NOTIZIARIO.agosto2019
IN QUESTO NUMERO: Editoriale della Presidente, Il medico informa, Calendario attività, Diario dell’Associazione, I nostri ambulatori, Informazioni/Appuntamenti
IN QUESTO NUMERO: Editoriale della Presidente, Il medico informa, Calendario attività, Diario dell’Associazione, I nostri ambulatori, Informazioni/Appuntamenti
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<strong>NOTIZIARIO</strong><br />
PARKINSON<br />
Anno XXII - n. 2 agosto 2019 - Direttore: Mariachiara Franzoia - Trimestrale - Poste Italiane<br />
s.p.a. - Redazione di TRENTO - Via F. Bronzetti, 29 - Autorizzazione del Tribunale di Trento<br />
n.961 del 3.6.1997 - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004<br />
n.46) art. 1, comma 2, - DCB Trento - Progetto grafico e stampa: Litografia Amorth Tn<br />
Editoriale della Presidente pag. 2<br />
Il medico informa pag. 3-5<br />
Calendario attività pag. 6-7<br />
Diario dell’Associazione pag. 8-10<br />
I nostri ambulatori pag. 11<br />
Informazioni/Appuntamenti pag. 12
Editoriale della Presidente<br />
Care Socie e cari Soci,<br />
anche quest’anno, dopo uno di sospensione,<br />
siamo riusciti ad organizzare la consueta vacanza<br />
al mare, ospiti dell’Hotel Astoria di Pesaro.<br />
Ringrazio i partecipanti per aver favorito un bel<br />
clima che si è stabilito tra di noi e con lo staff. Ci<br />
ha soddisfatti la piacevole atmosfera di una cittadina<br />
accogliente e vivace; le passeggiate lungo<br />
mare; la piazza della Repubblica (vedi foto in<br />
prima pagina, la scultura di Giò Pomodoro). Il<br />
soggiorno è stato gradevole, nonostante i giorni<br />
di pioggia, anzi ha dato modo di socializzare in<br />
quello splendido salone vista mare. Anch’io in<br />
questa occasione ho recuperato un po’ di forza<br />
che mi ha permesso di riprendere le attività<br />
dell’Associazione.<br />
In marzo e maggio, insieme alla Consigliera<br />
Amelia Marzano, abbiamo partecipato a due importanti<br />
convegni organizzati dall’Ospedale San<br />
Pancrazio di Arco: “Riabilitazione neurologica”<br />
e di seguito “Update (analisi e aggiornamento)<br />
sulla riabilitazione della Malattia di Parkinson”.<br />
Questo ci permette di esprimere una certa soddisfazione<br />
per l’attività che si sta delineando<br />
nella zona Arco – Riva – Ledro e ci fa ben sperare<br />
che la stessa si consolidi nel prossimo futuro.<br />
Il giorno 19 aprile si è tenuta l’Assemblea Straordinaria<br />
dove l’Assemblea dei Soci ha dimostrato<br />
unanime compattezza nell’adozione del<br />
nuovo statuto, cosa che ci ha permesso, da un<br />
lato di inviare all’Organo Competente (PAT) entro<br />
i termini stabiliti il Bilancio Consuntivo 2018<br />
e dall’altro di trasformare l’Associazione in ODV<br />
– organizzazione di volontariato.<br />
Il pranzo sociale ci ha ricordato che siamo un bel<br />
gruppo in buona e serena compagnia. E come<br />
dimenticare il nostro coro “Cantiamo Insieme”<br />
che si è esibito ad un concerto, diretto con la<br />
solita bravura, dalla maestra Letizia Grosselli a<br />
Bolzano, presso il Centro Lovera di Viale Europa,<br />
dove unitamente al coro anziani del Centro,<br />
ha ottenuto un lusinghiero successo di presenze<br />
fra cui la Presidente Alessandra Zendron e i soci<br />
dell’Associazione Parkinson Bolzano.<br />
Il 15 giugno è stata promossa a Rovereto col<br />
titolo “Attività fisica e danza, benessere e terapia”<br />
la presentazione: lezioni aperte di tango e<br />
danceability a cura dell’Associazione E.M.M.A.. I<br />
corsi che partiranno a settembre saranno anche<br />
un esperimento scientifico, su progetto favorito<br />
dall’Assessore alle Politiche Sociali Mauro Previdi.<br />
Corsi che saranno seguiti da ricercatori del<br />
CIMeC e dalla neurologa dott.ssa Paola D’Antonio.<br />
Quest’anno oltre all’Università di Infermieristica<br />
di Trento, dove da molti anni veniamo ospitati,<br />
siamo stati invitati anche dalla Scuola per<br />
OSS, Opera Armida Barelli di Arco, per tenere<br />
una lezione con gli studenti. Questo ci dà l’opportunità<br />
di far conoscere la malattia di Parkinson<br />
con testimonianze di medici, malati e famigliari.<br />
A questo proposito ringrazio il neurologo<br />
dott. Giorgio Rossi e il nostro Consigliere Mauro<br />
Galas. Non abbiamo “disdegnato” di ricevere<br />
un compenso, da entrambe le scuole, che andranno<br />
a beneficio delle attività svolte a favore<br />
dei soci. Il 2 luglio l’Associazione si è incontrata<br />
con la Capo Gabinetto dell’Assessora alla Salute<br />
e alle Politiche Sociali, signora Lucia Facchinelli,<br />
dalla quale abbiamo avuto assicurazione che<br />
l’Assessora Stefania Segnana terrà in dovuta<br />
considerazione le nostre esigenze e seguirà con<br />
la massima attenzione l’attività assistenziale che<br />
è fondamentale per il raggiungimento dei nostri<br />
obiettivi.<br />
In conclusione la Presidente e il Direttivo dell’Associazione<br />
non intendono dare per scontati gli<br />
obiettivi perseguiti ma si propongono di impegnarsi<br />
guardando al futuro e alle esigenze dei<br />
