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<strong>CASA</strong> <strong>ILARIA</strong><br />

Arte &Solidarietà<br />

mostra di opere d’arte contemporanea e asta benefica<br />

2019<br />

1


«Che cos’è la fede?<br />

Mi sembra sia tenere tra le mani un volto, accarezzarlo con tenerezza e guardarlo…<br />

sempre qualsiasi cosa accada, qualsiasi stato d’animo sperimenti…<br />

c’è sempre una Presenza nella tua vita, nelle tue giornate…<br />

e su questa certezza puoi credere al sussurro che ti dice: “non temere”»<br />

Suor Ilaria Meoli<br />

(Pontedera, Pisa 1970 - Bangui, Centrafrica 2007)<br />

2


<strong>CASA</strong> <strong>ILARIA</strong><br />

ESPOSIZIONE<br />

Atrio Ospedale “F. Lotti”, Pontedera_PI<br />

30 aprile - 2 maggio 2019<br />

Arte &Solidarietà<br />

mostra di opere d’arte contemporanea e asta benefica<br />

ASTA<br />

Auditorium Museo Piaggio, Pontedera_PI<br />

3 maggio 2019<br />

Con il patrocinio di<br />

A cura di<br />

Riccardo Ferrucci<br />

Filippo Lotti<br />

Progetto grafico<br />

Filippo Lotti<br />

Organizzazione<br />

FuoriLuogo - Servizi per l’Arte<br />

Coordinamento<br />

Don Maurizio Gronchi<br />

Foto opere<br />

Nicola Gronchi - Gronchi FotoArte, Pisa<br />

Allestimento mostra<br />

Casa d’Arte San Lorenzo, San Miniato<br />

Comune di<br />

Pontedera<br />

In collaborazione con<br />

A cura di<br />

Riccardo Ferrucci<br />

Filippo Lotti<br />

Fotografie<br />

Nicola Gronchi<br />

Battitore d’asta<br />

Roberto Milani<br />

Battitore d’asta<br />

Roberto Milani<br />

Ringraziamenti<br />

Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana<br />

Info<br />

Fondazione Casa Ilaria - ONLUS<br />

Badia di Carigi, Montefoscoli (Palaia_Pi)<br />

Laura Capantini +39 347 7549620<br />

info@casailaria.it<br />

www.casailaria.it<br />

Pubblicazione stampata dalla tipografia del<br />

Consiglio regionale della Toscana,<br />

quale contributo ai sensi della l.r. 4/2009<br />

Tutti i diritti riservati ©Fondazione Casa Ilaria - ONLUS<br />

Edit aprile duemiladiciannove.<br />

Ogni riproduzione è vietata.<br />

ASCANIO, MASSIMO BARLETTANI, LUCA BELLANDI, MAURIZIO BINI<br />

ROBERTO BRAIDA, DAVID BROGI, FABIO CALVETTI<br />

GIOVANNI CECCHINI, ANTONIO CICCONE, SIMONE CIONI<br />

CLAUDIO CIONINI, ELIO DE LUCA, FRANCO MAURO FRANCHI<br />

GIULIANO GIUGGIOLI, ANDREA GNOCCHI, PAOLO GRIGÒ<br />

NICOLA GRONCHI, GRAZIANO GUISO, SUSAN LEYLAND<br />

CORRADO LIPPI, MASSIMO LOMI, REMO LORENZETTI<br />

TIZIANO LUCCHESI, RICCARDO LUCHINI, GIORGIA MADIAI<br />

MARIO MADIAI, GIANFALCO MASINI, FRANCESCO NESI<br />

PAOLO NUTI, ARMANDO ORFEO, CARLO ROMITI<br />

NATALE ROSSELLI, FRANCESCO SAMMICHELI<br />

MARCELLO SCARSELLI, SKIM, PAOLO STACCIOLI<br />

GENNARO STRAZZULLO, GIANFRANCO TOGNARELLI, PAOLA VALLINI


Casa Ilaria.<br />

Un progetto di solidarietà<br />

È importante essere a fianco dei progetti di solidarietà che nascono nei nostri<br />

territori, essere a fianco di chi lavora per l’inclusione sociale e l’inserimento delle<br />

persone svantaggiate. In questa occasione un gruppo di artisti importanti donano<br />

una loro opera per raccogliere fondi che consentano di aiutare nella costruzione<br />

del progetto di Casa Ilaria.<br />

Un progetto di ospitalità e lavoro – in particolare di agricoltura sociale e di ristorazione<br />

