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<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Istituto Comprensivo 3 Scamozzi, Vicenza-Scuola media Foscolo, Arcugnano<br />
anno 35 numero 2 maggio 2020<br />
pagina1<br />
g<br />
iorni <strong>nostri</strong><br />
Ricordo della Preside ............... 2 3 4 5 6<br />
Brevi dalla Foscolo ............................... 7<br />
Il laboratorio di poesia ......................... 7<br />
Natale a <strong>scuola</strong> ....................................... 8<br />
Filastrocche dell’attesa .......................... 8<br />
Alexa ....................................................... 9<br />
Andrea Stella .......................................... 9<br />
Bryan del circo .................................... 10<br />
Festa della castagna ............................. 10<br />
Sporchiamoci le mani ......................... 10<br />
Filastrocca speciale ............................. 11<br />
Ex alunni: back to school .................. 11<br />
Alfabeto del coronavirus ................... 12<br />
W l’ora del giornalino ......................... 12<br />
Cucina russa ......................................... 12<br />
Amori in classe .................................... 13<br />
Ringraziare voglio ............................... 13<br />
…continua ........................................... 14<br />
La quarantena ...................................... 14<br />
Claudio, una new entry ...................... 14<br />
Cartoline da Arcugnano ..................... 15<br />
In finale al Rossi .................................. 15<br />
Se fossero professori .......................... 15<br />
Scusi, cosa insegna? ............................ 16<br />
Parole tra compagni ............................ 16<br />
Lettera al sindaco ................................ 16<br />
Campestre, fasi comunali ................... 16<br />
La macchinetta delle bevande ........... 17<br />
Poesie .................................................... 17<br />
La <strong>scuola</strong> a casa ................................... 17<br />
Cara Marisa .......................................... 18<br />
Le paure dei Prof. ............................... 18<br />
Pertini in poesia ................................... 19<br />
Plastica addio ....................................... 19<br />
Prof a confronto ................................. 19<br />
Prof Trombetta ................................... 20<br />
Promuoviamo il mercoledì ................ 20<br />
Tutti per uno, uno per tutti ............... 20<br />
Queen Elizabeth’s speech .................. 21<br />
Tu lo sai? .............................................. 21<br />
La regola d’oro .................................... 21<br />
Ringraziare voglio ............................... 22<br />
Cara <strong>scuola</strong> Foscolo ............................ 23<br />
Sgabuzzi ............................................... 24<br />
Gli sport dei prof ............................... 24<br />
Pensieri in quarantena ........................ 25<br />
Una Foscoliana in Texas .................... 26<br />
Albania, una lezione speciale ............. 26<br />
Usa vs Italia .......................................... 26<br />
Un paio d’ali ........................................ 27<br />
…continua...........................................<br />
28<br />
Giulia e l’inquinamento ...................... 28<br />
Viaggiare leggeri .................................. 29<br />
Soprannomi ......................................... 29<br />
Rielabora un’opera .............................. 29<br />
…continua...........................................<br />
30<br />
Caviardage ............................................ 31<br />
Graphic novel ...................................... 32<br />
…continua...........................................<br />
33<br />
Dove vorrebbero vivere i prof ......... 33<br />
Compiti ................................................. 34<br />
Regali dei primini ................................ 34<br />
L’utilità delle materie .......................... 34<br />
Un mondo nuovo ............................... 35<br />
Giornata della Memoria ..................... 36<br />
1
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Ricordo della preside<br />
pagina2<br />
Fino all’ultimo, pur sapendola<br />
ammalata, abbiamo sempre<br />
creduto potesse farcela. Questo<br />
perché l’idea era che fosse come<br />
le stelle alpine, immagine che lei<br />
si era scelta come icona della sua<br />
posta elettronica.<br />
Che fosse come queste piantine<br />
perenni, in grado di resistere<br />
sulle cime più alte alle<br />
temperature più gelide e, nello<br />
stesso tempo, a quelle più elevate<br />
di certe zone desertiche. Fino<br />
all’ultimo ci ha accompagnati<br />
con la generosità e l’umanità che<br />
la contraddistinguevano, con il<br />
desidero di armonia e di serenità.<br />
Fino all’ultimo è stata lei a<br />
chiederci per prima come<br />
stavamo. Capace di ascoltare, di<br />
confrontarsi, sempre entusiasta di<br />
fronte a nuove proposte;<br />
determinata e persuasiva.<br />
Difficile sottrarsi a ciò che<br />
stabiliva, perché era capace di<br />
convincere con pacatezza e<br />
intelligenza. Da lei ti sentivi<br />
riconosciuto, perché sapeva bene<br />
chi eri e non ti faceva sentire uno<br />
qualsiasi.<br />
Beatrice Rigon<br />
Foscolo<br />
Ciascuno di noi durante la<br />
carriera scolastica viene a<br />
contatto con alcuni Dirigenti, ma<br />
spesso questa figura rimane un<br />
po’ vaga, a metà tra il personaggio<br />
istituzionale, che si osserva con<br />
l’ammirazione riservata alle<br />
persone importanti, e una<br />
presenza minacciosa che gli<br />
La nostra Preside<br />
La nostra preside è stata presente<br />
da quando abbiamo iniziato la<br />
<strong>scuola</strong> primaria.<br />
Me la ricordo bene, sempre<br />
vestita e pettinata perfettamente,<br />
sembrava quasi una first lady.<br />
Mi ricordo che quando abbiamo<br />
fatto il teatrino in inglese lei c’era,<br />
quando ogni anno facevamo il<br />
discorso di apertura lei c’era,<br />
quando alla fine dell’anno le<br />
maestre ci hanno consegnato i<br />
insegnanti invocano quando<br />
iniziano a perdere la pazienza con<br />
qualche alunno un po’ più<br />
impegnativo, senza contare il<br />
ricordo della terribile direttrice<br />
Spezzindue del romanzo Matilda.<br />
Per questo, cari ragazzi, vorrei<br />
farvi conoscere un po’ di più la<br />
nostra Preside, la professoressa<br />
Luisa Basso, che di certo con la<br />
signorina del romanzo di Roal<br />
Dahl non aveva nulla a che fare.<br />
Anche se a volte lo<br />
dimentichiamo, dovete ricordare<br />
che i dirigenti erano insegnanti,<br />
abituati a stare con i ragazzi, a<br />
muoversi tra i banchi e ad<br />
accompagnare i propri alunni<br />
verso traguardi sempre più<br />
importanti; superando un<br />
concorso, hanno assunto un<br />
nuovo ruolo per far funzionare<br />
bene la <strong>scuola</strong>, ma sono sicura<br />
che ogni tanto anche loro si<br />
stancano del silenzio del proprio<br />
diplomi e ad ogni nome noi<br />
urlavamo, lei era lì che urlava con<br />
noi.<br />
Poi siamo cresciuti ed eravamo<br />
pronti per le scuole medie e la<br />
nostra preside c’era.<br />
Quando passavi per i corridoi e la<br />
salutavi con un “Buongiorno” lei<br />
ti rispondeva sempre con un<br />
sorriso. Forse è per questo che ci<br />
piaceva tanto, così gentile e solare.<br />
Era come “La mamma della<br />
<strong>scuola</strong>”.<br />
ufficio, frequentato per lo più<br />
da persone adulte.<br />
Quando penso alla Dirigente,<br />
non posso fare a meno di<br />
ricordare una mattinata di fine<br />
maggio in cui mi recai alla<br />
Scamozzi per un confronto<br />
con una collega sugli esami<br />
ormai vicini. Incontrai la<br />
Preside lungo il corridoio e mi<br />
disse che doveva parlarmi;<br />
quando fui nel suo ufficio, mi<br />
spiegò che aveva pensato di<br />
a s s e g n a r m i u n i n c a r i c o<br />
importante, poi aggiunse: “Ha<br />
trenta secondi per dirmi di sì”.<br />
Dietro quella frase,<br />
apparentemente intransigente,<br />
scoprii una persona che credeva<br />
nelle sue idee, autorevole e sicura<br />
di sé, ma anche comprensiva e<br />
capace di rassicurazioni. Quando<br />
le esternai le mie titubanze, lei mi<br />
rispose che la <strong>scuola</strong> si fa insieme,<br />
aiutandosi e lavorando in squadra<br />
per un obiettivo comune. In<br />
questi mesi, infatti, nonostante la<br />
malattia la tenesse fisicamente<br />
lontana da noi, non ci ha mai<br />
fatto mancare le sue attenzioni e<br />
il suo appoggio, dimostrando<br />
grande tenacia e dedizione al<br />
lavoro. I suoi quaderni, su cui<br />
a n n o t ava a p p u n t a m e n t i e<br />
progetti, erano il simbolo di un<br />
inesauribile desiderio di imparare<br />
dalla vita, di quanto la <strong>scuola</strong> non<br />
fosse solo un lavoro, ma parte di<br />
lei.<br />
Elisa Babbolin<br />
Collaboratore del Dirigente<br />
L’unica volta che noi come classe<br />
l’abbiamo delusa è stato quando<br />
in prima c’era la ricreazione e<br />
stavamo facendo un po’ troppo<br />
chiasso e lei è arrivata e ha<br />
calmato i <strong>nostri</strong> animi scalmanati.<br />
Ma era quella la sua dote: sapeva<br />
prendere in mano la situazione e<br />
riportarla alla normalità.<br />
Grazie!<br />
Susanna Portinari<br />
Scamozzi<br />
2
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina3<br />
Ugento, Viaggio d’istruzione e<br />
gemellaggio, 12-16 novembre<br />
2018.<br />
Non capita spesso di andare in<br />
gita anche con il proprio<br />
dirigente. A noi è successo in<br />
occasione della nostra prima<br />
calata ad Ugento.<br />
Un episodio, tra i tanti.<br />
Cantare insieme fa gruppo, fa<br />
sentire amici, crea una complicità<br />
difficile da tradursi con le parole.<br />
Non per niente di solito è al<br />
ritorno da una gita che si<br />
intonano i cori sul pullman,<br />
Che cosa rimane quando una<br />
persona ci lascia?<br />
Immagini, sensazioni, esperienze.<br />
Ma in quel grande ammasso di<br />
ricordi, alcuni, pochi, sembrano<br />
emergere come a voler uno<br />
spazio tutto loro, a voler ribadire<br />
l'essenza di chi non è più tra noi.<br />
La prima volta che abbiamo visto<br />
Luisa, la nostra preside, noi<br />
ancora non appartenevamo a<br />
questo Istituto.<br />
Una riorganizzazione delle scuole<br />
vicentine avrebbe dirottato il<br />
nostro plesso sotto la sua<br />
dirigenza e per questo, in un<br />
caldo pomeriggio di giugno noi<br />
due e qualche altra collega<br />
avevamo deciso di prendere<br />
parte, come uditori, alla riunione<br />
che concludeva l'anno scolastico.<br />
Ci colpì subito il suo sorriso, un<br />
m i s t o d i b e n e v o l e n z a e<br />
determinazione, una<br />
quando confidenza e intesa si<br />
sprecano e si vorrebbe non<br />
tornare più a casa.<br />
Un po’ per scherzo e un po’<br />
perché, trascorsi un paio di giorni<br />
in terra salentina, eravamo<br />
totalmente inebriati dal clima<br />
pugliese, una sera abbiamo deciso<br />
di imparare O tamburieddhu mia,<br />
Il tamburello mio…, un pezzetto<br />
di un brano che generalmente<br />
accompagna il ballo della pizzica,<br />
ritoccato qua e là nel testo per<br />
adattarlo ai quei giorni. Con la<br />
prof. Nicchio alla chitarra e la<br />
dichiarazione spontanea di<br />
benvenuto che ci accoglieva nella<br />
nuova realtà.<br />
Il suo sorriso, un po' sornione,<br />
l'abbiamo ritrovato tutte le volte<br />
che abbiamo avuto a che fare con<br />
lei.<br />
Ci piaceva come splendeva il suo<br />
volto mentre, impegnata in mille<br />
cose da sistemare e da “far<br />
ingranare”, trasmetteva la<br />
passione per quello che faceva, la<br />
certezza che ogni fatica era<br />
orientata per il bene della <strong>scuola</strong> e<br />
soprattutto dei ragazzi. Aveva nel<br />
cuore tutti i suoi alunni, tutti, dai<br />
più piccolini ai più grandi.<br />
L'ultima volta che ci siamo parlate<br />
è stata un lungo scambio di<br />
opinioni su cosa vuol dire<br />
insegnare oggi e su come farlo al<br />
meglio senza lasciarci andare alla<br />
sfiducia perché i ragazzi vengono<br />
prima di tutto e nessuno sforzo<br />
prof. Babbolin con il tamburello<br />
in mano, ci siamo uniti in un<br />
canto dove risate e note si sono<br />
spese per dar vita a un momento<br />
indimenticabile, di gioia infinita,<br />
di amicizia, che andava oltre il<br />
ruolo di ognuno, che fosse<br />
alunno, insegnante o dirigente.<br />
Lei, la nostra Preside Luisa Basso,<br />
era una di noi, con la sua<br />
semplice autorevolezza e la<br />
capacità di farci sentire tutti uniti<br />
e importanti.<br />
Beatrice Rigon<br />
Foscolo<br />
deve sembrare eccessivo pur di<br />
aiutarli nel loro percorso.<br />
Quel giorno non sapevamo che<br />
non l'avremmo più rivista e<br />
sentita, ma ora, a ripensarci, non<br />
avremmo avuto un modo<br />
migliore per salutarci: ci eravamo<br />
incontrate su un terreno comune<br />
che è l’amore per quello che si fa.<br />
Pensiamo che questo sia il<br />
messaggio che ci ha lasciato e che<br />
avrebbe sicuramente voluto dare<br />
ad ogni giovane: vivere con<br />
p a s s i o n e , o g n i g i o r n o ,<br />
impegnandosi per ottenere ciò<br />
che si vuole, con fatica certo, ma<br />
con la certezza che poi sulle<br />
labbra apparirà un sorriso, un<br />
sorriso determinato e<br />
benevolente, proprio come il suo.<br />
OrnellaAchille<br />
MaddalenaMaistro<br />
Negri<br />
“Cara Luisa,<br />
mi piace chiamarla per nome in<br />
questo momento…senza per<br />
questo venir meno al rispetto e<br />
alla considerazione che ho per lei,<br />
Preside… La penso come farfalla<br />
leggera nei cieli delle montagne<br />
che tanto ama, libera di andare<br />
controvento, nel sole, di posarsi<br />
ovunque il pensiero la voglia<br />
portare…. La penso qui, dove è<br />
ancora viva e presente…. E non<br />
posso che ringraziarla per tutto<br />
ciò che ho imparato sia<br />
professionalmente che<br />
umanamente in questi anni di<br />
lavoro insieme, per la sua capacità<br />
di ascoltare con mente lucida ma<br />
anche con cuore aperto, per<br />
l’entusiasmo che ha sempre<br />
contraddistinto ogni proposta e<br />
per l’aver condiviso un’idea di<br />
<strong>scuola</strong> così attenta ad ogni<br />
persona…<br />
Grazie per quel sorriso sempre<br />
pronto….<br />
Grazie per averci accompagnati a<br />
diventare un vero Istituto<br />
Comprensivo, dove scuole<br />
dell’Infanzia, Primarie e<br />
Secondarie hanno da subito<br />
lavorato insieme con un unico<br />
intento: il benessere di tutti gli<br />
alunni.<br />
Grazie per l’incontro delle nostre<br />
strade…”<br />
Michela Parise<br />
Mistrorigo<br />
3
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina4<br />
Racconto intanto una cosa poco<br />
nota: uno o due giorni prima che<br />
Luisa venisse nominata dirigente<br />
scolastica, le ho telefonato e<br />
proposto di chiedere di essere<br />
assegnata al nostro istituto.<br />
Avevo sentito dire (era allora vicepreside<br />
a Longare) che non<br />
risparmiava tempo ed energie per<br />
la <strong>scuola</strong>, e che proprio non<br />
poteva fare a meno di seguire in<br />
modo attento e partecipe le<br />
situazioni che si trovava ad<br />
affrontare, cercando di dare<br />
risposta alle esigenze delle<br />
persone coinvolte: gli alunni, le<br />
famiglie, gli insegnanti, ecc. Mi<br />
sembrava che assomigliasse un<br />
po’ a come siamo “da sempre”<br />
all’IC 3 Scamozzi; mi sembrava<br />
che avremmo potuto trovarci in<br />
consonanza, noi con lei, lei con<br />
noi.<br />
Credo che sia andata proprio così.<br />
In seguito lei ed io abbiamo<br />
scoperto di avere in comune<br />
anche l’esperienza dello<br />
scoutismo. Ci siamo ripetuti<br />
molte volte che ci piaceva l’idea di<br />
lasciare il mondo (e intendevamo<br />
il nostro Istituto) un po’ meglio di<br />
come l’avevamo trovato. Ci siamo<br />
anche ridetti ogni tanto (un po’<br />
ridendo): “Lo scout sorride e<br />
canta anche nelle difficoltà”.<br />
Per noi significava: facciamo del<br />
nostro meglio per far funzionare,<br />
e far crescere e diventare sempre<br />
più bello, vivo e capace di fare<br />
buone cose e dare buoni servizi il<br />
nostro “bastimento” scolastico.<br />
A volte l’impresa riusciva. Molte<br />
volte invece le idee che ci erano<br />
sembrate interessanti si rivelavano<br />
insulse, oppure non parevano così<br />
buone ad altri, o addirittura si<br />
materializzavano difficoltà<br />
veramente preoccupanti (Luisa è<br />
stata in qualche caso davvero<br />
angosciata per situazioni molto<br />
gravi e scelte non facili). Ci<br />
ritrovavamo comunque il giorno<br />
dopo, sorridenti e canticchianti,<br />
pronti a buttare la sconfitta dietro<br />
le spalle e a ripartire con qualche<br />
altra iniziativa.<br />
Nella <strong>scuola</strong> la maggior parte<br />
delle scelte deve essere condivisa,<br />
altrimenti resta roba che si fa<br />
perché bisogna. Luisa, e solo lei,<br />
aveva una capacità sorprendente<br />
di trasmettere fiducia ed<br />
entusiasmo: chiunque sentiva che<br />
niente di ciò che diceva era<br />
“perché bisogna dire così”, ma<br />
sempre “perché credo così”. Era<br />
tenace e convinta, ma ascoltava i<br />
suoi interlocutori e ne accoglieva<br />
le opinioni ed i sentimenti: un po’<br />
mediando, un po’ convincendo,<br />
per lo più arrivava dove voleva<br />
(chiamava questo “essere<br />
assertivi”).<br />
Inoltre, pur avendo le idee chiare<br />
sul suo ruolo e sulle necessità<br />
della <strong>scuola</strong>, era lontanissima da<br />
qualsiasi presunzione, ed aveva<br />
piena consapevolezza dei suoi<br />
limiti: ogni tanto, se le pareva di<br />
perdere il filo di un ragionamento<br />
o il controllo di una situazione<br />
complicata, alzava la testa dal<br />
lavoro, si autorimproverava:<br />
“Luisa, usa la testa!”, e si<br />
rituffava. Chiedeva con sincerità<br />
l’aiuto di tutti, e ringraziava con<br />
calore: conquistava così risultati<br />
migliori e la condivisione della<br />
maggior parte (almeno) dei suoi<br />
tanti interlocutori.<br />
Luisa, la dottoressa Luisa Basso, è<br />
stata il mio capo (e mia amica) per<br />
sette anni scolastici: conto anche<br />
questo, perché la sua presenza è<br />
ancora indiscutibile. Abbiamo<br />
lavorato fianco a fianco, con<br />
tranquilla consapevolezza della<br />
reciproca stima e fiducia.<br />
Naturalmente qualche volta (rara)<br />
non siamo stati d’accordo. Io le<br />
ho ovviamente sempre lasciato<br />
l’ultima parola: le spettava per la<br />