soci e delle persone con Parkinson. Pertanto<br />
nessun timore di segnalare necessità, esigenze<br />
o problematiche che vi si presentino.<br />
Vi attendo numerosi a settembre per iniziare un<br />
nuovo “attivo anno” .<br />
Un abbraccio a tutti.<br />
La Presidente<br />
Andreanna Bayr<br />
ORARIO DI SEGRETERIA:<br />
lunedì - martedì - giovedì - venerdì 8.30 - 12<br />
mercoledì 14.30 - 18<br />
In altri orari è in funzione la segreteria telefonica.<br />
Via F. Bronzetti, 29 - 38122 Trento<br />
tel/fax 0461 931943<br />
e-mail: parkinson.trento@gmail.com<br />
Sito internet: www.parkinson-trento.it<br />
Per l’apertura del cancello d’ingresso è necessario<br />
premere il pulsante 5 e successivamente il pulsante<br />
ASSOCIAZIONE<br />
PARKINSON TRENTO ONLUS<br />
2<br />
Parkinson Notiziario
Il medico informa<br />
Stimolazione cognitiva nella malattia di Parkinson<br />
Scopo della stimolazione cognitiva nella malattia<br />
di Parkinson è, al pari di quella motoria,<br />
l’accumulo di una “riserva” cui attingere per<br />
prevenire l’insorgenza di deficit cognitivi che<br />
potranno influire sulle normali attività della vita<br />
quotidiana.<br />
Sebbene la presenza di importanti difficoltà cognitive<br />
sia sempre stata descritta nelle fasi avanzate<br />
di malattia (dopo 20-30 anni circa dall’esordio<br />
della sintomatologia motoria) è noto che<br />
in circa la metà delle persone affette, anche in<br />
fase precoce, vi siano già selettive difficoltà che<br />
riguardano le cosiddette funzioni “attentivoesecutive”,<br />
sebbene di grado lieve, e per questo<br />
non ancora in grado di inficiare l’autonomia del<br />
soggetto.<br />
Per funzioni attentivo-esecutive si intende l’insieme<br />
di tutte le funzioni “automatiche” che il<br />
nostro cervello mette in atto per lo svolgimento<br />
di compiti che ci sembrano oramai assodati e<br />
che non vengono più svolti utilizzando la nostra<br />
concentrazione: per es. non decidiamo la sequenza<br />
di ogni singola frase mentre parliamo o<br />
scriviamo, siamo in grado di effettuare due o più<br />
mansioni contemporaneamente senza esserne<br />
consapevoli, prendiamo le decisioni più opportune<br />
in base alla nostra esperienza (es non<br />
metto più la mano sul fuoco in maniera istintiva<br />
perché ho già esperito o mi hanno già insegnato<br />
l’eventuale conseguenza negativa), effettuo una<br />
sequenza motoria senza programmarla in maniera<br />
cosciente (es. mentre effettuo il cambio<br />
della marcia alla guida).<br />
Queste funzioni sono “rallentate” nel malato di<br />
Parkinson, che potrà presentare, nel corso degli<br />
anni, difficoltà proprio nell’ ”organizzazione<br />
e decisione” della giusta sequenza del compito<br />
che in passato svolgeva naturalmente, necessitando<br />
sempre più dell’aiuto del familiare che<br />
dovrà costantemente ricordagli, passo dopo<br />
passo, la sequenza giusta del lavoro da portare a<br />
termine (cit. “il mio familiare sembra perso…”).<br />
Altra condizione che può manifestarsi nelle fasi<br />
tardive di malattia, e che più è responsabile della<br />
sindrome da “insofferenza” del familiare nei<br />
confronti del malato, è la presenza della cosiddetta<br />
“aprassia”, ossia l’incapacità (o meglio, la<br />
perdita della precedente capacità)<br />
di effettuare un gesto<br />
volontario in maniera corretta<br />
(cit. “mi fa arrabbiare perché<br />
sale le scale solo con l’avampiede<br />
e devo reggergli la schiena”;<br />
“quando taglia la carne<br />
mette il coltello tutto storto….”<br />
Lo fa apposta?)<br />
Decidere quale sia la giusta strategia di stimolazione<br />
cognitiva in grado di prevenire il peggioramento<br />
delle difficoltà lievi già presenti e<br />
l’insorgenza di nuove difficoltà è compito nel<br />
neuropsicologo, figura che collabora con il neurologo<br />
e che deve effettuare una valutazione<br />
globale della capacità cognitiva della persona<br />
affetta, che riguardi non solo le funzioni descritte<br />
sopra, ma anche le altre abilità (es. memoria,<br />
linguaggio, orientamento nello spazio…) per<br />
poter “disegnare” per il paziente l’insieme degli<br />
esercizi più adatti a lui. Condizione necessaria<br />
ma non sufficiente è la conoscenza delle basi<br />
neurofisiologiche di tali disturbi nella malattia,<br />
poiché essenziale è l’esperienza con i malati e<br />
l’analisi del loro contesto: non ci si improvvisa<br />
infatti riabilitatori senza il confronto con il curante<br />
e prescindendo dalla “rete” attorno al<br />
malato: non potrò continuare a pretendere, per<br />
es. che il caregiver si prenda l’onere di supervisionare<br />
le attività consigliate al malato se egli<br />
stesso ha un basso livello di scolarità o un lavoro<br />
che non glielo consente; oppure consigliargli un<br />
training di rilassamento se non ha capito che è<br />
lui che deve “rallentare”, visto che il malato non<br />
è in grado di accelerare i suoi tempi.<br />
Una valutazione neuropsicologica esaustiva fornisce<br />
inoltre importanti informazioni sulla diagnosi<br />
