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Segantini, Scritti e Lettere

L'edizione introvabile delle lettere e degli scritti di Giovanni Segantini edita dai Fratelli Bocca Editori nel 1910, dall'archivio della Biblioteca d'Aarte del Castello Sforzesco di Milano dove fino al 1943 erano conservati i fogli autografi, andati poi distrutti dai bombardamenti.

L'edizione introvabile delle lettere e degli scritti di Giovanni Segantini edita dai Fratelli Bocca Editori nel 1910, dall'archivio della Biblioteca d'Aarte del Castello Sforzesco di Milano dove fino al 1943 erano conservati i fogli autografi, andati poi distrutti dai bombardamenti.

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12 G. SEGANTINI

notte, quella notte già tanto oscura che non mi lasciava

distinguer bene la strada. Grossi nuvoloni si

allargavano nel cielo ed io lottavo fra il timore delle

tenebre e la stanchezza; l’uno voleva che andassi fino

a che avessi trovato dell’abitato, l’altra che mi fermassi

almeno un momento onde riprendere un po’ di

forza; e la stanchezza vinse. Mi lasciai cadere affranto

sul margine della strada, presso un grosso tronco d’albero,

e lì non so cosa avvenisse, ma certo dovetti

essermi addormentato .all’istante perchè non ricordo

più nulla finché, dopo molto tempo che dormivo, mi

sentii scuotere e sollevare di peso. Mi risvegliai trasognato,

tentai d’aprire gli occhi, ma una luce di fanale

mi stava così vicina alla faccia che mi impediva

di tenerli aperti ; a tutta prima non compresi bene

quel che accadeva ; mi sentiva tutto inzuppato d’acqua

come se fossi stato pescato da un fosso. “ Sì, sì, diceva

una grossa voce, non vedi che visacci egli fa'?

vuole aprire gli occhi „. In quel momento mi ricordai

tutto, mi svincolai dalle mani di chi mi teneva e

guardai bene.

Due uomini stavano davanti a me; uno era vecchio

e recava nelle mani un grande ombrello, l'altro molto

più giovane reggeva il fanale di un carro, il carro si

disegnava nell’ombra in mezzo alla strada. L’uomo

vecchio ed il giovane mi presero dolcemente per le

mani tempestandomi di domande: chi ero, dove andavo,

come mi trovavo in quel sito. Io risposi che

ero di Milano e che era mia intenzione di procedere

pel mio cammino fin che fossi arrivato in Francia.

Essi mi dissero che per quella strada non vi sarei

arrivato mai; che andassi intanto a casa con loro,

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