posizione e perché aveva lei la<br />
responsabilità delle scelte; Luisa<br />
in compenso ha sempre cercato<br />
di lasciarmi il più possibile fuori<br />
dalle cose che sapeva non<br />
condivise.<br />
Credo che per lei anche questo<br />
rientrasse nel suo essere assertiva.<br />
Augusto Dal Toso<br />
Vicario del Dirigente<br />
La nostra Dirigente Scolastica<br />
Luisa Basso è stata una preside<br />
apprezzata e amata.<br />
Lo scorso febbraio è venuta a<br />
mancare lasciando un vuoto non<br />
solo nella sua famiglia, ma anche<br />
nel mondo della <strong>scuola</strong>.<br />
Le bambine e i bambini della<br />
<strong>scuola</strong> dell'infanzia “Casa dei<br />
bambini Montessori” e gli alunni<br />
della <strong>scuola</strong> Primaria “Negri”,<br />
a c c o m p a g n a t i d a l l e l o r o<br />
insegnanti, dalle collaboratrici<br />
scolastiche e dai Comitati dei<br />
genitori, la ricorderanno con un<br />
bellissima iniziativa.<br />
Nel prossimo anno scolastico, nel<br />
cortile-giardino della <strong>scuola</strong><br />
dell'infanzia, verrà messo a<br />
dimora un ulivo in memoria della<br />
preside che ha lasciato un<br />
vivissimo ricordo nel personale<br />
tutto dell’istituto e nell'intero<br />
mondo scolastico cittadino.<br />
Con la scelta dell’ulivo, vogliamo<br />
sottolineare il potere della<br />
rinascita della giustizia (il bene<br />
che nonostante le difficoltà, trova<br />
il modo di rifiorire) e della<br />
sapienza-conoscenza.<br />
Concludendo, ci fa inoltre piacere<br />
ricordare la nostra Preside con<br />
questa frase di Maria Montessori:<br />
“Io prego i cari bambini, che<br />
possono tutto, di unirsi a me per<br />
la pace negli uomini e nel<br />
mondo”.<br />
Le insegnanti della<br />
Casa dei bambini<br />
4
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina5<br />
Nota delle autrici:<br />
per spiegare ai bambini e alle bambine<br />
della scuole quale fosse il ruolo della<br />
Dirigente, noi insegnanti avevamo<br />
inventato il personaggio di Fata Luisa<br />
che, con la sua speciale bacchetta,<br />
governava tutte le scuole. Quando<br />
veniva a trovarci, la presentavamo con<br />
questo appellativo: la Dirigente, con la<br />
sua proverbiale calma, stava al gioco<br />
sorridendo di sottecchi. Vogliamo<br />
ricordarla così, avvolta in un mantello<br />
fatato, gentile e sorridente come solo le<br />
fate sanno essere.<br />
C’era una volta una Fata,<br />
il suo nome era Luisa. Arrivò in<br />
u n c a l d o s e t t e m b r e d e l<br />
duemillanta13…e come tutte le<br />
fate aveva dei poteri speciali. Il<br />
grande Mago che l’aveva inviata<br />
nelle scuole le aveva detto di stare<br />
attenta perché bambini, ragazzi,<br />
maestre e professori sono una<br />
categoria umana alquanto<br />
complicata da governare ma lei<br />
era coraggiosa e soprattutto non<br />
le piacevano le cose troppo<br />
semplici. In un primo momento,<br />
ci disse che era nell’anno di prova<br />
come fata, di aver acquistato i<br />
poteri da poco ma a noi sembrava<br />
che se la cavasse già bene. Volava<br />
di <strong>scuola</strong> in <strong>scuola</strong>, salutava tutti,<br />
La nostra preside è davvero una<br />
persona speciale,<br />
per il nostro istituto è stata<br />
eccezionale!<br />
Trovi in lei fermezza, ma in ogni<br />
momento tanta gentilezza.<br />
Ha a cuore ogni insegnante e ogni<br />
bambino<br />
sorrideva e si complimentava per<br />
le mille opere dei bambini e dei<br />
ragazzi.<br />
Lei non aveva una bacchetta<br />
come tutte le altre fate ma un<br />
quadernino dove appuntava con<br />
precisione tutte le formule<br />
magiche per governare la Scuola.<br />
Le piacevano molto le pozioni, i<br />
numeri, la natura e siccome le<br />
formule le doveva provare, a volte<br />
faceva cose proprio strane…<br />
mobili e maestre potevano volare<br />
da una <strong>scuola</strong> all’altra e poi<br />
magari ritornare al proprio posto.<br />
Una volta, le maestre le<br />
regalarono un quaderno speciale<br />
con una scritta dorata, “Solo se<br />
fatti di luce possiamo sconfiggere<br />
il buio”: a lei piaceva molto e lo<br />
teneva sempre nella sua magica<br />
borsa.<br />
Quando qualcuno le chiedeva di<br />
usare i suoi poteri magici, lei<br />
diceva che non era ancora il<br />
m o m e n t o e s i c o n g e d ava<br />
sorridendo, tutta indaffarata in<br />
mille faccende. Non serve<br />
neanche dirlo che il Mago si<br />
complimentò con lei e la lasciò a<br />
dirigere tranquilla per alcuni anni.<br />
Qualche volta fata Luisa veniva a<br />
trovare i bambini e le bambine<br />
della Munari: entrava con passo<br />
e, per il loro bene, ha tracciato un<br />
chiaro cammino,<br />
fatto di generosità e voglia di fare<br />
per poter solo cose buone<br />
realizzare.<br />
Premurosa e accogliente,<br />
la nostra "<strong>scuola</strong> all'aperto"<br />
ha sostenuto continuamente.<br />
silenzioso e leggero, si fermava a<br />
guardare i lavori esposti e<br />
chiedeva sempre ai bambini se a<br />
<strong>scuola</strong> stessero bene. Perché per<br />
lei, lo stare bene a <strong>scuola</strong> era la<br />
cosa più importante e voleva che<br />
tutti, ma proprio tutti, cercassero<br />
di fare del proprio meglio per<br />
rendere la <strong>scuola</strong> un luogo bello!<br />
Per farlo, voleva che anche le<br />
maestre cercassero di usare alcuni<br />
poteri impor tantissimi: la<br />
gentilezza, la competenza, la<br />
collaborazione. Per lei era<br />
semplice usare questi poteri e si<br />
accorgeva subito se qualcuno<br />
avesse bisogno del suo aiuto;<br />
allora arrivava con il suo<br />
quaderno, ascoltava attentamente<br />
e poi diceva: “andiamo con<br />
ordine”. Uno alla volta, metteva<br />
in ordine i problemi e cercava una<br />
soluzione!<br />
Purtroppo, il gran Mago ha<br />
deciso di portare fata Luisa nel<br />
paese delle fate, dove ci sono<br />
delle meravigliose montagne con<br />
antichi boschi, aria fresca sul viso<br />
e luce scintillante...da lassù, lei ci<br />
guarda e ci sorride.<br />
Le maestre<br />
Munari<br />
Avremo sempre il suo entusiasmo<br />
in mente<br />
che ci suggerisce di fare tutto<br />
seriamente e allegramente!<br />
I bambini e gli insegnanti<br />
Agazzi<br />
In lunghi anni all’istituto<br />
S c a m o z z i a b b i a m o v i s t o<br />
succedersi cinque dirigenti.<br />
Di tutti serbiamo un ricordo<br />
legato principalmente alla<br />
professionalità, ma di Luisa Basso<br />
ci rimane qualcosa di più<br />
profondo, nel cuore.<br />
Abbiamo avuto con lei il normale<br />
rapporto che si ha con il proprio<br />
dirigente, non siamo diventate<br />
amiche ma proprio per questo ci<br />
sentiamo di dire che era una<br />
persona speciale. Il suo tratto<br />
umano, gentile e fermo, traspariva<br />
nel contatto con l’altro, passando<br />
sempre attraverso una grande<br />
professionalità e un immancabile<br />
sorriso. Aveva a cuore l’unità<br />
d’intenti tra i docenti e ha<br />
lavorato senza posa perché<br />
fossimo una comunità educante.<br />
Lioy<br />
5
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina6<br />
Il ricordo della nostra cara<br />
Preside, prof.ssa Luisa Basso, si<br />
compone di immagini, sguardi,<br />
sorrisi, parole e tantissimo<br />
impegno per rendere grande la<br />
nostra <strong>scuola</strong>.<br />
Aveva sempre una parola giusta<br />
per tutti perché la gentilezza era<br />
un suo tratto distintivo. Prima di<br />
tutto contavano i rapporti umani,<br />
le relazioni ed era la prima a<br />
credere che il rispetto, l’onestà<br />
professionale e la condivisione di<br />
valori e progetti fossero alla base<br />
di tutto. Ci diceva sempre che era<br />
orgogliosa della Pertini perché<br />
c’era sintonia, vivacità e volontà<br />
di vivere la Scuola affinché tutti i<br />
bambini fossero e si sentissero<br />
accolti.<br />
Si è impegnata fino alla fine per<br />
portare avanti dei progetti in cui<br />
credeva molto come per esempio<br />
tutte le attività dei Pon che sono<br />
state l’esempio di voler offrire<br />
opportunità educative sempre<br />
nuove e motivanti. Ha creduto<br />
nell’importanza di varie attività<br />
proposte dagli insegnanti che<br />
stimava moltissimo. Si è spesa<br />
parecchio affinché venissero<br />
rifatti i bagni, ormai vecchi e<br />
poco funzionali e di fronte alle<br />
difficoltà non si arrendeva mai. Se<br />
un progetto non andava in porto<br />
subito, perché non riprovarci?<br />
Questa spinta propositiva ce l’ha<br />
trasmessa e noi cercheremo di<br />
non deluderla.<br />
Ogni problematica organizzativa<br />
veniva affrontata mettendo al<br />
centro il benessere di tutti gli<br />
alunni, perché tutti sono speciali.<br />
In realtà, Lei era speciale per tutti<br />
noi e sarà ricordata sempre con<br />
affetto.<br />
Non ha mai mancato di essere<br />
presente alle nostre feste di<br />
Natale e di fine anno e alle<br />
giornate “particolari”, come<br />
quella dell’abbellimento dove ci<br />
teneva a ringraziare di persona i<br />
genitori e gli insegnanti per la<br />
preziosa collaborazione.<br />
Come insegnanti ci sentiamo più<br />
soli perché la sua guida era per<br />
noi sempre un buon punto di<br />
riferimento.<br />
Alla Pertini mancherà la nostra<br />
Preside, mancherà il suo sorriso e<br />
il suo sguardo fiducioso e<br />
comprensivo. Possiamo essere<br />
tutti orgogliosi di avere fatto un<br />
pezzo di strada insieme, fianco a<br />
fianco.<br />
Grazie Luisa da parte di tutto il<br />
plesso Pertini!<br />
Chiara Sbaichiero<br />
Carmen Fusciello<br />
Pertini<br />
Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere. (Alda Marini)<br />
6
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Martedì 14 gennaio: la prof.<br />
Barbagallo ha presentato la<br />
vacanza studio in Irlanda.<br />
Lunedì 20 gennaio: l'entomologo<br />
Roberto Battiston ha svolto una<br />
lezione sugli insetti per le<br />
seconde.<br />
Lunedì 20 e mercoledì 29<br />
gennaio: le terze hanno avuto un<br />
incontro con il signor Busato<br />
sulla pittografia.<br />
Lunedì 27 gennaio: riflessioni<br />
sulla Giornata della Memoria in<br />
aula magna a cura delle terze, per<br />
tutte le classi.<br />
Venerdì 24 gennaio: Andrea<br />
Stella, navigatore, ha tenuto un<br />
incontro in palestra per tutta la<br />
<strong>scuola</strong>.<br />
Giovedì 30 gennaio: le terze<br />
hanno cominciato i murales in<br />
aula magna.<br />
Lunedì 3 febbraio: lezione di<br />
ecotopia per le terze.<br />
Martedì 4 febbraio: seconde e le<br />
terze hanno incontrato Elisa<br />
Nicoli e Chiara Spadaro, autrici<br />
del libro “Plastica addio”.<br />
Lunedì 10 febbraio: teatro in<br />
inglese per le seconde.<br />
Mercoledì 12 febbraio: incontro<br />
con i Donatori di sangue per le<br />
seconde e le terze.<br />
Giovedì 13 febbraio: incontro di<br />
Ecotopia per le classi prime.<br />
Brevi dalla Foscolo<br />
Martedì 18 febbraio la 3C è<br />
andata in visita ai Laboratori<br />
Nazionali di Legnaro e al Museo<br />
della Storia della Fisica a Padova.<br />
Giovedì 20 febbraio: incontro di<br />
igiene visiva per le prime.<br />
24, 25, 26 febbraio: vacanze di<br />
Carnevale.<br />
Il 27, 28, 29 febbraio ci<br />
sarebbero dovuti essere I<br />
giorni dello sport, con vari<br />
tornei tra classi e l’incontro<br />
con i Delfini basket, ma, dalla<br />
conclusione della pausa di<br />
Carnevale la vita assieme si è<br />
fermata. Ecco le cose non<br />
svolte:<br />
Mercoledì 11 marzo le seconde<br />
sarebbero dovute andare al<br />
Conservatorio.<br />
Dal 16 al 20 marzo avrebbe<br />
dovuto esserci la settimana dei<br />
<strong>Giorni</strong> dei libri.<br />
Lunedì 16 marzo: al mattino, in<br />
programma lo spettacolo di e con<br />
Roberto Cuppone, “Pigafetta”, in<br />
Sala consiliare, per le seconde; alla<br />
sera ci sarebbero dovuti essere lo<br />
spettacolo “L'inferno” con il<br />
Theama Teatro e il coro del<br />
Maestro Bettinelli, e la<br />
premiazione dei 10.<br />
Martedì 17 marzo: al mattino, in<br />
programma l’incontro con lo<br />
scrittore naturalista Giancarlo<br />
Il laboratorio di poesia<br />
Ferron per le prime; alla sera, in<br />
palestra, ci sarebbe stato lo<br />
spettacolo su Emanuela Loi e<br />
mafia.<br />
Venerdì 20 marzo: in programma<br />
l’incontro con la polizia<br />
ferroviaria sull'educazione alla<br />
legalità per le terze.<br />
Sabato 21 marzo: in programma<br />
la Festa dello sport per tutti.<br />
Giovedì 26 marzo: in programma<br />
la Storia del rock per le seconde e<br />
le terze.<br />
Dall’1 all’8 aprile: prove Invalsi<br />
per le terze<br />
Il 21 e il 28 aprile: le prime<br />
sarebbero dovute andare a<br />
Palazzo Leoni Montanari.<br />
In maggio:<br />
per le seconde, in programma<br />
uscita al Lago di Fimon per<br />
raccolta dei macroinvertebrati.<br />
V e n e r d ì 2 2 m a g g i o : i n<br />
programma gita delle prime con<br />
visita ai Musei del Canal di Brenta<br />
e laboratorio di ceramica a<br />
Bassano.<br />
Venerdì 5 giugno: ci sarebbe<br />
dovuto essere il consueto saluto<br />
alle terze.<br />
Emiliano Galvan<br />
Filippo Bertacco<br />
Foscolo<br />
pagina7<br />
Abbiamo fatto un laboratorio con<br />
Carlo Attilio Rossi Martelli.<br />
Queste sono le nostre poesie:<br />
Il giorno e la notte<br />
Il sole è un navigatore solitario<br />
che osserva l’infinito.<br />
È un occhio infuocato<br />
che accende con le sue ciglia<br />
le radici ondulate della Terra.<br />
La Luna accende le stelle<br />
che vedono i sogni salire<br />
soffiati dal vento.<br />
La Luna sembra una grande mela<br />
che lo spazio consuma a poco a<br />
poco.<br />
Aspettando la primavera<br />
La neve è scesa come una coperta<br />
che protegge i semi come cuccioli<br />
che sognano la Primavera.<br />
I rami ghiacciati tendono le mani<br />
per trovare il cielo dove le nuvole<br />
si nascondono dietro un sipario<br />
silenzioso.<br />
L’Inverno si allontana piano<br />
piano<br />
come un vecchio che osserva il<br />
passato.<br />
All’improvviso la Primavera soffia<br />
il sorriso<br />
alle persone sor prese dal<br />
profumo<br />
dei fiori che aprono i loro petali<br />
come un ventaglio dipinto<br />
dall’ultimo<br />
arcobaleno che ha attraversato i<br />
<strong>nostri</strong> sogni.<br />
L’amore<br />
Per mano come raggi del sole<br />
che abbracciano le nuvole.<br />
Per mano come le foglie<br />
baciate dal vento gentile.<br />
Per mano come le onde del mare<br />
che giocano a nascondino<br />
soffiando<br />
l’eco del canto delle conchiglie.<br />
Per mano come lettere di una<br />
poesia<br />
che accende l’emozione, la<br />
fantasia.<br />
Classe 3^A<br />
Mistrorigo<br />
7
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina8<br />
Natale a <strong>scuola</strong>, la realtà e il sogno<br />
Il Natale è una festa importante<br />
per tutti, festeggiata in stili diversi<br />
in tutto il mondo.<br />
Prima dell'arrivo del 25 dicembre,<br />
l'ultimo giorno a <strong>scuola</strong> ci<br />
scambiamo gli auguri.<br />
Ogni anno cambiamo modo di<br />
festeggiare. Quest'anno ci sono<br />
stati i canti eseguiti dalle varie<br />
classi, letture di racconti natalizi e,<br />
per concludere, pandoro e bibite<br />
per tutti.<br />
A noi piacerebbe invece che<br />
l'ultimo giorno di <strong>scuola</strong> prima<br />
delle vacanze natalizie iniziasse<br />
con un bel laboratorio di biscotti<br />
alle gocce di cioccolato con<br />
forme in tema insegnato dal prof.<br />
Rosa travestito da elfo che parla<br />
in spagnolo per farci fare<br />
esercizio. Di sottofondo, i prof.<br />
De Sanctis e Casaro a suonare<br />
soavi melodie.<br />
Successivamente, in aula magna, i<br />
prof. Trombetta e Rigon<br />
potrebbero allestire un albero di<br />
natale gigante, travestiti da Babbo<br />
e Mamma Natale. Logicamente il<br />
prof. Trombetta si dovrebbe<br />
occupare della parte più alta<br />
dell'albero assieme alle signore<br />
Maria e Marisa e a Nicola, pronte<br />
e pronto a salvare le palline prima<br />
che si frantumino a terra.<br />
Le prof. Morano, Dell'Aquila e<br />
Grendene aiuterebbero i ragazzi<br />
interessati a costruire addobbi per<br />
abbellire ogni angolo della <strong>scuola</strong>.<br />
Però serve chi li appende: per<br />
questo ci sono (prontissime) le<br />
prof. Lievore, Tretti, Chimetto e<br />
Dell'Anna.<br />
Al presepe penserebbero il prof.<br />
Zulian con le prof. Campagnolo,<br />
C a l i a r i e B a b b o l i n , c h e ,<br />
servendosi di alunni come statue<br />
viventi, gli attori del nostro<br />
Natale, metterebbero in piedi una<br />
vera rappresentazione.<br />
É molto i m p o r t a n t e f a r e<br />
movimento tutti i giorni, così i<br />
prof. Tempesti, Nicchio, Cipriano<br />
e Salvatori potrebbero proporre<br />
una corsa adatta a tutti, con i<br />
sacchi pieni di regali da distribuire<br />
a chi si vuole.<br />
Altri momenti significativi: un<br />
laboratorio molto goloso dove<br />
produrre cioccolata calda e<br />
marsh-mallow, a cura delle prof.<br />
Palma, Barbagallo, Brogliato e<br />
Cavaliere; e un laboratorio di<br />
cucina dove si potrebbero<br />
preparare dei deliziosi piatti da<br />
offrire ai genitori al loro arrivo,<br />
attentamente condotto dalle prof.<br />
Biasiolo e Castellani.<br />
All'inizio di questo meraviglioso<br />
giorno si dovrebbe essere<br />
l'impacchettamento dei regali<br />
portati dai ragazzi, essenziali per<br />
riempire i sacchi della corsa: tutto<br />
sotto la supervisione delle prof.<br />
Pilastro e Sperotti.<br />
Abbiamo sognato un po’ ad occhi<br />
aperti.<br />
Magari fosse così l'ultimo giorno<br />
di <strong>scuola</strong> prima delle vacanze<br />
natalizie: però i prof potranno<br />
prendere spunto da questo<br />
articolo per l'anno prossimo.<br />
Cristina Manfrin<br />
Matilde Tescaro<br />
Foscolo<br />
Filastrocche dell’attesa<br />
Filastrocca dell’attesa<br />
ogni cosa è sospesa<br />
ogni desiderio rimandato<br />
anche prendere un gelato<br />
Filastrocca dell’aspettare<br />
a <strong>scuola</strong> non si può più andare<br />
non mi sarei mai aspettata<br />
che così tanto mi sarebbe<br />
mancata.<br />
Filastrocca del riscoprire<br />
che è importante essere gentile<br />
voglio che i nonni siano felici<br />
e anche tutti i loro amici.<br />
Filastrocca della resistenza<br />
ho scoperto che so portare<br />
pazienza<br />
sono più forte di quel che<br />
credevo<br />
anche se aspetto l’arcobaleno.<br />
Filastrocca della compagnia<br />
i miei amici non sono andati via<br />
sono seduti nella loro stanza<br />
e aspettano di parlarmi a distanza.<br />
Filastrocca del non è scontato<br />
