febbraio 2019

Nome: Thomas
Cognome: Bortoli
Classe: 2002
Ruolo: terzino
Segni particolari: campione
in erba
Ciao Thomas, ti conosciamo
per le tue prodezze in
campo e per l’autorevolezza
con cui, ad appena 17 anni,
calchi i campi della SerieA1.
Come ti descriveresti con
tre parole?
TB: Intrapendente, divertente
e sportivo.
Sportivo e studente. Che
scuola frequenti?
TB: Studio per diventare manutentore
aeronautico. Una
scelta fatta per caso, grazie
al suggerimento di un amico,
che si é trasformata in una
passione. E’ un percorso che
prevede molti laboratori e
pochi libre, ottimo per me, e
ora che sono al terzo di cinque
anni posso dire che mi
sta prendendo molto.
Ci descrivi la tua giornata
tipo?
TB: La mia sveglia suona alle
7.00. Il tempo di prepararmi
e sono sull’autobus che mi
porta a scuola a Gallarate.
Le lezioni iniziano alle 8.30
e finiscono alle 14.30. Generalmente
alle 16.00 sono a
casa e, dopo aver mangiato
qualcosa, ho un po’ di tempo
libero. Uno sguardo ai social
network, un po’ di Playstation
e relax. La sera é dedicata
agli allenamenti con il
mio club, Cassano Magnago.
I ritmi del week-end, ovviamente,
sono scanditi dagli
impegni di campionato: che si
sia in trasferta o al Palatacca
la mia concentrazione é sulla
pallamano.
Mi parlavi di social e la cosa
non mi sorprende in quanto
tu sei appieno un rappresentante
dei millenials.
Qual é il tuo social network
preferito? E come lo usi: sei
piú follower o ti piace condividere?
TB: Sicuramente il mio preferito
é Instagram. Sulla fruizione,
condivido sí, ma non
tantissimo. Mi appassiona
seguire storie e profili.
E allora svelaci i tre profili
che segui di più’.
TB: Tre profili, casualmente,
“pallamanocentrici”:
- Luc Abalo
(@lucabalo19);
- Uwe Gensheimer
(@uwegensheimer)
- Nikola Karabatic
(@nikolakarabatic44)
(ndr, rispivamente 135.4k,
214.9k e 323.2k followers)
Tre profili e, soprattutto, tre
giocatori non da poco. Se tu
potessi rubare ad ognuno
di loro una caratteristica,
quale sarebbe?
TB: Tre campioni eccezionali.
Ad Abalo, il mio preferito,
ruberei l’elevazione; a Gensheimer
il tiro e a Karabatic
la visione di gioco.
Veri idoli per campioni in
erba come te. Hai il sogno
di cimentarti in uno dei
loro campionati?
TB: Il sogno é il campionato
francese. Nessuna squadra in
particolare, il livello é altissimo.
La Francia é stata anche teatro
di una delle tue prime
apparizioni con la maglia
azzurra ai Mediterranean
Handball Championship di
Parigi. Uno dei tanti viaggi
che hai già fatto da sportivo.
TB: Si, e ne conservo un carissimo
ricordo. Una quarta
piazza importante ed emozionante.
Con la Pallamano
sono stato già in tanti posti:
Marocco, Portogallo, Romania,
Georgia. Ovviamente
l’esperienza di Tbilisi la ricorderò
per sempre. Un momento
indimenticabile: quando
abbiamo vinto, quasi non
ci credevo. Ma in generale é
stato bellissimo fuori e dentro
il campo di gioco.
Come sono i momenti “fuoricampo”
con la Nazionale?
TB: C’é molta armonia. A
Tbilisi ricordo grandi serate
di quiz e cruciverba di gruppo.
Hai amici tra i tuoi compagni
di squadra?
TB: Molti in effetti. Sia in
nazionale - Davide Pugliese,
Giovanni Nardin, Umberto
Bronzo e Oliver Martini, solo
per fare alcuni nomi - che nel
Cassano Magnago. Il dopo
partita con Stefano Bassanese,
Gabriele Saitta e Massimiliano
Possamai sono quasi
d’obbligo!