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PDF_2_ONLINE_MEDICOSCIENZA

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SALUTE E MEDICINE NATURALI<br />

Le Cicatrici di Nascita<br />

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ECOLOGIA E AMBIENTE<br />

La Medicina Antroposofica<br />

MEDITAZIONE E RICERCA INTERIORE<br />

Coscienza e Limite<br />

ALCHIMIA, EROS E PSICHE<br />

La Consapevolezza Semplice<br />

LETTERATURA, POESIA E ARTE<br />

L'Acquarello: l'Arte e il Pensiero<br />

ALIMENTAZIONE E NUTRACEUTICA<br />

E alla fine un filo d'Olio Extravergine di Oliva<br />

STORIA E TERRITORIO<br />

®<br />

Ferentillo e la Chiesa di Santa Maria Accademia ACOS<br />

COPIA GRATUITA


Editoriale………………………..………................................6<br />

Carlo Dorofatti<br />

Ecologia e Ambiente<br />

La medicina antroposofica…….………………………..……..9<br />

Donatella Pitasi<br />

Meditazione e ricerca interiore<br />

Coscienza e limite..………………..………………….…………10<br />

Massimo Formica<br />

Alchimia, Eros e Psiche<br />

La consapevolezza semplice………………………...........14<br />

Carlo Dorofatti<br />

Alimentazione e nutraceutica<br />

E alla fine un filo d’olio extravergine di oliva..……...19<br />

Federica Battaglini<br />

Salute e medicina<br />

Le cicatrici di nascita……………..………..…………..........24<br />

Jessica Li Gobbi<br />

Letteratura, Poesia, Arte<br />

L’acquarello: l’arte e il pensiero...………...................27<br />

Susan Margaret Cox<br />

L’arte è sempre contemporanea... ………………….…..29<br />

Claudio Pieroni<br />

Storia e Territorio<br />

Ferentillo e la chiesa di Santa Maria............…….…..33<br />

Giovanni Tomassini<br />

memo<br />

PROSSIMA USCITA: EQUINOZIO D’AUTUNNO - CENA CONVEGNO: 25 SETTEMBRE<br />

03


Il progetto <strong>MEDICOSCIENZA</strong> nasce dalla volontà di creare<br />

e sostenere un rivista che trattasse le seguenti tematiche:<br />

- salute e medicine naturali,<br />

- ecologia e ambiente<br />

- meditazione e ricerca interiore,<br />

- alchimia, eros e psiche,<br />

- letteratura, poesia, arte,<br />

- cucina, alimentazione e nutraceutica,<br />

- storia e territorio,<br />

- eventi e iniziative culturali.<br />

In copertina foto Marco Ilari<br />

La rivista è trimestrale, esce ai Solstizi e agli Equinozi<br />

e viene distribuita GRATUITAMENTE in formato<br />

cartaceo a Terni e dintorni e pubblicata online.<br />

Direttrice Responsabile: Erica Carlaccini<br />

Redazione: Carlo Dorofatti<br />

Direttore Scientifico: Dott. Massimo Formica<br />

Ufficio pubblicità: EC Comunicazione & Marketing<br />

Stampa: Tipografia Federici<br />

Per informazioni: ec.comunicazione@gmail.com<br />

t. 346.5880767 - www.ec-comunica.it


Massimo Formica<br />

Neurologo, psicoterapeuta, ipnositerapeuta con<br />

competenze in bioecosistemi e medicina ambientale.<br />

Si occupa di tematiche coscienziali e di corsi basati<br />

sullo sviluppo della consapevolezza e tecniche<br />

respiratorie. Riceve a Narni.<br />

Donatella Pitasi,<br />

M e d ico c h irurgo, s p e c ialista in s c ienze<br />

dell'alimentazione, iscritta all'albo delle mnc<br />

dell'ordine dei medici di terni come esperta in<br />

omeopatica, agopuntura e medicina antroposofica.<br />

Opera a Terni come libera professionista dal 1983 e a<br />

Roma nel centro di nutrizione clinica della dr.ssa Anna<br />

d'eugenio ed insegna nella sua scuola a medici e<br />

nutrizionisti.<br />

Giovanni Tomassini,<br />

Nato a Spoleto, si laurea in Ingegneria Elettronica<br />

presso l'Università di Palermo, frequenta quindi corsi<br />

post Laurea presso la Scuola Superiore Guglielmo<br />

ReissRomoli del Gruppo IRI-STET, l'Università Bocconi<br />

di Milano e l'ISTUD di Stresa.<br />

Scrittore di saggi storici, vive insieme alla moglie<br />

Emilia ed alla cagnetta “Signorina Buonasera” in<br />

Umbria a Ferentillo lungo la Valle del Fiume Nera.<br />

Susan Margaret Cox<br />

Laureata in fisica e architettura, diploma in<br />

Couseling del Patrimonio storico urbanistico in<br />

Belgio, dal 1992 si interessa di iconografia<br />

botanica e illustra una pubblicazione del<br />

Ministero dell'Ambiente intitolata 'Sapori di<br />

Flora'. Si occupa anche di grafologia, matrice<br />

profonda del gesto grafico.<br />

Federica Battaglini<br />

Tecnico di Radiologia presso il Servizio di<br />

Radiologia dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria<br />

di Terni. Diplomata FISO Sommelier dell'Olio.<br />

Insegna l'elevato valore nutritivo dell'Olio Extra<br />

Vergine di Oliva, il suo "potere" farmacologico<br />

nelle più attuali patologie croniche che affliggono<br />

la nostra società. Esperta in cucina vegetariana e<br />

salutistica dal risvolto " gourmet".<br />

Si ringraziano gli sponsor:<br />

Conad, Cospea, Associazione Lilt, Azienda<br />

Agricola Bio Alberti, Em-Ita, Accademia Acos,<br />

Liberovo, Azienda Agricola Favetta, Bioteko,<br />

Natura si, Il Collicello, Associazione AIDO, Gse srl<br />

Piera Salute e Bellezza.<br />

Dr.ssa Jessica Li Gobbi<br />

Ostetrica, specialista in riabilitazione del pavimento<br />

pelvico, insegnante dell'Associazione Italiana<br />

Massaggio Infantile, acquamotricista neonatale. Si<br />

occupa di salute perineale nei cicli femminili tramite<br />

ambulatori attivi in Umbria e Lazio a cui affianca<br />

attività di prevenzione e informazione per proteggere<br />

l'intimo benessere femminile nell'intero arco della<br />

vita delle donne, che ritiene un dono prezioso di cui<br />

avere cure e a cui riconoscere un fondamentale ruolo<br />

biologico e sociale.<br />

Gruppo operativo Medicoscenza<br />

Vuoi collaborare?<br />

Puoi farlo sia inviando articoli, sia sponsorizzando la rivista acquistando spazi pubblicitari e redazionali.<br />

Per informazioni: 346.5880767 ec.comunicazione@gmail.com<br />

Carlo Dorofatti - info@carlodorofatti.com<br />

05


Bisogno di concretezza<br />

Bisogna essere concreti. Le parole, le psicologie, le filosofie, gli<br />

spiritualismi, le ipotesi esistenziali e futuristiche più diverse, gli<br />

intellettualismi, libri su libri, le astrazioni metafisiche, le tante<br />

chiacchiere sono tutte cose molto belle e stimolanti: convegni,<br />

conferenze, corsi, video, opinioni e narrazioni, offrono<br />

innumerevoli panacee riflessive e suggestive, saziando la<br />

necessità di farsi delle ragioni. Ben vengano dunque presentatori,<br />

istruttori di ogni sorta, affabulatori perfino! Grati alla libertà di<br />

pensiero e di parola (fintanto che ancora possiamo dire, forse,<br />

esserci) beneficiamo degli stimoli più diversi. Purtroppo però<br />

questi stimoli, emotivi e intellettuali, restano sul piano della<br />

mente, della soddisfazione superficiale e sterile. Oggi più che<br />

mai. Ma, non abbiamo bisogno di questo. Non abbiamo bisogno,<br />

per lo meno, solo di questo. Abbiamo bisogno di concretezza.<br />

Serve concretezza. I cambiamenti possono innescarsi in diversi<br />

modi e secondo diverse direttrici, alcune – a mio avviso – più<br />

efficaci e autentiche di altre, dentro e fuori di noi e produrre<br />

effetti sulla realtà, prima di tutto sulla nostra – la nostra realtà –<br />

e, come onde concentriche, propagati grazie ad effetti domino<br />

anche imprevedibili. Abbiamo bisogno di cambiare: molte cose<br />

dentro di noi, altrettante fuori di noi, senza – in questo secondo<br />

caso – pretendere troppo dato che, probabilmente, molti punti di<br />

non ritorno sono stati già abbondantemente superati. Eppure,<br />

dobbiamo e possiamo fare la nostra parte. Ma la nostra parte non è<br />

fatta di chiacchiere o di soddisfazioni superficiali ego centrate:<br />

non può essere solo quello e poi ognuno a casa sua e chi s’è visto<br />

s’è visto. E no! Dobbiamo produrre qualcosa di reale.<br />

Personalmente – io stesso conferenziere fecondo di parole e<br />

opinioni – da qualche anno punto su alcune azioni concrete (che,<br />

talvolta, mi rendono impegnativo e un po’ ingombrante). Le<br />

azioni concrete non pagano, per lo meno non pagano nel breve<br />

periodo: è più facile vendere parole. Impegnarsi in prima persona<br />

Carlo Dorofatti<br />

Fondatore dell'Accademia ACOS®,<br />

formatore AIF, scrittore<br />

e insegnante di discipline meditative,<br />

da trent'anni esplora le tradizioni<br />

spirituali d'oriente e occidente<br />

così come discipline psicofisiche,<br />

filosofie e saperi volti<br />

alla consapevolezza<br />

della natura umana<br />

e al risveglio di coscienza.<br />

06


per dare continuità concreta a quelle parole è un’altra storia,<br />

piuttosto coraggiosa. Formare oltre che informare, fare oltre che<br />

dire, vivere oltre che sperare, proporre invece di cavillare,<br />

smascherare invece di compiacere, dare invece di prendere.<br />

Assumersi responsabilità, muovere eventi e realizzare possibilità.<br />

Non è facile ma è ciò che va fatto e che serve davvero, in un<br />

mondo di parole e facili mode del momento. Per me fare vuol dire<br />

praticare e insegnare a praticare, fare ricerca e insegnare a fare<br />

ricerca, applicare e non solo teorizzare, creare contesti solidali e<br />

fraterni di amicizia e incontro, scambio e operosità, gruppi di<br />

acquisto a beneficio del biologico e del salutare, laboratori di<br />

esperienza e di verifica, occasioni di espressione di talenti e<br />

valori. Essere pratici vuol dire vivere e fare, con ragione, un po’ di<br />

sana “trasgressione”, buona volontà e tanto buon senso (perché<br />

facciamo tesoro della lezione che giunge dalle vane comuni postsessantottine,<br />