tutto ciò che ci viene dato<br />
quel che prima mi sembrava<br />
normale<br />
ora ho scoperto che è speciale.<br />
Filastrocca della sorpresa<br />
t u t t i i n s i e m e f a c c i a m o<br />
l’impresa<br />
t u t t i i n s i e m e i l m a l e<br />
sconfiggiamo<br />
tutti insieme il virus vinciamo.<br />
Filastrocca della felicità<br />
tutto questo un domani finirà<br />
e di questi giorni rimarrà il<br />
ricordo<br />
di un tempo strano, intimo,<br />
profondo.<br />
Classi 4^<br />
Pertini<br />
8
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Ormai conosciamo tutti il nuovo<br />
assistente virtuale Alexa creato da<br />
Amazon: il nome specifico del<br />
prodotto è Echo Dot.<br />
Ad Alexa puoi far fare molte<br />
cose: per esempio, dà la<br />
possibilità di ascoltare musica<br />
senza pubblicità attraverso<br />
Amazon music.<br />
O di giocare ad Akinator, una<br />
specie di quiz in cui tu ti senti un<br />
presentatore e, pensando ad una<br />
persona più famosa o anche no,<br />
Alexa ti fa delle domande a cui<br />
d e v i r i s p o n d e r e c o n l e<br />
caratteristiche individuate.<br />
Alexa<br />
Facciamo un esempio con Marta<br />
Losito:<br />
A. Questa persona è famosa sui social?<br />
IO Sì<br />
A. È femmina?<br />
IO Sì<br />
A. Stai pensando forse a Marta<br />
Losito?<br />
IO Brava Alexa!<br />
Ad Alexa puoi chiedere anche dei<br />
quiz sugli animali.<br />
E' inoltre capace di correggere o<br />
risolvere equazioni, problemi ed<br />
espressioni.<br />
Infine, se si collega il cellulare alla<br />
app Amazon, Alexa può inviare<br />
Andrea Stella<br />
messaggi o perfino telefonare<br />
attraverso il nostro assistente<br />
virtuale.<br />
Se si comprano delle lampadine<br />
apposta e si riescono a collegare<br />
ad Echo Dot, attraverso il nostro<br />
comando può accendere o<br />
spegnere la luce o addirittura<br />
cambiarne il colore.<br />
Molte persone la desiderano,<br />
mentre alcuni più fortunati ne<br />
sono già in possesso.<br />
Alessia Rossi<br />
Silvia Meroni<br />
Foscolo<br />
pagina9<br />
Chi è Andrea Stella?<br />
É un velista e imprenditore.<br />
La sua maggior passione è la vela,<br />
ama viaggiare e sciare.<br />
Abita a Thiene; si è laureato in<br />
giurisprudenza a Trento a 24 anni<br />
nel 2000, ma, dopo aver tagliato<br />
questo traguardo, la sua vita è<br />
totalmente cambiata. Infatti,<br />
come regalo per il suo impegno i<br />
genitori gli hanno regalato un<br />
viaggio a Miami. Qui, una sera<br />
mentre era vicino alla sua auto, lo<br />
raggiunsero quattro persone forse<br />
intenzionate a rubargliela. Una di<br />
queste gli sparò e lo colpì all'anca<br />
e alla schiena. Si salvò, ma non<br />
poté più camminare.<br />
Tornato dall'America, andò<br />
direttamente in ospedale San<br />
Bortolo dove dovette imparare a<br />
muoversi su una sedia a rotelle.<br />
Col tempo, visto il suo amore per<br />
la vela, con suo padre provò a<br />
pensare ad una barca dove lui<br />
potesse girare in carrozzina.<br />
Nel 2003 è nata l'associazione lo<br />
Spirito di Stella, che cerca di non<br />
far più trovare ai disabili delle<br />
barriere che possano ostacolarli.<br />
Il primo progetto, nel 2004, con il<br />
catamarano adattato alle esigenze<br />
di Andrea, è stato quello di<br />
attraversare l’Atlantico per<br />
tornare sul luogo dell’incidente.<br />
Da allora i viaggi sono stati<br />
numerosi: oltre ai tanti membri<br />
dell'equipaggio, sono sempre<br />
coinvolte anche persone disabili e<br />
non. In tutto ha percorso 8300<br />
miglia.<br />
In realtà, Andrea Stella è riuscito<br />
a trasformare la sua vita per<br />
aiutare altra gente con problemi.<br />
Anche sui campi da sci. Per sciare<br />
usa uno strumento che assomiglia<br />
a una specie di guscio con due<br />
racchette ai lati, una piastra e un<br />
ammortizzatore. Con la sua<br />
associazione ha fatto in modo di<br />
agevolare chi ha qualche disabilità<br />
offrendogli l’opportunità di<br />
imparare a sciare.<br />
Grazie all’incontro organizzato<br />
dalla prof. Castellani, il 24<br />
gennaio, abbiamo potuto<br />
riflettere molto su parole come<br />
coraggio, generosità, rivincita,<br />
condivisione, perdono, sfida.<br />
Ogni parola di queste fa parte<br />
della vita di Andrea Stella. Ci ha<br />
anche spiegato come un disabile<br />
possa praticare basketball,<br />
motocross e molti altri sport, ma,<br />
soprattutto, come sia<br />
importantissimo che vengano<br />
abbattuti tutti gli ostacoli presenti<br />
nella vita di ogni giorno e a cui<br />
chi non ha problemi non presta<br />
neppure attenzione.<br />
Così abbiamo conosciuto il<br />
progetto WOW (Wheels on<br />
Waves), un lungo viaggio di<br />
grande valore simbolico a bordo<br />
dello Spirito di Stella, il primo<br />
catamarano al mondo privo di<br />
barriere architettoniche. Ogni<br />
anno salpa per sei mesi di<br />
avventura, durante i quali<br />
l'equipaggio e i suoi passeggeri<br />
con disabilità di varia natura<br />
vivono giornate da protagonisti in<br />
mezzo al mare, all'insegna<br />
dell'accessibilità.<br />
Anche Giulia, la nostra compagna<br />
di 3^B ha potuto vivere un fine<br />
settimana sul questo catamarano<br />
ed è anche grazie a lei e alla<br />
testimonianza di sua mamma che<br />
tutti noi abbiamo potuto vivere<br />
una grande lezione di vita in una<br />
mattina piena di emozioni.<br />
Cristina Manfrin<br />
Matilde Tescaro<br />
Foscolo<br />
9
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Bryan del circo<br />
pagina10<br />
Alla Pertini, gli scorsi anni, e alla<br />
Foscolo, recentemente, per<br />
qualche giorno è arrivato un<br />
ragazzino di nome Bryan insieme<br />
al circo Dylan dove lavora. Ci ha<br />
colpito molto perché sembra più<br />
grande di noi: si vede che è<br />
abituato ad avere un ruolo sotto i<br />
riflettori e a stare bene con la<br />
gente.<br />
Quando è venuto Andrea Stella<br />
non ha smesso di fargli domande<br />
e, ad un certo punto, sembrava<br />
quasi si conoscessero da tempo.<br />
Bryan è simpatico, sorridente,<br />
aperto e tutti noi speriamo torni<br />
anche il prossimo anno con il suo<br />
circo. Gli abbiamo chiesto:<br />
Cosa ti piace fare durante lo spettacolo?<br />
Faccio il giocoliere, la scala libera,<br />
il rullo oscillante; mi piace anche<br />
esibirmi con gli animali e suonare<br />
la tromba. Poi faccio volentieri<br />
il clown (di nome Polpetta).<br />
Sei andato fuori dall'Europa?<br />
Sì, negli Stati Uniti.<br />
Quando finisci lo spettacolo ti sposti<br />
subito?<br />
No, sostiamo in un posto circa<br />
un’altra settimana.<br />
Che attrazioni avete nel circo?<br />
Il numero che di solito emoziona<br />
di più è quello di mio cugino con<br />
i serpenti.<br />
Alcuni ragazzi sono andati allo<br />
spettacolo e c'era Bryan che<br />
passava da un ruolo all’altro,<br />
cambiando vestito.<br />
Daniele Bortolotto<br />
Ettore Donadel<br />
Foscolo<br />
A tutti noi bambini, bambine e<br />
maestre, fa piacere ricordare una<br />
mattina d’autunno in continuità<br />
con la prima classe primaria della<br />
<strong>scuola</strong> “Negri” per la “Festa della<br />
castagna”.<br />
In una giornata di sole, con gli<br />
alberi quasi spogli della loro folta<br />
chioma e l’aria frizzante, tutti noi<br />
accoglievamo festosi, come da<br />
tradizione, i <strong>nostri</strong> amici Alpini di<br />
Vorrei far conoscere a tutti quelli<br />
che leggono “<strong>Giorni</strong> Nostri” il<br />
progetto strano e insolito che le<br />
insegnanti della <strong>scuola</strong> Agazzi<br />
hanno iniziato a settembre 2019.<br />
La “<strong>scuola</strong> all’aperto” senza sedie,<br />
senza colori e fogli, senza giochi,<br />
solo con il cielo sopra di noi e<br />
con sotto l’erba del nostro<br />
giardino magnifico ad aspettarci,<br />
un giorno alla settimana.<br />
Ragazzi, l’inizio è stato molto<br />
difficile, a volte comico: dovreste<br />
aver visto le maestre con il<br />
poncho, con la tuta impermeabile<br />
da vela, con gli stivali facili da<br />
mettere e impossibili da togliere; i<br />
genitori e i nonni quasi spaventati<br />
all’idea che i loro cuccioli stessero<br />
fuori tutta la mattina.<br />
I più tranquilli i bambini, certo<br />
magari all’inizio un pochino<br />
disorientati, ma felici e curiosi di<br />
Festa della castagna<br />
Campedello. Tutti, carichi di<br />
entusiasmo e di emozione,<br />
abbiamo sbandierato fieri la<br />
bandiera italiana per i <strong>nostri</strong> amici<br />
Alpini. Tutti insieme abbiamo<br />
cantato le nostre canzoni in loro<br />
onore mentre gli Alpini ci hanno<br />
deliziato con i loro canti<br />
tradizionali.<br />
Subito dopo, abbiamo gustato le<br />
castagne donate e cotte dagli<br />
Sporchiamoci le mani<br />
affrontare un piccolo viaggio con<br />
le loro maestre.<br />
Com’è bello uscire con il vento,<br />
con la pioggia, con il gelo e la<br />
neve: proprio magico.<br />
Com’è diverso sedersi su ceppi di<br />
legno, fra gli alberi che si alzano<br />
maestosi, invece di sedersi sulle<br />
panchine in classe con la luce al<br />
neon.<br />
Siamo nel nostro cerchio<br />
dell’amicizia e anche con il<br />
sederino un pochino umido<br />
(prima di avere tutti un super<br />
equipaggiamento) ad ascoltare<br />
una storia con il sottofondo degli<br />
uccellini.<br />
E poi? Niente scivoli e altalene! I<br />
castelli e le case li costruiamo noi<br />
con quello che troviamo: tronchi<br />
e corde e le nostre “cucine di<br />
fango” con pentole e mestoli che<br />
ci aspettano sempre.<br />
Alpini, accompagnate da dolci,<br />
bibite e un goccio di buon vino!<br />
Un caro ringraziamento a tutti i<br />
partecipanti della festa: i bambini,<br />
le bambine, le insegnanti dei due<br />
gradi scolastici, il gruppo Alpini<br />
di Campedello e il Comitato dei<br />
genitori.<br />
Le insegnanti della<br />
Casa dei bambini<br />
Il tempo vola fuori, con Giulia<br />
che un lunedì ha detto: “Maestra,<br />
dormirei qui fuori stanotte”. E<br />
Lorenzo che improvvisa un<br />
concer to con percussioni<br />
inventate da lui: padelle e mestoli<br />
con un ritmo binario. Mentre<br />
Francesco con Jason prepara una<br />
torta di lombrichi.<br />
È bellissimo vedere i bambini che<br />
arrivano con cestini di tesori che<br />
spesso noi adulti nemmeno<br />
avevamo notato.<br />
La bellezza della natura è proprio<br />
per tutti e soprattutto in tempo di<br />
“covid” lo capiamo di più.<br />
G r a z i e a t u t t i i b a m b i n i<br />
dell’Agazzi per averci fatto ancora<br />
meravigliare.<br />
Barbara Micheletti<br />
Agazzi<br />
10
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
D o v e c ’ è a m i c i z i a c’è<br />
divertimento: pochi riescono a far<br />
ridere com’è capace di fare il<br />
proprio migliore amico.<br />
Dove c’è amicizia c’è famiglia: gli<br />
amici rappresentano per noi una<br />
seconda famiglia, con loro ci<br />
sentiamo a casa.<br />
Dove c’è amicizia c’è creatività:<br />
confrontandosi con gli amici si<br />
possono maturare idee diverse e<br />
spaziare con la fantasia.<br />
Dove c’è amicizia c’è serenità:<br />
con un amico ti senti nel posto<br />
giusto al momento giusto, senza<br />
preoccupazioni.<br />
Dove c’è amicizia ci sono<br />
possibilità: ogni momento è<br />
Filastrocca speciale<br />
un'occasione per compiere nuove<br />
esperienze.<br />
Dove c’è amicizia può esserci<br />
tristezza: le amicizie non sono<br />
tutte uguali, capita che deludano.<br />
Dove c’è amicizia c’è a volte<br />
rabbia: i litigi sono all’ordine del<br />
giorno e arrabbiarsi con un amico<br />
per cose sciocche rappresenta<br />
quasi la quotidianità.<br />
Dove c’è amicizia c’è gelosia: un<br />
amico è per noi un tesoro<br />
preziosissimo, difficile da<br />
condividere con gli altri.<br />
Dove c’è amicizia c’è<br />
condivisione: condividiamo con<br />
gli amici tutto ciò che proviamo,<br />
le nostre idee, le nostre opinioni, i<br />
momenti difficili e quelli felici.<br />
Dove c’è amicizia c’è protezione:<br />
con un amico ci si sente protetti e<br />
al sicuro, nonostante tutto.<br />
Dove c’è amicizia c’è libertà: con<br />
un amico ci si sente liberi e a<br />
proprio agio come in poche<br />
situazioni.<br />
Dove c’è amicizia c’è<br />
cambiamento: un amico<br />
comporta un cambiamento in<br />
noi, anche piccolo e<br />
insignificante, ma che ci rende le<br />
persone che siamo o vogliamo<br />
essere.<br />
Giulia Rossato<br />
Foscolo<br />
pagina11<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è amicizia e<br />
amore: le più belle storie nascono<br />
tra i banchi.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è<br />
collaborazione, spirito di gruppo.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> il divertimento<br />
non manca, con i compagni ci si<br />
diverte sempre.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è condivisione<br />
di tutto: materiale, idee e pensieri,<br />
anche se qualche volta non è<br />
semplice e ci si scontra.<br />
Lunedì 13 gennaio alcuni ex<br />
alunni della <strong>scuola</strong> Foscolo sono<br />
venuti a parlare a noi di terza<br />
delle loro scuole superiori.<br />
Vi riportiamo alcuni tra i consigli<br />
e frasi che ci hanno detto e che ci<br />
sono rimasti più impressi.<br />
Quelli del Quadri (indirizzo<br />
scienze applicate ed economico<br />
sociale) affermano l'importanza<br />
di studiare in modo costante. Ci<br />
consigliano di fare i compiti ogni<br />
volta che vengono assegnati e di<br />
non vantarsi dei propri successi<br />
scolastici. Perciò dovremmo<br />
tenere un profilo basso, pur<br />
mantenendo una media alta. Un<br />
ulteriore consiglio è stato quello<br />
d i d o r m i r e m o l t o e c o n<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è preparazione<br />
alla vita, anche se certe volte è<br />
noioso passare ore ad ascoltare le<br />
spiegazioni dei professori.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è impegno e<br />
fatica: studiare per imparare non è<br />
sempre facile.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> trovi persone che<br />
ti aiutano a superare le difficoltà<br />
che puoi trovare nella vita.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è emozione.<br />
Ex alunni: back to school<br />
regolarità, cosicché di mattina a<br />
lezione anche gli argomenti più<br />
facili non diventino più difficili da<br />
apprendere.<br />
Infine ci hanno informati sulla<br />
possibilità di frequentare dei<br />
pomeriggi per lo studio assistito e<br />
sull'importanza del ruolo del<br />
rappresentante di classe.<br />
Anche al Boscardin biologico<br />
consigliano di impegnarsi in uno<br />
studio costante, stando al passo<br />
con tutte le materie per non<br />
trovarsi all'ultimo momento a<br />
studiare: guai ad impegnarsi solo<br />
alla fine dell'anno, rischiando di<br />
essere rimandati o bocciati! Ci<br />
hanno riferito le loro difficoltà e<br />
quali materie risultano le più<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è convivenza:<br />
impari a stare insieme a persone<br />
che non sono i tuoi famigliari.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è confronto,<br />
non sempre quello che si pensa è<br />
giusto, così parlando con gli amici<br />
si arriva a una soluzione.<br />
Dove c’è <strong>scuola</strong> c’è rumore, c’è<br />
vita!<br />
Luca Mucchietto<br />
Foscolo<br />
difficili, soprattutto chimica e<br />
fisica. Successivamente ci hanno<br />
spiegato le caratteristiche dei due<br />
indirizzi (ambientale e sanitario) e<br />
le differenze tra i due.<br />
Come per il Quadri, anche qui lo<br />
sport e le attività extrascolastiche<br />
in generale sono un bell'impegno,<br />
ma non impossibili da conciliare<br />
con la <strong>scuola</strong>.<br />
Sentire dei <strong>nostri</strong> coetanei è stato<br />
per molti di noi di grande aiuto<br />
così da avere un punto di vista<br />
diverso da quello di un genitore e<br />
di un insegnante.<br />
Eleonora Valdemarca<br />
Matilde Morbin<br />
Alaska Armellin De Sisti<br />
Foscolo<br />
11
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
L’alfabeto del Coronavirus<br />
pagina12<br />
Amicizia accantonata e dispersa/<br />
Andrà tutto bene/Arcobaleno,<br />
quello che tanti hanno appeso sul<br />
balcone<br />
Bello per chi ha un giardino/<br />
Bollettino dei ricoveri e dei morti<br />
Computer: indispensabile!/<br />
Consapevolezza/Compleanni<br />
senza feste/Casa, luogo di<br />
protezione<br />
Difficile come questo momento/<br />
Distanti, ma vicini/Distanza, per<br />
fare lezione, per fare la spesa<br />
Eterno come questo tempo<br />
Forza!/Fitness in casa/Fortuna di<br />
non essere ammalati/Fiumi più<br />
puliti/Fratelli, una scoperta!<br />
Giada, sorella che mi sostiene/<br />
Grazie a chi sta aiutando chi ha<br />
bisogno/Giochi in giardino<br />
Hai aperto il rubinetto per lavarti<br />
le mani? /Hobby: più tempo per<br />
dedicarsi/Hai la mascherina?/<br />
Horror, genere di film del<br />
momento<br />
Indispensabile stare a casa/<br />
Isolamento<br />
Per noi l'ora di giornalino è un<br />
m o m e n t o d i s v a g o e d i<br />
divertimento dopo una lunga<br />
giornata ad ascoltare i prof (per<br />
chi lo fa).<br />
Il laboratorio di giornalino ci<br />
piace molto anche perché si<br />
possono fare nuove amicizie e<br />
magari rendersi conto che i<br />
pensieri che avevi su una persona<br />
non sono poi così reali. Il<br />
giornalino si svolge il mercoledì<br />
pomeriggio, quindi non tutti lo<br />
La “kasha” è un piatto tipico della<br />
Russia che si compra solo ai<br />
supermercati russi: assomiglia al<br />
grano saraceno e prima di<br />
cuocerlo bisogna controllare che<br />
non ci siano granelli marci, poi si<br />
mette a bollire per una decina di<br />
minuti e infine si condisce con il<br />
burro.<br />
I “blinciki” sono tipo pancake,<br />
solo un po' più sottili, senza<br />
Jack, attacco per le cuffie per<br />
ascoltare le video chiamate/Jet,<br />
l’aereo che vorrei prendere per<br />
volare via<br />
Killer come questo virus<br />
Lago di Fimon, deserto/Libertà<br />
limitata/Lotta contro il virus<br />
Meno inquinamento/Morte, una<br />
probabilità/Medici che non si<br />
risparmiano<br />
Negativo, ora una bella parola/<br />
Nostalgia degli amici/Notizie<br />
ininterrotte sul Covid 19/Nuove<br />
esperienze/Natura che rinasce<br />
più pacificamente/Nessuno<br />
avrebbe mai pensato a tutto<br />
questo<br />
Ordinanza del sindaco/Ormai<br />
abitudine/Ozio, noia mortale<br />
Positivo, ora una brutta parola/<br />
Più tempo per le pulizie/Più<br />
tempo per tutto/Paese senza<br />
