PDF_2_ONLINE_MEDICOSCIENZA

per dare continuità concreta a quelle parole è un’altra storia,
piuttosto coraggiosa. Formare oltre che informare, fare oltre che
dire, vivere oltre che sperare, proporre invece di cavillare,
smascherare invece di compiacere, dare invece di prendere.
Assumersi responsabilità, muovere eventi e realizzare possibilità.
Non è facile ma è ciò che va fatto e che serve davvero, in un
mondo di parole e facili mode del momento. Per me fare vuol dire
praticare e insegnare a praticare, fare ricerca e insegnare a fare
ricerca, applicare e non solo teorizzare, creare contesti solidali e
fraterni di amicizia e incontro, scambio e operosità, gruppi di
acquisto a beneficio del biologico e del salutare, laboratori di
esperienza e di verifica, occasioni di espressione di talenti e
valori. Essere pratici vuol dire vivere e fare, con ragione, un po’ di
sana “trasgressione”, buona volontà e tanto buon senso (perché
facciamo tesoro della lezione che giunge dalle vane comuni postsessantottine,
dei loro sogni infranti e dei loro trasformismi
politici, commerciali e new-age, se non settari: niente di tutto
questo!). Però bisogna saper essere concreti, crederci e non avere
paura. E si possono fare cose belle, in contesti altrettanto belli,
sinceri e stimolanti, recuperando un po’ di fiducia in sé e negli
altri, agendo dentro di sé prima ancora di pretendere di agire sulla
Storia, anche se poi un po’ di Storia, certamente, la faremo.
Carlo Dorofatti
07