dei loro sogni infranti e dei loro trasformismi<br />

politici, commerciali e new-age, se non settari: niente di tutto<br />

questo!). Però bisogna saper essere concreti, crederci e non avere<br />

paura. E si possono fare cose belle, in contesti altrettanto belli,<br />

sinceri e stimolanti, recuperando un po’ di fiducia in sé e negli<br />

altri, agendo dentro di sé prima ancora di pretendere di agire sulla<br />

Storia, anche se poi un po’ di Storia, certamente, la faremo.<br />

Carlo Dorofatti<br />

07


LA PREVENZIONE<br />

Prevenire significa adottare comportamenti in grado<br />

di evitare o ridurre a monte l'insorgenza e lo sviluppo<br />

di una malattia o di un evento sfavorevole. La<br />

Prevenzione Primaria consiste nell' adottare un<br />

corretto stile di vita i cui due pilastri portanti sono<br />

rappresentati da una sana alimentazione(quale<br />

quella rappresentata dalla dieta mediterranea) e<br />

dall'eseguire in maniera costante una attività sportiva. Studi clinici dimostrano come la<br />

sedentarietà e una dieta scorretta possa aumentare anche del 40% il rischio di insorgenza di<br />

alcune neoplasie come colon e mammella.E' anche necessario non fumare, non eccedere nel<br />

consumo di alcol ed esporsi ai raggi solari in maniera adeguata.Un corretto stile di vita inoltre<br />

riduce le recidive e aumenta la sopravvivenza (Prevenzione Terziaria).<br />

La LILT è da sempre impegnata nell' attività di promozione della salute verso la popolazione<br />

grazie alla diffusione di una corretta informazione attraverso la realizzazione di campagne di<br />

sensibilizzazione a livello nazionale e di eventi a diffusione regionale e provinciale.<br />

Notevole importanza rivestono inoltre attività specifiche di intervento come incontri nelle<br />

scuole e nei luoghi di lavoro, convegni, seminari e diffusione di materiale didatticoinformativo.<br />

La Sez. Prov di Terni tra novembre 2018 e maggio 2019 con il contributodella Dott.ssa Luigia<br />

Chirico e della Dott.ssa Valentina Luzi ha portato avanti il progetto “Io Non Fumo”diretto alle<br />

scuole primarie ed alle prime classi delle scuole secondarie di primo grado.<br />

Per l'anno prossimo sta lavorando ad un progetto rivolto ai bambini delle classi di alcune<br />

scuole primarie di Terni. L'idea è quella di coinvolgerli in lezioni frontali e laboratori interattivi<br />

con la finalità di contribuire ad una alimentazione equilibrata e consapevole degli alunni e al<br />

conseguente raggiungimento del loro benessere psicofisico. Il progetto sarà portato avanti da<br />

una Psicologa, la Dott.ssa Valentina Luzi e da una Biologa-Nutrizionista, la dott.ssa Elisa Russo.<br />

E' in progetto una attività di collaborazione con la Officina Volley Terni per far si che i giovani<br />

atleti possano raggiungere,anche con il contributo di un corretto stile di vita,traguardi<br />