differenziale tra Malattia di Parkinson e<br />
parkinsonismi atipici, se si sa cosa cercare.<br />
Il potenziamento delle capacità cognitive, inoltre,<br />
è condizione imprescindibile per la riabilitazione<br />
motoria (soprattutto in presenza dei disturbi<br />
della marcia) e logopedica: per es. “conta<br />
i tuoi passi”.. ; ..“immagina di effettuare un movimento<br />
ampio quando il freezing ti blocca”…;<br />
…”concentrati sull’azione che stai facendo e non<br />
fare altro che camminare quando cammini”…;<br />
Parkinson Notiziario<br />
3
Il medico informa<br />
…”pensa che devi costantemente alzare testa e<br />
busto…”; ….“pensa forte…”: quando indichiamo<br />
al paziente questi comportamenti, infatti, non<br />
facciamo altro che chiedere al suo sistema attentivo-esecutivo<br />
di venire in suo aiuto.<br />
Il successo più importante della stimolazione,<br />
che è assieme ciò che risulta più difficile, è trasferire<br />
nel proprio ambiente quello che si è appreso<br />
durante la seduta formale.<br />
Ci si può avvalere, anche a tal proposito, di altre<br />
“porte d’accesso” all’universo cognitivo di chi<br />
abbiamo di fronte; si tratta della “porta delle<br />
emozioni”, che rappresenta un approccio promettente<br />
ma più che mai personalizzato e che<br />
necessita di un esperto.<br />
dr.ssa Raffaella Di Giacopo,<br />
medico Neurologo, dottore di ricerca in Neuroscienze<br />
L’esperienza di Zak sulla riabilitazione cognitiva<br />
Tratto da “La tartaruga informa” - Cremona<br />
Tempo fa portai mia mamma a una visita di<br />
controllo geriatrica perché mi sembrava che<br />
manifestasse qualche strano comportamento<br />
orientativo. Purtroppo il mio sospetto venne<br />
confermato. Il medico specialista le consigliò,<br />
oltre a una cura farmacologica, una sperimentazione<br />
terapeutica identificata con il nome di<br />
“riabilitazione cognitiva”. Non comprendendo il<br />
significato ma soprattutto non riuscendo a intuire<br />
di cosa trattasse la terapia garantita non<br />
farmacologica, chiesi informazioni. Mi dissero<br />
che si trattava semplicemente di test scritti su<br />
materiale cartaceo, dove il paziente doveva disegnare,<br />
copiare, colorare, seguire dei percorsi<br />
rappresentati su un altro foglio che il tecnico<br />
gli porgeva. Al termine della prova, il<br />
medico neuro psicologo, in base alle<br />
risultanze del test, attribuiva una valutazione<br />
i cui valori per lo specialista<br />
neurologo, indicavano un’attività<br />
cerebrale nella norma o di deficit. Riassumendo:<br />
il compito dell’équipe lavorativa<br />
è di vedere se, ricorrendo e confrontando<br />
i test eseguiti, sia possibile con<br />
questa metodica di riabilitazione a vivacizzare<br />
zone cerebrali dormienti, in sostituzione di<br />
quelle attestate non più attive. Ora il paziente<br />
sono io e mi sono sottoposto di buon grado alle<br />
cure (esercizi) della dottorezza. Sono rimasto<br />
piacevolmente stupito nel confrontare la riabilitazione<br />
cognitiva attuale e quella a cui si sottopose<br />
mia mamma. Una tecnologia enormemente<br />
cambiata; sono rimasto sorpreso anche<br />
dallo sforzo economico affrontato dalla nostra<br />
Associazione. Presumo che ciò indichi quanto<br />
l’Associazione sia attenta e determinata a stare<br />
al passo con i tempi per avere una strumentazione<br />
al top dell’attuale tecnologia, con esercizi<br />
eseguiti direttamente sul tablet e avvalendosi<br />
di personale qualificato. Questo strumento permette<br />
di dire in tempi brevi se il paziente ha reagito<br />
positivamente o no alla stimolazione. Una<br />
nota stonata – ma non dipende dal sistema – è<br />
l’approccio titubante e timoroso che i pazienti<br />
hanno nel fare la riabilitazione. Prova ne ho<br />
avuta mentre aspettavo il mio turno di chiamata<br />
per la consueta seduta neuropsicologica, percependo<br />
il disagio delle persone, soprattutto più<br />
anziane nel trovarsi davanti il camice bianco che<br />
incute un certo timore. In ogni caso questo disagio<br />
dura solo pochi secondi, in quanto la terapia<br />
non è invasiva o dolorosa. E' importante<br />
anche come la persona viene<br />
accolta e seguita, tanto è vero che,<br />
terminata la seduta, ho sentito simpatici<br />
commenti “gnanca pariit, la duturesa<br />
l’è stata gentile”. Per quanto riguarda<br />
l’attività riabilitativa ho trovato<br />
più utili gli esercizi eseguiti sul tablet.<br />
Mi è servito per evidenziare e far emergere<br />
alcune mie carenze: pensiero logico, attenzione<br />
e memoria. Nella quotidianità, grazie alla<br />
riabilitazione, mi sono accorto di aver recuperato<br />
maggior attenzione, memoria e capacità logica<br />
che mi fanno vivere meglio perché ho risolto<br />
le difficoltà cognitive che prima avevo. Concludendo:<br />
mi sento di confermare la positività di<br />
questa iniziativa, di proseguire anche in futuro<br />
con il progetto e di consigliarlo a tutti coloro<br />
che si accorgono “de adaàa cun trii pee e’n ala”.<br />
4<br />
Parkinson Notiziario
Apomorfina, scelta terapeutica<br />