– specialmente per le persone più deboli: con disabilità fisica, psichica,<br />

sensoriale e socialmente svantaggiate. È una casa per tutti, dove ognuno può trovare<br />

opportunità per sentirsi vivo e mai solo. Casa Ilaria è accoglienza, lavoro nella<br />

natura, animali e persone, bellezza e arte, spiritualità, compagnia, creatività, cibo<br />

genuino e tanta passione per la vita. Casa Ilaria è un progetto in costruzione, nella<br />

località detta La Badia di Carigi, vicino a Montefoscoli, in provincia di Pisa. L’intero<br />

complesso, costituito da una cascina leopoldina completamente ristrutturata,<br />

alcuni edifici secondari e una cappella, prende il nome dall’antico convento benedettino<br />

fondato nel 1100 al confine tra le diocesi di Lucca e Volterra, e sorge su<br />

un lieve poggio, che domina un terreno agricolo di dodici ettari, delimitato da un<br />

corso d’acqua e filari di alberi.<br />

Sono quindi molto contento che il Consiglio regionale della Toscana abbia offerto<br />

il proprio sostegno a questa iniziativa attraverso la pubblicazione del catalogo inserendosi<br />

nel più consistente supporto che il progetto ha avuto dalle amministrazioni<br />

di Palaia e Pontedera, oltre che dall’Azienda USL Toscana Nord Ovest, dalla<br />

Fondazione Piaggio, dalla Fondazione Casa Ilaria Onlus e da altre associazioni di<br />

volontariato.<br />

In questo contesto mi sembra importante ricordare che Suor Ilaria è morta nel<br />

2007 in un incidente alla vigilia dell’inaugurazione dell’ospedale di Bossemptelé in<br />

Africa, un progetto da lei fortemente voluto, intitolato al Papa Paolo Giovanni II e<br />

a cui ha collaborato anche il Comune di Pontedera.<br />

È quindi molto bello oggi vedere numerosi artisti che offrono il proprio contributo<br />

per realizzare questo sogno di civiltà. L’arte può essere un veicolo straordinario<br />

per comunicare elementi positivi, un ponte per costruire una cultura tesa ad includere<br />

anche i soggetti più fragili e deboli nella nostra società. Un grazie sentito a<br />

tutti coloro che hanno reso possibile questa pregevole iniziativa.<br />

Eugenio Giani<br />

Presidente del Consiglio regionale della Toscana<br />

Fragilità e bellezza.<br />

Pittori a favore del progetto di Casa Ilaria<br />

L’asta degli artisti per Casa Ilaria nasce da una felice intuizione dei curatori artistici<br />

Riccardo Ferrucci e Filippo Lotti, che hanno visto nel progetto di ospitalità<br />

e lavoro che sta sorgendo alla Badia di Carigi – vicino a Montefoscoli, nel centro<br />

della nostra bella Toscana – un’opportunità sociale capace di coniugare solidarietà<br />

e cultura. L’idea di chiedere a diversi importanti pittori toscani e non solo il frutto<br />

del loro talento artistico, per sostenere le persone più deboli, riempie il cuore di<br />

fiducia e di speranza. Soprattutto in un momento storico in cui vanno in fumo il<br />

tetto di Notre Dame di Parigi e le chiese cristiane dello Sri Lanka, non è di poco<br />

conto la volontà di custodire la bellezza della fragilità. Le cose e gli umani, per vie<br />