sempre più alti.<br />

Luigia Chirico Valentina Luzi<br />

TERNI- VIALE TRENTO N°50 - TEL E FAX 0744/431220<br />

PER AVERE INFORMAZIONI POTETE ANCHE MANDARCI<br />

UNA MAIL ALL'INDIRIZZO: info@legatumoriditerni.it


La medicina antroposofica, erroneamente<br />

ritenuta una medicina alternativa, è un<br />

ampliamento della medicina o meglio dell'arte<br />

medica, che venne sviluppata a partire dal<br />

1920 dal dottor Rudolf Steiner, fondatore<br />

dell'antroposofia, in collaborazione con la<br />

dottoressa Ita Wegmane altri medici. Da quel<br />

momento si è diffusa in tutto il mondo con i<br />

medici, terapisti, centri terapeutici, cliniche e<br />

istituti di cura, laboratori farmaceutici, scuole<br />

di formazione e centri di ricerca.<br />

L'antroposofia, detta anche scienza dello<br />

spirito, ha creato un metodo conoscitivo,<br />

fondato su una propria epistemiologia, che sta<br />

alla base della ricerca e che guida lo studio<br />

delle leggi che sottintendono le manifestazioni<br />

della vita, dell'anima e dello spirito nell'uomo e<br />

nella natura.<br />

Si ha quindi un'immagine integrata dell'uomo<br />

che permette di conoscere e studiare tutti gli<br />

aspetti in cui la vita umana si esprime, si<br />

realizza. Una tale immagine permette, tra<br />

l'altro, di avere una concezione unitaria,<br />

razionale e di fisiologia, patologia e terapia<br />

basata sullo studio dei processi che avvengono<br />

nell'uomo sano e nell'uomo malato e sulla<br />

possibilità di individuare delle corrispondenze<br />

tra questi processi umani e quelli che possiamo<br />

riconoscere nella natura.<br />

Per conoscere queste corrispondenze e le<br />

relazioni dell'essere umano con la natura e con<br />

l'universo è necessario conoscere le basi<br />

dell'antroposofia e come Rudolf Steiner,<br />

durante il suo percorso biografico iniziato nel<br />

1861 in Croazia e terminato con il suo decesso<br />

nel 1925 a Dornach, sia arrivato a una tale<br />

visione.<br />

La medicina antroposofica è sorella delle altre<br />

figlie dell'antroposofia che sono nate durante<br />

gli incontri che il suo fondatore era chiamato a<br />

tenere in tutta Europa: l'agricoltura<br />

biodinamica, il metodo di insegnamento<br />

pedagogico delle scuole Waldorf, le arti<br />

(utilizzate anche in senso terapeutico, come la<br />

pittura, l'arte della parola, l'euritmia, il<br />

Dr.ssa Ita Wegman<br />

Dr. Rudolf Steiner<br />

modellaggio), la psicoterapia, l'architettura, la<br />

triarticolazione sociale, la farmacologia.<br />

Il medico orientato in senso antroposofico<br />

utilizza oltre ai farmaci a cui vengono applicati<br />

i processi di preparazione farmaceutica<br />

originaria specifici, codificati anche nella<br />

farmacopea omeopatica tedesca che vengono<br />

somministrati per via orale, parenterale, e per<br />

via topica nonchè l'euritmia curativa, il<br />

massaggio ritmico, le varie arti sopra elencate.<br />

Nell'Europa del Nord sono presenti cliniche e<br />

ospedali con questo orientamento in cui si<br />

integrano le terapie convenzionali, soprattutto<br />

cliniche oncologiche mentre in Italia esiste solo<br />

una casa di cura a Roncegno, in provincia di<br />

Trento, in cui è possibile praticare queste<br />

terapie.<br />

E' stato creato comunque, un albo di medici<br />

Antroposofici aderenti alla SIMA (Società<br />

Italiana Medicina Antroposofica) che praticano<br />

questa terapia nei propri centri e studi medici<br />

nel territorio Italiano.<br />

Donatella Pitasi<br />

Casa di Salute Raphael( Roncegno Terme, TN)<br />

09


Il processo di individuazione, lo scollamento<br />

primitivo dalla fase simbiotica materna è per la<br />

costruzione dell'autonomia psico-fisica una<br />

pietra miliare della letteratura psicoevolutiva,<br />

aspetto sostanziale della psicoanalisi e della<br />

psicologia evolutiva in generale. Esiste nella<br />

nostra società una apologia della individualità<br />

malgrado la sua evidente negazione<br />

nell'ontogenesi del 'bipede implume' basata su<br />

relazione e interdipendenza forse proprio a<br />

partenza dalla evidente insostenibile<br />

autonomia di una creatura che necessita di cure<br />

prolungate per permettere alla corporeità e<br />

alla neurofisiologia una interconnessione che<br />

necessita di tempo. Il fatto che i processi<br />

mentali siano tardiva presentazione rispetto al<br />

dominio neurovegetativo iniziale corroborano<br />

l'impressione che essi siano strumenti a potere<br />

onto-autopoietico. È come se lo sviluppo<br />

mentale non solo necessitasse di una<br />

'preparazione' morfofunzionale, ma aspettasse<br />

un 'quorum sensing' esperienziale per attivare le<br />

potenzialità cognitive del pensiero logicoformale.<br />

Per quest'ultime essenziale è il dialogo<br />

tra la costruzione morfofunzionale e il sostegno<br />

propulsivo-motivante dell'allontanamento<br />

dall'incertezza-difficoltà d'un mondo esterno<br />

percepito come altro da sé e potenzialmente<br />

ostile, ruolo dicevo di spinta e motivante<br />

derivante dall'affettività dei care-givers. La<br />

funzione determinante nella costruzione<br />

dell'inter-essere è peraltro facilitatrice per il<br />

c o r r e t t o s v i l u p p o m o r f o f u n z i o n a l e .<br />

L'amalgama corretta tra affettività e<br />

neurosviluppo decanta l'esperienza dolorosa e<br />

diventa starter per un'esplorazione del mondo<br />

possibile solo se costruita su una 'base sicura'.<br />

Il senso del limite è la forma più evoluta di<br />

autocoscienza giacchè anche quest'ultima deve<br />

essere veduta come una scala gerarchica di<br />

comprensione. Una rete iperconnessa per<br />

necessità dovrebbe essere indagata con<br />

delicata volontà di comprensione in quanto la<br />

necessità è sempre segnale di insufficienza.<br />

L'autocoscienza è la scoperta del confine del sé<br />

che segnala i limiti anche operativi; è proprio<br />

l'assonanza confine-limite che relega l'uomo<br />

nella dolorosa condizione di reificare l'altro in<br />

quanto incapace di scorgerne la soggettività,<br />

una soggettività di fatto condivisa, ma negata<br />

dalla nostra costituzione formale. Ne deriva<br />

una cascata possibile evolutiva e di sviluppo<br />

che parte dalla simbiosi fusionale, determina<br />

nell'ordine la coscienza e l'autocoscienza, può<br />

dar luogo successivamente all'autocoscienza<br />

evoluta, fino alla fusionalità cosmica.<br />

L'universo manifesto dei 'nomi e delle forme' a<br />

cui ogni corpo-mente appartiene è legato alle<br />

modificazioni-apparenze che in quanto tali non<br />

sono la realtà assoluta. Liberarsi del potere<br />

10


dell'apparenza e del transeunte significa uscire<br />

dal principio di causalità incorniciato nello<br />

spazio-tempo e riconoscere in quest'ultimo lo<br />

scorrere superficiale di un 'principio' che lo<br />

informa in quanto substantia, essentia. Nella<br />

autocoscienza evoluta non solo il principio di<br />

causalità è relativizzato e riportato a contesti<br />

definiti dunque limitati, ma anche quello di<br />

dualità. Infatti la nostra comprensione<br />

dell'immanifesto ci permette di evadere dai<br />

ceppi dell'identificazione col non-sé e dunque<br />

uscire dal finito. In altre parole ogni dualità<br />

(bene-male, piacere-dolore ecc…) appartiene<br />

a categorizzazioni aristoteliche che sono<br />

configurazioni esperenziali transitorie e di<br />

confine: l'io-uomo (io-anfora) può uscire dal<br />

sostrato egoico sussumendo il sostrato<br />

immodificato di appartenenza primario. Donde<br />

il dispiegarsi della coscienza e da questa<br />

l'autocoscienza ultracausale.<br />

La mente-pensiero è causa nello spazio-tempo;<br />

si determina col paradosso che non solo<br />

l'oggetto è in stretta connessione con<br />

l'osservatore, ma l'osservatore non può essere<br />

oggetto di conoscenza sensoriale. Il testimone<br />

è chiamato ad assistere allo spettacolo e<br />

rimane se stesso a spettacolo finito, ma<br />

spettatore e spettacolo hanno come sostrato<br />

l'assoluto. Poiché il percettore non è percebile<br />

a se stesso in quanto diverrebbe oggetto al<br />

soggetto, possiamo solo immaginarci in quanto<br />

'idea sostanziale condensata' di un'Essenza<br />

aldilà del mondo spettacolo, aldilà delle coseeventi,<br />

dei nomi e delle forme. La mente risulta<br />

essere il sesto senso e come gli altri sensi è<br />

inadeguato alla percezione del 'sostrato' che<br />

altrimenti sarebbe un oggetto-fenomeno affatto<br />

percepibile. Un processo evolutivo allora<br />

potrebbe essere la lettura di elementi<br />

differenziati nella totalità, il successivo<br />

dileguamento della polarità soggetto-oggetto e<br />

quindi il recupero-appartenenza al tutto che<br />

facilita l'uscita dal divenire fisico per il<br />

superamento identitario (Io sono Quello). È<br />

come se dovessimo permanentemente osservare<br />

il mondo fenomenico, consapevolizzarlo senza<br />

concettualizzare: vedere gli oggetti come<br />

oggetti di coscienza e farli sparire.<br />

Una finitudine che si scioglie nell'infinito,<br />

trasformando la mente forgiatrice di cose ed<br />

eventi effimeri ed in continua trasmutazione in<br />

opportunità per uscire dal ruolo di ombrariflesso<br />

dell'immanifesto fino alla solarità della<br />

sovrapposizione visibile-invisibile.<br />

Si potrebbe concludere che la divinità del'uomo<br />

è nell'essere in potenza capace di leggersi<br />

increspatura transitoria in un oceano che l'ha<br />

prodotto e a cui appartiene.<br />

Massimo Formica<br />

Bibliografia:<br />

Balsekar R. S., La coscienza parla, Astrolabio-Ubaldini,<br />

Roma 1996<br />

Dorofatti Carlo, Anima e Realtà, Nexus Edizioni, Battaglia<br />

Terme (PD), 2010<br />

Drigdriśyaviveka discriminazione tra Sé e non-Sé, Āśram<br />

Vidyā, 1983<br />

Sri Nisargadatta Maharaj, Io sono Quello, Ubaldini Editore,<br />

Roma, 2001<br />

11


https://em-ita.com/<br />

UN'AGRICOLTURA DA REDDITO, SOSTENIBILE È POSSIBILE<br />

Circa 100 anni fa agricoltura e chimica hanno contratto un matrimonio che si rivela ogni giorno sempre più inquietante.<br />

In quel momento, dietro la promessa allettante di un futuro sempre migliore e confortevole, il contadino ha consegnato<br />

nelle mani della nascente industria chimica tutta la sua esperienza fatta di tradizioni millenarie, la sua saggezza e la<br />

sensibilità per la terra, per i suoi prodotti, per l'humus e per le molteplici forme di vita presenti nel terreno.<br />

Col passare del tempo tutto questo patrimonio è stato abbandonato, semplicemente lasciato cadere nell'oblio.<br />

In cambio, per i suoi terreni sempre più affamati, il contadino ha ricevuto un sacco di concime chimico e qualche bottiglia<br />

di veleni.<br />

Da allora, in tutti i continenti, gli agricoltori si sono dedicati solo all'incremento della produzione, sempre più disposti a<br />

ricorrere a qualsiasi mezzo, finanche alla manipolazione genetica e, in nome di questo dogma, sono state trascurate<br />

completamente tutte quelle cure necessarie al mantenimento della salute del terreno.<br />

La scienza moderna, indirizzata ormai verso una marcata specializzazione, tende a scomporre nelle sue singole parti ciò<br />

che invece costituisce un insieme e, per contrastare parassiti e malattie, si avvale massicciamente di sostanze di sintesi.<br />

Queste però non esistono in natura e, combinandosi tra di loro o anche con altre sostanze naturali, possono dare origine a<br />

nuovi composti ancora più tossici degli originali.<br />

Queste sostanze, rientrando nel ciclo “suolo-piante-animali-uomo-suolo”, raggiungono spesso concentrazioni<br />

insospettate e, attraverso i corsi d'acqua e le falde sotterranee si diffondono in tutto il pianeta.<br />

La TERRA è un organismo così complesso che mai nessuna scienza potrà comprenderlo fino in fondo.<br />

La sopravvivenza di tutti gli organismi che la popolano dipende completamente da lei. Tutto scomparirà<br />

irrimediabilmente se quella TERRA che ci nutre morirà.<br />

La NATURA, della quale anche noi facciamo parte, è coerente in ogni componente del suo essere, ma noi, nella nostra era<br />

ipertecnologica, ce ne siamo spesso dimenticati o abbiamo finto di non saperlo, anzi, dando prova di infinita<br />

superficialità, abbiamo ignorato spesso questo principio e ora ci troviamo tutti i giorni a fare i conti con le conseguenze<br />

delle nostre scriteriate azioni.<br />

Il nostro obiettivo è quello di permettere a singoli individui, famiglie e piccole comunità locali di accentuare la loro<br />

autosufficienza e autoregolazione attraverso la conoscenza dei problemi e quindi semplicemente con l'informazione.<br />

Sono fermamente convinto che una parte della società è ormai pronta, disponibile e in grado di cambiare il proprio<br />

comportamento se solo crede che questo sia possibile e rilevante.<br />

Questa minoranza, socialmente ed ecologicamente motivata, rappresenta la chiave<br />

di volta di un cambiamento su larga scala. Un cambiamento che dovrà basarsi su<br />

uno stile di vita nuovo: non predatorio e non parassitario.<br />

Paghiamo i medici per curarci le malattie quando potremmo pagare i contadini per<br />

mantenerci sani.<br />

Ritengo sia arrivato il momento di rovesciare questo paradigma e per fortuna tutto<br />

è più semplice di quanto oggi ci appare e la soluzione è alla nostra portata, perché la<br />

NATURA, come al solito, ci dà la soluzione per rimediare a tutti i danni da noi causati.<br />

I recentissimi studi sui microrganismi hanno aperto la strada ad una nuova<br />

opportunità completamente NATURALE: la BIOREMEDIATION. La nuova scienza<br />

che, sfruttando le immense capacità metaboliche dei microrganismi, consente il risanamento delle aree contaminate.<br />

Questa scienza è già disponibile per agricoltura. Si tratta di una miscela di microrganismi benefici, probiotici, conosciuta<br />

con il nome di EM (Microrganismi Effettivi). Tutti li possono usare facilmente per il risanamento dei terreni e per<br />