Ci può parlare dell’apomorfina e della sua efficacia<br />
nella malattia di Parkinson ?<br />
L’apomorfina è stato il primo composto con<br />
proprietà di agonista dopaminergico ad essere<br />
sintetizzato nel 1877. E’ un derivato semisintetico<br />
della morfina che non si lega ai recettori oppiacei,<br />
ma si lega ad entrambi i tipi di recettore<br />
della dopamina. La sua struttura molecolare è<br />
infatti simile a quella della dopamina ed è perciò<br />
l’unico agonista ad avere un profilo farmacologico<br />
paragonabile a quello della dopamina.<br />
L’apomorfina non può essere somministrata per<br />
via orale, perché viene degradata in gran parte<br />
dal fegato, viene pertanto utilizzata la via sottocutanea.<br />
La sua azione si manifesta circa 15<br />
minuti dopo la somministrazione e presenta<br />
una durata massima dell’effetto di 45 minuti.<br />
Proprio per queste caratteristiche, come già riportato<br />
nei primi studi (Hardie e coll., 1984),<br />
l'apomorfina può essere molto utile come trattamento<br />
di “salvataggio” durante i periodi di<br />
blocco motorio imprevedibile (off) .<br />
La somministrazione di apomorfina sottocutanea<br />
intermittente può essere pertanto consigliata<br />
per la riduzione dei periodi off in pazienti<br />
con malattia di Parkinson allo stadio avanzato,<br />
come riportato dalle Linee Guida Nazionali pubblicate<br />
dalla Limpe nel 2013.<br />
Il dispositivo utilizzato per la somministrazione<br />
dell’apormofina, disponibile in commercio in<br />
Italia si chiama Apofin Stylo ed assomiglia ad<br />
una vera e propria penna. Tale dispositivo è<br />
costituito da un iniettore per le iniezioni sottocutanee<br />
contenente una cartuccia preriempita,<br />
multidose non ricaricabile che garantisce la<br />
somministrazione di boli sottocutanei di farmaco<br />
a dosaggi che possono variare da 1-2 mg fino<br />
ad un massimo di 5-6 mg.<br />
Solitamente la dose iniziale prevede un’iniezione<br />
sottocutanea di 1 mg ; nel caso in cui tale<br />
dose iniziale risulti insufficiente, vengono effettuati<br />
i graduali incrementi di 1 mg fino ad ottenere<br />
un’adeguata risposta terapeutica (effetto<br />
di sblocco).<br />
I pazienti selezionati per questa terapia sono<br />
solitamente quelli con blocchi motori imprevedibili<br />
oppure blocchi resistenti alla terapia (soprattutto<br />
nel periodo post prandiale), ripetuti<br />
anche più volte nel corso della giornata. Come<br />
per ogni altra scelta terapeutica, è opportuno<br />
che anche in questo caso la scelta venga concordata<br />
con il neurologo di riferimento , che abbia<br />
Il medico informa<br />
verificato l’assenza di controindicazioni<br />
e definito con appropriatezza<br />
la dose di sblocco ed<br />
i livelli di tollerabilità da parte<br />
del paziente.<br />
Tra gli effetti collaterali più<br />
comuni ci sono la nausea ed il<br />
vomito, che solitamente vengono<br />
contrastati con la somministrazione di<br />
domperidone, che deve essere assunto almeno<br />
due giorni prima dell’inizio della terapia, e sospeso<br />
il prima possibile, in considerazione delle<br />
potenziali alterazioni elettrocardiografiche<br />
(prolungamento dell’intervallo QT).<br />
Dal momento che anche l’apomorfina, soprattutto<br />
a dosi elevate, puó determinare le stesse<br />
alterazioni elettrocardiografiche, si deve usare<br />
una particolare cautela nel trattamento di pazienti<br />
a rischio di aritmie cardiache, e sottoporre<br />
il paziente a controlli elettrocardiografici ripetuti<br />
periodicamente.<br />
Particolare attenzione deve pertanto essere rivolta<br />
alla presenza di fattori di rischio, presentati<br />
dal paziente sia prima che durante il trattamento<br />
con apormofina, come gravi patologie<br />
cardiache,grave insufficienza epatica o significative<br />
alterazioni elettrolitiche ed inoltre le interazioni<br />
farmacologiche.<br />
Altri effetti collaterali importanti che condizionano<br />
l’utilizzo di questo farmaco sono rappresentati<br />
dall’ipotensione ortostatica e dagli effetti<br />
di tipo psichiatrico caratterizzati da comparsa<br />
di confusione ed allucinazioni, psicosi acute e<br />
croniche.<br />
In generale l’utilizzo dell’apormofina è sconsigliato<br />
in tutta una serie di condizioni quali l’età<br />
biologica molto avanzata, la grave psicosi dopaminergica,<br />
la demenza e l’ipotensione ortostatica.<br />
Inoltre i pazienti in terapia con apomorfina<br />
intermittente presentano il rischio di sviluppare<br />
una sindrome da disregolazione dopaminergica,<br />
caratterizzata da abuso della terapia dopaminergica<br />
a dosi sempre crescenti.<br />
E’ auspicabile che ogni scelta terapeutica venga<br />
condivisa con il neurologo di riferimento e che<br />
rappresenti sempre il risultato di un percorso<br />
che ponga il paziente al centro di ogni tipo di<br />
scelta terapeutica al fine di migliorare la qualità<br />
di vita in tutti i suoi aspetti.<br />
Parkinson Notiziario<br />
dott.ssa Donatella Ottaviani<br />
medico neurologo<br />
5
CALENDARIO ATTIVITÀ 2019/2020<br />