diverse, hanno destini comuni: possono cedere, perdersi, svanire. Per questo ha<br />

senso custodire, riparare, riconciliare. Con grande impegno, senza lasciarsi andare<br />

a inutili lamentazioni, specialmente quando la tentazione dell’impotenza si affaccia<br />

alla porta della mente e del cuore.<br />

A Casa Ilaria stanno insieme la storia, la natura, le persone di ogni tipo, a partire dai<br />

più deboli, senza alcuna esclusione. Per fare di un luogo pieno di secoli uno spazio<br />

di accoglienza solidale, c’è bisogno di cuore, di energie positive, del meglio che<br />

ciascuno sa trarre fuori da sé, senza interesse, con generosità. La pittura, tra le arti,<br />

è quella che più immediatamente rivela l’intimo, lascia trasparire desideri, paure,<br />

sogni, incubi, passioni che, attraverso le forme e i colori, aspirano a farsi vedere,<br />

capire, riconoscere. Una cosa simile appartiene a tutti gli esseri umani: abbiamo<br />

bisogno di essere guardati, apprezzati, amati. Ed è qui che s’incontrano gli artisti e<br />

la gente più semplice, più fragile, apparentemente senza spiccate qualità.<br />

Casa Ilaria nasce proprio per questo: perché ciascuno si senta riconosciuto per il<br />

meglio che è, spesso nascosto dietro la maschera della disabilità – fisica, psichica,<br />

sensoriale –, dello svantaggio sociale, della marginalità, dell’esclusione. Nessuno è<br />

soltanto ciò che appare. E la capacità di trasfigurare il mondo, propria dell’arte, ci<br />

aiuta a fare altrettanto con le persone: per vederle con altri occhi, creativi, pieni<br />

di luce, di speranza e di forza. Lo sanno bene i genitori dei ragazzi più vulnerabili,<br />

per i quali i loro figli sono il tesoro più prezioso, che non richiede pietà né compassione,<br />

ma solo umile rispetto, alta dignità, prossimità discreta. Nella loro fragilità<br />

risplende una bellezza che solo lo sguardo dell’amore sa cogliere. Mentre, però, un<br />

quadro può non piacere – e sui gusti sembra che non si possa discutere – non così<br />

possiamo fare con le persone. Questa è la sfida che affronta Casa Ilaria. Guardare<br />

meglio le persone – a volte più da vicino, a volte più da lontano – per apprendere<br />

molte cose che non sappiamo. Come non è indispensabile essere musicisti per<br />

ascoltare un concerto, né essere esperti d’arte per ammirare un quadro, così è sufficiente<br />

essere umani per accostare i più vulnerabili.<br />

In una società che illude molti – “se non sei uno specialista, lascia perdere, non è<br />

roba per te” – siamo invece persuasi che per ciascuno e per tutti c’è un’opportunità<br />

da non perdere: imparare che fragilità e bellezza stanno insieme più di quanto<br />

non immaginiamo. Come recentemente ha scritto papa Francesco nella Lettera<br />

indirizzata ai giovani di tutto il mondo, dopo il Sinodo a loro dedicato: «il desiderio<br />

di vivere e di fare esperienze nuove riguarda specialmente molti giovani in condizione<br />

di disabilità fisica, psichica e sensoriale. Essi, anche se non possono fare<br />

sempre le stesse esperienze dei coetanei, hanno risorse sorprendenti, inimmaginabili,<br />

che talvolta superano quelle comuni» (Esortazione apostolica postsinodale<br />

Christus vivit, 149).<br />

Don Maurizio Gronchi<br />

9


Artisti per Casa Ilaria<br />

Il mondo dell’arte è sempre stato sensibile ai progetti di solidarietà e inclusione sociale,<br />

non deve quindi stupire che numerosi autori abbiano donato una loro opera<br />

per contribuire, almeno in parte, alla costruzione del sogno di Casa Ilaria che si sta<br />

realizzando nel territorio pisano, vicino a Montefoscoli. È un progetto che ha visto<br />

l’impegno attivo di Don Maurizio Gronchi e Laura Capantini, responsabile della<br />