migliorare la produzione agricola senza l'utilizzo della chimica.<br />

Ass. Naz. PULITI SENZA CHIMICA<br />

Strada Pilonico Materno-Località il Poggiolo<br />

cell.327 2323167 - 334 1107599<br />

www.pulitisenzachimica.com<br />

email:info@pulitisenzachimica.com<br />

www.facebook.com/pulitisenzachimica


PASTA ARTIGIANALE<br />

Il grano duro “Senatore Cappelli” viene<br />

macinato in un piccolo vecchio Mulino ad<br />

acqua, soltanto con le macine in pietra si<br />

riesce ad ottenere il semolato macinando il<br />

grano senza riscaldarlo. Il semolato (un<br />

minor numero di impurità rispetto alla<br />

semola), viene poi lavorato da un artigiano<br />

pastaio con procedimenti ancora artigianali<br />

che vede l'impiego di macchinari degli anni '50<br />

che lavorano ad una temperatura media di<br />

35°, una umidità dell'80-85% e una fase di<br />

essiccazione graduale in apposite celle (non<br />

tunnel) di almeno 5-8 giorni che preserva<br />

l'amido, essenziale per la protezione<br />

dell'intestino. Il grano duro “Senatore<br />

Cappelli” seme degli anni 30-40 il suo nome è<br />

in onore del Senatore Raffaele Cappelli<br />

promotore nei primi del 900 della riforma<br />

agraria che ha portato alla distinzione tra<br />

grano duro e tenero. E' esente da ogni<br />

contaminazione da mutagenesi indotta con<br />

raggi X e Y del cobalto radioattivo, a<br />

differenza delle varietà di grano duro OGM<br />

irradiati, oggi utilizzati in agricoltura.<br />

Sembra che la modifica genetica di alcuni<br />

g r a n i m o d e r n i s i a c o r r e l a t a a l l a<br />

modificazione della loro proteina (Gliadina)<br />

alla quale è dovuta il malassorbimento<br />

(intolleranza al glutine e allergie).<br />

La pianta del Senatore Cappelli ha una<br />

altezza di circa 1.80 mt. (superiore a quella<br />

del grano comune) e contiene percentuali più<br />

elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e<br />

minerali nonché caratteristiche di elevata<br />

digeribilità.<br />

I nostri prodotti:<br />

I LEGUMI<br />

I CEREALI<br />

LA PASTA<br />

LE ZUPPE<br />

LE FARINE<br />

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA<br />

PATE'<br />

FARINE SFUSE<br />

AZIENDA AGRICOLA ALBERTI<br />

Fraz.Poggio Aquilone<br />

05010 San Venanzo Umbria<br />

Tel.075/8743365 cell.338/9902573<br />

info@bioalberti.com<br />

www.bioalberti.com


In questi ultimi due secoli abbiamo assistito ad<br />

un crescente impennarsi di una ricerca del<br />

sovrannaturale: dal revival magico con le sue<br />

alchimie, i suoi ermetismi, le sue gnosi e neognosi<br />

cristiane e pagane, la lettura e rilettura dei<br />

classici d'Occidente e d'Oriente, alla<br />

parapsicologia, passando per lo spiritismo o per<br />

le tortuose vie di uno sciamanesimo sempre più<br />

psichedelico, fino alla ricerca spirituale di<br />

stampo new-age con le sue mille soluzioni ai<br />

nostri problemi esistenziali, psicologici e fisici:<br />

medicine tradizionali, visione olistica, vecchi e<br />

nuovi yoga, tantrismi, contattismi e legge<br />

d'attrazione. Oggi, tutto questo co-esiste in un<br />

palcoscenico ricco di psicologi esoterici, vecchie<br />

scuole più o meno rinate e rivisitate, una certa<br />

competizione sul purismo alimentare, il tutto<br />

sotto l'insegna di “ricerca spirituale”: risveglio,<br />

crescita, illuminazione, liberazione, felicità,<br />

salute e benessere. L'infarcitura complottista<br />

completa un complesso quadro di riferimenti: ce<br />

n'è per tutti i gusti. Ecovillaggi e comuni hanno<br />

fatto il loro tempo: l'individualismo la fa ancora<br />

da padrone. Tante belle persone di buona<br />

volontà, tanti ingenui, tanti furbetti. E il<br />

mercato detta, come sempre, le sue leggi.<br />

In fondo, se ci pensiamo un attimo, tutto questo<br />

nacque nella notte dei tempi per lo stesso<br />

motivo per cui ancora oggi funziona: la paura<br />

della morte, della sofferenza, dell'incertezza.<br />

La “spiritualità” dovrebbe non già lenire queste<br />

paure, offrendo consolazioni, speranze e<br />

promesse di salvezza, ma dissolverle alla luce di<br />

una Conoscenza - una Gnosi - cioè di una più<br />

autentica consapevolezza della natura<br />

dell'esistente: dove non esiste morte, non esiste<br />

perdita, la sofferenza è causata dall'ignoranza e<br />

dall'attaccamento e l'incertezza è da viversi<br />

come gioco esistenziale all'insegna della rievoluzione<br />

della coscienza di un eterno e<br />

immutabile Essere dal quale tutto origina, che<br />

tutto è e permea, al quale ogni cosa si rifà.<br />

Questo è il risultato filosofico di tutte le<br />

correnti autenticamente spirituali: tutto è e<br />

sempre sarà. Noi siamo un transito di questo<br />

Essere attraverso la vita che lo afferma e<br />

evolve. Godiamoci lo spettacolo. Da qui l'etica<br />

conseguente: che questo transito sia bello,<br />

gradevole, gioioso, ricco di amore per la vita,<br />

per gli altri che siamo noi stessi, rendendo<br />

omaggio alla nostra natura assoluta, quindi<br />

divina, impostando relazioni armoniche e<br />

sensate senza paura di nulla perché nulla siamo<br />

e tutto siamo a prescindere.<br />

La vita come danza e serena celebrazione<br />

Le grandi Spiritualità di tutti i tempi hanno<br />

consegnato all'Uomo questa conoscenza,<br />

fornendo pur attraverso diversi e complessi<br />

miti una consapevolezza semplice,<br />

elementare. Una concezione diretta e precisa:<br />

in fondo le “pratiche” servivano solo per creare<br />

le condizioni più adatte in noi (il silenzio,<br />

l'ascolto, l'intuizione) per poterla recepire e<br />

quindi regolarci di conseguenza. Tolti i veli dai<br />

nostri occhi e dalla nostra anima, l'Uomo poteva<br />

esercitare più sottili facoltà che lo rendevano<br />

sano e adatto per celebrare l'avventura<br />

dell'esistenza transitoria.<br />

Sono convinto che un tempo le cose stavano<br />

così: personalmente mi piace credere in<br />

un'antica Età dell'Oro.Cosa ruppe (e cosa<br />

rompe) questa coerenza? Cosa, ancora oggi, ci<br />

fa stare male, impostare relazioni conflittuali,<br />

gareggiare, lottare e quindi soffrire, ammalare<br />

e temere la morte? E quindi vivere una vita<br />

inconcludente, come bestie, oppure smarrire<br />

in mille rivoli, teorie e pratiche “spirituali”<br />

perdendone il senso? Perdendone il principio<br />

sopra, in poche parole riassunto?<br />

14


È un virus. Un virus spirituale. Dobbiamo tenere<br />

presente che la spiritualità, ovvero la concezione<br />

che abbiamo del mondo, nella quale crediamo,<br />

stabilisce tutto il resto: i nostri valori, la morale,<br />

la società, quindi la politica, l'economia, la vita di<br />

tutti i giorni.<br />

È stata una spiritualità a inocularci il virus di una<br />

falsa conoscenza, per la quale non tutto è<br />

Assoluto. Non tutto è Dio. Non tutto è divino. Ci ha<br />

convinto che noi siamo superiori, che l'essere<br />

umano ha più diritti. Che l'essere umano non è<br />

Dio, ma è il preferito di Dio. Che ci sono cose che<br />

hanno più valore di altre. Che non tutto è Assoluto<br />

o Relativo allo stesso modo: ci sono cose più<br />

assolute e cose più relative. Ecco il virus.<br />

Da quel momento abbiamo cominciato a lottare, a<br />

stare male, a distruggere, a distruggerci, a<br />

generare e a temere l'indigenza, a genere e a<br />

temere la diversità, la sofferenza e la morte.<br />

Difficile ora riprendersi dopo generazioni e<br />

generazioni, dopo secoli e secoli, millenni, di<br />

questa malattia. Difficile ora recuperare il senso<br />

semplice della consapevolezza spirituale,<br />

difficile metterlo in pratica, difficile perfino<br />

comprenderlo perché siamo così intossicati nel<br />

corpo, nella mente e nello spirito.<br />

Oggi proliferano teorie e tecniche per la<br />

liberazione e l'illuminazione, ma attenzione:<br />

queste teorie e queste tecniche, se non vissute<br />

alla luce di quella consapevolezza semplice, non<br />

ci disintossicheranno affatto, anzi replicheranno<br />

ansia e confusione. Non ci guariranno, ma si<br />

faranno collezione di rimedi rincorsi alla ricerca<br />

di lenitivi ad una sofferenza che non verrà risolta<br />

alla luce di una consapevolezza ritrovata, di una<br />

conoscenza riaffermata, ma stordita da sedativi<br />

(pubblicità, consumismo, bella vita, veline e<br />

calciatori) o da droghe (da quelle chimiche a<br />

quelle esistenziali: il carrierismo e l'affermazione<br />

dell'ego, sia esso materialista o spiritualista).<br />

celebrazione, danza, gioia, opportunità di<br />

scoperta e di evoluzione, di emozione;<br />

sentimento e creatività, buone relazioni e amore<br />

e ogni incertezza sarebbe fonte di giocosa voglia<br />

di sperimentarsi e rinnovarsi, senza paura alcuna<br />

perché non vi è nulla che possa davvero<br />

compromettere ciò che siamo (e che abbiamo) in<br />

quanto implicito nella nostra natura Reale.<br />

E allora non ci sarà bisogno di cure, pratiche,<br />

tecniche per liberarci e risvegliarci, perché alla<br />

luce di quella consapevolezza non siamo schiavi di<br />

nulla, né addormentati. La vita è la nostra pratica<br />

spirituale nel momento in cui fluiamo in essa liberi<br />

dal virus della dualità. Parteciperemmo così al<br />

grande “gioco delle parti” interpretando mille<br />

ruoli, personaggi e recite, inventando mille<br />

maschere colorate e divertenti, confrontandoci<br />

con le mille diversità e avversità nelle quali<br />

apparentemente l'Assoluto si frantuma,<br />

partecipando con convinzione giusto per vedere<br />

che succede, per scoprire nuove vibrazioni, per<br />

imparare ad amare questo circo di fenomeni senza<br />

tuttavia mai crederci davvero. Puntate dunque<br />

all'essenza della spiritualità: e poi guarite<br />

dall'oblio, dal sonno, dall'impotenza e prendetevi<br />

cura di voi stessi, della vostra capacità di radicare<br />

bene nel profondo questa consapevolezza e<br />

tradurla nella vostra vita (per lo meno pensando a<br />

voi stessi, dato che l'umanità nel suo insieme è<br />

così compromessa, eppure con la speranza che il<br />

vostro lavoro interiore saprà inoculare, per via di<br />