entrata né uscita/Persone<br />
pazienti/Pensare: una valanga di<br />
tempo per farlo<br />
Quiete nelle strade/Quarantena<br />
per tutti/Quaderni…online<br />
W l’ora di giornalino!<br />
possono fare. Si scrivono molti<br />
articoli, che vengono raggruppati<br />
in un unico giornale. Qui<br />
abbiamo la possibilità di<br />
esprimere le nostre opinioni che<br />
possono addirittura arrivare al<br />
sindaco o alla gente che lo sfoglia<br />
al bar in piazza, nella sala d'attesa<br />
dei medici, nella Pasticceria<br />
All’orologio o in Biblioteca, senza<br />
essere alunno della Foscolo o<br />
parente di qualcuno di noi.<br />
Cucina russa<br />
lievito e un po' più grandi e si<br />
possono riempire con ingredienti<br />
dolci o salati.<br />
L’insalata russa ha come<br />
ingredienti la maionese, fette<br />
d’uovo, fette di mela, fette di<br />
cetrioli, piselli e fette di pollo.<br />
Le “kotlety” sono delle polpette<br />
di forma ovale schiacciata e che,<br />
come ingredienti, contengono<br />
anche del pane sbriciolato.<br />
Rispetto per le regole/Ricordi da<br />
ricordare<br />
Stress da scuole vuote/Scuola a<br />
distanza/Scuola che ci manca/<br />
Smart working/Sorelle, una<br />
scoperta!/Storia, entreremo nei<br />
libri<br />
Tornare alla normalità/Tornare<br />
dai miei nonni<br />
Uniti a distanza/Ubbidire alle<br />
regole<br />
Vedo le strade e le città deserte al<br />
tg/Vaccino, speriamo lo trovino<br />
presto/Vita preziosa e in bilico/<br />
Viaggiare con l’immaginazione/<br />
Voglia di farsi interrogare/Voglia<br />
di andare a prendere un gelato<br />
Week-end: all’inizio sembrava<br />
infinito/Week-end che sembra<br />
tutti i giorni<br />
X, fine della connessione<br />
Yoga, un nuovo hobby<br />
Zaini a riposo/Zona rossa<br />
Seconda B<br />
Foscolo<br />
Infine, i ragazzi particolarmente<br />
dotati fanno disegni da abbinare<br />
agli articoli per rendere tutto<br />
molto più interessante e<br />
accattivante. A noi piace molto<br />
tutto questo, infatti consigliamo<br />
di partecipare anche voi al<br />
mercoledì pomeriggio.<br />
Angela Bruscato<br />
Giada Panarotto<br />
Foscolo<br />
Il “borsch” è una zuppa di colore<br />
rosso-fucsia, fatto con rape rosse<br />
su cui si mette della panna acida.<br />
Giulia Ledda<br />
Foscolo<br />
12
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina13<br />
In classe sbocciano molti amori e<br />
a San Valentino ci si rende conto<br />
di quanti sono dal numero di<br />
cioccolatini, lettere, pensierini vari<br />
che passano di mano in mano a<br />
ricreazione o all’entrata e all’uscita<br />
di <strong>scuola</strong>.<br />
Ma non sempre è possibile<br />
andare allo scoperto.<br />
Le classi prime della Pertini quest'anno<br />
hanno aderito alla proposta di Parole<br />
O_Stili di proseguire idealmente<br />
l’Altra poesia dei doni del poeta<br />
argentino Borges (1964). Il tempo di<br />
sospensione delle lezioni, infatti, è stato<br />
anche un tempo benefico per i bambini e<br />
le bambine che hanno scoperto le<br />
tantissime cose belle attorno a loro per<br />
le quali vorrebbero ringraziare.<br />
Quelli che leggete sono i loro pensieri<br />
che, riuniti insieme, hanno dato origine<br />
a questi versi collettivi.<br />
Ringraziare voglio per…<br />
per tutto il tempo che passo con<br />
mamma e papà e per la mattina<br />
che posso dormire di più (Gioia<br />
Balbo);<br />
per il mio orsacchiotto Winnie<br />
the Pooh (Avani Baldovin);<br />
per i fiori profumati, per il gallo<br />
che canta, per i miei gatti che mi<br />
coccolano quando sono triste<br />
(Desiree Bonato);<br />
per l’orologio nuovo che mi<br />
hanno regalato (Mattia<br />
Casarotto);<br />
per i giochi che mi aiutano a<br />
passare questi giorni a casa<br />
(Giovanni Ciceran);<br />
per la famiglia che mi vuole bene<br />
(Gemma Serafini);<br />
per la mia classe, i miei compagni<br />
e tutte le maestre che sono super<br />
speciali soprattutto in questo<br />
b r u t t o p e r i o d o d e l v i r u s<br />
“birichino biricò”; per le maestre<br />
che ci stanno insegnando molto,<br />
anche se non possiamo andare a<br />
<strong>scuola</strong> e ci seguono comunque<br />
anche da distante; per le piante<br />
che stanno per germogliare<br />
(Brenda Thar);<br />
Amori in classe<br />
Noi abbiamo inventato un modo<br />
per scambiarci dei bigliettini<br />
d'amore e non solo, utilizzando<br />
un evidenziatore vuoto e non<br />
funzionante con il tappo che si<br />
può aprire. Con questo sistema i<br />
prof non si accorgono.<br />
Un’alternativa è rinchiuderli nei<br />
temperini a contenitore.<br />
Ringraziare voglio<br />
per i giochi che ci fanno<br />
compagnia; per il sole che sorge<br />
(Cristian);<br />
per gli amici con cui giocavo<br />
(Marta Docimo);<br />
per aver imparato ad andare in<br />
bicicletta (Cesare Lagonegro);<br />
per il mio cane che quando torno<br />
a casa è felice perché sono<br />
tornata (Lia Lovato);<br />
per una sorella che posso<br />
abbracciare (Pietro Mattiello);<br />
per la nuova wii (Filippo<br />
Peruzzo);<br />
per la mia famiglia che mi vuole<br />
bene (Alice Sella);<br />
per i miei cagnolini che giocano<br />
con me (Victor Valdez);<br />
per le persone che sentono con<br />
gli occhi e capiscono con il cuore;<br />
perché siamo tutti uguali e tutti<br />
diversi (Francesco Chimetto)<br />
per la mia famiglia, comprese<br />
Micia e Maya e per l'estate,<br />
l'autunno, la primavera e<br />
l'inverno (Lorenzo Toschi).<br />
Prima A<br />
Comunque, tranquilli, non è che<br />
durante le lezioni succeda spesso.<br />
Solo quando ci sembra proprio di<br />
non poter aspettare.<br />
Irene Salmaso<br />
Silvia Loison<br />
Foscolo<br />
Ringraziare voglio per…<br />
per il mio caro amico Yoghi che<br />
gioca con me, per il sole in<br />
poggiolo e i fiori (Riccardo<br />
Cingerle);<br />
per il mio grande giardino dove<br />
posso giocare (Maria Docimo);<br />
per il mio amico Elia, perché<br />
quando eravamo a <strong>scuola</strong> è<br />
diventato mio amico e ci siamo<br />
divertiti insieme; per le mie<br />
maestre (Giorgio Fracasso);<br />
per il mio amico Leonardo che mi<br />
consola sempre (Mattia Guasco);<br />
per la mia mamma e il mio papà;<br />
per Dio; per tutti i dottori; per<br />
mio fratello Adam con cui gioco;<br />
per i miei nonni, i miei cugini e le<br />
mie zie; per tutti i miei amici; per<br />
tutte le mie maestre (Sabrin<br />
Legdani);<br />
per mia mamma che ha molta<br />
pazienza, perché tutti i giorni mi<br />
aiuta con i compiti (Pietro<br />
Lombardi);<br />
per Giorgio, che è sempre stato<br />
mio amico (Elia);<br />
per il cibo di ogni giorno; per<br />
avere Pea, il mio cane; per il<br />
cinguettio degli uccelli che mi<br />
svegliano all’alba; per il sole<br />
(Tommaso Molinari);<br />
per il nonno, perché quando<br />
faccio le marachelle non si<br />
arrabbia; per chi ha inventato le<br />
automobili, che mi piacciono<br />
tanto (Pietro Nicoli);<br />
per tutti i messaggi dei miei<br />
compagni che mi vogliono tanto<br />
bene (Sofia Pappacoda);<br />
per avere una sorellina e un<br />
fratellino (Naily);<br />
continua…<br />
13
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina14<br />
…continua<br />
per la pizza che mangio insieme<br />
alla mia famiglia (Viktor<br />
Vuckovic);<br />
per una sorellina che mi fa ridere<br />
e per avere un fratello gemello<br />
(Agostino Lagonegro);<br />
per Gesù; per avere un fratellino<br />
monellino; per gli spaghetti al<br />
pomodoro; per ciò che imparo a<br />
<strong>scuola</strong> (Paola);<br />
per lo skate che mi hanno<br />
regalato i miei genitori (Ishan);<br />
per le passeggiate con papà<br />
(Alberto Gemetto);<br />
per le giornate che passo<br />
giocando insieme a mio fratello<br />
Nicolò (Beatrice Lotto);<br />
per avermi fatto vedere i miei<br />
compagni (Gabriel D’Alterio).<br />
Prima B<br />
Una volta per andare a <strong>scuola</strong> mi<br />
dovevo alzare presto,<br />
Ora fino alle 10 ogni mattina a<br />
letto me ne resto.<br />
Una volta con i miei amici con il<br />
pallone giocavamo a passaggi,<br />
Ora invece non ci rimane che<br />
scambiarci messaggi.<br />
Una volta con la mamma solo il<br />
tiramisù sapevo fare,<br />
Ora anche le polpette e i pancake<br />
so preparare.<br />
Una volta quanto tempo passavo<br />
a giocare in strada con i vicini,<br />
Claudio è un nuovo alunno<br />
arrivato in prima nella settimana<br />
precedente le vacanze di Natale.<br />
É alto, ma non troppo, è magro,<br />
ha i capelli corti e castani e non<br />
ha problemi a farsi nuovi amici<br />
perché è molto socievole.<br />
Abbiamo deciso di conoscerlo<br />
meglio e per fare questo ci hanno<br />
aiutato i suoi compagni, visto che<br />
lui non frequenta i laboratori del<br />
mercoledì:<br />
Come si è trovato il primo giorno?<br />
Benissimo da subito.<br />
Com'è stato accolto?<br />
Ringraziare voglio per…<br />
per mia sorella, anche se a volte<br />
litighiamo e mi fa arrabbiare<br />
(Alice Baron);<br />
per la mia bici e la mia famiglia<br />
(Andrew De Pascali);<br />
per gli amici che abbiamo; per i<br />
vicini di casa con cui posso<br />
giocare dal giardino; per i merli<br />
che ci vengono a trovare; per la<br />
primavera che ci porta i fiori; per<br />
la Pasqua che abbiamo passato;<br />
per il bene che ci vogliamo; per i<br />
giochi che abbiamo; per la nostra<br />
famiglia (Gaia Fracasso);<br />
p e r i l t e m p o c h e p o s s o<br />
trascorrere con mia mamma, con<br />
mio papà, con il mio fratellino e<br />
il mio cane (Gioele);<br />
per i Lego che mi hanno regalato<br />
al compleanno (Mattia);<br />
per la vita (Paolo);<br />
per la mia famiglia (Giovanni);<br />
La quarantena<br />
Ora lo passo attaccando le<br />
figurine dei “Calciatori” Panini.<br />
Una volta con mamma e papà ci<br />
stavo solo verso sera,<br />
Claudio, una new entry<br />
Per certi versi... fin troppo bene,<br />
con patatine e popcorn: la festa<br />
l'ha reso parecchio scatenato.<br />
Cosa vi ha colpito di più di lui?<br />
Ci ha colpito il fatto che è<br />
simpatico e divertente; è anche<br />
generoso perché offre la sua<br />
merenda a tutti.<br />
Dove andava a <strong>scuola</strong> prima?<br />
Alla Vivaldi.<br />
Cosa vi ha raccontato di sé?<br />
Ci ha spiegato che vive in una<br />
casa-famiglia.<br />
Ha già individuato qualche amico?<br />
Ne ha già molti.<br />
per la Pasqua; per il giardino<br />
dove gioco; per la mia bicicletta e<br />
per la mia palla (Andrea);<br />
per le mie api che fanno il miele<br />
con tanta fatica e per i miei cani<br />
c h e m i f a n n o d i v e r t i r e<br />
(Elisabetta);<br />
per queste giornate di sole; per<br />
avere saltato sulla molla; e per<br />
avere mangiato tanta carne<br />
(Leonardo);<br />
per tutta la felicità che ho<br />
(Firdaws);<br />
per i miei, per le belle giornate di<br />
sole, per la mia famiglia (Jacopo);<br />
per l’alloro su cui mi arrampico<br />
(Marcello Fasolato);<br />
perché ieri era il compleanno di<br />
mia zia e a novembre sarà il mio<br />
(Naomi).<br />
Prima C<br />
Ora grazie alla quarantena<br />
passiamo insieme la giornata<br />
intera.<br />
Una volta tante cose tutti<br />
potevamo fare,<br />
Ora rinchiusi in casa sarebbe<br />
meglio stare.<br />
Una volta sentivo poco parlare di<br />
volontari, dottori ed infermieri,<br />
Ora in questi giorni sono loro i<br />
<strong>nostri</strong> guerrieri.<br />
Michele Fabris<br />
Mistrorigo<br />
Dopo queste domande, abbiamo<br />
conosciuto la personalità di<br />
Claudio attraverso le parole dei<br />
suoi compagni. La nostra prima<br />
impressione era risultata diversa,<br />
perché ce lo saremmo aspettato<br />
timido, simpatico, ma riservato,<br />
impegnato nello studio. Ora<br />
attendiamo di conoscerlo meglio<br />
tutti quanti, anche se non siamo<br />
in classe assieme, augurandogli di<br />
farsi tanti amici alla Foscolo.<br />
Aurora Vendramin<br />
Elisa Rappo<br />
Foscolo<br />
14
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina15<br />
Cartoline da Arcugnano<br />
A ottobre, con la prof.<br />
Grendene e il prof.<br />
Casaro, abbiamo iniziato<br />
a creare delle cartoline di<br />
Torri di Arcugnano e dei<br />
suoi dintorni.<br />
Ci siamo impegnati a<br />
casa e a <strong>scuola</strong> con<br />
Canva, un programma<br />
con cui si possono creare<br />
anche biglietti ed altro. In<br />
un giorno soleggiato<br />
siamo usciti, ognuno<br />
nella sua frazione,<br />
munito di cellulare o di<br />
macchina fotografica, per fare<br />
delle foto a tutto ciò che<br />
rappresenta in modo significativo<br />
il nostro territorio.<br />
La parte di Torri più immortalata<br />
è stata la Piazza con il cavallo che<br />
la contraddistingue.<br />
Lunedì 17 febbraio abbiamo<br />
trascorso la mattinata presso<br />
l’Istituto Rossi, cercando di<br />
ottenere la vittoria per merito<br />
delle nostre fantastiche cartoline.<br />
I giorni precedenti ci eravamo<br />
immaginati in preda al panico per<br />
tutto il tempo, pur sapendo di<br />
aver lavorato a questo progetto<br />
con la prof Grendene e il prof<br />
Casaro per quasi tre lunghi mesi<br />
e, quindi, di essere pronti. Per<br />
convincere i giudici abbiamo<br />
preparato una scenetta con<br />
protagonisti Lucia e Giovanni,<br />
che hanno spiegato, passo dopo<br />
Se fossi un professore o una<br />
professoressa, mi sentirei come<br />
un padrone con il controllo su<br />
tutti.<br />
Dalla mia cattedra vedrei tutto<br />
quello che succede tra gli alunni,<br />
anche tra quelli degli ultimi<br />
banchi, convinti di essere<br />
pressoché invisibili.<br />
Ma forse, qualche volta, mi<br />
sentirei un po' a disagio perché<br />
avrei tutti gli occhi puntati<br />
addosso.<br />
Le tre cartoline scelte dai<br />
professori per essere stampate<br />
sono state un'immagine del Lago<br />
di Fimon con l'imbarcadero;<br />
un’altra raccoglie un po' tutta<br />
Torri in un insieme di ben nove<br />
foto con al centro lo stemma del<br />
In finale al Rossi<br />
passo, il lavoro che abbiamo<br />
svolto in questi mesi. Ed eccoci<br />
qua, dopo quella mattinata di<br />
ansia, con il quarto posto in<br />
mano.<br />
Alle 8:15 siamo partiti per<br />
raggiungere il Rossi e, dopo una<br />
lunga attesa, abbiamo iniziato a<br />
gareggiare. Prima della sfida, sul<br />
palco sono saliti i giudici e<br />
un'ospite di quella mattina,<br />
un'astrofisica, che ci ha spiegato il<br />
percorso di studi effettuato per<br />
svolgere la sua attività. I primi a<br />
salire sul palco siamo stati proprio<br />
noi, che abbiamo ottenuto 33<br />
Se fossimo professori<br />
Farei arrabbiare gli alunni dando<br />
valanghe di compiti.<br />
Farei per metà lezione con<br />
spiegazioni e controllo dei<br />
compiti e per metà farei vedere<br />
dei film.<br />
Quando gli alunni svolgono una<br />
bella verifica ottenendo grandi<br />
risultati li premierei tutti con una<br />
pioggia di caramelle.<br />
Interrogherei gli alunni che mi<br />
fanno arrabbiare e lascerei in<br />
pace gli altri.<br />
nostro paese e, attorno, tra<br />
le diverse immagini risaltano<br />
quelle del Lago di Fimon e<br />
del castello di Pianezze. La<br />
terza, invece, è nata da una<br />
bellissima idea dei <strong>nostri</strong><br />
due insegnanti: una foto di<br />
tutti noi di II C di spalle,<br />
davanti al nuovo murale<br />
della palestra, con l’aggiunta<br />
del simbolo del nostro<br />
Istituto.<br />
I professori ci hanno anche<br />
fatto partecipare ad un<br />
concorso con un video in<br />
cui abbiamo spiegato come si può<br />
costruire una cartolina con Canva<br />
e abbiamo reso onore alla <strong>scuola</strong>.<br />
Cristina Manfrin<br />
Silvia Meroni<br />
Foscolo<br />
punti su 40: siamo rimasti<br />
abbastanza soddisfatti. Contro di<br />
noi hanno gareggiato altre cinque<br />
scuole, tra cui una che ha<br />
ottenuto il nostro stesso risultato.<br />
La prof. Grendene ci ha ricordato<br />
che abbiamo comunque superato<br />
un grande traguardo, quindi<br />
siamo felici di essere arrivati<br />
quarti, avendo collaborato tutti<br />
insieme per questa<br />
indimenticabile avventura.<br />
Matilde Tescaro<br />
Alice Milan<br />
Foscolo<br />
Darei delle note per vendicarmi<br />
di certi ex professori.<br />
Farei lezione con i computer e,<br />
quando inizia la bella stagione,<br />
farei lezione all'aperto per<br />
respirare l'aria fresca.<br />
Giulia<br />
Silvestri<br />
Alice Milan<br />
Foscolo<br />
15
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Scusi, cosa insegna?<br />
pagina16<br />
Spesso ci siamo chiesti se una/un<br />
professoressa/professore abbia<br />
delle preferenze per certi<br />
argomenti della sua materia,<br />
quindi abbiamo rivolto ad alcuni<br />
di Lettere le seguenti domande:<br />
Perché le piace insegnare questa/e<br />
materia? Quale parte di queste<br />
preferisce?<br />
Rigon: Mi piace insegnare lettere<br />
p e r c h é c o m p r e n d e t a n t i<br />
argomenti e quindi ogni mattinata<br />
è assai varia. C’è poi la possibilità<br />
di inventarsi argomenti nuovi<br />
ogni giorno, ma anche di seguire<br />
la programmazione che tra storia,<br />
geografia, antologia, letteratura e<br />
grammatica mi permette di non<br />
annoiarmi mai, anche perché ogni<br />
classe rende la lezione diversa.<br />
Preferisco insegnare letteratura,<br />
grammatica e storia.<br />
Trombetta: Insegno lettere. Ho<br />
scelto questa materia perché mi<br />
piace e l'ho studiata. La materia<br />
che preferisco fra quelle che<br />
insegno è storia.<br />
Cipriano: Ho deciso di insegnare<br />
lettere perché questa materia è<br />
molto interessante. Le parti che<br />
mi piacciono di più sono storia e<br />
letteratura.<br />
Ettore Donadel<br />
Daniele Bortolotto<br />
Foscolo<br />
Parole tra compagni<br />
Le parole tra noi compagni sono<br />
molto varie, tra cui: mi fai copiare?<br />
(durante le verifiche).<br />
Mi daresti una caramella? (più<br />
facilmente durante Larsa).<br />
Quanto hai preso? (dopo ogni<br />
verifica).<br />
Ho preso più di te! (idem).<br />
Che compiti c'erano per oggi? (una<br />
volta a casa o la mattina stessa).<br />
Posso fare un articolo con te? (nell’ora<br />
di giornalino).<br />
Possiamo studiare insieme? Stasera<br />
vieni a calcio/pallacanestr o?<br />
(pensando al pomeriggio).<br />
Cosa facciamo? Guarda, c'è<br />
Beniamino! Ma sei normale? (a<br />
ricreazione)<br />
E poi ci chiamiamo spesso con i<br />
<strong>nostri</strong> soprannomi…<br />
Andrea Dal Monte<br />
Michele Campesato<br />
Foscolo<br />
Lettera al Sindaco<br />
Gentile Signor Sindaco,<br />
utilizziamo il nostro Giornalino,<br />