Fondazione Casa Ilaria, i quali in nome di Suor Ilaria hanno dato vita a un sogno ad<br />

occhi aperti, per costruire in questo luogo magico, sulla collina, una casa destinata<br />

ad accogliere chi soffre, chi è emarginato, chi è in situazioni di difficoltà.<br />

Scriveva Carlo Cassola nel 1986, dopo la tragedia di Chernobyl, in uno dei suoi ultimi<br />

scritti: “Alzo gli occhi al cielo dove da sempre ho immaginato le nuvole bianche<br />

e penso che i bambini non avrebbero mai costruito una nuvola radioattiva. Di certo<br />

i bambini pensano più e meglio degli uomini grandi. Così, oggi, è importante non<br />

essere uomini grandi, non assomigliare a quegli uomini che governano la Russia<br />

e l’America e il mondo in generale, ma esseri intelligenti come lo sono i bambini.”<br />

Parole importanti che segnano l’impegno antimilitarista di Cassola e indicano una<br />

strada verso la pace, nel tornare bambini, nel riscoprire l’idea del gioco e della creatività,<br />

dello stare insieme come valore fondante. Il sogno, che si compie attraverso<br />

opere di pace e solidarietà, lo stare insieme attraverso un lavoro continuo per<br />

arrivare ad aiutare i soggetti più deboli e emarginati. È importante in un’epoca distratta<br />

rivolgere la propria attenzione a coloro che si trovano in difficoltà, a trovare<br />

risorse ed energie rivolte a coloro che hanno più bisogno, per cercare di arrivare a<br />

un luogo dove vivere insieme una strada verso la leggerezza e la bellezza.<br />

Scrive Alessandro Baricco in Castelli di Rabbia: “I desideri sono la cosa più importante<br />

che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale<br />

la pena di non dormire per stare dietro ad un proprio desiderio.”<br />

Il sogno di Casa Ilaria è un desiderio che si realizza tra numerose difficoltà, ma è<br />

importante sognare e cercare di seguire i propri desideri. In un certo modo tutti gli<br />

artisti hanno un proprio desiderio, un modo di raccontare il mondo e, in questa occasione,<br />

molte voci si sono raccolte per raccontare un’utopia o un desiderio di felicità.<br />

Forse l’arte è la strada per raggiungere un sentimento profondo e contribuire<br />

a rendere più ricco il mondo, creando qualcosa che prima non c’era, non esisteva.<br />

È significativo che molti autori abbiano portato le loro opere per contribuire a questo<br />

sogno, quello di costruire una casa per tutti, seguendo l’esempio di Suor Ilaria,<br />

costruire un luogo di pace e dolcezza per tornare ad amare la vita, nonostante le<br />

difficoltà e le amarezze che incontriamo ogni giorno. Accettare le sfide della società,<br />

ma tentare di superarle e ritrovare l’uomo e la sua umanità. È un percorso di<br />

vita quello che cogliamo nelle opere degli artisti che hanno lasciato un segno, una<br />

presenza, un segnale di vita che ci ha coinvolto ed emozionato.<br />

Dichiarano Paolo e Vittorio Taviani, nati in un luogo vicino, San Miniato, a quello<br />

dove sorge Casa Ilaria: “Per capire chi siamo oggi siamo convinti che si debba<br />

risalire sempre alle radici: andare e ritornare sempre, onde evitare di considerare<br />

l’esistente come realtà assoluta. Se uno vivesse solo nella contemporaneità, potrebbe<br />

avere la sensazione del caos: solo tornando indietro il caos si ricompone in<br />

un ordine con un suo senso, diventa un processo con una sua logica.”<br />

In effetti aver scelto un luogo di pace e bellezza aiuta Casa Ilaria a ritrovare le proprie<br />

radici, la storia e le tradizioni di un paesaggio carico di amore, passione, vita<br />

e lavoro.<br />

L’arte è tornare bambini, ritrovare la gioia e il sorriso, la debolezza e la fragilità della<br />

vita, per questo motivo molti artisti hanno trovato una forte inspirazione per il loro<br />

lavoro osservando i disegni infantili. Da Picasso a Baj, da Haring a Matisse, sono<br />

numerosi gli autori che hanno ritrovato nel linguaggio dei bambini l’innocenza e la<br />

freschezza della vita, saper guardare il mondo con uno sguardo puro ed incontaminato.<br />