misteriose rispondenze, un potente anti-virus in<br />

tutto il sistema). Praticate le vostre discipline<br />

disintossicanti preferite, scopritene di antiche,<br />

inventatene di nuove ma ricordate l'essenza:<br />

risvegliate in voi quella consapevolezza semplice<br />

di essere Assoluto.<br />

Carlo Dorofatti<br />

La sintesi di tutte le dottrine meritevoli, antiche e<br />

precedenti l'avvento di quel virus, direi anzi<br />

immuni ma inascoltate per via della nostra<br />

comoda e avvincente presunzione di superiorità<br />

concessaci dal nuovo onnipotente “Dio”, è<br />

rintracciabile dappertutto, ed è tremendamente<br />

semplice: noi siamo Assoluto. Tutto lo è. Non c'è<br />

nascita, né morte, né ci sarebbe sofferenza se non<br />

la creassimo per via della nostra ignoranza, che<br />

genera paura e attaccamento. Fine. Questo è. Da<br />

questa sintesi consegue l'etica della vita come<br />

15


®<br />

Accademia ACOS - Medicoscienza<br />

Carlo Dorofatti Dott. Massimo Formica Erica Carlaccini Federica Battaglini<br />

Gruppi di meditazione e risveglio energetico<br />

Laboratorio di consapevolezza e ricerca spirituale<br />

Progetti culturali e formativi conferenze, corsi, seminari<br />

Informazione alimentare - Cene e momenti conviviali tematici<br />

Informazione per l'acquisto di prodotti bio (cibo, igiene e casa)<br />

Percorsi Annuali per la crescita personale<br />

E formazione Istruttori<br />

Il progetto divulgativo e formativo “Accademia ACOS®” non è<br />

solo esperienza culturale, intellettuale o apprendimento di<br />

tecniche psicofisiche per il benessere del corpo, della mente e<br />

dell'anima, ma anche, soprattutto, un contesto vivo di crescita e di<br />

confronto, di amicizia e di scambio, dove sperimentare un<br />

concreto rinnovamento esistenziale all'insegna del benessere e<br />

della coscienza di sé. Lontano da dogmatismi e dal mercato newage,<br />

il progetto si propone di fornire riferimenti e strumenti validi<br />

col supporto competente di un'équipe di professionisti che da<br />

sempre esplorano, loro stessi in primis, la dimensione della<br />

realizzazione e dell'evoluzione umana.<br />

Informazioni: 339.4522858 (Daniela)<br />

segreteria@accademiaacos.it


A z i e n d a A g r i c o l a d i Pi e r f r a n c e s c o Pe n n a z z i<br />

“ S o l o Uova d a g a l l i n e i n l i b e r t à ”<br />

Da sempre l'uovo è sinonimo di alimento completo di<br />

risorsa nutrizionale per ogni stagion e di vita e peraltro al<br />

centro di vasta letteratura e mitologia.<br />

Il fatto che ogni<br />

uovo sia di fatto una concrezione di<br />

cellula-uovo, una struttura a potenziale energetico<br />

straordinario, germinale , ha delineato mitogrammi e<br />

ipotesi di genesi primordiale di vita. L'uov o cosmico ne è<br />

una dimostrazione tangibile rintracciabile in culture<br />

diverse.<br />

La ricchezza nutrizionale e la biodisponibilità<br />

diversificata in relazione all'assunzione alimentar e per<br />

cui esistono proprietà organolettiche e strettamente<br />

nutrizionali mod ificate se consumat<br />

o fresco, cotto, in<br />

frittata ecc.. l o rendono particolarmente duttile e<br />

prezioso.<br />

La nostra azienda si occupa da sempre di quest o<br />

nutrimento equilibrato, versatile, di straordinaria vitalità<br />

rendendolo disponibile nella sicurezza produttiva ,<br />

contribuendo alle diffusione di una cultura bio-<br />

nutrizionale e perseguendo le migliori pratiche nelle<br />

processualità di filie ra nel pieno rispetto della dignità<br />

animale.<br />

Strada San Cristoforo, 13 - Amelia (TR) - www.liberovo.it - tel. 333.7111216


"Non si vive di solo pane. ci vuole anche il<br />

companatico! E l'arte di renderlo più economico,<br />

più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera<br />

arte. Riabilitiamo il senso del gusto e non<br />

vergogniamoci di soddisfarlo onestamente...”<br />

(Pellegrino Artusi).<br />

E' cosi mi piacerebbe riprendere il nostro viaggio,<br />

con un passo molto eloquente del Manuale della<br />

Cucina di Pellegrino Artusi, dove l'autore di<br />

Forlimpopoli, in modo un po' goliardico ma anche<br />

un po' scientifico, un po' scanzonato ed<br />

inconsapevole ma forse anche consapevolmente,<br />

ha creato il Manuale per eccellenza della Cucina<br />

Italiana.<br />

Aneddoti, stile arguto e graffiante, "massime" che<br />

sono entrate a far parte dei nostri modi di dire,<br />

racconti di tradizioni culinarie italiane, un<br />

mosaico di ricette regionali intervallato da quelle<br />

create dalla "sua" Marietta, sua fedele servitrice<br />

che lui si divertiva ad osservare mentre " teneva il<br />

mestolo in mano".<br />

Tutta l'opera dell'Artusi è un porre l'accento su<br />

quanto sia importante in cucina rispettare la<br />

stagionalità e la territorialità degli ingredienti<br />

perchè questi " nel colmo della raccolta, costano<br />

poco" e, sul fatto che questi debbano essere scelti<br />

sempre al giusto grado di maturazione: la materia<br />

prima deve essere "della più fine" perchè " il bello<br />

e il buono" va amato "ovunque si trovino" ma,<br />

soprattutto, la cucina esige passione ed<br />

attenzione e, per far si che sia gradita a tutti,<br />

dovrà essere genuina e semplice, di sapore "<br />

delicato e gradevole".<br />

D'altronde il titolo non è un caso... La Scienza in<br />

Cucina e l'Arte di Mangiar Bene.<br />

Scorrendo tutto il manuale dell'Artusi è possibile<br />

notare un aspetto fondamentale: gli unici<br />

“grassi” ammessi in cucina sono il burro, il lardo e<br />

l'olio ( extravergine di oliva ovviamente!). Nessun<br />

altro grasso è menzionato.<br />

E' certo che per Pellegrino, ricco borghese che si<br />

ritrova a vivere di rendita, risulta molto facile<br />

l'utilizzo del burro, alimento estremamente<br />

costoso e riservato solo ed esclusivamente alla<br />

“classe ricca” mentre il lardo è stato da sempre il<br />

grasso utilizzato dalla “classe povera”, dalle<br />

famiglie contadine con l'usanza dell'allevamento<br />

del suino per uso familiare ma, riflettendoci,<br />

quante di queste famiglie avranno sicuramente<br />

avuto degli ulivi nei propri campi o…magari il<br />

vicino o il parente proprietario di qualche uliveto<br />

che avrà portato orgogliosamente in dono l'olio “<br />

prodotto dalle proprie olive”?... Tantissime<br />

famiglie sicuramente!<br />

Non stiamo ovviamente parlando di un olio<br />

extravergine con le qualità organolettiche che<br />

possiamo ritrovare con i più moderni sistemi di<br />

frangitura ed accorgimenti sul periodo della<br />

raccolta ma, sicuramente, “una spremuta di<br />

19


olive” genuina anche se effettuata con olive<br />

raccolte con metodi antiquati e con l'utilizzo di<br />

frantoi a molazze, sicuramente affascinanti ma<br />

non propriamente creati per preservare i profumi<br />

ed i sentori del frutto dell'olivo.<br />

Ed inoltre, possiamo notare che l'Artusi nomina<br />

l'olio di oliva anche nelle fasi di cottura e di<br />

frittura.<br />

Mi piacerebbe, a questo<br />

punto, analizzare in modo<br />

più scientifico questo<br />

aspetto.<br />

Tutti i grassi subiscono<br />

fenomeni di ossidazione e<br />

di decadimento degli acidi<br />

grassi ma a temperature<br />

elevate, ed in presenza di<br />

ossigeno, le reazioni<br />

o s s i d a t i v e v e n g o n o<br />

accelerate di molto e,<br />

proprio questo processo<br />

ossidativo è proporzionale al grado di<br />

insaturazione del grasso, al suo contenuto in acidi<br />

grassi mono e polinsaturi. Allo stesso tempo la<br />

frazione non saponificabile costituita da potenti<br />

antiossidanti, contrasta l'ossidazione della<br />

sostanza grassa: in qualche modo è questa la<br />

prima “ a sacrificarsi” se il grasso viene esposto<br />

alle alte temperature e all'ossigeno . E' per questo<br />

motivo che, tra tutti gli oli che possiamo ritrovare<br />

in natura, soltanto l'olio extravergine d'oliva<br />

reagisce all'attacco combinato dell'ossigeno e<br />

delle alte temperature riuscendo a rimanere<br />

stabile grazie alle sostanze antiossidanti presenti<br />

nella frazione non saponificabile. I grassi quando<br />

sottoposti a cottura subiscono delle alterazioni<br />

che dipendono da tre fattori principali: la<br />

temperatura raggiunta, la durata del tempo di<br />

cottura e la superficie esposta all'aria.<br />

Quest'ultima è un importante fattore, in quanto<br />

aumenta la superficie di contatto tra gli oli e<br />

l'ossigeno atmosferico. Ogni grasso possiede un<br />

proprio specifico livello di tolleranza alle alte<br />

temperature definito Punto di Fumo, oltre il<br />

quale iniziano dei veri e propri processi di<br />

cracking termico che scindono i trigliceridi<br />

(grassi) nei loro componenti fondamentali: il<br />

glicerolo (lo scheletro dei trigliceridi) e gli acidi<br />

grassi ad esso legati. Il glicerolo disidratandosi<br />

forma l'acroleina, che è una sostanza volatile di<br />

odore pungente con azione irritante nei confronti<br />

della mucosa gastrica, tossica per il fegato e<br />

potenzialmente cancerogena se inalata in<br />

quantità. Gli acidi grassi, a loro volta, subiscono<br />

un processo di termo-ossidazione con la<br />

formazione di perossidi, aldeidi, chetoni e<br />

polimeri, tutti composti non utili alla salute.<br />

E' chiaro, quindi, come risulti fondamentale<br />

cucinare e ,soprattutto, friggere a<br />

temperature che non superino mai il punto di<br />

fumo dell'olio che si sta usando, che<br />

ovviamente è diverso, a parità d condizioni<br />

operative, da olio ad olio. L'Olio Extravergine<br />

di Oliva ha uno dei Punti di Fumo più elevati fra<br />

tutti gli oli (circa 210° C), tollerando bene<br />

temperature prossime ai 180°C. Occorre però<br />

tenere presente che ancora più determinante<br />

del livello termico è la durata del tempo di<br />

cottura. Già dopo 20 minuti di esposizione a<br />

temperature prossime al Punto di Fumo, si<br />

verificano nei grassi le prime alterazioni, ma<br />

solo dopo periodi di riscaldamento prolungato<br />

si producono veri e propri effetti tossici, con la<br />

formazione di prodotti di degradazione<br />

dannosi per la nostra salute: anche in questo<br />