PRIMA DI PARTECIPARE A UNA QUALSIASI DELLE NOSTRE ATTIVITA’<br />
E’ INDISPENSABILE CONTATTARE LA SEGRETERIA AL N.0461/931943<br />
TRENTO:<br />
INCONTRI DI STIMOLAZIONE COGNITIVA: il MERCOLEDI’ ore 15 - 16<br />
presso la sede Via F.Bronzetti 29.<br />
Gli incontri sono condotti dallo psicologo/psicoterapeuta Alan Masala<br />
PRIMO INCONTRO MERCOLEDI’ 18 SETTEMBRE 2019<br />
INCONTRI DI COUNSELING: pacchetto di n.6 incontri individuali<br />
SOLO SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA<br />
ATTIVITA’ DI FISIOTERAPIA IN PALESTRA: il MARTEDI’ ore 9.30 - 10.30<br />
presso la sede Via F.Bronzetti 29<br />
Il corso è condotto dalla fisioterapista AMEDEA LORENZINI<br />
PRIMO INCONTRO MARTEDI’ 1 OTTOBRE 2019<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il GIOVEDI’ ore 9.30 - 10.30<br />
presso la sede Via F.Bronzetti 29<br />
Il corso è condotto dalla fisioterapista AMEDEA LORENZINI<br />
PRIMO INCONTRO GIOVEDI’ 3 OTTOBRE 2019<br />
CORO CANTIAMO INSIEME: il VENERDI’ ore 10 – 11 presso la sede Via F.Bronzetti 29.<br />
Gli incontri sono condotti dalla soprano Maria Letizia Grosselli<br />
PRIMO INCONTRO VENERDI’ 20 SETTEMBRE 2019<br />
ROVERETO:<br />
INCONTRI DI CONDIVISIONE E INFORMAZIONE: 1° e 3° MARTEDI’ di ogni mese ore 15 - 16.30<br />
presso la RSA Vannetti Via Fedrigotti 7, Borgo Sacco.<br />
Gli incontri sono condotti dallo psicologo Alan Masala<br />
PRIMO INCONTRO MARTEDI’ 17 SETTEMBRE 2019<br />
INCONTRI DI COUNSELING: pacchetto di n.6 incontri individuali<br />
SOLO SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ e il MERCOLEDI’ ore 10.30 - 11.30<br />
presso la palestra della RSA Vannetti Via Fedrigotti 7, Borgo Sacco.<br />
Gli incontri sono condotti dall’ istruttore Riccardo Rea<br />
PRIMO INCONTRO LUNEDI’ 16 SETTEMBRE 2019<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN ACQUA: il GIOVEDI’ ore 10 -11<br />
presso Villa Maria – Via Castelbeseno 8 Calliano<br />
Il corso è condotto da un fisioterapista<br />
PRIMO INCONTRO GIOVEDI’ 19 SETTEMBRE 2019<br />
6<br />
Parkinson Notiziario
CLES:<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il MARTEDI’ ore 11.15 – 12.15 presso la sala della RSA<br />
Santa Maria Via Eusebio Chini 37. Il corso è condotto dalla fisioterapista Elisa Fezzi<br />
PRIMO INCONTRO MARTEDI’ 17 SETTEMBRE 2019<br />
VARONE DI RIVA DEL GARDA:<br />
INCONTRI DI CONDIVISIONE E INFORMAZIONE: 1° e 3° MERCOLEDI’ di ogni mese ore 15 - 16.30<br />
presso la sala Compendio Verditi Via Venezia 47/E.<br />
Gli incontri sono condotti dallo psicologo Alan Masala<br />
PRIMO INCONTRO MERCOLEDI’ 18 SETTEMBRE 2019<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ ore 10 -11<br />
presso la sala Compendio Verditi Via Venezia 47/E.<br />
Il corso è condotto dall’ istruttrice Carolina Santoni<br />
PRIMO INCONTRO LUNEDI’ 16 SETTEMBRE 2019<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN VASCA: il MERCOLEDI’ ore 10 -11 e 11 -12 presso il GardaThermae<br />
Via Linfano 52 Arco. Il corso è condotto da un fisioterapista interno alla struttura.<br />
ISCRIZIONE DIRETTAMENTE PRESSO LA PISCINA A PARTIRE DAL 1 SETTEMBRE 2019<br />
PERGINE VALSUGANA:<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ ore 10 - 11<br />
presso la palestra dell’APSP S.Spirito Via Marconi 4.<br />
Il corso è condotto dalla fisioterapista Alice Bortolamedi<br />
PRIMO INCONTRO LUNEDI’ 16 SETTEMBRE 2019<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN VASCA: il MERCOLEDI’ ore 9.45 – 10.30<br />
presso la piscina comunale Via Marconi 51.<br />
Il corso è condotto da un istruttore interno alla struttura.<br />
ISCRIZIONE DIRETTAMENTE IN PISCINA A PARTIRE DAL 1 SETTEMBRE 2019<br />
SCURELLE:<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il MARTEDI’ e il VENERDì ore 8 - 9<br />
presso il Centro attività motorie<br />
loc.Prai de Ponte 1, Zona Industriale. Il corso è condotto dall’ istruttore Federico Busarello.<br />
ISCRIZIONE DIRETTAMENTE IN PALESTRA A PARTIRE DAL 1 SETTEMBRE 2019<br />
BORGO VALSUGANA:<br />
ATTIVITA’ MOTORIA IN VASCA: il MERCOLEDI’ ore 9.45 – 10.30<br />
presso la piscina comunale Via Gozzer, 52.<br />
Il corso è condotto da un istruttore interno alla struttura.<br />
ISCRIZIONE DIRETTAMENTE IN PISCINA A PARTIRE DAL 1 SETTEMBRE 2019<br />
Parkinson Notiziario<br />
7
Diario dell’Associazione<br />
Grazie Guido, sarai sempre con noi<br />
Ho conosciuto Guido all’inizio degli anni ’90<br />
quando mi sono avvicinata all’associazione Parkinson<br />
dopo che a mio marito era stata diagnosticata<br />
questa malattia della quale allora non<br />
sapevo niente. Guido era già malato da anni.<br />
Con la moglie Pia, Fabio Ambrosi, Renzo Pedrotti<br />
e altri avevano fatto nascere l’Associazione, la<br />
prima in Italia.<br />
Guido è stato fra i primi malati a farsi operare<br />
al cervello, il primo trentino, in anni in cui per<br />
fare la DBS si era costretti ad andare<br />
all’estero. Guido è stato operato<br />
a Vienna. Erano anni nei quali c’era<br />
molta paura ad affrontare questo intervento<br />
e lui è stato sicuramente di<br />
esempio per i numerosi malati trentini<br />
