LA RIVALUTAZIONE DELLA SCULTURA - Investire

More documents

Recommendations

Info

Tutti i numeri di cinque grandi ARTISTA Capire i numeri ■ GAMI Artist: Art Market Index riferito ad uno specifico artista. ■ Top Lot Record d’asta dell’artista. ■ Liquidità Rapporto tra il numero di lotti offerti e quelli venduti in asta. ■ Rating valutazione rendimento - liquidità. Si tratta di un rapporto tra la performance dell’artista (GAMI) ed la liquidità dell’artista stesso, tenendo anche conto di variabili non oggettivamente quantificabili (mostre, storicizzazione, presenza di cataloghi ragionati, etc…). Tale valore può variare da ■■■■■ (il migliore) a ■ (il peggiore). GAMI ARTIST TOP LOT LIQUIDITÀ 1997-2007 RATING 1997-2007 2002-2007 ANNO CASA D’ASTA VALUTA LOCALE OFFERTO VENDUTO LIQUIDITÀ MEDIA ROSEMARIE TROCKEL +429% +218% 2007 SOTHEBY’S LONDON 252.500 £ 143 108 78% ■■■■ TONY CRAGG +273% +127% 2006 SOTHEBY’S LONDON 90.000 £ 79 213 74% ■■■ LOUISE BOURGEOIS +501% +189% 2006 CHRISTIE’S NEW YORK 4.048.000 $ 113 98 90% ■■■■ ANISH KAPOOR +1066% +504% 2006 SOTHEBY’S NEW YORK 2.256.000 $ 72 395 91% ■■■■■ STEPHAN BALKENHOL +81% +66% 2005 CHRISTIE’S LONDON 72.000 £ 109 78 72% ■■ L’andamento delle quotazioni in asta, il prezzo massimo per una singola opera e gli indici della liquidabilità per ciascun artista. 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 600 500 400 300 200 100 0 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Le quotazioni di Balkenhol 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Trend di mercato di Stephan Balkenhol. T ddi di ROSEMARIE Trockel, valorizzata a partire dal 2003 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Trend di mercato di Rosemarie Trockel. La Bourgeois si rivende facile 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Liquidità di Louise Bourgeois 1997-2007: 87%. dicembre 2007 ■ <strong>Investire</strong> 085
ARTE QUANTO VALGONO I MAESTRI CONTEMPORANEI il record risale allo scorso anno.A Londra, da Sotheby’s, nell’ottobre 2006 per la sua scultura intitolata Finnish Totem sono state sborsate 90.000 sterline, contro una stima proposta che oscillava tra le 40 e 60.000. Da seguire è anche il lavorodi Stephan Balkenhol. Da anni, con coerenza, egli realizza sculture in legno, per lo più figure umane, che poi dipinge. L’interesse del mercato non si è fatto attendere: dal 1998 le sue quotazioni registrano un +81% con una liquidità del 72%. Prezzi ancora abordabili, ma presumibilmente destinati a salire. NON SOLO SCULTORI Sul finire del secolo scorso è andata sempre più imponendosi una tendenza che ormai caratterizza il panorama artistico mondiale. Si è andata perdendo la netta distinzione tra i generi espressivi e molti autori ricorrono indifferentemente alla pittura, alla scultura e alla fotografia. In questi casi possiamo osservare come le opere scultoree di questi artisti, che spesso sono delle installazioni anche complesse, siano molto apprezzate dagli acquirenti e contribuiscano a far lievitare le quotazioni dei loro autori. Pensiamo alla tedesca Rosemarie Trockel. La sua ricerca, di marca concettuale, la spinge ad utilizzare indifferentemente per esprimersi fotografie, disegni, pitture e sculture, spesso organizzate in articolate installazioni, che hanno contribuito a portarla al successo: i suoi prezzi si sono incrementati del 429% negli ultimi dieci anni. Anche le opere scultoree di Mike Kelley, che è anche pittore e fotografo, godono di una discreta fortuna economica e concorrono a far crescere il suo rendimento (+72% nell’ultimo decennio). Il medesimo discorso si può fare per Thomas Schutte, le cui quotazioni registrano un +115% dal 1997, con un incremento particolare dal 2002 ad oggi (+243%). Molto noto anche per le sue fotografie, Schutte ha appena stabilito il nuovo record personale proprio con una installazione composta da due figure umane in metallo, venduta il 20 giugno scorso da Christie’s a Londra per un milione di sterline, a fronte di una stima compresa tra 200 e 400 mila. ■ 086 <strong>Investire</strong> ■ dicembre 2007 ra tutte le arti, è fuo- Tri di dubbio che le arti figurative, pittura e scultura, siano le più fisiologicamente legate al mercato e all’economia, essendo esse le sole ad essere, per lo più, concepite come pezzo unico, quindi con un valore intrinseco legato al loro essere oggetto prezioso, alla famosa aura di cui parlava Walter Benjamin. Per molti secoli le opere sono state commissionate da mecenati pubblici e privati, ma a partire dalla seconda metà del XIX secolo inizia per gli artisti una nuova era: essi realizzano in piena libertà le loro opere e le propongono al pubblico attraverso le grandi esposizioni o grazie all’attività dei primi galleristi, che ben presto assumono un ruolo fondamentale per la fortuna economica degli autori, affiancati in questo senso dalle case d’asta. Ma, nei tempi più recenti, i rapporti tra l’arte e il mondo economico si sono fatti più articolati e complessi. Tra i maggiori collezionisti d’arte al giorno d’oggi non è possibile non annoverare le banche: in Italia, la collezione d’arte contemporanea di Unicredit è di enorme interesse, e le raccolte di Intesa San Paolo, che spaziano dall’antichità al contemporaneo, sono degne dei più importanti musei. Le banche hanno ormai messo a punto dei programmi di investimento in ambito artistico, sancendo con chiarezza l’idea che l’opera d’arte è un bene di lusso che può anche interessare soltanto per il suo valore. Un’altra forma in cui si attua il rapporto tra arte e sistema economico è il finanziamento di eventi artistici da parte di enti o aziende pubbliche e private. Si sono così sviluppate forme sempre più articolate e sofisticate di sponsorizzazione, anche in ambito artistico. Basti pensare alle iniziative della casa farmaceutica giapponese Arte, banche & sponsor Takeda. Dopo aver partecipato alla promozione della mostra di Tamara de Lempicka dell’anno scorso a Palazzo Reale a Milano, è ora impegnata - sempre all’insegna della campagna “L’arte della salute e la salute dell’arte” - in un progetto di sensibilizzazione sociale sulla tutela della salute e la prevenzione delle malattie cardio-metaboliche, svolto attraverso un originale testimonial: la pittura di Mark Rothko, in mostra a Roma, negli spazi del Palazzo delle Esposizioni fino al 6 gennaio. Si tratta di una campagna di affissioni che associa ad alcune tra le più belle opere dell’artista americano, degli aforismi di filosofi e letterati, che riflettono, a volte non senza ironia, su abitudini di vita scorrette e pericolose per la salute, e offrono consigli per una vita più sana. Un modo simpatico per ricordarci che siamo noi i primi a poter salvaguardare il nostro benessere.
Page 1 and 2: ARTE QUANTO VALGONO I MAESTRI CONTE
Page 3: ARTE QUANTO VALGONO I MAESTRI CONTE

LA RIVALUTAZIONE DELLA SCULTURA - Investire

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?