sapendo che Lei lo legge sempre,<br />
per scriverle una lettera per una<br />
richiesta a cui tutti noi ragazzi<br />
teniamo molto.<br />
Ci piacerebbe fosse realizzata una<br />
pista ciclabile che collegasse Torri<br />
con Pianezze.<br />
Sarebbe importante, ovviamente<br />
se questo fosse possibile, non<br />
solo per raggiungere la <strong>scuola</strong>, ma<br />
anche per andare a mangiare un<br />
semplice gelato, senza correre<br />
rischi.<br />
Anche perché la strada veloce è<br />
m o l t o t r a f f i c a t a , q u i n d i<br />
preferiamo passare per il Lago di<br />
Fimon, facendo un giro ben più<br />
lungo, mentre basterebbero pochi<br />
minuti.<br />
Potremmo andare dai <strong>nostri</strong><br />
amici senza essere per forza<br />
accompagnati da un genitore,<br />
rendendoci quindi più autonomi<br />
e, inoltre, eviteremmo di<br />
contribuire ad inquinare,<br />
dovendo usare la macchina per<br />
una distanza abbastanza breve.<br />
Speriamo che Lei possa prendere<br />
in considerazione la nostra<br />
richiesta appena Le sarà possibile.<br />
La ringraziamo molto e Le<br />
inviamo un cordiale saluto.<br />
Beatrice Leoni<br />
Kristel Rappo<br />
Foscolo<br />
Prima del giorno fatidico, la<br />
campestre è stata rinviata molte<br />
volte per motivi di pioggia,<br />
creando una grandissima attesa,<br />
ma alla fine è arrivato il gran<br />
giorno, martedì 29 novembre,<br />
miracolosamente salvo dalle<br />
piogge intense di quel mese.<br />
Campestre, fasi comunali<br />
Abbiamo ascoltato alcune parole<br />
che ci ha riferito Daniele<br />
B o r t o l o t t o, i l m i g l i o r e a<br />
qualificarsi nella nostra <strong>scuola</strong>.<br />
Prima di partire era agitato e<br />
aveva paura di scivolare, ma<br />
mentre stava gareggiando la<br />
paura ha lasciato posto al<br />
desiderio di dare il meglio di sé.<br />
Appena arrivato, Daniele era<br />
molto stanco, ma tanto felice<br />
perché aveva passato il turno per<br />
le fasi provinciali.<br />
Kian Boncilli<br />
Alessandro Cisco<br />
Foscolo<br />
16
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina17<br />
La macchinetta delle bevande<br />
Nessuno pensa che esista una<br />
<strong>scuola</strong> media che ha a<br />
disposizione degli alunni una<br />
macchinetta delle bevande.<br />
Invece esiste eccome! E’ la <strong>scuola</strong><br />
secondaria di primo grado Ugo<br />
Foscolo di Torri di Arcugnano.<br />
La nostra macchinetta delle<br />
bevande non è tanto grande, ma<br />
ha un sacco di alternative nella<br />
scelta di cosa bere.<br />
Il caffè può essere: espresso,<br />
lungo, d'orzo, macchiato, corto<br />
La pioggia<br />
La nuvola piange quando<br />
l’autunno chiude<br />
la porta dell’estate e raccoglie le<br />
ultime<br />
sorprese del cielo dove<br />
le nuvole proteggono i <strong>nostri</strong><br />
desideri.<br />
Il temporale trema come un<br />
drago<br />
che sputa nuvole nere<br />
lanciando frecce infuocate<br />
che trafiggono il cuore della terra<br />
spettinata dal vento impetuoso.<br />
Quando il sole sorride, la natura<br />
risponde<br />
con un verde acceso dal ventaglio<br />
della luce.<br />
La pioggia abbandona sull’erba<br />
perle leggere<br />
che formano una collana<br />
annodata dal vento.<br />
Le scuole dell'infanzia del<br />
Comprensivo hanno creato dei<br />
siti web per mantenere il contatto<br />
con i bambini e per proporre<br />
attività, giochi, canzoni,<br />
letture...insomma, per portare la<br />
<strong>scuola</strong> a casa!<br />
L'associazione Parole O_Stili ha<br />
invitato la maestra Valentina, in<br />
rappresentanza di tutte le<br />
maestre, a raccontare e presentare<br />
decaffeinato, macchiato<br />
decaffeinato, d'orzo macchiato.<br />
Il cappuccino ha le seguenti<br />
varianti: al cioccolato, d'orzo,<br />
decaffeinato.<br />
Poi c’è la cioccolata da sola o con<br />
il latte. Ci sono anche il tè al<br />
limone e il latte macchiato.<br />
Nella nostra macchinetta puoi<br />
prendere anche solamente un<br />
bicchiere vuoto; le bevande si<br />
possono avere con cinque unità<br />
di zucchero al massimo, ma<br />
questo si può diminuire fino ad<br />
Poesie<br />
Natale<br />
La neve sembra una coperta che<br />
avvolge<br />
i rumori che si addormentano<br />
nelle vie affollate<br />
e illuminate dei colori della<br />
felicità del mondo.<br />
Il presepe è un teatro che apre il<br />
sipario<br />
al cielo stellato, ai monti, alla<br />
capanna<br />
al cuore di Dio, che regala ai<br />
<strong>nostri</strong> occhi<br />
la speranza di una nuova armonia<br />
gentile.<br />
L’albero di Natale è il trono di<br />
una stella,<br />
i rami sono le punte di un cuore<br />
che sorride<br />
al nostro stupore sorpreso dalla<br />
nuova magia.<br />
La <strong>scuola</strong> a casa<br />
il sito della Munari ad un webinar<br />
dedicato alle Scuole dell'infanzia<br />
avere la bevanda “amara”. Siamo<br />
veramente fortunati ad avere una<br />
macchinetta così a nostra<br />
disposizione: la possiamo<br />
utilizzare a merenda oppure nelle<br />
pause-mensa del lunedì e del<br />
mercoledì. Si può avere la<br />
bevanda desiderata con soli 40<br />
centesimi! Tutte le bevande<br />
costano lo stesso prezzo: non ci<br />
sono eccezioni!<br />
Angelica Silvestri<br />
Foscolo<br />
L’arcobaleno<br />
È un ponte che porta nel mondo<br />
dei desideri.<br />
Quando svanisce, forse un uomo<br />
cade nella via<br />
ultima della vita, con gli occhi<br />
rivolti al cielo.<br />
Il vento con le sue mani ha<br />
dipinto i colori<br />
che le nuvole hanno regalato al<br />
sole<br />
che osserva come un re solitario.<br />
È un arco che lancia frecce<br />
infiammate<br />
al cuore degli uomini per unirli al<br />
mistero<br />
luminoso e infinito dell’amore<br />
divino.<br />
3^B<br />
Mistrorigo<br />
di tutta Italia, per condividere<br />
esperienze, idee e progetti per<br />
mantenere viva e attiva la <strong>scuola</strong><br />
anche in questo periodo di<br />
chiusura.<br />
Il webinar si è svolto durante la<br />
seconda settimana di maggio; sul<br />
sito dell'IC3 si trova il link.<br />
Munari<br />
17
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Cara Marisa<br />
pagina18<br />
Cara Marisa,<br />
lo sappiamo, a te la vecchia<br />
Foscolo piaceva troppo, perciò<br />
hai pensato bene di andartene in<br />
pensione giusto quando hanno<br />
deciso di regalarci una <strong>scuola</strong><br />
nuova. Però, caspiterina, mica<br />
potevi prevedere il Coronavirus,<br />
la quarantena, la lontananza<br />
forzata e l’impossibilità per noi di<br />
farti una festa degna di questo<br />
nome.<br />
Ma la faremo, magari a settembre<br />
o in autunno inoltrato: è solo<br />
rimandata!<br />
Intanto però grazie per la tua<br />
presenza sempre pronta, attenta a<br />
tutto e a tutti, premurosa e<br />
sollecita.<br />
Il tuo saluto iniziale al mattino,<br />
così squillante, immediato e<br />
accogliente, ci faceva iniziare la<br />
giornata con un gran sorriso. La<br />
tua vigilanza in cortile o al<br />
cambio dell’ora ci rassicurava: eri<br />
sempre attenta ad evitare che i<br />
ragazzi fossero lasciati soli anche<br />
per pochi istanti. Con discrezione<br />
ci hai sempre aiutati e sostenuti.<br />
Sei una lavoratrice instancabile: lo<br />
Abbiamo intervistato alcuni prof,<br />
per conoscere le loro più grandi<br />
paure. Queste sono le risposte:<br />
Prof. Cipriano: Di che cosa ha<br />
paura? Della solitudine.<br />
Perché? Perché l'uomo è un<br />
animale sociale.<br />
Cosa le ha fatto venire questa paura? I<br />
continui cambiamenti di città mi<br />
hanno fatto nascere il timore di<br />
non trovare amici.<br />
Prof. Castellani: Di che cosa ha<br />
paura? Di invecchiare male.<br />
Perché? Vorrei invecchiare facendo<br />
tutto quello che faccio oggi.<br />
Cosa le ha fatto venire questa paura?<br />
Ho avuto esperienze di malattie<br />
di altre persone.<br />
Prof. Salvatori: Di che cosa ha<br />
paura? Dei serpenti.<br />
sanno le pareti, i banchi, le porte,<br />
i pavimenti perennemente tirati a<br />
lucido, al punto che al ritorno<br />
Le paure dei prof.<br />
Perché? Sono imprevedibili, la<br />
paura mi è venuta dopo aver visto<br />
un documentario.<br />
Prof. Cavaliere: Di che cosa ha<br />
paura? Che succeda qualcosa di<br />
brutto alle persone che mi sono<br />
care.<br />
Perché? Avrei paura di non riuscire<br />
ad aiutarle.<br />
Prof. Lievore: Di che cosa ha<br />
paura? D e l l e c a t a s t r o f i<br />
ambientali.<br />
Perché? Ho paura di morire.<br />
Prof. Campagnolo: Di che cosa ha<br />
paura? Dei ladri.<br />
Perché? Mi è quasi capitato che<br />
hanno tentato di entrarmi in casa.<br />
Prof Caliari: Di che cosa ha paura?<br />
Dell'altezza.<br />
Perché? Fa paura.<br />
Prof. Trombetta: Di che cosa a<br />
paura? Delle malattie.<br />
dalle vacanze di Carnevale,<br />
quando eravamo illusi di poter<br />
tornare nelle nostre aule, con la<br />
signora Maria hai pulito la <strong>scuola</strong><br />
rendendola degna di ospitare la<br />
succursale dello Spallanzani di<br />
Roma.<br />
Ci hai accompagnati e supportati<br />
anche nella fase finale, non<br />
semplice, del trasloco, dove tra la<br />
caccia allo scatolone e<br />
l’impacchettamento di un mondo<br />
intero - il nostro - ti abbiamo<br />
vista sempre in prima linea,<br />
generosa e infaticabile.<br />
La piccola grande famiglia della<br />
Foscolo avrà una colonna in<br />
meno su cui contare, ma rimarrai<br />
nei <strong>nostri</strong> cuori. Il nostro augurio<br />
è ora di riempire il tuo tempo con<br />
tutti quei progetti e quei sogni<br />
tanto attesi che finalmente potrai<br />
realizzare.<br />
Con grandissimo affetto,<br />
alunni e insegnanti<br />
Foscolo<br />
Perché? Si sta male, non voglio che<br />
mi accada.<br />
Prof. Sperotti: Di che cosa ha<br />
paura? Dei luoghi affollati.<br />
Perché? Semplicemente non mi<br />
piacciono.<br />
Prof. Biasiolo: Di che cosa ha<br />
paura? Ho paura di ammalarmi.<br />
Perché? Perché talvolta è difficile<br />
guarire.<br />
Prof. Rigon: Di che cosa ha paura?<br />
Dei terremoti.<br />
Perché? Sono imprevedibili. Non<br />
ho mai scordato il terremoto del<br />
1976 e la sensazione di un letto<br />
che galoppava, nella scossa del 6<br />
maggio e di una piscina con le<br />
onde a settembre.<br />
Irene Salmaso<br />
Silvia Loison<br />
Foscolo<br />
18
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Pertini in poesia<br />
pagina19<br />
La primavera<br />
I fiori sembrano piccoli ombrelli<br />
che coprono il cammino delle<br />
coccinelle,<br />
figli del sole che aprono i petali<br />
come dita di una mano,<br />
felici di osservare la nascita della<br />
natura<br />
e il volo degli uccelli nel vento<br />
che soffia<br />
per giocare con le nuvole che si<br />
perdono.<br />
Classe 2^ B<br />
Pertini<br />
Martedì 4 febbraio abbiamo<br />
incontrato le scrittrici ed esperte<br />
Chiara Spadaro ed Elisa Nicoli,<br />
autrici del recente libro Plastica<br />
addio. Hanno iniziato facendoci<br />
ragionare sulle inutili quantità di<br />
questo materiale utilizzato da tutti<br />
ogni giorno. Chiara ci ha descritto<br />
l'inquinamento presente nel<br />
terreno, perfino in montagna (a<br />
causa dello stesso abbigliamento<br />
degli alpinisti o degli sciatori che<br />
rilascia sul suolo microparticelle)<br />
e soprattutto nell’acqua, dove le<br />
piccole dimensioni dei polimeri<br />
ne facilitano il trasporto con le<br />
correnti. Infatti, si presume che,<br />
se continuiamo ad inquinare così<br />
tanto, tra cinquant'anni ci<br />
ritroveremo con più plastica che<br />
pesci. Altri fattori che causano la<br />
dispersione nell’ambiente delle<br />
microplastiche sono le fibre<br />
sintetiche dei tessuti, gli<br />
pneumatici, la segnaletica stradale,<br />
Iniziamo da Tretti/Barbagallo:<br />
tutte e due insegnano inglese, ma<br />
hanno idee e modalità diverse. Ad<br />
esempio, la prof. Tretti dice che<br />
tradurre in italiano è molto utile,<br />
la prof. Barbagallo non è<br />
d'accordo. La prof. Tretti qualche<br />
volta (poche in realtà) ci fa fare<br />
attività alla LIM, la prof.<br />
Barbagallo no.<br />
La natura<br />
I fiori degli alberi brillano come la<br />
luna e le stelle<br />
che di notte dirigono un’orchestra<br />
che suona una dolce ninna nanna.<br />
Poi sorge l’alba e il sole brilla.<br />
A fine giornata arriva il tramonto<br />
e ricomincia la dolce canzone.<br />
Caterina Lamesso 2^ B<br />
Pertini<br />
Plastica addio<br />
le vernici anticorrosive di barche<br />
e navi, i cosmetici, le suole delle<br />
scarpe o certi utensili da cucina…<br />
Invece Elisa, attraverso una<br />
decina di slide, ci ha mostrato<br />
come a tutti gli oggetti, con un<br />
po' di fantasia, si può offrire una<br />
seconda vita, riciclandoli.<br />
Prof a confronto<br />
Anche tra gli altri prof ci sono<br />
differenze. Il prof. Rosa, se<br />
dimentichi qualcosa, ti mette<br />
subito una nota, mentre gli altri in<br />
genere no.<br />
La prof. Cipriano spiega facendo<br />
riferimento anche ad esperienze<br />
personali, mentre altri si<br />
attengono strettamente alla<br />
materia.<br />
L’inverno<br />
Come panna montata la neve<br />
veste gli alberi che sembrano<br />
vecchi saggi<br />
che osservano il cielo infinito.<br />
Un pupazzo di neve sembra<br />
sorridere<br />
per lo spettacolo della battaglia<br />
bianca.<br />
Con le sue braccia<br />
l’albero prega il cielo di soffiare il<br />
vento della primavera.<br />
Classi 2^ A-B<br />
Pertini<br />
Per esempio, dalla stoffa di un<br />
ombrello rotto lei ha ricavato una<br />
borsa per la spesa. Oppure, per<br />
usare sempre meno plastica<br />
riutilizza i vasetti di vetro come<br />
contenitori per i cibi.<br />
Tra le informazioni ascoltate, ci<br />
ha sbalordito sapere che<br />
purtroppo solo il 30% della<br />
plastica differenziata viene<br />
riciclata. Mentre siamo rimasti<br />
positivamente colpiti dal fatto che<br />
entro il 2021 dovranno essere<br />
eliminate cannucce, bottiglie,<br />
posate e piatti di plastica: tutti<br />
oggetti che ora fanno parte della<br />
nostra vita. Altrettanto ci ha<br />
stupito, ma con fastidio, che la<br />
marca Coca Cola abbia<br />
annunciato che non rinuncerà alle<br />
sue bottiglie di plastica.<br />
Sofia Soligo<br />
Karjn Rappo<br />
Foscolo<br />
Alcuni prof, se ti dimentichi i<br />
compiti, ti danno un meno,<br />
mentre altri ti danno un cinque o<br />
un quattro.<br />
I compiti per casa sono di diverso<br />
tipo: alcuni insegnanti fanno fare<br />
schemi e riassunti, invece altri ti<br />
fanno studiare direttamente.<br />
Andrea Dal Monte<br />
Nicola Galvan<br />
Foscolo<br />
19
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Prof Trombetta<br />
pagina20<br />
Il prof. Trombetta è un uomo<br />
alto e dall'aspetto severo, ma a<br />
p a r l a r c i i n s i e m e è m o l t o<br />
simpatico e divertente. È un<br />
professore di lettere e ama<br />
particolarmente insegnare storia.<br />
Ha sempre studiato con passione<br />
ed impegno le sue materie.<br />
Ritiene la grammatica la parte più<br />
bella dell'italiano. Lavora da 41<br />
anni nella <strong>scuola</strong> media perché<br />
All'inizio della prima media<br />
bisogna fare una scelta<br />
importante: se rimanere a <strong>scuola</strong><br />
il mercoledì pomeriggio o se<br />
tornare a casa. Noi che siamo qua<br />
a vivere queste ore, vi spieghiamo<br />
perché abbiamo deciso che<br />
frequentarlo è meglio.<br />
Per prima cosa hai l'opportunità<br />
di stare insieme ai tuoi amici, in<br />
questo modo socializzi di più e fai<br />
a m a i n s egnare a i r a g a z z i<br />
adolescenti e, naturalmente,<br />
perché ha vinto il concorso.<br />
Prima di insegnare ha frequentato<br />
il liceo e poi l'università. Alla<br />
Foscolo è presente nelle classi 2^<br />
C e 3^C; e prima ha lavorato a<br />
Gambellara e a Dueville. Il prof.<br />
Trombetta viene da Molfetta, in<br />
provincia di Bari; possiede tre<br />
gatte; il suo genere letterario<br />
Promuoviamo il mercoledì<br />
i compiti in compagnia, unendo<br />
l'utile al dilettevole.<br />
Oltre ai compiti, il dopo <strong>scuola</strong> ti<br />
offre divertenti e istruttivi<br />
laboratori come quelli di scienze,<br />
di fisica, di inglese e, per ultimo,<br />
q u e l l o d i g i o r n a l i n o, u n<br />
laboratorio meraviglioso e che si<br />
fa ogni anno, dal 1984.<br />
L a s c e l t a a l m o m e n t o<br />
dell'iscrizione è stata complicata<br />
preferito sono i romanzi di<br />
fantascienza; ama i film dello<br />
stesso genere, ma anche quelli<br />
storici e biografici. Il tempo<br />
libero lo trascorre guardando<br />
film, leggendo, facendo delle<br />
passeggiate, cucinando. A questo<br />
riguardo i suoi piatti preferiti<br />
come cuoco sono i primi.<br />
Angelica Silvestri<br />
Foscolo<br />
perché eravamo dubbiose, ma alla<br />
fine abbiamo deciso e ne siamo<br />
felici. Speriamo di avervi fatto<br />
capire quanto ci si diverta a<br />
<strong>scuola</strong> il mercoledì.<br />
Aurora Vendramin<br />
Giulia Silvestri<br />
Foscolo<br />
La vita di ognuno di noi si<br />
basa sui rapporti umani. I<br />
legami tra persone sono<br />
tutto e la quarantena ce l’ha<br />
ricordato in ogni momento.<br />
Sentiamo il bisogno di<br />
ridere con le persone, di<br />
ricevere un abbraccio, di<br />
essere confortati da chi ci<br />
offre una spalla su cui<br />
piangere. In un attimo la<br />
possibilità di relazione c’è<br />
stata tolta ed è successo<br />
tutto troppo in fretta,<br />
lasciandoci spaesati. Non ho<br />
avuto il tempo di salutare i miei<br />
compagni, di vivere l’ultimo<br />
giorno di <strong>scuola</strong> tra gli abbracci,<br />
le lacrime e le promesse di<br />
ritrovarci presto.<br />
Tuttavia è importante reagire con<br />
forza ed ottimismo: contrastare le<br />
continue informazioni negative,<br />
ricordando gli aspetti positivi di<br />
questa esperienza.<br />
Tutti per uno, uno per tutti<br />
La cosa che nella vita comune<br />
manca è il tempo: ora invece ne<br />
abbiamo a disposizione molto di<br />
più e abbiamo la possibilità di<br />
pensare, di riflettere e ragionare.<br />
Lo vedo io per prima: tutti noi<br />
siamo cambiati e abbiamo preso<br />
coscienza di ciò che ci fa star<br />
bene e di ciò che è veramente<br />
importante. In questi mesi che<br />
sembrano non finire mai, ho<br />
imparato che l’ultimo modello di<br />
scarpe firmate, tanto desiderato,<br />
non ha più importanza. Le<br />
priorità di pochi mesi fa<br />
sono cambiate e se ne sono<br />
svelate altre ai <strong>nostri</strong> occhi.<br />
Ciò che conta ora per me<br />