È l’idea del gioco e della sorpresa che anima molta pittura contemporanea,<br />

che ritrova la sua strada in un mondo spesso regolato da meccanismi rigidi e di<br />

potere.<br />

Scrive Italo Calvino nel finale del suo libro Le città invisibili: “L’inferno dei viventi<br />

non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo<br />

tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il<br />

primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di<br />

non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:<br />

cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e<br />

farlo durare, e dargli spazio.”<br />

La strada scelta da Casa Ilaria è quella di trovare, con fatica, le forze positive nella<br />

nostra società e farle durare, dargli spazio, continuare a sognare con gli occhi di<br />

chi non c’è più, ma continua a vivere nei nostri sogni e ricordi.<br />

Riccardo Ferrucci<br />

10 11


L’Asta per Casa Ilaria<br />

È per me motivo di orgoglio e di soddisfazione essere stato invitato a curare, insieme<br />

a Riccardo Ferrucci, questa importante iniziativa, in cui la solidarietà passa<br />

anche dalla bellezza.<br />

In una società consumistica e fortemente indifferente al bello, dove i valori, i comportamenti<br />

e le responsabilità vengono spesso messi in secondo piano, l’arte, nella<br />

sua accezione più ampia, può e deve trasmettere un messaggio di altruismo, un<br />

messaggio di sostegno e generosità.<br />

“L’arte è la forma più alta della speranza”, afferma l’artista tedesco Gerhard Richter.<br />

L’arte ha un gran valore e quando si mette al servizio della solidarietà diventa ancora<br />

più preziosa.<br />

L’arte, quindi, come la forma più alta della speranza. La speranza di un mondo indubbiamente<br />

migliore, in cui ognuno di noi, lavorando insieme per il bene comune,<br />

contribuisce per il suo piccolo “pezzettino” a donare un sorriso agli altri e, nello<br />

stesso tempo, donarlo a noi stessi.<br />

Su invito di don Maurizio Gronchi ho accettato senza esitazioni l’incarico convinto<br />

di poter dare il mio fattivo contributo a questa manifestazione.<br />

Non è mai troppo tardi per fare qualcosa per gli altri, per i bisognosi, per chi è<br />

solo o emarginato, anche in tempi come questi, in cui i venti di solidarietà sembrano<br />

sopiti o congelati da ideologie che ci faranno solo regredire intellettualmente,<br />

umanamente e moralmente.<br />

In questa speranza pietrificata che rabbuia il futuro, ci illumina la strada di don Milani:<br />

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio, sortirne insieme è la<br />

politica, sortirne da soli è l’avarizia” (da “Lettera ad una professoressa”).<br />

E allora eccoci qui. Chiesa, istituzioni, enti, associazioni, semplici cittadini solidali<br />

con il “motore” di questa speranza, oggi rappresentato dai quasi quaranta artisti<br />

contemporanei che hanno donato una loro opera, poi messa a disposizione della<br />

manifestazione, per essere battuta all’asta.<br />

Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno risposto a questa chiamata e a don<br />

Maurizio che ha deciso di affidarmi questo gratificante compito.<br />

Un grazie anche a Nicola Gronchi, fotografo professionista e docente all’Accademia<br />

di Belle Arti di Pisa, che ha contribuito all’iniziativa fotografando le opere del<br />

catalogo.<br />

In questa asta, come sempre, ho voluto come battitore l’amico Roberto Milani, sinonimo<br />

di grande professionalità; non è solo un battitore d’asta unico per bravura<br />

ma si trasforma in un istrione divertente e dissacrante quando impugna il “martelletto”.<br />

