LRDR_LaScatolaDelTempo
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La Casa
sull ’ albero
A CURA DI ISABELLA LEARDINI
Nei Giardini di Kensington, dove nasce la favola di Peter Pan,
c’è l’unica casa al mondo che le fate abbiano mai costruito.
È una casetta magica, perché la vedono solo quelli che ci
hanno dormito dentro: quando si svegliano e ne escono
possono vederla. Questa casa sull’albero è un po’ come la
casetta di Peter e Wendy: i ragazzi che entrano e chiudono gli occhi, quando
escono vedono anche le cose invisibili.
Immaginate che ogni centimetro, ogni angolo della casa sull’albero, possa essere
scritto da voi. Scommetto che avete sempre desiderato di scrivere sui muri della
vostra stanza! Adesso potete farlo, questa casa ha pareti che ricordano ogni
parola. Tutto quello che scrivete, quando i pennarelli sbiadiscono, diventa la
memoria del legno; così le pareti hanno sempre un po’ di spazio, sono pronte per
essere scritte di nuovo, ma hanno anche dentro le parole degli altri, custodite
come tesori nascosti.
Peter Pan diceva che i bambini prima di nascere erano uccelli, e che per questo
tutti sapevano come volare, ma lo dimenticavano quando non ci credevano più.
I bambini che scrivono usano le penne, e si sa che le penne sono piume. Perciò
i ragazzi che scrivono sui muri della casa sull’albero ci arrivano volando con le
loro penne, e poi come gli uccelli iniziano a cantare. Anche la poesia, come il
canto degli uccelli, è una lingua che abbiamo dimenticato, ma ve la ricorderete
appena inizierete a scriverne una.
ILLUSTRAZIONE DI CHIARA MACCHI
Entrate nella casa sull’albero, chiudete gli occhi, e adesso leggete!
Queste poesie sono state scritte dai ragazzi del Circolo dei Poeti Nascosti dell’IC Centro Storico di Rimini.
Laboratorio di poesia condotto da Isabella Leardini con il metodo “Domare il drago” (Mondadori)