prima di tutto è la salute dei<br />
miei cari e di tutti noi. Mai<br />
questo concetto, che spesso<br />
avevo sentito pronunciare<br />
dagli adulti, mi aveva toccata.<br />
Questo periodo difficile,<br />
inoltre, ci ha regalato<br />
l’importanza della comunità,<br />
il senso di solidarietà che ci<br />
unisce sotto un unico cielo. Le<br />
persone fanno sentire le loro voci<br />
sui balconi di tutta Italia e l’idea<br />
che mi trasmettono è di un<br />
popolo che condivide e si<br />
sostiene.<br />
Attendo il giorno in cui ci<br />
ritroveremo tutti per stringerci<br />
nell’abbraccio più caldo e sentito<br />
del mondo.<br />
Gaia Contaldi<br />
Foscolo<br />
20
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Queen Elizabeth’s Speech<br />
pagina21<br />
Abbiamo guardato il video del<br />
discorso della regina Elisabetta<br />
alla nazione e ci è piaciuto molto.<br />
Sembra parlare ai popoli di tutto<br />
il mondo. Ve ne diamo un<br />
riassunto.<br />
The Queen thanks everyone on<br />
t h e N H S f r o n t l i n e ( t h e<br />
collaborators, the doctors, the<br />
nurses and the volunteers) and<br />
those carrying out essential roles<br />
who continue their day-to-day<br />
duties in support of us, but she<br />
also thanks the people who are<br />
staying at home.<br />
British People will overcome this<br />
difficult situation by remaining<br />
united and resolute. They will<br />
have to help each other and<br />
s u p p o r t t h e i r f a m i l y a n d<br />
1) Quanti iscritti ha Cristiano<br />
Ronaldo su Instagram?<br />
a) 193 mln<br />
b) 199 mln<br />
c) 196 mln<br />
2) Fino a quanti anni può vivere un<br />
mulo?<br />
a) 27<br />
b) 88<br />
c) 100<br />
3) Che cosa significa AC/DC?<br />
a) avanti Cristo/dopo Cristo<br />
b) corrente diretta/corrente<br />
alternata<br />
c) corrente/non corrente<br />
Tutti sapete che i professori e le<br />
professoresse hanno delle regole<br />
che gli alunni devono per forza<br />
rispettare, se non vogliamo che si<br />
arrabbino. Ma qual è la regola<br />
che, se non rispettate, li fa<br />
veramente infuriare?<br />
Prof. Rigon: quando i ragazzi<br />
parlano senza alzare la mano,<br />
senza attendere il proprio turno<br />
per intervenire.<br />
Prof. Lievore: quando gli alunni<br />
non portano rispetto verso gli<br />
adulti e i loro compagni.<br />
neighbours. Furthermore, the<br />
restrictions given must be<br />
respected so as not to endanger<br />
oneself and others.<br />
The future generations will say<br />
the British people of this time<br />
were strong, had discipline, good<br />
humor, resolve and a sense of<br />
solidarity. The moments when the<br />
UK has come together to<br />
applaud its care and essential<br />
worker will be remembered as an<br />
expression of their national spirit.<br />
The symbol of these times will be<br />
the rainbows drawn by children.<br />
She mentioned the heartwarming<br />
stories of people<br />
coming together to help others<br />
delivering food parcels and<br />
medicines, checking on their<br />
Tu lo sai?<br />
4) Come si chiama il presidente della<br />
Corea del Nord?<br />
a) Kim Jong Kank<br />
b) Kim Jong Il<br />
c) Kim Jong Un<br />
5) Quale tra questi ti può uccidere?<br />
a) imperatrice del mare<br />
b) croxcoco<br />
c) pesce ragno<br />
6) In un tetrabyte quanti giga ci sono?<br />
a) 1000<br />
b) 745<br />
c) 1500<br />
7) Dove si trova la LEGO<br />
a) Copenhagen<br />
b) Milano<br />
La regola d’oro<br />
Prof. Sperotti: quando un<br />
alunno prende in giro un<br />
compagno.<br />
Prof. Cavaliere: quando gli<br />
alunni non svolgono i compiti o<br />
non mi ascoltano durante le<br />
lezioni.<br />
Prof. Cipriano: quando urlano<br />
senza motivo.<br />
Prof. Biasolo: quando non<br />
studiano matematica e sperano<br />
ugualmente di prendere la<br />
sufficienza.<br />
neighbours or converting<br />
businesses to help the relief<br />
effort. Self-isolation may at times<br />
be hard but many people are<br />
discovering that it presents an<br />
opportunity to slow down, pause<br />
a n d r e f l e c t i n p r ay e r o r<br />
meditation.<br />
In 1940 the queen and her sister<br />
made a broadcast to speak to the<br />
children who had been evacuated<br />
from their homes and sent away<br />
for their safety. This time is<br />
different because we join with all<br />
nations across the globe and<br />
strive to use science and<br />
compassion to heal. And this<br />
time success will belong to<br />
everyone.<br />
Classi terza A e B<br />
c) Las Vegas<br />
RISPOSTE<br />
1)b; 2) c; 3) b; 4) c; 5) a; 6) a; 7) a<br />
Importante<br />
Se hai azzeccato da 1 a 3 risposte,<br />
informati di più.<br />
Se hai azzeccato da 4 a 5 risposte,<br />
puoi fare meglio.<br />
Se le hai azzeccate tutte, sei molto<br />
informato.<br />
Filippo Bertacco<br />
Emiliano Galvan<br />
Foscolo<br />
Prof. Caliari: quando non sanno<br />
ascoltare i prof e non si ascoltano<br />
fra compagni.<br />
Prof. Trombetta: quando sono<br />
distratti durante le lezioni.<br />
Prof. Salvatori: quando non<br />
ascoltano la lezione, distraggono i<br />
compagni e anche quando<br />
prendono in giro.<br />
Ricordate che, se volete<br />
sopravvivere, è meglio che<br />
seguiate queste regole.<br />
Alex Canella<br />
Foscolo<br />
21
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Ringraziare voglio<br />
pagina22<br />
Q u e s t ’ a n n o l e n o s t r e<br />
professoresse di italiano<br />
hanno deciso di partecipare al<br />
Flash mob poetico di<br />
#ringraziarevoglio. Questa è<br />
un’iniziativa che propone ai<br />
lettori di continuare la poesia<br />
“Un’altra poesia dei doni” di<br />
Jorge Borges scrivendo un<br />
semplice verso o più, poi le<br />
frasi sono state pubblicate sul<br />
sito di Parole Ostili che era<br />
in collaborazione con questa<br />
iniziativa, queste sono alcune<br />
delle frasi che abbiamo scritto.<br />
P u o i l e g g e r e t u t t i i<br />
RingraziareVoglio nel sito<br />
della <strong>scuola</strong>: clicca qui<br />
Ringraziare voglio<br />
per la musica perché il<br />
mondo senza musica<br />
sarebbe come una<br />
persona senza anima,<br />
per tutti i dottori che in questo<br />
momento critico ci aiutano a<br />
superare questo virus e il nostro<br />
timore.<br />
1^A<br />
Ringraziare voglio<br />
per tutto il tempo che non<br />
sapevamo di avere,<br />
per la natura che ci fa ricordare la<br />
primavera,<br />
per questo periodo che ci<br />
permette di coltivare passioni per<br />
cui prima non trovavamo il<br />
tempo,<br />
per i professori e le professoresse<br />
che ci aiutano, fanno grandi sforzi<br />
e quando sbagliamo ci dicono:<br />
"dai che puoi farcela!”.<br />
2^A<br />
Ringraziare voglio<br />
per il Signore per il giorno che mi<br />
ha donato,<br />
per le persone, i volontari e i<br />
medici che stanno combattendo<br />
contro questa epidemia,<br />
per la famiglia che, nonostante le<br />
litigate e le difficoltà che si<br />
accumuleranno durante la vita,<br />
sarà sempre lì a sostenerti in<br />
qualsiasi situazione.<br />
3^A<br />
Ringraziare voglio<br />
per il computer che mi fa vedere i<br />
miei amici e insegnanti,<br />
per le gambe che mi fanno<br />
correre,<br />
per le persone generose e che<br />
aiutano il prossimo,<br />
per la chitarra che mi fa suonare.<br />
1^B<br />
Ringraziare voglio<br />
per i film che mi fanno sognare<br />
ad occhi aperti!<br />
per tutti quelli che mi hanno dato<br />
una chance nella vita,<br />
per la mia migliore amica […]<br />
perché tra noi non c’è neanche<br />
bisogno di parlare, grazie per il<br />
sostegno, grazie per aver sempre<br />
capito, grazie perché ci sei e ci<br />
sarai sempre.<br />
Ringraziare voglio<br />
coloro che stanno combattendo<br />
questo virus, il quale però ci sta<br />
dando anche delle lezioni<br />
importanti.<br />
2^B<br />
Ringraziare voglio per la<br />
pioggia acida delle nuvole, per<br />
le foglie che oscillano nel<br />
cielo, per il sole cocente che<br />
mi scalda, per l'onda stupenda<br />
che mi bagna e per la mia vita<br />
tristemente passata che ora mi<br />
guarda dall'alto con voce<br />
intrigante e occhi viandanti.<br />
Ringraziare voglio per tutti i<br />
miei amici,<br />
per la mia famiglia,<br />
per tutte la persone care e a<br />
cui voglio bene,<br />
consapevoli che, quando tutto<br />
sarà finito, potremo tornare ad<br />
abbracciarci.<br />
3^B<br />
Ringraziare voglio<br />
per il cielo azzurro di ieri,<br />
per aver cucinato tanti dolci,<br />
per i fiori di questa primavera,<br />
per la mia famiglia che mi vuole<br />
bene,<br />
per la musica,<br />
per ogni bella mattinata di sole.<br />
1^C<br />
Ringraziare voglio<br />
della vita che ho,<br />
per mia sorella<br />
che mi fa stare bene,<br />
per l'arrivo di Hope.<br />
Per le giornate trascorse in casa,<br />
per aver scoperto di avere tempo,<br />
dedicandomi a me stessa.<br />
Per aver capito quanto è<br />
importante<br />
poter essere liberi.<br />
Per poter stare tutti insieme<br />
per tutta la giornata.<br />
Ringraziare voglio<br />
per mia madre che mi ha<br />
cresciuto,<br />
per mio padre che mi ha sempre<br />
dato tutto,<br />
per il calcio,<br />
per l'allenatore che mi da sempre<br />
opportunità,<br />
per le risate che mi danno i miei<br />
fratellini.<br />
2^C<br />
Scamozzi<br />
22
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina23<br />
Cara <strong>scuola</strong> Foscolo<br />
Esistono luoghi del cuore. Sono<br />
quelli in cui sei cresciuto, hai<br />
stretto amicizia, condiviso il tuo<br />
cammino, imparato cose nuove.<br />
Sono i luoghi che ti hanno<br />
cambiato, ma sono anche quelli<br />
in cui, quando torni, ti senti<br />
sempre il bambino di un tempo.<br />
La nostra <strong>scuola</strong> Foscolo è un<br />
luogo del nostro cuore. Qui i<br />
b a t t i t i h a n n o a c c e l e r a t o<br />
all’improvviso per la gioia di aver<br />
compreso un concetto difficile,<br />
per una sorpresa, per la paura di<br />
un’interrogazione, per lo sguardo<br />
innamorato di quel ragazzo o<br />
quella ragazza.<br />
Queste pareti custodiscono<br />
ricordi, segreti, fatiche e successi<br />
perciò, nell’ultimo Natale, tra le<br />
aule del nostro istituto, abbiamo<br />
voluto rendere onore alla nostra<br />
Foscolo.<br />
Grazie, cara <strong>scuola</strong>, per l’aula<br />
magna che ci ha accolti per<br />
conferenze, spettacoli, prove e<br />
che ci ha visto riuniti in tanti,<br />
forse troppi, per le tue forze, ma<br />
che ci ha trasmesso un senso di<br />
comunità e unità.<br />
Grazie aula di arte, piena di<br />
colori, grandi banchi, opere<br />
create da noi ed esposte con<br />
orgoglio, luogo di chiacchiere e<br />
sorrisi, sempre un posto felice.<br />
Grazie neonata aula di tecnologia<br />
con il tavolo da disegno che ci ha<br />
fatti immaginare tutti architetti,<br />
con la tua disposizione a ferro di<br />
cavallo per guardarci in viso e<br />
con la musica di sottofondo al<br />
nostro operare.<br />
Grazie aula di musica che hai<br />
ascoltato il nostro canto, accolto<br />
il suono del flauto anche quando<br />
strideva un po’, contenitore di<br />
meraviglie come i bonghi su cui<br />
avremmo spesso desiderato<br />
mettere le mani, e che sei sempre<br />
bella calda e profumata.<br />
Grazie aula di scienze con i tuoi<br />
fossili, i minerali, il caro estinto<br />
Ugo, gli esperimenti che non<br />
hanno mai smesso di incuriosirci<br />
e con quell’odorino di cipolla che<br />
emanavi dopo i laboratori con le<br />
classi prime!<br />
Grazie corridoi: è stato bello<br />
passeggiare tra voi mentre<br />
fuggivamo, per pochi minuti, da<br />
lezioni di cui non seguivamo più<br />
il filo. Siete stati un luogo di felice<br />
distrazione!<br />
Ma ancor di più, grazie bagni<br />
perché avete rappresentato il<br />
santuario di confidenze, segreti,<br />
pettegolezzi, nostra meta<br />
preferita ogni ora, oasi di riposo e<br />
svago.<br />
Grazie cortile, area di gioco,<br />
spazio per la merenda, per lo<br />
sport, per incontrare gli amici<br />
delle altre classi, per dare un<br />
bacio alla morosa… (no, questo<br />
non si sarebbe dovuto fare!)<br />
E grazie stanzino delle bidelle per<br />
il ghiaccio sempre a portata di<br />
ginocchia e il tè caldo che più di<br />
una volta ci ha rincuorati, per il<br />
caffè della moka che non esiste in<br />
altre scuole, per i vetri che<br />
scorrevano così da poter parlare<br />
come amiche alle finestre delle<br />
case.<br />
E ultime, perché importanti,<br />
grazie semplici aule di ogni classe:<br />
siete piccole e ci permettete di<br />
tenere i banchi vicini, siete<br />
testimoni di ore intense, di<br />
impegno, di momenti difficili e<br />
battute da applauso, ci avete<br />
accolti e noi vi siamo grati,<br />
complici di quanto abbiamo<br />
imparato e di ciò che abbiamo<br />
donato.<br />
Cara <strong>scuola</strong> Foscolo, sarai<br />
ricordata come “La vecchia<br />
<strong>scuola</strong>”: non ti risentire per<br />
questo aggettivo perché per noi<br />
significa saggia, ricca di tracce di<br />
vita e di esperienza, una nonna<br />
che ci ha conosciuti e ci ha<br />
abbracciati regalandoci amore.<br />
3^ A<br />
Foscolo<br />
23
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Tutti sapete che ci sono molti<br />
sgabuzzini nella nostra cara<br />
vecchia <strong>scuola</strong>, ma il loro<br />
contenuto si è perso nella<br />
leggenda. In questo articolo<br />
scoprirete dove e cosa c'è in<br />
ognuna di queste piccole<br />
stanzette: cominciamo!<br />
Sotto la scala, in ingresso, ci sono<br />
molte scatole di libri, dei banchi<br />
rotti, un proiettore per LIM, un<br />
quadro e pure un lettino da<br />
ambulatorio (se ci scappa un<br />
ferito...).<br />
Nello sgabuzzino della portineria<br />
ci sono un'anticamera e un<br />
bagno.<br />
Nello sgabuzzino vicino alla scala<br />
sono presenti un armadietto, un<br />
carrello portapacchi, delle scatole,<br />
e, inoltrandosi, due bagni, dei<br />
contenitori termici neri con un<br />
carrello.<br />
Nella stanzetta vicino alla<br />
macchinetta delle bibite vi sono<br />
una scorta di carta igienica<br />
Sgabuzzi<br />
(preziosissima), delle scope, un<br />
po' di detersivi, dei carrelli per le<br />
pulizie, delle scatole e delle sedie.<br />
Mentre nella presidenza e dove<br />
riceve il dottor Lovato sono<br />
moltissimi gli oggetti o le parti di<br />
arredo, tra cui un thermos, un<br />
lavandino, dei pacchetti di gessi,<br />
delle scatole dal contenuto<br />
misterioso, dei cartoncini, una<br />
bandiera e dei giochi.<br />
Gli sport dei prof<br />
Lo sgabuzzino all'interno<br />
dell'aula di infor matica è<br />
occupato da dei tubi di gomma,<br />
da un lavandino (quanti sparsi in<br />
questa <strong>scuola</strong>!), da dei ventilatori,<br />
da dei faretti, da delle casse, da<br />
dei mouse, da delle tastiere, da<br />
dei monitor, da un computer, da<br />
dei banchi e da delle scatole.<br />
Infine, il cosiddetto archivio: qui<br />
ci sono delle tv, delle tastiere, dei<br />
decoder, delle casse, alcune<br />
chitarre, dei cavi, dei microfoni,<br />
dei thermos, alcune custodie per<br />
strumenti, un armadio, una radio<br />
e un prolungamento dell'aula<br />
della prof. De Sanctis (nel senso<br />
che ci sono maree di prolunghe<br />
utilizzate da questa prof).<br />
Spero che questo vi abbia aiutato<br />
a conoscere un po' di più questa<br />
<strong>scuola</strong>, che fra poco non ci sarà<br />
più.<br />
Alex Canella<br />
Foscolo<br />
pagina24<br />
Vi sembrerà strano ma anche i<br />
prof, quelli sempre seduti davanti<br />
ai <strong>nostri</strong> sguardi sulla cattedra,<br />
hanno praticato o praticano<br />
sport. Siamo rimaste molto<br />
sorprese scoprendo molte cose<br />
che non ci saremmo mai<br />
aspettate.<br />
La prof. Grendene ne ha<br />
praticati molti, tra cui ginnastica<br />
artistica, pallavolo e nuoto.<br />
Quello a cui è rimasta più<br />
affezionata è l'atletica, ma è anche<br />
un'appassionata di Formula 1 dal<br />
divano di casa.<br />
La prof. Castellani si dedica a<br />
molti sport: a sci, tennis, vela,<br />
nuoto e, forse non un vero sport,<br />
anche al tango argentino. Dai 18<br />
ai 24 anni ha praticato pure il<br />
rock'n'roll acrobatico.<br />
La prof. Cipriano non pratica<br />
sport, ma, se dovesse scegliere,<br />
sicuramente deciderebbe per la<br />
pallavolo perché dice di essere<br />
capace solo in questa attività.<br />
La prof. Cavaliere ora non fa<br />
sport perché purtroppo si è fatta<br />
male a una spalla, ma comunque<br />
cammina molto. Dice che quando<br />
guarirà riprenderà a praticare tutti<br />
gli sport che le piacciono, come<br />
ad esempio nuoto.<br />
La prof. Rigon pratica sci, nuoto<br />
e anche lei cammina molto, tra<br />
mari, colli e, soprattutto, monti.<br />
Riuscirebbe ad affrontare una<br />
partita di tennis e le piace molto<br />
guardare l'hockey su ghiaccio,<br />
quando le capita, una volta<br />
all'anno. Durante la reclusione da<br />
Coronavirus, ha ritirato fuori il<br />
tavolo da pingpong.<br />
La prof. Salvatore non pratica<br />
uno sport, ma, se dovesse,<br />
sceglierebbe il nuoto.<br />
La prof. Lievore è una<br />
sportivissima: è molto brava nello<br />
sci da discesa e da fondo, va<br />
molto in bici, fa camminate in<br />
montagna e da ragazzina ha<br />
praticato la pallavolo.<br />
Il prof. Trombetta cammina<br />
molto spesso in montagna e da<br />
ragazzo ha giocato molto a<br />
pallavolo.<br />
La prof. Caliari pratica yoga e le<br />
piace camminare. Ha fatto pure<br />
danza jason e ginnastica.<br />
La prof. Campagnolo non è<br />
un'amante dello sport, anche se<br />
da piccola ha fatto danza classica.<br />
La prof. Biasiolo si dedica ad<br />
una particolare danza, la zumba,<br />
e da giovane ha praticato nuoto,<br />
che le piace molto tuttora.<br />
La prof. Sperotti pratica sci,<br />
nuoto e ama fare passeggiate in<br />
montagna.<br />
Giada Panarotto<br />
Angela Bruscato<br />
Foscolo<br />
24
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Pensieri in quarantena<br />
pagina25<br />
Ci crediamo invincibili, i padroni<br />
della Terra, e invece, è bastato un<br />
virus a farci crollare…<br />
Sofia Prearo<br />
Ci stiamo rendendo conto di<br />
quanto veramente contino i<br />
legami e i rapporti con le altre<br />
persone; di quanto quei piccoli<br />
gesti, che prima davamo per<br />
scontati, siano importanti.<br />
Un abbraccio varrà molto di più<br />
di quanto valeva prima, un'uscita<br />
sarà molto più bella, una serata<br />
c o n g l i a m i c i m o l t o p i ù<br />
divertente. Vedremo tutto con<br />