Il ricavato dell’asta servirà per finanziare il restauro di Casa Ilaria, una cooperativa<br />

sociale che ha come finalità quella di essere un centro diurno con trattamenti riabilitativi,<br />

ospitando persone con patologie psichiatriche ma anche offrire opportunità<br />

di lavoro a persone con disabilità intellettiva o in situazioni di fragilità, favorendo<br />

l’integrazione e l’inclusione sociale.<br />

Un’asta di solidarietà che non solo è l’occasione per rendere merito alle opere dei<br />

donatori, ma dà l’opportunità agli acquirenti di investire in arte, sostenendo i valori<br />

della Onlus.<br />

Filippo Lotti<br />

12 13


ASCANIO<br />

senza titolo<br />

tecnica mista su tavola - cm 122.5x60.5 - 2018<br />

14 15


MASSIMO BARLETTANI<br />

LUCA BELLANDI<br />

ALESUND<br />

acrilico su tela - cm 40x60 - 2015<br />

FREEDOM CONTAMINATIONS<br />

tecnica mista su tela - cm 40x30 - 2019<br />

16 17


MAURIZIO BINI<br />

ROBERTO BRAIDA<br />

SCOGLIERE<br />

olio su tela - cm 40x30<br />

PER UNA NOTTE<br />

olio su tela - cm 50x50 - 2011<br />

18 19


DAVID BROGI<br />

FABIO CALVETTI<br />

IL RIPOSO DI CRISTO<br />

argilla refrattaria dipinta a freddo - cm 33.5x22x31 - 2012<br />

VITA MIA<br />

tecnica mista su tavola - cm 32x19 - 2019<br />

20 21


GIOVANNI CECCHINI<br />

ANTONIO CICCONE<br />

IL TRENO APOLLINEO<br />

olio e acrilico su tavola - cm 30x30 - 2019<br />

PADRE PIO I<br />

litografia - cm 70x50 - 1986<br />

22 23


SIMONE CIONI<br />

CLAUDIO CIONINI<br />

I DUE MELI<br />

olio su tela - cm 50x50 - 2019<br />

PARIGI<br />

acrilico su tela - cm 40x50 - 2014<br />

24 25


ELIO DE LUCA<br />

FRANCO MAURO FRANCHI<br />

senza titolo<br />

pastelli a olio su carta di gelso - cm 32x30 ca. - 2016<br />

DAVANTI ALL’ISOLA<br />

acrilico su tela su tavola - cm 22.5x22.5 - 2019<br />

26 27


GIULIANO GIUGGIOLI<br />

ANDREA GNOCCHI<br />

DIO DEL VENTO<br />

tecnica mista su carta - cm 70x50 - 2019<br />

FONTANA DI TREVI (ROMA)<br />

polimaterico su tela - cm 50x40 - 2012<br />

28 29


PAOLO GRIGÒ<br />

NICOLA GRONCHI<br />

IL SAPERE E IL DISTACCO<br />

tecnica mista su tela - cm 60x40<br />

ATTESA<br />

fotografia (stampa fine art) - cm 70x100 - 2015<br />

30 31


GRAZIANO GUISO<br />

SUSAN LEYLAND<br />

OMAGGIO A UGO GUIDI<br />

acrilico su decollage - cm 31x23 ca. - 2010<br />

HORSES<br />

lapis su carta - cm 33x24 - 2018<br />

32 33


CORRADO LIPPI<br />

MASSIMO LOMI<br />

RITORNO AD AVALON<br />

tecnica mista su cartone - cm 80x80 - 2013<br />

GIÙ IL SIPARIO SU PONTE ALLA CARRAIA<br />

tempera su tavola - cm 45x76 - 2013<br />

34 35