caso l'Olio Extravergine d'Oliva ha un indice di<br />

degradazione sensibilmente più basso rispetto<br />

agli altri oli vegetali.<br />

Ma sicuramente l'Olio Extra Vergine di Oliva dà<br />

il massimo di stesso quando viene utilizzato “ a<br />

crudo” nel piatto, quando ci prendiamo quei<br />

pochi istanti per aggiungere quel tocco di<br />

profumo e di gusto una volta che abbiamo fatto<br />

le porzioni nel piatto di servizio. Aggiungere<br />

quel filo di Olio Extravergine è un vero e<br />

proprio atto di amore verso chi consumerà<br />

quella pietanza e, soprattutto, stiamo<br />

portando in tavola tutti i sentori della nostra<br />

terra che vanta circa 500 varietà differenti di<br />

cultivar di ulivo, qualcuna dimenticata ma<br />

ognuna di essa con le proprie particolarità e<br />

caratteristiche.<br />

Federica Battaglini<br />

20


OLIO BIOLOGICO<br />

EXTRAVERGINE<br />

DI OLIVA IN UMBRIA<br />

Intorno al 1872, nell'antico borgo<br />

di Visciano di Narni la famiglia<br />

Leonardi possedeva una casa in<br />

cui al piano terra c'era un locale<br />

adibito a molino, dove veniva<br />

macinato grano, successivamente<br />

nel corso degli anni lo<br />

stesso molino veniva convertito<br />

in frantoio oleario.<br />

La conduzione dello stesso<br />

veniva portata avanti dal nonno<br />

di mio marito e dopo da suo<br />

padre. Attualmente il frantoio è<br />

ritornato nel posto dove era in<br />

origine, in cui vengono molite<br />

e s c l u s i v a m e n t e l e o l i v e<br />

biologiche della mia azienda.<br />

All'esterno del fabbricato sono<br />

ancora visibili e ben conservati i<br />

vari punti dove gli avventori<br />

legavano i muli che trasportavano<br />

le olive al frantoio.<br />

AZIENDA<br />

AGRICOLA<br />

FAVETTA<br />

LOREDANA<br />

Loredana Favetta - Strada di Visciano 13 - Narni<br />

www.oliobiologicomacinatoapietra.it - gianmichele.leonardi@alice.it<br />

21


Aggiungi un Orto a Tavola: festa di fine progetto<br />

per 1000 bambini delle scuole primarie del Comune<br />

di Terni<br />

Sabato 13 aprile e sabato 25 maggio si sono tenute<br />

2 grandi feste, presso il Centro Commerciale<br />

CospeaVillage, per i bambini delle scuole primarie di<br />

Terni che hanno concluso il progetto Aggiungi un<br />

Orto a Tavola, giunto al suo terzo anno di attuazione.<br />

Il progetto ha coinvolto quest'anno scolastico un<br />

numero sempre maggiore di scuole e bambini: quasi<br />

1000 bambini di 12 Istituti scolastici delle D.D. San<br />

Giovanni, Aldo Moro, Don Milani e F.Fatati: San<br />

Giovanni, Feliciangeli, Cianferini, Montessori,<br />

Matteotti, Le Grazie, Don Milani, Valenza, Battisti,<br />

Aldo Moro, Campomaggiore e Gabelletta.<br />

Gli eventi sono dedicati a tutti i bambini che con tanto<br />

impegno ed entusiasmo hanno partecipato al progetto<br />

promosso da EC Comunicazione & Marketing e<br />

dall'Associazione Millefiori che ha lo scopo di<br />

insegnare l'educazione ambientale e alimentare<br />

attraverso la coltivazione di ortofrutta e attraverso la<br />

realizzazione di laboratori condotti da esperti in<br />

nutrizione, al fine di stimolare il lavoro di gruppo e<br />

facilitare l'apprendimento cooperativo attraverso<br />

l'esperienza pratica.<br />

I Responsabili di Ipermercato Conad di Terni, main<br />

sponsor di questa iniziativa didattica, credono<br />

fermamente (come tutti gli altri partner del progetto:<br />

Cosp Tecno Service, Studio di Radiologia Braconi,<br />

Gruppo Salvati Diagnostica, Bioteca e CMT) che tante<br />

piccole azioni contino quanto gesti eclatanti: seguire il<br />

ritmo delle stagioni, trascorrere più tempo all'aria<br />

aperta, riciclare gli scarti del vivere quotidiano nella<br />

maniera corretta portano le persone ad uno stile di vita<br />

più sostenibile. Educare i bambini al rispetto della<br />

natura, alla sana alimentazione è un investimento per<br />

il loro futuro.<br />

I bambini vivono le attività della semina e della<br />

coltivazione dell'orto, sia presso la propria scuola che


presso gli Orti in Città dell'Associazione Millefiori, com e un<br />

gioco, ma imparano allo stesso tempo valori importanti:<br />

l'orto didattico stim ola il se nso di responsabilità individuale<br />

( o gni alun no d eve prender si cura de lle pian tine affidate<br />

alle<br />

sue cur e) , responsabilità verso il prossimo ( nell' or to si<br />

lavora insiem e e ci si aiuta ) e responsabilità verso<br />

l' ambiente. La coltivazione di ortofrutta favor isce nei<br />

bambini l' acquisizio ne del rispetto de lle rego le, la cap acità<br />

di relazionar si con gli altr i, la capacità di lavorar e in gruppo e<br />

facilita la comprens ione di concett i piuttosto complessi<br />

com e la tutela ambie ntale, la biodiver sità, gli ecosistemi.<br />

Grazie a lla collaborazio ne con il Dr. Giuseppe Fatati,<br />

Responsab ile del Repart o di Diabetologia e Nutrizio<br />

ne<br />

Clinica dell'A .O. Santa Mar ia di Tern i, esper te in<br />

nutrizi one dell' Ospedale ha nno condotto con i bambini<br />

laborato r i di educazi one aliment are incentra ti<br />

sull'ALIMENTAZION E A COLORI, durante i quali i bamb<br />

ini<br />

hanno scoperto a cosa “ servon o” gli alimenti che sta nno<br />

coltivando e quali benefici apporta no al propr io organism o.<br />

Mangiar e a colori signif ica rispettar e la stagionalit<br />

à<br />

degli alimenti e mettere al centr o delle scelte alimentari<br />

frutt a , verdur a , cereali e legumi.<br />

Dura nte le feste, tra giochi e mere nda bio<br />

offer ti da Ipermercato Conad di Terni, i<br />

bambini e tut ti i frequentatori del Centr<br />

o<br />

Commerciale hanno p otuto ammira re, inoltre,<br />

la mostr a degli elaborati d elle clas si che<br />

hanno concluso il Prog etto, testimonianze<br />

di<br />

tut to il percorso svolto dai bambini co n l'aiuto<br />

dei loro insegnanti e degli espert i di Aggiungi<br />

un Or to a Tavola.


In Giappone esiste una forma d'arte chiamata kintsugi per cui<br />

quando un vaso si rompe esso viene riparato attraverso una<br />

particolare resina cosparsa di polvere dorata. Questo rituale ha lo<br />

scopo di dare una nuova bellezza e un nuovo valore al<br />

vaso dopo essersi rotto.<br />

Introduco il tema delle cicatrici successive alla nascita<br />

in questo modo perché esse sono preziose e richiedono<br />

altrettanta cura. E, con questo, intendo sia le cicatrici<br />

causate da parto spontaneo sia quelle da cesareo,<br />

nonché quelle emotive che possono conseguire ad una<br />

nascita che ha tradito le aspettative materne. Partorire<br />

un figlio è un viaggio potente che ha il potere di<br />

trasformare la donna e di celebrarla, e le cicatrici ne<br />

sono alle volte degli indelebili ricordi.<br />

Nella nostra società il parto è spesso fonte di forte<br />

tormento, quando ad esempio la nascita viene<br />

medicalizzata senza che ve ne sia motivo, o quando<br />

viene eseguito un cesareo di cui non si comprende<br />

appieno la ragione. La possibilità di prevenire questi aspetti è un<br />

lungo argomento, ma prendersi cura del proprio corpo cercando di<br />

prevenire ove possibile le cicatrici, e cercando di onorarle e<br />

curarle dopo la nascita, è una questione importante da conoscere e<br />

una responsabilità benefica tanto per il corpo quanto per l'anima.<br />

Com’è possibile prevenire lacerazioni spontanee e<br />

episiotomie?<br />

Ci sono diverse possibilità, ma sinteticamente si potrebbe dire che<br />

la presa di consapevolezza della muscolatura pelvica sin da giovani<br />

garantisce un grande giovamento alla donna che sarà madre. Se<br />

questo non è stato possibile è doveroso riconoscere nella<br />

gravidanza un momento di avvicinamento al proprio corpo, in cui è<br />

fondamentale attribuire al perineo un ruolo centrale per la salute<br />

fisica, emotiva e relazionale della donna. Durante i mesi di<br />

gestazione sarebbe doveroso:<br />

- lavorare, attraverso semplici esercizi, sul riconoscimento della<br />

muscolatura pelvica, dei suoi legami con la respirazione, l'uso<br />

della voce e le posture che ne aiutano la dilatazione, i processi di<br />

apertura e che coadiuvano l'espulsione del bambino;<br />

- riconoscere, tramite i corsi di accompagnamento alla nascita, le<br />

potenzialità del corpo femminile per guadagnare fiducia nelle<br />

proprie capacità, anziché delegare il parto esclusivamente al<br />

personale ospedaliero;<br />

- permettere al perineo, guidati in un percorso di movimento<br />

corporeo dedicato, di arrivare al parto tonico ed elastico;<br />

- redigere un piano del parto che escluda le manovre più rischiose<br />

e traumatiche per l'integrità fisica della donna (Kristeller,<br />

episiotomia non necessaria, posizione supina obbligata al parto…);<br />

- conoscere e applicare il massaggio del perineo dalle 35 settimane<br />

di gravidanza, secondo le modalità e i tempi raccomandati dalla<br />

letteratura attualmente disponibile.<br />

24


Quali possono essere le conseguenze di una cicatrice pelvica?<br />

La localizzazione di una cicatrice che interessa l'introito vaginale può causare dolorabilità nel sedersi,<br />

nella minzione, nella defecazione, al rapporto sessuale. Il dolore certe volte passa, altre cronicizza. I<br />

tessuti, una volta muscolari e ben irrorati, divengono fibrosi, anelastici e meno sensibili. Possono<br />

causare asimmetrie muscolari, indebolimenti o tensioni. E' doveroso prendersene cura. Se ne prende la<br />

briga anche il bambino, come racconta Claudia Sfetez, Ostetrica, nel suo libro 'Guarire dopo il Parto',<br />

quando riporta di come le cellule del bambino migrino a livello della cicatrice addominale materna per<br />

favorire la rigenerazione dei tessuti. La natura ha i suoi limiti, se non è aiutata dalla nostra<br />

consapevolezza e dalla nostra volontà. Le cicatrici addominali, ad esempio, possono ridurre il tono<br />

muscolare sottostante, creare aderenze, danneggiare la postura stessa. Per evitare tutto questo è<br />

importante cercare di prendere contatto con la cicatrice da subito, per restituire lo stesso amore al<br />

nostro corpo laborioso che esso ha offerto a noi coltivando e partorendo la vita.<br />