occhi diversi perché, nella nostra<br />
memoria, rimarrà per sempre il<br />
ricordo di questi mesi trascorsi<br />
chiusi in casa con la voglia di<br />
uscire. E ci sentiremo anche più<br />
forti perché quella voglia di uscire<br />
saremo riusciti a contenerla, e<br />
saremo più felici per la forza<br />
riscontrata.<br />
Sofia Prearo<br />
In questo periodo ho pensato<br />
spesso all'importanza che diamo<br />
alle cose superflue a discapito di<br />
quelle essenziali. Siamo alla<br />
continua ricerca del vestito più<br />
bello, dell’ultimo modello di<br />
smartphone o dell’automobile più<br />
bella, solo per apparire; sempre a<br />
lamentarci, senza in realtà fare<br />
nulla per migliorare le nostre vite.<br />
Bisogna concentrare tutte le<br />
nostre energie, d’ora in avanti,<br />
solo e unicamente sulla vita, la<br />
nostra e quella delle persone che<br />
ci circondano, e fare tutto il<br />
necessario per proteggerla.<br />
Aurora Angeli<br />
Della “normalità” mi manca<br />
tutto. Mi manca svegliarmi la<br />
mattina e lamentarmi di quanto<br />
presto aprono le scuole, mi<br />
manca arrivare a <strong>scuola</strong> e ridere<br />
con gli amici, mi mancano anche<br />
un po’ le lezioni, quelle normali,<br />
quando, per parlare con un<br />
compagno, bastava girarsi e, per<br />
chiedere qualcosa alla prof,<br />
bastava alzare la mano. Mi<br />
mancano anche i pomeriggi<br />
passati a <strong>scuola</strong> e quelli passati a<br />
ridere per niente.<br />
Sofia Prearo<br />
Sono preoccupata di non poter<br />
ballare e di non poter fare gli<br />
esami. Non ho mai voluto così<br />
tanto andare a <strong>scuola</strong> e mi rendo<br />
conto, ora più di altre volte, che<br />
sono fortunata a poter svolgere<br />
lezioni a distanza, perché ci sono<br />
bambini che non possono andare<br />
a s c u o l a n e a n c h e s e n z a<br />
emergenza. Per questo sono grata<br />
a tutti i docenti che si impegnano<br />
nell'insegnare nonostante la<br />
distanza, e che tengono alla<br />
nostra istruzione più di chiunque<br />
altro.<br />
Susanna Menarin<br />
Questo “sconvolgimento” ci sta<br />
aiutando a ritrovare il tempo da<br />
dedicare a noi stessi: guardare un<br />
film, leggere un libro, fare un<br />
dolce, o semplicemente<br />
riflettere…tutte quelle cose che<br />
prima, molti di noi, non avevano<br />
il tempo di fare a causa di una<br />
vita estremamente “frenetica”.<br />
Sofia Bassan<br />
Questo periodo può servire a<br />
tutti per riflettere e cambiare<br />
modo di pensare, mettere da<br />
parte l’egoismo, l’arroganza ed<br />
essere persone migliori…<br />
Sofia Bassan<br />
Le strade, i centri città, le<br />
piazze… sono diventati luoghi<br />
irriconoscibili perché così non li<br />
ave va m o m a i v i s t i … u n a<br />
trasformazione radicale da far<br />
dubitare persino di aver mai<br />
conosciuto quei luoghi per come<br />
appaiono oggi.<br />
Marco Zolla<br />
Ogni tanto scendo in giardino per<br />
una boccata d’aria e accarezzo i<br />
miei gatti ma poi ritorno in casa<br />
perché mi sento più al sicuro….<br />
Jacopo Rossi<br />
Siamo in un momento in cui la<br />
p a u r a s t a p r e n d e n d o i l<br />
sopravvento ma dove la famiglia<br />
crea protezione per tutti gli<br />
uomini.<br />
Bruno Salvetti<br />
Mi manca tanto la <strong>scuola</strong>, mi<br />
mancano gli amici ma soprattutto<br />
mi manca l’aria fresca che fa<br />
volare i capelli.<br />
Giulia Durastante<br />
…godiamoci ogni singolo istante,<br />
non sprechiamone nemmeno uno<br />
perché la vita è imprevedibile,<br />
potrebbe succedere di tutto, e<br />
ora, lo terremo ben in mente…<br />
Silvia Meggiolaro<br />
Vorrei poter dire non più: “ce la<br />
faremo”, ma “ce l’abbiamo fatta!”<br />
Francesco Meneghini<br />
3^ C<br />
Foscolo<br />
25
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Una Foscoliana in Texas<br />
pagina26<br />
On 20th December 2019 we had<br />
a new experience: we met a<br />
former student of school Ugo<br />
Foscolo. Her name is Federica<br />
Rumor and she is twenty years<br />
old.<br />
She spoke about her year abroad<br />
in Texas when she was in the<br />
fourth year of liceo Lioy. She<br />
enjoyed travelling. In fact, she<br />
visited New York, Nevada, Las<br />
Vegas, Arizona but her favourite<br />
was Colorado.<br />
Where did you stay in Texas?<br />
I stayed in Dripping Springs. It’s<br />
really small and it looks like a<br />
typical Western film city. There<br />
was almost nothing, just a few<br />
shops, it had only an important<br />
high school.<br />
Where did you stay?<br />
I stayed with two families. I had<br />
to change my first host family<br />
because they lived in a trailer. I<br />
had to look after all their animals,<br />
as they were never at home, and I<br />
didn't get on well with them: they<br />
weren’t very welcoming. My<br />
second one was definitely better.<br />
It was composed by mother,<br />
A voi non sembrerebbe strano<br />
avere la prof di matematica che vi<br />
fa una lezione di geografia?<br />
A noi è successo e ne siamo<br />
molto felici.<br />
La nostra prof. Nicchio, appunto,<br />
di matematica e scienze, ci ha<br />
illustrato l'Albania, il paese dove<br />
lei ha insegnato anni fa.<br />
Tutta la classe è stata attentissima<br />
e ha preso appunti senza staccare<br />
father, two host brothers and one<br />
host sister: she’s a cheerleader! We<br />
had dinner every day at five<br />
o’clock. They were really cool.<br />
Next year they’re coming to visit<br />
me.<br />
Did you have to help them with the<br />
housework?<br />
Yes, I had to do some housework<br />
like the rest of the family.<br />
What did you eat in Texas?<br />
I ate a lot of fried and unhealthy<br />
food, like corn dogs, hamburgers<br />
and popcorn.<br />
What do you think about the school?<br />
It was huge. There was a class for<br />
each teacher and you could<br />
choose which ones to attend.<br />
Did you go to school on Saturdays?<br />
No, I didn’t. When I told my<br />
friends in the USA that in Italy we<br />
sometimes go to school on<br />
Saturdays, they thought I was<br />
crazy.<br />
How were the teachers?<br />
They were really friendly. The<br />
maths teacher was very young,<br />
twenty-four years old, and<br />
ever ybody loved her. The<br />
difference between Italian and<br />
Albania, una lezione speciale<br />
mai la penna dal quaderno, cosa<br />
che non succede quasi mai per lo<br />
meno quando è un compagno ad<br />
esporre l’approfondimento di uno<br />
stato.<br />
Forse il fatto che fossero presenti<br />
ben tre prof (era con noi anche la<br />
prof. Dell'Anna, oltre alla nostra<br />
prof. Rigon) ci ha messo un po' di<br />
soggezione, ma non è stato solo<br />
questo: sentire il resoconto di una<br />
American teachers is that<br />
American teachers are close to<br />
their students. . For example, at<br />
lunch they came to us and we<br />
spoke with them about our<br />
girlfriends/boyfriends...<br />
Which subjects did you do at school?<br />
Maths, History, Science, English,<br />
Physics, Chemistry, Ecology,<br />
Biology.<br />
Which sport did you do?<br />
I did lacrosse and when the<br />
weather was good I swam.<br />
Did you miss your family?<br />
Not too much because I got in<br />
contact with them by social<br />
media, and I had a second family<br />
in Texas.<br />
Where do you live now?<br />
Now I’m living in Scotland to<br />
attend university, but in the future<br />
I’d like to go back to the USA.<br />
From Federica’s experience we<br />
understood the beauty of meeting<br />
new people and different cultures:<br />
she inspired us to do the same.<br />
Classi terze A e B<br />
Foscolo<br />
persona che è vissuta e ha capito<br />
molto di quei luoghi, che ne<br />
conosce la storia e racconta con<br />
entusiasmo ha fatto la differenza<br />
rispetto a leggere il libro o a fare<br />
una ricerca in internet.<br />
Beatrice Leoni<br />
Kristel Rappo<br />
Foscolo<br />
Gli USA si differenziano molto<br />
dall'Italia:<br />
1. Gli americani costruiscono case<br />
prefabbricate, mentre qui in Italia<br />
le case sono costruite in mattoni e<br />
durano anche centinaia di anni.<br />
2. Anche le festività sono diverse,<br />
ad esempio negli Stati Uniti si<br />
USA vs Italia<br />
festeggia il Thanksgiving (il terzo<br />
giovedì di novembre) ovvero il<br />
giorno del Ringraziamento, il<br />
Black Friday, e il Martin Luther King<br />
jr. Day (a gennaio), il giorno in cui<br />
si ricordano i diritti dei neri.<br />
3. Anche la colazione è diversa.<br />
Gli americani mangiano uova con<br />
bacon, con succo di arancia o<br />
succo di mela; gli italiani caffè o<br />
cappuccino, brioche o fiocchi con<br />
il latte.<br />
Carlos Calderon Caballero<br />
Giacomo Da Soghe<br />
Foscolo<br />
26
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina27<br />
Un paio d’ali<br />
La nostra insegnante di Italiano ci ha fatto guardare un video in<br />
cui la scrittrice Olivia Corio legge l’inizio di un suo racconto “Un<br />
volo al giorno” e poi noi dovevamo continuarlo, immaginando di<br />
svegliarci e di avere un paio di ali. Cosa fare? Dove andare con<br />
queste ali in questi giorni di quarantena? Ma attenzione: le ali<br />
così come sono apparse si dilegueranno senza preavviso.<br />
- Un paio di ali? Caspita sono<br />
una cosa da film fantasy! -<br />
penso nella mia testa. - E poi<br />
chi ha mai visto una dodicenne<br />
con un paio di ali corvine e un<br />
pigiama giallo con i fiocchetti?<br />
Stona!<br />
- Così prendo un vestitino bianco<br />
e nero leggero, perché oggi fa<br />
caldo, mi lego i capelli, perché<br />
come sempre sono indomabili.<br />
- Ma cosa faccio? E dove vado?<br />
Un’idea si fa largo nel mio<br />
cervello. Un paio d’ali non ti<br />
capitano tutti i giorni. Mando un<br />
messaggio a Vittoria, la mia<br />
migliore amica, mi fido di lei le<br />
dico tutto<br />
- Ohi Viky oggi hai da fare?<br />
- No, perché?<br />
- Ti passo a prendere tra 10<br />
minuti. Vestiti leggera!<br />
- Ok :)<br />
Ora devo solo capire come fare a<br />
volare. Non è facile, ma se mi<br />
impegno ce la faccio. Dopo due<br />
cadute sull’erba ci riesco.<br />
Conosco a memoria la strada per<br />
andare da Vittoria e poi volando<br />
riesco ad accorciare. Arrivo da lei<br />
in 4 minuti, un bolide insomma.<br />
La spio dalla finestra, sta<br />
ascoltando la musica con le<br />
cuffiette; busso e lei mi guarda<br />
incredula, o meglio guarda le mie<br />
ali incredula.<br />
- No dai, è uno scherzo?- mi<br />
chiede scioccata.<br />
- Anch’io all’inizio lo credevorispondo.<br />
Mi guarda ancora per un po’ a<br />
bocca aperta. - Senti, io avrei<br />
un'idea sul posto dove andare<br />
(Rullo di tamburi!) Perché non<br />
farci un giro a Londra?<br />
Mi guarda ancora più scioccata.<br />
Ma cambia subito espressione. -<br />
Ci sto!<br />
- Allora si parte!<br />
Arriviamo a Londra verso le 10.<br />
- Che ne dici se facciamo<br />
colazione da Starbucks? le chiedo<br />
affamata.<br />
- Perfetto!<br />
Entriamo nel locale e ci sediamo<br />
a un tavolo, nel frattempo arriva<br />
un ragazzo gentilissimo a<br />
prendere le ordinazioni - Ciao<br />
siete pronte per ordinare?- ci<br />
chiede ovviamente in inglese. Io<br />
prendo un cappuccino e dei<br />
pancakes con i frutti di bosco e<br />
Vittoria una spremuta, uova e<br />
bacon. Dopo la colazione<br />
abbondante, ci viene voglia di fare<br />
un giro della città, ci sono così<br />
tanti posti da visitare!<br />
A p r a n z o p r e n d i a m o u n<br />
hamburger e decidiamo la<br />
prossima meta.<br />
- Che ne dici se andiamo a visitare<br />
la stazione di King’s Cross al<br />
binario 9 ¾? - mi chiede Vittoria.<br />
Io, fan di Harry Potter, rispondo<br />
subito di sì, e propongo altri<br />
luoghi riferiti al film da visitare:<br />
Diagon Alley al Leadenhall<br />
Market, questo posto mi fa volare<br />
con la fantasia come in quei sogni<br />
i n c u i d ove vo a n d a r e a d<br />
Hogwarts ad acquistare il<br />
materiale scolastico.<br />
Vediamo il Ghirigoro dove poter<br />
comprare i testi scolastici, il<br />
Paiolo magico dove ristorarsi, il<br />
negozio di calderoni da strega e il<br />
negozio di Madama Making dove<br />
ci sono le divise da quidditch,<br />
l’Emporio del Gufo dove ci sono<br />
dei veri gufi ma ovviamente non<br />
sono in vendita, Gringotts, Bank<br />
banca dei maghi e Georgian<br />
House Hotel dove sono state<br />
ricreate le camere da letto tipiche<br />
della <strong>scuola</strong> con i letti a<br />
baldacchino e lo stemma delle<br />
case.<br />
Dopo questo magnifico tour<br />
sono quasi le 17, l’ora del tè, così<br />
andiamo in un hotel storico di<br />
Londra: il Savoy.<br />
Dopo la merenda, prendiamo a<br />
girare alla cieca per la città<br />
moderna, facendo shopping e<br />
perdiamo la cognizione del<br />
tempo.<br />
- Caspita sono già le 18:30! Dai<br />
voliamo via….-<br />
Arriviamo a casa verso le 20.<br />
Prima che me ne vada Vittoria mi<br />
dice: - È stata una giornata<br />
fantastica!<br />
- Anche per me…. ti mando le<br />
foto.<br />
- Sì grazie ti voglio bene.<br />
- Anch’io!<br />
Ci abbracciamo e prendo il volo<br />
per casa.<br />
Il tramonto è meraviglioso, mi<br />
sento come nel film Maleficent!<br />
Che giornata fantastica!<br />
Susanna Portinari<br />
continua…<br />
27
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina28<br />
…continua<br />
Eccole qua, queste grandi ali che<br />
mi sfiorano la schiena, che<br />
iniziano a sbattere da una parte<br />
all’altra sempre più veloci, in<br />
questo momento mi sento come<br />
si sentono gli uccelli, che hanno le<br />
proprie ali personali con le quali<br />
possono volare via in quel cielo<br />
immenso da un momento<br />
all’altro, quando vogliono, dove<br />
vogliono.<br />
Anch’io vorrei essere come loro,<br />
in questo momento di prigione<br />
collettiva, ma quindi cosa potrei<br />
fare con queste ali? Forse andare<br />
allo zoo, dove potrei salutare i<br />
miei amici animali, oppure volare<br />
fino a Torino e guardare tutti<br />
dall’alto dalla punta della Mole<br />
Antonelliana, no, forse è troppo<br />
lungo il tragitto, e in più non so<br />
quanto possono reggere queste<br />
ali. Ah, forse ho capito! Potrei<br />
andare al lago! Non è né troppo<br />
lontano né troppo vicino, il luogo<br />
perfetto per fare un po’ di pratica<br />
con questo nuovo<br />
equipaggiamento.<br />
Ho la fortuna di abitare nei Colli<br />
Berici, quindi, perché non<br />
sor volare questi paesag gi<br />
magnifici e poi fare due tre<br />
giravolte sopra quel bellissimo<br />
lago? Eccomi arrivato sopra il<br />
Lago di Fimon, adesso sono<br />
sopra le sue acque un po’ stanco,<br />
non pensavo fosse così faticoso,<br />
però molto soddisfatto e<br />
contento, è stato troppo bello<br />
sorvolare tutti i Colli Berici.<br />
Oh no! E’ ora di pranzo e devo<br />
andare subito sennò mia mamma<br />
si arrabbia!<br />
Vabbè, che peccato non poter<br />
fare altre giravolte, ma tutto<br />
questo è stato bellissimo, vorrei<br />
poterlo rifare ogni giorno questo<br />
giro ma ora devo proprio andare,<br />
a n c h e p e r c h é q u e s t e a l i<br />
potrebbero sparire da un<br />
momento all’altro così come mi<br />
sono apparse.<br />
Leonardo Tieppo<br />
Se svegliandomi dovessi trovarmi<br />
un paio di ali, sicuramente<br />
comincerei ad avere un po’ di<br />
paura perché io vado bene senza<br />
ali. Però, a pensarci bene, forse<br />
potrei fare tante cose che non<br />
posso fare ora, come uscire di<br />
casa. Finalmente potrei tornare a<br />
respirare la mia libertà, senza che<br />
nessun posto di blocco mi fermi e<br />
mi chieda l’autocertificazione.<br />
Andrei in giro di qua e di là per<br />
tutto il quartiere, ritornerei a<br />
gustare tutti gli spazi e tutte le<br />
cose che fino a poco tempo fa<br />
guardavo con superficialità e tanta<br />
fretta, andrei a guardare la città<br />
dal punto più alto spingendomi<br />
fino a dove senza ali non si può<br />
arrivare.<br />
Poi mi farei un giro fino alle<br />
finestre delle case dei miei<br />
insegnanti, dei miei compagni e li<br />
saluterei tutti. Poi, con un colpo<br />
d’ali, andrei fino a casa dei miei<br />
nonni in Serbia. Se all’improvviso<br />
dovessero andare via le ali e mi<br />
dovessi trovare a piedi nudi,<br />
andrei a casa dei nonni e chiederei<br />
loro aiuto per ritornare a Vicenza<br />
dai miei genitori.<br />
Luka Radosevic<br />
Scamozzi,<br />
L’inquinamento, un tema<br />
così attuale del quale si<br />
sente tanto parlare;<br />
sappiamo di viverci dentro,<br />
sappiamo ormai a memoria<br />
tutti quei bei propositi per<br />
salvare l’ambiente, ma<br />
salvarlo da cosa? Perché?<br />
Cosa sta realmente<br />
accadendo e a che cosa<br />
stiamo andando in contro?<br />
La verità è che tutti siamo<br />
bravi a parlare, a mettere in<br />
pratica un po' meno, ma io<br />
penso che anche se tutti ne<br />
parlano spaventati, in realtà, molti<br />
sanno solo a grandi linee per cosa<br />
essere spaventati e seguono la<br />
massa senza porsi domande,<br />
informarsi o essere incuriositi.<br />
Giulia e l’inquinamento<br />
Appunto perché è un argomento<br />
così discusso, il 6 dicembre 2019<br />
nella nostra <strong>scuola</strong> è stato<br />
organizzato un incontro con una<br />
scienziata, Giulia del gruppo<br />
“Pleiadi”, che ci ha spiegato,<br />
anche mediante esperimenti<br />
utili e con esempi pratici per<br />
aumentare il nostro interesse,<br />
cos’è questo fenomeno, in<br />
modo da farci acquisire la<br />
consapevolezza di come stiamo<br />
compromettendo, in modo<br />
devastante, l’ambiente che ci<br />
circonda.<br />
Personalmente l’ho trovato<br />
davvero interessante ed<br />
istruttivo, appunto perché ci ha<br />
fatto chiarezza su un tema così<br />
i m p o r t a n t e , d e l q u a l e<br />
ultimamente si sente parlare<br />
sempre più.<br />
Noemi Perazzolo<br />
Scamozzi<br />
28
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina29<br />
Per viaggiare leggeri:<br />
1. bisogna sapere quanto dura il<br />
viaggio, che tempo farà e quante<br />
persone vengono con te;<br />
2. si può portare un bagaglio della<br />
misura adeguata e non uno<br />
troppo grande;<br />
3. ci si porta solo l'occorrente.<br />
Ad esempio, Carlos, per il viaggio<br />
d’istruzione a Lucca, Pistoia e a<br />
Ci sono soprannomi che non<br />
vanno bene perché sono offensivi<br />
e altri che piacciono perché sono<br />
divertenti. Sono storpiature di<br />
n o m i e c o g n o m i : a l c u n i<br />
assomigliano o fanno rima con il<br />