che successivamente hanno affrontato<br />
questa operazione.<br />
Fino a che la malattia non è diventata<br />
veramente severa (questo negli anni<br />
più recenti) Guido c’era sempre agli incontri, ai<br />
gruppi di auto-aiuto, alle feste e la vecchia sede<br />
di Via Pasubio è stata la sua seconda casa.<br />
E non posso dimenticare i suoi occhi color di cielo.<br />
Non si lamentava mai, anche se non riusciva<br />
a parlare, si faceva capire con lo sguardo e il suo<br />
speciale sorriso.<br />
Guido si è ammalato giovane a 42 anni, una famiglia<br />
da mantenere, due figli adolescenti, una<br />
malattia che è sempre difficile diagnosticare e,<br />
in quegli anni, non ipotizzata dai medici per una<br />
persona così giovane. Pia è sempre stata al suo<br />
fianco. Il Parkinson è diventato anche la sua malattia<br />
da affrontare insieme. Per noi familiari e<br />
anche per molti malati credo sono<br />
stati esempio di coraggio, esempio<br />
come coppia, sempre disponibili<br />
a dare un suggerimento. Oggi è di<br />
moda usare l’espressione “resilienza”<br />
cioè utilizzare al meglio le capacità<br />
residue e guardare avanti. Per<br />
me Guido e Pia sono stati esempio<br />
di vera resilienza.<br />
Grazie Guido.<br />
Chi combatte con questa malattia e negli anni si<br />
trova costretto a conoscerne le numerose insidie<br />
non ti dimenticherà.<br />
Odilia Zotta<br />
SOSTIENI CON IL TUO 5X1000<br />
LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE,<br />
LA TUA FIRMA E IL NOSTRO CODICE FISCALE<br />
FANNO LA DIFFERENZA<br />
Nella tua dichiarazione dei redditi<br />
nel riquadro “Sostegno del volontariato”<br />
ASSOCIAZIONE<br />
PARKINSON<br />
Trento ODV<br />
9 6 0 2 1 4 1 0 2 2 8<br />
8<br />
Parkinson Notiziario
Diario dell’Associazione<br />
Intervista sulla fisioterapia a domicilio<br />
Il progetto è stato promosso dall’Associazione Parkinson<br />
Trento, in collaborazione con l’ambulatorio Parkinson<br />
Trento e Rovereto, con il contributo e sostegno<br />
dell’Arcidiocesi di Trento.<br />
Nel mese di maggio 2019 si è concluso il progetto “fisioterapia<br />
a domicilio”, ciclo di sei appuntamenti con<br />
frequenza settimanale, che ha permesso a diciotto<br />
persone con Parkinson in fase avanzata, di essere seguite<br />
da un fisioterapista presso il loro domicilio.<br />
Un progetto ambizioso che dimostra quanto sia importante,<br />
per poter avere migliori benefici, investire<br />
risorse nella prevenzione in ogni fase della malattia.<br />
Abbiamo avuto il piacere di incontrato S.B., una delle<br />
diciotto persone che ha usufruito della fisioterapia, e<br />
gli abbiamo posto alcune domande:<br />
Quando è stato informato dall’Associazione di essere<br />
tra le persone che avrebbero usufruito della fisioterapia<br />
a domicilio, qual è stato il suo primo pensiero?<br />
All’inizio ero titubante, poi mi sono detto che avendo<br />
delle serie difficoltà motorie, poteva rivelarsi un importante<br />
aiuto.<br />
Ha trovato utile questo servizio?<br />
Fin dal primo incontro! Il fisioterapista si è dimostrato<br />
un importante supporto. Mi ha aiutato ad affrontare<br />
le difficoltà, a reagire alla mia attuale condizione di immobilità.<br />
Ritiene sia importante dare continuità alla terapia a<br />
domicilio?<br />
Si, molto importante. Personalmente, dopo questa<br />
esperienza ho compreso l’importanza della fisioterapia<br />
e oggi proseguo l’attività privatamente. La malattia<br />
non riposa, purtroppo è cronica e perciò dovrebbe essere<br />
“cronica” anche la fisioterapia…<br />
Un consiglio per migliorare il servizio?<br />
Sarebbe utile trovare la possibilità di un contributo<br />
economico per continuare la fisioterapia, anche due<br />
volte la settimana.<br />
Ha qualche richiesta?<br />
Penso alla psicoterapia a domicilio, si rivelerebbe un<br />
valido sostegno nell’affrontare le proprie paure, perché<br />
vivere con una patologia neurodegenerativa come<br />
il Parkinson è una lotta costante con i propri limiti e<br />
con chi non comprende questa malattia.<br />
Un pensiero da rivolgere all’Associazione Parkinson<br />
Trento?<br />
Il ruolo dell’Associazione è importante, riconosco il<br />
grande merito dei volontari e di tutta l’organizzazione,<br />
per chi vive con una malattia cronica, l’Associazione è<br />
come un faro nella nebbia…<br />
Ringraziamo S.B. per averci reso partecipe della sua<br />
esperienza.<br />
…a cura di Massimo M.<br />
Un saluto<br />
Carissimi tutti,<br />
in questi giorni di piena estate, desidero lasciarvi<br />
qualche spunto di riflessione rispetto all’anno che<br />
abbiamo appena trascorso insieme.<br />
Diciamolo subito: vivere sulla propria pelle una patologia<br />
come il Parkinson e ritrovarsi in un contesto<br />
come quello degli incontri di auto mutuo aiuto<br />
o degli incontri di sostegno psicologico non è cosi<br />
semplice. Può esserci timore di confrontarsi (o di incontrare<br />
altre persone che soffrono di più o di meno<br />
di noi), incertezza rispetto al futuro, insicurezza o<br />