Quali rimedi per le cicatrici addomino-pelviche conseguenti alla nascita?<br />

Ci sono molte possibilità per aiutare le nostre cicatrici:i trattamenti osteopatici, la cura ostetrica, i<br />

rituali energetici ed armonizzanti, gli esercizi necessari al ripristino della corretta funzionalità<br />

muscolare, di una buona ossigenazione dei tessuti e del nutrimento ormonale. Nel mio ambulatorio<br />

dedicato alla Riabilitazione Pelvica prevedo dei complessi e appaganti percorsi per la cura delle<br />

cicatrici. Questi prevedono manipolazioni e massaggi della cicatrice, attraverso specifici oli o<br />

preparazioni che garantiscono un repentino miglioramento. Le donne possono proseguire con queste<br />

pratiche anche a casa, una volta apprese. Si possono, nei casi più delicati, anche utilizzare delle sedute<br />

di TENS a scopo antalgico per la cura della cicatrice. La natura, inoltre, ci offre numerose piante e<br />

diversi rimedi naturali: arnica, olio di iperico, olio di rosa mosqueta, olio essenziale di lavanda, argilla<br />

verde ventilata e molto altro ancora, che possono essere miscelati per dei preparati naturali che, in<br />

poco tempo, migliorano tanto l'aspetto quanto la vascolarizzazione della cicatrice. E' raccomandato<br />

avvalersi di questi percorsi al più presto possibile dopo la nascita, assieme ad altre accortezze<br />

comportamentali che tendono a proteggere l'intimo benessere delle neomamme. Nonostante questo,<br />

per poter curare le proprie cicatrici sia fisicamente, che emotivamente non è mai troppo tardi. E<br />

l'augurio è quello di offrire loro la stessa bellezza di cui godono quei meravigliosi vasi giapponesi.<br />

Jessica Li Gobbi<br />

25


La pelle del bambino e' significativamente diversa da quella dell'adulto,<br />

molto delicata, sensibile e facilmente irritabile.<br />

I cosmetici dei bambini dovrebbero essere formulati con un'attenzione<br />

particolare, per ridurre al minimo la presenza di ingredienti<br />

potenzialmente dannosi e la possibilita' di comparsa di reazioni<br />

allergiche.<br />

Le regole che dovrebbero essere seguite per realizzare un prodotto per<br />

bambini sono:<br />

- minima quantita' di componenti , riducendoli ai soli strettamente<br />

necessari;<br />

– impiego di ingredienti sicuri a livello sia tossicologico che dermatologico<br />

( sensibilita' cutanea) e di estratti vegetali delicati come calendula,<br />

camomilla, avena;<br />

– Le formulazioni quindi devono essere semplici, in tal modo la probabilita'<br />

di sviluppare sgradite e fastidiose reazioni di sensibilizzazione cutanea e'<br />

certamente limitata. Bioteko per questo ha sviluppato una linea di prodotti<br />

per la cura e la detersione del bambino:<br />

pomata lenitiva alla calendula 60 ml<br />

pomata all'ossido di zinco 60 ml<br />

crema fluida protettiva baby alla camomilla e avena 250 ml<br />

olio baby 200 ml<br />

amido di riso<br />

bagnodoccia 200 ml<br />

shampoo 200 ml<br />

Bioteko - Zona Artigianale San Carlo - 05032 Calvi dell'Umbria (TR)<br />

Tel. 0744/061954 335/1640765<br />

www.bioteko.it - bioteko@libero.it


L'acquarello, una combinazione di acqua,<br />

pigmenti e gomma arabica, viene usato<br />

sin dall'antico Egitto. Le miniature che si<br />

diffusero nel medioevo vennero<br />

realizzate con una forma di acquarello più<br />

opaca. Oggi possiamo contare 86<br />

acquarelli di Albrech Dürer che molto<br />

probabilmente ne produsse di più. Turner,<br />

viaggiatore, illustra il suo passaggio<br />

attraverso le Alpi con magnifici acquarelli<br />

e, poiché trasparente, l'acquarello venne<br />

usato anche per dare colore alle<br />

acqueforti di paesaggi, molto popolari fra<br />

i turisti dell'epoca.<br />

A partire dal 600 si sviluppa un genere di<br />

pittura naturalistica ma anche scientifica che prediligerà l'acquarello.<br />

Artisti come Nicolas Robert, Henri-Joseph Redouté, Nicolas Maréchal<br />

e molti altri ci lasciano un patrimonio ampio e prezioso di acquarelli di<br />

botanica e di zoologia su pergamena. In altri ambiti troviamo tavole<br />

anatomiche e rilievi archeologici e cartografici. È interessante che a<br />

tutt'oggi l'illustrazione scientifica rimane uno strumento privilegiato<br />

rispetto alle tecniche fotosensibili, anche digitali, perché<br />

quest'ultime sono limitate alle singole inquadrature spazio-temporali<br />

mentre, per esempio, una tavola botanica può mostrare tutte le fasi<br />

vegetali in un unico colpo d'occhio e non ha il problema della messa a<br />

fuoco di più piani. L'acquarello venne privilegiato per questo genere<br />

senz'altro per la maggiore praticità sul campo rispetto ad altre<br />

tecniche. Eppure ha un importante difetto rispetto a queste: non si<br />

possono portare correzioni per via della sua grande trasparenza<br />

cromatica. È un mezzo 'sincero' che rivela sempre la sua struttura. Un<br />

acquarello si costruisce sovrapponendo velature trasparenti e per<br />

farlo è necessario acquisire una comprensione del soggetto prima<br />

ancora di iniziare e lavorare con consapevolezza.<br />

L'acquarello dunque si presenta come una serie di velature, come dei<br />

foglietti di spazio a due dimensioni che si sovrappongono una sull'altra<br />

in un arco di tempo, una sorta di matrice spazio-temporale capace di<br />

rivelare non solo la sua struttura ma anche la costruzione di un<br />

pensiero, o una metamorfosi. Questa sua caratteristica deve<br />

risuonare con il sentimento dell'universo di colui che ne fa un uso per<br />

studiare e scrutare il mondo intorno a sé.<br />

27


Tali costruzioni e strutture di pensiero rivelati alla vista da questa matrice di velature ci ricorda che il<br />

pensiero, come teorizzato da Rudolph Arnheim, è anche visivo, che la percezione visiva è alla base della<br />

costruzione di concetti. Un esempio è dato dal sistema Montessori dove i numeri hanno proprietà<br />

percepibili così come le operazioni che si possono effettuare con loro, e non sono più celati da parole.<br />

Lo studio fatto da Fritjof Capra sugli studi botanici di Leonardo ci mostra come Leonardo intuisse che i<br />

sistemi viventi sono complessi ed in costante evoluzione. Come andava oltre la morfologia per capire i<br />

processi di metabolismo e di crescita. Dotato di eccezionali capacità di osservazione il suo approccio<br />

alla scienza era visivo. Per Leonardo la comprensione intellettuale delle forme di vita era connessa<br />

intimamente alla loro rappresentazione pittorica.<br />

Questa fondamentale unità tra percezione e pensiero potrebbe forse portarci a rivedere la funzione<br />