cognome, per esempio Panecotto<br />
fa rima con Panarotto; mentre<br />
Salamandra ricorda Salmaso; altri<br />
Questo lavoro fatto con le seconde della<br />
rielaborazione della Gioconda riprende<br />
il tema d'istituto di quest’anno, sentire<br />
sperimentare e scoprire" con Leonardo<br />
come massima espressione del sentire,<br />
Viaggiare leggeri<br />
Vinci, durato due giorni, ha<br />
portato uno zainetto piccolo con<br />
dentro un cambio, un pigiama,<br />
oltre naturalmente a quello che<br />
indossava; mentre tutti i suoi<br />
compagni avevano un bagaglio<br />
eccessivamente grande. La sera<br />
del primo giorno, proprio nel<br />
momento dell’arrivo in hotel è<br />
sceso un diluvio universale e,<br />
Soprannomi<br />
nomi fanno venire in mente delle<br />
pubblicità, come Daniele, del più<br />
famoso... prosciutto... San.<br />
Altri soprannomi sono GGG,<br />
Grande Giurelli Gentile, per il<br />
nostro amico particolarmente<br />
alto; oppure il diminutivo Dona e<br />
l'alterato Fabionski.<br />
Rielabora un’opera<br />
dello sperimentare e dello scoprire. Il<br />
dipartimento di arte ha quindi pensato<br />
di rielaborare qualche lavoro di<br />
Leonardo e la scelta è ricaduta sulla<br />
Gioconda.<br />
finché tutti erano alle prese con il<br />
recupero del loro trolley sotto il<br />
tremendo acquazzone, Carlos se<br />
ne stava già bello seduto al riparo<br />
sul divano nella hall, grazie al suo<br />
micro, ma super essenziale<br />
zainetto.<br />
Carlos Calderòn<br />
Giacomo Da Soghe<br />
Foscolo<br />
Altri che invece non vanno bene<br />
perché poco graditi: Kiono<br />
Brombe, Patata, Zac Zacca, Adil.<br />
Per non parlare di quelli che ci<br />
danno alcuni prof, che spesso<br />
piacciono e restano per sempre.<br />
Ettore Donadel<br />
Daniele Bortolotto<br />
Foscolo<br />
Queste le spiegazioni dei ragazzi<br />
relative alle tre rielaborazioni in chiave<br />
Gioconda Covid.<br />
Tiziana Dell’Aquila<br />
Scamozzi<br />
Cercando ispirazione per il lavoro che mi era<br />
stato assegnato, ho ripensato a momenti<br />
passati della mia giornata. Con la mia famiglia<br />
abbiamo a lungo parlato di Covid, di questo<br />
momento difficile che stiamo passando.<br />
Allora mi è venuta in mente l’idea della<br />
Gioconda con la mascherina. La tecnica che<br />
ho utilizzato è quella dello sfumare i colori a<br />
matita.<br />
Francesco Docimo<br />
Scamozzi<br />
continua…<br />
29
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina30<br />
continua…<br />
Questo disegno l’ho realizzato all’inizio di questa<br />
epidemia, nella seconda settimana di stop della <strong>scuola</strong>.<br />
Eravamo all’inizio e le notizie parlavano molto di questo.<br />
Stavo pensando a come svolgere il compito quando mi è<br />
venuta in mente questa idea. Come prima cosa ho fatto i<br />
dettagli del volto, iniziando dalla mascherina, per poi<br />
fare occhi e naso. Dopo mi sono dedicato ai vestiti della<br />
Gioconda e all’ambientazione. Davanti alla Gioconda ho<br />
posto una transenna e nello sfondo l’Ospedale San<br />
Bortolo di Vicenza. La tecnica utilizzata è mista: matite e<br />
pennarelli. Lo sfondo è spugnato con la tempera di<br />
colore nero e i colori prevalenti sono scuri per<br />
evidenziare la gravità della situazione.<br />
Mattia Buson<br />
Scamozzi<br />
Ho ricopiato la sagoma e il volto della Gioconda, poi ho<br />
fatto il disegno con la matita<br />
per rielaborarla ai giorni <strong>nostri</strong> del Corona-Virus.<br />
Quindi ho aggiunto: la mascherina, gli occhiali, il<br />
telefonino, un berrettino, un abbigliamento attuale con<br />
maglione, jeans e cintura; inoltre l’animale stampato fa<br />
riferimento a una serie animata fantasy.<br />
Lo sfondo rappresenta una città moderna di sera<br />
illuminata da un faro che proietta il simbolo di Batman<br />
(covid = pipistrello).<br />
Poi ho ripassato tutto con il tratto-pen nero e ho<br />
colorato utilizzando: i colori a cera per gli edifici e i<br />
jeans; le matite colorate per i capelli, la cintura, le<br />
finestre e le luci gialle; con le matite acquarellabili ho<br />
colorato il maglione e l’animaletto stampato. Mentre per<br />
il volto, le mani, lo sfondo verde del prato e il cielo rosso<br />
di sera ho usato gli acquerelli, invece per il berrettino e la<br />
fibbia della cintura, un pennarello argentato.<br />
Alex Munaro<br />
Scamozzi<br />
30
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Il Caviardage è una tecnica di<br />
scrittura creativa che utilizza le parole<br />
poetiche nascoste all'interno di pagine<br />
già scritte. Si cercano con lo sguardo le<br />
parole che più piacciono ed ispirano e si<br />
cancellano tutte le altre con un segno di<br />
pennarello (concreto o virtuale) Le<br />
parole scelte vengono così messe in<br />
Caviardage<br />
evidenza e danno vita ad un nuovo testo<br />
poetico. Poche parole per dire, a volte,<br />
molto di noi. Si decora poi lasciandosi<br />
guidare dalle parole scelte e dal proprio<br />
gusto e divertimento. Può essere anche<br />
un'attività molto rilassante. Per<br />
saperne di più sulla tecnica del<br />
Caviardage, cliccate qui<br />
In occasione della Giornata<br />
internazionale del libro (23 aprile<br />
2020) abbiamo proposto ai ragazzi di<br />
lavorare su alcuni racconti, diversi in<br />
base all’età<br />
Le insegnanti di lettere<br />
Scamozzi<br />
pagina31<br />
Anna Fabris<br />
Filippo Zen<br />
31
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
In un giorno di quarantena la prof.ssa<br />
Arianna mi ha inviato una breve<br />
favola di animali per i miei bambini,<br />
per spiegare loro il nostro obbligo di<br />
stare a casa. Ho pensato che sarebbe<br />
stato bellissimo illustrarla, e mi sono<br />
ripromessa che prima o poi lo farò1.<br />
Da lì è nata l’idea di proporre ai<br />
ragazzi della 2^B di rappresentare la<br />
loro quarantena attraverso una<br />
Graphic novel (romanzo a fumetti).<br />
In nove vignette, i ragazzi avrebbero<br />
dovuto illustrare la situazione che<br />
stavano vivendo: le loro attività<br />
quotidiane o quelle che vorrebbero fare;<br />
i loro pensieri, le loro emozioni, le loro<br />
paure riguardo questo particolare<br />
periodo di quarantena a causa<br />
Graphic novel<br />
dell'epidemia da Covid-19. Sarebbe<br />
potuta essere anche una storia di<br />
fantasia, con personaggi fantastici e<br />
animali antropomorfi, l’importante era<br />
che il messaggio finale fosse inerente<br />
all'argomento.<br />
I ragazzi hanno quindi accolto la<br />
proposta con impegno e fantasia: ne<br />
sono venute fuori delle spettacolari<br />
tavole, alcune ironiche, altre pungenti o<br />
toccanti… Con i loro racconti a fumetti<br />
hanno saputo tirar fuori i loro<br />
sentimenti facendoci emozionare.<br />
(non potendo inserire nel giornalino<br />
tutti le Graphic Novel dei ragazzi, vi<br />
invitiamo a visualizzarle qui)<br />
Angela Albera<br />
Scamozzi<br />
La favola di cui si parla<br />
nell’articolo è quella del Colibrì,<br />
raccontata da Simone Cristicchi.<br />
Se la volete ascoltare potete<br />
trovarla a questo indirizzo:<br />
https://www.youtube.com/<br />
watch?v=mgQFCTtNmPQ<br />
pagina32<br />
Maria Bertuzzo<br />
continua…<br />
32
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina33<br />
continua…<br />
Filippo Remonato<br />
Dove i prof vorrebbero vivere<br />
Abbiamo chiesto a tre insegnanti:<br />
Dove vorrebbe vivere?<br />
Prof. Cipriano: A Roma.<br />
Prof. Rigon: In montagna, ad<br />
Asiago.<br />
Prof. Lievore: Comunque a<br />
Vicenza.<br />
Prof Campagnolo: Alle Maldive<br />
Perché?<br />
Prof. Cipriano: Perché è la città<br />
dove ho la maggior parte degli<br />
amici e penso sia la più bella del<br />
mondo.<br />
Prof. Rigon: Perché i tempi sono<br />
legati a quelli della natura; per il<br />
profumo del fieno d'estate e<br />
quello della neve d'inverno. Per i<br />
silenzi e la semplicità della vita.<br />
Prof. Lievore: Perché mi trovo<br />
bene e perché è vicina alla<br />
montagna.<br />
Prof. Campagnolo: Perché c'è il<br />
mare e fa caldo.<br />
Cosa avrebbe voluto fare lì?<br />
Prof. Cipriano: insegnare.<br />
Prof. Rigon: vivere, lavorare,<br />
camminare, andare al cinema,<br />
leggere: insomma, tutto quello<br />
che faccio a Vicenza.<br />
Prof. Lievore: lavorare in una<br />
biblioteca.<br />
Prof. Campagnolo: rilassarmi<br />
sempre.<br />
Con chi avrebbe vissuto lì?<br />
Prof. Cipriano e Campagnolo:<br />
con il mio compagno.<br />
Prof. Lievore e Rigon: con la mia<br />
famiglia. La prof. Rigon aggiunge<br />
e con i suoi animali.<br />
Cosa le mancherebbe di Vicenza?<br />
Prof Cipriano: gli amici e la<br />
bellezza.<br />
Prof Rigon: mi mancherebbero<br />
gli amici, ma siccome la distanza<br />
da Asiago è minima, farei presto<br />
ad incontrarli comunque.<br />
Prof Lievore e Campagnolo: i<br />
famigliari<br />
Aurora Intermite<br />
Caterina Zanotto<br />
Foscolo<br />
33
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
Quante frottole avete raccontato<br />
ai vostri genitori per non fare i<br />
compiti? Per esempio:<br />
“Sì, li ho fatti a <strong>scuola</strong> in un’ora di<br />
supplenza”.<br />
“ L i h o f a t t i n e l l ' o r a d i<br />
matematica, mentre la prof era in<br />
bagno (quando mai?)”.<br />
“Non ci hanno dato compiti”.<br />
“La prof ha spostato la verifica a<br />
mercoledì”.<br />
Compiti<br />
“Domani abbiamo verifica e non<br />
ci ha dato compiti”.<br />
“ L i h o f a t t i i e r i , d o p o<br />
l’allenamento”.<br />
“Li ho fatti in pulmino”.<br />
“Li ho fatti mentre aspettavo un<br />
mio amico per uscire”.<br />
“Li ho fatti a casa di un mio<br />
amico, perché il wifi era lento a<br />
caricarsi e non avevamo niente da<br />
fare”.<br />
“Ma come, non ti fidi di me?”<br />
“Perché me lo chiedi?”<br />
“Li ho fatti durante del ore di<br />
Larsa”.<br />
“Li ho fatti quando eri al lavoro”.<br />
“Li ho fatti nel week-end,<br />
prendendomi avanti”.<br />
“Li ho fatti ieri”.<br />
“Li faccio dopo”.<br />
“Li ho fatti prima”.<br />
Aurora Intermite<br />
Caterina Zanotto<br />
Foscolo<br />
pagina34<br />
Regali di compleanno dei primini<br />
Abbiamo chiesto ai primini il loro<br />
parere sui regali di compleanno.<br />
Per il compleanno che regali chiedete di<br />
solito?<br />
1A: soldi, giochi per la playstation<br />
e abbigliamento di marca;<br />
1B: abbigliamento di marca e<br />
soldi;<br />
1C: giochi per la playstation e<br />
soldi.<br />
Chiedete voi i regali o preferite la<br />
sorpresa?<br />
1 A / 1 B / 1 C : l i c h i e d i a m o<br />
espressamente.<br />
Puntate sul tradizionale o sulle novità?<br />
1A/1B/1C: innovativo. Il<br />
tradizionale non lo chiede<br />
praticamente nessuno.<br />
Fate la festa di compleanno insieme agli<br />
amici?<br />
A volte ci chiediamo a che cosa<br />
servono alcune materie, ma se<br />
pensiamo alla vita comune le<br />
risposte arrivano in un lampo.<br />
Se vai a comprare qualsiasi<br />
oggetto o cibo, devi saper fare i<br />
calcoli (matematica), sennò ti...<br />
fregano.<br />
Se non vuoi fare brutte figure<br />
incontrando le persone, ti<br />
conviene saper parlare e scrivere<br />
correttamente (italiano).<br />
Se vuoi fare un viaggio, devi<br />
sapere che clima troverai<br />
1A/1B/1C: sì, come pigiama<br />
party e feste normali con la torta.<br />
Fate la festa con i parenti o con gli<br />
amici, o tutti e due?<br />
1A/1B/1C: tutte e due, più<br />
volentieri con gli amici.<br />
È più importante il regalo che ricevete o<br />
il pensiero dell'amico/parente che viene<br />
alla vostra festa?<br />
1A/1B: il regalo;<br />
1C: il pensiero perché è più<br />
importante che qualcuno venga<br />
alla nostra festa.<br />
Fate la festa con tutti i compagni (anche<br />
di altre sezioni) o solo con gli amici più<br />
stretti?<br />
1A: con gli amici più stretti;<br />
1B: con i migliori amici;<br />
1C: con i compagni e i migliori<br />
amici.<br />
L’utilità delle materie<br />
(geografia). Devi sapere che<br />
stagione è, altrimenti pretendi di<br />
trovare le fragole a gennaio e le<br />
verze in luglio (scienze/<br />
geografia).<br />
Come fai a capire i testi di alcune<br />
canzoni o i videogiochi in inglese,<br />
se non lo conosci?<br />
S e d e s i d e r i s u o n a r e u n o<br />
strumento e non sai leggere la<br />
musica, l'impresa diventa<br />
impossibile o difficilissima.<br />
Se vai in Spagna e vuoi ordinare<br />
la paella, ma non sai lo spagnolo,<br />
Solitamente la fate a casa o in giro?<br />
1A/1B: a casa (pigiama party);<br />
1C: in giro.<br />
Naturalmente molto dipende<br />
anche dalla stagione e dai mesi in<br />
cui cade il proprio compleanno:<br />
peggio nei mesi in piena estate o<br />
durante le vacanze di Natale. Per<br />
non parlare di tutte le candeline<br />
soffiate solo con i parenti più<br />
stretti… nei giorni rinchiusi per il<br />
Coronavirus.<br />
Silvia Meroni<br />
Matilde Tescaro<br />
Foscolo<br />
è vero, puoi sperare che ci sia il<br />
menu in italiano, ma vuoi mettere<br />
parlare con il cameriere e farti<br />
capire...<br />
Se vai a fare una vacanza e vedi<br />
una statua, magari ne potresti<br />
sapere di più se conosci la storia<br />
dell'arte (arte).<br />
Se vuoi essere un giovane snello,<br />
alto e con molto fiato,<br />
naturalmente serve l’educazione<br />
fisica!<br />
Laredazionenonricordailnome<br />
Foscolo<br />
34
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
La <strong>scuola</strong> ha chiuso i battenti con le<br />
vacanze di Carnevale, riaprendoli con<br />
modalità del tutto nuove e facendoci<br />
conoscere non solo quello che è<br />
compreso nei programmi delle diverse<br />
materie, ma un mondo nuovo. Una<br />
<strong>scuola</strong> diversa, da collegati online, con<br />
insegnanti e compagni dentro le loro<br />
case, con lezioni inedite e condensate,<br />
con la possibilità di affidare alla<br />
distanza, la nostra vicinanza.<br />
In questo periodo abbiamo avuto il<br />
tempo di fermarci a pensare e di<br />
guardare dentro e fuori di noi. Questi<br />
sono solo alcuni dei tanti momenti di<br />
riflessione affidati alla carta.<br />
Tutto è iniziato quasi come un<br />
gioco… (Maya Mombelli)<br />
Mi ricordo quella domenica di<br />
inizio marzo, tutti noi ragazzi<br />
con il fiato sospeso e speranzosi,<br />
chi più e chi meno, di sentire<br />
annunciare al tg che saremmo<br />
rimasti a casa ancora per qualche<br />
giorno. Nessuno avrebbe mai<br />
immaginato che quel qualche si<br />
sarebbe trasformato in mesi.<br />
(Milena Iounotchkine)<br />
In questi giorni sto scoprendo il<br />
silenzio: di pomeriggio e alla sera<br />
si sentono i soli rumori del vento<br />
e degli uccelli che cantano e<br />
questo mi fa quasi paura perché<br />
non sono abituata. (Maya<br />
Mombelli)<br />
Noi ci siamo dovuti fermare,<br />
mentre la natura continua…<br />
(Andrea Zanini)<br />
In questo momento si imparano<br />
ad amare le piccole cose, come i<br />
tramonti, le albe, le tonalità dei<br />
colli, mai guardati attentamente.<br />
(Karjn Rappo)<br />
Oggi, guardando dalla finestra,<br />
non adocchiamo più quel cielo<br />
grigio dello smog, ma l’azzurro<br />
del mitico cielo e il verde, il rosso,<br />
il rosa, il giallo delle splendide<br />
piante primaverili, pronte a<br />
sbalordirci con i colori dei loro<br />
fiori. (Karjn Rappo)<br />
L’amata casa, che giorno dopo<br />
giorno sto apprezzando sempre<br />
Un mondo nuovo<br />
più. Dall’ombroso angolo del<br />
giardino perfetto per un buon<br />
libro, alla vecchia stanza dei<br />
giochi che ha fatto riaffiorare i<br />
mille ricordi di quando ero<br />
bambina. (Giulia Rossato)<br />
Sto consolidando il mio amore<br />
per la lettura, che ora mi è molto<br />
utile quando ho bisogno di<br />
catapultarmi in un altro mondo.<br />
Ho iniziato a prestare attenzione<br />
allo stile della scrittura, ad<br />
osservare le scelte delle parole e<br />
la loro collocazione nel testo, per<br />
trarne vantaggio quando devo<br />
prendere in mano la penna.<br />
(Giulia Rossato)<br />
L’arte, il disegno e i colori, oltre al<br />
diario per raccontare tutto questo,<br />
stanno diventando parte<br />
integrante della mia quarantena.<br />
(Giulia Rossato)<br />
Penso che questa quarantena,<br />
nonostante rappresenti un<br />
periodo difficile, ci abbia<br />
insegnato ad apprezzare le piccole<br />
cose che nella normalità diamo per<br />
scontate. (Milena Iounotchkine)<br />
Siamo abituati ad avere troppe<br />
cose e a non apprezzare ciò che<br />
circonda. (Maya Mombelli)<br />
Spero che questa quarantena ci<br />
abbia insegnato a rallentare i<br />
<strong>nostri</strong> ritmi e ad avere cura di<br />
noi stessi. (Maya Mombelli)<br />
In questa terribile quarantena ho<br />
scoperto che, se do una mano ai<br />
miei genitori, dopo avranno più<br />
tempo per stare con me.<br />
(Massimo Palin)<br />
È incredibile come in un giorno<br />
si riescano a fare milioni di cose.<br />
(Karjn Rappo)<br />
Ho avuto anche un compleanno<br />
alternativo. Insieme ai miei<br />
genitori ho mangiato la torta e<br />
mi sono collegato in video<br />
chiamata con cugini, zii e nonni,<br />
che mi hanno fatto gli auguri.<br />
(Andrea Zanini)<br />
Avevamo bisogno di questo<br />
momento, dove tutto sembra<br />
mancare, per capire che senza<br />
tutti i <strong>nostri</strong> vizi il mondo<br />
respira. (Karjn Rappo)<br />
Mi fa molto piacere partecipare<br />
alle video lezioni perché posso sia<br />
vedere che sentire i miei<br />
compagni e i professori. Mi<br />
mancano tanto i miei amici. Mi<br />
manca tutto della normalità.<br />
(Andrea Zanini)<br />
A parer mio, talvolta un sorriso<br />
vale più di un abbraccio: in<br />
questo momento legge l’anima.<br />
Quanto è bello in questo<br />
momento il sorriso di un<br />
compagno o di un professore. Ti<br />
senti rassicurato, protetto e pieno<br />
di entusiasmo, nonostante tutto.<br />
(Karjn Rappo)<br />
Le persone che riabbraccerò più<br />
volentieri saranno i miei nonni,<br />
che ogni giorno mi sostengono.<br />
(Massimo Palin)<br />
Mi manca poter fare brutta figura<br />
davanti agli altri; mi manca fare<br />
battute di scarso livello, ma con la<br />
mia filosofia particolare,<br />
stupendo gli altri. Provo il<br />
bisogno di tornare a <strong>scuola</strong> così<br />
da poter dire cosa ho provato in<br />
questo periodo. (Alessandro<br />
Formaggio<br />
3^B<br />
Foscolo<br />
pagina35<br />
35
<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina36<br />
Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così<br />
pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.<br />
Liliana Segre<br />
36