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IL FUTURO CHIAMA<br />
di Matteo Aldamonte<br />
Tanto da lavorare, ma con<br />
obiettivi ben chiari e un talento<br />
grezzo da impreziosire.<br />
L’Italia U17 porta con sé buone<br />
sensazioni dopo il 6° posto<br />
con cui, nella sua prima esperienza<br />
in campo internazionale,<br />
ha chiuso i Campionati<br />
Mediterranei dell’Handball<br />
a Port Said (Egitto). Vittorie<br />
contro Marocco, Emirati Arabi<br />
e Tunisia, oltre a un quarto<br />
di finale giocato alla pari con<br />
il Montenegro, poi finalista,<br />
hanno rappresentato le note<br />
liete – almeno in termini di risultati<br />
– della squadra guidata<br />
in panchina dal DT Riccardo<br />
14<br />
Trillini e da coach Giuseppe<br />
Tedesco.<br />
Non moltissimo, per la verità,<br />
il lavoro alle spalle di questa<br />
selezione, passata per una serie<br />
di raduni estremamente allargati<br />
e arrivata alla sua versione<br />
finale pochi giorni (e allenamenti)<br />
prima di Port Said. Ma<br />
gli obiettivi, come detto, sono<br />
chiari: gli Europei U18 dell’estate<br />
2020, in cui l’Italia avrà<br />
il chiaro intento di salvarsi, di<br />
evitare la retrocessione in 2^<br />
Divisione secondo la difficile,<br />
ma anche estremamente stimolante<br />
formula della Federazione<br />
Europea.