PORTARE A CASA UNA SCULTURA DEL '900 - Investire

Margini maggiori per alcuni gran di sottovalutati
160
120
80
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1990
1991
1992
1993
0
Anche Pomodoro si rivaluta
1994
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1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Trend di mercato 1990-2005 di Arnaldo Pomodoro: +33%.
scandalo dei falsi: 66 tra gessi e terrecotte
fabbricati da un antiquario. Il
processo per portare a galla la verità è
durato 13 anni e ha fatto da zavorra al
mercato di Martini», spiega la gallerista
milanese Claudia Gian Ferrari, tra i
massimi conoscitori dell’opera dello
scultore trevigiano, di cui ha donato 4
eccezionali opere al FAI, nonché figlia
di Ettore, il gallerista che si batté per
far emergere la verità sul caso dei falsi.
Sgombrato dunque il campo da timori
e pregiudizi, resta da auspicare
che la mostra dedicata a Martini in
corso alla Fondazione Stelline e al
Museo della Permanente di Milano fino
al 4 febbraio possa contribuire a
far crescere la conoscenza della sua
geniale espressione plastica.
Oltre a Martini, anche Fausto Melotti
(1901-1986) è stato uno scultore a lungo
sottovalutato, ma da alcuni anni
sta cominciando a ottenere un giusto
riconoscimento. La prima conferma
internazionale per le sue sculture
astratte, ispirate all’armonia della musica,
è arrivata un anno fa quando nell’Italian
Sale di Sotheby’s: Contrappunto
domestico, un’opera degli anni
Settanta, partita da una stima di 40-60
mila sterline, ha fatto fermare il martello
del banditore a 115 mila sterline.
Un record superato quest’anno da La
Feria che è stata battuta per 135 mila
sterline (Sotheby’s Londra). L’indice
GAMI artist di Melotti è cresciuto dal
1990 di 24 punti percentuali, mentre la
sua liquidità media si assesta sul 70%,
nonostante un’offerta annuale doppia
rispetto a 16 anni fa. «Melotti è una
delle figure più liriche del panorama
del ’900», spiega Mariolina Bassetti
direttore del dipartimento di arte moderna
e contemporanea di Christie’s
Italia, «ma è ancora in larga misura
sottovalutato». Per un investimento,
conviene puntare sui Teatrini in terracotta
o sulle sculture filiformi in oro:
sono le più richieste e hanno un alto
indice di liquidità. Nelle aste italiane si
possono acquistare per cifre che variano
tra 15 mila e 60 mila euro.
NON SOLO TAGLI
Sempre restando tra i maestri storici,
persino un best seller come Fontana
riserva sorprese. Se a trainare il suo
mercato sono le tele con i famosi tagli,
a crescere maggiormente sono
tuttavia le quotazioni delle sue opere
tridimensionali: bronzi, terracotte e
ceramiche riscuotono consensi impensabili
fino a pochi anni fa. Ma a parità
di qualità, hanno comunque quotazioni
più abbordabili dei dipinti. Basta
confrontare i record. Se il miglior
risultato per i dipinti appartiene a una
tela bianca con dieci tagli pagata
2.136.000 sterline (16 ottobre, Christie’s
a Londra) la scultura più cara vale
appena un quarto. L’andamento
delle ultime aste indica però che la
forbice tra pittura e scultura potrebbe
chiudersi nel lungo periodo. Cartina
di tornasole è stato l’incanto di maggio
da Sotheby’s a Milano. Riuniva
terracotte e ceramiche, provenienti
da un’importante collezione ligure,
tutte vendute al di sopra delle stime.
Per avere un’idea: una coppia di Nature
in terracotta del ‘59 è stata venduta
a 114 mila euro contro una stima
di 30-40 mila, un Concetto Spaziale
del ‘55 sempre in terracotta valutato
25-30 mila è stato acquistato per 74,4
mila euro. Del resto Fontana nasce
scultore, e la sua straordinaria capacità
di animare la materia si vede anche
nelle opere minori come i piatti o
le piccole ceramiche smaltate acquistabili
per 25-35 mila euro.
SFERE E DISCHI
Per il comparto della scultura degli
anni Sessanta, l’ago della bussola
punta verso le sculture di Arnaldo
Pomodoro. Non a caso, i suoi dischi
e le sue sfere sono punti cardinali
della contemporaneità e si trovano
nei luoghi simbolici della cultura
occidentale: dal cortile della
Pigna nei Musei Vaticani a Roma al
piazzale delle Nazioni Unite a New
York. L’indice di Gabrius segna una
crescita del 33% in euro dal 1990 al
2005, sostenuta da una liquidità
media del 75% per le sue forme lucide
in superficie, ma tormentate
all’interno. Il record di vendita da
410 mila dollari risale al 2004 e appartiene
a un Disco battuto da Sotheby’s
a New York. Il miglior risultato
italiano lo ha spuntato, invece,
Sfera 3 passata di mano sempre
nel 2004 per 270.046 euro da Sotheby’s
a Milano. I più apprezzati
sono le Sfere e i Dischi, ma nell’ottica
di un investimento proficuo
vale la pena di considerare anche
gli altri soggetti come le Tavole dei
segni o i Radar che, a parità di qualità,
si pagano molto meno (circa
25-35 mila euro). ■
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dicembre 2006 ■ Investire 075