scetticismo rispetto al significato di questi appuntamenti.<br />
Ma queste sensazioni sono del tutto normali,<br />
legittime e molto frequenti.<br />
Quello che invece può emergere (sia confrontandosi<br />
in gruppo con altre esperienze, sia in occasione<br />
degli incontri individuali) è accorgersi e fare esperienza<br />
che il processo di cura non è composto solo<br />
dall’assunzione farmacologica, dalla regolare attività<br />
fisica e da abitudini alimentari specifiche ed equilibrate,<br />
ma anche da altri ingredienti.<br />
E qui viene il “bello”: questi ingredienti possiamo<br />
coltivarli, riscoprirli, rinnovarli, valorizzarli. Di cosa<br />
stiamo parlando? Della capacità di gestire le nostre<br />
emozioni (spesso il Parkinson è accompagnato da<br />
una sintomatologia di tipo ansioso e depressivo),<br />
della possibilità e senso di autoefficacia nel fronteggiare<br />
le difficoltà e della capacità di adattarsi alle<br />
nuove condizioni che inevitabilmente si presenteranno.<br />
E in questo frangente si inserisce il mio augurio<br />
per tutti voi: che possiate sempre identificare<br />
i vostri bisogni, sappiate comunicarli e individuare<br />
la strategia migliore e più adatta per voi o per quel<br />
momento. E, a proposito di momento, è giunto quello<br />
di salutarvi e ringraziarvi per avermi concesso il<br />
privilegio, anche solo per poco tempo per ognuno<br />
di voi, di far parte di un piccolo pezzetto delle vostre<br />
esperienze. A breve, infatti, mi aspetta una nuova<br />
avventura come mamma, ma vi lascerò in buone<br />
mani, come voi mi avete lasciato dopo avervi conosciuto.<br />
Vi abbraccio, ad uno ad uno.<br />
A presto! Anna Marchesoni - psicologa/psicoterapeuta<br />
Parkinson Notiziario<br />
9
Diario dell’Associazione<br />
Un elogio alla convivialità e condivisione<br />
Il nostro socio Mario Signorelli ci rende partecipi di quanto i momenti che l’Associazione dedica alla<br />
convivialità e al trovarsi assieme, si rivelino preziose occasioni che regalano gioia, allegria e serenità.<br />
L’Associazione Parkinson Trento promuove<br />
l'interazione e crea momenti<br />
di discussione, stimola il confronto<br />
e lo scambio reciproco fra persone.<br />
Si condividono consigli, esperienze,<br />
nuove iniziative e spunti nell’ottica<br />
del miglioramento continuo della<br />
qualità ed erogazione dei servizi per<br />
le esigenze degli associati.<br />
Ogni voce è ben accetta dal Consiglio<br />
Direttivo, impegnato il più<br />
possibile ad essere vicino al “bisogno”.<br />
Così il pranzo sociale è un momento<br />
prezioso. Quest’anno,<br />
organizzato presso l’Hotel Alpenrose<br />
sull’Altipiano della Vigolana,<br />
accanto alla ricca e gustosa<br />
offerta gastronomica, è stato<br />
occasione per godere della compagnia<br />
degli amici, parlare, ascoltare e ballare.<br />
Si è apprezzato lo stare a tavola con gli altri; il<br />
senso e il significato va oltre la pietanza, ingloba<br />
l’antico rito della condivisione del cibo che favorisce<br />
il dialogo, la riflessione e il piacere della<br />
socialità. Elogio quindi alla convivialità che alimenta<br />
le occasioni di incontro, di ascolto e di<br />
sostegno reciproco; rafforza il senso dell’appartenenza,<br />
fondamentale per costruire legami sia<br />
d’amicizia sia sociali con gruppo e Associazione.<br />
Nell’era del digitale siamo tutti “social”, ma<br />
sempre meno sociali.<br />
Il cibo e il trovarsi a<br />
condividere un pasto è<br />
occasione per “nutrirsi<br />
dell’incontro”.<br />
E lo stesso accade durante<br />
il soggiorno marino.<br />
Quest’anno siamo<br />
approdati nelle<br />
Marche, a Pesaro, città<br />
della bicicletta e della<br />
musica. Tra chiacchiere,<br />
lunghe passeggiate<br />
e un po’ di attività<br />
fisica, l’aiuto e il legame d’amicizia<br />
che si è creato tra noi associati, è un<br />
valore da apprezzare. Il soggiorno è<br />
sempre un’occasione di approfondimento<br />
che ci fa crescere, ognuno<br />
lascia un po’ di sé e porta via un po’<br />
di noi. Il coinvolgimento, il sostegno,<br />
l’aiuto reciproco offrono l’opportunità<br />
di mettersi al servizio degli altri.<br />
Cosa molto apprezzabile è<br />
l’aiuto e il legame d’amicizia che<br />
si è creato tra i nostri associati<br />
dimostrando interesse ai bisogni<br />
e alla disponibilità verso l’altro.<br />
Va menzionato Vigilio, campione<br />
d’altruismo. E’ doveroso<br />
inoltre ricordare gli interessanti<br />
momenti di ginnastica e rilassamento<br />
con Rosalba, la sua serata<br />
musicale e i balli con lo staff<br />
dell’animazione. I canti e le armonie vocali di<br />
Alberto, l’allegria e la simpatia della “nonesa<br />
Cristina” con le sue divertenti e mimate barzellette<br />
che hanno sollevato gli spiriti con fragorose<br />
risate. Le interminabili partite di burraco con<br />
le “maestre” che dettavano le regole. Infine la<br />
buona ospitalità, la cortesia del personale e del<br />
maitre Placido simpatico, attento e disponibile<br />
ha reso questa vacanza piacevole e divertente.<br />
Concludo con questa riflessione: se qualche<br />