REMO LORENZETTI<br />

TIZIANO LUCCHESI<br />

TESTIMONI SILENZIOSI<br />

tecnica mista su tavola - cm 34x24 - 2016<br />

SHHH!<br />

affresco e tecnica mista su pannello di Gasbeton® - cm 20x20 - 2019<br />

36 37


RICCARDO LUCHINI<br />

GIORGIA MADIAI<br />

SPIAGGIA<br />

olio su tela - cm 40x80 - 2019<br />

senza titolo<br />

tecnica mista su tavola - cm 30x20<br />

38 39


MARIO MADIAI<br />

GIANFALCO MASINI<br />

PINOCCHIO E MANGIAFOCO<br />

olio e acrilico su tela - cm 50x40<br />

TENTATIVO DI CONCERTO (NOTTURNO)<br />

tecnica mista e olio su tavola - cm 80x30 - 2017<br />

40 41


FRANCESCO NESI<br />

PAOLO NUTI<br />

RICHIAMO<br />

acrilico su cartoncino - cm 40x26.5 - 2019<br />

UN RICORDO DI UN MOMENTO FELICE<br />

olio su tavola - cm 30x30 - 2019<br />

42 43


ARMANDO ORFEO<br />

CARLO ROMITI<br />

LA PATAFISICA È LA SCIENZA<br />

acrilici su tela - cm 40x40 - 2016<br />

IL CAVALLO DI ORLANDO (VEGLIANTINO)<br />

terre su tela - cm 76.5x133.5 - 2018<br />

44 45


NATALE ROSSELLI<br />

FRANCESCO SAMMICHELI<br />

PAESAGGIO<br />

olio su carta - cm 50x35 ca.<br />

VIAGGIO MUSICALE<br />

acrilici su tela - cm 30x30 - 2009<br />

46 47


MARCELLO SCARSELLI<br />

SKIM<br />

DINAMISMO<br />

tecnica mista su tela - cm 70x100 - 2014<br />

PARTENZE<br />

acrilici e Uniposca su tela - cm 40x40 - 2019<br />

48 49


PAOLO STACCIOLI<br />

GENNARO STRAZZULLO<br />

VIAGGIATORI A RIPOSO<br />

refrattario a lustro - cm 32Hx22Ø - 2019<br />

COLOMBE<br />

olio su tela - cm 70x100 - 2010<br />

50 51


GIANFRANCO TOGNARELLI<br />

PAOLA VALLINI<br />

FANTASIA<br />

olio su tela - cm 60x50 - 2008<br />

IL SEGNO INVISIBILE<br />

tecnica mista su tavola - cm 102x93 - 2007<br />

52 53


ASCANIO<br />

MASSIMO BARLETTANI<br />

LUCA BELLANDI<br />

MAURIZIO BINI<br />

ROBERTO BRAIDA<br />

DAVID BROGI<br />

FABIO CALVETTI<br />

GIOVANNI CECCHINI<br />

ANTONIO CICCONE<br />

SIMONE CIONI<br />

CLAUDIO CIONINI<br />

ELIO DE LUCA<br />

FRANCO MAURO FRANCHI<br />

GIULIANO GIUGGIOLI<br />

ANDREA GNOCCHI<br />

PAOLO GRIGÒ<br />

NICOLA GRONCHI<br />

GRAZIANO GUISO<br />

SUSAN LEYLAND<br />

CORRADO LIPPI<br />

MASSIMO LOMI<br />

REMO LORENZETTI<br />

TIZIANO LUCCHESI<br />

RICCARDO LUCHINI<br />

GIORGIA MADIAI<br />

MARIO MADIAI<br />

GIANFALCO MASINI<br />

FRANCESCO NESI<br />

PAOLO NUTI<br />

ARMANDO ORFEO<br />

CARLO ROMITI<br />

NATALE ROSSELLI<br />

FRANCESCO SAMMICHELI<br />

MARCELLO SCARSELLI<br />

SKIM<br />

PAOLO STACCIOLI<br />

GENNARO STRAZZULLO<br />

GIANFRANCO TOGNARELLI<br />

PAOLA VALLINI

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