dell'arte nell'istruzione.<br />

Susan Margaret Cox


Claudio Pieroni nasce a Civitavecchia (RM)<br />

nel 1959. V <br />

<br />

<br />

è docente di Pittura presso l'Alta<br />

Formazione Artistica.<br />

La sua attività didattica si è svolta in<br />

collaborazione con il Museo Sanna di Sassari,<br />

con la Galleria d'Arte moderna di Torino,<br />

l'Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti di<br />

Torino, il Castello di Rivoli, la Venaria Reale-<br />

Venaria.<br />

Lavora nel campo dell’arte contemporanea<br />

con istituzioni nazionali e internazionali, nel<br />

duplice ruolo di artista e ispiratore di<br />

processualità creative.<br />

Recentemente ha creato “Sentieri Festival<br />

Arte Contemporanea” in Amelia giunta nel<br />

2019 alla seconda edizione.<br />

<br />

<br />

<br />

Claudio Pieroni<br />

29


30


21


21


Nei primi secoli dell'era cristiana ad Alessandria d'Egitto convivevano<br />

culti, sette e sistemi filosofici in una continua fecondazione<br />

reciproca. Questa interazione fu chiamata sincretismo alessandrino<br />

ed in seguito pensiero ermetico. Il fondamento di questo pensiero<br />

ermetico fu un Profeta Laico: Thot Ermes.<br />

Su alcuni papiri è stato scritto:<br />

“Il nuovo Ermes sincretistico come una potenza cosmica, creatore del<br />

cielo e della terra e onnipotente guida del mondo, presiede al fato e<br />

alla giustizia, ed è anche signore della notte, della morte e del<br />

mistero che la segue. Egli conosce tutto ciò che è nascosto sotto la<br />

volta celeste e sotto la terra, ed è quindi molto venerato come<br />

ispiratore di oracoli: molte formule magiche rivolte ad Ermes hanno<br />

lo scopo di ottenere informazioni arcane, spesso inducendo il Dio ad<br />

apparire in sogno.”<br />

Carlo Dorofatti con Giovanni Tomassini<br />

Molte opere furono attribuite alla sua rivelazione: tra le principali il<br />

“Corpus Hermeticum” diciassette dialoghi intorno alla dottrina<br />

ermetica, il “Picatrix” libro di magia e astrologia e la “Tavola di<br />

Smeraldo” la più concisa summa del pensiero ermetico.<br />

Il pensiero di Thot Ermes, base della gnosi egizia, fu ritenuto<br />

talmente grande da definire Thot Ermes come Ermete Trismegisto<br />

(Ermes il tre volte grande).<br />

La gnosi, finora trattata, sarà riscoperta e discussa nel Rinascimento<br />

in quella città di Firenze che, proprio in quel periodo, era il punto di<br />

riferimento della conoscenza universale.<br />

Nel 1438 si trasferì da Ferrara a Firenze il concilio della Chiesa, a<br />

causa di un'epidemia di peste ivi scatenatasi.<br />

Nello stesso periodo Firenze fu anche il Ducato di<br />

Cosimo de Medici, banchiere del Papa. Il<br />

Concilio era stato indetto per riavvicinare<br />

la Chiesa d'Oriente a quella<br />

d'Occidente ma durante il suo<br />

corso accadde un fatto che<br />

cambierà la nostra storia, pur<br />

avendo poco a che fare con gli<br />

scopi del Concilio stesso.<br />

Tra i presenti, al seguito dei<br />

33


In copertina un acquerello di<br />

Susan Margaret Fox.<br />

<br />

<br />

<br />

bizantini, c'era un certo Giorgio Gemisto, studioso di Platone che aveva assunto lo pseudonimo di<br />

Pletone, questi aveva portato con sé dei testi che appassionarono Cosimo de Medici.<br />

Cosimo chiamò presso di sè Marsilio Ficino, perché dirigesse l'Accademia che egli aveva creato e<br />

traducesse i testi da cui rimase molto colpito. Il Duca venne<br />

in possesso di un tomo che sconvolse tutta la conoscenza<br />

allora in essere: il “Corpus Hermeticum” di Ermete<br />

Trismegisto.<br />

In sintesi quest'opera trattava della gnosi che era<br />

considerata rivelazione della verità divina e non prodotto<br />

della ragione umana.<br />

In breve, grazie soprattutto a Ficino e Pico della Mirandola,<br />

ed alla loro traduzione di Ermete Trismegisto, l'Accademia<br />

divenne il crogiolo su cui si modellarono la scienza e la<br />

conoscenza del Rinascimento. Tra i suoi frequentatori si<br />

annoverano, Leonardo da Vinci e Raffaello, e tra coloro che<br />

si abbeverarono a questa fonte ci fu anche la famiglia Cybo,<br />

alleata e imparentata con i Medici, come vedremo meglio in seguito.<br />

Secondo i Templari nulla è più nascosto di ciò che è sotto gli occhi di tutti: il loro era un riferimento alla<br />

simbologia di cui fecero larghissimo uso. Non potendo palesare le loro conoscenze dovevano però<br />

comunicarle chiaramente agli “iniziati”. Tutte le loro chiese furono piene di simboli e quella di cui<br />

parleremo non fa eccezione.<br />

In un luogo chiamato Matterella (Mater Illae), nel comune di Ferentillo, si trova una Chiesa cristiana<br />

dedicata a Santa Maria.<br />

I greci commemorano separatamente Maria Maddalena, Maria di Betania e Maria la peccatrice “a cui<br />

molto è stato perdonato perché molto ha amato”.<br />

La Chiesa cattolica invece, oltre la Madonna, accomuna le tre donne a Maria: come stabilì San Gregorio<br />

Magno affermando che in realtà era una sola e si chiamava Maria Maddalena.<br />

A questa Maria, Joshua (Gesù) affidò il messaggio del grande mistero: “Va' a dire ai miei fratelli: io salgo<br />

al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e vostro Dio”. L'importanza di Maria Maddalena è testimoniata<br />

soprattutto dal Vangelo gnostico di San Filippo che dice testualmente: “La compagna del Salvatore è<br />

Maria di Magdala. Il Salvatore la amava più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri<br />

discepoli gli chiesero “Perché la ami più di tutti noi?”, il Salvatore rispose: “Perché, non vi amo forse<br />

come Lei? Se una persona cieca e una che vede la luce si trovano nella tenebra, sono uguali. Quando<br />

viene la luce, quello che vede vedrà la luce, e la persona cieca rimarrà nella tenebra”.<br />

Questa chiesa, nata come tempio pagano dedicato alla Dea<br />

Madre, fu riedificata nel medioevo e fatta risistemare prima<br />

del 1493 dalla famiglia Cybo.<br />

La chiesa subì un ulteriore rimaneggiamento ad opera di<br />

Lorenzo Cybo, nipote di Innocenzo VIII e di Lorenzo dei<br />

Medici nella prima metà del secolo XVI.<br />

A questi seguirono una serie d'interventi poco felici nei secoli<br />

seguenti.<br />

Giovanni Tomassini<br />

Il Dott. Giovanni Tomassini è disponibile a condurre<br />

visite guidate a Ferentillo e Valnerina.<br />

Per info: www.giovannitomassini.com<br />

34


AIDO<br />

40anni pieni di vite<br />

Noi dell'A.I.D.O. comunale di Terni, sezione “Cristina e Cesare Sensini”, anche quest'anno<br />

abbiamo promosso iniziative per diffondere la cultura della donazione,<br />

informando e sensibilizzando i cittadini sull'importanza della donazione degli organi al fine del<br />

trapianto terapeutico.<br />

Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, all'ingresso di un ipermercato è stato allestito un Tavolo<br />

A.I.D.O. in cui la ns. volontaria, sig.ra Mattrella, ha offerto ai visitatori il suo libro “Haftling.<br />

Prigioniero nel Lager”, devolvendo il ricavato alla ns. sezione.<br />

In tale occasione, è stato distribuito materiale esplicativo dell'A.I.D.O e sono state effettuate<br />

alcune dichiarazioni di volontà alla donazione dei propri organi.<br />

A febbraio, la Compagnia teatrale “Gli Artigiani del Teatro” ha messo in scena “Lu Console<br />

Onorato” di M. Cresta.<br />

L'11 aprile, presso l'Accademia Rousseau, sono intervenuta alla conferenza “Azioni concrete<br />

per un cambiamento necessario” presentando la donazione degli organi come scelta etica.<br />

A Maggio, per la “ XXII Giornata Nazionale della Donazione e del Trapianto di Organi” è stata<br />

organizzata una cena insieme all'AVIS (Associazione Volontari Italiani di Sangue ) a beneficio<br />

delle due associazioni che da 34 anni si sostengono a vicenda e condividono la stessa sede.<br />

Elisa Cerquaglia<br />

“Investiamo nella vita, decidiamo di<br />

donare e, se saremmo pronti a farlo,<br />

qualcuno potrà sempre aiutare chiunque<br />

altro……..ANCHE NOI!!”<br />

“Donare nella razionale convinzione che nulla ci appartiene<br />

e che la vita, il mondo, il corpo, sono una stanza d'albergo<br />

da abitare una lunga notte”.<br />

AIDO PROVINCIALE TERNI<br />

c/o AVIS Via Ludovico Aminale, 30 Terni<br />

Tel: 0744.400118 -3339101181 3283276 - E-mail: terni.provincia@aido.it


LE ONDE D'URTO IN CAMPO ESTETICO<br />

Le onde d'urto focali utilizzate in campo estetico, in particolare nel trattamento della cellulite localizzata consistono<br />

in un'emissione di pressione elevata, di breve durata e localizzata, generata da un'onda sonora che si propaga<br />

nel tessuto con cui viene a contatto (simile al tremore dei vetri di casa dopo un tuono!).<br />

Queste onde sonore sono prodotte da un'apparecchiatura elettro-medicale che diffonde l'energia attraverso<br />

i tessuti cutanei, attivando tutti i tipi di cellule del nostro corpo, dai fibroblasti (quelle della pelle)<br />

agli adipociti (le cellule di grasso). Così facendo, si ottiene un aumento del drenaggio linfatico,<br />

un miglioramento della circolazione sanguigna, fino ad una stimolazione del muscolo di base che risulta<br />

sollecitato e minimamente tonificato.<br />

Questo trattamento è in grado di migliorare il drenaggio dei liquidi e di rassodare la parte trattata.<br />

I risultati si vedono già dopo le prime 4 sedute, ovvero dopo due settimane di trattamento.<br />

A seconda del tipo di cellulite i risultati si vedranno in tempi differenti: i migliori risultati sembrano essere<br />

quelli che si ottengono trattando la cellulite edematosa, che risponde con tempistiche più veloci perchè<br />

si eliminano più in fretta i liquidi in eccesso, ma le onde d'urto migliorano anche il tessuto colpito da cellulite<br />

fibrosa e sclerotica, che richiederanno però tempi più lunghi di trattamento.<br />

Ridurre La Cellulite Con La Terapia Delle Onde D'urto<br />

Uno dei trattamenti più efficaci per combattere la cellulite localizzata su cosce, glutei, addome e braccia<br />

è il trattamento con onde d'urto cheaiuta ad una drastica riduzione del fenomeno, diminuendo la cellulite<br />

e rassodando la pelle nell'arco di poche sedute.<br />

Le onde d'urto sono impulsi sonori con caratteristica forma ad onda e sono generate in un mezzo acquoso<br />

in grado di trasmettere energia al tessuto su cui agiscono provocando una stimolazione meccanica diretta<br />

in grado di determinare effetti terapeutici.L'azione sulle cellule adipose è quella che determina gli effetti più immediati,<br />

mentre quella che si ha a livello del microcircolo porta ad effetti a lunga durata.<br />

Le onde d'urto, essendo un trattamento non invasivo, permettono di trattare molteplici aree corporee e di aumentare<br />

la compliance del paziente, che spesso le preferisce all'intervento chirurgico.<br />

PIERA Salute e Bellezza<br />

Via Ippocrate, 20 - Terni - Tel. 0744/276995<br />

https://www.facebook.com/PieraSaluteBellezzaEstetica/<br />

https://www.pierasalutebellezza.it/


BUONO PER<br />

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