volta in un periodo buio, i nostri occhi si posano<br />
sul mare cattivo e<br />
rumoroso, su spiagge<br />
deserte o su un orizzonte<br />
stanco di essere<br />
azzurro, non possiamo<br />
chiudere l’oblò della<br />
speranza, c’è sempre<br />
vita e musica nella natura.<br />
Abbiamo bisogno<br />
di esprimerci e relazionarci<br />
con rispetto,<br />
dimostrando amore<br />
per la vita e diritto alla<br />
quotidiana felicità.<br />
10<br />
Parkinson Notiziario
I NOSTRI AMBULATORI<br />
Primario di Neurologia Ospedale S. Chiara di Trento e Ospedale S. Maria del<br />
Carmine di Rovereto Dott. Bruno Giometto<br />
Reparto di Neurologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento<br />
neurologa Maria Pellegrini, neurologa Maria Chiara<br />
Malaguti, logopedista Ylenia Brugnara, infermiere<br />
Angela Martinelli e Cristina Serafin.<br />
Servizio di Fisioterapia<br />
La Neurologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento<br />
invia i nominativi dei pazienti alla fisioterapia<br />
di Villa Igea che provvede a contattarli<br />
direttamente per la presa in carico e la valutazione<br />
fisioterapica. Tutta la fisioterapia si svolge<br />
a Villa Igea.<br />
Anita Daves fisioterapista, Albina Boreatti fisiatra, Adriana Grecchi fisiatra dir. UOM Medicina fisica riabilitazione<br />
2, Franca Malacarne fisioterapista, Silvia Gretter fisioterapista, Ada Giaimo fisioterapista.<br />
Reparto di Neurologia l'Ospedale S. Maria del Carmine di Rovereto<br />
neurologo Luciano Gallosti, neurologa Paola d'Antonio,<br />
neurologa Donatella Ottaviani, neurologa Raffaella<br />
Digiacopo, logopediste Marilena Fontana e Maria<br />
Pia Moiola.<br />
Servizio di Fisioterapia<br />
La fisioterapia si svolge presso l’Ospedale<br />
S. Maria del Carmine di Rovereto.<br />
Ivana Azzolini fisioterapista, Alessia Simoncelli fisioterapista,<br />
Daniel Feller fisioterapista, Michela Fracchetti infermiera,<br />
Carlo Berti infermiere.<br />
COME PRENOTARE<br />
La prima visita si prenota tramite CUP (tel. 848 816 816) richiedendo “visita neurologica<br />
per malattia di Parkinson”. È necessaria l’impegnativa del proprio medico di base. Le successive<br />
visite di controllo sono concordate e prenotate direttamente dal neurologo assieme al<br />
paziente.<br />
Per informazioni e necessità urgenti (non per appuntamenti):<br />
TRENTO-Linea diretta: cell. 335 5703707 nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì.<br />
ROVERETO- tel. 0464/403512<br />
PER L’IMPIANTO DI DBS<br />
Per regolare l’impianto di DBS (Deep Brain Stimulation ovvero stimolazione cerebrale<br />
profonda) prendere appuntamento con la segreteria del U.O. di Neurologia di Trento<br />
Tel. 0461/903281<br />
Parkinson Notiziario<br />
11
CONSIGLI DI LETTURA<br />
Parkinson. Un metodo per curare i sintomi e riconquistare una buona salute<br />
Alex Kerten, David Brinn - Macro Edizioni, 2018 - 192 pagine 14,90 €<br />
Una tecnica all’avanguardia che combina respirazione, rilassamento, danzaterapia,<br />
utilizzo della musica, cambiamenti nel comportamento e arti marziali; dimostrandoci<br />
così che c’è vita al di là della diagnosi medica di Malattia di Parkinson. Alex Kerten<br />
condivide le sue conoscenze con uno stile informale e includendo una serie di esercizi<br />
- con illustrazioni - molto semplici da seguire. Chi segue il suo metodo può arrivare<br />
a eliminare molti sintomi della malattia e tornare a una vita piena e fruttuosa. I principali<br />
argomenti trattati: Il Parkinson: cos’è; gli esercizi per bloccare questa malattia<br />
spiegati dettagliatamente; il ruolo fondamentale del coniuge o di chi sta vicino al<br />
malato; i consigli specifici per le varie problematiche (tremori, rigidità, equilibrio, ecc.);<br />
glossario dei termini scientifici e clinici della malattia (dopamina, serotonina, reti neurali, GABA, ecc.).<br />
SIMPATIA IN VERSI<br />
Questo cielo<br />
azzurro perfetto<br />
confonde<br />
i miei colori<br />
dirige i miei umori<br />
dentro quei cumuli<br />
decisi, torreggianti<br />
dal gusto di gelato,<br />
bianco, variegato,<br />
panna e cioccolato.<br />
Mauro Galas<br />
Informazioni/Appuntamenti<br />
PROSSIMI APPUNTAMENTI<br />
IL NOSTRO CORO “CANTIAMO INSIEME” SALUTA GLI AMICI DI CLES<br />
Appuntamento sabato 19 ottobre 2019 ad ore 15.30<br />
presso la RSA Santa Maria Via Eusepio Chini 37<br />
Sono previsti INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE CON IL NEUROLOGO<br />
che si svolgeranno sul territorio. Le località e le date degli incontri saranno comunicate<br />
prossimamente.<br />
RICORDATI DI RINNOVARE LA QUOTA ASSOCIATIVA<br />
30,00 euro QUOTA SOCIO ORDINARIO 10,00 euro QUOTA FAMIGLIARI/CAREGIVERS<br />
• Può essere effettuato un versamento sul c/c bancario presso la Cassa Rurale di Trento<br />
IBAN: IT86D0830401802000001302486<br />
• Può essere pagata presso la segreteria dell’Associazione in Via F.Bronzetti 29 a Trento<br />
• Può essere effettuato un versamento sul c/c postale n.12950382<br />
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Parkinson Notiziario